Cause al Comune per risarcimento danni le richieste esose di

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Cause al Comune per risarcimento danni le richieste esose di
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
pag.10
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 349 - ANNO XIV - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
CANOVE
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SABATO 25 GIUGNO 2011
GALLIO
ROANA
L’idea di Massimo Barbierato
per il nuovo volto del paese:
tutti i particolari del progetto
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
Hoga Zait e il
richiamo della
tradizione:
pronti per
accedere i falò
Atti di
vandalismo ai
campi da tennis
di località
Pakstall
Via Bgt Julia
a gruviera:
“Il Comune
faccia la
sua parte”
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ASIAGO ATTUALITA’
Cause al Comune per risarcimento danni
le richieste esose di qualche cittadino
Il sindaco: “Il triste segno di una cultura del bene comune che passa e lascia il posto ad una società fatta di
assistenzialismo, di scappatoie e di espedienti” - Migliaia di euro spesi dall’ente per i ricorsi
Tutte le stelle dello sport
Pagine 20-21
Premiati i campioni altopianesi
Le squadre di hockey
su ghiaccio Under 18
Campioni d’Italia e la
squadra di serie A che
anche quest’anno ha
centrato lo scudetto
TURISMO
Con
“Altopiano
Card” nuove
agevolazioni
per gli ospiti
OSPEDALE
Pagina 4
CULTURA
Al valdostano
Alexis Bètemps
il premio
letterario Mario
Rigoni Stern
Grafica Altopiano
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Sport
Inaugurata la
nuova TAC,
mentre arrivano
i fondi per la
futura struttura
Il grande
ciclismo in
Altopiano con
il Giro del
Medio Brenta
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
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In ricordo degli emigranti
con profonda emozione
Dopo quella avvenuta in Australia a fine marzo, anche ad Asiago la
presentazione del volume “Altopiano di Asiago: terra delle nostre radici”
realizzato a cura della Comunità Montana di Melbourne
Un appuntamento denso di ricordi e di emozione
quello svoltosi
nella serata di
domenica 19 giugno nella sala
consiliare
di
Asiago. La Comunità Montana
e il Comune di
Asiago,
con
l’aiuto di Luciano
Gios e Roberta
Strazzabosco,
hanno organizza- Foto: Roberta Strazzabosco
to un incontro in ricordo crescita e dello sviluppo deldegli emigranti con la pre- la nostra economia.
sentazione del libro, già pre- E all’interno del fenomeno
sentato a fine marzo al emigrazione è sempre emoMelbourne, realizzato dalla zionante pronunciare il nome
locale Comunità Montana, Australia: un nome che fa
intitolato “L’Altopiano, ter- pensare sempre a quella parra delle nostre radici”.
te viva di Altopiano che apParlare di emigranti signi- punto risiede in quel continenfica ricordare un’importante te, specialmente fra
pagina di storia del nostro Melbourne e Sidney.
altopiano, significa parlare di Una terra l’Australia con la
coloro che lasciando questa quale l’Altopiano, nonostanterra e lavorando lontano te i tantissimi chilometri fatsono stati protagonisti della ti di terra e mare che ci se-
parano, ha un continuo filo
diretto, un rapporto stretto e
fraterno, un rapporto davvero speciale.
Nel corso della serata è
emerso ancora una volta
molto chiaramente come
laggiù non passi giorno senza che qualcuno pensi, sicuramente con nostalgia al nostro Altopiano; laggiù in tante famiglie si parla sempre
il nostro dialetto; laggiù in
tanti mai hanno dimenticato le
loro origini e le loro tradizioni
e le hanno insegnate e trasmesse ai loro figli.
Laggiù, in Australia, quando
arriva qualcuno
dall’Altopiano è
accolto con la
festa degna di un
re. E’ quel che
succede sempre
ed è quel che è
successo anche
recentemente, a
fine marzo, in
occasione della
visita istituzionale di una delegazione di amministratori
della Comunità Montana, dei
comuni di Asiago e Gallio in
modo particolare accolti con
un caldissimo abbraccio dai
nostri emigranti. Ed è per ricambiare quello stesso caldo abbraccio che è stata organizzata la serata, perché
era ad Asiago, arrivato, immancabile per la Grande
Rogazione, il presidente della
Comunità Montana di
Melbourne Luciano Benetti.
Dopo il saluto del sindaco
Foto: Daniele Paganin
Foto: Roberta Strazzabosco
di Asiago Andrea Gios, del
parroco di Asiago don Roberto Bonomo, del presidente della Comunità Montana Lucio Spagnolo e del
sindaco di Gallio Pino Rossi, assieme all’assessore al
turismo della “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” Andrea Benetti, parte della delegazione altopianese in Australia, con il supporto tecnico di
Roberta Strazzabosco, sono
state ripercorse velocemente
le tappe principali del viaggio.
Ornella Romanin, tra i curatori del libro, e Luciano Benetti,
hanno poi accompagnato il nutrito pubblico tra le pagine del
volume, scritto totalmente in
inglese perché vuol essere soprattutto una testimonianza
per i giovani figli di emigranti, perché conoscano le loro
origini e la terra delle loro radici. Il presidente della Co-
munità
Montana
di
Melbourne ha annunciato di
aver avuto contatti con la
Regione Veneto per una
prossima traduzione del libro
in italiano e la sua
commercializzazione anche
in Italia quale documento
prezioso sulla storia dell’emigrazione veneta. Il libro riporta infatti esperienze e ricordi
di chi ha dovuto lasciare la
casa e gli affetti per cominciare una nuova vita, immergendosi in un mondo diverso
dal proprio, facendolo forzatamente diventare tale con
gli anni. Anni trascorsi a lavorare e a far crescere le famiglie, sempre con il pensiero alla propria terra.
La nostalgia e le lacrime, ma
anche le soddisfazioni sono
contenuti in questo lavoro
che raccoglie anche un buon
numero di fotografie.
Una serata, quella di
Asiago che ha riunito
nella sala dei quadri
residenti ed emigranti, nella quale si sono
respirati l’unità e l’affetto di un’unica grande famiglia.
Tra sorrisi e l’inevitabile commozione, resta aperto l’invito fatto pubblicamente da
Luciano Benetti a don
Roberto Bonomo, di
organizzare come faceva don Antonio
Bortoli, un viaggio in
Australia nel 2012.
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
Ospedale, via libera
ai finanziamenti
L’importo complessivo è di 27 milioni 480 mila euro
(coperti per 19 milioni con fondi nazionali e per 8 milioni
480 mila euro con fondi stanziati dall’Ulss 3 di Bassano)
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, ha dato il
via libera alle procedure che
porteranno alla realizzazione
di una serie di importanti
opere di adeguamento strutturale e tecnologico dell’ospedale di Asiago, per un
importo complessivo di 27
milioni 480 mila euro (coperti per 19 milioni con fondi nazionali e per 8 milioni
480 mila euro con fondi stanziati dall’Ulss 3 di Bassano).
Le opere erano state inserite nell’Accordo di Programma Regione-Ministero della
Salute dell’11 dicembre
2009. Ora, con l’apposita
delibera, si può procedere
con l’iter per l’ottenimento
dei relativi finanziamenti nazionali disponibili in base al
cosiddetto “ex articolo 20”
che mette a disposizione fon-
di per il sostegno dell’edilizia sanitaria.
“Si tratta – ha sottolineato
Coletto – della positiva conclusione di un cammino non
facile, nel quale abbiamo dimostrato ancora una volta la
capacità di sfruttare fino in
fondo le possibilità offerte
dai fondi Cipe per l’edilizia
sanitaria. Ad Asiago partiranno lavori assolutamente necessari, con la sostituzione
di volumi esistenti che non
erano più compatibili con le
normative esistenti, a cominciare
da
quella
antisismica”.
Ora il progetto per il nuovo
ospedale di Asiago potrà essere presentato a Roma per
l’approvazione e, una volta
acquisita, si potranno avviare le gare. “Sarà un ospedale generale – ha avuto modo
di ribadire anche recente-
mente ad una serata del
Rotary Club di Asiago, il direttore generale Valerio
Alberti - che disporrà di 120
posti letto di cui 90 ordinari
e 30 per day hospitalsurgery , con due sale operatorie, ambulatori e servizi
di riabilitazione. Sarà sviluppato in orizzontale (dell’esistente resterà solo la parte
nuova della struttura anche se
nel progetto finale non sarà più
destinata a Pronto Soccorso),
col pieno rispetto dell’impatto ambientale e del paesaggio,
con la creazione di adeguati
parcheggi. Sarà una struttura
che punterà su di un’organizzazione moderna di carattere
dipartimentale con una gestione unitaria ed una forte collaborazione e cooperazione con
Bassano, nel reciproco interesse ed a garanzia di buona
salute”. Stefania Longhini
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Anagrafe cimbra: “I sindaci
si diano una mossa”
Prosegue l’attività
del Comitato per la
rifondazione della
Federazione dei
Cimbri dei Sette
Comuni. Ultima
iniziativa in ordine
di tempo è la richiesta a tutti i sindaci altopianesi a
prestare la disponibilità dei propri
uffici anagrafici alla distribuzione e al ritiro della
modulistica necessaria per
l’adesione dei cittadini all’anagrafe dei Cimbri. Il Comitato
è stato costituito per ottemperare a quanto previsto dalla
legge quadro per le minoranze art. 11 e dal regolamento di
attuazione della legge 482/99
D.P.R. 2/5/2001 N° 345. Ovvero queste leggi che dettano
le norme, e l’attuazione delle
stesse, in materia di tutela delle
minoranze linguistiche storiche prevede anche la costituzione di un comitato che proceda a determinare se sul territorio in esame sia presente
effettivamente una minoranza
linguistica. Una determinazione che poi permetterebbe l’insegnamento della lingua
minoritaria, in questo caso il
cimbro, nelle scuole e il suo
uso nei documenti ufficiali,
prevede l’uso dei nomi storici
nella toponomastica e persino
la ritrasformazione dei nomi e
cognomi nella loro forma ori-
ginaria. Il tutto basato sul principio enunciato che “La Repubblica, che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della
lingua italiana, promuove altresí
la valorizzazione delle lingue e
delle culture tutelate dalla presente legge”.
“La Repubblica forse sì, ma finora i sindaci mica tanto – commenta ironicamente per il comitato Francesco Rodeghiero –
Abbiamo inviato la lettera di richiesta di disponibilità degli uffici anagrafici ai sindaci da oltre 20 giorni ma finora solo un
Comune ha risposto; gli altri
zero assoluto. E sì che non si
chiede nulla di eccezionale, solo
di depositare i moduli negli uffici anagrafe come succede con
tante iniziative popolari”. In pratica il richiedente, in conformità ai principi del “Patto Internazionale sui diritti civili e politici” e la “Convenzione quadro
per la protezione delle minoranze nazionali”, chiede di essere
registrato nella lista dei cittadini
di origine Cimbra (Germanica)
del proprio Comune.
Con questa richiesta
dichiara di essere di
nazionalità Cimbra
(Germanica) perché
nato da genitori madrelingua Cimbra
dell’Altopiano dei
Sette Comuni, oppure perché discendente di un nativo
madrelingua
dell’Altopiano dei Sette Comuni oppure perché discendente
da genitori madrelingua
Cimbra di Luserna, Tredici
comuni della Lessinia e del
Cansiglio riconosciuti come
minoranza etnica dalla Regione Veneto e Trentino A.A. Sud
Tirol e residente nel comune
nel quale si chiede l’iscrizione. Una volta raccolte tutte le
adesioni, spiega Rodeghiero, “il
Comitato si impegnerà ad adottare ogni iniziativa utile alla
promozione del rispetto dell’identità della comunità
Cimbra, del suo libero sviluppo sociale, economico, culturale e politico quale espressione effettiva della protezione internazionale dei diritti dell’uomo, senza alcuna discriminazione derivante dall’esistenza
di confini amministrativi o nazionali”. Da Rodeghiero un invito a tutti i cittadini
dell’Altopiano: “Caldeggiate i
vostri sindaci a dare questa
disponibilità; è un vostro diritto”.
Gerardo Rigoni
Inaugurata la nuova TAC
Una nuova TAC per Asiago. Una macchina più all’avanguardia, che consente di svolgere questo esame in modo molto più
veloce, bastano infatti pochi secondi, mentre prima ci volevano ben venti minuti, e sicuramente con maggior precisione. E’
stata inaugurata lunedì 13 giugno nella sala riservata a questa
apparecchiatura nel reparto di radiologia, al piano terra. Un’inaugurazione particolare con la presenza virtuale dell’assessore
regionale alla sanità Luca Coletto e del direttore generale Valerio
Alberti. Virtuale perché entrambi si trovavano al San Bassiano,
dove è state inaugurate altre nuove apparecchiature, in collegamento video con Asiago.
Alla presenza dei medici e del personale di radiologia, ma anche di altri reparti del nosocomio asiaghese, del vicesindaco di
Asiago Roberto Rigoni e dell’assessore alle politiche sociali Diego
Rigoni, dopo la benedizione
impartita dal cappellano dell’ospedale civile di Asiago don
Siro Micheletto, c’è stato il taglio del nastro. Nelle parole
degli amministratori comunali, il ringraziamento alla Regione per l’attenzione che dimostra per Asiago, per l’impegno
del direttore generale che si
prodiga per dare a cittadini e
turisti risposte concrete alle esigenze di sicurezza e di tutela
della salute e un grazie particolare a chi con passione e dedizione lavora nell’ospedale di Asiago. “Asiago, in rete con Bassano,
Il battiQuorum è passato
La campagna trasversale e
apolitica è stata appena sfiorata da fronde politicizzate e solo
negli ultimi giorni precedenti il
voto. Meno male, altrimenti
poteva andare diversamente,
col salto sul carrozzone dell’ultimo minuto da una parte e l’indicazione di libertà di voto dall’altra... Il 12 e 13 giugno hanno vinto gli uomini e le donne
di buona volontà, gli italiani che
han finalmente trovato una battaglia che valeva la pena di combattere insieme, per vincere la
guerra. Le percentuali parlano
chiaro e pochi son caduti nella
trappola dell’ “andate al
mare”che tanto costò a suo
tempo anche al governo Craxi.
E’ il primo referendum andato
a segno dopo 16 anni! Ci sia-
mo svegliati dal letargo, ci siamo svegliati e ci siamo. Alcune
figure di spicco han mostrato
di essere più coscienziose di
quanto ti saresti aspettato, altre
invece, allineate come nel solito teatrino, col solito “puparo”,
coi soliti burattini e con i soliti
slogan... “Il referendum è un
istituto inutile, obsoleto”, “L’acqua sarebbe comunque stata
pubblica”, “Il nucleare non si
sarebbe mai fatto”, “Il legittimo impedimento sarebbe comunque decaduto a settembre”. Non l’han pensata così né
Risultati (in ordine di percentuale di votanti) negli 8 Comuni
Lusiana: 60,81; Rotzo: 60,55; Conco: 57,03; Asiago: 53,18;
Roana: 50,47; Foza: 50,00; Enego: 48,55; Gallio: 44,39
il Presidente della Repubblica,
Napolitano né Papa Benedetto
XVI°, né 27 milioni di italiani
(dotati di cervello!), che stavolta hanno voluto saperlo prima,
prendendone coscienza di persona, veneti in testa: verdi, rossi
e azzurri, in egual misura. Una
nuova era si apre, per i
depositari del futuro, i giovani.
Bastava monitorare FB,
Twitter, la rete in genere, per
capire che proprio loro son stati
gli artefici di questo successo
senza
precedenti.
Il
battiQuorum è passato, l’attesa e l’incertezza dopo mesi di
lotta anche, adesso possiamo
tirare un sospiro di sollievo e
cominciare a sperare.
Beppa Rigoni Scit
e con gli ospedali della regione - ha sottolineato dal canto suo
Coletto - è un presidio importante che avrà gli investimenti necessari per funzionare bene”. Il direttore generale ha tenuto tra
l’altro a sottolineare la riattivazione ad Asiago dell’ambulatorio
di diabetologia (sono ben 700, 400 nella sola Asiago, coloro
che soffrono di diabete).Entro qualche mese, su richiesta dei
medici dell’ospedale asiaghese, dovrebbe essere aperto anche
S.L.
l’ambulatorio di endocrinologia.
Cinema LUX ASIAGO
MERCOLEDI' 29 GIUGNO ORE 21.00 IN 3D
GIOVEDI' 30 GIUGNO ORE 21.00 IN 3D
VENERDI' 1 LUGLIO ORE 21.00 IN 3D
SABATO 2 LUGLIO ORE 16.00 18.30 21.00 (ore 18.30 NO 3D)
DOMENICA 3 LUGLIO ORE 16.00 18.30 21.00 (ore 21.00 NO 3D)
LUNEDI' 4 LUGLIO ORE 16.00 18.30 21.00 (ore 18.30 NO 3D)
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l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
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ATTUALITA’
Il turista si coccola con l’Altopiano Card
La Comunità Montana lancia la proposta a sostegno del comparto turistico alberghiero.
Un servizio efficiente ed una migliore ospitalità per i turisti e un segnale di “comprensorialità”
Un nuova proposta per
l’estate a sostegno del
comparto turistico alberghiero dell’Altopiano. E’
l’”Altopiano Card” cioè la
card del turista fruibile da tutti
gli ospiti degli hotels degli otto
comuni. A presentarla è l’assessorato al turismo della
Comunità Montana “Spetta-
Andrea Benetti, assessore
al turismo della
Spettabile Reggenza
bile Reggenza dei 7
Comuni”. La carta,
disponibile fra qualche giorno negli alberghi, consente di
ottenere
alcune
agevolazioni:
innanzitutto alcuni
benefici riguardanti i
giorni di raccolta funghi già introdotti dall’ assessorato al Turismo
della Comunità Montana lo scorso anno e
riconfermati per la stagione alle porte. Inoltre,
tramite alcuni accordi
con attori privati e pubblici, si renderà utile per
fruire di sconti e prezzi
particolarmente vantaggiosi per l’ingresso in alcune strutture turistiche
altopianesi come cinema, piscina, Stadio del
Ghiaccio di Asiago.
La funzione di questa nuova carta
sarà quella di offrire un servizio
efficiente
ed
un’ospitalità migliore ai clienti
dell’Altopiano, oltrechè quella
di destagionalizzare l’offerta
turistica altopianese. Infatti alcune agevolazioni previste saranno fruibili solamente in periodi di bassa o bassissima stagione, così da incentivare il turista a ritornare sull’Altopiano
Il gotha tecnico del fondo
si è riunito ad Asiago
Asiago si conferma casa dello sci da fondo italiano. Infatti, proprio ad Asiago si è
riunito tutto il gotha tecnico
dello sci nordico nazionale
impegnato in una serie di
incontri per adottare un’unica filosofia di allenamento.
Sono tre le direzioni tecniche della fisi (sci fondo,
combinata e biathlon) che
sono state ospitate dal Comune di Asiago; un’ospitalità offerta sia per il prestigio turistico sia perché
Asiago e lo sci da fondo sono
uniti da un profondo amore
fin da tempi degli sci di legno e quando le scioline erano ancora da inventare. “Si
sta cercando di favorire
l’adozione di un linguaggio
comune tra tecnici – spiega
Guido Carli nella doppia veste di assessore asiaghese
e consigliere federale – E
l’appuntamento asiaghese
rappresenta la prima volta
che tecnici e direttori agonistici si siedano attorno ad un
tavolo per confrontarsi. Ed il
motivo è semplice: con un linguaggio comune si riesce a
valorizzare meglio sia il tecnico sia l’atleta e anche il lavoro prezioso degli sci club.
Perché il dovere della federazione non è quello di sostituirsi ai comitati regionali o
ai club ma di fungere da supporto uguale per tutti”. “E’
quasi una ricostituzione del
settore “discipline nordiche”
di 20 anni fa – aggiunge il
vicepresidente nazionale
della Fisi, Alberto Piccin –
Dopo questo incontro il passo successivo è quello di trasmette questo linguaggio comune ai comitati regionali
che a loro volta lo trasmetteranno agli sci club perché
è dalla base che si deve costruire il linguaggio comune”. Tra i relatori della due
giorni ci sono, oltre a Piccin
e Carli, Alfons Thoma della
scuola tecnici federali, Giuseppe Chinetti, Pier Luigi
Costantin, Stefano Saracco,
Alfredo
Stauder
e
Gianfranco Pizio. Su medicina e ricerca hanno riferito
Arrigo Canclini sulle analisi
biomeccaniche effettuate sugli atleti, Filippo Balestreri sulle valutazioni funzionali e Stefano Maldifassi sull’innovazione e progetti in corso da
aperte della Fisi. Tra i presenti Silvio Fauner, Fabrizio
Curtaz, Giuseppe Ploner, Paolo Riva, Carlo Petrini e il
nostro Alberto Rigoni.
Gerardo Rigoni
d u rante i mesi meno “affollati”. “Ho fortemente voluto introdurre questo strumento – commenta Andrea
Benetti, assessore al turismo
della Spettabile Reggenza perchè lo ritengo un segnale
di “unitarietà” e di
“comprensorialità”, essendo la
carta utilizzabile dal turista di
Gallio, così come da quello di
Enego, Foza o Canove.
