Cause al Comune per risarcimento danni le richieste esose di
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Cause al Comune per risarcimento danni le richieste esose di
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni pag.10 www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 349 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” CANOVE Pagina 12 SABATO 25 GIUGNO 2011 GALLIO ROANA L’idea di Massimo Barbierato per il nuovo volto del paese: tutti i particolari del progetto I SAPORI DELLA TRADIZIONE Hoga Zait e il richiamo della tradizione: pronti per accedere i falò Atti di vandalismo ai campi da tennis di località Pakstall Via Bgt Julia a gruviera: “Il Comune faccia la sua parte” Pagina 11 Pagina 10 Pagina 9 ASIAGO ATTUALITA’ Cause al Comune per risarcimento danni le richieste esose di qualche cittadino Il sindaco: “Il triste segno di una cultura del bene comune che passa e lascia il posto ad una società fatta di assistenzialismo, di scappatoie e di espedienti” - Migliaia di euro spesi dall’ente per i ricorsi Tutte le stelle dello sport Pagine 20-21 Premiati i campioni altopianesi Le squadre di hockey su ghiaccio Under 18 Campioni d’Italia e la squadra di serie A che anche quest’anno ha centrato lo scudetto TURISMO Con “Altopiano Card” nuove agevolazioni per gli ospiti OSPEDALE Pagina 4 CULTURA Al valdostano Alexis Bètemps il premio letterario Mario Rigoni Stern Grafica Altopiano Pagina 19 Sport Inaugurata la nuova TAC, mentre arrivano i fondi per la futura struttura Il grande ciclismo in Altopiano con il Giro del Medio Brenta Pagina 22 Pagina 3 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 2 In ricordo degli emigranti con profonda emozione Dopo quella avvenuta in Australia a fine marzo, anche ad Asiago la presentazione del volume “Altopiano di Asiago: terra delle nostre radici” realizzato a cura della Comunità Montana di Melbourne Un appuntamento denso di ricordi e di emozione quello svoltosi nella serata di domenica 19 giugno nella sala consiliare di Asiago. La Comunità Montana e il Comune di Asiago, con l’aiuto di Luciano Gios e Roberta Strazzabosco, hanno organizza- Foto: Roberta Strazzabosco to un incontro in ricordo crescita e dello sviluppo deldegli emigranti con la pre- la nostra economia. sentazione del libro, già pre- E all’interno del fenomeno sentato a fine marzo al emigrazione è sempre emoMelbourne, realizzato dalla zionante pronunciare il nome locale Comunità Montana, Australia: un nome che fa intitolato “L’Altopiano, ter- pensare sempre a quella parra delle nostre radici”. te viva di Altopiano che apParlare di emigranti signi- punto risiede in quel continenfica ricordare un’importante te, specialmente fra pagina di storia del nostro Melbourne e Sidney. altopiano, significa parlare di Una terra l’Australia con la coloro che lasciando questa quale l’Altopiano, nonostanterra e lavorando lontano te i tantissimi chilometri fatsono stati protagonisti della ti di terra e mare che ci se- parano, ha un continuo filo diretto, un rapporto stretto e fraterno, un rapporto davvero speciale. Nel corso della serata è emerso ancora una volta molto chiaramente come laggiù non passi giorno senza che qualcuno pensi, sicuramente con nostalgia al nostro Altopiano; laggiù in tante famiglie si parla sempre il nostro dialetto; laggiù in tanti mai hanno dimenticato le loro origini e le loro tradizioni e le hanno insegnate e trasmesse ai loro figli. Laggiù, in Australia, quando arriva qualcuno dall’Altopiano è accolto con la festa degna di un re. E’ quel che succede sempre ed è quel che è successo anche recentemente, a fine marzo, in occasione della visita istituzionale di una delegazione di amministratori della Comunità Montana, dei comuni di Asiago e Gallio in modo particolare accolti con un caldissimo abbraccio dai nostri emigranti. Ed è per ricambiare quello stesso caldo abbraccio che è stata organizzata la serata, perché era ad Asiago, arrivato, immancabile per la Grande Rogazione, il presidente della Comunità Montana di Melbourne Luciano Benetti. Dopo il saluto del sindaco Foto: Daniele Paganin Foto: Roberta Strazzabosco di Asiago Andrea Gios, del parroco di Asiago don Roberto Bonomo, del presidente della Comunità Montana Lucio Spagnolo e del sindaco di Gallio Pino Rossi, assieme all’assessore al turismo della “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” Andrea Benetti, parte della delegazione altopianese in Australia, con il supporto tecnico di Roberta Strazzabosco, sono state ripercorse velocemente le tappe principali del viaggio. Ornella Romanin, tra i curatori del libro, e Luciano Benetti, hanno poi accompagnato il nutrito pubblico tra le pagine del volume, scritto totalmente in inglese perché vuol essere soprattutto una testimonianza per i giovani figli di emigranti, perché conoscano le loro origini e la terra delle loro radici. Il presidente della Co- munità Montana di Melbourne ha annunciato di aver avuto contatti con la Regione Veneto per una prossima traduzione del libro in italiano e la sua commercializzazione anche in Italia quale documento prezioso sulla storia dell’emigrazione veneta. Il libro riporta infatti esperienze e ricordi di chi ha dovuto lasciare la casa e gli affetti per cominciare una nuova vita, immergendosi in un mondo diverso dal proprio, facendolo forzatamente diventare tale con gli anni. Anni trascorsi a lavorare e a far crescere le famiglie, sempre con il pensiero alla propria terra. La nostalgia e le lacrime, ma anche le soddisfazioni sono contenuti in questo lavoro che raccoglie anche un buon numero di fotografie. Una serata, quella di Asiago che ha riunito nella sala dei quadri residenti ed emigranti, nella quale si sono respirati l’unità e l’affetto di un’unica grande famiglia. Tra sorrisi e l’inevitabile commozione, resta aperto l’invito fatto pubblicamente da Luciano Benetti a don Roberto Bonomo, di organizzare come faceva don Antonio Bortoli, un viaggio in Australia nel 2012. 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano Ospedale, via libera ai finanziamenti L’importo complessivo è di 27 milioni 480 mila euro (coperti per 19 milioni con fondi nazionali e per 8 milioni 480 mila euro con fondi stanziati dall’Ulss 3 di Bassano) La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, ha dato il via libera alle procedure che porteranno alla realizzazione di una serie di importanti opere di adeguamento strutturale e tecnologico dell’ospedale di Asiago, per un importo complessivo di 27 milioni 480 mila euro (coperti per 19 milioni con fondi nazionali e per 8 milioni 480 mila euro con fondi stanziati dall’Ulss 3 di Bassano). Le opere erano state inserite nell’Accordo di Programma Regione-Ministero della Salute dell’11 dicembre 2009. Ora, con l’apposita delibera, si può procedere con l’iter per l’ottenimento dei relativi finanziamenti nazionali disponibili in base al cosiddetto “ex articolo 20” che mette a disposizione fon- di per il sostegno dell’edilizia sanitaria. “Si tratta – ha sottolineato Coletto – della positiva conclusione di un cammino non facile, nel quale abbiamo dimostrato ancora una volta la capacità di sfruttare fino in fondo le possibilità offerte dai fondi Cipe per l’edilizia sanitaria. Ad Asiago partiranno lavori assolutamente necessari, con la sostituzione di volumi esistenti che non erano più compatibili con le normative esistenti, a cominciare da quella antisismica”. Ora il progetto per il nuovo ospedale di Asiago potrà essere presentato a Roma per l’approvazione e, una volta acquisita, si potranno avviare le gare. “Sarà un ospedale generale – ha avuto modo di ribadire anche recente- mente ad una serata del Rotary Club di Asiago, il direttore generale Valerio Alberti - che disporrà di 120 posti letto di cui 90 ordinari e 30 per day hospitalsurgery , con due sale operatorie, ambulatori e servizi di riabilitazione. Sarà sviluppato in orizzontale (dell’esistente resterà solo la parte nuova della struttura anche se nel progetto finale non sarà più destinata a Pronto Soccorso), col pieno rispetto dell’impatto ambientale e del paesaggio, con la creazione di adeguati parcheggi. Sarà una struttura che punterà su di un’organizzazione moderna di carattere dipartimentale con una gestione unitaria ed una forte collaborazione e cooperazione con Bassano, nel reciproco interesse ed a garanzia di buona salute”. Stefania Longhini 3 Anagrafe cimbra: “I sindaci si diano una mossa” Prosegue l’attività del Comitato per la rifondazione della Federazione dei Cimbri dei Sette Comuni. Ultima iniziativa in ordine di tempo è la richiesta a tutti i sindaci altopianesi a prestare la disponibilità dei propri uffici anagrafici alla distribuzione e al ritiro della modulistica necessaria per l’adesione dei cittadini all’anagrafe dei Cimbri. Il Comitato è stato costituito per ottemperare a quanto previsto dalla legge quadro per le minoranze art. 11 e dal regolamento di attuazione della legge 482/99 D.P.R. 2/5/2001 N° 345. Ovvero queste leggi che dettano le norme, e l’attuazione delle stesse, in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche prevede anche la costituzione di un comitato che proceda a determinare se sul territorio in esame sia presente effettivamente una minoranza linguistica. Una determinazione che poi permetterebbe l’insegnamento della lingua minoritaria, in questo caso il cimbro, nelle scuole e il suo uso nei documenti ufficiali, prevede l’uso dei nomi storici nella toponomastica e persino la ritrasformazione dei nomi e cognomi nella loro forma ori- ginaria. Il tutto basato sul principio enunciato che “La Repubblica, che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della lingua italiana, promuove altresí la valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla presente legge”. “La Repubblica forse sì, ma finora i sindaci mica tanto – commenta ironicamente per il comitato Francesco Rodeghiero – Abbiamo inviato la lettera di richiesta di disponibilità degli uffici anagrafici ai sindaci da oltre 20 giorni ma finora solo un Comune ha risposto; gli altri zero assoluto. E sì che non si chiede nulla di eccezionale, solo di depositare i moduli negli uffici anagrafe come succede con tante iniziative popolari”. In pratica il richiedente, in conformità ai principi del “Patto Internazionale sui diritti civili e politici” e la “Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali”, chiede di essere registrato nella lista dei cittadini di origine Cimbra (Germanica) del proprio Comune. Con questa richiesta dichiara di essere di nazionalità Cimbra (Germanica) perché nato da genitori madrelingua Cimbra dell’Altopiano dei Sette Comuni, oppure perché discendente di un nativo madrelingua dell’Altopiano dei Sette Comuni oppure perché discendente da genitori madrelingua Cimbra di Luserna, Tredici comuni della Lessinia e del Cansiglio riconosciuti come minoranza etnica dalla Regione Veneto e Trentino A.A. Sud Tirol e residente nel comune nel quale si chiede l’iscrizione. Una volta raccolte tutte le adesioni, spiega Rodeghiero, “il Comitato si impegnerà ad adottare ogni iniziativa utile alla promozione del rispetto dell’identità della comunità Cimbra, del suo libero sviluppo sociale, economico, culturale e politico quale espressione effettiva della protezione internazionale dei diritti dell’uomo, senza alcuna discriminazione derivante dall’esistenza di confini amministrativi o nazionali”. Da Rodeghiero un invito a tutti i cittadini dell’Altopiano: “Caldeggiate i vostri sindaci a dare questa disponibilità; è un vostro diritto”. Gerardo Rigoni Inaugurata la nuova TAC Una nuova TAC per Asiago. Una macchina più all’avanguardia, che consente di svolgere questo esame in modo molto più veloce, bastano infatti pochi secondi, mentre prima ci volevano ben venti minuti, e sicuramente con maggior precisione. E’ stata inaugurata lunedì 13 giugno nella sala riservata a questa apparecchiatura nel reparto di radiologia, al piano terra. Un’inaugurazione particolare con la presenza virtuale dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e del direttore generale Valerio Alberti. Virtuale perché entrambi si trovavano al San Bassiano, dove è state inaugurate altre nuove apparecchiature, in collegamento video con Asiago. Alla presenza dei medici e del personale di radiologia, ma anche di altri reparti del nosocomio asiaghese, del vicesindaco di Asiago Roberto Rigoni e dell’assessore alle politiche sociali Diego Rigoni, dopo la benedizione impartita dal cappellano dell’ospedale civile di Asiago don Siro Micheletto, c’è stato il taglio del nastro. Nelle parole degli amministratori comunali, il ringraziamento alla Regione per l’attenzione che dimostra per Asiago, per l’impegno del direttore generale che si prodiga per dare a cittadini e turisti risposte concrete alle esigenze di sicurezza e di tutela della salute e un grazie particolare a chi con passione e dedizione lavora nell’ospedale di Asiago. “Asiago, in rete con Bassano, Il battiQuorum è passato La campagna trasversale e apolitica è stata appena sfiorata da fronde politicizzate e solo negli ultimi giorni precedenti il voto. Meno male, altrimenti poteva andare diversamente, col salto sul carrozzone dell’ultimo minuto da una parte e l’indicazione di libertà di voto dall’altra... Il 12 e 13 giugno hanno vinto gli uomini e le donne di buona volontà, gli italiani che han finalmente trovato una battaglia che valeva la pena di combattere insieme, per vincere la guerra. Le percentuali parlano chiaro e pochi son caduti nella trappola dell’ “andate al mare”che tanto costò a suo tempo anche al governo Craxi. E’ il primo referendum andato a segno dopo 16 anni! Ci sia- mo svegliati dal letargo, ci siamo svegliati e ci siamo. Alcune figure di spicco han mostrato di essere più coscienziose di quanto ti saresti aspettato, altre invece, allineate come nel solito teatrino, col solito “puparo”, coi soliti burattini e con i soliti slogan... “Il referendum è un istituto inutile, obsoleto”, “L’acqua sarebbe comunque stata pubblica”, “Il nucleare non si sarebbe mai fatto”, “Il legittimo impedimento sarebbe comunque decaduto a settembre”. Non l’han pensata così né Risultati (in ordine di percentuale di votanti) negli 8 Comuni Lusiana: 60,81; Rotzo: 60,55; Conco: 57,03; Asiago: 53,18; Roana: 50,47; Foza: 50,00; Enego: 48,55; Gallio: 44,39 il Presidente della Repubblica, Napolitano né Papa Benedetto XVI°, né 27 milioni di italiani (dotati di cervello!), che stavolta hanno voluto saperlo prima, prendendone coscienza di persona, veneti in testa: verdi, rossi e azzurri, in egual misura. Una nuova era si apre, per i depositari del futuro, i giovani. Bastava monitorare FB, Twitter, la rete in genere, per capire che proprio loro son stati gli artefici di questo successo senza precedenti. Il battiQuorum è passato, l’attesa e l’incertezza dopo mesi di lotta anche, adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo e cominciare a sperare. Beppa Rigoni Scit e con gli ospedali della regione - ha sottolineato dal canto suo Coletto - è un presidio importante che avrà gli investimenti necessari per funzionare bene”. Il direttore generale ha tenuto tra l’altro a sottolineare la riattivazione ad Asiago dell’ambulatorio di diabetologia (sono ben 700, 400 nella sola Asiago, coloro che soffrono di diabete).Entro qualche mese, su richiesta dei medici dell’ospedale asiaghese, dovrebbe essere aperto anche S.L. l’ambulatorio di endocrinologia. Cinema LUX ASIAGO MERCOLEDI' 29 GIUGNO ORE 21.00 IN 3D GIOVEDI' 30 GIUGNO ORE 21.00 IN 3D VENERDI' 1 LUGLIO ORE 21.00 IN 3D SABATO 2 LUGLIO ORE 16.00 18.30 21.00 (ore 18.30 NO 3D) DOMENICA 3 LUGLIO ORE 16.00 18.30 21.00 (ore 21.00 NO 3D) LUNEDI' 4 LUGLIO ORE 16.00 18.30 21.00 (ore 18.30 NO 3D) 8 l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 4 ATTUALITA’ Il turista si coccola con l’Altopiano Card La Comunità Montana lancia la proposta a sostegno del comparto turistico alberghiero. Un servizio efficiente ed una migliore ospitalità per i turisti e un segnale di “comprensorialità” Un nuova proposta per l’estate a sostegno del comparto turistico alberghiero dell’Altopiano. E’ l’”Altopiano Card” cioè la card del turista fruibile da tutti gli ospiti degli hotels degli otto comuni. A presentarla è l’assessorato al turismo della Comunità Montana “Spetta- Andrea Benetti, assessore al turismo della Spettabile Reggenza bile Reggenza dei 7 Comuni”. La carta, disponibile fra qualche giorno negli alberghi, consente di ottenere alcune agevolazioni: innanzitutto alcuni benefici riguardanti i giorni di raccolta funghi già introdotti dall’ assessorato al Turismo della Comunità Montana lo scorso anno e riconfermati per la stagione alle porte. Inoltre, tramite alcuni accordi con attori privati e pubblici, si renderà utile per fruire di sconti e prezzi particolarmente vantaggiosi per l’ingresso in alcune strutture turistiche altopianesi come cinema, piscina, Stadio del Ghiaccio di Asiago. La funzione di questa nuova carta sarà quella di offrire un servizio efficiente ed un’ospitalità migliore ai clienti dell’Altopiano, oltrechè quella di destagionalizzare l’offerta turistica altopianese. Infatti alcune agevolazioni previste saranno fruibili solamente in periodi di bassa o bassissima stagione, così da incentivare il turista a ritornare sull’Altopiano Il gotha tecnico del fondo si è riunito ad Asiago Asiago si conferma casa dello sci da fondo italiano. Infatti, proprio ad Asiago si è riunito tutto il gotha tecnico dello sci nordico nazionale impegnato in una serie di incontri per adottare un’unica filosofia di allenamento. Sono tre le direzioni tecniche della fisi (sci fondo, combinata e biathlon) che sono state ospitate dal Comune di Asiago; un’ospitalità offerta sia per il prestigio turistico sia perché Asiago e lo sci da fondo sono uniti da un profondo amore fin da tempi degli sci di legno e quando le scioline erano ancora da inventare. “Si sta cercando di favorire l’adozione di un linguaggio comune tra tecnici – spiega Guido Carli nella doppia veste di assessore asiaghese e consigliere federale – E l’appuntamento asiaghese rappresenta la prima volta che tecnici e direttori agonistici si siedano attorno ad un tavolo per confrontarsi. Ed il motivo è semplice: con un linguaggio comune si riesce a valorizzare meglio sia il tecnico sia l’atleta e anche il lavoro prezioso degli sci club. Perché il dovere della federazione non è quello di sostituirsi ai comitati regionali o ai club ma di fungere da supporto uguale per tutti”. “E’ quasi una ricostituzione del settore “discipline nordiche” di 20 anni fa – aggiunge il vicepresidente nazionale della Fisi, Alberto Piccin – Dopo questo incontro il passo successivo è quello di trasmette questo linguaggio comune ai comitati regionali che a loro volta lo trasmetteranno agli sci club perché è dalla base che si deve costruire il linguaggio comune”. Tra i relatori della due giorni ci sono, oltre a Piccin e Carli, Alfons Thoma della scuola tecnici federali, Giuseppe Chinetti, Pier Luigi Costantin, Stefano Saracco, Alfredo Stauder e Gianfranco Pizio. Su medicina e ricerca hanno riferito Arrigo Canclini sulle analisi biomeccaniche effettuate sugli atleti, Filippo Balestreri sulle valutazioni funzionali e Stefano Maldifassi sull’innovazione e progetti in corso da aperte della Fisi. Tra i presenti Silvio Fauner, Fabrizio Curtaz, Giuseppe Ploner, Paolo Riva, Carlo Petrini e il nostro Alberto Rigoni. Gerardo Rigoni d u rante i mesi meno “affollati”. “Ho fortemente voluto introdurre questo strumento – commenta Andrea Benetti, assessore al turismo della Spettabile Reggenza perchè lo ritengo un segnale di “unitarietà” e di “comprensorialità”, essendo la carta utilizzabile dal turista di Gallio, così come da quello di Enego, Foza o Canove. Credo sia importante far si che il turista che soggiorna per qualche tempo in uno dei nostri comuni possa essere spinto a visitare anche gli altri paesi dell’Altopiano: è per questo che abbiamo previsto le agevolazioni dell’ Altopiano Card, proprio per fornire una motivazione in più affinchè il turista giri e conosca appieno il nostro meraviglioso Altopiano. Inoltre talune agevolazioni prevedono scontistiche fruibili nei mesi autunnali, tali da incentivare il turista a tornare in Altopiano anche in periodi di bassa o bassissima stagione.” “Per la prima volta – continua Benetti – presentiamo uno strumento che mette assieme tutto il territorio, consci dell’importanza di fare squadra e dare una visione unitaria del nostro Altopiano. Per la stagione estiva 2011 l’Altopiano Card avrà, inoltre, carattere sperimentale: valuteremo se riproporla in modo magari più articolato per l’estate 2012 o addirittura per la prossima stagione invernale”. GiovanniDalle Fusine Sapor d’acqua natia L’immunità da insegnante Ha detto la cosa più scontata eppure il tam-tam anche stavolta ha funzionato alla grande. Viene il sospetto che in un mondo in fase di “complicazione avanzata” ritornare alla semplicità sia il segreto per accendere il dibattito. E, magari, renderlo frizzante. Come nel caso del voto in condotta da riservare ai professori, probabilmente una delle poche dichiarazioni politiche che abbia acceso l’attenzione del popolo che a scuola vorrebbe andarci non solo per sentirsi riempire di nozioni ma qualche volta anche per sentirsi acceso da una passione. In fin dei conti c’è da giurarci che l’assessore Donazzan – donna avvezza da anni a correre su una lama affilata qual’è il mondo dell’Istruzione e della Formazione – conosce benissimo l’etimo del verbo sapere: ovvero la radice latina che attesta il significato di “provare gusto, assaporare”. Ragione per cui il sapere si apprende più facilmente se passa attraverso il sapore dell’insegnamento docente. Nulla di più scontato eppure - a serrande calate sull’anno scolastico passato – val bene ricordarlo: si può essere costretti ad andare a scuola (e questo lo sperimentiamo quotidianamente, almeno fino ai 16 anni) ma non si può essere costretti ad ammettere che ogni giorno la scuola sia “saporita”. Il più delle volte ci s’abbatte sul popolo che giace supino davanti alla cattedra: lo si bolla come addormentato, disinteressato, disaffezionato e qualunquista. Per non aggiungerci manipolato, sornione e imbranato. Stavolta l’obiettivo è spostato sull’uomo/donna che sta sulla cattedra: non basta più la competenza, serve lo stile per far sì che le nozioni attecchiscano nel senso più botanico del termine, mettano radici e facciano germogliare quella curiosità che nel mondo classico era una delle condizioni prime per accedere al mondo dell’intelligenza. Perchè senza curiosità da laboratorio creativo l’aula scolastica diventa una zona da “catena di montaggio”, dove la curiosità è tradita a scapito della sicurezza di una promozione promessa. Chiedere che anche i professori vengano giudicati di fronte alla corte marziale della condotta potrebbe semplicemente significare di chiedere loro d’essere non solo competenti ma pure appassionati e appassionanti: in fin dei conti il buon don Bosco diceva che l’educazione è una cosa del cuore. E il cuore vive prima di tutto di passione. Nulla toglie a chi a scuola ci va per apprendere (perchè ci sono anche coloro che a scuola ci vanno per dimostrare di sapere già tutto, ndr) la necessità di sudare, di faticare e di applicare la massima di Plauto il quale sosteneva che “chi vuole la mandorla rompa il guscio”. Ma il processo sarebbe meno noioso se qualcuno col sorriso convincente ti facesse nascere il sospetto che la mandorla valga la fatica di rompere quel guscio. Dal voto in condotta ai docenti – che siamo certi i ragazzi firmerebbero all’unanimità – si passerebbe poi facilmente al verificarne l’amore per la vita, la passione di un senso da ricercare assieme, la disponibilità a costruire una coscienza organizzando la speranza nell’animo degli studenti. E’ un chiedere troppo? D’altronde l’insegnante deve sapere perchè sta comunicando, come l’alunno deve sapere perchè sta apprendendo. In caso contrario da officina delle idee la scuola diventa fotocopiatrice d’ingiallite nozioni. Rese ancor più insopportabili dalla tristezza nascosta dentro la voce e il gesto di chi s’ostina a pensare che stare sulla cattedra sia sinonimo di “immunità da insegnante”. Don Marco Pozza 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 5 ATTUALITA’ Risarcimento danni per infortuni su strade e marciapedi: migliaia di euro spesi dal Comune per cause e ricorsi Recentemente sono state presentate due richieste la cui somma totale ammonta ad oltre 100 mila euro. Il sindaco: “Il triste segno di una cultura che passa e lascia il posto ad una società fatta di assistenzialismo, scappatoie ed espedienti” Gianni Bordin si è dimesso Gianni Bordin Il consigliere di minoranza ad Asiago lascia per motivi personali - Al suo posto Alessio Barolo Gianni Bordin, consigliere di minoranza ad Asiago, lascia il suo incarico in seno al consiglio comunale. Una scelta, quella che lo ha portato a presentare le dimissioni, dettata solo da problemi strettamente personali. Al suo posto subentra nel gruppo di minoranza in consiglio Alessio Barolo. In occasione della seduta consiliare in cui si è provveduto alla surroga del consi- Alessio Barolo gliere, il capogruppo d’opposizione Paolo Finco ha ringraziato Bordin per aver sempre svolto all’interno del gruppo, ma anche del consiglio, un ruolo collaborativo e sempre molto attento e critico. “Ha messo in campo la sua capacità di sviscerare le varie problematiche, con senso di equilibrio e di moderazione, che erano propri della sua personalità e della sua formazione – ha detto Finco - La sua particolare attenzione per le problematiche sociali e sanitarie è stata al centro delle priorità del nostro