Credo sia importante far
si che il turista che soggiorna per qualche tempo
in uno dei nostri comuni
possa essere spinto a visitare anche gli altri paesi
dell’Altopiano: è per questo
che abbiamo previsto le
agevolazioni dell’ Altopiano
Card, proprio per fornire una
motivazione in più affinchè il
turista giri e conosca appieno
il nostro meraviglioso
Altopiano. Inoltre talune
agevolazioni prevedono
scontistiche fruibili nei mesi
autunnali, tali da incentivare
il turista a tornare in
Altopiano anche in periodi di
bassa o bassissima stagione.” “Per la prima volta –
continua Benetti – presentiamo uno strumento che mette
assieme tutto il territorio, consci dell’importanza di fare
squadra e dare una visione unitaria del nostro Altopiano. Per
la stagione estiva 2011
l’Altopiano Card avrà, inoltre, carattere sperimentale: valuteremo se riproporla in modo
magari più articolato per
l’estate 2012 o addirittura per
la prossima stagione invernale”. GiovanniDalle Fusine
Sapor d’acqua natia
L’immunità da insegnante
Ha detto la cosa più scontata eppure il tam-tam anche
stavolta ha funzionato alla
grande. Viene il sospetto che
in un mondo in fase di “complicazione avanzata” ritornare alla semplicità sia il segreto per accendere il dibattito.
E, magari, renderlo frizzante. Come nel caso del voto
in condotta da riservare ai
professori, probabilmente
una delle poche dichiarazioni politiche che abbia acceso
l’attenzione del popolo che a
scuola vorrebbe andarci non
solo per sentirsi riempire di
nozioni ma qualche volta anche per sentirsi acceso da
una passione. In fin dei conti
c’è da giurarci che l’assessore Donazzan – donna avvezza da anni a correre su
una lama affilata qual’è il
mondo dell’Istruzione e della Formazione – conosce
benissimo l’etimo del verbo
sapere: ovvero la radice latina che attesta il significato di
“provare gusto, assaporare”.
Ragione per cui il sapere si
apprende più facilmente se
passa attraverso il sapore
dell’insegnamento docente.
Nulla di più scontato eppure
- a serrande calate sull’anno
scolastico passato – val bene
ricordarlo: si può essere costretti ad andare a scuola (e
questo lo sperimentiamo quotidianamente, almeno fino ai
16 anni) ma non si può essere costretti ad ammettere
che ogni giorno la scuola sia
“saporita”.
Il più delle volte ci s’abbatte
sul popolo che giace supino
davanti alla cattedra: lo si bolla come addormentato, disinteressato, disaffezionato e
qualunquista. Per non aggiungerci manipolato, sornione e imbranato. Stavolta
l’obiettivo è spostato sull’uomo/donna che sta sulla cattedra: non basta più la competenza, serve lo stile per far
sì
che
le
nozioni
attecchiscano nel senso più
botanico del termine, mettano radici e facciano germogliare quella curiosità che nel
mondo classico era una delle condizioni prime per accedere al mondo dell’intelligenza. Perchè senza curiosità da
laboratorio creativo l’aula
scolastica diventa una zona
da “catena di montaggio”,
dove la curiosità è tradita a
scapito della sicurezza di una
promozione promessa. Chiedere che anche i professori
vengano giudicati di fronte
alla corte marziale della condotta potrebbe semplicemente significare di chiedere loro
d’essere non solo competenti
ma pure appassionati e appassionanti: in fin dei conti il
buon don Bosco diceva che
l’educazione è una cosa del
cuore. E il cuore vive prima
di tutto di passione. Nulla toglie a chi a scuola ci va per
apprendere (perchè ci sono
anche coloro che a scuola ci
vanno per dimostrare di sapere già tutto, ndr) la necessità di sudare, di faticare e di
applicare la massima di
Plauto il quale sosteneva che
“chi vuole la mandorla rompa il guscio”. Ma il processo
sarebbe meno noioso se
qualcuno col sorriso convincente ti facesse nascere il
sospetto che la mandorla valga la fatica di rompere quel
guscio. Dal voto in condotta
ai docenti – che siamo certi i
ragazzi firmerebbero all’unanimità – si passerebbe poi facilmente al verificarne l’amore per la vita, la passione di
un senso da ricercare assieme, la disponibilità a costruire una coscienza organizzando la speranza nell’animo
degli studenti. E’ un chiedere troppo? D’altronde l’insegnante deve sapere perchè
sta comunicando, come
l’alunno deve sapere perchè
sta apprendendo. In caso
contrario da officina delle
idee la scuola diventa fotocopiatrice d’ingiallite nozioni.
Rese ancor più insopportabili
dalla tristezza nascosta dentro la voce e il gesto di chi
s’ostina a pensare che stare
sulla cattedra sia sinonimo di
“immunità da insegnante”.
Don Marco Pozza
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
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ATTUALITA’
Risarcimento danni per infortuni su strade e marciapedi:
migliaia di euro spesi dal Comune per cause e ricorsi
Recentemente sono state presentate due richieste la cui somma totale ammonta ad oltre 100 mila euro. Il sindaco: “Il triste
segno di una cultura che passa e lascia il posto ad una società fatta di assistenzialismo, scappatoie ed espedienti”
Gianni Bordin si è dimesso
Gianni Bordin
Il consigliere di minoranza ad Asiago lascia per
motivi personali - Al suo posto Alessio Barolo
Gianni Bordin, consigliere di
minoranza ad Asiago, lascia il
suo incarico in seno al consiglio comunale. Una scelta,
quella che lo ha portato a presentare le dimissioni, dettata
solo da problemi strettamente personali. Al suo posto subentra nel gruppo di minoranza in consiglio Alessio Barolo.
In occasione della seduta
consiliare in cui si è provveduto alla surroga del consi-
Alessio Barolo
gliere, il capogruppo d’opposizione Paolo Finco ha ringraziato Bordin per aver sempre
svolto all’interno del gruppo,
ma anche del consiglio, un
ruolo collaborativo e sempre
molto attento e critico. “Ha
messo in campo la sua capacità di sviscerare le varie
problematiche, con senso di
equilibrio e di moderazione, che
erano propri della sua personalità e della sua formazione – ha
detto Finco - La sua particolare attenzione per le
problematiche sociali e sanitarie è stata al centro delle priorità del nostro gruppo, che ha
intrapreso azioni e formulato
proposte nei vari campi dell’azione amministrativa. Sicuramente non lasceremo cadere nel vuoto le idee e le priorità
che ci siamo dati all’inizio di
questo mandato amministrativo e di cui è stato protagonista
il consigliere Bordin; anzi, raccogliendo il suo invito, vigile-
remo perché della difficile situazione economica non abbiano a farne le spese le persone
più deboli o fragili. Questa è la
consegna che ci lascia il consigliere Bordin, che riteniamo
estremamente significativa e
degna di attenzione da parte di
tutto questo Consiglio”. E’ seguito il benvenuto al neo consigliere Alessio Barolo, che torna
a sedere sui banchi del consiglio per la seconda volta: nel
quinquennio 1999 – 2004 era
stato consigliere di maggioranza. “Siamo certi – ha sottolineato Finco - che la sua esperienza e le sue capacità saranno una
risorsa per tutto il consiglio comunale”.
Il nuovo “calcio d’inizio” per la
Lega Nord Asiago siglato da Maroni
Venerdì 20 maggio scorso, si
sono svolte presso la sede della Lega Nord di Thiene, le elezioni del nuovo Segretario e del
nuovo Consiglio della Sezione
Lega Nord del capoluogo
altopianese. Le candidature a
Segretario erano due: quella di
Luigi Faravelli di Roana e di
Bruno Oro, di Foza. Letti i programmi dei singoli candidati si
è passati alla votazione con
l’elezione all’unanimità di Bruno Oro. Nella votazione successiva, sono stati eletti i membri del Consiglio direttivo, rispettivamente:
Roberta
Marcolongo di Foza, Matteo
Nicolussi e Franco Sella di
Asiago ed Ermanno Frigo di
Roana. Martedì 31 maggio, si
è tenuto il primo consiglio
direttivo con la nomina a Segretario amministrativo del
roanese Luigi Faravelli. Il neoSegretario Oro spiega il punto
fondamentale del programma
da lui presentato. “La cosa primaria è la concretizzazione
dell’Art. 1 dello Statuto della
Lega Nord, quello di portare all’indipendenza della Padania
attraverso metodi democratici
e il suo riconoscimento internazionale quale: “Repubblica
Federale Indipendente e Sovrana”. Le scelte della Sezione, afferma Oro, dovranno essere
condivise da tutti i soci e non
solo fra pochi: vi sarà così l’avvio di un processo di limpidezza e trasparenza, nel pieno rispetto dei regolamenti e dello
statuto del partito. Quali saranno le iniziative del neo-Segretario per questi primi mesi di incarico? “In queste settimane col
nuovo gruppo di lavoro, stia-
mo creando una segreteria operativa per dare risposta ai soci
che in questi anni si erano purtroppo allontanati e attivando
altresì, momenti di aggregazione tra soci e semplici simpatizzanti: sappiamo già che dovremo darci molto da fare!”
Quanto all’espressione: nuovo
calcio d’inizio? “Il calcio non
è fra miei sport preferiti, ma
un pallone, di colore verde ovviamente, è il simbolo
autografato dal Ministro
Maroni in persona, quale augurio per il nuovo corso della
Sezione Lega Nord di Asiago.
La festa della nostra sezione,
un vero nuovo calcio d’inizio
pieno di sorprese, avrà luogo
venerdì 15 luglio prossimo,
presso lo Sporting Residence di
Asiago”.
Lega Nord Asiago
Migliaia di euro per cause e ricorsi. Non sono quelli spesi dal
Comune di Asiago nei vari procedimenti contro le lottizzazioni
o per altre questioni urbanistiche. Sono i costi legali sostenuti dall’ente comunale per far
fronte a richieste di risarcimento danni da parte di privati per
infortuni in seguito a cadute
causate dal ghiaccio o da buche
nei marciapiedi. Richieste di danni per decine di migliaia di euro
ad ogni procedimento tanto che
il sindaco di Asiago Andrea Gios
ironicamente ha commentato:
“Per fortuna non avvaloriamo tra
i nostri ospiti ballerini di rilievo”.
“Di recente sono giunte ai nostri
uffici delle richieste per danni subiti in seguito a cadute che hanno
lasciato a dir poco esterefatti –
spiega Gios – Non per il fatto che
qualcuno ci chieda un risarcimento, se effettivamente il Comune è
responsabile è giusto che risponda, ma per gli importi.
Solo per le ultime due richieste
la somma totale supera i 100
mila euro, e posso assicurare
non per danni gravi o permanenti”. Tra i vari casi che si presentano ci sono quelli di persone che cadono per il ghiaccio,
in particolare quello nascosto
sotto neve fresca, chi invece
causa marciapiedi sconnessi,
chi per buche nelle strade. Qualcuno è caduto durante la Notte
Nera e chiede il risarcimento
perché era buio. “Ripeto: se ci
sono delle responsabilità l’assicurazione del Comune ne risponderà, ma in alcuni casi anche l’assicurazione si rifiuta di
far fronte a pretese esose di
persone che sperano di rifarsi
direttamente con il Comune –
prosegue Gios – E così facendo vanno a gravare sulle casse
comunali, togliendo delle risorse, già esigue, ad altri bisogni,
alla comunità, ai lavori di rifacimento degli stessi marciapiedi dove sono caduti. Perché da
dove si pensa possano arrivare
i soldi se non dalle tasche degli
stessi cittadini?”. “Ma poi quello che mi preoccupa non è la
richiesta danni, non è andare in
tribunale, non il fatto in sé ma
un atteggiamento che si sta insinuando nella nostra comunità
che non ci appartiene – considera il primo cittadino – Un atteggiamento del più furbo, del
voler approfittare di ogni occasione per il guadagno, il danno
visto come opportunità. Sono
segni di una società, la nostra,
che degenera, perché le richieste giungono soprattutto da
nostri cittadini”. “E’ triste perché lungo questa direttrice cresce l’individualismo esasperato
dove non c’è più spazio per la solidarietà, per il volontariato, per un
senso di società civile che erano,
e credo ancora siano, alla base
della nostra cultura contadina e
montanara – conclude Gios – E’
triste perché sono i segni di una
cultura che passa lasciando spazio ad una società fatta di
assistenzialismo, di scappatoie e
di espedienti”. Gerardo Rigoni
Al Museo
dell’acqua
internet gratuito
Nuove attività e iniziative al
Museo dell’Acqua di Asiago: il
Comune asiaghese, grazie a un
finanziamento regionale di
9.000 euro, ha dotato la struttura di un punto di accesso
pubblico a internet aperto al
pubblico dal 18 giugno 2011.
La Regione Veneto nell’ambito
delle misure del Programma
Operativo Regionale (parte
Fers, programmazione 20072013), come ha scritto il Vice
Presidente On. Marino Zorzato,
ha deciso di intervenire direttamente nel territorio regionale per
creare dei centri pubblici di accesso, denominati P3@Veneti.
L’obiettivo è quello di ridurre il
“divario digitale” dei cittadini e
delle famiglie attraverso nuove
opportunità di accesso ad
Internet mediante servizi gratuiti ed iniziative mirate di assistenza ai servizi digitali della
pubblica amministrazione e di
acculturazione ad internet e ai
servizi digitali. Da un recente
sondaggio Istat risulta infatti
che il personal computer è diffuso nel 54,3% delle famiglie
mentre l’accesso ad Internet nel
47.3% pertanto si osserva un
forte divario tecnologico da ridurre a fattori di tipo generazionale, culturale ed economico. Questo aumenta nelle famiglie composte da persone di
65 anni e più dove appena il
7,7% possiede un computer e
il 5,9% ha l’accesso a Internet.
Il progetto predisposto dall’Ufficio patrimonio ed ecologia del
Comune di Asiago ha localizzato presso la sede museale l’installazione di 4 postazioni
Internet complete di hardware
e software collegate alla rete
tramite wireless flat. L’ampio
locale situato al piano terra dell’edificio è comodamente raggiungibile dalle persone anziane e dai portatori di handicap.
Il centro “P3@Veneti” del Museo dell’Acqua sarà gestito e
coordinato dal Gruppo
Speleologico Settecomuni di
Asiago attraverso lo svolgimento di varie attività atte a
ridurre il “divario digitale” che
troveranno l’apice il prossimo
autunno con l’apertura delle
scuole. Sono in programma
corsi teorici e pratici sull’utilizzo dei pacchetti di automazione d’ufficio e multimediali
oltre naturalmente alla navigazione web e l’utilizzo della
posta elettronica aperti a tutti
i cittadini al fine di favorire l’inclusione nella società dell’informazione. Alla realizzazione hanno collaborato le ditte NTRNet
di Roana che ha curato i collegamenti wireless, la ditta
Interoffice di Asiago per gli
arredi e la ditta Ipermela di
Thiene per la fornitura e la configurazione dell’hardware e
del software. L’orario di apertura la pubblico è il seguente:
mercoledì dalle ore 20 alle ore 23;
sabato e domenica dalle ore 10
alle ore 12,30 e dalle ore 14,30
alle ore 18. Nei mesi di luglio e
agosto il centro sarà aperto tutti i
giorni dalle ore 10 alle ore 12,30 e
dalle ore 14,30 alle ore 18.
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
6
UNA SCUOLA DI QUALITA’
Alberghiero protagonista a 360 gradi
ASIAGO
Grande richiesta per manifestazioni a tutti i livelli anche fuori dai confini altopianesi
“Liberi di essere, liberi di
muoversi” con il nuovo
mezzo di trasporto per disabili
Un autoveicolo attrezzato per
il trasporto di persone con
disabilità. E’ il secondo che
arriva ad Asiago grazie all’accordo siglato dal Comune di
Asiago con la Società MLG
S.r.l. “Questa iniziativa – spiega l’assessore alle politiche sociali Diego Rigoni - con un
nome estremamente indovinato “Liberi di essere, liberi di
muoversi” sarà un grande valore aggiunto per la nostra
Comunità, a costo zero”. Per
poter realizzare l’iniziativa verranno infatti proposti sull’automezzo degli spazi pubblicitari, che gli imprenditori locali
potranno occupare; così facendo parteciperanno al Progetto
con un’ampia promozione
d’immagine e insieme realizzeranno un’ottima causa so-
ciale migliorando la vita e la
mobilità delle persone con
disabilità. “E’ sicuramente uno
dei casi in cui la sinergia tra
pubblico e privato, realizza un
progetto che produce concrete e tangibili utilità per tutti dichiara l’assessore Rigoni per l’Amministrazione un servizio gratuito, per i disabili un
grande vantaggio: “Liberi di
essere, liberi di muoversi” è per
le aziende un potente ritorno di
immagine attraverso un mezzo
che ogni giorno “è visibile” per
le vie del territorio”. La consegna del mezzo avverrà con una
cerimonia ufficiale a cui sarà
dato ampio risalto e a cui saranno invitate le istituzioni, le famiglie e gli imprenditori che, con il
loro contributo, permetteranno
di realizzare il progetto.
Ristorante
CASA
ROSSA
località Kaberlaba - Asiago
info 0424-462017
BIRRERIA
PIZZERIA
Musica dal Vivo
SABATO
Sabato19
25FEBBRAIO:
giugno
Live Music
Domenica 26 giugno
Aperitivo - Buffet in musica
con i GLP (dalle ore 17)
Certo a far bene ci si guadagna e così, fra un banchetto, una cena ed un
buffet per questo Ente o
per quell’Associazione, gli
studenti dell’Alberghiero si
sono conquistati una fama
che “pagano” con richieste di una loro presenza
che piovono un po’ da tutte le parti.
Così in questo segmento
finale dell’anno scolastico
il daffare è stato incalzante, a tratti frenetico.
Ne percorriamo a grandi
linee le tappe. Partiamo
con la 2^ edizione del “Festival della Ristorazione”, competizione enogastronomica a valenza formativa (ospitata il 27 e
28 maggio a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta) organizzata dalla Regione Veneto a cui hanno partecipato 15 scuole
alberghiere provenienti di tutta la Regione e che prevedeva
la preparazione di due piatti ideati dalle scuole che dovevano
scegliere da un’apposita lista un prodotto che avesse pertinenza con il territorio di appartenenza.
I nostri “eroi” hanno scelto come ingrediente principale per il
primo (Cannoncini alla Reggenza dei Sette Comuni)il formaggio (ma poteva essere diversamente?) “ed in particolare quello di malga dell’altipiano di Asiago - racconta il
porf. Meneghini - nello specifico quello prodotto da Malga
Porta Manazzo (tra l’altro l’unico prodotto presidio slow
food del territorio), ma anche la patata di Rotzo e,
come secondo piatto (Torresan con polenta al profumo di
ricotta affumicata e salsa di ginepro), il colombo di torre (o
più comunemente torrersan) di Breganze, abbinando vini
particolari: un favoloso bianco denominato <motte piane> (vincitore di un premio mondiale a Londra nel 2010)
veramente di grande eleganza e perfetto in abbinamento
ai nostri cannoncini, ed un marzemino prodotto da
Gaggian che ha saputo reggere senza timore il confronto con il petto di piccione cotto per soli 7 minuti in
forno già caldo”. Al seguito anche una classe prima per
far respirare ai ragazzi dal vivo le sensazioni e le emozioni
che l’evento avrebbe creato. Le premiazioni sono state effettuate dall’assessore all’istruzione della Regione Veneto,
Elena Donazzan ed il nostro Istituto si è classificato ad un più
che onorevole, meritatissimo 3° posto. Altro palcoscenico,
quello di Vicenza, dove il Comune ha voluto commemorare i
150 anni dalla nascita della Repubblica venerdì 10 Giugno
con un’iniziativa davvero originale.
“Esatto – continua Meneghini - all’altezza di ogni piazzola di sosta della scalinata che porta al Santuario di Monte
Berico le sette scuole alberghiere della Provincia di
Vicenza ed altrettante Associazioni legate al mondo dei
servizi, hanno organizzato dei punti di distribuzione.
Ogni scuola era abbinata ad una regione italiana e ne
proponeva il piatto più conosciuto. Noi abbiamo scelto
la Calabria e le sue polpettine di cosce di pollo, maiale
ed olive verdi schiacciate. Ne abbiamo preparate ben 800,
pensando potessero essere fin troppe, ed invece non ne
abbiamo avanzata neanche una. L’apprezzamento è stato unanime
ed anche il Sindaco Variati si è soffermato a
chiedere lumi circa la
nostra preparazione.
Gli studenti hanno intrecciato rapporti con i
giovani delle altre scuole, hanno assaggiato i
rispettivi piatti ed
espresso le loro opinioni. L’atmosfera, specie
alla sera, dopo l’accensione delle luci, era davvero intrigante, magica”.
Completando la sequenza eccoci tornare a casa, con tre appuntamenti raccontati sempre dal prof. Meneghini: “Cominciamo con sabato 11 giugno e con il primo raduno europeo degli spazzacamini per il quale è stato chiesto di
organizzare un buffet che a mezzogiorno si doveva tenere in piazza ma che, visto il diluvio che ha imperversato,
è stato spostato al coperto, nei locali della scuola alberghiera. Vestiti di nero con un fazzoletto giallo al collo e la nera tuba in testa, sembravano provenire direttamente dal famoso di film di Mary Poppins; quanto preparato ha raccolto soddisfazione e complimenti non solo
de promotori ma anche e soprattutto di loro, gli spazzacamini”. “Nel pomeriggio – continua Meneghini - al
Teatro Millepini, il Comune di Asiago ha organizzato la
“Giornata dello Sport” riconoscendo i meriti e ringraziando gli atleti più rappresentativi di tutte la discipline
sportive presenti sul territorio. La scuola alberghiera ha
preparato un buffet di dolci assortiti (grande protagonista è stata la torta di frutta secca denominata
“Frangipane”) per circa 350 persone.
Infine sabato 18 Giugno, sempre presso il Teatro Millepini in
ccasione della consegna del premio intitolato a Mario Rigoni
Stern la nostra Scuola è stata chiamata a preparare un buffet
di dolci per le persone convenute. Bravissimi i ragazzi di
prima che si sono resi disponibili nel collaborare alle preparazioni”.
Cesare Pivotto
L’Accademia Olimpica di Vicenza
dona ottanta libri al Comune di Asiago
Oltre 80 volumi donati al
Comune di Asiago dall’Accademia olimpica di
Vicenza. E’ il generoso regalo offerto dall’ente culturale vicentino alla cittadinanza asiaghese su suggerimento dell’accademico professor Mario
Vincenzi, noto cardiologo
del San Bortolo oggi in
pensione.
Un dono che il Comune ha
subito accettato, non solo
perché vanno ad aggiungersi e ad accrescere il patrimonio culturale della comunità, ma anche per arricchire ancora di più le nuove sale della biblioteca comunale che sono in procinto di essere appaltate.
“Sono legato con sentimenti di affetto e di affinità ad
Asiago e all’Altopiano fin
dagli anni ’60 – spiega
Vincenzi – E ho ritenuto
che questo dono potesse
essere gradito alla comunità che da decenni mi considera un fraterno amico”.
I volumi ed le opere donate
sono di vario genere ma, in
particolare, sono testi che
trattano aspetti storici di
Vicenza e della sua provincia. Spiccano soprattutto
opere dedicate ad aspetti di
vita quotidiana del passato
e altre che invece si
soffermano su luoghi ed
edifici importanti per i
vicentini, dal teatro olimpico e palazzo Trissino alle
chiese di san Tomaso e
san Biagio.
“Un dono prezioso non
solo per gli altopianesi ma
anche per i nostri ospiti –
commenta l’assessore
Giampaolo Rigoni – Che
potranno così coniugare
giornate di relax con la
scoperta delle ricchezze
culturali della nostra provincia”.
G.R.
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l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
7
ASIAGO
Un intenso anno scolastico
Visita
all’osservatorio
Sempre ricca la programmazione della Scuola Beata Giovanna
La Luna Rossa delL’ultima cena
l’eclissi del 15 giugno
sembra la conclusione
ideale della programmazione dell’anno 20102011 “ VIAGGIO TRA
LE STELLE” della
Scuola dell’Infanzia Beata Giovanna di Asiago.
Dopo il viaggio dello
scorso anno nel Mondo
alla scoperta delle “diversità” che diventano ricchezze,
con partenza da
Asiago alla ricerca
delle particolarità
dei Paesi nordici
nel periodo invernale, alla ricerca
dei ciliegi in fiore
del Giappone in
primavera, per terminare in Africa a
Manipolazione al nido
conclusione dell’anno scolastico;
quest’anno le maestre hanno mondo, proponendo tante doproposto ai bambini di viaggia- mande ma anche tentando di
re con la fantasia, proponen- trovare le risposte. Hanno comdosi di avvicinarli all’osserva- preso quanto sia importante il
zione e all’apprendimento di rispetto e la cura della natura,
alcuni fenomeni naturali che impegnandosi a risparmiare ririguardano l’Universo, median- sorse e appassionandosi alla
te un approccio giocoso ma raccolta differenziata, che da tre
anche con correttezza scienti- anni impegna la scuola.
fica. I bambini hanno accolto La programmazione ha previl’invito del Piccolo Principe di sto tre fasi nel corso dell’anno
De Saint Exupery., di cui han- scolastico: Il cielo e i suoi seno apprezzato alcuni brani, greti, Alla scoperta dei pianeti,
durante il Laboratorio di ap- Al centro della Terra. Approfitproccio alla lettura,. che parte tando della presenza dell’Osserdalla sua piccola stella alla co- vatorio dei Pennar e della cornoscenza dell’ Universo. Si tesia della dott. Tomasella,
sono dimostrati esperti a inter- astronoma, abbiamo seguito
rogarsi su come funziona il una lezione , assolutamente
adatta a loro e abbiam
o
perfino…….osservato
il Sole. Ha completato
l’opera la visita al Planetario del Centro don
Chiavacci
di
Crespano del Grappa,
che è stato meta della
gita scolastica ed ha
riscosso successo
anche da parte dei genitori
accompagnatori. Il progetto
educativo è stato differenziato
a seconda delle sezioni, dai piccoli, che mediante il gioco hanno fatto nuove esperienze, imparando ad osservare e a
verbalizzare le esperienze fatte
, ai medi e grandi che hanno
dato il meglio di loro nei laboratori di inglese o di pittura o di
attività motorie. La novità di
quest’anno è stato il Laboratorio delle ombre.
In collaborazione con la Scuola Primaria con i bambini grandi le maestre hanno sviluppato
una programmazione orientata
verso la prescrittura e prelettura,
I giovani di Asiago alla scoperta del Galles
Il Comune ha riproposto per la 4^ volta, lo scambio culturale
Anche quest’anno il Comune di Asiago, ha
riproposto all’interno del Progetto “I Giovani incontrano l’Europa”, lo scambio culturale nella
regione del Galles, svoltosi dal 12 al 17 Maggio
scorsi. Un programma di viaggio intenso ma allo
stesso tempo costruttivo e divertente, ha accompagnato le giornate di otto ragazzi di Asiago
di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, tra cui
Michela Cherubin, Serena Rigoni, Giulia Benetti,
Elisa Rigoni, Matteo Carli, Joel Zotti, Mattia Conti,
Tommaso Dalle Ave, particolarmente interessati ad
intraprendere e coltivare avventure culturali all’estero
accompagnati dal vicesindaco Roberto Rigoni e
dall’assessore Franco Sella. Nel programma, la visita al Parlamento Gallese, l’escursione a “Cardiff
Bay”,- l’oramai conosciuto lago artificiale d’acqua
dolce divenuto fonte di attrazione turistica - l’entusiasmante visita alla cittadina di Bath, - nota
per essere divenuta nel corso degli anni un’affermata località termale della Gran Bretagna - e
l’esplorazione del “St Fagans National Musium
of Wales” – uno dei più importanti Musei all’aperto d’Europa. Tale scambio culturale si è poi concluso con la tradizionale visita al “Trinity College
Carmarthen”, il noto collegio Chiesa nei pressi
della cittadina di Carmarthen, e alle cittadine di
Laughurne e Tenby, la prima celebre per avere
ospitato la casa del famoso scrittore e drammaturgo gallese Dylan Thomas e la seconda nota
per essere una piccola città di mare murata sulla
costa sud-ovest del Galles. Nonostante tale iniziativa sia stata riproposta diverse volte, continua a destare notevole apprezzamento ed interesse e persiste nell’ avere tra i suoi obiettivi principali il rafforzamento della cittadinanza Europea, lo
scambio creativo di idee, la facilitazione dell’inserimento nel mondo del lavoro, il miglioramento delle
competenze linguistiche, l’ incentivazione dei giovani alla mobilità e lo sviluppo della comunicazione
fra persone di origine, lingua e costumi diversi ma
pur sempre appartenenti ad un’unica grande entità Europea.
facendo tesoro delle
modalità e tecniche
suggerite nell’Aggiornamento:”
Il
potenziamento delle
competenze linguistiche nella scuola dell’infanzia” .
Per il nido è stato un
anno” programmato”
sul bosco, sul prato e
sul mare, puntando
sull’esperienza diretta
attraverso i cinque
sensi, dallo sguazzare nell’acqua colorata di blu, allo stendere
con le manine il colore verde del prato. Proprio in questi giorni si conclude il Progetto Integrazione, che vede
i bambini più grandi del nido,
impegnati a fare attività con
i bambini piccoli della Materna in vista dell’inserimento del prossimo anno scolastico. Le maestre del Nido
hanno frequentato un corso
di aggiornamento “Lo sviluppo psicoaffettivo e sessuale del bambino in età
prescolare., al quale hanno aderito anche alcuni genitori.
Nel corso dell’anno abbiamo
voluto tenere sempre vivo il rapporto con i genitori, che ci regalano la loro fiducia e condividono il metodo educativo
adottato dalla scuola e allora ci
siamo dati appuntamento per
varie feste: la prima quella dei
nonni, visti come Angeli Custodi dei bambini, poi quella di
Natale, durante la quale il Coro
dei genitori ha affiancato quello dei bambini (entrambe i cori,
preparati dalla Maestra Saiko),
terza la festa di Carnevale con
crostoli e stelle filanti a volontà, è toccato poi ai papà un
papillon rosso e tante cose buone a cena, alle mamme sono
toccate commozione e golosità ( che loro stesse ci hanno
aiutato a preparare) infine la
Festa della Famiglia con l’animazione alla S. Messa in Duomo e il pranzo in Patronato, tutti insieme in allegria. Tante cose
Festa della
mamma
hanno fatto i genitori per la
scuola……il mercatino di Natale con tanti graziosi oggetti
messi in vendita, il Coro , a cui
abbiamo già accennato, lo spettacolo teatrale, preparato per
tutte le scuole materne
dell’Altopiano…….; i bambini
hanno goduto di tutte queste
occasioni in cui i genitori sono
venuti a scuola! Due situazioni
particolarmente coinvolgenti , una
laica l’altra religiosa sono state il
SOCIAL DAY e la celebrazione
dell’ULTIMA CENA a scuola.
Abbiamo accettato la proposta di
alcuni studenti del Liceo Scientifico, che ci hanno proposto di
intrattenere i nostri bambini sabato 9 aprile, per raccogliere denaro da devolvere ad iniziative di
solidarietà. E’ stata una bellissima
esperienza per i genitori che hanno aderito all’iniziativa, versando
un contributo orario, per i bambini che si sono divertiti tanto, per
i ragazzi felici e contemporaneamente “ distrutti” dalla calda mat-
tinata. Commovente e molto sentita la presenza del Parroco che
ha condiviso con i bambini il pane
e il vino, corpo e sangue di nostro Signore. E siamo già a luglio
ed è nuovamente tempo di programmazione!Atutti diciamo grazie: ai bambini che riempiono e
rendono proficue le nostre giornate, ai genitori che ci dimostrano la loro fiducia, in particolare ai
rappresentanti di sezione, alle
maestre Morena, Marilena, Raffaella. Elena, Alice, Marta, Monica, Elvira e Elisa, che sanno di
fare il lavoro più bello e più difficile che esiste, al personale tutto, Giusi, Lara e Michela , che
lavora in sintonia per il bene comune, al Parroco che si fida di
noi e apprezza il nostro lavoro,
al presidente della scuola che
non si occupa solo della gestione
economica ma condivide i programmi e le iniziative della
scuola. Mi scuso se ho dimenticato qualcuno o qualcosa!
Luciana Del Giudice
TURISMO
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l’Altopiano
Osservazioni turistiche: la ZTL
Sabato 25 giugno 2011
Zona a Turismo Limitato:
è un segnale stradale che
non esiste, ma se ci fosse
Costo e Tortima dovrebbero esserne ben dotati. Si
tratterebbe di avvertire responsabilmente i gentili
ospiti che l’altopiano, pur
ad alta vocazione turistica
e solo ad un’ora dal mitico
Nordest, non si è mai organizzato come Sistema
Turismo e non è quindi
pronto a presentarsi in
modo unitario, organico e
strutturato. Non è che la
regia non funzioni, è che
proprio non c’è.
Tre consonanti, Z-T-L, per
dire: «Carissimi ospiti, grazie
per averci scelto, state entrando in un territorio di rilevante
pregio ambientale, 700 anni di
storia, un patrimonio di unicità
etnica inespressa. Se usciti dal
vostro albergo non troverete
una rete di percorsi pedonali
anulari ben segnalati, lontani
dalle auto, che vi guidino a conoscere lo straordinario paesaggio, le contrade, i centri vicini, è solo perchè …qui non
c’è tempo per queste bazzecole. Non troverete - per ostentata sufficienza - gli amministratori seduti ad un tavolo unitario del turismo. La “visione”
è opposta, antistorica: dove è
richiesto cooperativismo si risponde con il decisionismo
verticistico (scrivanie di
decisori, anziché tavoli di consulta); dove cresce la domanda di un turismo responsabile
e rispettoso della natura si risponde «servono grandi infrastrutture» (prima i soldi, anziché prima i progetti); dove le
aspettative sono di fruizione
dell’unicità storico-ambientale
si risponde con il turismo della
trincea (musei di guerra, anziché etnografici, c’è il nulla prima del maggio del ‘15). Il tutto senza mai mettere sul tavolo
una visione unitaria e condivisa. Progetto che naturalmente
neppure esiste, proprio perché,
per definizione, potrebbe provenire esclusivamente da quel
tavolo unitario che non si vuole. Non chiedetevi a quale analisi di marketing risponda l’attuale filosofia di prodotto turistico; sappiate, e vi basti, che
aeroporto, campi da golf, funivie/resort ispireranno il futuro
(…). Obiettate ancora che la
rete pedonale intercomunale sia
ovvia priorità? Anch‘io. Ma tenetevelo per voi, soprattutto
non portate esempi virtuosi: prego, un po’ di tatto, siamo in
…ZTL. Non dite che la Svizzera investe centinaia di migliaia
di euro proponendo un turismo
“A piedi.”. Non nominate, per
carità, “Alpine Pearls”,
“CIPRA” o “Slow Walk” interpreti dell’andare a piedi per conoscere luoghi, antichi riti, lingua, toponimi, saperi e sapori
della ruralità, il «paradigma dell’innovazione» secondo C.
Petrini, fondatore di Slow Food.
Già nel 1983, presentando una
guida da me curata col fotografo Mauro Frigo, Rigoni
Stern concludeva: “Andiamo
per le strade e i sentieri che gli
itinerari ci indicano: scopriremo un Altopiano nuovo e singolare, inaspettato, dove storia e paesaggio, natura e sto-
ria degli uomini
saranno nostri
compagni in maniera insolita ed
emozionante” .
Non c’è la saggezza del bene comune di Rigoni Stern,
Patrizio Rigoni,
della Terra Madre
di Olmi nei nostri
decisori,
ma
miopia,
il
populismo del facile consenso che
cresce sotto il
campanile e paga
con voti sonanti.
Non c’è heimat, il
sentimento di “patria” dell’Ab.
Dal Pozzo, né quello di antica
fratellanza dei Sette Comuni.
Appare sempre più evidente
come la non competitività nel
turismo sia di natura culturale,
non infrastrutturale. In un
altopiano - lo dice il termine
stesso - si cammina più agevolmente, si hanno più ore di
luce e luoghi più accessibili
anche ai soggetti meno e/o diversamente abili. Esistono
percorsi antichissimi, tuttora
esistenti, con le stoanplatten,
ma dimenticati, proprio lì, a
pochi minuti dai centri abitati. Metterli in connessione significa creare un “museo diffuso”. Significa opportunità,
365 giorni all’anno. No, si
progetta singolarmente, comune per comune, niente rete
intercomunale e deleghe alla
Comunità Montana, che ha ri-
sorse umane e ha braccia
esperte: ciascuno per sé, un
proprio segmento di percorso, una propria tabellazione e
depliantistica, sempre diverse,
da comune a comune. Tutti
soldi spruzzati nel nulla, neve
al sole, come insegna il Consorzio Turistico. Ma non chiedete dove sono i benefici, quali
i vantaggi competitivi consolidati, o magari perché non ci
sia un sito web che elevi la
competitività dell’altopiano…
La stessa assenza di un “tavolo (nb. non scrivania) di regia” non è imputabile a carenza economica, ma culturale.
La più grande sciagura vede
questi stessi amministratori artefici o committenti di servizi
di marketing territoriale: solo
se si saprà dire “basta” a chi
decide senza competenze specifiche, formazione tecnica ed
esperienza di strategie di marca
si potrà rispondere a ciò che “da
fuori” il turismo montano di
prossimità chiede. Si chiamano aspettative di mercato, si risponde con la competitività di
sistema. Implica pretendere normalità: un governo dal basso
del Sistema Turismo Altopiano
7 Comuni. Non si sta andando
affatto in questa direzione. Forse uno spiraglio: entro fine anno
potrebbe arrivare la nuova Legge Regionale sul turismo. La
precedente LR 33 del 2002
(Organizzazione turistica della
Regione, disciplina in materia
di operatori turistici, sviluppo
dell’offerta turistica regiona-
8
le) è obsoleta. La Regione:
«una riforma radicale, turismo sostenibile, taglio imprenditoriale, nuove regole al passo con i tempi». L’aspetto più
rilevante è che non si finanzierà più incondizionatamente i consorzi di promozione
(vedi Consorzio Turistico
Asiago 7 Comuni), bensì i progetti del territorio che i consorzi
presenteranno. Niente progetti
comuni e condivisi? …niente
soldi, la Commissione Europea
lo predica da sempre (PSR/
PSL). Ancora più forte si impone un «governo del turismo», sempre strumentalmente eluso. Dov’è l’organismo
rappresentativo degli 8 comuni che dibatte e definisce orientamenti e priorità per la
competitività vitale di questa
economia? Torniamo, semplicemente, solo per questo aspetto, alla Reggenza. Federiamo il
turismo locale, estendiamolo
come nei secoli a Valstagna e
alle Contrade Annesse: semplice, fattibile, rivoluzionario, gratis. Un’innovazione che è già
prerogativa consolidata di vallate a vocazione turistica in
Trentino o nelle Marche, Sistemi Turismo emergenti grazie alla “nostra” antica cultura del cooperativismo.
Andrea Cunico Jegary
www.liberaconsulta7c.it
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
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GALLIO
La rievocazione della Battaglia delle Melette
A Gallio il 2 e 3 luglio la manifestazione, organizzata dalla Comunità Montana Spettabile Reggenza
dei 7 Comuni, dal Comune di Gallio e curata dall’associazione “Per non dimenticare”
Sarà Gallio ad ospitare domenica 3 luglio la quinta Rievocazione Storica in
Altopiano di una battaglia
della Prima Guerra mondiale, e quest’anno verrà rievocata la Battaglia delle
Melette nel 95° anniversario. La zona delle Melette
di Gallio e Foza fu interessata, a partire dal maggio
1916, da aspri combattimenti atti a contrastare
l’offensiva Austro-Ungarica, nota come Strafexpedition (o
Spedizione punitiva, termine usato per definirla nell’ambito delle
forze italiane) o Frühjahrsoffensive (Offensiva di Primavera,
come veniva invece definita dagli Austro-Ungarici) avente lo
scopo di trovare sbocchi, in questo caso attraverso la Val
Frenzela, alla sottostante pianura veneta. Le cruenti vicende,
hanno ispirato l’opera di Emilio Lussu “Un anno sull’Altipiano” visto che l’autore vi prese parte in prima persona nelle fila
della Brigata Sassari. La manifestazione, organizzata dalla Co-
munità Montana
Spettabile Reggenza
dei 7 Comuni, dal
Comune di Gallio e
curata dall’associazione “Per non Dimenticare”, fa parte
della serie di eventi
voluti dalla Comunità Montana in vista
del centenario dello
scoppio del primo
Conflitto Mondiale e
si svolgerà in località Campomuletto di Gallio nell’area interna
al “Sentiero del silenzio - Porta della memoria”. Sabato 2 luglio alle ore 18,30 ci sarà in Piazza Italia a Gallio, la presentazione dei partecipanti. Sfileranno in divise rigorosamente d’epoca
i gruppi 145 Cp del Btg Sette Comuni 6°Rgt Alpini, assieme ai
gruppi austriaci Gsr 2 e Kameraden Viribus Unitis 14-18. La
sfilata proseguirà poi fino al vicino Monumento ai Caduti dove
ci sarà la posa in onore di questi, delle corone di alloro, il
presentat-arm e il tiro di parata a salve. Domenica 3 luglio il
programma si sposterà a
Campomuletto dove alle ore
10 ci sarà l’apertura della rie-
Grande inaugurazione per
Poli Medica Altopiano
PMA, Poli Medica Altopiano,
struttura privata che offre numerosi servizi per le analisi e le
diagnosi mediche, nata grazie
ad un accordo tra Comune di
Gallio e l’impresa Power &
Work di Vicenza, ha avuto il
suo battesimo ufficiale. L’inaugurazione del centro medico di
via Ech a Gallio (in un ampia
area della palazzina del campo
da calcio) si è svolta con una
grande partecipazione di pubblico e di autorità: numerosi
parlamentari e amministratori
pubblici regionali e provinciali,
oltre ai rappresentati dei comuni altopianesi e delle Forze dell’Ordine, hanno voluto essere
presenti al taglio del nastro di
questa importante iniziativa imprenditoriale che ricoprirà senza dubbio un ruolo fondamentale nei servizi alla persona. Poli
Medica Altopiano dispone di
attrezzature di primissimo ordine con tecnologie all’avanguardia, oltre che di palestra e
sala convegni. Lo staff è composto da medici esperti in radiologia, fisiatria, ortopedia,
posturologia, medicina sportiva, cardiologia, ginecologia,
dermatologia, osteopatia, fisioterapia-fkt e riabilitazione. L’idea
e la sua realizzazione è da ascrivere al merito di Nicola
Sandano che ha creduto fortemente a questo ambizioso progetto, subito condiviso dal sindaco di Gallio Pino Rossi che
ha caldeggiato l’iniziativa. “Questo importante traguardo – ha
sottolineato Pino Rossi - è il
primo e migliore esempio per
rappresentare le linee guida che
caratterizzano l’azione dell’Amministrazione Comunale di
Si inaugura il gazebo
in contrada Bertigo
Sabato 2 luglio alle 20 in contrada Bertigo riprenderà
la tradizione estiva della Messa del sabato. E sarà
anche occasione per inaugurare il bel gazebo in legno realizzato dai volontari della contrada. Il programma prevede, dopo la Messa, la benedizione della struttura da parte del parroco, don Lauderio, e anche il ringraziamento da parte di tutti i residenti ai volontari, grandi e piccoli, che con impegno e dedizione
hanno abbellito un angolo della loro contrada. G.R.