gruppo, che ha intrapreso azioni e formulato proposte nei vari campi dell’azione amministrativa. Sicuramente non lasceremo cadere nel vuoto le idee e le priorità che ci siamo dati all’inizio di questo mandato amministrativo e di cui è stato protagonista il consigliere Bordin; anzi, raccogliendo il suo invito, vigile- remo perché della difficile situazione economica non abbiano a farne le spese le persone più deboli o fragili. Questa è la consegna che ci lascia il consigliere Bordin, che riteniamo estremamente significativa e degna di attenzione da parte di tutto questo Consiglio”. E’ seguito il benvenuto al neo consigliere Alessio Barolo, che torna a sedere sui banchi del consiglio per la seconda volta: nel quinquennio 1999 – 2004 era stato consigliere di maggioranza. “Siamo certi – ha sottolineato Finco - che la sua esperienza e le sue capacità saranno una risorsa per tutto il consiglio comunale”. Il nuovo “calcio d’inizio” per la Lega Nord Asiago siglato da Maroni Venerdì 20 maggio scorso, si sono svolte presso la sede della Lega Nord di Thiene, le elezioni del nuovo Segretario e del nuovo Consiglio della Sezione Lega Nord del capoluogo altopianese. Le candidature a Segretario erano due: quella di Luigi Faravelli di Roana e di Bruno Oro, di Foza. Letti i programmi dei singoli candidati si è passati alla votazione con l’elezione all’unanimità di Bruno Oro. Nella votazione successiva, sono stati eletti i membri del Consiglio direttivo, rispettivamente: Roberta Marcolongo di Foza, Matteo Nicolussi e Franco Sella di Asiago ed Ermanno Frigo di Roana. Martedì 31 maggio, si è tenuto il primo consiglio direttivo con la nomina a Segretario amministrativo del roanese Luigi Faravelli. Il neoSegretario Oro spiega il punto fondamentale del programma da lui presentato. “La cosa primaria è la concretizzazione dell’Art. 1 dello Statuto della Lega Nord, quello di portare all’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale: “Repubblica Federale Indipendente e Sovrana”. Le scelte della Sezione, afferma Oro, dovranno essere condivise da tutti i soci e non solo fra pochi: vi sarà così l’avvio di un processo di limpidezza e trasparenza, nel pieno rispetto dei regolamenti e dello statuto del partito. Quali saranno le iniziative del neo-Segretario per questi primi mesi di incarico? “In queste settimane col nuovo gruppo di lavoro, stia- mo creando una segreteria operativa per dare risposta ai soci che in questi anni si erano purtroppo allontanati e attivando altresì, momenti di aggregazione tra soci e semplici simpatizzanti: sappiamo già che dovremo darci molto da fare!” Quanto all’espressione: nuovo calcio d’inizio? “Il calcio non è fra miei sport preferiti, ma un pallone, di colore verde ovviamente, è il simbolo autografato dal Ministro Maroni in persona, quale augurio per il nuovo corso della Sezione Lega Nord di Asiago. La festa della nostra sezione, un vero nuovo calcio d’inizio pieno di sorprese, avrà luogo venerdì 15 luglio prossimo, presso lo Sporting Residence di Asiago”. Lega Nord Asiago Migliaia di euro per cause e ricorsi. Non sono quelli spesi dal Comune di Asiago nei vari procedimenti contro le lottizzazioni o per altre questioni urbanistiche. Sono i costi legali sostenuti dall’ente comunale per far fronte a richieste di risarcimento danni da parte di privati per infortuni in seguito a cadute causate dal ghiaccio o da buche nei marciapiedi. Richieste di danni per decine di migliaia di euro ad ogni procedimento tanto che il sindaco di Asiago Andrea Gios ironicamente ha commentato: “Per fortuna non avvaloriamo tra i nostri ospiti ballerini di rilievo”. “Di recente sono giunte ai nostri uffici delle richieste per danni subiti in seguito a cadute che hanno lasciato a dir poco esterefatti – spiega Gios – Non per il fatto che qualcuno ci chieda un risarcimento, se effettivamente il Comune è responsabile è giusto che risponda, ma per gli importi. Solo per le ultime due richieste la somma totale supera i 100 mila euro, e posso assicurare non per danni gravi o permanenti”. Tra i vari casi che si presentano ci sono quelli di persone che cadono per il ghiaccio, in particolare quello nascosto sotto neve fresca, chi invece causa marciapiedi sconnessi, chi per buche nelle strade. Qualcuno è caduto durante la Notte Nera e chiede il risarcimento perché era buio. “Ripeto: se ci sono delle responsabilità l’assicurazione del Comune ne risponderà, ma in alcuni casi anche l’assicurazione si rifiuta di far fronte a pretese esose di persone che sperano di rifarsi direttamente con il Comune – prosegue Gios – E così facendo vanno a gravare sulle casse comunali, togliendo delle risorse, già esigue, ad altri bisogni, alla comunità, ai lavori di rifacimento degli stessi marciapiedi dove sono caduti. Perché da dove si pensa possano arrivare i soldi se non dalle tasche degli stessi cittadini?”. “Ma poi quello che mi preoccupa non è la richiesta danni, non è andare in tribunale, non il fatto in sé ma un atteggiamento che si sta insinuando nella nostra comunità che non ci appartiene – considera il primo cittadino – Un atteggiamento del più furbo, del voler approfittare di ogni occasione per il guadagno, il danno visto come opportunità. Sono segni di una società, la nostra, che degenera, perché le richieste giungono soprattutto da nostri cittadini”. “E’ triste perché lungo questa direttrice cresce l’individualismo esasperato dove non c’è più spazio per la solidarietà, per il volontariato, per un senso di società civile che erano, e credo ancora siano, alla base della nostra cultura contadina e montanara – conclude Gios – E’ triste perché sono i segni di una cultura che passa lasciando spazio ad una società fatta di assistenzialismo, di scappatoie e di espedienti”. Gerardo Rigoni Al Museo dell’acqua internet gratuito Nuove attività e iniziative al Museo dell’Acqua di Asiago: il Comune asiaghese, grazie a un finanziamento regionale di 9.000 euro, ha dotato la struttura di un punto di accesso pubblico a internet aperto al pubblico dal 18 giugno 2011. La Regione Veneto nell’ambito delle misure del Programma Operativo Regionale (parte Fers, programmazione 20072013), come ha scritto il Vice Presidente On. Marino Zorzato, ha deciso di intervenire direttamente nel territorio regionale per creare dei centri pubblici di accesso, denominati P3@Veneti. L’obiettivo è quello di ridurre il “divario digitale” dei cittadini e delle famiglie attraverso nuove opportunità di accesso ad Internet mediante servizi gratuiti ed iniziative mirate di assistenza ai servizi digitali della pubblica amministrazione e di acculturazione ad internet e ai servizi digitali. Da un recente sondaggio Istat risulta infatti che il personal computer è diffuso nel 54,3% delle famiglie mentre l’accesso ad Internet nel 47.3% pertanto si osserva un forte divario tecnologico da ridurre a fattori di tipo generazionale, culturale ed economico. Questo aumenta nelle famiglie composte da persone di 65 anni e più dove appena il 7,7% possiede un computer e il 5,9% ha l’accesso a Internet. Il progetto predisposto dall’Ufficio patrimonio ed ecologia del Comune di Asiago ha localizzato presso la sede museale l’installazione di 4 postazioni Internet complete di hardware e software collegate alla rete tramite wireless flat. L’ampio locale situato al piano terra dell’edificio è comodamente raggiungibile dalle persone anziane e dai portatori di handicap. Il centro “P3@Veneti” del Museo dell’Acqua sarà gestito e coordinato dal Gruppo Speleologico Settecomuni di Asiago attraverso lo svolgimento di varie attività atte a ridurre il “divario digitale” che troveranno l’apice il prossimo autunno con l’apertura delle scuole. Sono in programma corsi teorici e pratici sull’utilizzo dei pacchetti di automazione d’ufficio e multimediali oltre naturalmente alla navigazione web e l’utilizzo della posta elettronica aperti a tutti i cittadini al fine di favorire l’inclusione nella società dell’informazione. Alla realizzazione hanno collaborato le ditte NTRNet di Roana che ha curato i collegamenti wireless, la ditta Interoffice di Asiago per gli arredi e la ditta Ipermela di Thiene per la fornitura e la configurazione dell’hardware e del software. L’orario di apertura la pubblico è il seguente: mercoledì dalle ore 20 alle ore 23; sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 18. Nei mesi di luglio e agosto il centro sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 18. 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 6 UNA SCUOLA DI QUALITA’ Alberghiero protagonista a 360 gradi ASIAGO Grande richiesta per manifestazioni a tutti i livelli anche fuori dai confini altopianesi “Liberi di essere, liberi di muoversi” con il nuovo mezzo di trasporto per disabili Un autoveicolo attrezzato per il trasporto di persone con disabilità. E’ il secondo che arriva ad Asiago grazie all’accordo siglato dal Comune di Asiago con la Società MLG S.r.l. “Questa iniziativa – spiega l’assessore alle politiche sociali Diego Rigoni - con un nome estremamente indovinato “Liberi di essere, liberi di muoversi” sarà un grande valore aggiunto per la nostra Comunità, a costo zero”. Per poter realizzare l’iniziativa verranno infatti proposti sull’automezzo degli spazi pubblicitari, che gli imprenditori locali potranno occupare; così facendo parteciperanno al Progetto con un’ampia promozione d’immagine e insieme realizzeranno un’ottima causa so- ciale migliorando la vita e la mobilità delle persone con disabilità. “E’ sicuramente uno dei casi in cui la sinergia tra pubblico e privato, realizza un progetto che produce concrete e tangibili utilità per tutti dichiara l’assessore Rigoni per l’Amministrazione un servizio gratuito, per i disabili un grande vantaggio: “Liberi di essere, liberi di muoversi” è per le aziende un potente ritorno di immagine attraverso un mezzo che ogni giorno “è visibile” per le vie del territorio”. La consegna del mezzo avverrà con una cerimonia ufficiale a cui sarà dato ampio risalto e a cui saranno invitate le istituzioni, le famiglie e gli imprenditori che, con il loro contributo, permetteranno di realizzare il progetto. Ristorante CASA ROSSA località Kaberlaba - Asiago info 0424-462017 BIRRERIA PIZZERIA Musica dal Vivo SABATO Sabato19 25FEBBRAIO: giugno Live Music Domenica 26 giugno Aperitivo - Buffet in musica con i GLP (dalle ore 17) Certo a far bene ci si guadagna e così, fra un banchetto, una cena ed un buffet per questo Ente o per quell’Associazione, gli studenti dell’Alberghiero si sono conquistati una fama che “pagano” con richieste di una loro presenza che piovono un po’ da tutte le parti. Così in questo segmento finale dell’anno scolastico il daffare è stato incalzante, a tratti frenetico. Ne percorriamo a grandi linee le tappe. Partiamo con la 2^ edizione del “Festival della Ristorazione”, competizione enogastronomica a valenza formativa (ospitata il 27 e 28 maggio a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta) organizzata dalla Regione Veneto a cui hanno partecipato 15 scuole alberghiere provenienti di tutta la Regione e che prevedeva la preparazione di due piatti ideati dalle scuole che dovevano scegliere da un’apposita lista un prodotto che avesse pertinenza con il territorio di appartenenza. I nostri “eroi” hanno scelto come ingrediente principale per il primo (Cannoncini alla Reggenza dei Sette Comuni)il formaggio (ma poteva essere diversamente?) “ed in particolare quello di malga dell’altipiano di Asiago - racconta il porf. Meneghini - nello specifico quello prodotto da Malga Porta Manazzo (tra l’altro l’unico prodotto presidio slow food del territorio), ma anche la patata di Rotzo e, come secondo piatto (Torresan con polenta al profumo di ricotta affumicata e salsa di ginepro), il colombo di torre (o più comunemente torrersan) di Breganze, abbinando vini particolari: un favoloso bianco denominato <motte piane> (vincitore di un premio mondiale a Londra nel 2010) veramente di grande eleganza e perfetto in abbinamento ai nostri cannoncini, ed un marzemino prodotto da Gaggian che ha saputo reggere senza timore il confronto con il petto di piccione cotto per soli 7 minuti in forno già caldo”. Al seguito anche una classe prima per far respirare ai ragazzi dal vivo le sensazioni e le emozioni che l’evento avrebbe creato. Le premiazioni sono state effettuate dall’assessore all’istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan ed il nostro Istituto si è classificato ad un più che onorevole, meritatissimo 3° posto. Altro palcoscenico, quello di Vicenza, dove il Comune ha voluto commemorare i 150 anni dalla nascita della Repubblica venerdì 10 Giugno con un’iniziativa davvero originale. “Esatto – continua Meneghini - all’altezza di ogni piazzola di sosta della scalinata che porta al Santuario di Monte Berico le sette scuole alberghiere della Provincia di Vicenza ed altrettante Associazioni legate al mondo dei servizi, hanno organizzato dei punti di distribuzione. Ogni scuola era abbinata ad una regione italiana e ne proponeva il piatto più conosciuto. Noi abbiamo scelto la Calabria e le sue polpettine di cosce di pollo, maiale ed olive verdi schiacciate. Ne abbiamo preparate ben 800, pensando potessero essere fin troppe, ed invece non ne abbiamo avanzata neanche una. L’apprezzamento è stato unanime ed anche il Sindaco Variati si è soffermato a chiedere lumi circa la nostra preparazione. Gli studenti hanno intrecciato rapporti con i giovani delle altre scuole, hanno assaggiato i rispettivi piatti ed espresso le loro opinioni. L’atmosfera, specie alla sera, dopo l’accensione delle luci, era davvero intrigante, magica”. Completando la sequenza eccoci tornare a casa, con tre appuntamenti raccontati sempre dal prof. Meneghini: “Cominciamo con sabato 11 giugno e con il primo raduno europeo degli spazzacamini per il quale è stato chiesto di organizzare un buffet che a mezzogiorno si doveva tenere in piazza ma che, visto il diluvio che ha imperversato, è stato spostato al coperto, nei locali della scuola alberghiera. Vestiti di nero con un fazzoletto giallo al collo e la nera tuba in testa, sembravano provenire direttamente dal famoso di film di Mary Poppins; quanto preparato ha raccolto soddisfazione e complimenti non solo de promotori ma anche e soprattutto di loro, gli spazzacamini”. “Nel pomeriggio – continua Meneghini - al Teatro Millepini, il Comune di Asiago ha organizzato la “Giornata dello Sport” riconoscendo i meriti e ringraziando gli atleti più rappresentativi di tutte la discipline sportive presenti sul territorio. La scuola alberghiera ha preparato un buffet di dolci assortiti (grande protagonista è stata la torta di frutta secca denominata “Frangipane”) per circa 350 persone. Infine sabato 18 Giugno, sempre presso il Teatro Millepini in ccasione della consegna del premio intitolato a Mario Rigoni Stern la nostra Scuola è stata chiamata a preparare un buffet di dolci per le persone convenute. Bravissimi i ragazzi di prima che si sono resi disponibili nel collaborare alle preparazioni”. Cesare Pivotto L’Accademia Olimpica di Vicenza dona ottanta libri al Comune di Asiago Oltre 80 volumi donati al Comune di Asiago dall’Accademia olimpica di Vicenza. E’ il generoso regalo offerto dall’ente culturale vicentino alla cittadinanza asiaghese su suggerimento dell’accademico professor Mario Vincenzi, noto cardiologo del San Bortolo oggi in pensione. Un dono che il Comune ha subito accettato, non solo perché vanno ad aggiungersi e ad accrescere il patrimonio culturale della comunità, ma anche per arricchire ancora di più le nuove sale della biblioteca comunale che sono in procinto di essere appaltate. “Sono legato con sentimenti di affetto e di affinità ad Asiago e all’Altopiano fin dagli anni ’60 – spiega Vincenzi – E ho ritenuto che questo dono potesse essere gradito alla comunità che da decenni mi considera un fraterno amico”. I volumi ed le opere donate sono di vario genere ma, in particolare, sono testi che trattano aspetti storici di Vicenza e della sua provincia. Spiccano soprattutto opere dedicate ad aspetti di vita quotidiana del passato e altre che invece si soffermano su luoghi ed edifici importanti per i vicentini, dal teatro olimpico e palazzo Trissino alle chiese di san Tomaso e san Biagio. “Un dono prezioso non solo per gli altopianesi ma anche per i nostri ospiti – commenta l’assessore Giampaolo Rigoni – Che potranno così coniugare giornate di relax con la scoperta delle ricchezze culturali della nostra provincia”. G.R. 8 l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 7 ASIAGO Un intenso anno scolastico Visita all’osservatorio Sempre ricca la programmazione della Scuola Beata Giovanna La Luna Rossa delL’ultima cena l’eclissi del 15 giugno sembra la conclusione ideale della programmazione dell’anno 20102011 “ VIAGGIO TRA LE STELLE” della Scuola dell’Infanzia Beata Giovanna di Asiago. Dopo il viaggio dello scorso anno nel Mondo alla scoperta delle “diversità” che diventano ricchezze, con partenza da Asiago alla ricerca delle particolarità dei Paesi nordici nel periodo invernale, alla ricerca dei ciliegi in fiore del Giappone in primavera, per terminare in Africa a Manipolazione al nido conclusione dell’anno scolastico; quest’anno le maestre hanno mondo, proponendo tante doproposto ai bambini di viaggia- mande ma anche tentando di re con la fantasia, proponen- trovare le risposte. Hanno comdosi di avvicinarli all’osserva- preso quanto sia importante il zione e all’apprendimento di rispetto e la cura della natura, alcuni fenomeni naturali che impegnandosi a risparmiare ririguardano l’Universo, median- sorse e appassionandosi alla te un approccio giocoso ma raccolta differenziata, che da tre anche con correttezza scienti- anni impegna la scuola. fica. I bambini hanno accolto La programmazione ha previl’invito del Piccolo Principe di sto tre fasi nel corso dell’anno De Saint Exupery., di cui han- scolastico: Il cielo e i suoi seno apprezzato alcuni brani, greti, Alla scoperta dei pianeti, durante il Laboratorio di ap- Al centro della Terra. Approfitproccio alla lettura,. che parte tando della presenza dell’Osserdalla sua piccola stella alla co- vatorio dei Pennar e della cornoscenza dell’ Universo. Si tesia della dott. Tomasella, sono dimostrati esperti a inter- astronoma, abbiamo seguito rogarsi su come funziona il una lezione , assolutamente adatta a loro e abbiam o perfino…….osservato il Sole. Ha completato l’opera la visita al Planetario del Centro don Chiavacci di Crespano del Grappa, che è stato meta della gita scolastica ed ha riscosso successo anche da parte dei genitori accompagnatori. Il progetto educativo è stato differenziato a seconda delle sezioni, dai piccoli, che mediante il gioco hanno fatto nuove esperienze, imparando ad osservare e a verbalizzare le esperienze fatte , ai medi e grandi che hanno dato il meglio di loro nei laboratori di inglese o di pittura o di attività motorie. La novità di quest’anno è stato il Laboratorio delle ombre. In collaborazione con la Scuola Primaria con i bambini grandi le maestre hanno sviluppato una programmazione orientata verso la prescrittura e prelettura, I giovani di Asiago alla scoperta del Galles Il Comune ha riproposto per la 4^ volta, lo scambio culturale Anche quest’anno il Comune di Asiago, ha riproposto all’interno del Progetto “I Giovani incontrano l’Europa”, lo scambio culturale nella regione del Galles, svoltosi dal 12 al 17 Maggio scorsi. Un programma di viaggio intenso ma allo stesso tempo costruttivo e divertente, ha accompagnato le giornate di otto ragazzi di Asiago di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, tra cui Michela Cherubin, Serena Rigoni, Giulia Benetti, Elisa Rigoni, Matteo Carli, Joel Zotti, Mattia Conti, Tommaso Dalle Ave, particolarmente interessati ad intraprendere e coltivare avventure culturali all’estero accompagnati dal vicesindaco Roberto Rigoni e dall’assessore Franco Sella. Nel programma, la visita al Parlamento Gallese, l’escursione a “Cardiff Bay”,- l’oramai conosciuto lago artificiale d’acqua dolce divenuto fonte di attrazione turistica - l’entusiasmante visita alla cittadina di Bath, - nota per essere divenuta nel corso degli anni un’affermata località termale della Gran Bretagna - e l’esplorazione del “St Fagans National Musium of Wales” – uno dei più importanti Musei all’aperto d’Europa. Tale scambio culturale si è poi concluso con la tradizionale visita al “Trinity College Carmarthen”, il noto collegio Chiesa nei pressi della cittadina di Carmarthen, e alle cittadine di Laughurne e Tenby, la prima celebre per avere ospitato la casa del famoso scrittore e drammaturgo gallese Dylan Thomas e la seconda nota per essere una piccola città di mare murata sulla costa sud-ovest del Galles. Nonostante tale iniziativa sia stata riproposta diverse volte, continua a destare notevole apprezzamento ed interesse e persiste nell’ avere tra i suoi obiettivi principali il rafforzamento della cittadinanza Europea, lo scambio creativo di idee, la facilitazione dell’inserimento nel mondo del lavoro, il miglioramento delle competenze linguistiche, l’ incentivazione dei giovani alla mobilità e lo sviluppo della comunicazione fra persone di origine, lingua e costumi diversi ma pur sempre appartenenti ad un’unica grande entità Europea. facendo tesoro delle modalità e tecniche suggerite nell’Aggiornamento:” Il potenziamento delle competenze linguistiche nella scuola dell’infanzia” . Per il nido è stato un anno” programmato” sul bosco, sul prato e sul mare, puntando sull’esperienza diretta attraverso i cinque sensi, dallo sguazzare nell’acqua colorata di blu, allo stendere con le manine il colore verde del prato. Proprio in questi giorni si conclude il Progetto Integrazione, che vede i bambini più grandi del nido, impegnati a fare attività con i bambini piccoli della Materna in vista dell’inserimento del prossimo anno scolastico. Le maestre del Nido hanno frequentato un corso di aggiornamento “Lo sviluppo psicoaffettivo e sessuale del bambino in età prescolare., al quale hanno aderito anche alcuni genitori. Nel corso dell’anno abbiamo voluto tenere sempre vivo il rapporto con i genitori, che ci regalano la loro fiducia e condividono il metodo educativo adottato dalla scuola e allora ci siamo dati appuntamento per varie feste: la prima quella dei nonni, visti come Angeli Custodi dei bambini, poi quella di Natale, durante la quale il Coro dei genitori ha affiancato quello dei bambini (entrambe i cori, preparati dalla Maestra Saiko), terza la festa di Carnevale con crostoli e stelle filanti a volontà, è toccato poi ai papà un papillon rosso e tante cose buone a cena, alle mamme sono toccate commozione e golosità ( che loro stesse ci hanno aiutato a preparare) infine la Festa della Famiglia con l’animazione alla S. Messa in Duomo e il pranzo in Patronato, tutti insieme in allegria. Tante cose Festa della mamma hanno fatto i genitori per la scuola……il mercatino di Natale con tanti graziosi oggetti messi in vendita, il Coro , a cui abbiamo già accennato, lo spettacolo teatrale, preparato per tutte le scuole materne dell’Altopiano…….; i bambini hanno goduto di tutte queste occasioni in cui i genitori sono venuti a scuola! Due situazioni particolarmente coinvolgenti , una laica l’altra religiosa sono state il SOCIAL DAY e la celebrazione dell’ULTIMA CENA a scuola. Abbiamo accettato la proposta di alcuni studenti del Liceo Scientifico, che ci hanno proposto di intrattenere i nostri bambini sabato 9 aprile, per raccogliere denaro da devolvere ad iniziative di solidarietà. E’ stata una bellissima esperienza per i genitori che hanno aderito all’iniziativa, versando un contributo orario, per i bambini che si sono divertiti tanto, per i ragazzi felici e contemporaneamente “ distrutti” dalla calda mat- tinata. Commovente e molto sentita la presenza del Parroco che ha condiviso con i bambini il pane e il vino, corpo e sangue di nostro Signore. E siamo già a luglio ed è nuovamente tempo di programmazione!Atutti diciamo grazie: ai bambini che riempiono e rendono proficue le nostre giornate, ai genitori che ci dimostrano la loro fiducia, in particolare ai rappresentanti di sezione, alle maestre Morena, Marilena, Raffaella. Elena, Alice, Marta, Monica, Elvira e Elisa, che sanno di fare il lavoro più bello e più difficile che esiste, al personale tutto, Giusi, Lara e Michela , che lavora in sintonia per il bene comune, al Parroco che si fida di noi e apprezza il nostro lavoro, al presidente della scuola che non si occupa solo della gestione economica ma condivide i programmi e le iniziative della scuola. Mi scuso se ho dimenticato qualcuno o qualcosa! Luciana Del Giudice TURISMO 8 l’Altopiano Osservazioni turistiche: la ZTL Sabato 25 giugno 2011 Zona a Turismo Limitato: è un segnale stradale che non esiste, ma se ci fosse Costo e Tortima dovrebbero esserne ben dotati. Si tratterebbe di avvertire responsabilmente i gentili ospiti che l’altopiano, pur ad alta vocazione turistica e solo ad un’ora dal mitico Nordest, non si è mai organizzato come Sistema Turismo e non è quindi pronto a presentarsi in modo unitario, organico e strutturato. Non è che la regia non funzioni, è che proprio non c’è. Tre consonanti, Z-T-L, per dire: «Carissimi ospiti, grazie per averci scelto, state entrando in un territorio di rilevante pregio ambientale, 700 anni di storia, un patrimonio di unicità etnica inespressa. Se usciti dal vostro albergo non troverete una rete di percorsi pedonali anulari ben segnalati, lontani dalle auto, che vi guidino a conoscere lo straordinario paesaggio, le contrade, i centri vicini, è solo perchè …qui non c’è tempo per queste bazzecole. Non troverete - per ostentata sufficienza - gli amministratori seduti ad un tavolo unitario del turismo. La “visione” è opposta, antistorica: dove è richiesto cooperativismo si risponde con il decisionismo verticistico (scrivanie di decisori, anziché tavoli di consulta); dove cresce la domanda di un turismo responsabile e rispettoso della natura si risponde «servono grandi infrastrutture» (prima i soldi, anziché prima i progetti); dove le aspettative sono di fruizione dell’unicità storico-ambientale si risponde con il turismo della trincea (musei di guerra, anziché etnografici, c’è il nulla prima del maggio del ‘15). Il tutto senza mai mettere sul tavolo una visione unitaria e condivisa. Progetto che naturalmente neppure esiste, proprio perché, per definizione, potrebbe provenire esclusivamente da quel tavolo unitario che non si vuole. Non chiedetevi a quale analisi di marketing risponda l’attuale filosofia di prodotto turistico; sappiate, e vi basti, che aeroporto, campi da golf, funivie/resort ispireranno il futuro (…). Obiettate ancora che la rete pedonale intercomunale sia ovvia priorità? Anch‘io. Ma tenetevelo per voi, soprattutto non portate esempi virtuosi: prego, un po’ di tatto, siamo in …ZTL. Non dite che la Svizzera investe centinaia di migliaia di euro proponendo un turismo “A piedi.”. Non nominate, per carità, “Alpine Pearls”, “CIPRA” o “Slow Walk” interpreti dell’andare a piedi per conoscere luoghi, antichi riti, lingua, toponimi, saperi e sapori della ruralità, il «paradigma dell’innovazione» secondo C. Petrini, fondatore di Slow Food. Già nel 1983, presentando una guida da me curata col fotografo Mauro Frigo, Rigoni Stern concludeva: “Andiamo per le strade e i sentieri che gli itinerari ci indicano: scopriremo un Altopiano nuovo e singolare, inaspettato, dove storia e paesaggio, natura e sto- ria degli uomini saranno nostri compagni in maniera insolita ed emozionante” . Non c’è la saggezza del bene comune di Rigoni Stern, Patrizio Rigoni, della Terra Madre di Olmi nei nostri decisori, ma miopia, il populismo del facile consenso che cresce sotto il campanile e paga con voti sonanti. Non c’è heimat, il sentimento di “patria” dell’Ab. Dal Pozzo, né quello di antica fratellanza dei Sette Comuni. Appare sempre più evidente come la non competitività nel turismo sia di natura culturale, non infrastrutturale. In un altopiano - lo dice il termine stesso - si cammina più agevolmente, si hanno più ore di luce e luoghi più accessibili anche ai soggetti meno e/o diversamente abili. Esistono percorsi antichissimi, tuttora esistenti, con le stoanplatten, ma dimenticati, proprio lì, a pochi minuti dai centri abitati. Metterli in connessione significa creare un “museo diffuso”. Significa opportunità, 365 giorni all’anno. No, si progetta singolarmente, comune per comune, niente rete intercomunale e deleghe alla Comunità Montana, che ha ri- sorse umane e ha braccia esperte: ciascuno per sé, un proprio segmento di percorso, una propria tabellazione e depliantistica, sempre diverse, da comune a comune. Tutti soldi spruzzati nel nulla, neve al sole, come insegna il Consorzio Turistico. Ma non chiedete dove sono i benefici, quali i vantaggi competitivi consolidati, o magari perché non ci sia un sito web che elevi la competitività dell’altopiano… La stessa assenza di un “tavolo (nb. non scrivania) di regia” non è imputabile a carenza economica, ma culturale. La più grande sciagura vede questi stessi amministratori artefici o committenti di servizi di marketing territoriale: solo se si saprà dire “basta” a chi decide senza competenze specifiche, formazione tecnica ed esperienza di strategie di marca si potrà rispondere a ciò che “da fuori” il turismo montano di prossimità chiede. Si chiamano aspettative di mercato, si risponde con la competitività di sistema. Implica pretendere normalità: un governo dal basso del Sistema Turismo Altopiano 7 Comuni. Non si sta andando affatto in questa direzione. Forse uno spiraglio: entro fine anno potrebbe arrivare la nuova Legge Regionale sul turismo. La precedente LR 33 del 2002 (Organizzazione turistica della Regione, disciplina in materia di operatori turistici, sviluppo dell’offerta turistica regiona- 8 le) è obsoleta. La Regione: «una riforma radicale, turismo sostenibile, taglio imprenditoriale, nuove regole al passo con i tempi». L’aspetto più rilevante è che non si finanzierà più incondizionatamente i consorzi di promozione (vedi Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni), bensì i progetti del territorio che i consorzi presenteranno. Niente progetti comuni e condivisi? …niente soldi, la Commissione Europea lo predica da sempre (PSR/ PSL). Ancora più forte si impone un «governo del turismo», sempre strumentalmente eluso. Dov’è l’organismo rappresentativo degli 8 comuni che dibatte e definisce orientamenti e priorità per la competitività vitale di questa economia? Torniamo, semplicemente, solo per questo aspetto, alla Reggenza. Federiamo il turismo locale, estendiamolo come nei secoli a Valstagna e alle Contrade Annesse: semplice, fattibile, rivoluzionario, gratis. Un’innovazione che è già prerogativa consolidata di vallate a vocazione turistica in Trentino o nelle Marche, Sistemi Turismo emergenti grazie alla “nostra” antica cultura del cooperativismo. Andrea Cunico Jegary www.liberaconsulta7c.it 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 9 GALLIO La rievocazione della Battaglia delle Melette A Gallio il 2 e 3 luglio la manifestazione, organizzata dalla Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, dal Comune di Gallio e curata dall’associazione “Per non dimenticare” Sarà Gallio ad ospitare domenica 3 luglio la quinta Rievocazione Storica in Altopiano di una battaglia della Prima Guerra mondiale, e quest’anno verrà rievocata la Battaglia delle Melette nel 95° anniversario. La zona delle Melette di Gallio e Foza fu interessata, a partire dal maggio 1916, da aspri combattimenti atti a contrastare l’offensiva Austro-Ungarica, nota come Strafexpedition (o Spedizione punitiva, termine usato per definirla nell’ambito delle forze italiane) o Frühjahrsoffensive (Offensiva di Primavera, come veniva invece definita dagli Austro-Ungarici) avente lo scopo di trovare sbocchi, in questo caso attraverso la Val Frenzela, alla sottostante pianura veneta. Le cruenti vicende, hanno ispirato l’opera di Emilio Lussu “Un anno sull’Altipiano” visto che l’autore vi prese parte in prima persona nelle fila della Brigata Sassari. La manifestazione, organizzata dalla Co- munità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, dal Comune di Gallio e curata dall’associazione “Per non Dimenticare”, fa parte della serie di eventi voluti dalla Comunità Montana in vista del centenario dello scoppio del primo Conflitto Mondiale e si svolgerà in località Campomuletto di Gallio nell’area interna al “Sentiero del silenzio - Porta della memoria”. Sabato 2 luglio alle ore 18,30 ci sarà in Piazza Italia a Gallio, la presentazione dei partecipanti. Sfileranno in divise rigorosamente d’epoca i gruppi 145 Cp del Btg Sette Comuni 6°Rgt Alpini, assieme ai gruppi austriaci Gsr 2 e Kameraden Viribus Unitis 14-18. La sfilata proseguirà poi fino al vicino Monumento ai Caduti dove ci sarà la posa in onore di questi, delle corone di alloro, il presentat-arm e il tiro di parata a salve. Domenica 3 luglio il programma si sposterà a Campomuletto dove alle ore 10 ci sarà l’apertura della rie- Grande inaugurazione per Poli Medica Altopiano PMA, Poli Medica Altopiano, struttura privata che offre numerosi servizi per le analisi e le diagnosi mediche, nata grazie ad un accordo tra Comune di Gallio e l’impresa Power & Work di Vicenza, ha avuto il suo battesimo ufficiale. L’inaugurazione del centro medico di via Ech a Gallio (in un ampia area della palazzina del campo da calcio) si è svolta con una grande partecipazione di pubblico e di autorità: numerosi parlamentari e amministratori pubblici regionali e provinciali, oltre ai rappresentati dei comuni altopianesi e delle Forze dell’Ordine, hanno voluto essere presenti al taglio del nastro di questa importante iniziativa imprenditoriale che ricoprirà senza dubbio un ruolo fondamentale nei servizi alla persona. Poli Medica Altopiano dispone di attrezzature di primissimo ordine con tecnologie all’avanguardia, oltre che di palestra e sala convegni. Lo staff è composto da medici esperti in radiologia, fisiatria, ortopedia, posturologia, medicina sportiva, cardiologia, ginecologia, dermatologia, osteopatia, fisioterapia-fkt e riabilitazione. L’idea e la sua realizzazione è da ascrivere al merito di Nicola Sandano che ha creduto fortemente a questo ambizioso progetto, subito condiviso dal sindaco di Gallio Pino Rossi che ha caldeggiato l’iniziativa. “Questo importante traguardo – ha sottolineato Pino Rossi - è il primo e migliore esempio per rappresentare le linee guida che caratterizzano l’azione dell’Amministrazione Comunale di Si inaugura il gazebo in contrada Bertigo Sabato 2 luglio alle 20 in contrada Bertigo riprenderà la tradizione estiva della Messa del sabato. E sarà anche occasione per inaugurare il bel gazebo in legno realizzato dai volontari della contrada. Il programma prevede, dopo la Messa, la benedizione della struttura da parte del parroco, don Lauderio, e anche il ringraziamento da parte di tutti i residenti ai volontari, grandi e piccoli, che con impegno e dedizione hanno abbellito un angolo della loro contrada. G.R. Gallio, cioè “Passare da un turismo del bene (basato sull’incremento dei valori immobiliari della seconda casa) ad un turismo di servizi (basato su uno sviluppo delle attività turistico– ricettive e sull’offerta di nuovi opportunità, servizi e creazione di posti di lavoro)” oltre ad essere un chiaro esempio di collaborazione tra pubblico e privato, che in momenti di crisi rappresenta forse l’unico modo per rilanciare un territorio”. Da oggi l’Altopiano ha una grande risorsa in più: una struttura dove si potranno rivolgere i pazienti di ogni genere. Le prestazioni di PMA Poli Medica Altopiano saranno di particolare interesse per gli atleti di ogni disciplina sportiva, ancor più motivati a programmare i propri ritiri tra le nostre montagne, potendo contare su di un supporto medico professionale così prestigioso. vocazione con una fase didattica di intrattenimento del pubblico curata dai rievocatori con simulazioni e spiegazioni. Alle 12,30 rancio in gavetta ai rievocatori e possibilità di pranzo negli stand allestiti per l’occasione dal Gruppo Alpini Gallio e Rifugio Campomuletto, per il pubblico presente. Alle ore 14,30 avrà quindi inizio la rievocazione storica alla quale si uniranno ai gruppi sopracitati anche le Sentinelle del Lagazuoi e gli Schuetzen Trient I Verona. Gli eventi collaterali Il Comune di Gallio affianca alla rievocazione anche alcuni eventi collaterali culturali. La proiezione lunedì 27 e martedì 28 giugno ore 20,45 al Cineghel, della copia restaurata in 35 mm del capolavoro di Francesco Rosi “Uomini contro”, film ispirato al libro di Emilio Lussu “Un anno sull’Altipiano”. L’ingresso, in collaborazione con la Cineteca Nazionale di Roma, è libero. L’altro evento culturale, sabato 2 luglio ore 21 nella Chiesa Parrocchiale e sempre con ingresso libero, dal titolo “Per non dimenticare - Testimonianze, canti e immagini dal campo di battaglia” è invece dedicato alla Memoria. Gli attori teatrali Federica Santinello e Bruno Lovadina interpreteranno con la loro maestria, brani sul primo e secondo conflitto mondiale, sotto lo scorrere di immagini d’epoca su grande schermo e alternati a canti di montagna abbinati al testo, eseguiti dal Coro Gallio diretto da Maurizio Grigiante. Nel corso della serata, anche l’Onore ai Caduti di tutte le guerre accompagnato dal suono del Silenzio. Chi deve sistemare Via Brigata Julia? “Anche quest’anno saremmo abbandonati al nostro destino”. E’ la triste considerazione degli abitanti di via Brigata Julia di Gallio dopo aver visto il piano annuale delle opere pubbliche. La via, situata circa a metà salita verso il Sacello di Gallio, è al centro di un dissidio con il Comune da molti anni. La strada porta ad una lottizzazione, risalente a metà anni ’70, con numerose villette e plessi condominali per un totale di 100 appartamenti. La strada chiaramente dopo 30 anni necessità di una seria manutenzione del manto visto le numerose e profonde buche che costellano la via. “E’ una situazione che nostro malgrado ci troviamo da anni a subire per il totale disinteresse da parte del comune di Gallio, rappresentato da Sindaci a dir poco insensibili ai problemi di cittadini che hanno la sola colpa di non essere residenti – attaccano gli abitanti della via - I mappali della strada sono ancora intestati ai vecchi proprietari, come si può verificare dal catasto, a cui è stato data prima la concessione edilizia negli anni ’70 e poi l’agibilità. Tutti i servizi, fra cui le fognature comunali, transitano lungo tale via. Eppure nessun sa”. In pratica le leggi, anche nel 1970, imponevano al Comune, prima di dare la concessione edilizia di approntare le opere di urbanizzazione primaria per poi diventarne concessionario. In questo caso però ciò non è avvenuto. Ed ecco dove sta l’inghippo: in realtà i proprietari sostengono che la strada è di competenza comunale mentre il Comune sostiene che la via è di fatto privata e quindi spetta ai proprietari provvedere alla sua sistemazione. “Negli atti di compravendita degli appartamenti non com- pare alcun riferimento alla strada di accesso privata e agli eventuali oneri di manutenzione – spiegano i proprietari delle seconde case - Come mai? Nessuno ne sapeva niente, agenzie di compravendita e notai compresi?” “Comunque il problema non si limita ad una strada o ad asfalti fatti o non fatti – è l’amara considerazione di questa decina di persone che effettivamente amano l’altopiano trascorrendoci tutto il proprio tempo libero, le festività e anche i momenti importanti di vita famigliare – E’ tutto un modo di considerare i proprietari di 2° case e villeggianti solo come polli da spennare. Possiamo capire che le responsabilità siano da addebitare al passato ma almeno gli amministratori nuovi dovrebbero prenderne le distanze e risolvere positivamente le questioni”. Gerardo Rigoni Gallio Film Festival Opere prime: “Riconosciamo i meriti di Sergio Sambugaro” Quali componenti dell’Associazione culturale “Gallio Film festival” ci sentiamo in dovere di ribadire la nostra stima e la nostra fiducia nei confronti della persona di Sergio Sambugaro, fondatore ed anima di questo prestigioso momento culturale. Il nostro intervento ha lo scopo di valorizzare il suo operato che ha permesso al “ Gallio film Festival” di diventare un appuntamento che da 14 anni richiama in Altopiano persone da tutta Italia; di elogiare il suo lavoro che poco è stato supportato lungo questi 14 anni dalle amministrazioni che si sono succedute. All’uscita dell’articolo pubblicato sul giornale relativo al cambio di sede del Festival, da Gallio ad Asiago, abbiamo provato un certo rammarico per il mancato riconoscimento del suo lavoro prezioso e disinteressato. Siamo comunque grati della disponibilità data dal gruppo “ Effetto Cinema” della sala del Grillo Parlante di Asiago, che ci offre la possibilità di ospitare l’evento per quest’anno, così da non interrompere questo tanto atteso appuntamento che l’anno scorso ha riscosso enorme suc- cesso. Solo la caparbietà e la passione di Sergio hanno permesso di superare i numerosi ostacoli che si sono frapposti e presentare un programma della consueta alta qualità cui ci ha abituato lungo questi anni. Vi aspettiamo numerosi a questo momento di grande cultura in Altopiano. Associazione culturale “ Gallio Film Festival” 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 10 Atti vandalici rovinano i campi da tennis: fatti condannabili che non devono ripetersi Deprimente! E’ lo “spettacolo” davanti al quale si sono trovati i responsabili dell’Ufficio turistico con l’assessore al turismo di Gallio Nicola Pertile recandosi alcune mattine fa al Pakstall. I campi da tennis, riaperti lo scorso anno dopo essere stati oggetto di un bell’intervento di sistemazione, e preparati a dovere nelle scorse settimane in vista dei camp programmati per luglio, sono stati invasi e danneggiati da qualche vandalo la cui identità rimane purtroppo ignota. “Mi rifiuto di credere che si tratti di un atto contro l’amministrazione - aveva dichiarato a caldo l’assessore Pertile – anche se questi vandalismi proprio a pochi giorni dall’appuntamento con il tennis club Bassano qualche sospetto lo destano”. Nella terra rossa sono state incise frasi, vari disegni e simboli, alcune incisioni sono così profonde da aver recato seri danni al manto. A distanza di qualche giorno (il fatto è successo nella notte tra venerdì 17 e sa- bato 18 giugno), si sta ancora lavorando sodo per ripristinare tutto e garantire lo svolgersi dell’appuntamento turistico-sportivo che vedrà la partecipazione di oltre 50 ragazzi, alloggiati all’hotel Gaarten. Già 20 giorni fa i campi erano stati oggetto di un altro atto vandalico, meno grave. Le forse dell’ordine, in- Cacciatrici da tutta Europa in gara Si svolgerà a Gallio, il 25 e il 26 giugno, un evento molto atteso, specie dalle discepole di Diana Cacciatrice, italiane e non. L’appuntamento, che si è dato subito un titolo internazionale ed ambizioso, “To be Modern Hunters” -”Per essere cacciatori moderni”, è organizzato dall’Assessorato al Turismo di Gallio e dalla CONFAVI. Le partecipanti saranno accolte sabato alle 12 dall’onorevole Sergio Berlato e dal sindaco di Gallio Pino Rossi. Sempre sabato 25, ore 16, all’Auditorium, è in programma un convegno da tiolo “Sulle tracce di Diana – Legittimazione e fascino dell’arte venatoria del terzo millennio”. L’organizzazione logistica e la convocazione dei partecipanti alla gara femminile (in pro- gramma domenica mattina dalle ore 8 in località Campomulo) è, per gran parte, merito di Augusto Rigon, già popolare tra i cacciatori operativi e concreti, per essere il “patron” da anni di una importante gara di tiro estremo con la carabina a 500 metri, che si svolge proprio nella zona di Asiago, splendido anfiteatro naturale. Arriveranno cacciatrici slovene, austriache, tedesche ed ungheresi, oltre ovviamente ad una nutrita rappresentanza italiana e saranno tutte coinvolte in una gara internazionale di tiro. “Si parla molto della caccia al femminile in questi ultimi tempi – sottolinea Rigon - Io ritengo che la caccia sia come una grande famiglia, riunita attorno ad un unico focolare e in ogni casa tradizionale ed ogni famiglia non devono mai mancare le presenze femminili, che ingentiliscono il tutto e lo rendono armonioso e piacevole, sempre, oltre a conferire saggezza e riflessione. Oggi si tende spesso a svilire la caccia come una corsa a chi porta a casa i carnieri più nutriti, il maggior numero di prede. Si sta perdendo via, via lo spirito originale del cacciatore-gentiluomo, che sa attendere, che non si lancia come in una corsa ossessiva contro il tempo. Credo che le donne abbiano la possibilità di ricondurre con naturalezza e semplicità la filosofia della Caccia entro i limiti più corretti, che sono sempre quelli della tradizione storica…Non si sbaglia mai a fare come facevano i nostri padri e i nostri nonni, prima di loro.” terpellate dall’amministrazione per svolgere indagini in merito, sembrano addebitare il fatto a qualche giovane senza alcun senso civico, probabilmente spinto da qualche bicchiere in più e dalla voglia di animare, in modo assai poco originale, una serata annoiata. Si tratta comunque di gesti incivili e condannabili che infondo recano danno, morale ed economico, a tutti i cittadini di Gallio. Se qualcuno ha qualche indizio da poter fornire per individuare i responsabili è pregato di rivolgersi ai Carabinieri di Asiago. Tutti sono comunque invitati a rispettare non solo le cose che appartengono ad ogni cittadino, come queste strutture, svolgendo opera di vigilanza, ma anche a non vanificare il lavoro e l’impegno di chi si prodiga per il bene e la buona immagine di Gallio. Giovanni Dalle Fusine I funghi e il bosco, torna il concorso fotografico Torna anche quest’anno a Gallio il Concorso Fotografico, sesta edizione, denominato “I funghi e il bosco”, aperto a tutti. Dal 1° luglio al 15 agosto sarà possibile inviare le foto che dovranno riguardare esclusivamente i funghi inseriti nel loro ambiente naturale. Ogni partecipante potrà inviare un massimo di 2 fotografie che riguardino anche funghi diversi. Le foto, unitamente alla scheda di partecipazione debitamente compilata e reperibile anche in Internet nel sito www.comune.gallio.vi.it, nella sezione dedicata all’Ufficio Informazioni Turistiche, devono essere consegnate direttamente all’Ufficio Turistico, via IV Novembre, o inviate all’indirizzo di posta elettronica informazionituristiche @comune.gallio.vi.it entro e non oltre il 15 agosto. In palio per il primo classificato un computer Acer Aspire One, per il secondo classificato un weekend al centro benessere Gaarten, per il terzo classificato un telefonino Nokia 5228. G.D.F. A Gallio si gonfia il divertimento Un angolo tutto dedicato ai bambini per dare loro, come recita lo slogan dei volantini che pubblicizzano l’iniziativa, “Un’estate gonfia di allegria”. Per interessamento del Comune, in modo particolare dell’assessore Giorgio Tagliaro, quest’anno anche Gallio, come tutte le località turistiche che si rispettino, avrà i gonfiabili, sempre cercati e apprezzati dai turisti più piccoli. Sono stati posizionati presso il Parco della Fratellanza, lungo la provinciale per Bassano e vi rimarranno per tutta l’estate, fino al 15 settembre. “Quest’anno, con l’assessorato allo sport e al turismo – dice l’assessore Tagliaro - abbiamo deciso di puntare ancor di più sul turismo delle famiglie, una fascia per la quale Gallio da qualche anno ha particolare attenzione, che rappresentano una parte importante dei frequentatori dell’Altopiano. Abbiamo cercato di dare loro un servizio in più e un segno di maggiore ospitalità e accoglienza con delle strutture di divertimento per i loro bambini, integrando inoltre i vari servizi che possono offrire i nostri albergatori. Mi preme sottolineare che è stato creato anche un posto di occupazione stagionale per un giovane ragazzo, sicuramente importante in un difficile momento economico come questo”. Grazie alla convenzione con il comune, l’entrata a quest’angolo di divertimento avrà un costo contenuto che va dai 2,50 euro per il mattino, ai 3,50 euro per l’intero pomeriggio. Gli orari di apertura saranno i seguenti: tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 19; anche il mattino nei giorni festivi e tutti i giorni dal 23 luglio al 28 agosto. 