Gallio, cioè “Passare da un turismo del bene (basato sull’incremento dei valori immobiliari
della seconda casa) ad un turismo di servizi (basato su uno
sviluppo delle attività turistico–
ricettive e sull’offerta di nuovi
opportunità, servizi e creazione di posti di lavoro)” oltre ad
essere un chiaro esempio di collaborazione tra pubblico e privato, che in momenti di crisi rappresenta forse l’unico modo per
rilanciare un territorio”. Da oggi
l’Altopiano ha una grande risorsa
in più: una struttura dove si potranno rivolgere i pazienti di ogni
genere. Le prestazioni di PMA
Poli Medica Altopiano saranno di
particolare interesse per gli atleti
di ogni disciplina sportiva, ancor
più motivati a programmare i propri ritiri tra le nostre montagne,
potendo contare su di un supporto medico professionale
così prestigioso.
vocazione con una fase didattica di intrattenimento del pubblico curata dai rievocatori con simulazioni e spiegazioni. Alle 12,30
rancio in gavetta ai rievocatori e possibilità di pranzo negli stand
allestiti per l’occasione dal Gruppo Alpini Gallio e Rifugio
Campomuletto, per il pubblico presente. Alle ore 14,30 avrà
quindi inizio la rievocazione storica alla quale si uniranno ai
gruppi sopracitati anche le Sentinelle del Lagazuoi e gli Schuetzen
Trient I Verona.
Gli eventi collaterali
Il Comune di Gallio affianca alla rievocazione anche alcuni eventi
collaterali culturali. La proiezione lunedì 27 e martedì 28 giugno ore
20,45 al Cineghel, della copia restaurata in 35 mm del capolavoro di
Francesco Rosi “Uomini contro”, film ispirato al libro di Emilio Lussu
“Un anno sull’Altipiano”. L’ingresso, in collaborazione con la Cineteca
Nazionale di Roma, è libero. L’altro evento culturale, sabato 2 luglio
ore 21 nella Chiesa Parrocchiale e sempre con ingresso libero, dal
titolo “Per non dimenticare - Testimonianze, canti e immagini dal
campo di battaglia” è invece dedicato alla Memoria. Gli attori teatrali
Federica Santinello e Bruno Lovadina interpreteranno con la loro maestria, brani sul primo e secondo conflitto mondiale, sotto lo scorrere
di immagini d’epoca su grande schermo e alternati a canti di montagna abbinati al testo, eseguiti dal Coro Gallio diretto da Maurizio
Grigiante. Nel corso della serata, anche l’Onore ai Caduti di tutte le
guerre accompagnato dal suono del Silenzio.
Chi deve sistemare Via Brigata Julia?
“Anche quest’anno saremmo
abbandonati al nostro destino”. E’ la triste considerazione degli abitanti di via Brigata
Julia di Gallio dopo aver visto
il piano annuale delle opere
pubbliche.
La via, situata circa a metà
salita verso il Sacello di Gallio,
è al centro di un dissidio con
il Comune da molti anni. La
strada porta ad una
lottizzazione, risalente a metà
anni ’70, con numerose
villette e plessi condominali
per un totale di 100 appartamenti. La strada chiaramente
dopo 30 anni necessità di una
seria manutenzione del manto visto le numerose e profonde buche che costellano la via.
“E’ una situazione che nostro
malgrado ci troviamo da anni
a subire per il totale disinteresse da parte del comune di
Gallio, rappresentato da Sindaci a dir poco insensibili ai
problemi di cittadini che hanno la sola colpa di non essere
residenti – attaccano gli abitanti della via - I mappali della
strada sono ancora intestati ai
vecchi proprietari, come si
può verificare dal catasto, a cui
è stato data prima la concessione edilizia negli anni ’70 e
poi l’agibilità. Tutti i servizi, fra
cui le fognature comunali,
transitano lungo tale via. Eppure nessun sa”.
In pratica le leggi, anche nel
1970, imponevano al Comune, prima di dare la concessione edilizia di approntare le
opere di urbanizzazione primaria per poi diventarne concessionario. In questo caso però
ciò non è avvenuto. Ed ecco
dove sta l’inghippo: in realtà i
proprietari sostengono che la
strada è di competenza comunale mentre il Comune sostiene che la via è di fatto privata
e quindi spetta ai proprietari
provvedere alla sua sistemazione.
“Negli atti di compravendita
degli appartamenti non com-
pare alcun riferimento alla
strada di accesso privata e agli
eventuali oneri di manutenzione – spiegano i proprietari delle seconde case - Come mai?
Nessuno ne sapeva niente,
agenzie di compravendita e
notai compresi?”
“Comunque il problema non
si limita ad una strada o ad
asfalti fatti o non fatti – è
l’amara considerazione di
questa decina di persone che
effettivamente
amano
l’altopiano trascorrendoci tutto il proprio tempo libero, le
festività e anche i momenti
importanti di vita famigliare –
E’ tutto un modo di considerare i proprietari di 2° case e
villeggianti solo come polli da
spennare. Possiamo capire
che le responsabilità siano da
addebitare al passato ma almeno gli amministratori nuovi
dovrebbero prenderne le distanze e risolvere positivamente le questioni”.
Gerardo Rigoni
Gallio Film Festival Opere
prime: “Riconosciamo i meriti
di Sergio Sambugaro”
Quali componenti dell’Associazione culturale “Gallio
Film festival” ci sentiamo in
dovere di ribadire la nostra stima e la nostra fiducia nei confronti della persona di Sergio
Sambugaro, fondatore ed anima di questo prestigioso momento culturale. Il nostro intervento ha lo scopo di valorizzare il suo operato che ha
permesso al “ Gallio film
Festival” di diventare un appuntamento che da 14 anni richiama in Altopiano persone
da tutta Italia; di elogiare il suo
lavoro che poco è stato
supportato lungo questi 14
anni dalle amministrazioni che
si sono succedute. All’uscita
dell’articolo pubblicato sul giornale relativo al cambio di sede
del Festival, da Gallio ad Asiago,
abbiamo provato un certo rammarico per il mancato riconoscimento del suo lavoro prezioso e disinteressato. Siamo comunque grati della disponibilità data dal gruppo “ Effetto
Cinema” della sala del Grillo
Parlante di Asiago, che ci offre
la possibilità di ospitare l’evento per quest’anno, così da non
interrompere questo tanto atteso appuntamento che l’anno
scorso ha riscosso enorme suc-
cesso. Solo la caparbietà e la
passione di Sergio hanno permesso di superare i numerosi
ostacoli che si sono frapposti e
presentare un programma della
consueta alta qualità cui ci ha
abituato lungo questi anni. Vi
aspettiamo numerosi a questo
momento di grande cultura in
Altopiano. Associazione culturale “ Gallio Film Festival”
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
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Atti vandalici rovinano i campi da tennis:
fatti condannabili che non devono ripetersi
Deprimente! E’ lo “spettacolo” davanti al quale si
sono trovati i responsabili dell’Ufficio turistico con
l’assessore al turismo di Gallio Nicola Pertile recandosi alcune mattine fa al Pakstall. I campi da tennis,
riaperti lo scorso anno dopo essere stati oggetto di
un bell’intervento di sistemazione, e preparati a dovere nelle scorse settimane in vista dei camp programmati per luglio, sono stati invasi e danneggiati
da qualche vandalo la cui identità rimane purtroppo
ignota.
“Mi rifiuto di credere che si tratti di un atto contro
l’amministrazione - aveva dichiarato a caldo l’assessore Pertile – anche se questi vandalismi proprio a
pochi giorni dall’appuntamento con il tennis club
Bassano qualche sospetto lo destano”.
Nella terra rossa sono state incise frasi, vari disegni e
simboli, alcune incisioni sono così profonde da aver
recato seri danni al manto. A distanza di qualche giorno (il fatto è successo nella notte tra venerdì 17 e sa-
bato 18 giugno), si sta ancora lavorando sodo per ripristinare tutto e garantire lo svolgersi dell’appuntamento turistico-sportivo che vedrà la partecipazione di oltre 50 ragazzi, alloggiati
all’hotel Gaarten. Già 20 giorni fa i
campi erano stati oggetto di un altro
atto vandalico, meno grave. Le forse dell’ordine, in-
Cacciatrici da tutta Europa in gara
Si svolgerà a Gallio,
il 25 e il 26 giugno, un
evento molto atteso,
specie dalle discepole
di
Diana
Cacciatrice, italiane
e non. L’appuntamento, che si è dato
subito un titolo internazionale ed ambizioso, “To be Modern
Hunters” -”Per essere cacciatori moderni”, è organizzato dall’Assessorato
al Turismo di Gallio e
dalla CONFAVI. Le
partecipanti saranno
accolte sabato alle 12
dall’onorevole Sergio
Berlato e dal sindaco
di Gallio Pino Rossi.
Sempre sabato 25, ore 16,
all’Auditorium, è in programma un convegno da
tiolo “Sulle tracce di Diana
– Legittimazione e fascino
dell’arte venatoria del terzo millennio”. L’organizzazione logistica e la convocazione dei partecipanti alla
gara femminile (in pro-
gramma domenica mattina
dalle ore 8 in località
Campomulo) è, per gran
parte, merito di Augusto
Rigon, già popolare tra i
cacciatori operativi e concreti, per essere il “patron”
da anni di una importante
gara di tiro estremo con la
carabina a 500 metri, che
si svolge proprio
nella zona di
Asiago, splendido
anfiteatro naturale.
Arriveranno
cacciatrici slovene,
austriache, tedesche ed ungheresi,
oltre ovviamente
ad una nutrita rappresentanza italiana e saranno tutte
coinvolte in una
gara internazionale
di tiro.
“Si parla molto della caccia al femminile in questi ultimi
tempi – sottolinea
Rigon - Io ritengo
che la caccia sia
come una grande
famiglia, riunita attorno ad
un unico focolare e in ogni
casa tradizionale ed ogni
famiglia non devono mai
mancare le presenze femminili, che ingentiliscono il
tutto e lo rendono armonioso e piacevole, sempre, oltre a conferire saggezza e
riflessione. Oggi si tende
spesso a svilire la caccia
come una corsa a chi porta
a casa i carnieri più nutriti,
il maggior numero di prede.
Si sta perdendo via, via lo
spirito originale del cacciatore-gentiluomo, che sa
attendere, che non si lancia come in una corsa
ossessiva contro il tempo.
Credo che le donne abbiano la possibilità di ricondurre con naturalezza e semplicità la filosofia della Caccia
entro i limiti più corretti, che
sono sempre quelli della tradizione storica…Non si sbaglia mai a fare come facevano i nostri padri e i nostri
nonni, prima di loro.”
terpellate dall’amministrazione per svolgere indagini in
merito, sembrano addebitare il fatto a qualche giovane
senza alcun senso civico, probabilmente
spinto da qualche bicchiere in più e dalla
voglia di animare, in modo assai poco originale, una serata annoiata. Si tratta comunque di gesti incivili e condannabili
che infondo recano danno, morale ed
economico, a tutti i cittadini di Gallio.
Se qualcuno ha qualche indizio da poter
fornire per individuare i responsabili è
pregato di rivolgersi ai Carabinieri di
Asiago. Tutti sono comunque invitati a
rispettare non solo le cose che appartengono ad ogni cittadino, come queste
strutture, svolgendo opera di vigilanza,
ma anche a non vanificare il lavoro e
l’impegno di chi si prodiga per il bene e
la buona immagine di Gallio. Giovanni Dalle Fusine
I funghi e il bosco, torna
il concorso fotografico
Torna anche quest’anno a
Gallio il Concorso Fotografico, sesta edizione,
denominato “I funghi e il
bosco”, aperto a tutti. Dal
1° luglio al 15 agosto sarà
possibile inviare le foto
che dovranno riguardare
esclusivamente i funghi inseriti nel loro ambiente
naturale. Ogni partecipante potrà inviare un massimo di 2 fotografie che riguardino anche funghi diversi. Le foto, unitamente
alla scheda di partecipazione debitamente compilata e reperibile anche in
Internet
nel
sito
www.comune.gallio.vi.it,
nella sezione dedicata all’Ufficio Informazioni Turistiche, devono essere consegnate direttamente all’Ufficio Turistico, via IV
Novembre, o inviate all’indirizzo di posta elettronica
informazionituristiche
@comune.gallio.vi.it entro
e non oltre il 15 agosto. In
palio per il primo classificato un computer Acer
Aspire One, per il secondo
classificato
un
weekend al centro benessere Gaarten, per il terzo
classificato un telefonino
Nokia 5228.
G.D.F.
A Gallio si gonfia il divertimento
Un angolo tutto dedicato ai
bambini per dare loro, come
recita lo slogan dei volantini
che pubblicizzano l’iniziativa,
“Un’estate gonfia di allegria”.
Per interessamento del Comune, in modo particolare dell’assessore Giorgio Tagliaro, quest’anno anche Gallio, come
tutte le località turistiche che
si rispettino, avrà i gonfiabili,
sempre cercati e apprezzati
dai turisti più piccoli. Sono stati
posizionati presso il Parco della
Fratellanza, lungo la provinciale per Bassano e vi rimarranno per tutta l’estate, fino al 15
settembre. “Quest’anno,
con l’assessorato allo sport e al
turismo – dice l’assessore
Tagliaro - abbiamo deciso di
puntare ancor di più sul turismo delle famiglie, una fascia
per la quale Gallio da qualche
anno ha particolare attenzione, che rappresentano una
parte importante dei frequentatori dell’Altopiano. Abbiamo
cercato di dare loro un servizio in più e un segno di maggiore ospitalità e accoglienza
con delle strutture di divertimento per i loro bambini, integrando inoltre i vari servizi che
possono offrire i nostri albergatori. Mi preme sottolineare
che è stato creato anche un
posto di occupazione stagionale per un giovane ragazzo, sicuramente importante in un
difficile momento economico
come questo”.
Grazie alla convenzione con il
comune, l’entrata a quest’angolo di divertimento avrà un
costo contenuto che va dai
2,50 euro per il mattino, ai
3,50 euro per l’intero pomeriggio. Gli orari di apertura
saranno i seguenti: tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 19;
anche il mattino nei giorni
festivi e tutti i giorni dal 23 luglio al 28 agosto.
8
Sabato 25 giugno 2011
ROANA
Giunto alla sesta edizione,
Hoga Zait, torna quest’anno
a Roana e frazioni a partire
dal 7 luglio. Entrato a far
parte del patrimonio culturale altopianese, il festival contribuisce in maniera sensibile a far apprezzare il nostro
territorio grazie ai suoi elementi di spicco, che vanno
dal fascino del paesaggio alle
memorie della sua storia, fino
al valore della sua cultura.
Riconosciuto dalla Regione
Veneto come evento di grande interesse, Hoga Zait è
organizzato dall’Assessorato al Turismo e Cultura di
Roana in collaborazione con
le Pro Loco del Comune, ed
è appoggiato, oltre che dalla
Regione, anche dalla Provincia di Vicenza, dalla Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni,dagli altri comuni dell’Altopiano.
“Saranno nostri ospiti, ovvero ospiti dei Cimbri – dicono
dall’assessorato del Turismo
del Comune - numerose minoranze etnico – linguistiche
che abitano le valli alpini e
l’Altopiano
A Roana e frazioni suona la schella,
si accendono i falò: al via il 6° Hoga Zait
Molti gli eventi in programma, volti a valorizzare non solo le tradizioni cimbre, ma anche quelle
di altre minoranze etnico linguistiche che abitano valli alpine e appenniniche del Nord Italia
appenniniche del nord Italia e
che resistono al mutare dei
tempi e alle rivoluzioni
mediatiche, a volte impietose
nei confronti di ciò che è con-
siderato tradizione”. Il ricco
e vario programma di eventi
prenderà il via l’8 luglio, dopo
che la sera precedente nelle
varie frazioni saranno stati
Dal Brasile e Treschè Conca per
non mancare alla festa dei Panozzo
Inizio commemorativo per
il 3° raduno del Panozzo
tenutosi a Tresché Conca.
Grazie alla volontà di alcuni cittadini e la disponibilità dell’amministrazione
comunale è stata posizionata
una
lapide
commemorativa nel luogo
dove c’era il vecchio cimitero di Treschè Conca e più
precisamente a fianco della chiesa, di fronte all’ex
ambulatorio, proprio per ricordare quanti hanno preceduto i presenti nello sviluppo
della frazione contribuendo
alla sua crescita civile e culturale. Poi tutti all’hotel
Belmonte per festeggiare e
festeggiarsi ritrovandosi poco
più di 70 con il cognome del
ceppo famigliare che
contraddistingue Tresché Conca. Un’occasione per rivedere vecchi amici e conoscenti,
per scoprire le contrade d’origine e per conoscere più in
dettaglio la storia dell’emigrazione dei Panozzo fino
dall’800. Una storia quella dei
Panozzo simile a quella di tutte le famiglie altopianesi; una
storia fatta di emigrazione, di
lavoro duro, di “rimboccarsi le
maniche”. Una storia a tappe
come le tre fasi dell’emigrazione verso la pianura che
hanno allontanato ben 320
Panozzo dalla loro terra d’origine, la prima alla fine del 1700,
11
la seconda alla fine dell’800 e
la terza dal 1960 ad oggi. La
“marcia” verso l’estero invece è iniziata nel 1850 verso la
Westfalia e l’impero
Austroungarico, nel 1886 in
Argentina, in 1891 in Brasile,
nel 1884 negli Stati Uniti portandosi via 798 Panozzo per
un totale di 1118 Panozzo emigrati da Tresché Conca in 150
anni. Da considerare che
Tresché Conca oggigiorno tra
tutti i ceppi famigliari residenti
non raggiunge i 600 abitanti.
Ed era proprio alla scoperta delle sue originiAlexandre Panosso
(cognome cambiato dalle autorità brasiliane nel secolo scorso)
discendente di un Panozzo partito da Tresché Conca alla fine
dell’800 e che oggi conta quasi
2 mila discendenti in Brasile. Il
fatto è emerso nel primo raduno dei Panozzo brasiliani tenutasi qualche mese fa nella città di San Paolo e che ha quin-
di stimolato la curiosità di
Alexandre portandolo a scoprire l’appuntamento annuale a
Tresché. Li incontrò lo
“storiografo” della dinastia
Panozzo, Virgilio Panozzo, che
ha scritto qualche anno fa “La
grande marcia dei Panozzo di
Tresché Conca” seguita da una
genealogia completa di tutti i
Panozzo fin dal lontano 1561.
Chiaramente la festa per i due,
dopo il lauto pranzo, è passata in
secondo piano tra alberi
genealogici e ricordi frammentari
di parenti e avi.
Presenti anche tre fratelli australiani al raduno: Linda,Annamarie
e Bruno, che hanno voluto esserci a tutti i costi dopo aver
partecipato al raduno dei
Panozzo “australiani”, il primo raduno assoluto, tenutosi
nel 2007 nella città di Holden
dove parteciparono 80 famiglie di Panozzo.
Gerardo Rigoni
accesi i falò inaugurali, accompagnati dal suono della
“schella” e dalle musiche
celtiche e cimbre. Tra i protagonisti del Festival ci saranno numerosi gruppi musicali
e folcloristici, anche locali,
come I Grutzigar e il Coro
Cimbro di Roana (10 luglio a
Canove, 17 luglio a Roana).
Si tratta senza dubbio dei
padroni di casa: il gruppo
folcloristico e il coro
roanese rispondono all’appello di Hoga Zait ogni anno
con dedizione e crescente
entusiasmo. E poi i primi
fedeli amici-musicisti di
Hoga Zait: Stoan Enghele
Un de Klankallen, curioso
appellativo con cui si propongono
Pierangelo
Tamiozzo (chitarra e voce),
Mirco Maistro (fisarmonica), Lorenzo Pignattari
(contrabbasso) e Massimo
Tuzza alla batteria (8 luglio
al Palatenda di Roana). Tra
gli altri artisti che animeranno Hoga Zait, ricordiamo i
Uotisdis (9 luglio a
Camporovere), formazione
vicentina che vanta un repertorio di oltre un centinaio di brani celtici, che sarà
accompagnata dai ballerini
Scotia Shores specializzati
in danze tradizionali scozzesi e irlandesi. Il gruppo sarà
anche a disposizione del
pubblico con un laboratorio
di danze nel pomeriggio della stessa giornata. A Roana
lunedì 11 luglio sarà
Artemusica a presentare un
concerto per violino e pianoforte con sonate, danze rumene e ungheresi, il capriccio basco e la romanza
andalusa,eseguite dai giovani musicisti Alessandro
Mazzon e Alessandra
Fornasa. A Cesuna il 14 luglio saranno di scena Les
Nuages Ensemble, quattro
ragazze torinesi con il loro
percorso musicale all’interno dell’universo klezmer,
espressione musicale degli
Ebrei Ashkenaziti dell’Europa centrale. A Treschè
Conca il 15 luglio si potrà
assistere al concerto dei
Cisalpipers, che vantano
una profonda conoscenza
della cornamusa e una
grande passione per la piva
emiliana, antico strumento
della loro regione. A Cesuna
sabato 16 luglio, nel pomeriggio che precede la serata alla grotta delle melighe
baiblen si potranno incontrare per le strade e i cortili
del paese i Giullari Sine
Pecunia, mentre a Canove
nel pomeriggio di domenica
17 luglio si esibiranno i fanciulli del Timau, minoranza
etnica linguistica originaria
della Carnia. Nella giornata conclusiva del festival si
terrà la consueta traversata
della Valdassa con le manifestazioni di contorno tra cui,
a Roana, lo spettacolo dei
Palaearlearmusikantin, 10
suonatori e 15 ballerini con
musiche e danze della tradizione mòchena. Il concerto finale del festival cimbro
sarà invece affidato ai Gai
Saber, gruppo di giovani del
cuneese che con i testi delle loro canzoni contribuiscono sensibilmente alla sopravvivenza e diffusione
dell’antichissima lingua
occitana, proponendo brani
musicali dinamici e dal ritmo pop in un contesto moderno e adatto ad ogni tipo
di pubblico. Il programma
completo del Festival si trova, oltre che negli appositi
opuscoli, anche nel sito ufficiale della manifestazione
(www.hogazait.it).
Silvana Bortoli
8
l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
12
ROANA
Massimo Barbierato, primo classificato, viene premiato dal
sindaco Valentino Frigo
Angelo Barbato, secondo classificato, premiato dall’assessore
regionale Costantino Toniolo
Domenico Benetti, terzo classificato, con l’assessore del
Comune di Roana Dario Frigo
Concorso di idee per Canove, premiati i vincitori
Canove: da luogo di transito a luogo di aggregazione. E’ questa
l’idea focale intorno alla quale si sono sviluppati i 21 progetti che
hanno partecipato al concorso di idee per la riqualificazione del centro della frazione roanese bandito nel 2010 dal Comune di Roana. In
occasione dell’inaugurazione della mostra dei lavori presentati, allestita presso la sala consiliare a Canove e aperta fino al 15 luglio, sono stati
premiati, alla presenza anche dell’assessore regionale Costantino
Toniolo, i primi tre classificati. E’ lo studio di architettura e design
“Laboratorio 2729” di Venezia ad aggiudicarsi il primo premio (15
mila euro) con il progetto, intitolato “Tra il paesaggio” redatto
Un paese di solo transito
Il progetto nasce da un approccio al tema non solo
architettonico, ma anche urbanistico e paesaggistico.
Canove viene erroneamente
considerato come un paese di
transito, come un luogo tra altri luoghi più
conosciuti e frequentati. Sotto
l’aspetto morfologico, l’edificato esistente si sviluppa linearmente lungo la maggiore direttrice di arrivo del flusso turistico altopianese. Questa caratteristica porta la frazione a
essere osservata prevalentemente lungo l’asse rappresentato da via Roma che, oltre ad
essere un reale asse viario, è
diventata anche l’asse visivo
principale. Il paese viene attraversato per lo più in macchina
e quindi da un punto di osservazione che conduce a finali
prospettiche
che
non
rispecchiano la vera potenzialità
paesaggistica del luogo.
Decongestionare il centro dal
traffico
In realtà ai lati di questa forte
direttrice urbanistica, viaria e
visiva si aprono due ali di paesaggio, vera grande ricchezza
di Canove. Il progetto parte
da due obiettivi fondamentali:
il primo riguarda il
depotenziamento della viabilità viaria lungo via Roma con
l’introduzione di una nuova
bretella, il secondo si propone di rafforzare il percorso
dell’ex ferrovia. La nuova
strada,
partendo
dal
fondovalle e arrivando fino a
via Gaiga, sarà posta alla quota più bassa della vallata, in
modo da renderla meno visibile dall’abitato di Canove,
così come dalle contrade di
Asiago; passerà sopra il tracciato dell’ex ferrovia sfruttando un dislivello già esistente
tra la quota del tracciato e la
quota di arrivo della strada
stessa, più alta grazie ad una
predisposizione naturale del
terreno. L’inserimento della
bretella offrirà la possibilità al
traffico da e per Asiago di
bypassare il centro di
dall’architetto Massimo Barbierato con i collaboratori Arianna
Astolfi, Alberto Casarotto, Alvise Frasson, Francesco Fusco, Anna
Merci, Francesco Trame e Nicoletta Vellar. Secondo classificato
(premio 10 mila euro), l’architetto Angelo Barbato e i collaboratori Umberto Chino, Valentina Damian, Martin Luque Lopez ed Elena Perazzi; il terzo premio, di 5 mila euro, è andato invece allo
studio TX Architetti Associati degli architetti Domenico Benetti,
Massimo Grigolo e Luca Guoli con collaboratori e consulenti
Marina Giarratano, Elisa Muterle, Luca Rasia, Mirko Catalano,
Riccardo Giaccon e Stefano Reniero. La giuria che ha decretato i
vincitori era composta da Vincenzo Fabris, Direttore della Sezione Urbanistica e Paesaggio della Regione Veneto, dall’ingegnere
Paolo Rossi, dagli architetti Massimiliano Valdinoci, Vittorio Corà e,
infine, Gianni Dall’Osto, responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Roana. “Canove – ha detto il sindaco di Roana Valentino
Frigo – si estende lungo alcuni chilometri della strada provinciale e
manca di una vera piazza e di strutture sportive. Il concorso di idee ci
sembrava il modo migliore per dotare il comune di un progetto sopra
le parti, totalmente estraneo ai giochi politici. Non è solo un fato urbanistico, ma anche di grande valenza culturale”. Stefania Longhini
IL PROGETTO PRIMO CLASSIFICATO - LA DESCRIZIONE
Da luogo di passaggio a centro di aggregazione
Canove, mentre il
traffico veicolare
per Roana potrà
continuare sulla
strada esistente.
In questo modo
una parte rilevante del traffico che
spesso congestiona il centro cittadino potrà essere
deviato, alleggerendo la presenza
delle auto e incrementando invece
quella pedonale.
Le due parti importanti del progetto
Si possono individuare due
parti nel progetto, la prima vicino al centro, con la nuova
area ad uso urbano, e la seconda in prossimità della piscina, dove vengono posizionati il nuovo plesso sportivo
e scolastico. Grazie al supporto logistico delle nuove funzioni introdotte, si rafforza la
potenzialità del sistema viario
pedonale dell’ex tracciato della ferrovia, che potrà essere
sfruttato sia d’estate come
circuito per gare ciclistiche e
podistiche, che d’inverno grazie al nuovo tracciato per lo sci
di fondo.
Ristorante, ufficio turistico
e poliambulatorio
La parte del progetto che si attesta vicino al centro storico
prevede innanzitutto l’eliminazione di una buona parte dei
parcheggi di superficie, che
vengono spostati sotto una
grande piastra verde posta alla
quota del campo da calcio attuale. I parcheggi saranno accessibili da via Roma, attraverso il collegamento esistente alla
zona dietro agli spalti. Questa
operazione è resa possibile dalla presenza di una naturale differenza di quota di 2,9 metri tra
questi due livelli. Attraverso la
demolizione della pizzeria è pos-
sibile realizzare la piastra e realizzare un unico volume contenitore delle funzioni richieste dal
bando: un punto di ristoro, l’ufficio
turistico
e
il
poliambulatorio. L’edificio di
progetto si sviluppa dalla quota
del percorso dell’ex ferrovia alla
quota dell’attuale campo da calcio. Alla quota del percorso pedonale della ferrovia si è previsto un ristorante, il quale funge
da supporto ai pedoni e agli
sciatori che percorreranno il
nuovo anello previsto dal progetto. Dal paese si accede all’ambulatorio e all’ufficio turistico; entrambe le funzioni
sono raggiungibili agevolmente in auto dalle persone diversamente abili, alle quali sono
destinati alcuni parcheggi in
prossimità dell’ingresso.
L’area del bar, completamente vetrata, si affaccia su uno
spazio polivalente, posizionato nell’area attualmente occupata dal campo da calcio. In
questa zona, in parte alberata, avranno luogo diverse attività, tra cui il mercato settimanale e il mercatino di Natale, per i quali viene ipotizzata
la
posizione
delle
predisposizioni elettriche. Una
parte dell’area verde è stata
lasciata libera dalle alberature
per essere adibita a strutture
temporanee in occasione di
sagre di paese, raduni degli
alpini o altre manifestazioni
collettive. All’interno dello
spazio aggregativo si prevede anche la presenza di uno
spazio d’acqua. L’idea nasce
dalla memoria della pratica invernale del pattinaggio su alcuni specchi d’acqua
dell’Altopiano, come ad esempio il laghetto Lumera. Elemento riconoscibile e
attrattivo, sarà visibile dal percorso della ferrovia, inserendosi in una nuova prospettiva
su un’area oggi schermata dalle reti e dai banner del campo
da calcio. Le alberature presenti, creando delle zone d’ombra
sulle sedute, garantiranno una
piacevole fruizione dell’area
anche nei mesi estivi. La copertura dell’edificio è stata pensata per poter essere utilizzata
come un grande spazio pubblico per eventi e manifestazioni.
La pavimentazione di legno si
piega in una gradonata da cui
è possibile vedere spettacoli,
proiezioni e il paesaggio,
traguardandolo da uno dei punti
più panoramici del percorso exferrovia. Il principio del progetto in questa parte è quello di
realizzare un edificio che non
precluda la visuale, ma liberi gli
assi visivi sul paesaggio. Per
questa ragione l’edificio si sviluppa dalla
quota del terreno +0
m fino a quota 14,20 m, sfruttando
i dislivelli presenti
nell’area.
Un plesso sportivo
e scolastico vicino
alla piscina
Nella zona B, vicino alla piscina comunale, si prevede
una grande piastra di
legno, sorta di
“inspessimento” del
percorso della “ferrovia”, che offre un
nuovo belvedere sul paesaggio
in direzione di Asiago. A quota
+0 m, coincidente con l’ingresso della piscina, si prevede una
nuova area semipedonale attrezzata con panchine, alberature e un campo da basket. La
pavimentazione di legno della
piastra presenta dei fori che
porteranno luce al piano inferiore. Il progetto prevede la realizzazione di un plesso sportivo, di un plesso scolastico e di
un parcheggio interrato. Il complesso sportivo, oltre all’ampliamento del Centro benessere esistente, prevede la realizzazione di un Palazzetto dello
sport polivalente a quota -10 m.
Il progetto risponde a tutte le
specifiche contenute nella delibera di giunta comunale n. 148
del 28.09.2010 e prevede la
costruzione di un impianto
polifunzionale adatto alla pratica dei seguenti sports:
minibasket, pallavolo e calcio a
5. Questo spazio potrà inoltre
essere utilizzato per corsi di
danza o yoga e per l’attività
sportiva dei bambini delle scuole del polo scolastico. Vi saranno una tribuna per circa 400
spettatori e spogliatoi separati
per due diverse squadre, oltre
quelli per gli arbitri/istruttori. Gli
stessi potranno inoltre essere
utilizzati dagli alunni e dai pro-
fessori. A quota -10 m viene
inserito anche un campo per il
calcio regolamentare, bordato
da una fascia di tribune che si
collocano sopra a servizi e spogliatoi. A quota -5 m è posizionata la biglietteria, unica sia per
il Palazzetto dello sport che per
l’adiacente campo da calcio all’aperto, un bar e l’ampliamento del cento benessere. In prossimità del polo sportivo a quota -10 m viene collocato il nuovo polo scolastico con la scuola materna e quella elementare.
In riferimento alla richiesta di
una scuola media, si propone il
riutilizzo della scuola elementare esistente a Canove in via
Monte Lemerle e il suo cambio
di funzione in scuola media. La
scuola, con le sue dimensioni,
potrà accogliere tranquillamente i 93 alunni e si evita in questo modo l’accostamento di
scuola materna e media che la
normativa non prevede come
possibilità. I progetti della
scuola materna e di quella elementare sono stati sviluppati
sulla base delle richieste del Comune (155 bambini per la scuola elementare e 65 per la scuola
materna) e di quanto prescritto
dal decreto ministeriale 18 dicembre 1975 (si veda la legge
11 gennaio 1996 nr. 23 art. 5
comma 3). Per entrambe le
scuole si prevedono gli spazi
necessari alle diverse attività didattiche, gli spazi di connessione e i servizi igienici e si è cercato di unificare gli spazi in
comune come direzione didattica e mensa. Anche in quest’area si è applicata la logica
di depotenziare i parcheggi di
superficie, grazie alla realizzazione di una grande piastra di
parcheggi interrata posta a quota -14,20 m. Il parcheggio
ospiterà 160 auto e corriere e
sarà raggiungibile percorrendo
una strada di accesso posta in
prossimità alla strada di accesso alla nuova lottizzazione.
Sono stati progettati tre blocchi di ascensori e scale per
garantire i collegamenti verticali tra i diversi piani dell’edificato.
Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago
8
l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
13
L’offerta a 360° della Baitina del Kaberlaba
La Baitina del Kaberlaba è fra i locali simbolo di Asiago, dove
si sono vissuti importanti momenti della storia del nostro turismo. Legata in particolare al Festivalbar e ad altri eventi musicali di prestigio, fra le sue mura ha ospitato numerosissime persone famose:cantanti, soprattutto, ma anche calciatori qui in
ritiro con la squadra, e altri personaggi di spicco. Nella sua meravigliosa sala, che ha mantenuto negli anni intatto il proprio fascino, si
sono festeggiati innumerevoli
eventi importanti: banchetti di nozze, pranzi e cene di ogni genere.
Sono stupendi i panorami che offre il locale: uno sguardo dalle vetrate delle sale o dal terrazzo non
manca mai di offrire, in qualsiasi
stagione, intense emozioni! Agli
inizi il locale era di piccole dimenUna gestione tutta giovane,
quella di Yuri Verlato e il suo
fidato staff:innanzitutto la
moglie Daria Vivian,
caposala del locale, sempre
comunque pronta a ricoprire qualsiasi altro ruolo, secondo le necessità del momento. In cucina c’è
Samuele Tecchio di Canove,
che Yuri definisce “il mio
braccio destro, ma anche
quello sinistro e pure un
pezzetto di ginocchio”! ….
Parole che fanno capire il
clima amichevole che si respira alla Baitina. Ad aiutare Daria c’è invece Lisa
Stella, mentre il lavoro ai piani spetta a Fina, dominicana
di …. Gallio. “ L’offerta è
molto versatile – dice Yuri –
sia per il bar che per il risto-
La “Baitina”,
famiglia Leoni
sioni, da qui il nome
ma negli anni ha conosciuto numerosi ampliamenti che ne hanno fatto un rinomato hotel- ristorante,
le cui camere sono distribuite tra lo stabile principale e la vicina
dependance. Dalla scorsa Pasqua, a gestire La Baitina è Yuri
Verlato assieme al suo giovane staff. Yuri, che proviene da
Sarcedo, qui ha lavorato alcune stagioni come chef in
questi ultimi anni in cui il locale è stato gestito direttamente dalla famiglia Rossetto, proprietaria della Baitina.
“Dopo aver fatto stimolanti
esperienze di lavoro, anche all’estero, o presso locali
prestigiosi della nostra regione – dice Yuri – pensavo che
se mi fossi fermato da qualche parte per intraprendere
Piatti… non parole!
scolastico, per ogni
esigenza abbiamo
la soluzione più
adatta. I nostri
sapori sono ricercati ma alla portata di tutti i palati, i
piatti del menù
sono indicati con
nomi semplici, non
puntiamo a colpire
Una specialità della Baitina: Quaglia
con le parole, bendop disossata, ripiena di Pennarone e
sì … con i piatti! Ci
tartufo nero dei Berici
piace curare la
rante, adatta a tutte le tasche. preparazione e il servizio e
La cucina è il nostro punto stupire il cliente quando le piedi forza. Cene romantiche, tanze arrivano a tavola. I
banchetti fra amici, cerimo- prodotti che prediligiamo sono
nie, ma anche ritrovi fra com- quelli di Asiago e
pagni di classe a fine anno dell’Altopiano, oltre che quelli
veneti”. Sia Yuri che
Samuele si dicono molto soddisfatti dalla bontà e
dall’affidabilità dei prodotti
del Caseificio Pennar. “Sono
tutti buonissimi – dicono – e
mantengono inalterato lo
standard qualitativo in qualsiasi periodo dell’anno, anche
quando il lavoro è maggiore.
Fa piacere
vedere come
funzioni così
bene questa
azienda
altopianese, e
constatarne i
numerosi successi anche a
livello internazionale, facendo onore
a tutto l’Altopiano. Così
LA RICETTA
Tortelli ripieni con polenta e Asiago
dolce dei Pennar, padellati con
guanciale e trito di rosmarino
Per 4 persone si impastano 300 gr. di farina bianca 00 con 2 uova
intere, un pizzico di sale, un cucchiaio di olio extravergine di oliva,
ricavando poi la classica sfoglia che viene stesa con l’apposita macchina. Da questa si ritagliano i tortelli con un coppapasta rotondo
dentellato, mettendo poi su ogni rondella di pasta un cubetto di formaggio Asiago fresco dei Pennar e uno di polenta di media consistenza, precedentemente preparata e lasciata raffreddare. Si chiude il
tortello a mezzaluna, facendo aderire i bordi con i polpastrelli inumiditi
in acqua. I tortelli vanno cotti in acqua bollente salata per circa 4 minuti, poi si scolano e si fanno saltare in padella
dove sarà stato fatto scaldare del burro dei Pennar con il guanciale tagliato a julienne (circa 1 fetta per persona).
Un bel trito di rosmarino e, a piacere, un cucchiaio di panna: i tortelli sono pronti per essere serviti.
SERVIZIO REDAZIONALE
una gestione mia, mi sarebbe piaciuto farlo qui, in Altopiano,
visto che questi luoghi mi piacciono molto e mi ci trovo bene.
Dal canto suo, Maurizio Rossetto pensando di dare in gestione il
locale voleva essere certo di affidarlo a qualcuno che conosceva bene e che potesse garantirgli una conduzione idonea”. Nonostante il passare degli anni, La Baitina ha mantenuto il suo
prestigio, ed oggi la nuova gestione si sta impegnando fortemente per dare al locale una nuova valorizzazione, con un’offerta a
360°, varia e adatta a tutti. “Partendo dal 3° piano – spiega Yuri
– abbiamo deciso di dare una boccata d’ossigeno a camere,
sale e locali, in modo da sfruttare al meglio tutti gli spazi (e sono
tanti!) disponibili. Una bella ritinteggiata, la sostituzione di alcuni
arredi, qualche idea nuova, ed ecco che la riorganizzazione sta
per essere completata. Oltre alle camere dell’hotel, alle sale
ristorante, allo storico bar, ci sono gli spazi che ospitano le saune,
il solarium, alcuni giochi e il tavolo da ping pong. Torna a nuova
vita anche la sala sotto, attrezzata per essere utilizzata sia come
discoteca che sala meeting con 260 posti a sedere.
come è importante trovare
presso gli spacci personale
gentile e cordiale, sempre
pronto a riservare delle piccole accortezze che fanno
sempre piacere”. Tra le specialità della Baitina, sempre
richiestissimo lo scenografico
Chateaubriand con asparagi: filetto scaloppato servito su
un tagliere lavorato di legno
con un coloratissimo bouquet
di verdure, e scaglie di formaggio; gli ingredienti variano a seconda della stagione
perché i prodotti utilizzati
sono solo quelli freschi. Nominiamo poi l’antipasto “millefoglie di manzo marinato
con cruditè di asparagi (o porcini, carciofi violetto, radicchio) con formaggio vecchio
dei Pennar. I prodotti del
Pennar sono utilizzati per tantissimi dei piatti in menù, siano antipasti, primi e secondi.
Nello spazio dedicato alla ricetta, Yuri e Samuele ci propongono dei tortelli ripieni di
Asiago fresco e polenta, che
vi descriviamo qui a fianco.