8 Sabato 25 giugno 2011 ROANA Giunto alla sesta edizione, Hoga Zait, torna quest’anno a Roana e frazioni a partire dal 7 luglio. Entrato a far parte del patrimonio culturale altopianese, il festival contribuisce in maniera sensibile a far apprezzare il nostro territorio grazie ai suoi elementi di spicco, che vanno dal fascino del paesaggio alle memorie della sua storia, fino al valore della sua cultura. Riconosciuto dalla Regione Veneto come evento di grande interesse, Hoga Zait è organizzato dall’Assessorato al Turismo e Cultura di Roana in collaborazione con le Pro Loco del Comune, ed è appoggiato, oltre che dalla Regione, anche dalla Provincia di Vicenza, dalla Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni,dagli altri comuni dell’Altopiano. “Saranno nostri ospiti, ovvero ospiti dei Cimbri – dicono dall’assessorato del Turismo del Comune - numerose minoranze etnico – linguistiche che abitano le valli alpini e l’Altopiano A Roana e frazioni suona la schella, si accendono i falò: al via il 6° Hoga Zait Molti gli eventi in programma, volti a valorizzare non solo le tradizioni cimbre, ma anche quelle di altre minoranze etnico linguistiche che abitano valli alpine e appenniniche del Nord Italia appenniniche del nord Italia e che resistono al mutare dei tempi e alle rivoluzioni mediatiche, a volte impietose nei confronti di ciò che è con- siderato tradizione”. Il ricco e vario programma di eventi prenderà il via l’8 luglio, dopo che la sera precedente nelle varie frazioni saranno stati Dal Brasile e Treschè Conca per non mancare alla festa dei Panozzo Inizio commemorativo per il 3° raduno del Panozzo tenutosi a Tresché Conca. Grazie alla volontà di alcuni cittadini e la disponibilità dell’amministrazione comunale è stata posizionata una lapide commemorativa nel luogo dove c’era il vecchio cimitero di Treschè Conca e più precisamente a fianco della chiesa, di fronte all’ex ambulatorio, proprio per ricordare quanti hanno preceduto i presenti nello sviluppo della frazione contribuendo alla sua crescita civile e culturale. Poi tutti all’hotel Belmonte per festeggiare e festeggiarsi ritrovandosi poco più di 70 con il cognome del ceppo famigliare che contraddistingue Tresché Conca. Un’occasione per rivedere vecchi amici e conoscenti, per scoprire le contrade d’origine e per conoscere più in dettaglio la storia dell’emigrazione dei Panozzo fino dall’800. Una storia quella dei Panozzo simile a quella di tutte le famiglie altopianesi; una storia fatta di emigrazione, di lavoro duro, di “rimboccarsi le maniche”. Una storia a tappe come le tre fasi dell’emigrazione verso la pianura che hanno allontanato ben 320 Panozzo dalla loro terra d’origine, la prima alla fine del 1700, 11 la seconda alla fine dell’800 e la terza dal 1960 ad oggi. La “marcia” verso l’estero invece è iniziata nel 1850 verso la Westfalia e l’impero Austroungarico, nel 1886 in Argentina, in 1891 in Brasile, nel 1884 negli Stati Uniti portandosi via 798 Panozzo per un totale di 1118 Panozzo emigrati da Tresché Conca in 150 anni. Da considerare che Tresché Conca oggigiorno tra tutti i ceppi famigliari residenti non raggiunge i 600 abitanti. Ed era proprio alla scoperta delle sue originiAlexandre Panosso (cognome cambiato dalle autorità brasiliane nel secolo scorso) discendente di un Panozzo partito da Tresché Conca alla fine dell’800 e che oggi conta quasi 2 mila discendenti in Brasile. Il fatto è emerso nel primo raduno dei Panozzo brasiliani tenutasi qualche mese fa nella città di San Paolo e che ha quin- di stimolato la curiosità di Alexandre portandolo a scoprire l’appuntamento annuale a Tresché. Li incontrò lo “storiografo” della dinastia Panozzo, Virgilio Panozzo, che ha scritto qualche anno fa “La grande marcia dei Panozzo di Tresché Conca” seguita da una genealogia completa di tutti i Panozzo fin dal lontano 1561. Chiaramente la festa per i due, dopo il lauto pranzo, è passata in secondo piano tra alberi genealogici e ricordi frammentari di parenti e avi. Presenti anche tre fratelli australiani al raduno: Linda,Annamarie e Bruno, che hanno voluto esserci a tutti i costi dopo aver partecipato al raduno dei Panozzo “australiani”, il primo raduno assoluto, tenutosi nel 2007 nella città di Holden dove parteciparono 80 famiglie di Panozzo. Gerardo Rigoni accesi i falò inaugurali, accompagnati dal suono della “schella” e dalle musiche celtiche e cimbre. Tra i protagonisti del Festival ci saranno numerosi gruppi musicali e folcloristici, anche locali, come I Grutzigar e il Coro Cimbro di Roana (10 luglio a Canove, 17 luglio a Roana). Si tratta senza dubbio dei padroni di casa: il gruppo folcloristico e il coro roanese rispondono all’appello di Hoga Zait ogni anno con dedizione e crescente entusiasmo. E poi i primi fedeli amici-musicisti di Hoga Zait: Stoan Enghele Un de Klankallen, curioso appellativo con cui si propongono Pierangelo Tamiozzo (chitarra e voce), Mirco Maistro (fisarmonica), Lorenzo Pignattari (contrabbasso) e Massimo Tuzza alla batteria (8 luglio al Palatenda di Roana). Tra gli altri artisti che animeranno Hoga Zait, ricordiamo i Uotisdis (9 luglio a Camporovere), formazione vicentina che vanta un repertorio di oltre un centinaio di brani celtici, che sarà accompagnata dai ballerini Scotia Shores specializzati in danze tradizionali scozzesi e irlandesi. Il gruppo sarà anche a disposizione del pubblico con un laboratorio di danze nel pomeriggio della stessa giornata. A Roana lunedì 11 luglio sarà Artemusica a presentare un concerto per violino e pianoforte con sonate, danze rumene e ungheresi, il capriccio basco e la romanza andalusa,eseguite dai giovani musicisti Alessandro Mazzon e Alessandra Fornasa. A Cesuna il 14 luglio saranno di scena Les Nuages Ensemble, quattro ragazze torinesi con il loro percorso musicale all’interno dell’universo klezmer, espressione musicale degli Ebrei Ashkenaziti dell’Europa centrale. A Treschè Conca il 15 luglio si potrà assistere al concerto dei Cisalpipers, che vantano una profonda conoscenza della cornamusa e una grande passione per la piva emiliana, antico strumento della loro regione. A Cesuna sabato 16 luglio, nel pomeriggio che precede la serata alla grotta delle melighe baiblen si potranno incontrare per le strade e i cortili del paese i Giullari Sine Pecunia, mentre a Canove nel pomeriggio di domenica 17 luglio si esibiranno i fanciulli del Timau, minoranza etnica linguistica originaria della Carnia. Nella giornata conclusiva del festival si terrà la consueta traversata della Valdassa con le manifestazioni di contorno tra cui, a Roana, lo spettacolo dei Palaearlearmusikantin, 10 suonatori e 15 ballerini con musiche e danze della tradizione mòchena. Il concerto finale del festival cimbro sarà invece affidato ai Gai Saber, gruppo di giovani del cuneese che con i testi delle loro canzoni contribuiscono sensibilmente alla sopravvivenza e diffusione dell’antichissima lingua occitana, proponendo brani musicali dinamici e dal ritmo pop in un contesto moderno e adatto ad ogni tipo di pubblico. Il programma completo del Festival si trova, oltre che negli appositi opuscoli, anche nel sito ufficiale della manifestazione (www.hogazait.it). Silvana Bortoli 8 l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 12 ROANA Massimo Barbierato, primo classificato, viene premiato dal sindaco Valentino Frigo Angelo Barbato, secondo classificato, premiato dall’assessore regionale Costantino Toniolo Domenico Benetti, terzo classificato, con l’assessore del Comune di Roana Dario Frigo Concorso di idee per Canove, premiati i vincitori Canove: da luogo di transito a luogo di aggregazione. E’ questa l’idea focale intorno alla quale si sono sviluppati i 21 progetti che hanno partecipato al concorso di idee per la riqualificazione del centro della frazione roanese bandito nel 2010 dal Comune di Roana. In occasione dell’inaugurazione della mostra dei lavori presentati, allestita presso la sala consiliare a Canove e aperta fino al 15 luglio, sono stati premiati, alla presenza anche dell’assessore regionale Costantino Toniolo, i primi tre classificati. E’ lo studio di architettura e design “Laboratorio 2729” di Venezia ad aggiudicarsi il primo premio (15 mila euro) con il progetto, intitolato “Tra il paesaggio” redatto Un paese di solo transito Il progetto nasce da un approccio al tema non solo architettonico, ma anche urbanistico e paesaggistico. Canove viene erroneamente considerato come un paese di transito, come un luogo tra altri luoghi più conosciuti e frequentati. Sotto l’aspetto morfologico, l’edificato esistente si sviluppa linearmente lungo la maggiore direttrice di arrivo del flusso turistico altopianese. Questa caratteristica porta la frazione a essere osservata prevalentemente lungo l’asse rappresentato da via Roma che, oltre ad essere un reale asse viario, è diventata anche l’asse visivo principale. Il paese viene attraversato per lo più in macchina e quindi da un punto di osservazione che conduce a finali prospettiche che non rispecchiano la vera potenzialità paesaggistica del luogo. Decongestionare il centro dal traffico In realtà ai lati di questa forte direttrice urbanistica, viaria e visiva si aprono due ali di paesaggio, vera grande ricchezza di Canove. Il progetto parte da due obiettivi fondamentali: il primo riguarda il depotenziamento della viabilità viaria lungo via Roma con l’introduzione di una nuova bretella, il secondo si propone di rafforzare il percorso dell’ex ferrovia. La nuova strada, partendo dal fondovalle e arrivando fino a via Gaiga, sarà posta alla quota più bassa della vallata, in modo da renderla meno visibile dall’abitato di Canove, così come dalle contrade di Asiago; passerà sopra il tracciato dell’ex ferrovia sfruttando un dislivello già esistente tra la quota del tracciato e la quota di arrivo della strada stessa, più alta grazie ad una predisposizione naturale del terreno. L’inserimento della bretella offrirà la possibilità al traffico da e per Asiago di bypassare il centro di dall’architetto Massimo Barbierato con i collaboratori Arianna Astolfi, Alberto Casarotto, Alvise Frasson, Francesco Fusco, Anna Merci, Francesco Trame e Nicoletta Vellar. Secondo classificato (premio 10 mila euro), l’architetto Angelo Barbato e i collaboratori Umberto Chino, Valentina Damian, Martin Luque Lopez ed Elena Perazzi; il terzo premio, di 5 mila euro, è andato invece allo studio TX Architetti Associati degli architetti Domenico Benetti, Massimo Grigolo e Luca Guoli con collaboratori e consulenti Marina Giarratano, Elisa Muterle, Luca Rasia, Mirko Catalano, Riccardo Giaccon e Stefano Reniero. La giuria che ha decretato i vincitori era composta da Vincenzo Fabris, Direttore della Sezione Urbanistica e Paesaggio della Regione Veneto, dall’ingegnere Paolo Rossi, dagli architetti Massimiliano Valdinoci, Vittorio Corà e, infine, Gianni Dall’Osto, responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Roana. “Canove – ha detto il sindaco di Roana Valentino Frigo – si estende lungo alcuni chilometri della strada provinciale e manca di una vera piazza e di strutture sportive. Il concorso di idee ci sembrava il modo migliore per dotare il comune di un progetto sopra le parti, totalmente estraneo ai giochi politici. Non è solo un fato urbanistico, ma anche di grande valenza culturale”. Stefania Longhini IL PROGETTO PRIMO CLASSIFICATO - LA DESCRIZIONE Da luogo di passaggio a centro di aggregazione Canove, mentre il traffico veicolare per Roana potrà continuare sulla strada esistente. In questo modo una parte rilevante del traffico che spesso congestiona il centro cittadino potrà essere deviato, alleggerendo la presenza delle auto e incrementando invece quella pedonale. Le due parti importanti del progetto Si possono individuare due parti nel progetto, la prima vicino al centro, con la nuova area ad uso urbano, e la seconda in prossimità della piscina, dove vengono posizionati il nuovo plesso sportivo e scolastico. Grazie al supporto logistico delle nuove funzioni introdotte, si rafforza la potenzialità del sistema viario pedonale dell’ex tracciato della ferrovia, che potrà essere sfruttato sia d’estate come circuito per gare ciclistiche e podistiche, che d’inverno grazie al nuovo tracciato per lo sci di fondo. Ristorante, ufficio turistico e poliambulatorio La parte del progetto che si attesta vicino al centro storico prevede innanzitutto l’eliminazione di una buona parte dei parcheggi di superficie, che vengono spostati sotto una grande piastra verde posta alla quota del campo da calcio attuale. I parcheggi saranno accessibili da via Roma, attraverso il collegamento esistente alla zona dietro agli spalti. Questa operazione è resa possibile dalla presenza di una naturale differenza di quota di 2,9 metri tra questi due livelli. Attraverso la demolizione della pizzeria è pos- sibile realizzare la piastra e realizzare un unico volume contenitore delle funzioni richieste dal bando: un punto di ristoro, l’ufficio turistico e il poliambulatorio. L’edificio di progetto si sviluppa dalla quota del percorso dell’ex ferrovia alla quota dell’attuale campo da calcio. Alla quota del percorso pedonale della ferrovia si è previsto un ristorante, il quale funge da supporto ai pedoni e agli sciatori che percorreranno il nuovo anello previsto dal progetto. Dal paese si accede all’ambulatorio e all’ufficio turistico; entrambe le funzioni sono raggiungibili agevolmente in auto dalle persone diversamente abili, alle quali sono destinati alcuni parcheggi in prossimità dell’ingresso. L’area del bar, completamente vetrata, si affaccia su uno spazio polivalente, posizionato nell’area attualmente occupata dal campo da calcio. In questa zona, in parte alberata, avranno luogo diverse attività, tra cui il mercato settimanale e il mercatino di Natale, per i quali viene ipotizzata la posizione delle predisposizioni elettriche. Una parte dell’area verde è stata lasciata libera dalle alberature per essere adibita a strutture temporanee in occasione di sagre di paese, raduni degli alpini o altre manifestazioni collettive. All’interno dello spazio aggregativo si prevede anche la presenza di uno spazio d’acqua. L’idea nasce dalla memoria della pratica invernale del pattinaggio su alcuni specchi d’acqua dell’Altopiano, come ad esempio il laghetto Lumera. Elemento riconoscibile e attrattivo, sarà visibile dal percorso della ferrovia, inserendosi in una nuova prospettiva su un’area oggi schermata dalle reti e dai banner del campo da calcio. Le alberature presenti, creando delle zone d’ombra sulle sedute, garantiranno una piacevole fruizione dell’area anche nei mesi estivi. La copertura dell’edificio è stata pensata per poter essere utilizzata come un grande spazio pubblico per eventi e manifestazioni. La pavimentazione di legno si piega in una gradonata da cui è possibile vedere spettacoli, proiezioni e il paesaggio, traguardandolo da uno dei punti più panoramici del percorso exferrovia. Il principio del progetto in questa parte è quello di realizzare un edificio che non precluda la visuale, ma liberi gli assi visivi sul paesaggio. Per questa ragione l’edificio si sviluppa dalla quota del terreno +0 m fino a quota 14,20 m, sfruttando i dislivelli presenti nell’area. Un plesso sportivo e scolastico vicino alla piscina Nella zona B, vicino alla piscina comunale, si prevede una grande piastra di legno, sorta di “inspessimento” del percorso della “ferrovia”, che offre un nuovo belvedere sul paesaggio in direzione di Asiago. A quota +0 m, coincidente con l’ingresso della piscina, si prevede una nuova area semipedonale attrezzata con panchine, alberature e un campo da basket. La pavimentazione di legno della piastra presenta dei fori che porteranno luce al piano inferiore. Il progetto prevede la realizzazione di un plesso sportivo, di un plesso scolastico e di un parcheggio interrato. Il complesso sportivo, oltre all’ampliamento del Centro benessere esistente, prevede la realizzazione di un Palazzetto dello sport polivalente a quota -10 m. Il progetto risponde a tutte le specifiche contenute nella delibera di giunta comunale n. 148 del 28.09.2010 e prevede la costruzione di un impianto polifunzionale adatto alla pratica dei seguenti sports: minibasket, pallavolo e calcio a 5. Questo spazio potrà inoltre essere utilizzato per corsi di danza o yoga e per l’attività sportiva dei bambini delle scuole del polo scolastico. Vi saranno una tribuna per circa 400 spettatori e spogliatoi separati per due diverse squadre, oltre quelli per gli arbitri/istruttori. Gli stessi potranno inoltre essere utilizzati dagli alunni e dai pro- fessori. A quota -10 m viene inserito anche un campo per il calcio regolamentare, bordato da una fascia di tribune che si collocano sopra a servizi e spogliatoi. A quota -5 m è posizionata la biglietteria, unica sia per il Palazzetto dello sport che per l’adiacente campo da calcio all’aperto, un bar e l’ampliamento del cento benessere. In prossimità del polo sportivo a quota -10 m viene collocato il nuovo polo scolastico con la scuola materna e quella elementare. In riferimento alla richiesta di una scuola media, si propone il riutilizzo della scuola elementare esistente a Canove in via Monte Lemerle e il suo cambio di funzione in scuola media. La scuola, con le sue dimensioni, potrà accogliere tranquillamente i 93 alunni e si evita in questo modo l’accostamento di scuola materna e media che la normativa non prevede come possibilità. I progetti della scuola materna e di quella elementare sono stati sviluppati sulla base delle richieste del Comune (155 bambini per la scuola elementare e 65 per la scuola materna) e di quanto prescritto dal decreto ministeriale 18 dicembre 1975 (si veda la legge 11 gennaio 1996 nr. 23 art. 5 comma 3). Per entrambe le scuole si prevedono gli spazi necessari alle diverse attività didattiche, gli spazi di connessione e i servizi igienici e si è cercato di unificare gli spazi in comune come direzione didattica e mensa. Anche in quest’area si è applicata la logica di depotenziare i parcheggi di superficie, grazie alla realizzazione di una grande piastra di parcheggi interrata posta a quota -14,20 m. Il parcheggio ospiterà 160 auto e corriere e sarà raggiungibile percorrendo una strada di accesso posta in prossimità alla strada di accesso alla nuova lottizzazione. Sono stati progettati tre blocchi di ascensori e scale per garantire i collegamenti verticali tra i diversi piani dell’edificato. Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago 8 l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 13 L’offerta a 360° della Baitina del Kaberlaba La Baitina del Kaberlaba è fra i locali simbolo di Asiago, dove si sono vissuti importanti momenti della storia del nostro turismo. Legata in particolare al Festivalbar e ad altri eventi musicali di prestigio, fra le sue mura ha ospitato numerosissime persone famose:cantanti, soprattutto, ma anche calciatori qui in ritiro con la squadra, e altri personaggi di spicco. Nella sua meravigliosa sala, che ha mantenuto negli anni intatto il proprio fascino, si sono festeggiati innumerevoli eventi importanti: banchetti di nozze, pranzi e cene di ogni genere. Sono stupendi i panorami che offre il locale: uno sguardo dalle vetrate delle sale o dal terrazzo non manca mai di offrire, in qualsiasi stagione, intense emozioni! Agli inizi il locale era di piccole dimenUna gestione tutta giovane, quella di Yuri Verlato e il suo fidato staff:innanzitutto la moglie Daria Vivian, caposala del locale, sempre comunque pronta a ricoprire qualsiasi altro ruolo, secondo le necessità del momento. In cucina c’è Samuele Tecchio di Canove, che Yuri definisce “il mio braccio destro, ma anche quello sinistro e pure un pezzetto di ginocchio”! …. Parole che fanno capire il clima amichevole che si respira alla Baitina. Ad aiutare Daria c’è invece Lisa Stella, mentre il lavoro ai piani spetta a Fina, dominicana di …. Gallio. “ L’offerta è molto versatile – dice Yuri – sia per il bar che per il risto- La “Baitina”, famiglia Leoni sioni, da qui il nome ma negli anni ha conosciuto numerosi ampliamenti che ne hanno fatto un rinomato hotel- ristorante, le cui camere sono distribuite tra lo stabile principale e la vicina dependance. Dalla scorsa Pasqua, a gestire La Baitina è Yuri Verlato assieme al suo giovane staff. Yuri, che proviene da Sarcedo, qui ha lavorato alcune stagioni come chef in questi ultimi anni in cui il locale è stato gestito direttamente dalla famiglia Rossetto, proprietaria della Baitina. “Dopo aver fatto stimolanti esperienze di lavoro, anche all’estero, o presso locali prestigiosi della nostra regione – dice Yuri – pensavo che se mi fossi fermato da qualche parte per intraprendere Piatti… non parole! scolastico, per ogni esigenza abbiamo la soluzione più adatta. I nostri sapori sono ricercati ma alla portata di tutti i palati, i piatti del menù sono indicati con nomi semplici, non puntiamo a colpire Una specialità della Baitina: Quaglia con le parole, bendop disossata, ripiena di Pennarone e sì … con i piatti! Ci tartufo nero dei Berici piace curare la rante, adatta a tutte le tasche. preparazione e il servizio e La cucina è il nostro punto stupire il cliente quando le piedi forza. Cene romantiche, tanze arrivano a tavola. I banchetti fra amici, cerimo- prodotti che prediligiamo sono nie, ma anche ritrovi fra com- quelli di Asiago e pagni di classe a fine anno dell’Altopiano, oltre che quelli veneti”. Sia Yuri che Samuele si dicono molto soddisfatti dalla bontà e dall’affidabilità dei prodotti del Caseificio Pennar. “Sono tutti buonissimi – dicono – e mantengono inalterato lo standard qualitativo in qualsiasi periodo dell’anno, anche quando il lavoro è maggiore. Fa piacere vedere come funzioni così bene questa azienda altopianese, e constatarne i numerosi successi anche a livello internazionale, facendo onore a tutto l’Altopiano. Così LA RICETTA Tortelli ripieni con polenta e Asiago dolce dei Pennar, padellati con guanciale e trito di rosmarino Per 4 persone si impastano 300 gr. di farina bianca 00 con 2 uova intere, un pizzico di sale, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, ricavando poi la classica sfoglia che viene stesa con l’apposita macchina. Da questa si ritagliano i tortelli con un coppapasta rotondo dentellato, mettendo poi su ogni rondella di pasta un cubetto di formaggio Asiago fresco dei Pennar e uno di polenta di media consistenza, precedentemente preparata e lasciata raffreddare. Si chiude il tortello a mezzaluna, facendo aderire i bordi con i polpastrelli inumiditi in acqua. I tortelli vanno cotti in acqua bollente salata per circa 4 minuti, poi si scolano e si fanno saltare in padella dove sarà stato fatto scaldare del burro dei Pennar con il guanciale tagliato a julienne (circa 1 fetta per persona). Un bel trito di rosmarino e, a piacere, un cucchiaio di panna: i tortelli sono pronti per essere serviti. SERVIZIO REDAZIONALE una gestione mia, mi sarebbe piaciuto farlo qui, in Altopiano, visto che questi luoghi mi piacciono molto e mi ci trovo bene. Dal canto suo, Maurizio Rossetto pensando di dare in gestione il locale voleva essere certo di affidarlo a qualcuno che conosceva bene e che potesse garantirgli una conduzione idonea”. Nonostante il passare degli anni, La Baitina ha mantenuto il suo prestigio, ed oggi la nuova gestione si sta impegnando fortemente per dare al locale una nuova valorizzazione, con un’offerta a 360°, varia e adatta a tutti. “Partendo dal 3° piano – spiega Yuri – abbiamo deciso di dare una boccata d’ossigeno a camere, sale e locali, in modo da sfruttare al meglio tutti gli spazi (e sono tanti!) disponibili. Una bella ritinteggiata, la sostituzione di alcuni arredi, qualche idea nuova, ed ecco che la riorganizzazione sta per essere completata. Oltre alle camere dell’hotel, alle sale ristorante, allo storico bar, ci sono gli spazi che ospitano le saune, il solarium, alcuni giochi e il tavolo da ping pong. Torna a nuova vita anche la sala sotto, attrezzata per essere utilizzata sia come discoteca che sala meeting con 260 posti a sedere. come è importante trovare presso gli spacci personale gentile e cordiale, sempre pronto a riservare delle piccole accortezze che fanno sempre piacere”. Tra le specialità della Baitina, sempre richiestissimo lo scenografico Chateaubriand con asparagi: filetto scaloppato servito su un tagliere lavorato di legno con un coloratissimo bouquet di verdure, e scaglie di formaggio; gli ingredienti variano a seconda della stagione perché i prodotti utilizzati sono solo quelli freschi. Nominiamo poi l’antipasto “millefoglie di manzo marinato con cruditè di asparagi (o porcini, carciofi violetto, radicchio) con formaggio vecchio dei Pennar. I prodotti del Pennar sono utilizzati per tantissimi dei piatti in menù, siano antipasti, primi e secondi. Nello spazio dedicato alla ricetta, Yuri e Samuele ci propongono dei tortelli ripieni di Asiago fresco e polenta, che vi descriviamo qui a fianco. PENNARONE PENNAR Questo prodotto assembla le caratteristiche migliori dei formaggi dolci dell’arco alpino, il suo sapore infatti rievoca caratteristiche tipiche dell’ formaggio Asiago, del Latteria e del Fontina armoniosamente unite con sapiente maestria. 