PENNARONE PENNAR
Questo prodotto assembla le caratteristiche migliori dei formaggi
dolci dell’arco alpino, il suo sapore infatti rievoca caratteristiche
tipiche dell’ formaggio Asiago, del
Latteria e
del
Fontina
armoniosamente
unite con
sapiente
maestria.
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
14
Lo spettacolo di DanzAsiago
tra eleganza ed energia
Un po’ classico e un po’ moderno, tra eleganza, raffinatezza
ed energia. Sicuramente di gran classe e di alta qualità. E’ lo
spettacolo proposto, quale saggio di fine anno, dalle allieve e
allievi della Scuola DanzAsiago diretta da Sandra Rossi. Il fil
rouge al quale si è ispirata tutta la prima parte, quella dedicata alla danza classica, è stato un viaggio ideale da una capitale all’altra dell’Europa che ha accompagnato il
numerosissimo pubblico che ha assistito ai due spettacoli proposti tra i fiori dell’Olanda, lungo le rive della Senna e sotto
la tour Eiffel, fino alla caliente Spagna e alla malinconica
Russia. Il tutto su coreografie di Sandra Rossi, Valeria Stringa e Tomoka Chikanaga. Dai passi ancora un po’ incerti, ma
Michael Fields e Ricky Benetazzo
graziosi e impegnati, del
Gruppo Primary fino agli
assoli di alcune ballerine del
Gruppo
Intermediate/
Advanced si sono potuti misurare i progressi e i livelli di
professionalità che via via si
possono acquisire nel percorso di formazione proposto da DanzAsiago. Una vera chicca l’esibizione della giovane insegnante Tomoka Chikanaga che ha fatto scintillare il
teatro comunale con la sua destrezza sulle punte. Una presenza eccezionale per Asiago, un autentico talento della danza che già a 11 anni aveva conquistato uno dei
più prestigiosi concorsi dell’Asia. Dopo il classico, il
modern jazz per finire con le autentiche scosse elettriche trasmesse dall’hip hop con la presentazione anche
delle coreografie, una delle quali ideata e preparata dalle
allieve stesse, che sono valse alla scuola il premio della
giuria al concorso interregionale “Città di Chiampo” e
il terzo posto al concorso “Città di Montecchia”.
“Il nostro impegno – sottolinea Sandra Rossi – è volto
a creare una realtà costruttiva ed educativa sia a livello
culturale che fisico/sportivo per i nostri giovani! Grande merito va alle ragazze più grandi che hanno dimo-
strato preparazione in tutte le discipline, umanità, sensibilità,
impegno ed accortezza con le bambine più piccole facendo
loro da chiocce. Eccezionali sempre tutti i genitori. DanzAsiago
ha un’altissima professionalità che nulla ha da invidiare alle scuole di pianura. Sono da ben 3 anni nostri docenti i “Dangerous
Games” gruppo hip- hop fondato dai ballerini coreografi Michael
Fields e Riky Benetazzo, che insegnano qui insieme alle ballerine Clotilde Gastaldello e Karin Dal Pezzo. Era prevista la
loro presenza al nostro spettacolo, ma proprio la mattina del
2 giugno sono volati a San Diego per un’importante Kermesse
di danza hip-hop. Unico gruppo italiano tra i 13 prescelti in
tutto il mondo! E li abbiamo qui, a DanzAsiago. Sarà ancora
nostra docente Silvia Rinaldi, già ballerina e solista alla Scala di Milano che ha danzato sui più importanti teatri del mondo. Elena Gios e Maria Slongo saranno sempre le colonne
portanti per il modern-jazz e l’hip-hop”.
La favola di Pinocchio raccontata in danza
Lo spettacolo di fine anno della scuola “Les Etoiles de la danse”
E’ stata la favola di
Pinocchio a chiudere l’anno della
scuola di danza
“Les etoiles de la
danse” che ha messo in scena l’opera
di Collodi quale
saggio di fine anno.
Un saggio che ha
riempito il teatro
Millepini con uno
spettacolo coinvolgente e, a tratti,
emozionante. E se
Pinocchio alla fine della storia è diventato un bambino
vero, anche le ballerine, intese quelle più piccine alle
prime armi, sono diventate
danzatrici effettive. Tant’è
che le coreografie hanno
spesso portato sul palco le
ballerine delle classi baby
class e pre primari ma non
come accessori o comparse
ornamentali bensì quale elementi integranti ed attive della rappresentazione. Trovando anche l’approvazione del
pubblico. Lo spettacolo in se
è riuscito a mettere insieme
stili di danza diversi (dal classico al jazz al hip hop) che a
tratti si amalgamavano a ritmo veloce senza mai però
disorientare lo spettatore,
anzi ogni cambio di stile riusciva a valorizzare quello che
lo precedeva. Un
mix indovinato dalle
coreografe
(Valentina Battaglia,
Martina
Grigiante, Giada
Massignani,
Eugenia Chioda,
Elena Rigoni, Elisa
Rigoni, Roberta
Rigoni e Giulia
Vidale) che ha
soddisfatto il pubblico che accoglieva ogni cambio di
scena con applausi spontanei.
Spassosa la coreografia del
“duo” il gatto e la volpe, geniale l’interpretazione dello
starnuto della balena, graziosissime le bambine delle prime classi nelle vesti di gatti,
volpi, stelle e ballerine di
charleston, can can e con i
cavallucci.
Senza dubbio un bel successo per la scuola nata nel 2004
e che in breve tempo ha trovato oltre 100 allieve grazie
anche alle tre sedi dislocate
sul territorio, ovvero Gallio,
Asiago e Roana. Un plauso
anche alle insegnanti da parte dei genitori che, terminato
lo spettacolo, hanno voluto
omaggiarle con un pensiero
floreale. Lo spettacolo sarà
nuovamente in scena quest’estate, prima ai giardini di
Gallio e poi sul palco centrale di Asiago. Occasione per
apprezzare ancora una volta
il grande lavoro profuso dalle insegnanti e dalle loro
allieve.
Gerardo Rigoni
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
Il prezioso lavoro di volontariato dei
ragazzi dell’Operazione Mato Grosso
Bravi! Si autofinanziano, ci liberano da cose che non utilizziamo più e aiutano le popolazioni povere dell’America Latina. Per cinque giorni hanno lavorato sodo, passando casa per
casa, raccogliendo ferro vecchio, indumenti usati e materiali
vari da destinare ai loro
mercatini: sono i ragazzi
dell’O.M.G. (Operazione Mato
Grosso).Dal 18 al 22 giugno,
dopo aver annunciato per tempo il loro arrivo tramite appositi
volantini, hanno “setacciato” le
vie dei paesi dell’Altopiano
(esclusi Enego, Lusiana, Conco) per caricare sui loro camioncini abbigliamento e oggetti dismessi, portandoli poi nello spazio adibito a deposito in zona artigianale ad Asiago.
Qui il materiale raccolto è stato selezionato e diviso secondo
la destinazione. Il loro è un lavoro di volontariato puro: quanto ricavato dalla vendita dei materiali a ditte specializzate e
quanto frutteranno i mercatini nei quali vengono venduti vestiario, scarpe, borse, cinture e oggetti in buono stato, andrà
totalmente a favore delle missioni dell’O.M.G., che si trovano in Perù, Bolivia, Ecuador e Brasile. Bravi! Lo ripetiamo
perché, oltre a lavorare gratuitamente, dobbiamo sottolineare come si accollino personalmente le spese per poter svolgere questa attività: i camioncini che utilizzano se li sono
comprati e il carburante che serve se lo pagano! A questa
ultima raccolta, hanno partecipato nel week-end una novantina di ragazzi, gli altri giorni circa una cinquantina. A loro si
sono unite anche alcune persone del posto, che hanno potuto
condividere in queste giornate i valori dell’O.M.G. come lo
spirito di gruppo, il rispetto e la collaborazione verso gli altri,
l’attenzione verso i più poveri. Oltre alla raccolta di
materiali,
l’attività
dell’O.M.G. comprende lavori extra, che i ragazzi
svolgono per poter raccogliere fondi, sempre da destinare alle missioni. Nel
loro
soggiorno
sull’Altopiano, su incarico
del Comune di Roana, alcuni dei ragazzi hanno
ritinteggiato la “Vaca
Mora”, la locomotiva che si
trova accanto al Museo
della Guerra di Canove, e
ripulito, tinteggiato e dato l’impregnante alle panchine nella
zona della Val D’Assa. A dar loro una mano durante le giornate sull’Altopiano, c’era anche Eliseo Bonato di
Camporovere, che abbiamo incontrato presso il deposito della Coda. “Quello che fanno questi ragazzi – ci ha detto –
è davvero meritevole, basti pensare che spesso usano
giornate di ferie per svolgere questo lavoro. Vorrei ricordare che, su richiesta, vengono fatti lavori di giardinaggio, di tinteggiatura, sgomberi, traslochi, tutto per
raccogliere fondi per le missioni. Se qualcuno avesse necessità di qualche tipo, mi può chiamare al n. 340
5988303, io posso fare da tramite”. Due parole vogliamo
aggiungerle noi: in questi giorni abbiamo visto all’esterno delle abitazioni, lungo le vie, anche elettrodomestici e altre cose
che, come specificato chiaramente nel volantino, non fanno
parte dei materiali da raccogliere. Prestiamo attenzione a
quanto ci viene richiesto, i ragazzi in fondo ci fanno un favore
liberandoci di cose che non usiamo più, almeno rispettiamo
quanto ci indicano!
Silvana Bortoli
APPUNTAMENTI
Il CAI ricorda Cristina Castagna Messa da Requiem di Giuseppe Verdi
Il 9 luglio, al Grillo Parlanin onore dei 150 anni dall’Unità d’Italia
te di Asiago, con entrata libera, organizzata dal Cai
Asiago 7 Comuni in collaborazione con il Comune di
Asiago, si terrà una serata
in ricordo di Cristina Castagna, l’alpinista estrema
vicentina scomparsa nel luglio del 2009, precipitata nel
vuoto da una parete rocciosa in rientro dalla spedizione sulla vetta del Broad
Peak,
nella
catena
pakistana del Karakorum.
L’appuntamento intitolato
“Tra sogno e tristezza” prevede la testimonianza del
compagno di spedizione
Giampaolo Casarotto. Per
i giorni 22-23-24 luglio è
programmata un’uscita
alpinistica al DOM (Svizzera) m. 4545.
Itinerario: Randa (1408),
Domhutte (2940 m),
L’Assessorato al Turismo e alla Cultura di Asiago, con la collaborazione del Coro e dell’Orchestra Varna International, ha programmato per Mercoledì 6 luglio alle 21 presso il Duomo
San Matteo di Asiago, la celebrazione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, composta
dal musicista per onorare degnamente la scomparsa di due grandi personalità della cultura
italiana del suo tempo: Alessandro Manzoni (morto il 22 maggio 1873) e Gioacchino Rossini
(morto nel dicembre 1868). Sull’altare saranno presenti 160-180 musicisti provenienti dagli
Stati Uniti e dall’ Europa, con inclusi un’ orchestra filarmonica, cori e solisti professionisti.
“Un’opportunità unica per gli amanti della musica classica – afferma l’assessore alla Cultura di Asiago, Roberto Rigoni – un’occasione che vedrà approdare nella nostra cittadina la
professionalità di artisti professionisti che sono quotidianamente richiesti in tutto il mondo”.
Ingresso: biglietto intero 15,00 euro; biglietto ridotto 10,00 euro (over 65 e minori di 16 anni)
Prevendita biglietti presso l’Ufficio del Turismo del Comune di Asiago.
Emozioni dietro l’obiettivo: la mostra
del Club Fotografico Altopiano 7C
Festijoch,
Dom
de
Mishabel (4545 m). Dislivello 1° giorno 1540 m; 2° giorno 1600 m. Tempo di
percorrenza: 1° giorno 4/5
ore, 2° giorno 6 ore.
Iscrizioni entro il 7 luglio chiamando in sede 0424.464122.
SPAZIO CINEGHEL
CARS 2
Sabato 25 giugno
ore 20,30
Domenica 26 giugno ore 17,30 e 20,30
X-MEN LE ORIGINI WOLVERINE
Sabato 2 luglio
ore 17,30 e 20,30
Domenica 3 luglio
ore 17,30 e 20,30
L’ULTIMO DEI TEMPLARI
Sabato 9 luglio
ore 17,30 e 20,30
Domenica 10 luglio
ore 17,30 e 20,30
Trovate la programmazione anche sul sito www.parrocchiadigallio.it
Emozioni dietro l’obiettivo. E’ il titolo della prima mostra fotografica a cura dell’Associazione Club Fotografico Altopiano 7 Comuni nella quale i soci esporranno le loro opere che
spazieranno dalla fotografia naturalistica alla fotografia subacquea, dalla ritrattistica alla
sportiva, dalla fotografia architettonica al genere astratto. La mostra sarà allestita presso la
Sala della Reggenza della Comunità Montana. L’inaugurazione ufficiale, è fissata per venerdì 1 luglio alle 18 e rimarrà aperta fino al 10 luglio. Gli orari sono i seguenti: dal lunedì al
venerdì dalle 17 alle 22; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22. Dal 22 luglio,
per tutta l’estate, la mostra si trasferirà nella sala consiliare del municipio da Canove.
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
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FOZA
La commemorazione della Battaglia delle Melette
Nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, l’Associazione “Amici della Storia di Foza” e la Croce
Nera Austriaca, in collaborazione con il “Gruppo
Alpini Foza” della Sezione A.N.A. “Monte
Ortigara”, con l’Associazione Nazionale del Fante
– Sezione “Altopiano dei Sette Comuni” e con l’Associazione Nazionale Brigata Sassari hanno proposto una cerimonia commemorativa della Battaglia delle Melette (95° anniversario), cerimonia tenutasi sabato 4 giugno nelle località che furono teatro dei sanguinosi combattimenti. Le celebrazioni
hanno avuto inizio il pomeriggio di venerdì 3 giugno,
a Castello di Godego (Treviso) presso il locale cimitero dove sono sepolte 140 salme di soldati dell’allora Impero Austro-Ungarico. Successivamente la delegazione austriaca, proveniente da Graz,
ha proseguito per il Sacrario Militare di Asiago, dove
grazie alla proroga dell’orario d’apertura concessa
da Onor Caduti di Roma, su interessamento del Direttore del Sacrario, Ten. Col. Mauro Pigliacelli, è
stata possibile la visita e la deposizione di una corona d’alloro. Contestualmente, il dr. Herwing
Brandstetter e una rappresentanza della Croce Nera
Austriaca si sono portati al cimitero di Asiago per
rendere saluto all’amico scrittore e storico Bepi
Boccardo. La folta delegazione austriaca, composta da un’ottantina di persone, ha proseguito poi
verso Foza, per la cena e il pernottamento.
Sabato 4 giugno la solenne commemorazione presso
il monumento ai caduti del 2° Reggimento Bosno-Erzegovese
di Malga Slapeur a Foza, si è svolta in modo composto come è
nella tradizione militare. L’evento è stato diretto dal Cerimoniere della Federazione dei Fanti di Vicenza, Lucio Bonfadini,
mentre il Gruppo Musicale “Note in Allegria” di Dueville ha
contribuito a renderla ancor più toccante suonando
all’alzabandiera gli inni delle Nazioni presenti. La deposizione
delle corone in onore dei Caduti Italiani, Austriaci e Bosniaci, è
stata accompagnata dalle note suggestive della tromba che
suonava il “Silenzio” e, al deporre la corona austriaca, le note
dell’inno “Ho avuto un camerata”. Immediatamente dopo ci
sono state le preghiere dei ministri di culto. Prima la benedizione impartita dal nostro Don
Valentino Miotto, poi le
invocazioni del Muezzin
Musulmano e del religioso Ortodosso, con l’invito a pregare
per tutti i caduti e a non dimenticare il loro sacrificio, affinché
tutti i popoli possano convivere in fratellanza ed unione.
La cerimonia ha visto la partecipazione del Generale Enrico Pino, Comandante del Comando Militare Esercito
“Veneto”; in rappresentanza
del Comandante delle Forze
Operative Terrestri, era presente il Colonnello Giovanni
Parmigiani, Comandante del
Reggimento Lagunari “Serenissima” assieme ad un
gruppetto dei suoi ragazzi, tutti
da
poco
rientrati
dall’Afghanistan. Erano inoltre
presenti il Picchetto in armi del V° Reggimento Alpini “Battaglione Morbegno” erede del Battaglione medaglia d’argento nel
1916, proprio sul Monte Fior, e del suo Comandante Ten.Col
Paolo Monti, il Luogotenente Antonio Pinna in rappresentanza
della Brigata “Sassari”, Nereo Gianesini Vice Comandante del Distretto C.F.S. di Asiago, una rappresentanza austriaca del 54° Reggimento Territoriale di Graz, le autorità civili del capoluogo stiriano e
una folta delegazione bosniaca comprendente i sindaci di Cazin,
Bihac e di alcuni ministri dei dipartimenti regionali della
Bosniaerzegovina. Da parte italiana erano presenti i Sindaci dei
Comuni di Gallio e di Enego e i rappresentanti dei Comuni di
Roana e Lusiana; l’Istituto del Nastro Azzurro Sez. di Asiago; le Associazioni d’Arma, i Fanti Federazione di Vicenza e 7
Comuni, gli Alpini Sezione Monte Ortigara
e i Gruppi Alpini di Foza, Lusiana, S.
Caterina di Lusiana, Gallio. Presenti pure
i Gruppi Alpini di Folina, le associazioni
nazionali Brigata Sassari, Arma Aeronautica Nucleo 7 Comuni, Carabinieri Nucleo di Asiago Al termine della cerimonia, l’Associazione Amici della Storia di
Foza ha offerto a tutti i presenti uno spuntino a base di prodotti tipici altopianesi,
assieme ad altri prodotti offerti dagli austriaci e dai bosniaci.
Per chiudere degnamente le celebrazioni
del 95° anniversario della “ 1° Battaglia
delle Melette”, i convenuti si sono recati
per una breve visita all’ex Cimitero di
Guerra Bosnoerzegoveze. Questo luogo
fu rintracciato in località Malga Slapeur alle
pendici del Monte Fior, nel comune di Foza,
già dal 25 giugno del 1998, su richiesta del
dott. Herwing Brandstetter da Graz, da
Gianni Brangian e dai coniugi Marchetti. In
previsione delle forti perdite di uomini, questo cimitero di guerra Bosniaco venne preparato prima dell’attacco sferrato alle truppe italiane, posizionate
sul Fior il 7 giugno 1916, e venne denominato
“Freund und Feid”, ovvero “Per amico e nemico”.
Al termine della battaglia, le fosse comuni contenevano i resti dei 208 caduti tra Ufficiali e militari
del IV° Battaglione del 2° Reggimento di Fanteria
Bosniaco, comandati dal Tenente Colonnello
Stephan Duic, inquadrati nel 27° reggimento Stiriano
di Fanteria “König der Belgier”. Dall’anno 2000,
l’Associazione Amici della Storia di Foza” in accordo con la “Croce Nera di Graz”, ha preso in
“custodia” il luogo, curandolo, tagliando l’erba e
delimitandone i confini inizialmente con recinzione
in legno.
Recentemente, anche grazie all’impegno finanziario della Comunità Montana Spettabile Reggenza
dei 7 Comuni, all’interno del progetto dell’Ecomuseo
della Grande Guerra, la recinzione è stata sostituita
con pali e catena in ferro, a perenne memoria e
monito per le generazioni future. Una volta rientrati tutti nella piazzetta di Foza, il caratteristico Gruppo Folkloristico di Cazin ha allietato paesani ed ospiti
con musiche a danze tipiche della BosniaErzegovina, coinvolgendo in un fraterno balletto
molti dei convenuti e degli spettatori, tra cui tanti
giovani “rifugiati” provenienti dalla Libia e che ancora, purtroppo, conoscono bene il significato della
parola “guerra”. Ormai al calare del crepuscolo, tra strette di mano
ed abbracci, sorrisi e qualche lacrima di gioia, è arrivato il momento
dei saluti; i paesani sono tornati alle loro case, gli amici della BosniaErzegovina sono scesi a valle per essere per l’ultima notte ospiti
degli Alpini di Ramon di Loria, Castello di Godego e Castion; la
gente di Graz è tornata negli alberghi di Foza, preparandosi a passare ancora una serata di allegria e spensieratezza, quella che meno di
cent’anni fa, tra questi monti, non hanno potuto avere i loro
nonni: ed è anche per questo che i bravi ragazzi della Pro-Loco
di Foza e gli albergatori hanno fatto di tutto per farli sentire
come a casa loro. E noi del Comitato organizzatore abbiamo
preso un breve lungo sospiro; tutto è andato bene! Ma non era
ancora tempo di rilassarsi poiché l’indomani eravamo attesi dalla
cerimonia presso la chiesetta di Monte Forno. Ancora al lavoro,
dunque, ma ci sarebbe stato poi tempo per riposare, nella convinzione che il ricordo e il giusto onore nei confronti di chi si è
sacrificato per farci avere ciò che oggi abbiamo e farci essere
ciò che oggi siamo, viene prima.