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 14 Lo spettacolo di DanzAsiago tra eleganza ed energia Un po’ classico e un po’ moderno, tra eleganza, raffinatezza ed energia. Sicuramente di gran classe e di alta qualità. E’ lo spettacolo proposto, quale saggio di fine anno, dalle allieve e allievi della Scuola DanzAsiago diretta da Sandra Rossi. Il fil rouge al quale si è ispirata tutta la prima parte, quella dedicata alla danza classica, è stato un viaggio ideale da una capitale all’altra dell’Europa che ha accompagnato il numerosissimo pubblico che ha assistito ai due spettacoli proposti tra i fiori dell’Olanda, lungo le rive della Senna e sotto la tour Eiffel, fino alla caliente Spagna e alla malinconica Russia. Il tutto su coreografie di Sandra Rossi, Valeria Stringa e Tomoka Chikanaga. Dai passi ancora un po’ incerti, ma Michael Fields e Ricky Benetazzo graziosi e impegnati, del Gruppo Primary fino agli assoli di alcune ballerine del Gruppo Intermediate/ Advanced si sono potuti misurare i progressi e i livelli di professionalità che via via si possono acquisire nel percorso di formazione proposto da DanzAsiago. Una vera chicca l’esibizione della giovane insegnante Tomoka Chikanaga che ha fatto scintillare il teatro comunale con la sua destrezza sulle punte. Una presenza eccezionale per Asiago, un autentico talento della danza che già a 11 anni aveva conquistato uno dei più prestigiosi concorsi dell’Asia. Dopo il classico, il modern jazz per finire con le autentiche scosse elettriche trasmesse dall’hip hop con la presentazione anche delle coreografie, una delle quali ideata e preparata dalle allieve stesse, che sono valse alla scuola il premio della giuria al concorso interregionale “Città di Chiampo” e il terzo posto al concorso “Città di Montecchia”. “Il nostro impegno – sottolinea Sandra Rossi – è volto a creare una realtà costruttiva ed educativa sia a livello culturale che fisico/sportivo per i nostri giovani! Grande merito va alle ragazze più grandi che hanno dimo- strato preparazione in tutte le discipline, umanità, sensibilità, impegno ed accortezza con le bambine più piccole facendo loro da chiocce. Eccezionali sempre tutti i genitori. DanzAsiago ha un’altissima professionalità che nulla ha da invidiare alle scuole di pianura. Sono da ben 3 anni nostri docenti i “Dangerous Games” gruppo hip- hop fondato dai ballerini coreografi Michael Fields e Riky Benetazzo, che insegnano qui insieme alle ballerine Clotilde Gastaldello e Karin Dal Pezzo. Era prevista la loro presenza al nostro spettacolo, ma proprio la mattina del 2 giugno sono volati a San Diego per un’importante Kermesse di danza hip-hop. Unico gruppo italiano tra i 13 prescelti in tutto il mondo! E li abbiamo qui, a DanzAsiago. Sarà ancora nostra docente Silvia Rinaldi, già ballerina e solista alla Scala di Milano che ha danzato sui più importanti teatri del mondo. Elena Gios e Maria Slongo saranno sempre le colonne portanti per il modern-jazz e l’hip-hop”. La favola di Pinocchio raccontata in danza Lo spettacolo di fine anno della scuola “Les Etoiles de la danse” E’ stata la favola di Pinocchio a chiudere l’anno della scuola di danza “Les etoiles de la danse” che ha messo in scena l’opera di Collodi quale saggio di fine anno. Un saggio che ha riempito il teatro Millepini con uno spettacolo coinvolgente e, a tratti, emozionante. E se Pinocchio alla fine della storia è diventato un bambino vero, anche le ballerine, intese quelle più piccine alle prime armi, sono diventate danzatrici effettive. Tant’è che le coreografie hanno spesso portato sul palco le ballerine delle classi baby class e pre primari ma non come accessori o comparse ornamentali bensì quale elementi integranti ed attive della rappresentazione. Trovando anche l’approvazione del pubblico. Lo spettacolo in se è riuscito a mettere insieme stili di danza diversi (dal classico al jazz al hip hop) che a tratti si amalgamavano a ritmo veloce senza mai però disorientare lo spettatore, anzi ogni cambio di stile riusciva a valorizzare quello che lo precedeva. Un mix indovinato dalle coreografe (Valentina Battaglia, Martina Grigiante, Giada Massignani, Eugenia Chioda, Elena Rigoni, Elisa Rigoni, Roberta Rigoni e Giulia Vidale) che ha soddisfatto il pubblico che accoglieva ogni cambio di scena con applausi spontanei. Spassosa la coreografia del “duo” il gatto e la volpe, geniale l’interpretazione dello starnuto della balena, graziosissime le bambine delle prime classi nelle vesti di gatti, volpi, stelle e ballerine di charleston, can can e con i cavallucci. Senza dubbio un bel successo per la scuola nata nel 2004 e che in breve tempo ha trovato oltre 100 allieve grazie anche alle tre sedi dislocate sul territorio, ovvero Gallio, Asiago e Roana. Un plauso anche alle insegnanti da parte dei genitori che, terminato lo spettacolo, hanno voluto omaggiarle con un pensiero floreale. Lo spettacolo sarà nuovamente in scena quest’estate, prima ai giardini di Gallio e poi sul palco centrale di Asiago. Occasione per apprezzare ancora una volta il grande lavoro profuso dalle insegnanti e dalle loro allieve. Gerardo Rigoni 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano Il prezioso lavoro di volontariato dei ragazzi dell’Operazione Mato Grosso Bravi! Si autofinanziano, ci liberano da cose che non utilizziamo più e aiutano le popolazioni povere dell’America Latina. Per cinque giorni hanno lavorato sodo, passando casa per casa, raccogliendo ferro vecchio, indumenti usati e materiali vari da destinare ai loro mercatini: sono i ragazzi dell’O.M.G. (Operazione Mato Grosso).Dal 18 al 22 giugno, dopo aver annunciato per tempo il loro arrivo tramite appositi volantini, hanno “setacciato” le vie dei paesi dell’Altopiano (esclusi Enego, Lusiana, Conco) per caricare sui loro camioncini abbigliamento e oggetti dismessi, portandoli poi nello spazio adibito a deposito in zona artigianale ad Asiago. Qui il materiale raccolto è stato selezionato e diviso secondo la destinazione. Il loro è un lavoro di volontariato puro: quanto ricavato dalla vendita dei materiali a ditte specializzate e quanto frutteranno i mercatini nei quali vengono venduti vestiario, scarpe, borse, cinture e oggetti in buono stato, andrà totalmente a favore delle missioni dell’O.M.G., che si trovano in Perù, Bolivia, Ecuador e Brasile. Bravi! Lo ripetiamo perché, oltre a lavorare gratuitamente, dobbiamo sottolineare come si accollino personalmente le spese per poter svolgere questa attività: i camioncini che utilizzano se li sono comprati e il carburante che serve se lo pagano! A questa ultima raccolta, hanno partecipato nel week-end una novantina di ragazzi, gli altri giorni circa una cinquantina. A loro si sono unite anche alcune persone del posto, che hanno potuto condividere in queste giornate i valori dell’O.M.G. come lo spirito di gruppo, il rispetto e la collaborazione verso gli altri, l’attenzione verso i più poveri. Oltre alla raccolta di materiali, l’attività dell’O.M.G. comprende lavori extra, che i ragazzi svolgono per poter raccogliere fondi, sempre da destinare alle missioni. Nel loro soggiorno sull’Altopiano, su incarico del Comune di Roana, alcuni dei ragazzi hanno ritinteggiato la “Vaca Mora”, la locomotiva che si trova accanto al Museo della Guerra di Canove, e ripulito, tinteggiato e dato l’impregnante alle panchine nella zona della Val D’Assa. A dar loro una mano durante le giornate sull’Altopiano, c’era anche Eliseo Bonato di Camporovere, che abbiamo incontrato presso il deposito della Coda. “Quello che fanno questi ragazzi – ci ha detto – è davvero meritevole, basti pensare che spesso usano giornate di ferie per svolgere questo lavoro. Vorrei ricordare che, su richiesta, vengono fatti lavori di giardinaggio, di tinteggiatura, sgomberi, traslochi, tutto per raccogliere fondi per le missioni. Se qualcuno avesse necessità di qualche tipo, mi può chiamare al n. 340 5988303, io posso fare da tramite”. Due parole vogliamo aggiungerle noi: in questi giorni abbiamo visto all’esterno delle abitazioni, lungo le vie, anche elettrodomestici e altre cose che, come specificato chiaramente nel volantino, non fanno parte dei materiali da raccogliere. Prestiamo attenzione a quanto ci viene richiesto, i ragazzi in fondo ci fanno un favore liberandoci di cose che non usiamo più, almeno rispettiamo quanto ci indicano! Silvana Bortoli APPUNTAMENTI Il CAI ricorda Cristina Castagna Messa da Requiem di Giuseppe Verdi Il 9 luglio, al Grillo Parlanin onore dei 150 anni dall’Unità d’Italia te di Asiago, con entrata libera, organizzata dal Cai Asiago 7 Comuni in collaborazione con il Comune di Asiago, si terrà una serata in ricordo di Cristina Castagna, l’alpinista estrema vicentina scomparsa nel luglio del 2009, precipitata nel vuoto da una parete rocciosa in rientro dalla spedizione sulla vetta del Broad Peak, nella catena pakistana del Karakorum. L’appuntamento intitolato “Tra sogno e tristezza” prevede la testimonianza del compagno di spedizione Giampaolo Casarotto. Per i giorni 22-23-24 luglio è programmata un’uscita alpinistica al DOM (Svizzera) m. 4545. Itinerario: Randa (1408), Domhutte (2940 m), L’Assessorato al Turismo e alla Cultura di Asiago, con la collaborazione del Coro e dell’Orchestra Varna International, ha programmato per Mercoledì 6 luglio alle 21 presso il Duomo San Matteo di Asiago, la celebrazione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, composta dal musicista per onorare degnamente la scomparsa di due grandi personalità della cultura italiana del suo tempo: Alessandro Manzoni (morto il 22 maggio 1873) e Gioacchino Rossini (morto nel dicembre 1868). Sull’altare saranno presenti 160-180 musicisti provenienti dagli Stati Uniti e dall’ Europa, con inclusi un’ orchestra filarmonica, cori e solisti professionisti. “Un’opportunità unica per gli amanti della musica classica – afferma l’assessore alla Cultura di Asiago, Roberto Rigoni – un’occasione che vedrà approdare nella nostra cittadina la professionalità di artisti professionisti che sono quotidianamente richiesti in tutto il mondo”. Ingresso: biglietto intero 15,00 euro; biglietto ridotto 10,00 euro (over 65 e minori di 16 anni) Prevendita biglietti presso l’Ufficio del Turismo del Comune di Asiago. Emozioni dietro l’obiettivo: la mostra del Club Fotografico Altopiano 7C Festijoch, Dom de Mishabel (4545 m). Dislivello 1° giorno 1540 m; 2° giorno 1600 m. Tempo di percorrenza: 1° giorno 4/5 ore, 2° giorno 6 ore. Iscrizioni entro il 7 luglio chiamando in sede 0424.464122. SPAZIO CINEGHEL CARS 2 Sabato 25 giugno ore 20,30 Domenica 26 giugno ore 17,30 e 20,30 X-MEN LE ORIGINI WOLVERINE Sabato 2 luglio ore 17,30 e 20,30 Domenica 3 luglio ore 17,30 e 20,30 L’ULTIMO DEI TEMPLARI Sabato 9 luglio ore 17,30 e 20,30 Domenica 10 luglio ore 17,30 e 20,30 Trovate la programmazione anche sul sito www.parrocchiadigallio.it Emozioni dietro l’obiettivo. E’ il titolo della prima mostra fotografica a cura dell’Associazione Club Fotografico Altopiano 7 Comuni nella quale i soci esporranno le loro opere che spazieranno dalla fotografia naturalistica alla fotografia subacquea, dalla ritrattistica alla sportiva, dalla fotografia architettonica al genere astratto. La mostra sarà allestita presso la Sala della Reggenza della Comunità Montana. L’inaugurazione ufficiale, è fissata per venerdì 1 luglio alle 18 e rimarrà aperta fino al 10 luglio. Gli orari sono i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 22; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22. Dal 22 luglio, per tutta l’estate, la mostra si trasferirà nella sala consiliare del municipio da Canove. 15 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 16 FOZA La commemorazione della Battaglia delle Melette Nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, l’Associazione “Amici della Storia di Foza” e la Croce Nera Austriaca, in collaborazione con il “Gruppo Alpini Foza” della Sezione A.N.A. “Monte Ortigara”, con l’Associazione Nazionale del Fante – Sezione “Altopiano dei Sette Comuni” e con l’Associazione Nazionale Brigata Sassari hanno proposto una cerimonia commemorativa della Battaglia delle Melette (95° anniversario), cerimonia tenutasi sabato 4 giugno nelle località che furono teatro dei sanguinosi combattimenti. Le celebrazioni hanno avuto inizio il pomeriggio di venerdì 3 giugno, a Castello di Godego (Treviso) presso il locale cimitero dove sono sepolte 140 salme di soldati dell’allora Impero Austro-Ungarico. Successivamente la delegazione austriaca, proveniente da Graz, ha proseguito per il Sacrario Militare di Asiago, dove grazie alla proroga dell’orario d’apertura concessa da Onor Caduti di Roma, su interessamento del Direttore del Sacrario, Ten. Col. Mauro Pigliacelli, è stata possibile la visita e la deposizione di una corona d’alloro. Contestualmente, il dr. Herwing Brandstetter e una rappresentanza della Croce Nera Austriaca si sono portati al cimitero di Asiago per rendere saluto all’amico scrittore e storico Bepi Boccardo. La folta delegazione austriaca, composta da un’ottantina di persone, ha proseguito poi verso Foza, per la cena e il pernottamento. Sabato 4 giugno la solenne commemorazione presso il monumento ai caduti del 2° Reggimento Bosno-Erzegovese di Malga Slapeur a Foza, si è svolta in modo composto come è nella tradizione militare. L’evento è stato diretto dal Cerimoniere della Federazione dei Fanti di Vicenza, Lucio Bonfadini, mentre il Gruppo Musicale “Note in Allegria” di Dueville ha contribuito a renderla ancor più toccante suonando all’alzabandiera gli inni delle Nazioni presenti. La deposizione delle corone in onore dei Caduti Italiani, Austriaci e Bosniaci, è stata accompagnata dalle note suggestive della tromba che suonava il “Silenzio” e, al deporre la corona austriaca, le note dell’inno “Ho avuto un camerata”. Immediatamente dopo ci sono state le preghiere dei ministri di culto. Prima la benedizione impartita dal nostro Don Valentino Miotto, poi le invocazioni del Muezzin Musulmano e del religioso Ortodosso, con l’invito a pregare per tutti i caduti e a non dimenticare il loro sacrificio, affinché tutti i popoli possano convivere in fratellanza ed unione. La cerimonia ha visto la partecipazione del Generale Enrico Pino, Comandante del Comando Militare Esercito “Veneto”; in rappresentanza del Comandante delle Forze Operative Terrestri, era presente il Colonnello Giovanni Parmigiani, Comandante del Reggimento Lagunari “Serenissima” assieme ad un gruppetto dei suoi ragazzi, tutti da poco rientrati dall’Afghanistan. Erano inoltre presenti il Picchetto in armi del V° Reggimento Alpini “Battaglione Morbegno” erede del Battaglione medaglia d’argento nel 1916, proprio sul Monte Fior, e del suo Comandante Ten.Col Paolo Monti, il Luogotenente Antonio Pinna in rappresentanza della Brigata “Sassari”, Nereo Gianesini Vice Comandante del Distretto C.F.S. di Asiago, una rappresentanza austriaca del 54° Reggimento Territoriale di Graz, le autorità civili del capoluogo stiriano e una folta delegazione bosniaca comprendente i sindaci di Cazin, Bihac e di alcuni ministri dei dipartimenti regionali della Bosniaerzegovina. Da parte italiana erano presenti i Sindaci dei Comuni di Gallio e di Enego e i rappresentanti dei Comuni di Roana e Lusiana; l’Istituto del Nastro Azzurro Sez. di Asiago; le Associazioni d’Arma, i Fanti Federazione di Vicenza e 7 Comuni, gli Alpini Sezione Monte Ortigara e i Gruppi Alpini di Foza, Lusiana, S. Caterina di Lusiana, Gallio. Presenti pure i Gruppi Alpini di Folina, le associazioni nazionali Brigata Sassari, Arma Aeronautica Nucleo 7 Comuni, Carabinieri Nucleo di Asiago Al termine della cerimonia, l’Associazione Amici della Storia di Foza ha offerto a tutti i presenti uno spuntino a base di prodotti tipici altopianesi, assieme ad altri prodotti offerti dagli austriaci e dai bosniaci. Per chiudere degnamente le celebrazioni del 95° anniversario della “ 1° Battaglia delle Melette”, i convenuti si sono recati per una breve visita all’ex Cimitero di Guerra Bosnoerzegoveze. Questo luogo fu rintracciato in località Malga Slapeur alle pendici del Monte Fior, nel comune di Foza, già dal 25 giugno del 1998, su richiesta del dott. Herwing Brandstetter da Graz, da Gianni Brangian e dai coniugi Marchetti. In previsione delle forti perdite di uomini, questo cimitero di guerra Bosniaco venne preparato prima dell’attacco sferrato alle truppe italiane, posizionate sul Fior il 7 giugno 1916, e venne denominato “Freund und Feid”, ovvero “Per amico e nemico”. Al termine della battaglia, le fosse comuni contenevano i resti dei 208 caduti tra Ufficiali e militari del IV° Battaglione del 2° Reggimento di Fanteria Bosniaco, comandati dal Tenente Colonnello Stephan Duic, inquadrati nel 27° reggimento Stiriano di Fanteria “König der Belgier”. Dall’anno 2000, l’Associazione Amici della Storia di Foza” in accordo con la “Croce Nera di Graz”, ha preso in “custodia” il luogo, curandolo, tagliando l’erba e delimitandone i confini inizialmente con recinzione in legno. Recentemente, anche grazie all’impegno finanziario della Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, all’interno del progetto dell’Ecomuseo della Grande Guerra, la recinzione è stata sostituita con pali e catena in ferro, a perenne memoria e monito per le generazioni future. Una volta rientrati tutti nella piazzetta di Foza, il caratteristico Gruppo Folkloristico di Cazin ha allietato paesani ed ospiti con musiche a danze tipiche della BosniaErzegovina, coinvolgendo in un fraterno balletto molti dei convenuti e degli spettatori, tra cui tanti giovani “rifugiati” provenienti dalla Libia e che ancora, purtroppo, conoscono bene il significato della parola “guerra”. Ormai al calare del crepuscolo, tra strette di mano ed abbracci, sorrisi e qualche lacrima di gioia, è arrivato il momento dei saluti; i paesani sono tornati alle loro case, gli amici della BosniaErzegovina sono scesi a valle per essere per l’ultima notte ospiti degli Alpini di Ramon di Loria, Castello di Godego e Castion; la gente di Graz è tornata negli alberghi di Foza, preparandosi a passare ancora una serata di allegria e spensieratezza, quella che meno di cent’anni fa, tra questi monti, non hanno potuto avere i loro nonni: ed è anche per questo che i bravi ragazzi della Pro-Loco di Foza e gli albergatori hanno fatto di tutto per farli sentire come a casa loro. E noi del Comitato organizzatore abbiamo preso un breve lungo sospiro; tutto è andato bene! Ma non era ancora tempo di rilassarsi poiché l’indomani eravamo attesi dalla cerimonia presso la chiesetta di Monte Forno. Ancora al lavoro, dunque, ma ci sarebbe stato poi tempo per riposare, nella convinzione che il ricordo e il giusto onore nei confronti di chi si è sacrificato per farci avere ciò che oggi abbiamo e farci essere ciò che oggi siamo, viene prima. La realizzazione di quanto detto è stata possibile grazie all’impegno e sostegno di molti; il Comitato organizzatore vuole perciò ringraziare sentitamente: l’Associazione Famiglie caduti e dispersi in guerra, sezione di Asiago; l’Ass. Nazionale del Fante -Federazione di Vicenza- e Sez. 7 Comuni; il gruppo Alpini di Foza; il Comune di Gallio, che ha messo a disposizione il Service Bus; il Comune di Asiago; l’assessorato allo Sport e Ufficio del Turismo; Comune di Lusiana; Comune di Foza; le Associazioni Sportive di Gallio e Asiago, Unione Sportiva Asiago, Calcio Gallio, Polisportiva Stoccareddo, Calcio Sasso, Sci Club Gallio, Asiago Calcio; Protezione Civile Altopiano 7 Comuni; Geotex 2000; Progetti, s.r.l.; Rigoni di Asiago; Migali s.r.l., la Cassa Rurale ed Artigiana di Roana, Banca Popolare di Marostica, la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, il sig.ri Ahmedin (Dino) Sahman, Sergio Pessot e Hans Zueger e la signorina Claudia Brangian per le traduzioni; tutti i volontari ed amici che ci hanno aiutano e che come noi credono nei valori che la nostra storia può trasmetterci. Filippo Menegatti DOLCISSIMI CUCCIOLI (MAMMA LABRADOR, PAPA’ BOXER) CERCANO FAMIGLIA CHIAMARE il 346-3166169 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 17 LUSIANA CONC Una “rogazione artistica” al parco del Sojo Sabato 25 giugno una passeggiata culturale. Verranno presentate le nuove installazioni artistiche. Gli artisti stessi faranno da guide ai partecipanti. Un modo per far avvicinare all’arte grandi e piccini Sabato 25 giugno 2011 alle 18, presso il teatrino del Parco del Sojo di Covolo di Lusiana, verranno presentate le nuove installazioni che andranno ad incrementare il patrimonio scultoreo ed artistico del parco. Al contrario di quanto fatto negli ultimi anni per occasioni simili, sabato, al termine della presentazione da parte delle autorità, tutti i presenti saranno invitati ad una “rogazione artistica” ovvero una passeggiata culturale guidata dagli stessi artisti esecutori delle opere. Gianluigi Barcarolo, Maurizio Zulian, Bruno Pedrosa, Vittorio Buset, saranno le guide che porteranno i visitatori alla scoperta delle loro installazioni e che saranno a disposizione del pubblico per interloquire sul mondo del- Tutti i Toni di Lusiana in festa l’arte contemporanea. La “rogazione artistica” è un modo innovativo per conoscere in prima persona l’artista e per far avvicinare al mondo dell’arte e della natura, grandi e piccini. Alla giornalista Cinzia Albertoni il compito di tenere i fili del discorso. La serata si concluderà con un rinfresco. La “rogazione artistica” di sabato 25 giugno si inserisce nel ricco programma di attività che si svolgeranno al Parco del Sojo Arte e Natura, che possono essere consultate, nel dettaglio, nel sito: www.parcodelsojo.it. Egidio Zampese “L’ultima anguàna”, il nuovo libro di Matino Venerdì 1 luglio, alle 20.45, nella Sala Consiliare del Palazzon a Lusiana, Umberto Matino presenta il suo nuovo romanzo “L’ultima Anguàna”. Dopo il successo del precedente romanzo “La Valle dell’Orco”, Matino offre ai lettori una narrazione ricca di suggestioni e misteri ambientata in val Pòsina. Relatore della serata, Giovanni Rattini. La manifestazione è organizzata dall’Assessorato Cultura di Lusiana e da “Albatros-Gruppo Biblioteca”. Entrata libera. Per festeggiare l’onomastico comune, nel giorno di Sant’Antonio da Padova, gli omonimi di nome Antonio si sono ritrovati a Lusiana. Dopo la messa celebrata dall’arciprete don Valentino Grigiante per ricordare gli Antonio lusianesi spentisi negli ultimi anni, una trentina di Antonio si sono ritrovati al ristorante “La Rotonda” per una cena in modo da rinsaldare vecchie amicizie tra i “Toni” di Lusiana. La festa degli Antonio è una delle poche ricorrenze che tengono banco. Ad imitarli sono gli omonimi di nome Giovanni e tutti quelli che portano il cognome Ronzani, Mentre ha perso lo smalto la festa dei Pozza. E non trova più organizzatori la festa delle contrade e sobborghi lusianesi, fatto salvo per contrada Marziale. E.Z. Seconda edizione di “Musica e parola, le vie dello spirito” nella chiesa di San Giacomo di Lusiana Sabato 2 luglio, alle 20.45, nella chiesa di San Giacomo di Lusiana, si terrà la 2^ edizione di “Musica e parola, le vie dello spirito” in cui si alternano brani di musica per organo (Bach,Alain,Franck) a brani di letteratura (Kipling,Whitman,Dickinson). Francesco Munari eseguirà all’organo i brani musicali e Eros Zecchini e Genny Ronzani leggerano i brani di letteratura. La manifestazione è organizzata dall’Assessorato Cultura di Lusiana, da “Albatros-Gruppo Biblioteca” e grazie alla disponibilità della parrocchia di San Giacomo di Lusiana. Entrata libera. CONCO Festa di Sant’Antonio a Fontanelle di Conco L’intensa attività del Circolo Auser di Conco In preparazione una mostra intitolata “Il profumo del legno”, con le opere dello scultore Mari Pigato di Nove che sarà inaugurata il prossimo 31 luglio presso la Biblioteca Il Circolo Auser di Conco tiene sempre viva la propria attività, in sede e anche fuori. Il giorno 28 maggio si è svolta una bella giornata in provincia di Treviso. Da prima, andando al meraviglioso castello “Castelbrando”, a Cison di Valmarino, visitandolo accompagnati dalle guide e pranzando all’interno dello stesso. Successivamente, la visita al “Molinetto della Croda” a Refrontolo, un angolo romantico dove sembra che il tempo si sia fermato. Il Circolo Auser sta preparando una mostra intitolata “Il profumo del legno” che sarà inaugurata il prossimo 31 luglio presso la Biblioteca di Conco e che rimarrà aperta fino al 15 agosto. Nella mostra si potranno ammirare le armoniose opere dello scultore Mari Pigato di Nove, socio Auser. Da notare che durante gli orari di apertura della mostra, l’autore, sarà sempre presente facendo dimostrazioni pratiche del suo modo di lavorare. Inoltre, si sta lavorando alla realizzazione dell’ambizioso progetto denominato “Rammentando” che coinvolge giovani e anziani. Dopo il corso, fatto ai ragazzi, di apprendimento per operare con videocamera durante le interviste che i ragazzi stessi stanno facendo agli anziani, è stato fatto un corso di computer per i “ nonni” in cui gli insegnanti sono stati i giovani. Tutto questo lavoro dovrà produrre un video e la pubblicazione di un libro storico-fotografico per celebrare il 10° anniversario del CREL AUSER di Conco. Il Comune di Conco ha partecipato al bando per la realizzazione di “Centri di pubblico accesso ad Internet”, indetto dalla Regione Veneto, ed ha recentemente ottenuto un finanziamento di 7 mila euro, impiegato nell’acquisto di hardware, software ed arredi per la sistemazione dei terminali. Tale contributo ha reso possibile l’apertura al pubblico Lunedì 13 giugno, a Fontanelle di Conco si è celebrato S. Antonio da Padova, Patrono della Parrocchia . Il parroco Don Davide, ed altri sette sacerdoti, hanno concelebrato una Messa solenne durante la quale è stato eseguito il rito di affidamento dei bambini a S. Antonio, inoltre, ad ogni famiglia della Parrocchia, è stata consegnata una statuina benedetta del Santo. Alla Messa è seguita la processione per le vie di Fontanelle a cui, oltre a quasi tutti i paesani, hanno partecipato numerosi fedeli delle altre frazioni del comune. Come da tradizione, la banda del paese “Attilio Boscato”, ha accompagnato la cerimonia con i tradizionali brani Religiosi. Le Associazioni del Pae- se: “Amici di Fontanelle” – “Donatori di Sangue”“Gruppo Alpini”- “Corpo Bandistico”, hanno chiuso la serata offrendo un rinfresco per tutti presso i locali della Parrocchia. Que- st’anno la festa ha avuto un’anteprima domenica 12 giugno sera, all’interno della Chiesa Parrocchiale dove si è esibito il Coro “L’Eco delle valli” di Lusiana cantando numerosissime canzoni che hanno abbracciato buona parte del panorama corale di montagna, dando maggior spazio alle contrade che sempre più vengono abbandonate. E’ questa una festa molto sentita dai “fontanellesi” tanto che i convenuti si ritrovano a ricordare i tempi in cui la piazza di Fontanelle brulicava di bancherelle di ogni genere. Messo a nuovo il capitello di contrada Bertacchi Si è svolta la scorsa settimana l’inaugurazione del nuovo capitello di Via Bertacchi. Presente alla cerimonia anche il parroco di Fontanelle di Conco, Don Davide, che accerchiato dai residenti della contrada ha colto l’occasione per ringraziare tutti i presenti con una dovuta nota di merito a Mario Alberti, ideatore e realizzatore del progetto. “Nei primi anni sessanta –sottolinea Alberti - le famiglie della contrada Internet point gratuito presso la Biblioteca Comunale di un internet point gratuito con i seguenti orari: lunedì 9,00-13,00 - 20,00-22,00; martedì 14,30-18,00; mercoledì 9,00- 12,00; giovedì 14,30 – 18,00. Nei mesi di luglio ed agosto si prevede la possibilità di acce- raccoglievano le uova per poi venderle ai commercianti della pianura. Il ricavato è poi servito a realizzare il capitello che a distanza di molti anni ho deciso di rimettere a nuovo”. L’opera riporta una statua della madonna di Medjugorje ornata da fiori. Si ringraziano le ditte che hanno collaborato e fornito il materiale edile necessario. Fabio Pernechele dere all’Internet Point anche nel fine settimana, con il supporto dei volontari AUSER e CREL che nei mesi scorsi hanno partecipato ad un corso organizzato dal circolo ricreativo di Tortima. Il nuovo servizio, promosso dall’Amministrazione Comunale, è rivolto ai giovani e agli studenti che già frequentano la Biblioteca, e a tutti coloro che vorranno usufruire di questi computer con connessione ad Internet gratuita. A.D.N. I Rigoni Stern: da sinistra Gianbattista, Maria, Alberico e Roberto Sabato 25 giugno 2011 Il vincitore premiato dal 8 presidente del Premio letterario Alberico Rigoni Stern l’Altopiano Alexis Bàtemps 18 Il premio Mario Rigoni Stern al valdostano Alexis Bètemps Il suo saggio letterario “La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del ‘900" è stato ritenuto il più affine ai valori trasmessi attraverso i suoi scritti dallo scrittore asiaghese CULTURA La sera del 19 giugno al Palazzo del Il vincitore con la Millepini ha avuto luogo quello che possiamo definire “l’evento dell’anno”: la premiazione del saggio letterario ritenuto il più affine ai valori trasmessi attraverso i suoi scritti, dal nostro Mario Rigoni Stern. Alexis Bétemps, valdostano, col suo “La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del ‘900" si è aggiudicato all’unanimità (in valutazione 45 opere: nella scelta specifica, favorevoli 6 giurati su 6 in una riunione di soli 17 minuti) la vittoria. La giuria era composta da: Gianni Rigoni Stern, Giovanni Kezich, Innocenzo Cippoletta, Ilvo Diamanti, Mario Isnenghi, Jon Mathieu, e ha dato la seguente motivazione: “Abbiamo da subito posto come criterio di valutazione, l’individuazione del manoscritto che sarebbe piaciuto di più a Mario. Nella descrizione della vita e dei ritmi dell’universo dell’alpeggio, il libro trasmette l’intima poesia di un mondo alpino di fatica e lavoro secondo una tematica che si ricollega alla poetica di Mario Rigoni Stern”. Con le parole: “Una serata di festa, di rinnovato affetto rivolto all’uomo e alla sua famiglia, più che all’autore” ha aperto l’evento il moderatore Antonio Di Lorenzo (vice-Direttore del Giornale di Vicenza), giuria davanti a una platea commossa, punteggiata assieme ai suoi cari e ai compaesani, di tanti amici storici: Ermanno Olmi, Marco Paolini, Carlo Mazzacurati, Bepi De Marzi, Paolo Cottignola e Pino Guzzonato (autore della medaglia, premio assegnato assieme a 10.000 euro). Molti i relatori succedutisi sul palco a ricordo del nostro più illustre concittadino: le autorità di Veneto e Trentino (le 2 regioni transfrontaliere organizzatrici del premio), rappresentate rispettivamente da Maria Teresa Di Gregorio (Attività culturali) e da Lorenzo Dellai, Olmi a Venezia con “Il villaggio di cartone” L’ultima fatica del regista uscirà in autunno e parteciperà al Festival del cinema fuori concorso Fioccano le prime anticipazioni sulla Mostra del Cinema di Venezia (31 agosto - 10 settembre) e sembra sempre più probabile la partecipazione di Ermanno Olmi, con la sua ultima fatica cinematografica “Il villaggio di cartone”. A metà ottobre 2010 erano iniziate le riprese, a distanza di 8 mesi il “maestro” è ora alle prese con il montaggio della pellicola, assieme al suo fidatissimo montatore Paolo Cottignola. Il film , che uscirà in autunno, come ha dichiarato il regista Michael Lonsdale assieme ad Olmi all’Accademia dei Lincei di Roma dovrebbe partecipare alla 68° Mostra Internazionale di Venezia fuori concorso. “Se il film andasse al Festival – ha dichiarato lo stesso Olmi - non sarà in concorso, alla mia età cosa volete che mi metta a correre”. L’opera narra dell’incontro tra due culture e varie etnie, quella africana e quella europea, quando un gruppo di clandestini prende possesso di una vecchia chiesa per sfamarsi. Il regista con un giovane attore Rutger Hauer ed Ermanno Olmi La storia viene osservata attraverso gli occhi di un vecchio prete. Nel cast nomi importanti quali l’attore e pittore francese Michael Lonsdale nel ruolo del vecchio prete, l’attore teatrale e cinematografico italiano Massimo De Francovich nel ruolo del medico e l’attore, regista e cantante italiano Alessandro Haber nel ruolo del graduato, ma soprattutto l’attore olandese Rutger Hauer nel ruolo del sacrestano. Ritorna, quindi, il sodalizio Olmi- Hauer che vide la creazione del film “La leggenda del Santo bevitore”. Olmi, che due anni fa al Festival di Venezia ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera, torna così al cinema dopo i documentari Terra Madre, presentato anche al Festival di Berlino, e Rupi del vino. L’ultimo film da lui firmato era stato Centochiodi, nel 2007, con protagonista Raz Degan. Davide Degiampietro Presidente della provincia di Trento; per i due comuni promotori di Asiago e Riva del Garda, il Sindaco Andrea Gios e l’Assessore rivese alla Cultura, Maria Flavia Brunelli. Il progetto letterario prevede infatti due filoni: questo saggistico, già assegnato per il 2011 e quello narrativo che sarà consegnato a Riva nel 2012. I due appuntamenti si alterneranno negli anni a venire. Commenta dal palco Alberico Rigoni Stern: “Quando un anno e mezzo fa, membri dell’Associazione “Ars Venandi” suggerirono l’idea di un premio intitolato alla memoria di mio padre, in famiglia eravamo un po’ scettici: di premi letterari ce ne sono fin troppi nel nostro paese... Poi considerando come va il mondo di oggi - in netta controtendenza ai valori da Lui perseguiti e trasmessi - abbiamo Tra il pubblico mutato opinione, anche grazie alla Marco Paolini forte indicazione di multiculturalità e multilinguismo contenuti nei parametri valutativi per le opere letterarie in lizza. In quest’ottica, l’idea del premio ha incassato subito anche il favore degli Enti e delle Amministrazioni venete e trentine, oltre che della Federazione Italiana Caccia, di “Ars Venandi”, del Museo di Usi e Costumi trentini di S. Michele all’Adige, di Federcongressi Spa di Riva e della Cassa di Risparmio di Intesa S. Paolo. Tutti insieme han consentito il raggiungimento di questa prima tappa. Personalmente sono felice che il premio sia andato a Bétemps: mio padre aveva un legame molto stretto con la Val d’Aosta, dove è stato Allievo sottoufficiale della SMALP, dove tornava spesso e che ricordava con nostalgia. Nel saggio di Bétemps, ho ritrovato le stesse parole di mio padre, la stessa visione, gli stessi valori”. Citiamo anche Mario Isnenghi, storico, amico e profondo conoscitore del mondo sterniano, che ha scelto di leggere alcuni brani tratti da “I Meridiani” di Mondadori e da “Stagioni”, toccando profondamente la platea. Ma tutti coloro che han voluto rendere omaggio al nostro autore erano visibilmente emozionati, non ultimo il vincitore, Alexis Bétemps, che ha affermato: “L’onore che mi è stato concesso con questo premio intitolato a Mario Rigoni Stern, mi riempie di orgoglio, cui si aggiunge la gioia di aver conosciuto la sua famiglia e la sua gente. Ora comprendo meglio anche la sua opera. Ho fatto l’alpeggio anch’io, poi non vi ero tagliato, così in casa, quale ripiego, han deciso che ero buono solo per studiare, essendo privo di ambizione...” Bétemps infatti si descrive sognatore, con poco senso pratico, accanito lettore fin da bambino anche mentre portava le mucche al pascolo, cosa questa vista come una perdita di tempo in luoghi dove la sopravvivenza era così problematica. Così si laureò, fu insegnante e fondatore del Centro Studi francoprovenzali, direttore e collaboratore di riviste alpine fra cui “L’Alpe”, membro del comitato “Forte di Bard” e molto altro ancora. Il bellissimo libro “La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del ‘900", è pieno di dolcezza e di asprezza, di vita vissuta, intessuto attraverso la narrazione orale di 7 testimoni diretti. Beppa Rigoni Scit In vetta, a Cima XII 8 l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 19 LA RUBRICA DELLA MEDICINA Niente colpi di testa! In estate aumentano i traumi cranici e i colpi di sole: i consigli Le più comuni lesioni a carico della sommità del nostro corpo sono i traumi cranici ed i colpi di sole, condizioni ben diverse tra di loro ma che sono accomunate da un drastico incremento dei casi durante la stagione estiva per l’aumento delle attività potenzialmente traumatiche e delle occasioni di esposizione prolungata al sole. TRAUMI CRANICI Le lesioni al capo sono molto diffuse sia negli sport di contatto (calcio, Rugby…) che negli sport individuali (ciclismo, sci,..) rappresentando circa il 12% di tutti i traumi sportivi. Generalmente, la gravità delle lesioni si valuta in funzione del periodo di perdita di memoria e di coscienza in seguito all’impatto, anche se esistono purtroppo lesioni molto gravi che possono verificarsi anche in assenza di perdita di coscienza. Dopo un incidente con impatto del capo bisogna quindi cercare di valutare le funzioni cognitive del soggetto; il modo più semplice consiste nel porre delle semplici domande su cosa è successo prima, durante e dopo l’incidente. Si possono quindi determinare le seguenti situazioni: 1) Trauma cranico lieve (senza perdita di coscienza- concussione) Le lesioni che rientrano in questa categoria presentano vari gradi di importanza e molto spesso ciò è indicata dal periodo di perdita di memoria (amnesia). L’atleta spesso manifesta confusione, cefalea, nausea e vertigini. A scopo cautelativo, anche se apparentemente asintomatico, l’atleta va fermato e tenuto in osservazione, evitando per esempio di mandarlo in spogliatoio senza un accompagnatore. A meno che non vi siano ferite aperte, molto spesso non è necessario il ricovero in ospedale ma è sufficiente vigilare sul comportamento del traumatizzato per le successive 24 ore, segnalando prontamente al medico variazioni dell’umore, la comparsa di sproloquio o di sonnolenza, tutte spie di possibili danni misconosciuti. LA RUBRICA DELL’ECONOMIA La detrazione per attività sportiva dei ragazzi di età inferiore a 18 anni La detrazione delle spese sportive per i giovani con età compresa tra i 5 e i 18 anni sono state introdotte dalla Finanziaria 2007 con lo scopo di incentivare e sostenere l’amore per lo sport da parte dei giovani. Il contribuente può fruire di una detrazione d’imposta pari al 19% delle spese sostenute per l’attività sportiva dei ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni. Di seguito analizziamo le condizioni per poter usufruire della detrazione, nonché i limiti quantitativi e le condizioni previsti dalla normativa. Le spese che risultano detraibili in fase di elaborazione della dichiarazione dei redditi riguardano sia il costo dell’iscrizione annuale e sia il costo dell’abbonamento presso palestre, piscine associazioni sportive in genere destinate alla pratica sportiva dilettantistica. In particolare sono da ritenersi detraibili le spese per lo sport corrisposte a società ed as- sociazioni definite tali all’interno del Decreto Interministeriale del 28 Marzo 2007: “le società e le associazioni sportive dilettantistiche (art. 90, commi 17 e seguenti, L. 27.12.2002, n.289) che nella propria denominazione sociale recano l’espressa indicazione della finalità sportiva e della ragione o denominazione sociale dilettantistica”; “le palestre, le piscine e le altre strutture ed impianti sportivi, comunque organizzate, destinate all’esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica, Una pubblicazione fortemente voluta da Luciano Valente e Ilaria Panozzo, ricca di immagini, perlopiù inedite, che mostrano Cesuna e la zona d’operazioni belliche nel periodo relativo alla Spedizione Punitiva dell’Austria contro l’Italia. “Dal Corbin al M. Lèmerle”, già nel titolo localizza perfettamente il fronte sviluppato dal testo, dozzine di foto originali tratte da vari archivi privati e tra quelli conservati a Roma si intersecano con pagine di diari scritte all’epoca dai protagonisti: i soldati che qui hanno combattuto, e in molti casi hanno perso la vita nell’offensiva del giugno 1916. Oltre alla ricerca dei due curatori principali, il volume si avvale di un folto gruppo di lavoro, unitamente alla collaborazione dell’Associa- compresi gli impianti polisportivi gestiti da soggetti giuridici, pubblici o privati”. Le spese devono essere documentate. Il pagamento deve risultare da un bollettino bancario o postale, oppure da fattura, ricevuta o quietanza di pagamento. È necessario che tale documento e, quindi anche l’eventuale bollettino bancario o postale, riporti la denominazione, la sede e il codice fiscale del destinatario, la causale (iscrizione o abbonamento), l’attività sportiva esercitata, l’importo, i dati anagrafici del praticante l’attività sportiva e il codice fiscale di chi effettua il pagamento. Importo massimo della spesa agevolabile è di euro 210,00 mentre la detrazione massima è euro 39,90 (euro 210,00 x 19%). Tale importo deve essere inteso quale limite massimo riferito alla spesa complessivamente sostenuta da entrambi i genitori, per lo svolgimento della pratica sportiva dei figli. I genitori che partecipano entrambi alle spese, pertanto, dovranno ripartire tra di loro tale ammontare sul quale calcolare la detrazione in relazione all’onere da ciascuno sostenuto, secondo quanto risulta dal documento rilasciato dalla struttura sportiva. Dott. Riccardo Mosele Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti Dott. Andrea Benetti Commercialista Esperto Contabile e Revisore Legale dei Conti 2) Trauma cranico moderato (perdita di coscienza di pochi minuti) Si accompagnano ad una perdita della coscienza duDott. Christian Comelato rante o subito dopo l’inciMedico Chirurgo Specialista in Ortopedia e dente inferiore ai 5 minuti. Traumatologia - Diploma In questi casi si impone il in posturologia clinica ricovero in pronto soccorso Drigente medico presso UOC Ortopedia Asiago ed un periodo di osservazioDiploma UEFA allenatore ne di almeno 24 ore e molto calcio a 11 [email protected] spesso l’esecuzione di una TAC. Nella maggior parte dei casi i sintomi regrediscono senza ulteriori problemi, ma il periodo di osservazione è necessario proprio per escludere la possibilità di lesioni 3) Trauma cranico severo (perdita di coscienza prolungata) Si tratta di condizioni gravissime che richiedono un soccorso immediato da parte di personale medico, la prima cosa da fare è quindi telefonare al 118. Successivamente, seguire le seguenti regole in attesa dei soccorsi: Una persona infortunata che sta respirando spontaneamente, anche se incosciente, non deve essere mossa se non per rimuovere qualsiasi cosa che possa ostruire le vie aeree: quindi se la vittima indossa un casco non rimuoverlo per non correre il rischio di aggravare lesioni cervicali. Va invece estratto, se presente, il paradenti, per evitare che venga ingerito. Una persona che non respira spontaneamente va invece soccorsa immediatamente senza attendere l’arrivo del personale medico iniziando una respirazione bocca a bocca, cioè soffiando con forza nella bocca della vittima tenendogli le narici chiuse; dopo due respiri bisogna verificare se il polso è presente, in caso negativo va iniziata la manovra del massaggio cardiaco. QqqsdJDJ Queste procedure vanno sotto il nome di BLS (Basic Life Support) e costituiscono delle manovre salvavita fortunatamente sempre più conosciute grazie ai numerosi corsi obbligatori negli ambienti di lavoro o sportivi. IL COLPO DI SOLE Questo disturbo si manifesta per una protratta esposizione al sole e la causa determinante è l’azione diretta dei raggi solari sul capo. Le persone con la pelle chiara sono più vulnerabili a questo problema. Cefalea, vertigine scarsa sudorazione sono le conseguenze, ma può esserci anche un danno alla pelle. Caratteristica del colpo di sole è la scottatura di I e II grado e conseguente eritema. L’eritema solare si presenta con un arrossamento cutaneo di tipo congestizio e può essere diffuso o manifestarsi a chiazze. La gravità del problema dipende da quanto lungo è stato il tempo di esposizione al sole e dalla zona in cui è avvenuto. In alta montagna ci si scotta con maggior facilità e in minor tempo a causa della elevata intensità della radiazione solare. I sintomi più comuni, oltre alle manifestazioni cutanee eritematose, sono l’arrossamento degli occhi e la lacrimazione abbondante. La pelle è calda e sudaticcia e talvolta può comparire la febbre. Il soggetto colpito avverte profondo malessere a volte accompagnato da nausea, vertigini e intorpidimento mentale. Le prime misure da prendere sono: trasportare la persona in un ambiente fresco e ombreggiato e raffreddare il corpo con pezze inumidite d’acqua fresca. Come sempre, il motto “prevenire è meglio di curare” risulta quanto mai attuale: proteggetevi quindi il capo con un casco (omologato e ben allacciato!) durante le vostre escursioni in bicicletta e utilizzate sempre un copricapo durante le passeggiate in montagna. dall’interesse di un gruppo di lavoro e di studio che si è impegnato nel raccogliere materiale di vario genere riguardante gli anni 1916-1718 nei territori posti a sud dell’Altopiano. “Dal Corbin al Monte Lèmerle” è acquistabile presso la mostra, oltre che nei negozi di Cesuna”. Giovanni Dalle Fusine Dal Corbin al M. Lèmerle zione Fanti 7 Comuni, della Pro Cesuna, col patrocinio del Comune di Roana. Risponde ai ringraziamenti degli autori la prefazione di Lucio Spagnolo, presidente della Comunità Montana. L’opera è stata presentata sabato 18 giugno, in concomitanza con l’inaugurazione dell’omonima mostra presso il Cinema Palladio. Un pubblico numeroso e attento ha seguito il percorso storico di Alberto Caselli Lapeschi, che alla presenza delle locali autorità amministrative ha introdotto la mostra tematica. L’esposizione si inserisce all’interno di un progetto triennale nato 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 20 La festa dello sport: premiati i campioni altopianesi Il primo grande appuntamento per rendere omaggio a quanti nelle varie discipline sportive hanno saputo portare in alto il loro nome e quello dell’Altopiano a diversi livelli Una festa pensata e voluta per rendere omaggio agli atleti altopianesi che, nella varie discipline, sia estive che invernali, hanno saputo, nella stagione 2010/2011 compiere imprese e portare alto il nome del nostro territorio a vari livelli. Al Millepini di Asiago, sabato 11 giugno, si sono premiati sportivi che hanno saputo regalare a tifosi e spettatori grandi emozioni, in alcuni casi, ci hanno fatto sentire fieri di essere loro amici e concittadini. Un momento celebrativo per il qua- le si devono ringraziare in modo particolare i Comuni di Asiago, Roana e Gallio e la Comunità Montana che hanno voluto, seppur in modo semplice e familiare riconoscere il merito di questi atleti e ringraziarli a nome di tutta la loro comunità. La Festa dello sport altopianese si è aperta con il saluto dell’assessore allo sport Franco Sella e del presidente della Comunità Montana Lucio Spagnolo. Dopo la proiezione di un video sugli sport invernali, con emozionanti immagini delle olimpiadi invernali 2006 e dopo aver cantato tutti insieme l’inno nazionale, il via alla passerella dei campioni presentati e intervistati dal nostro direttore Stefania Longhini e premiati dagli amministratori. In queste pagine tutta la carrellata degli atleti ai quali è stato fatto omaggio di una medaglia in argento della Spettabile Reggenza (per gli uomini) e di un bisachese, fiore dei nostri campi, sempre in argento (per le donne) Servizio fotografico di Roberto Costa Ebech Walter Costa, campione di Mountain Bike, specialità Marathon. 35 anni, di Asiago, è professionista dal 2005, la sua squadra attuale è la Silmax Cannondale Racing Team. Nella sua carriera vanta 58 vittorie. Ha ottenuto buonissimi piazzamenti anche in molte gare internazionali ed ha partecipato a varie edizioni dei mondiali. L’asiaghese, Filippo Ambrosini, neo maggiorenne, pattinaggio artistico. Dopo numerose vittorie e buoni piazzamenti nelle categorie giovanili, è entrato nel 2007 a far parte della nazionale italiana e partecipa alle massime competizioni internazionali, nel 2009 è campione Italiano Juniores, nel 2010 colleziona un 6° posto ai campionati italiani senior, un 5° posto a Dortmund in Germania, un secondo posto alla Mont Blanc Trophy a Courmaier e anche un bellissimo trionfo alla Arghe Alp a Merano. Luca Stefani, asiaghese, pattinaggio velocità: ha vestito la tuta azzurra alle ultime olimpiadi invernali a Vancouver. Il suo primo grande successo è stato il primo posto Team Pursuit alle Universiadi di Torino stagione 2006/2007. Nell’ultima stagione 2010/2011 ha ottenuto un quarto posto in world cup a Berlino, sempre Team Pursuit, ed è arrivato secondo ai Campionati Italiani assoluti. Tea Ravnic, di Canove, pattinaggio velocità. Nel 2009/ 2010, ultimo anno da Junior, medaglia di bronzo alla finale di coppa del mondo a Berlino nella gara a squadre, ed ha pure partecipato al mondiale a Mosca con un 18 posto sui 3000 metri. Nel primo anno da senior, stagione agonistica 2010/2011 è seconda classificata ai campionati italiani all round e 3° ai campionati italiani sprint assoluti. Cristina Volpi, di Cesuna. Le sue specialità sono la pistola ad aria compressa e la pistola sportiva. Gareggia per la sezione di Padova del Tiro a segno nazionale. Nell’ultimo anno agonistico è arrivata seconda agli assoluti di Bologna in pistola sportiva a squadre, 1° classificata ai ranking nazionali di Milano e Firenze in pistola sportiva, ancora prima alle federali regionali di Treviso e Padova. Prima e seconda classificata alle federali regionali di Vittorio Veneto e Vicenza in pistola ad aria compressa, terza alla internazionale Walher Trophy di Bolzano. Enrico Fabris, di Roana. Fiamme Oro di Moena. Non si contano orami i podi in coppa del mondo, i titoli italiani e le medaglie agli europei, è reduce da una stagione un po’ condizionata dal mal di schiena ma resta comunque il più forte italiano in pattinaggio velocità. Recentemente ha vinto la sua gara più importante diventando papà di una bellissima bimba di nome Chanel. 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 21 FESTA DELLO SPORT ALTOPIANESE SABATO 11 GIUGNO 2011 Andrea Stefani, di Asiago, giovane promessa del pattinaggio velocità, fratello d’arte (segue le orme di Luca)! Andrea è Campione Italiano Junior B Sprint, Medaglia d’argento al campionato italiano Junior B all round, 7° classificato ai Campionati Mondiali Specialità Team Pursuit. Silvia Carli, di Asiago, lancio del giavellotto atleta della Nazionale italiana di Atletica leggera, ha stabilito diversi record italiani, ed è vice campionessa italiana assoluta da tre anni. Vanta la partecipazione ai Camipionati europei e ai campionati italiani Juniores. Una particolarità che va sottolineata è che Silvia è allenata da suo padre Roberto Carli. Luca Rigoni, di Asiago, giovane promessa dello sci nordico recentemente inserito come osservato nella squadra Nazionale Juniores di sci nordico. Vincitore della Nazionale Giovani Sprint a Frassinoro 2011. Un momento speciale quello della premiazione di Roberto Martini. Un premio alla passione, all’impegno, al talento, alla tenacia e all’esempio di questo formidabile atleta. Martini, classe 1941, è uno degli atleti più rappresentativi in corsa, sci e skiroll. In ben 40 anni d’attività agonistica ha conquistato numerosi titoli italiani e mondiali. Nello sci di fondo nazionale ha ottenuto 6 medaglie d’oro, 5 medaglie d’argento, 6 medaglie di bronzo. Titoli italiani ski roll: 10 medaglie d’oro, 4 medaglie d’argento, 4 medaglie di bronzo. Ai campionati del mondo master di sci nordico ha ottenuto 3 medaglie d’argento e una medaglia di bronzo nel 1999 a Grindenwal, 2 argento e 1 bronzo nel 2008 a Meccall; 1 argento e un bronzo nel 2009 ad Autrans; l’anno scorso a Bled, nelle prime Olimpiadi Master ha vinto 3 medaglie d’argento e una di bronzo. Ha effettuato 23 Marcialonghe e 2 Vasaloppet. Il capitano dell’Asiago Migross Michele Strazzabosco ritira il premio per il terzo scudetto conquistato quest’anno dalla squadra. Premiata anche la formazione asiaghese Under 18 campioni d’Italia 2010/11 (foto prima pagina). Alcuni degli atleti non erano presenti per impegni sportivi Non hanno potuto essere presenti per impegni sportivi, ma si sono meritati in modo speciale il premio e l’applauso caloroso del Millepini: la campionessa di sci alpino, specialità slalom gigante, Giulia Gianesini. Germania. Agli assoluti, che aveva vinto nella stagione 2008/2009 è giunta terza. Sergio Rigoni, di Asiago, mana fa in Austria nel gigante maschile che ha aperto la stagione dello sci d’erba. Anna Sartori, di Conco, ha chiuso da poco la sua brillante carriera nel pattinag- Giulia, galliese, appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Oro è in squadra nazionale dal 2002. Quest’anno in Coppa del mondo ha ottenuto il 17° posto a Solden, il 20° a Saint Moritz, il 16° in repubblica ceca e il 13° posto in gio a Rotelle con il Crystal Skating Team di Fara e Sarcedo. Una carriera nella quale ha centrato numerosi successi sia a livello nazionale ed internazionale l’ultimo dei quali al 55° Campionato mondiale di pattinaggio artistico a rotelle, svoltosi dal 24 novembre al 5 dicembre scorsi a Portimao, in Portogallo. Andrea Pasqualon, atleta di Enego, specialità ciclismo, da poco è entrato nei professionisti dopo una trionfale annata nel 2010. Quest’anno con grande emozione ha potuto partecipare alla sua prima Milano Sanremo. Il suo sogno è il giro d’Italia. Roberta Rodeghiero, di Asiago, pattinaggio artistico, sempre sul podio in tutte le gare nazionali dal 2005 ad oggi. Sesta classificata poi agli soluti svoltisi al Forum di Assago nel dicembre 2010, ha rappresentato l’Italia alle Universiadi in Turchia, classificandosi sesta e migliore delle italiane, nel Mont Blanc Trophy 2011 è giunta 3°, ma soprattutto è stata convocata e ha partecipato ai mondiali 2011 a Mosca. Daniele Munari, di Gallio, specialità salto con gli sci, atleta di spicco della nazionale, ha partecipato anche alle olimpiadi, ora smette la carriera ed è pronto a dare una mano per portare avanti un progetto di rilancio di questa disciplina in Altopiano. sci nordico, che quest’anno è stato tra i protagonisti della storica vittoria per le Fiamme Oro agli assoluti di Moena in staffetta. Storica perché da 40 anni le fiamme oro non si aggiudicavano il titolo italiano. Edoardo Frau, di Asiago, campione di sci d’erba, che ha vinto moltissime gare a livello nazionale ed internazionale l’ultima delle quali una setti- Ristorante CASA ROSSA Pizzeria birreria Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc.. Loc.Kaberlaba Asiago 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 22 Il Grande Ciclismo transita sull’Altopiano SPORT Grande Ciclismo sull’Altopiano di Asiago: si svolgerà infatti domenica 