La realizzazione di quanto detto è stata possibile grazie all’impegno e sostegno di molti; il Comitato organizzatore vuole perciò ringraziare sentitamente: l’Associazione Famiglie caduti e
dispersi in guerra, sezione di Asiago; l’Ass. Nazionale del Fante
-Federazione di Vicenza- e Sez. 7 Comuni; il gruppo Alpini di
Foza; il Comune di Gallio, che ha messo a disposizione il Service
Bus; il Comune di Asiago; l’assessorato allo Sport e Ufficio del
Turismo; Comune di Lusiana; Comune di Foza; le Associazioni
Sportive di Gallio e Asiago, Unione Sportiva Asiago, Calcio Gallio,
Polisportiva Stoccareddo, Calcio Sasso, Sci Club Gallio, Asiago
Calcio; Protezione Civile Altopiano 7 Comuni; Geotex 2000;
Progetti, s.r.l.; Rigoni di Asiago; Migali s.r.l., la Cassa Rurale ed
Artigiana di Roana, Banca Popolare di Marostica, la Spettabile
Reggenza dei Sette Comuni, il sig.ri Ahmedin (Dino) Sahman,
Sergio Pessot e Hans Zueger e la signorina Claudia Brangian
per le traduzioni; tutti i volontari ed amici che ci hanno aiutano
e che come noi credono nei valori che la nostra storia può trasmetterci.
Filippo Menegatti
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8
Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
17
LUSIANA
CONC
Una “rogazione artistica” al parco del Sojo
Sabato 25 giugno una passeggiata culturale. Verranno presentate le nuove installazioni artistiche.
Gli artisti stessi faranno da guide ai partecipanti. Un modo per far avvicinare all’arte grandi e piccini
Sabato 25 giugno 2011 alle 18, presso il teatrino del Parco del
Sojo di Covolo di Lusiana, verranno presentate le nuove installazioni che andranno ad incrementare il patrimonio scultoreo ed
artistico del parco. Al contrario di quanto fatto negli ultimi anni
per occasioni simili, sabato, al termine della presentazione da
parte delle autorità, tutti i presenti saranno invitati ad una
“rogazione artistica” ovvero una passeggiata culturale guidata dagli stessi artisti esecutori delle opere. Gianluigi Barcarolo,
Maurizio Zulian, Bruno
Pedrosa, Vittorio Buset, saranno le guide che porteranno i
visitatori alla scoperta delle
loro installazioni e che saranno a disposizione del pubblico
per interloquire sul mondo del-
Tutti i Toni di Lusiana in festa
l’arte contemporanea.
La “rogazione artistica” è un
modo innovativo per conoscere in prima persona l’artista e
per far avvicinare al mondo dell’arte e della natura, grandi e
piccini. Alla giornalista Cinzia Albertoni il compito di tenere i fili
del discorso. La serata si concluderà con un rinfresco. La
“rogazione artistica” di sabato 25 giugno si inserisce nel ricco
programma di attività che si svolgeranno al Parco del Sojo Arte
e Natura, che possono essere consultate, nel dettaglio, nel sito:
www.parcodelsojo.it.
Egidio Zampese
“L’ultima anguàna”, il nuovo libro di Matino
Venerdì 1 luglio, alle 20.45, nella Sala Consiliare del Palazzon a Lusiana, Umberto Matino presenta il suo nuovo romanzo “L’ultima Anguàna”. Dopo il successo del precedente romanzo “La
Valle dell’Orco”, Matino offre ai lettori una narrazione ricca di suggestioni e misteri ambientata in
val Pòsina. Relatore della serata, Giovanni Rattini. La manifestazione è organizzata dall’Assessorato Cultura di Lusiana e da “Albatros-Gruppo Biblioteca”. Entrata libera.
Per festeggiare l’onomastico comune, nel giorno di Sant’Antonio da Padova, gli omonimi
di nome Antonio si sono ritrovati a Lusiana. Dopo la messa celebrata dall’arciprete don
Valentino Grigiante per ricordare gli Antonio lusianesi spentisi negli ultimi anni, una trentina di
Antonio si sono ritrovati al ristorante “La Rotonda” per una cena in modo da rinsaldare vecchie amicizie tra i “Toni” di Lusiana. La festa degli Antonio è una delle poche ricorrenze che
tengono banco. Ad imitarli sono gli omonimi di nome Giovanni e tutti quelli che portano il
cognome Ronzani, Mentre ha perso lo smalto la festa dei Pozza. E non trova più organizzatori
la festa delle contrade e sobborghi lusianesi, fatto salvo per contrada Marziale.
E.Z.
Seconda edizione di “Musica e parola, le vie dello
spirito” nella chiesa di San Giacomo di Lusiana
Sabato 2 luglio, alle 20.45, nella chiesa di San Giacomo di Lusiana, si terrà la 2^ edizione di
“Musica e parola, le vie dello spirito” in cui si alternano brani di musica per organo
(Bach,Alain,Franck) a brani di letteratura (Kipling,Whitman,Dickinson).
Francesco Munari eseguirà all’organo i brani musicali e Eros Zecchini e Genny Ronzani
leggerano i brani di letteratura. La manifestazione è organizzata dall’Assessorato Cultura di
Lusiana, da “Albatros-Gruppo Biblioteca” e grazie alla disponibilità della parrocchia di San
Giacomo di Lusiana. Entrata libera.
CONCO
Festa di Sant’Antonio a Fontanelle di Conco
L’intensa attività del
Circolo Auser di Conco
In preparazione una mostra intitolata
“Il profumo del legno”, con le opere dello scultore
Mari Pigato di Nove che sarà inaugurata
il prossimo 31 luglio presso la Biblioteca
Il Circolo Auser di Conco tiene sempre viva la propria
attività, in sede e anche fuori.
Il giorno 28 maggio si è svolta una bella giornata in provincia di Treviso. Da prima, andando al meraviglioso castello
“Castelbrando”, a Cison di Valmarino, visitandolo accompagnati dalle guide e pranzando all’interno dello stesso.
Successivamente, la visita al “Molinetto della Croda” a
Refrontolo, un angolo romantico dove sembra che il tempo si sia fermato.
Il Circolo Auser sta preparando una mostra intitolata “Il
profumo del legno” che sarà inaugurata il prossimo 31
luglio presso la Biblioteca di Conco e che rimarrà aperta
fino al 15 agosto. Nella mostra si potranno ammirare le
armoniose opere dello scultore Mari Pigato di Nove, socio Auser. Da notare che durante gli orari di apertura della mostra, l’autore, sarà sempre presente facendo dimostrazioni pratiche del suo modo di lavorare. Inoltre, si sta
lavorando alla realizzazione dell’ambizioso progetto denominato “Rammentando” che coinvolge giovani e anziani.
Dopo il corso, fatto ai ragazzi, di apprendimento per operare con videocamera durante le interviste che i ragazzi
stessi stanno facendo agli anziani, è stato fatto un corso di
computer per i “ nonni” in cui gli insegnanti sono stati i
giovani. Tutto questo lavoro dovrà produrre un video e la
pubblicazione di un libro storico-fotografico per celebrare
il 10° anniversario del CREL AUSER di Conco.
Il Comune di Conco ha partecipato al bando per la realizzazione di “Centri di pubblico accesso ad Internet”, indetto
dalla Regione Veneto, ed ha recentemente ottenuto un
finanziamento di 7 mila euro, impiegato nell’acquisto di
hardware, software ed arredi per la sistemazione dei terminali.
Tale contributo ha reso possibile l’apertura al pubblico
Lunedì 13 giugno, a
Fontanelle di Conco si è celebrato S. Antonio da Padova, Patrono della Parrocchia . Il parroco Don
Davide, ed altri sette sacerdoti, hanno concelebrato
una Messa solenne durante la quale è stato eseguito
il rito di affidamento dei
bambini a S. Antonio, inoltre, ad ogni famiglia della
Parrocchia, è stata consegnata una statuina benedetta del Santo.
Alla Messa è seguita la
processione per le vie di
Fontanelle a cui, oltre a
quasi tutti i paesani, hanno partecipato numerosi
fedeli delle altre frazioni
del comune. Come da tradizione, la banda del paese “Attilio Boscato”, ha
accompagnato la cerimonia con i tradizionali brani
Religiosi.
Le Associazioni del Pae-
se: “Amici di Fontanelle”
– “Donatori di Sangue”“Gruppo Alpini”- “Corpo
Bandistico”, hanno chiuso
la serata offrendo un rinfresco per tutti presso i locali della Parrocchia. Que-
st’anno la festa ha avuto
un’anteprima domenica 12
giugno sera, all’interno della Chiesa Parrocchiale
dove si è esibito il Coro
“L’Eco delle valli” di
Lusiana
cantando
numerosissime canzoni che
hanno abbracciato buona
parte del panorama corale
di montagna, dando maggior spazio alle contrade
che sempre più vengono
abbandonate.
E’ questa una festa molto
sentita dai “fontanellesi”
tanto che i convenuti si ritrovano a ricordare i tempi
in cui la piazza di Fontanelle
brulicava di bancherelle di
ogni genere.
Messo a nuovo il capitello di contrada Bertacchi
Si è svolta la scorsa settimana l’inaugurazione del nuovo capitello di Via
Bertacchi. Presente alla cerimonia
anche il parroco di Fontanelle di
Conco, Don Davide, che accerchiato dai residenti della contrada ha colto l’occasione per ringraziare tutti i
presenti con una dovuta nota di merito a Mario Alberti, ideatore e
realizzatore del progetto.
“Nei primi anni sessanta –sottolinea
Alberti - le famiglie della contrada
Internet point gratuito
presso la Biblioteca Comunale di un internet point gratuito con i seguenti orari: lunedì 9,00-13,00 - 20,00-22,00; martedì 14,30-18,00; mercoledì 9,00- 12,00; giovedì 14,30 – 18,00.
Nei mesi di luglio ed agosto si prevede la possibilità di acce-
raccoglievano le uova per poi venderle ai commercianti della pianura. Il ricavato è poi servito a realizzare il capitello che a distanza di
molti anni ho deciso di rimettere a
nuovo”.
L’opera riporta una statua della
madonna di Medjugorje ornata da
fiori. Si ringraziano le ditte che hanno collaborato e fornito il materiale edile necessario.
Fabio Pernechele
dere all’Internet Point anche nel fine settimana, con il supporto dei volontari AUSER e CREL che nei mesi scorsi hanno partecipato ad un corso organizzato dal circolo ricreativo
di Tortima. Il nuovo servizio, promosso dall’Amministrazione
Comunale, è rivolto ai giovani e agli studenti che già frequentano la Biblioteca, e a tutti coloro che vorranno usufruire di
questi computer con connessione ad Internet gratuita. A.D.N.
I Rigoni Stern: da sinistra Gianbattista, Maria, Alberico e Roberto
Sabato 25 giugno 2011
Il vincitore premiato
dal
8
presidente del Premio
letterario Alberico
Rigoni Stern
l’Altopiano
Alexis Bàtemps
18
Il premio Mario Rigoni Stern
al valdostano Alexis Bètemps
Il suo saggio letterario “La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del ‘900" è stato
ritenuto il più affine ai valori trasmessi attraverso i suoi scritti dallo scrittore asiaghese
CULTURA
La sera del 19 giugno al Palazzo del
Il vincitore con la
Millepini ha avuto luogo quello che possiamo definire “l’evento dell’anno”: la
premiazione del saggio letterario ritenuto il più affine ai valori trasmessi attraverso i suoi scritti, dal nostro Mario
Rigoni Stern. Alexis Bétemps,
valdostano, col suo “La vita negli alpeggi
valdostani nella prima metà del ‘900" si
è aggiudicato all’unanimità (in valutazione 45 opere: nella scelta specifica, favorevoli 6 giurati su 6 in una riunione di
soli 17 minuti) la vittoria. La giuria era
composta da: Gianni Rigoni Stern, Giovanni Kezich, Innocenzo Cippoletta, Ilvo
Diamanti, Mario Isnenghi, Jon Mathieu, e ha dato la seguente motivazione: “Abbiamo da subito posto come criterio
di valutazione, l’individuazione del manoscritto che sarebbe piaciuto di più a Mario. Nella descrizione della
vita e dei ritmi dell’universo dell’alpeggio, il libro trasmette l’intima poesia di un mondo alpino di fatica e
lavoro secondo una tematica che si ricollega alla poetica di Mario Rigoni Stern”. Con le parole: “Una serata di
festa, di rinnovato affetto rivolto all’uomo e alla sua famiglia, più che all’autore” ha aperto l’evento il moderatore
Antonio Di Lorenzo (vice-Direttore del Giornale di Vicenza),
giuria
davanti a una platea commossa, punteggiata assieme ai suoi cari e ai compaesani, di
tanti amici storici: Ermanno Olmi, Marco
Paolini, Carlo Mazzacurati, Bepi De Marzi,
Paolo Cottignola e Pino Guzzonato (autore
della medaglia, premio assegnato assieme a
10.000 euro). Molti i relatori succedutisi sul
palco a ricordo del nostro più illustre concittadino: le autorità
di Veneto e Trentino (le 2 regioni transfrontaliere organizzatrici del premio), rappresentate rispettivamente da Maria Teresa Di Gregorio (Attività culturali) e da Lorenzo Dellai,
Olmi a Venezia con “Il villaggio di cartone”
L’ultima fatica del regista uscirà in autunno e parteciperà al Festival del cinema fuori concorso
Fioccano le prime anticipazioni sulla Mostra del Cinema di
Venezia (31 agosto - 10 settembre) e sembra sempre più
probabile la partecipazione di
Ermanno Olmi, con la sua ultima fatica cinematografica
“Il villaggio di cartone”. A
metà ottobre 2010 erano iniziate le riprese, a distanza di 8 mesi
il “maestro” è ora alle prese
con il montaggio della pellicola, assieme al suo fidatissimo
montatore Paolo Cottignola. Il
film , che uscirà in autunno,
come ha dichiarato il regista
Michael Lonsdale assieme ad Olmi
all’Accademia dei Lincei di
Roma dovrebbe partecipare
alla 68° Mostra Internazionale di Venezia fuori concorso.
“Se il film andasse al
Festival – ha dichiarato lo
stesso Olmi - non sarà in concorso, alla mia età cosa volete che mi metta a correre”.
L’opera narra dell’incontro tra
due culture e varie etnie, quella
africana e quella europea,
quando un gruppo di clandestini prende possesso di una
vecchia chiesa per sfamarsi.
Il regista con
un giovane
attore
Rutger Hauer ed Ermanno Olmi
La storia viene osservata attraverso gli occhi di un vecchio prete. Nel cast nomi importanti quali l’attore e pittore
francese Michael Lonsdale nel
ruolo del vecchio prete, l’attore teatrale e cinematografico
italiano Massimo De
Francovich nel ruolo del medico e l’attore, regista e cantante italiano Alessandro
Haber nel ruolo del graduato,
ma soprattutto l’attore olandese Rutger Hauer nel ruolo del
sacrestano. Ritorna, quindi, il
sodalizio Olmi- Hauer
che vide la creazione del
film “La leggenda del
Santo bevitore”. Olmi,
che due anni fa al Festival
di Venezia ha ricevuto il
Leone d’oro alla carriera, torna così al cinema
dopo i documentari Terra Madre, presentato anche al Festival di Berlino,
e Rupi del vino. L’ultimo
film da lui firmato era stato Centochiodi, nel 2007,
con protagonista Raz
Degan.
Davide Degiampietro
Presidente della provincia di Trento; per i
due comuni promotori di Asiago e Riva del
Garda, il Sindaco Andrea Gios e l’Assessore rivese alla Cultura, Maria Flavia
Brunelli. Il progetto letterario prevede infatti due filoni: questo saggistico, già assegnato per il 2011 e quello narrativo che
sarà consegnato a Riva nel 2012. I due appuntamenti si alterneranno negli anni a venire. Commenta dal palco Alberico
Rigoni Stern: “Quando un anno e
mezzo fa, membri dell’Associazione
“Ars Venandi” suggerirono l’idea di
un premio intitolato alla memoria di
mio padre, in famiglia eravamo un po’
scettici: di premi letterari ce ne sono
fin troppi nel nostro paese... Poi considerando come va il mondo di oggi
- in netta controtendenza ai valori da
Lui perseguiti e trasmessi - abbiamo
Tra il pubblico
mutato opinione, anche grazie alla
Marco Paolini
forte indicazione di multiculturalità
e multilinguismo contenuti nei parametri valutativi per
le opere letterarie in lizza. In quest’ottica, l’idea del premio ha incassato subito anche il favore degli Enti e delle Amministrazioni venete e trentine, oltre che della
Federazione Italiana Caccia, di “Ars Venandi”, del
Museo di Usi e Costumi trentini di S. Michele
all’Adige, di Federcongressi Spa di Riva e della Cassa di Risparmio di Intesa S. Paolo. Tutti insieme han
consentito il raggiungimento di questa prima tappa.
Personalmente sono felice che il premio sia andato a
Bétemps: mio padre aveva un legame molto stretto con
la Val d’Aosta, dove è stato Allievo sottoufficiale della SMALP, dove tornava spesso e che ricordava con
nostalgia. Nel saggio di Bétemps, ho ritrovato le stesse parole di mio padre, la stessa visione, gli stessi
valori”. Citiamo anche Mario Isnenghi, storico, amico e
profondo conoscitore del mondo sterniano, che ha scelto
di leggere alcuni brani tratti da “I Meridiani” di Mondadori
e da “Stagioni”, toccando profondamente la platea. Ma
tutti coloro che han voluto rendere omaggio al nostro autore erano visibilmente emozionati, non ultimo il vincitore,
Alexis Bétemps, che ha affermato: “L’onore che mi è
stato concesso con questo premio intitolato a Mario
Rigoni Stern, mi riempie di orgoglio, cui si aggiunge
la gioia di aver conosciuto la sua famiglia e la sua
gente. Ora comprendo meglio anche la sua opera. Ho
fatto l’alpeggio anch’io, poi non vi ero tagliato, così
in casa, quale ripiego, han deciso che ero buono solo
per studiare, essendo privo di ambizione...” Bétemps
infatti si descrive sognatore, con poco senso pratico, accanito lettore fin da bambino anche mentre portava le
mucche al pascolo, cosa questa vista come una perdita di
tempo in luoghi dove la sopravvivenza era così
problematica. Così si laureò, fu insegnante e fondatore
del Centro Studi francoprovenzali, direttore e collaboratore di riviste alpine fra cui “L’Alpe”, membro del comitato “Forte di Bard” e molto altro ancora. Il bellissimo
libro “La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà
del ‘900", è pieno di dolcezza e di asprezza, di vita vissuta, intessuto attraverso la narrazione orale di 7 testimoni
diretti.
Beppa Rigoni Scit
In vetta, a Cima XII
8
l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
19
LA RUBRICA DELLA MEDICINA
Niente colpi di testa!
In estate aumentano i traumi cranici e i colpi di sole: i consigli
Le più comuni lesioni a carico della sommità del nostro
corpo sono i traumi cranici ed i colpi di sole, condizioni
ben diverse tra di loro ma che sono accomunate da un
drastico incremento dei casi durante la stagione estiva per
l’aumento delle attività potenzialmente traumatiche e delle
occasioni di esposizione prolungata al sole.
TRAUMI CRANICI
Le lesioni al capo sono molto diffuse sia negli sport di contatto (calcio, Rugby…) che negli sport individuali (ciclismo, sci,..) rappresentando circa il 12% di tutti i traumi
sportivi. Generalmente, la gravità delle lesioni si valuta in
funzione del periodo di perdita di memoria e di coscienza
in seguito all’impatto, anche se esistono purtroppo lesioni
molto gravi che possono verificarsi anche in assenza di
perdita di coscienza.
Dopo un incidente con impatto del capo bisogna quindi
cercare di valutare le funzioni cognitive del soggetto; il
modo più semplice consiste nel porre delle semplici domande su cosa è successo prima, durante e dopo l’incidente. Si possono quindi determinare le seguenti situazioni:
1)
Trauma cranico lieve (senza perdita di coscienza- concussione)
Le lesioni che rientrano in questa categoria presentano vari gradi di importanza e molto spesso ciò è indicata dal periodo di
perdita di memoria (amnesia). L’atleta spesso manifesta confusione, cefalea, nausea e vertigini. A scopo cautelativo, anche se
apparentemente asintomatico, l’atleta va fermato e tenuto in
osservazione, evitando per esempio di mandarlo in spogliatoio
senza un accompagnatore. A meno che non vi siano ferite aperte, molto spesso non è necessario il ricovero in ospedale ma è
sufficiente vigilare sul comportamento del traumatizzato per le
successive 24 ore, segnalando prontamente al medico variazioni
dell’umore, la comparsa di sproloquio o di sonnolenza, tutte spie
di possibili danni misconosciuti.