10 luglio il 26° Giro del Medio Brenta classica estiva internazionale Elite-Under 23, terza di cinque prove del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata (Longa di Schiavon 16/4; Alta Padovana Tour 28/ 5; Poggiana di Riese Pio X 14/ 8; Paderno di Ponzano Veneto 18/9) diretto da Pierluigi Basso. Al Medio Brenta, presentato da Mario Guerretta di Teleciclismo-Telechiara giovedì 23 giugno all’Hotel Posta ‘77 di San Giorgio in Bo- Domenica 10 luglio il 26° Giro del Medio Brenta. Si passa anche per Sasso - Stoccareddo (con traguardo volante). Il GPM “Silvia e Roberta Gianesini” a Gallio. Transito Altopianese dedicato all’azzurra di sci Giulia Gianesini sco (PD) alla presenza di autorità, personalità, ospiti sportivi ed organizzato dal Veloce Club Villa del Conte presieduto da Michele Michielon, sono iscritti circa 200 atleti delle maggiori squadre italiane e straniere di categoria e di varie Nazionali, tra cui l’Italia guidata dal c.t. Marino Amadori, per un’autentica sfida premondiale dei Campionati Iridati di Copenaghen del 19-25 settembre. Una corsa quindi di grandi contenuti tecnici con la consueta partenza da Villa del Conte alle ore 12.15 (ritrovo allo stabilimento Ballan dalle ore 8.30 aperto a tutti gli appassionati) e dopo un locale circuito di due giri la numerosa carovana si dirigerà, percorrendo la sp/ss 47 a Cittadella (passando sotto il traguardo dentro le maestose Mura) e Bassano del Grappa (Ponte Nuovo) ed iniziando la scalata dell’Altopiano di Asiago (sp 72 della Fratellanza). Questa ascesa sarà la parte più impegnativa della gara, in cui inizierà a frantumarsi, snodato tra i tornanti, il lungo serpentone (come avvenuto l’anno scorso complici ripetuti scatti del gruppo ed un clima torrido), che giunto in località Tortima, dopo 84 Km. di gara e 9 Km di salita da San Michele, girerà per Rubbio (1° Gran Premio della Montagna-GPM h.14.15) proseguendo per Val Lastaro-Bocchetta Galgi e rientrando sulla sp 72 da cui, novità 2011, svolterà poi per Sasso e Stoccareddo (Traguardo Volante-TV alla Chiesa h.14.34). Si continuerà (Buso - Ponte sulla Val Ghiaia e Campanella) verso Gallio dove al km. 111 di gara in via Roma, lato Municipio, è posto il 2° GPM “Silvia e Roberta Gianesini” (h.14.49). Molto spettacolare la curva in Piazza Italia-Caffè Commercio verso la sp 128 - Rotonda Turcio ed il 3° GPM Bivio Monte Corno (h.15.08) e quindi la discesa per le sp 69 Lusianese-sp 95 di Santa Caterina, avviandosi al tra- guardo finale di Cittadella. L’evento è patrocinato da rilevanti enti istituzionali e sportivi (tra cui la Provincia di Vicenza, i Comuni di Asiago, Gallio, Conco, Lusiana e la Spettabile Comunità Montana Reggenza Sette Comuni) e si fregia del Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica assegnato alla Società vincitrice del Grand Prix al tradizionale “Gala di Premiazione” in ottobre . Preziosa la collaborazione dei locali Comandi Carabinieri e di Polizia Locale e dell’ Associazione Nazionale Carabinieri di Asiago, Onlus Silvia Lisa e Roberta, Società Sportiva Sasso, Polisportiva Stoccaredo 2000, Protezione Civile Lusiana, all’intero transito altopianese, che è dedicato alla campionessa della nazionale di sci alpino Giulia Gianesini madrina del Grand Prix. “Siamo soddisfatti di aver confermato un percorso di spessore tecnico e scenografico ed un ringraziamento -evidenzia il Presidente Michele Michielon- va alle amministrazioni altopianesi ed in particolare al Consigliere Delegato allo Sport di Gallio Giorgio Tagliaro che ha coordinato con entusiasmo e precisione il tragitto territoriale, ove proponiamo 4 traguardi intermedi di cui il GPM a Gallio di notevole valenza morale e l’intero passaggio omaggiato alla poliziotta galliese Giulia Gianesini esempio di serietà, modestia ed impegno nei valori dello sport e magari pensando ad un futuro arrivo in quota della prestigiosa corsa”. Granfondo dei Cimbri, secondo posto per Walter Costa Sono Enrico Franzoi e Anna Ferrari il re e la regina della Granfondo dei Cimbri, edizione 2011, gara di mountain bike organizzata dal gruppo ciclistico Altopiano di Asiago e valevole quale terza prova del trofeo “Sui sentieri della Grande Guerra”. Domenica 12 giugno la mattinata galliese ha salutato gli atleti con un sole caldo che faceva capolino dalle nubi promettendo una giornata ottimale per gareggiare. Ed ottima è stata fino alle 12.30 quando gli atleti escursionistici e delle categorie di età più avanzate si trovavano a dover affrontare l’ultima insidiosa discesa sotto un violento acquazzone che ha richiesto il sacrificio di più di una gomma. Ma tant’è, il meteo non ha fatto altro che aggiungere spettacolo ad una gara già spettacolare il cui percorso ha accompagnato gli oltre 700 atleti tra le zone più suggestive dell’Altopiano. Percorso anche tecnico con ben 5 gran premi della montagna e 200 mt di dislivello lungo i suoi 44 km di sviluppo. Podio maschile: 1) Enrico Franzoi in 1:38:39; 2) Walter Costa in 1:38:39; 3) Johann Pallhuber in 1:38:48. Podio femminile: 1) Anna Ferrari in 2:06:13; 2) Giulia Massarotto in 2:16:24; 3) Elena Nadin in 2:25:23. G.R. 8 SPORT Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 23 Igor Confortin allenatore della Nazionale Italiana Parasnowboard Che la forza di volontà sia superiore a quella fisica Igor Confortin lo sa bene. Da un anno e mezzo insegna infatti l’appassionante arte dello snowboard a ragazzi che dalla nascita o per cause dovute ad incidenti hanno perso l’uso degli arti. Confortin, 31 anni di Canove, è istruttore di snowboard alla Scuola sci Lavarone dove da anni insegna a principianti ed esperti l’uso della “tavola”. Circa due anni fa, sulle piste di Pampeago (Obereggen), toccato dalla storia di un ragazzo che per un incidente aveva perso l’uso di una gamba, ha iniziato ad insegnare a ragazzi disabili arrivando ad allenare la Nazionale Italiana di Sci Paraolimpico. «Attualmente io e la mia collaboratrice Silvia Bresciani siamo tesserati Fisip (Federazione Italiana Sci Paraolimpico) - racconta Confortin - e stiamo allenando dieci ragazzi, cinque dei quali competono nelle gare di Coppa del Mondo». I ragazzi provengono da tutta Italia, da Trento a Messina. Uno di questi, il modenese Roberto Cavicchi, è il detentore in carica del titolo italiano, quinta posizione alla gara di Coppa del Mondo di Orcieres (Francia) e ottavo piazzamento a Lake Louise (Canada); attualmente Cavicchi è decimo nella classifica mondiale. «E’ stupefacente la carica e la grinta che questi ragazzi possono dimostrare dopo che la vita li ha segnati in una maniera così tragica continua Confortin - ma Roberto Cavicchi, uno la soddisfazione che si degli atleti della nazionale italiana prova a vederli vincere dopo tanto duro lavoro è doppia. E’ come se la vita offrisse loro una seconda opportunità». L’attività di Confortin non si esaurisce mai, attualmente si trova a Tignes (Francia) per sei settimane di insegnamento, una delle quali dedicata ai ragazzi disabili. Perché in Francia e non in qualche ghiacciaio in Italia? «Perché lì i disabili non pagano lo skipass e l’accompagnatore paga la metà. Dobbiamo considerare che le sponsorizzazioni federali sono minime quindi dobbiamo cercare di ottimizzare le risorse, vivere di espedienti insomma, come pagare meno lo skipass o alloggiare a casa di amici». E le tue gare? «Le ho dovute abbandonare per dedicarmi a questo, che vivo con immensa passione. D’estate lavoro a Tignes e d’inverno a Lavarone». Perché non ad Asiago? «Quando ho iniziato, per problemi di date e di lavoro, ho dovuto seguire il corso per diventare maestro in Trentino. Poco dopo sono stato contattato dal Direttore della Scuola Sci Lavarone che mi ha proposto di lavorare per loro e così ho iniziato. Inoltre mi hanno sempre garantito gli spazi per allontanarmi e seguire la Nazionale Italiana Parasnowboard». A breve saranno postati in internet alcuni filmati esplicativi dell’attività ma per chi volesse già farsi un’idea può iscriversi alla pagina facebook “Nazionale Italiana Parasnowboard” o consultare il sito della Fisip. Quali sono i programmi futuri? «Attualmente stiamo selezionando e preparando la squadra per i giochi Paraolimpici nazionale che ha partecipato per alla poter WSF Para–Snowboard di La Sochi 2014 italiana e ci stiamo attrezzando seguire World seduto l’allenatore, Igor Confortin anche ragazzi ciechi o ipovedenti. Abbiamo bisogno di aiuto, di psicologi e fisioterapisti, perciò chiunque potesse darci una mano saremmo ben lieti di accoglierlo nel no- La nazionale italiana che ha partecipato alla WSF Para– Snowboard World seduto l’allenatore, Igor Confortin stro gruppo». Avete già qualche supporto dall’esterno? «Qualcuno ci sta già aiutando, la Hostile, una ditta che fabbrica tavole da snowboard, si è proposta di produrre alcuni modelli su misura seguendo le specifiche esigenze dei disabili» . Luigi Frigo Chiusa la stagione del Circolo Pattinatori Asiago per gli atleti con molti ottimi risultati ottenuti. Risultati riassumibili con la qualificazione di quattro atleti dei colori del Cpa alle finali di Coppa Italia: Martina Rossi, Ylenia Rossi, Marta Stefani e Giulia Povoledo. Ma anche dei giovani atleti partecipanti al campionato Triveneto Free che hanno portato a casa ben Dalle Molle 10 podi. Buoni piazzamenti per Erica Ambrosini, Tiandra Tumolero e Valentina Vellar nelle 4 prove free mentre Diletta Busin è riuscita ad ottenere dei buoni piazzamenti nelle gare federali. Unica nota stonata per la compagine altopianese è la rinuncia alla partecipazione del Trofeo delle Regioni di Elisa Leone per infortunio. Stagione chiusa anzitempo per infortunio anche da Giulia Povoledo. Grandi soddisfazioni invece sono La stagione agonistica del Circolo Pattinatori Asiago, conclusasi con una piacevole serata, allietata dalla presenza dal campione italiano junior, Filippo Ambrosini, cresciuto nelle file della Cpa che ora fa parte della società Forum di Milano, è da considerarsi decisamente appagante, sia per i dirigenti sia Luca giunte dalla gara Elisa feltrina “2° Trofeo Angels on Ice” dove Elisa Scuderi e Luca Dalle Molle sono saliti sul gradino più alto del podio nelle loro rispettive categorie. Sul finire di stagione, sempre a Feltre, hanno fatto il loro esordio agonistico Maria Cappelletti, Luana Franco, Marianna Mosele, Nicole Munari e Letizia Rebeschini. “Nonostante tutto siamo soddisfatti e peraltro consapevoli dell’impegno che ci aspetta in futuro – dicono dalla società sportiva – Un lavoro costante che riprenderemo con l’apertura della pista. Nel frattempo i nostri atleti lavoreranno con allenamenti a secco”. “Ringraziamenti doverosi vanno al Comune di Asiago ed in particolare all’assessore allo Sport Franco Sella – concludono – Grazie ai genitori, in particolare a quelli che si sono adoperati per ritrovare sponsor, a chi ha lavorato all’allestimento del nostro sito, a chi ha provveduto alla Scuderi Calcio a 5 L’Immobiliare Stella Asiago al prestigioso torneo di Riccione stampa dei comunicati ed ai risultati delle gare. Un ringraziamento ai dirigenti, in particolare al presidente Giambattista Forte per il lavoro ed il tempo che dedica alla società, agli allenatori Anita Forrer, Mariuccia Bordelli ed Elisabetta Agerde, alle istruttrici Maria Letizia Rigoni, Emanuela Stefani, Giulia Panozzo, Carrie Tessari e Alessia Mosele ed un ringraziamento speciale agli sponsor che hanno contribuito alla crescita della società e a Sandra Rossi per i costumi”. Ultimo appuntamento stagionale per la squadra asiaghese di calcio a 5, che ha partecipato lo scorso fine settimana al prestigioso torneo di Riccione, alla quale erano iscritte un centinaio di squadre provenienti da ogni parte d ‘Italia. Dopo le fasi di qualificazione, disputatesi il venerdì ed il sabato, solo un rocambolesco pareggio subito negli ultimi secondi dell’ultima partita non ha permesso all’Asiago di raggiungere le fasi finali della competizione disputatesi la domenica mattina alla presenza di un pubblico numerosissimo che ha rallegrato la bellissima e riuscitissima manifestazione tenutasi sul lungo- mare di Riccione. Un bel fine settimana che ha chiuso una stagione agonistica ricca di soddisfazioni, conclusasi con il settimo posto finale nel campionato Regionale FIGC di serie D e la promozione in serie A1 nel campionato provinciale CSAIN. Dopo la pausa estiva, la squadra asiaghese, che anche il prossimo anno sarà ottimamente diretta dal mister Rudy Baù, riprenderà la preparazione nei primi giorni di settembre, cercando di eguagliare gli ottimi risultati ottenuti quest’anno. Ulteriori notizie e foto sono disponibili sul sito dell’associazione www.futsalasiago.com . Alessandro Cunico 8 l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 24 A Gallio il torneo “Ekkele” festeggia la 7^ edizione Il calcio a 5 è una festa fra agonismo, allegria e partecipazione Accende la sua settima candelina il torno di calcio a 5 denominato “Ekkele” che si è ritagliato un posto di prestigio e di unanime consenso grazie ad un’organizzazione motivata, puntuale ed effervescenti di un gruppo di motivatissimi ragazzi galliesi; teatro e palcoscenico il bellissimo campo in erba sintetica del Centro Parrocchiale che per l’intera durata del torneo si anima di un pubblico numeroso e competente che fa da splendida cornice a tutte le partite dell’evento, con un crescendo “rossiniano” mano a mano che si sale il programma che porterà alla sempre attesissima e combattutissima fase finale. Si diceva del grande entusiasmo che anima il gruppo di organizzatori che nel qualificante ed elegante brochure di presentazione, entusiasmo che si coglie dal messaggio di presentazione “Carissimi amici e simpatizzanti, giungiamo quest’anno alla settima edizione del Torneo Ekkele; la scorsa edizione è stata semplicemente grandiosa, e la vostra numerosa presenza ha permesso di dare vita a serate di autentica “baldoria”! Ci “Panificio Casagrande” Asiago vincitori nel 2010 siamo sentiti onorati di incontrarvi tutti più o meno ogni sera, e il vedervi gremire la tribuna e gli spazi attorno al campo ci ha dato un’immensa soddisfazione!! Oltre all’ottimo risultato economico che ci ha consentito di fare del bene e di investire nel Centro Parrocchiale creando un doppio accesso agli spogliatoi, la cosa che ci ha reso maggiormente felici è il vedervi divertire dentro e fuori il campo! Forti di quanto è stato nel 2010, anche quest’anno cercheremo di offrirvi il massimo, per continuare a darvi una manifestazione sportiva che unisca tutti noi dell’Altopiano anziché dividere per “campanili”!! Anche nel 2011 proporremo qualche novità che troverete nelle prossime pagine; stiamo cercando di anno in anno di migliorare sempre di più il nostro torneo nell’intento di trovare la formula perfetta per un evento che non è di pochi, ma è patrimonio di tutti voi che lo frequentate, perché è proprio grazie a voi che riusciamo a creare tutto ciò! Come organizzatori ci teniamo quindi a salutarvi e ringraziarvi anticipatamente, dandovi appuntamento a venerdì 22 luglio quando daremo il via alle danze festeggiando l’apertura e i primi match di questa edizione e con la prima serata musicale!!! Vi aspettiamo e … buon torneo a tutti !” Il torneo si svolgerà dal 22/ 07 al 13/08, con la fase a gironi dal 22/07 all’08/08 (orari partite 20:30 - 21:20 22:15) e la fase finale che proporrà i quarti finale il 10 e 11/08 (ore 20:30 e 21:30), le semifinali il 12/08 (ore 20:30 e 21:30) ed il 13/8 le finali per il 3° e 4° (ore 18:30) e per il 1°e 2° (ore 20:30). Le iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno il 18/07; sorteggio il 20/07 ore 21:00 presso il Centro Parrocchiale. Durante il torneo sono previste quattro serate musicali il 22/07 (apertura), 29/07, 05/08, 12/08 e 13/08 (finali); confermata la riuscitissima grande lotteria che mette in palio come 1° premio un weekend x 2 persone in capitale europea con la happy siben, 2° premio tv lcd, 3° premio cellulare e altri premi. Costo biglietto 1 euro - estrazione il 13/08 sera delle finali. “Calzature Munari” Gallio vincitori nel 2005 “I Vipers” Asiago vincitori nel 2006 e nel 2008 “All Stars Team” Rotzo vincitori nel 2007 “Pizzeria Wunderbar” Asiago vincitori nel 2009 info matteo 348/3041641 o [email protected] Volley Asiago Altopiano Festa per il titolo provinciale Under 13 E’ ancora effervescente l’entusiasmo in casa Volley Asiago Altopiano per il titolo conquistato non più di un mese fa dalle “ragazzine terribili” dell’Under 13. I complimenti sono arrivati anche dall’amministrazione comunale di Asiago tramite lettera ufficiale che troneggia ancora nella bacheca del Volley Asiago esposta nella palestra IPSIA di Via Cinque. E la società ha voluto premiare ulteriormente la giovane squadra offrendo a tutti i componenti una bella serata di festeggiamenti presso l’Hotel Milano, sponsor del sodalizio altopianese, che ha generosamente offerto la pizza a tutti. In un clima da “sballo” abbiamo colto l’occasione per scambiare due parole con coach Lucio Plebs, trascinatore della squadra al titolo finale nella seconda parte del campionato, nonché neoeletto presidente della società. “Mi preme soprattutto sottolineare che questa è stata la vittoria di un gruppo! Non hanno vinto solo le ragazze che hanno formato il sestetto base ma ha vinto un’intera squadra, composta da 18 atleti e da quattro allenatori” commenta Plebs; “Io ho ereditato la squadra poco prima dei play off quando l’head coach Petronio Gatti ha dovuto abbandonare il campo per motivi personali. Petronio aveva già spianato ottimamente la squadra creando un gruppo molto affiatato e unito. La squadra era già prima in classifica con una sola sconfitta (in trasferta al tie breack!) in otto partite. I presupposti per arrivare in alto c’erano tutti e quindi ho parlato chiaramente alle mie ragazze dicendo loro che dovevamo provarci. Non è stato facile perchè il gruppo da gestire era grande, 18 atleti tesserati, e quindi qualcuno, a turno, si doveva sacrificare a non venire nemmeno in panchina in quanto se ne possono mettere a referto solo 12. Inoltre dovevo necessariamente mettere in campo il sestetto base migliore, soprattutto con le squadre più forti come il Creazzo e il Real Recoaro. Questo va contro la nostra filosofia di società che prevede che tutti hanno diritto di giocare in egual misura, ma il gruppo ha risposto bene a certe scelte, ed è per questo che dico che è stata la vittoria di un gruppo, perché c’è stato tanto sacrificio e spirito di squadra da parte di tutti, soprattutto delle “seconde linee” che hanno accettato la loro posizione ma che si sono fatte trovare pronte al minimo appello” Ma Plebs, lo dicevamo, è ora anche presidente della società asiaghese rilevando il posto che per tre anni è stato di Roberto Galante, e quindi abbiamo sondato quali siano i programmi nell’immediato futuro del Volley Asiago: “intanto vorrei sottolineare che Roberto ha fatto un bellissimo lavoro e prima di accettare questo incarico ho insistito affinché continuasse lui a presiedere la società, purtroppo non ci sono riuscito... Il nuovo consiglio si è già riunito proprio per iniziare a lavorare per la prossima stagione agonistica cercando, se possibile, di migliorarci sempre più nella gestione dei nostri atleti. L’anno scorso siamo rimasti un po’ spiazzati dal boom di iscrizioni che ci è piombato addosso. In Under 13, come dicevo, ne abbiamo tesserati 18, nel Mini Volley abbiamo avuto 35 tesseramenti... tutti numeri che non ci saremmo mai aspettati di avere e che ci hanno messo in difficoltà a livello di allenatori. Sicuramente con 18 atleti avremmo potuto fare due squadre Under 13 e così tutti avrebbero potuto giocare di più, ma non eravamo sicuri di avere una sufficiente copertura di allenatori per poter seguire le due squadre. Quest’anno sarà nettamente diverso perché a Settembre avremo quattro nuovi allena- tori che stanno facendo il corso da Allievo Allenatore in questi giorni. Se tutto va bene, se non avremo una flessione nel numero di atleti, il prossimo anno potremmo permetterci addirittura una Under 14 di Federazione, con le atlete che escono di categoria, e una Under 13 AICS con le rimanenti, oltre alla Terza Divisione FIPAV e al Mini e Gioca Volley”. Dunque, che dire? ...vele al vento per questo Volley Asiago Altopiano che non finisce di stupire. Adesso è ora di un po’ di meritato riposo, ma prima di congedarci vogliamo ricordare, per nome, tutte le atlete/atleti (non dimentichiamoci che ci sono anche due maschietti, perché la pallavolo non è solo per le femmine!) che si sono laureati Campioni Provinciali AICS, a partire dagli allenatori Petronio Gatti, Lucio Plebs, Ilenia Basso e Fabio Frigo, e a seguire tutti gli atleti: Federico Galante, Giorgia Rodeghiero, Matilde Rigoni (Maty), Angelica Lemma, Silvia Frigo, Barbara Frigo, Rebecca Baù (Rebe), Beatrice Baù, Melania Baù, Yasmine Baù, Maria Lovato, Daisy Baù, Betarice Benetti, Anastasia Radulovich, Sabrina Rigoni e Giacomo Costa. 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano Benvenuto Joseph Kamalu Ciao Joseph Kamalu e benvenuto a Gallio anche da parte mia che, certo non sono uno che oltre il benvenuto può fare qualcosa di più nell’accoglierti visto che sono solo uno dei tanti, un pensionato, non uno che porta a tracolla alcuna fascia tricolore o qualcun altro che ti può benedire, od ancora qualsiasi altro grande personaggio che, conoscendo anche le lingue, può venire personalmente a salutarti in inglese e magari guardarti in bocca per vedere quanti denti cristiani hai, così come facevano soltanto alcuni secoli fa in Africa i bianchi durante la tratta degli schiavi neri. Certo che dopo tutte le tue tristi e dolorose traversie che ti sono capitate un po’ di fortuna ti ci voleva proprio anche a te ed ancor meglio è successo il fatto che tu sia stato premiato con una bella cameretta nella quale, d’ora in poi potrai riposare a dormire in pace lontano dai disagi e dalla paura in quel valido Hotel Garden con prospettiva immediata di un valido e sicuro lavoro che subito potrà essere solo come lavapiatti o cameriere ed anche di quasi giardiniere e magari anche attraverso la parrocchia, chissà, visto che sei soprattutto cristiano, forse ti faranno fare anche il chierichetto. Abbiamo appreso tutto tutti che sei arrivato a Gallio scelto non perché sei nigeriano, profugo scappato della guerra in Libia o perché 35enne robusto e bel ragazzo o perché hai avuto una storia dolorosa o perché sei anche un operaio saldatore con buona volontà di lavorare e parli altresì l’inglese, sei stato scelto, fra i tanti tuoi compagni del gruppo di Foza, soprattutto perché ti sei presentato come cristiano. Visto com’è, a te dirti cristiano è andata bene e c’è proprio da pensare e credere che a Gallio ad essere cristiani o meglio cattolici sia conveniente, ci si guadagna e a dirlo non ci si rimette, asserire appartenenze diverse o contrarie si rischia di essere considerati piccoli, brutti e cattivi. Pensa un po’ caro Joseph, che se tu fossi stato mussulmano, ebreo, omosessuale, comunista, ateo od anche soltanto agnostico come lo sono io non ti sarebbe capitato questo bel colpo di fortuna elargito nel modo più mediatico possibile dal nostro Grande Slam che non ti avrebbe scelto e tu saresti ancora alla ricerca di una situazione accogliente e stabile ed invece sei diventato per lui e per Gallio, un protagonista speciale da spot pubblicitario di prima qualità per Tv e giornali locali e nazionali. Non è che è venuto a Foza e ti ha guardato in bocca per vedere se avevi tutti i denti cristiani e sani ed anche ti abbia tastato i muscoli come un tempo facevano anche da noi i “sensari” nella trattativa per la vendita o l’acquisto di un cavallo, no, no, lui ha espresso solo un desiderio, ha auspicato, ha chiesto di poter realizzare su di te la migliore cristiana e santa integrazione e visto che non ti conosceva per lui è bastato che tu fossi cristiano perciò, io penso, anche cattolico, apostolico romano. Caro Joseph, tu non hai colpa sul perché sei stato scelto in questo modo, magari fra i tanti tuoi compagni di Foza qualche altro poteva forse aver più bisogno di te ad essere coccolato e aiutato, ma ahimè, disgrazia sua non era cristiano e se invece portato a Gallio magari si sarebbe trovato dentro un paese sicuramente razzista che lo avrebbe osservato e additato dalla mattina alla sera, odiato con gli occhi come un colpevole perché diverso… proprio così la pensa purtroppo del suo paese il nostro cristiano Grande Slam. Caro Joseph, a questo punto dovrei finire chiudendo questo mio scritto, come si usa con i tanti auguri e i cordiali saluti e, dopo aver detto qualche altra cosa lo farò, ma lo dico anche a te quello che mi disgusta è il vedere, in un paese come Gallio nel quale vivono certamente tanti “veri buoni cristiani” non fare invece sì i “veri cristiani sul serio” non reagire con forza in alcun modo a questo e non contro di te, ma contro il “Razzismo buono” disseminato con tanta spudoratezza, alla luce del sole, camuffato di tutto punto dal buonismo più becero, esibito sfacciatamente in Tv e sui giornali, giustificato dall’eccelso pensiero proprio del Grande Slam che a parer mio si riassume così: “l’importante è che di Gallio e del suo sindaco, nel bene e nel male, se ne parli tutti i giorni su giornali e in Tv in modo che si sia sempre più largamente conosciuti, ne guadagnerà il turismo e con il turismo l’economia del paese e al momento opportuno delle prossime elezioni regionali quel sindaco tanto buonista e tanto conosciuto dai moltissimi veneti riuscirà con un’ulteriore terza candidatura che farà ad essere eletto consigliere regionale”. Questo più o meno io penso sia il pensiero non tanto occulto sempre del Grande Slam. Nel chiudere sul serio questa mia troppo lunga lettera aperta indirizzata a te, caro Joseph, da vecchio sindacalista quale sono stato per molti anni è che, in vita mia è che ne ho viste tante, perciò mi permetto di darti un consiglio semplice, chiaro che al momento opportuno ti sarà molto efficace: fatti giornalmente un tuo diario, magari scritto in nigeriano in modo preciso, dove appuntarti gli avvenimenti importanti di tante cose e fatti belli e brutti che d’ora in poi ti capiteranno, di cose e dati precisi che ti succederanno durante e fuori del lavoro, perché non vorrei che, dovendo tu gratitudine a chi ti ha fatto del bene qualcuno fra questi voglia essere ripagato riuscendo a sfruttarti. In tal caso sappi che, cercando, troverai sicuramente chi ti aiuterà ad riavere appieno quanto ti spetta: la tua dignità e il rispetto dei tuoi diritti di uomo e di rifugiato. Ti invio il mio più amichevole saluto. Flavio Baù 25 A Mario Rigoni Stern Le ricorrenze ci uniscono ed è una grazia. Nella primavera del 2005, il cuculo aveva cantato sull’Altopiano quando ci ricevette. L’anno successivo nevicò in aprile. Sono di certo le bizzarrie del tempo e le fantasie della vita. Ora Lei riposa. Era rimasto vitale a lungo dopo le traversie degli anni di guerra. Le Sue grida di sopravvivenza le ha poi consegnate a noi come un pallone che cambia giocatore; dipenderà da noi farne buon uso. Qui il giorno albeggia soltanto alle 5 e 30; e chissà come avrà segnato il suo percorso ad est sulla Sua piccola tomba questo mattino… All’inizio del brano “All’imbrunire..” - già oggetto di prova d’esame abilitante per futuri insegnanti d’italiano in Francia alcuni anni fa - mi sono chiesta se esistesse in italiano un termine corrispondente a questa parola-immagine che potesse descrivere con esattezza l’alba nel suo sorgere, i tormenti della notte che svaniscono alle luci del giorno, le sfumature dell’azzurro del cielo che tentennano a compiacersi nel grigiore o a scegliere già le tonalità dominanti di una bella giornata estiva. Mario, quest’anno, salendo sull’Altopiano, lo sguardo si fermò sul paese di Tresché Conca , sulla Valle d’Assa. La primavera aveva ricoperto i campi d’oro con distese infinite di fiori di tarassaco. C’era anche un posto per gli umili; i piccoli ranuncoli e i “non ti scordare di me”. L’accettazione del più piccolo è sempre più rara nel mondo bestiale di cui facciamo parte. Almeno lì, nei campi c’è un giusto equilibrio anche se così fragile ed effimero, magari soltanto per qualche giorno. Tutto ciò non era sconosciuto a Lei. Lei che sapeva cogliere con intuizione e paziente osservazione il trascorrere dei giorni sull’Altopiano. Sabato 4 giugno c’è stata la grande Rogazione ed ha riunito gli uomini anche se solo per un giorno; le quotidiane differenze sono state abolite e su questo lungo serpentone ha soffiato un aura di pace e di solidarietà. L’ho immaginata già pronto ad accompagnare la Sua gente, ad orientare i più giovani, ad incoraggiare coloro che faticano e a interrogare coloro che non conosceva perché è sempre stato curioso ed aperto alla conoscenza. Ai piedi della croce in commemorazione della peste, l’uomo si ricorda dei riti antichi. Ogni anno egli, fedele, ringrazia Dio per avere allontanato questo flagello che colpì i suoi avi. Ai piedi della croce Sua e nello spazio che ora Le è destinato, mi sento di renderLe omaggio per il bene che ha profuso nella vita di coloro che L’ hanno conosciuto. Io ne sono testimone. Una sosta sulla Sua tomba, non una vera preghiera ma il proseguo di una conversazione mai conclusa. Alcune stelle alpine strette in un piccolo vaso, simbolo prima di appassire, di coraggio e di tenacia che La caratterizzavano. Poi il pensiero affettuoso che si è consolidato nel tempo attraverso i nostri incontri. Non molto lontano Suo fratello Aldo; Sua sorella mi aspetta e mi racconterà i vostri anni di gioventù. Ho in mente, mentre guido, una musica* le cui parole sono: “Siamo come alberi che un fulmine ha colpito. Aggrappati alla roccia con un dito, Ma che da sotto la ferita, Ricominciano la vita”. Caro Mario, se il cuculo ha cantato significa che la vita riprenderà il suo corso, non è vero? A Lei Mario, alcuni semi di affetto; Glie li devo e mi viene spontaneo spargerli dovunque Lei sia. Élisabeth Groelly Giù le mani dal... tempo - Le “Mura della Rimembranza” Mica una delicata carezza col sapone di Marsiglia, mica un morbido massaggio col Rugastir. No! Una raffica di sabbia e zac! Le Mura della Rimembranza restituite ad un falso inizio e ora sono li nude a denunciare senza pudore le irrimediabili curvature del tempo. Mi dicono che solerti cittadini armati di buoni propositi hanno raccolto firme per chiederne la pulizia. Ed ecco fatto. Serviti di barba e capelli. Contenti? Si, no, ma? Era necessario? E allora ecco qualche divagazione sul tema. Perché quelle mura non erano sporche. Portavano il segno delle stagioni, la fragilità delle primavere, il calore delle estati, i muschi degli autunni e il rigore degli inverni; portavano il fumo dei camini a legna, la fuliggine della gloriosa “Vaca Mora”, il tocco e magari qualche segno di sbucciatura delle ginocchia di tanti bambini che vi si erano arrampicati; portavano i pensieri, i dolori, le gioie, le preoccupazioni di tanti paesani che le avevano sfiorate, eppoi le celebrazioni, i ricordi delle guerre, le commemorazioni, insomma, tante storie: le nostre storie iniziate alla fine della Grande guerra e depositate pazientemente senza interruzioni fin qui. Quelle storie ora non ci sono più. Provo a suggerirne qualche perchè: “L’uomo contemporaneo ha paura dell’alito del vento, della polvere sulle cose, dei momenti che non ritorneranno più e allora cerca di ingabbiarli nelle maglie del presente, perché non passino, non svaniscano. La malattia è diventata un’ossessione, la morte uno sfregio da cancellare.. I luoghi hanno per noi un significato in quanto sono attaccati a una stratificazione di sensazioni, di immagini che li fa vivere e che non è necessariamente la nostra. L’anima dei luoghi, il senso del loro essere è indipendente da noi. Quest’anima è determinata dalla loro fra- gilità temporale. Il tempo li modifica e dona loro un’aura incantata... I luoghi non necessariamente nobili pozzanghere, ruderi, frammenti di mondo, sono il senso dell’essere. La polvere di cui era composto il primo uomo Adamo, è quella che si deposita sulle cose, una coltre che le ricopre e le protegge. Tutto deperisce,tutto si consuma e va in rovina. Ma la rovina ha un fascino abbagliante. Sono le povere cose che testimoniano un mondo perduto, le cui tracce appena visibili costituiscono il tessuto della nostra vita. Può bastare? No,ancora qualche suggestione. Certe case abbandonate, con i muri avvolti dalla muffa e dai licheni, i soffitti in parte sfondati, conservano un’anima che è la loro vita. L’incuria del tempo le ha trasformate in luoghi che sprigionano un fascino irresistibile. Probabilmente , se fossero in ordine, non sarebbero altrettanto misteriosamente incantate... Ascoltare i luoghi, stare loro accanto, senza una volontà dissennata di impadronirsene. L’importante è non avere buoni propositi perché sono quasi sempre una sciagura.” Raccogliereste ancora quelle firme amici miei? Paolo Lorenzi N.B. Quello che leggete in corsivo è tratto da uno splendido librino di Roberto Peregalli architetto e filosofo “ I luoghi e la polvere - sulla bellezza dell’imperfezione” Bompiani. Si legge in un’ora 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 26 Hockey Inline a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 25 giugno a venerdì 8 luglio 2011 Il 25 giugno è il 176° giorno del calendario Gregoriano, mancano 189 giorni alla fine del 2011 Sabato 25 S. Guglielmo Domenica 26 Corpus Domini Lunedì 27 S. Cirillo Martedì 28 S. Ireneo Mercoledì 28 S. Pietro e Paolo Giovedì 30 S. Marziale Venerdì 1 luglio Sangue di Gesù Sabato 2 S. Urbano Domenica 3 S. Tommaso Lunedì 4 S. Elisabetta Martedì 5 S. Antonio Mercoledì 6 S. Maria Giovedì 7 S. Claudio Venerdì 8 S. Priscilla Sabato 25 giugno il sole sorge alle 4.37 e tramonta alle 19.48. Venerdì 8 luglio il sole sorge alle 4.44 e tramonta alle 19.47 Tradizioni del mese di luglio. Luglio è il mese in cui l’estate si manifesta in maniera prorompente. In latino “aestas”viene dal verbo “aestare”che significa “avvampare”. È il tempo in cui tutti i frutti della terra maturano, compreso il grano che viene mietuto all’inizio della stagione. Questo genere di lavoro agricolo che porta cibo e approvvigionamento in alcuni casi per l’intero anno successivo, è impregnato di sacralità e conseguenti riti di cui si ha traccia in tutte le popolazioni antiche. Alla base di questo aspetto religioso c’è la credenza che nel raccolto si manifestasse una forza sacra che era chiamata “il Vecchio” dagli Arabi, come dai Serbi e dai Russi, mentre dalle popolazioni germaniche e quelle dell’Inghilterra era definita “Regina del Grano” o “Madre della Spiga”. Era ritenuto vero che col procedere della mietitura, lo “spirito del grano” indietreggiasse fino all’ultimo covone. Nelle ultime spighe si incarnava la sua forza attiva, e perciò era tradizione mescolare una parte di queste alle sementi autunnali, in modo tale da permettere un buon raccolto per il futuro. Tuttavia l’entità, allontanata dal suo ultimo rifugio, doveva trovare per forza una nuova forma. Nelle popolazioni più arcaiche questo spirito si incarnava in un uomo, possibilmente un forestiero estraneo alla comunità, che si trovava a passare nelle vicinanze dei campi durante la mietitura, e in alcuni casi se ciò non avveniva, nell’ultimo mietitore dell’ultimo covone. Il passaggio di stato da entità vivente nel grano a uomo, comportava il sacrificio di quest’ultimo, che una volta ucciso veniva arso e le sue ceneri raccolte ed infine sparse sui campi come “divino” fertilizzante. Il sacrificio di una vita umana per la mietitura era un rituale decisamente molto antico, e presto, col crescere del valore della comunità, venne soppiantato dal sacrificio animale, che poteva riguardare i cani, galli, buoi, vacche, scrofe, lupi e cinghiali, quindi dagli animali domestici a quelli più pericolosi per il villaggio. Anche in questo caso gli animali erano condotti in prossimità dell’ultimo covone, per permettere loro di accogliere l’entità sacra. Aforismi e massime sul sorriso: (dal sito www.daimon.org) – Un giorno senza un sorriso è un giorno perso (Charlie Chaplin) - Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno (Friedrich von Schiller) - Se tutti noi ci confessassimo a vicenda i nostri peccati, rideremmo sicuramente per la nostra totale mancanza di originalità (Kahlil Gibran) - L’umorismo è il più eminente meccanismo di difesa (Sigmund Freud) - Il riso è la distanza più corta tra due persone (Anonimo) - Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare (Friedrich Nietzsche) - Cerca il ridicolo in ogni cosa e lo troverai (Jules Renard) - Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già trovato qualcuno cui dare la colpa (Arthur Bloch) - Il riso è il sole che scaccia l’inverno dal volto umano (Victor Hugo) - Se guardi indietro potresti ricordare qualcosa che non tornerà più. Se guardi avanti potresti pensare a qualcosa che non arriverà mai. Chiudi gli occhi e riaprili solo quando avrai la forza di tornare indietro senza piangere e guardare avanti sorridendo (Anonimo) Un santo per volta: 4 luglio, santa Elisabetta di Portogallo, nacque a Saragozza (Spagna, 1271 – morì a Estremoz, Portogallo, 4 luglio 1336). L’ultimo anno di vita Elisabetta pellegrinò, una seconda volta, a San Giacomo de Compostela, con due donne. Volle fare a piedi il lungo viaggio nonostante i suoi 64 anni e mendicare di porta in porta il vitto quotidiano. Al ritorno le fu annunziato che suo figlio, Alfonso re del Portogallo, e suo nipote Alfonso, re di Castiglia, si erano dichiarati guerra. Elisabetta si portò a Estremoz nella speranza di strappare parole di pace dalla bocca del figlio da portare al nipote in Castiglia, ma una violenta febbre non le lasciò nessuna speranza di vita. Si mise a letto, fece testamento alla presenza del figlio e della nuora, e ricevette il Viatico tra sospiri e lacrime, rivestita del suo abito di penitenza, inginocchiata, nonostante l’estrema debolezza, davanti all’altare eretto nel suo appartamento. Alla regina Bianca, che l’assisteva e che era stata la compagna delle sue visite ai poveri e ai malati, ella chiese che avvicinasse al suo letto una sedia per Maria SS. la quale le era apparsa radiosa, vestita di bianco, in compagnia di S. Chiara e di altre sante. Morì il 4-7-1336 dopo aver recitato il Credo e mormorato: Maria, mater gratiae. Il corpo di Elisabetta fu trasportato a Coimbra e seppellito nella chiesa delle Clarisse dove si è conservato incorrotto. Urbano VIII la canonizzò il 24-6-1626. Luglio in cucina: Semifreddo di albicocche al moscato. Ingredienti: 2 tuorli; 1 dl Moscato naturale; 50 gr di zucchero; 100 gr di purea di albicocche fresche cotte con 50 gr di zucchero; 3 dl di panna montata; 30 gr di pistacchi. Per la cialda alle mandorle: 125 gr. zucchero a velo; 50 gr. succo di arancia o di ananas; 35 gr. burro fuso; 65 gr. mandorle a filetti; 40 gr farina; 1 pizzico di sale; scorza grattugiata di mezza arancia. Per la salsa ai frutti di bosco: 100 gr. acqua; 100 gr. zucchero; 125 gr vaschetta di frutti di bosco misti. Preparazione: montare a bagno maria i tuorli, il moscato e lo zucchero fino alla consistenza di uno zabaione. Continuare a montare a freddo. Unire la purea di albicocche e completare con la panna montata e i pistacchi tritati. Disporre negli stampi, abbattere e conservare in freezer. Mescolare tutti gli ingredienti e fare riposare almeno un’ora in frigorifero. Stendere un sottile strato di impasto su una teglia con carta forno e fare cuocere nel forno a 160° fino a che sono di un bel colore dorato. Dargli la forma desiderata quando sono ancora calde. Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero, togliere dal fuoco e far raffreddare. Frullare i frutti di bosco con lo sciroppo e raffinare la salsa al passino. Servire il semifreddo con la salsa, la cialda un insalata di albicocche fresche, pistacchi tritati, menta fresca e zucchero a velo. Tempo di preparazione: 20 minuti. l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Domenica 26 giugno GALLIO: OMV – Via Kemplen Domenica 3 luglio SASSO DI ASIAGO: TOTAL - Via Chiesa TRESCHE’ CONCA: AGIP – Via Campiello Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Stefano Angonese, Giovanni Dalle Fusine Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Anna Dalle Nogare, Luigi Frigo, Filippo Menegatti, Riccardo Mosele, Andrea Benetti, Alessandro Cunico, Christian Comelato, Luciana Del Giudice, Andrea Cunico Jegary Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione giornale: Davide Degiampietro Foto: Roberta Strazzabosco, Roberto Costa Ebech, Archivio Giornale, Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Dalle ore 8.45 di sabato 25 giugno alle ore 8.45 di sabato 2 luglio CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio – Via Roma, 33/a ENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna Gabrielli – Piazza Del Popolo, 16 Dalle ore 8.45 di sabato 2 alle ore 8.45 di sabato 9 luglio ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento ARIETE E’ giunta l’ora di abbandonare l’abituale prudenza per concedersi quei piccoli piaceri quotidiani che i solito considerate sprechi di tempo e di denaro. Tutto ciò che avete finora trascurato, impegnando le vostre migliori energie nel dovere, deve essere adesso rivalutato: l’amore potrà darvi nuove sensazioni, specie se avete fatto un incontro interessante. TORO Siete più che favoriti da un destino che vi presenta le occasioni più adatte per ottenere senza sforzo ciò che finora non siete riusciti a realizzare. Nell’amore ogni illusione va abbandonata. Puntate su un approccio realista e generoso verso il partner: potrebbe darvi qualche momento di perplessità, ma sarete in grado di gestirlo con la pazienza. GEMELLI Potrete farvi valere con successo, sia nella vita di relazione che nei rapporti di lavoro. Scegliete quindi liberamente il settore che preferite, muovendovi con perseveranza e tempismo. Venere vi è amica, dunque l’amore può darvi nuovi piaceri, da vivere nella consapevolezza che non sono eterni. Nel lavoro, invece, meglio procedere con prudenza. Ù CANCRO Potete permettervi qualche insolita trasgressione alle regole che più vi infastidiscono, come le abitudini di lavoro o i soliti ritmi familiari, concedendovi qualcosa di speciale che vi obbligherà a rientrare nella norma, anche se non ne siete entusiasti. L’amore va seguito con pazienza, anche nei suoi segnali negativi. LEONE Venere brilla intensamente a vostro vantaggio: sia l’amore che le battaglie verbali, oltre alle questioni finanziarie, vi vedono in posizione di favore. Ora dovete organizzarvi per non perdere una battuta. Se avete avuto un momento critico con un partner instabile, ricorrete a una breve assenza: funzionerà. Elaborare una strategia per voi è facilissimo. VERGINE Non drammatizzate quella parola in più che potrebbe essere sfuggita per sbaglio a qualcuno da cui vi aspettate la medesima comprensione. Ridimensionate un rapporto troppo enfatizzato e riuscirete a non farvi coinvolgere in inutili discussioni che potrebbero indurvi ad assumere un atteggiamento eccessivo in una questione di poco conto. BILANCIA Potete offrirvi un insolito piacere senza sentirvi in colpa, specie se riguarda la vita di relazione e avete voglia di svago. Evitate però di fare confidenze a persone che non conoscete a fondo, specie nell’ambiente di lavoro dove occorre la massima prudenza, se non volete trovarvi al centro di pettegolezzi. Un progetto impegnativo può andare a buon fine. SCORPIONE La tolleranza e la comprensione verso chi non si comporta bene, ma non ha precise colpe nei vostri confronti, è la scelta giusta. In amore conviene un’attenta prudenza, senza però attendervi grandi risultati nell’immediato. Nelle spese potete permettervi qualche lusso, specie se negli ultimi tempi vi siete impegnati nel lavoro e avete bisogno di conferme. SAGITTARIO In assenza di novità, conviene dedicarsi a fare ordine non soltanto nella vita di relazione, ma anche nelle finanze e nelle idee, oltre che nei cassetti, dove potreste ritrovare qualche ricordo dimenticato che non ha perduto il suo fascino. Nell’amore avete più di una possibilità: scegliete con calma, non la più facile, ma la più soddisfacente. CAPRICORNO Le gratificazioni d’amore che desiderate sono a portata di mano, ma vi è il rischio di esagerare con la vostra irruenza, sciupando un’occasione di piacevole svago: non tiratevi indietro di fronte a una proposta coraggiosa, che potrebbe farvi sentire a vostro agio in una dimensione insolita, fosse anche un’evasione dalle noiose faccende quotidiane. ACQUARIO Qualcuno potrebbe criticarvi, provocando una reazione del tutto sproporzionata: tenete a bada la lingua, prima di reagire in modo scomposto e, prima di parlare, fate un attento esame di coscienza. Saturno nel vostro segno vi rende insolitamente severi e forse anche troppo precisi: non impuntatevi su una questione non essenziale e date più spazio alla fantasia. PESCI La vostra innata curiosità è accentuata da Mercurio, Venere e Marte, che potrebbero farvi perdere il controllo, facendovi parlare a sproposito e prendere impegni che non siete sicuri di poter sostenere. Per non pentirvi di una sciocchezza, scegliete il silenzio in un rapporto che sentite pericolante, assentandovi con eleganza da una situazione che non controllate. Citazioni Francescane a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana “Non appoggiarti all’uomo: deve morire. Non appoggiarti all’albero: deve seccare. Non appoggiarti al muro: deve crollare. Appoggiati a Dio, a Dio soltanto. Lui rimane sempre.” (San Francesco d’Assisi a Santa Chiara) 8 l’Altopiano Sabato 25 giugno 2011 27 Sei mesi di studio in Sud Africa per l’asiaghese Marco Pellegrini Marco Pellegrini, classe 1983, ha deciso, come tanti ragazzi fanno, di completare la sua formazione accademica all’estero; la singolarità della sua esperienza, però, si riscontra nella meta: a differenza di molti ragazzi italiani, che prediligono per il loro iter di studi università rinomate in ambito europeo o statunitense, l’asiaghese ha optato per il Sud Africa. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Tecnologie forestali e ambientali e aver portato a termine con successo il corso di laurea magistrale in Scienze forestali e ambientali, Marco è riuscito a ottenere la borsa di dottorato in Meccanizzazione dei processi agricoli e forestali presso l’Ateneo patavino, cosa che gli ha permesso di occuparsi di viabilità forestale e, durante il suo soggiorno estero, di macchinari forestali. Durante questo anno accademico, infatti, ha deciso di completare il suo dottorato (che concluderà con la discussione della sua tesi all’inizio del nuovo anno) con un periodo di ricerca di sei mesi presso l’Università di Stellenbosch (vicino a Cape Town), città dell’estremo sud dell’Africa divenuta sede di un Ateneo all’avanguardia e competitivo a livello internazionale. Soggiornando all’interno di una residenza per studenti, Marco è venuto a contatto con un’altra realtà, non solo partecipando alle attività di ricerca del Department of Forestry and Wood Science dell’Università, ma anche assaporando paesaggi e conoscendo culture prima di allora solo immaginate. Ha conosciuto studenti provenienti da tutto il mondo; infatti, mentre in Italia non è molto comune completare i propri studi in Sud Africa, nel resto del mondo questa sembra essere una meta piuttosto ambita. Ironia della sorte, tuttavia, Marco ha incontrato un altro studente di Padova e, tra i molti italiani migrati in terra africana per avviare piccole e medie imprese in ambito agro-alimentare, ha stretto amicizia anche con una coppia che, proprio lì, ha aperto un panificio. Oltre allo studio, lo studente asiaghese ha potuto perfezionare il suo inglese e venire a contatto con le undici I Veneti del Chierese in visita ad Asiago glia è originaria della contrada Leghen di Visita di cortesia ad Asiago dell’associa- Dino Cherubin e Bruno Gallio – E’ proprio la nostalgia delle nostre zione “Veneti del Chierese”. Chieri è una origini che ci porta a visitare il Veneto, radici cittadina piemontese di 36 mila abitanti cui siamo ancora legati e di cui andiamo ora circa 10 km da Torino, famosa per la gogliosi”. Ad accogliere la delegazione lavorazione del fustagno. E proprio l’inchierese nella sala dei Quadri del Municipio dustria tessile ha richiamato lì centinaia l’assessore di Asiago Giampaolo Rigoni che di famiglie venete che nell’Ottocento ha illustrato brevemente la storia dalle loro terre si sono trasferite nel piedell’Altopiano e di Asiago. “La vostra assomontese alla ricerca di lavoro. Ancora ciazione è l’emblema del Veneto nel mondo oggi ben due borghi sono popolati inte– ha commentato Rigoni – Quel Veneto laramente da veneti con vie che ricordaborioso e ingegnoso che ha portato i veneti no i luoghi di provenienza tra cui via a ricoprire ruoli di assoluta rilevanza nei conAsiago e via Ortigara. “La nostra assotesti in cui si sono trovati”. Si è poi tenuta la ciazione, oltre a prestare servizio volonvisita alla città e ai suoi luoghi simbolo tra tario nel miglioramento della nostra cit- Foto di Roberta Strazzabosco tà, opera per mantenere vivo il ricordo delle nostre origini – ha cui il Sacrario militare, il parco Brigata Regina e la Comunità MonG.R. spiegato il presidente dell’associazione Dino Cherubin la cui fami- tana con la sua statua dedicata all’emigrante. lingue parlate nello Stato del Sud Africa; ha potuto toccare con mano il fenomeno dell’apartheid, ritenuto sconfitto, ma che costituisce ancora una piaga per la società sudafricana, in cui ai fiorenti centri cittadini si accostano ancora le township (baraccopoli), residui delle segregazioni razziali che creano un forte ossimoro sociale e umano. Nonostante la presenza di paesaggi a dir poco meravigliosi, dal Mozambico al deserto della Namibia passando per il Lesotho (stato indipendente interno al Sud Africa, dove Marco dice di aver assaporato la vera Africa), non vivrebbe in quei luoghi, anche se senz’altro ci tornerebbe. Infatti, a differenza della nostra Europa, lo Stato del Sud Africa si presenta meno sicuro, con un altissimo tasso di delinquenza che raggiunge il suo apice a Johannesburg. Il bilancio complessivo della sua esperienza è stato comunque molto positivo: il soggiorno all’estero è stato utile sia a livello didattico che a livello umano e culturale e si colloca al termine di un’esperienza accademica ricca di soddisfazioni, ma all’inizio di un percorso professionale, che siamo sicuri sarà altrettanto soddisfacente, grazie alla caparbietà e alla semplicità del nostro ricercatore asiaghese. Martina Rossi co Fiocurro azz Foto di Roberta Strazzabosco Sofia annuncia con grande gioia la nascita del fratellino Samuele! Congratulazioni a mamma Giulia e a papa’ Oscar. Foto di Roberta Strazzabosco Paola e Stefano Rigoni ringraziano vivamente la Marina Militare, parenti e amici tutti per aver condiviso con gioia il giorno del loro matrimonio e averlo reso ancora più felice. Ragazza con esperienza cerca lavoro anche saltuario come commessa, baby sitter o altro. Chiamare il n. 346 366 76 54 Dog - sitter offresi, anche per piccoli lavori di toelettatura Per contatti: 338 1460517 Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Via Jacopo Scajaro - 36012 Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. 8 Sabato 25 giugno 2011 l’Altopiano 28