LA RUBRICA DELL’ECONOMIA
La detrazione per attività sportiva
dei ragazzi di età inferiore a 18 anni
La detrazione delle spese
sportive per i giovani con età
compresa tra i 5 e i 18 anni
sono state introdotte
dalla Finanziaria 2007 con lo
scopo di incentivare e sostenere l’amore per lo sport da
parte dei giovani. Il contribuente può fruire di una detrazione d’imposta pari al
19% delle spese sostenute
per l’attività sportiva dei ragazzi di età compresa tra 5 e
18 anni. Di seguito analizziamo le condizioni per poter
usufruire della detrazione,
nonché i limiti quantitativi e
le condizioni previsti dalla
normativa. Le spese che risultano detraibili in fase di
elaborazione della dichiarazione dei redditi riguardano
sia il costo dell’iscrizione annuale e sia il costo dell’abbonamento presso palestre,
piscine associazioni sportive
in genere destinate alla pratica sportiva dilettantistica. In
particolare sono da ritenersi
detraibili le spese per lo sport
corrisposte a società ed as-
sociazioni definite tali all’interno
del
Decreto
Interministeriale del 28 Marzo 2007: “le società e le associazioni sportive dilettantistiche (art. 90, commi 17 e
seguenti, L. 27.12.2002,
n.289) che nella propria denominazione sociale recano
l’espressa indicazione della
finalità sportiva e della ragione o denominazione sociale
dilettantistica”; “le palestre,
le piscine e le altre strutture
ed impianti sportivi, comunque organizzate, destinate
all’esercizio della pratica
sportiva non professionale,
agonistica e non agonistica,
Una pubblicazione fortemente voluta da
Luciano Valente e Ilaria Panozzo, ricca
di immagini, perlopiù inedite, che mostrano Cesuna e la zona d’operazioni belliche
nel periodo relativo alla Spedizione Punitiva dell’Austria
contro l’Italia. “Dal Corbin al M. Lèmerle”, già nel titolo localizza perfettamente il fronte sviluppato dal testo,
dozzine di foto originali tratte da vari archivi privati e tra
quelli conservati a Roma si intersecano con pagine di
diari scritte all’epoca dai protagonisti: i soldati che qui
hanno combattuto, e in molti casi hanno perso la vita
nell’offensiva del giugno 1916. Oltre alla ricerca dei due
curatori principali, il volume si avvale di un folto gruppo
di lavoro, unitamente alla collaborazione dell’Associa-
compresi gli impianti
polisportivi gestiti da soggetti giuridici, pubblici o privati”. Le spese devono essere
documentate. Il pagamento
deve risultare da un bollettino bancario o postale, oppure da fattura, ricevuta o
quietanza di pagamento. È
necessario che tale documento e, quindi anche
l’eventuale bollettino bancario o postale, riporti la
denominazione, la sede e il
codice
fiscale
del
destinatario, la causale
(iscrizione o abbonamento),
l’attività sportiva esercitata,
l’importo, i dati
anagrafici del praticante
l’attività sportiva e il codice fiscale di chi effettua il
pagamento. Importo massimo della spesa agevolabile
è di euro 210,00 mentre la
detrazione massima è euro
39,90 (euro 210,00 x 19%).
Tale importo deve essere
inteso quale limite massimo
riferito alla spesa complessivamente sostenuta da entrambi i genitori, per lo svolgimento della pratica sportiva dei figli. I genitori che partecipano entrambi alle spese, pertanto, dovranno ripartire tra di loro tale ammontare sul quale calcolare la detrazione in relazione all’onere da ciascuno sostenuto,
secondo quanto risulta dal
documento rilasciato dalla
struttura sportiva.
Dott. Riccardo Mosele
Dottore Commercialista e
Revisore Legale dei Conti
Dott. Andrea Benetti
Commercialista Esperto
Contabile e Revisore Legale
dei Conti
2) Trauma cranico moderato (perdita di coscienza di
pochi minuti)
Si accompagnano ad una
perdita della coscienza duDott. Christian Comelato
rante o subito dopo l’inciMedico Chirurgo
Specialista in Ortopedia e
dente inferiore ai 5 minuti.
Traumatologia - Diploma
In questi casi si impone il
in posturologia clinica
ricovero in pronto soccorso
Drigente medico presso
UOC Ortopedia Asiago ed un periodo di osservazioDiploma UEFA allenatore
ne di almeno 24 ore e molto
calcio a 11
[email protected]
spesso l’esecuzione di una
TAC. Nella maggior parte
dei casi i sintomi regrediscono senza ulteriori problemi, ma il
periodo di osservazione è necessario proprio per escludere la
possibilità di lesioni
3) Trauma cranico severo (perdita di coscienza prolungata)
Si tratta di condizioni gravissime che richiedono un soccorso
immediato da parte di personale medico, la prima cosa da
fare è quindi telefonare al 118. Successivamente, seguire le
seguenti regole in attesa dei soccorsi:
Una persona infortunata che sta respirando spontaneamente, anche se incosciente, non deve essere mossa se
non per rimuovere qualsiasi cosa che possa ostruire le vie
aeree: quindi se la vittima indossa un casco non rimuoverlo
per non correre il rischio di aggravare lesioni cervicali. Va invece estratto, se presente, il paradenti, per evitare che venga ingerito.
Una persona che non respira spontaneamente va invece soccorsa immediatamente senza attendere l’arrivo del personale medico iniziando una respirazione bocca a bocca, cioè
soffiando con forza nella bocca della vittima tenendogli le narici
chiuse; dopo due respiri bisogna verificare se il polso è presente, in caso negativo va iniziata la manovra del massaggio cardiaco. QqqsdJDJ Queste procedure vanno sotto il nome di BLS
(Basic Life Support) e costituiscono delle manovre salvavita
fortunatamente sempre più conosciute grazie ai numerosi
corsi obbligatori negli ambienti di lavoro o sportivi.
IL COLPO DI SOLE
Questo disturbo si manifesta per una protratta esposizione al
sole e la causa determinante è l’azione diretta dei raggi solari
sul capo. Le persone con la pelle chiara sono più vulnerabili
a questo problema. Cefalea, vertigine scarsa sudorazione
sono le conseguenze, ma può esserci anche un danno alla
pelle. Caratteristica del colpo di sole è la scottatura di I e
II grado e conseguente eritema. L’eritema solare si presenta con un arrossamento cutaneo di tipo congestizio e
può essere diffuso o manifestarsi a chiazze. La gravità
del problema dipende da quanto lungo è stato il tempo di
esposizione al sole e dalla zona in cui è avvenuto. In alta
montagna ci si scotta con maggior facilità e in minor tempo a causa della elevata intensità della radiazione solare.
I sintomi più comuni, oltre alle manifestazioni cutanee
eritematose, sono l’arrossamento degli occhi e la
lacrimazione abbondante. La pelle è calda e sudaticcia e
talvolta può comparire la febbre. Il soggetto colpito avverte profondo malessere a volte accompagnato da nausea, vertigini e
intorpidimento mentale. Le prime misure da prendere sono: trasportare la persona in un ambiente fresco e ombreggiato e raffreddare il corpo con pezze inumidite d’acqua fresca.
Come sempre, il motto “prevenire è meglio di curare” risulta
quanto mai attuale: proteggetevi quindi il capo con un casco
(omologato e ben allacciato!) durante le vostre escursioni in
bicicletta e utilizzate sempre un copricapo durante le passeggiate in montagna.
dall’interesse di
un gruppo di lavoro e di studio
che si è impegnato nel raccogliere materiale di vario genere riguardante gli anni 1916-1718 nei territori posti a sud
dell’Altopiano. “Dal
Corbin al Monte Lèmerle”
è acquistabile presso la
mostra, oltre che nei negozi di Cesuna”.
Giovanni Dalle Fusine
Dal Corbin al M. Lèmerle
zione Fanti 7 Comuni, della Pro Cesuna, col patrocinio
del Comune di Roana. Risponde ai ringraziamenti degli
autori la prefazione di Lucio Spagnolo, presidente della
Comunità Montana. L’opera è stata presentata sabato 18
giugno, in concomitanza con l’inaugurazione dell’omonima mostra presso il Cinema Palladio. Un pubblico numeroso e attento ha seguito il percorso storico di Alberto
Caselli Lapeschi, che alla presenza delle locali autorità
amministrative ha introdotto la mostra tematica. L’esposizione si inserisce all’interno di un progetto triennale nato
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
20
La festa dello sport: premiati i campioni altopianesi
Il primo grande appuntamento per rendere omaggio a quanti nelle varie discipline sportive
hanno saputo portare in alto il loro nome e quello dell’Altopiano a diversi livelli
Una festa pensata e voluta per rendere omaggio agli atleti
altopianesi che, nella varie discipline, sia estive che invernali,
hanno saputo, nella stagione 2010/2011 compiere imprese e
portare alto il nome del nostro territorio a vari livelli.
Al Millepini di Asiago, sabato 11 giugno, si sono premiati sportivi che hanno saputo regalare a tifosi e spettatori grandi
emozioni, in alcuni casi, ci hanno fatto sentire fieri di essere
loro amici e concittadini. Un momento celebrativo per il qua-
le si devono ringraziare in modo particolare i Comuni di
Asiago, Roana e Gallio e la Comunità Montana che hanno
voluto, seppur in modo semplice e familiare riconoscere il
merito di questi atleti e ringraziarli a nome di tutta la loro
comunità. La Festa dello sport altopianese si è aperta con il
saluto dell’assessore allo sport Franco Sella e del presidente
della Comunità Montana Lucio Spagnolo. Dopo la proiezione di un video sugli sport invernali, con emozionanti immagini
delle olimpiadi invernali 2006 e dopo aver cantato tutti insieme l’inno nazionale, il via alla passerella dei campioni presentati e intervistati dal nostro direttore Stefania Longhini e
premiati dagli amministratori. In queste pagine tutta la
carrellata degli atleti ai quali è stato fatto omaggio di una
medaglia in argento della Spettabile Reggenza (per gli uomini) e di un bisachese, fiore dei nostri campi, sempre in argento (per le donne) Servizio fotografico di Roberto Costa Ebech
Walter Costa, campione di Mountain Bike, specialità
Marathon. 35 anni, di Asiago, è professionista dal 2005, la
sua squadra attuale è la Silmax Cannondale Racing Team.
Nella sua carriera vanta 58 vittorie. Ha ottenuto buonissimi piazzamenti anche in molte gare internazionali ed ha
partecipato a varie edizioni dei mondiali.
L’asiaghese, Filippo Ambrosini, neo maggiorenne, pattinaggio artistico. Dopo numerose vittorie e buoni piazzamenti nelle categorie giovanili, è entrato nel 2007 a far parte della nazionale italiana e partecipa alle massime competizioni internazionali, nel 2009 è campione Italiano Juniores, nel 2010 colleziona un 6° posto ai campionati italiani senior, un 5° posto a
Dortmund in Germania, un secondo posto alla Mont Blanc
Trophy a Courmaier e anche un bellissimo trionfo alla Arghe
Alp a Merano.
Luca Stefani, asiaghese, pattinaggio velocità: ha vestito
la tuta azzurra alle ultime olimpiadi invernali a Vancouver.
Il suo primo grande successo è stato il primo posto Team
Pursuit alle Universiadi di Torino stagione 2006/2007. Nell’ultima stagione 2010/2011 ha ottenuto un quarto posto in
world cup a Berlino, sempre Team Pursuit, ed è arrivato
secondo ai Campionati Italiani assoluti.
Tea Ravnic, di Canove, pattinaggio velocità. Nel 2009/
2010, ultimo anno da Junior, medaglia di bronzo alla finale
di coppa del mondo a Berlino nella gara a squadre, ed ha
pure partecipato al mondiale a Mosca con un 18 posto sui
3000 metri. Nel primo anno da senior, stagione agonistica
2010/2011 è seconda classificata ai campionati italiani all
round e 3° ai campionati italiani sprint assoluti.
Cristina Volpi, di Cesuna. Le sue specialità sono la pistola ad aria compressa e la pistola sportiva. Gareggia per la
sezione di Padova del Tiro a segno nazionale. Nell’ultimo
anno agonistico è arrivata seconda agli assoluti di Bologna
in pistola sportiva a squadre, 1° classificata ai ranking nazionali di Milano e Firenze in pistola sportiva, ancora prima
alle federali regionali di Treviso e Padova. Prima e seconda classificata alle federali regionali di Vittorio Veneto e
Vicenza in pistola ad aria compressa, terza alla internazionale Walher Trophy di Bolzano.
Enrico Fabris, di Roana. Fiamme Oro di Moena. Non si
contano orami i podi in coppa del mondo, i titoli italiani e le
medaglie agli europei, è reduce da una stagione un po’ condizionata dal mal di schiena ma resta comunque il più forte
italiano in pattinaggio velocità. Recentemente ha vinto la
sua gara più importante diventando papà di una bellissima
bimba di nome Chanel.
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
21
FESTA DELLO SPORT ALTOPIANESE SABATO 11 GIUGNO 2011
Andrea Stefani, di Asiago, giovane promessa del pattinaggio velocità, fratello d’arte (segue le orme di Luca)!
Andrea è Campione Italiano Junior B Sprint, Medaglia
d’argento al campionato italiano Junior B all round, 7° classificato ai Campionati Mondiali Specialità Team Pursuit.
Silvia Carli, di Asiago, lancio del giavellotto atleta della
Nazionale italiana di Atletica leggera, ha stabilito diversi
record italiani, ed è vice campionessa italiana assoluta da
tre anni. Vanta la partecipazione ai Camipionati europei e
ai campionati italiani Juniores. Una particolarità che va sottolineata è che Silvia è allenata da suo padre Roberto Carli.
Luca Rigoni, di Asiago, giovane promessa dello sci nordico recentemente inserito come osservato nella squadra
Nazionale Juniores di sci nordico. Vincitore della Nazionale Giovani Sprint a Frassinoro 2011.
Un momento speciale quello della premiazione di Roberto Martini. Un premio alla passione, all’impegno,
al talento, alla tenacia e all’esempio di questo formidabile atleta. Martini, classe 1941,
è uno degli atleti più rappresentativi in corsa, sci e skiroll. In ben 40 anni d’attività agonistica ha conquistato
numerosi titoli italiani e mondiali. Nello sci di fondo nazionale ha ottenuto 6 medaglie d’oro, 5 medaglie d’argento, 6 medaglie di bronzo. Titoli italiani ski roll: 10 medaglie d’oro, 4 medaglie d’argento, 4 medaglie di bronzo. Ai campionati del mondo master di sci nordico ha
ottenuto 3 medaglie d’argento e una medaglia di bronzo
nel 1999 a Grindenwal, 2 argento e 1 bronzo nel 2008 a
Meccall; 1 argento e un bronzo nel 2009 ad Autrans;
l’anno scorso a Bled, nelle prime Olimpiadi Master ha
vinto 3 medaglie d’argento e una di bronzo. Ha effettuato 23 Marcialonghe e 2 Vasaloppet.
Il capitano dell’Asiago Migross Michele Strazzabosco
ritira il premio per il terzo scudetto conquistato quest’anno dalla squadra. Premiata anche la formazione asiaghese
Under 18 campioni d’Italia 2010/11 (foto prima pagina).
Alcuni degli atleti non erano presenti per impegni sportivi
Non hanno potuto essere
presenti per impegni sportivi, ma si sono meritati in
modo speciale il premio e
l’applauso caloroso del
Millepini: la campionessa di
sci alpino, specialità slalom
gigante, Giulia Gianesini.
Germania. Agli assoluti,
che aveva vinto nella stagione 2008/2009 è giunta
terza.
Sergio Rigoni, di Asiago,
mana fa in Austria nel gigante maschile che ha aperto
la stagione dello sci d’erba.
Anna Sartori, di Conco, ha
chiuso da poco la sua brillante carriera nel pattinag-
Giulia, galliese, appartenente al gruppo sportivo
delle Fiamme Oro è in
squadra nazionale dal
2002. Quest’anno in Coppa del mondo ha ottenuto il
17° posto a Solden, il 20° a
Saint Moritz, il 16° in repubblica ceca e il 13° posto in
gio a Rotelle con il Crystal
Skating Team di Fara e
Sarcedo. Una carriera nella quale ha centrato numerosi successi sia a livello
nazionale ed internazionale
l’ultimo dei quali al 55°
Campionato mondiale di
pattinaggio artistico a rotelle, svoltosi dal 24 novembre al 5 dicembre
scorsi a Portimao, in Portogallo.
Andrea Pasqualon, atleta di Enego, specialità ciclismo, da poco è entrato
nei professionisti dopo una
trionfale annata nel 2010.
Quest’anno con grande
emozione ha potuto partecipare alla sua prima Milano Sanremo. Il suo sogno è il giro d’Italia.
Roberta Rodeghiero, di
Asiago, pattinaggio artistico, sempre sul podio in
tutte le gare nazionali dal
2005 ad oggi. Sesta classificata poi agli soluti
svoltisi al Forum di
Assago nel dicembre
2010, ha rappresentato
l’Italia alle Universiadi in
Turchia, classificandosi
sesta e migliore delle italiane, nel Mont Blanc
Trophy 2011 è giunta 3°,
ma soprattutto è stata
convocata e ha partecipato ai mondiali 2011 a Mosca.
Daniele Munari, di
Gallio, specialità salto con
gli sci, atleta di spicco della nazionale, ha partecipato anche alle olimpiadi, ora
smette la carriera ed è
pronto a dare una mano
per portare avanti un progetto di rilancio di questa
disciplina in Altopiano.
sci nordico, che quest’anno è stato tra i protagonisti
della storica vittoria per le
Fiamme Oro agli assoluti di
Moena in staffetta. Storica perché da 40 anni le
fiamme oro non si aggiudicavano il titolo italiano.
Edoardo Frau, di Asiago,
campione di sci d’erba, che ha
vinto moltissime gare a livello
nazionale ed internazionale
l’ultima delle quali una setti-
Ristorante
CASA ROSSA Pizzeria birreria
Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc..
Loc.Kaberlaba Asiago
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Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
22
Il Grande Ciclismo transita sull’Altopiano
SPORT
Grande
Ciclismo
sull’Altopiano di Asiago: si
svolgerà infatti domenica 10
luglio il 26° Giro del Medio
Brenta classica estiva internazionale Elite-Under 23, terza di cinque prove del Trofeo
Internazionale Grand Prix Città Murata (Longa di Schiavon
16/4; Alta Padovana Tour 28/
5; Poggiana di Riese Pio X 14/
8; Paderno di Ponzano Veneto
18/9) diretto da Pierluigi Basso.
Al Medio Brenta, presentato
da Mario Guerretta di
Teleciclismo-Telechiara giovedì 23 giugno all’Hotel Posta ‘77 di San Giorgio in Bo-
Domenica 10 luglio il 26° Giro del Medio Brenta. Si passa anche per Sasso - Stoccareddo
(con traguardo volante). Il GPM “Silvia e Roberta Gianesini” a Gallio.
Transito Altopianese dedicato all’azzurra di sci Giulia Gianesini
sco (PD) alla presenza di autorità, personalità, ospiti sportivi ed organizzato dal Veloce
Club Villa del Conte presieduto da Michele Michielon, sono
iscritti circa 200 atleti delle
maggiori squadre italiane e
straniere di categoria e di varie Nazionali, tra cui l’Italia guidata dal c.t. Marino Amadori,
per un’autentica sfida premondiale dei Campionati Iridati
di Copenaghen del 19-25 settembre.
Una corsa quindi di grandi contenuti tecnici con la consueta
partenza da Villa del Conte
alle ore 12.15 (ritrovo allo stabilimento Ballan dalle ore 8.30
aperto a tutti gli appassionati)
e dopo un locale circuito di
due giri la numerosa carovana si dirigerà, percorrendo la sp/ss 47 a Cittadella
(passando sotto il traguardo
dentro le maestose Mura) e
Bassano del Grappa (Ponte Nuovo) ed iniziando la
scalata dell’Altopiano di
Asiago (sp 72 della Fratellanza).
Questa ascesa sarà la parte
più impegnativa della gara, in
cui inizierà a frantumarsi, snodato tra i tornanti, il lungo
serpentone (come avvenuto
l’anno scorso complici ripetuti
scatti del gruppo ed un clima
torrido), che giunto in
località Tortima,
dopo 84 Km. di gara
e 9 Km di salita da
San Michele, girerà
per Rubbio (1° Gran
Premio della Montagna-GPM h.14.15)
proseguendo per Val
Lastaro-Bocchetta
Galgi e rientrando
sulla sp 72 da cui,
novità 2011, svolterà poi per
Sasso e Stoccareddo (Traguardo Volante-TV alla Chiesa h.14.34).
Si continuerà (Buso - Ponte
sulla Val Ghiaia e Campanella) verso Gallio dove al km. 111
di gara in via Roma, lato Municipio, è posto il 2° GPM “Silvia e Roberta Gianesini”
(h.14.49).
Molto spettacolare la curva in
Piazza Italia-Caffè Commercio verso la sp 128 - Rotonda
Turcio ed il 3° GPM Bivio
Monte Corno (h.15.08) e quindi la discesa per le sp 69
Lusianese-sp 95 di Santa
Caterina, avviandosi al tra-
guardo finale di Cittadella.
L’evento è patrocinato da rilevanti enti istituzionali e sportivi (tra cui la Provincia di
Vicenza, i Comuni di Asiago,
Gallio, Conco, Lusiana e la
Spettabile Comunità Montana
Reggenza Sette Comuni) e si
fregia del Premio di Rappresentanza del Presidente della
Repubblica assegnato alla Società vincitrice del Grand Prix
al tradizionale “Gala di
Premiazione” in ottobre .
Preziosa la collaborazione dei
locali Comandi Carabinieri e
di Polizia Locale e dell’ Associazione Nazionale Carabinieri
di Asiago, Onlus Silvia Lisa e
Roberta, Società Sportiva
Sasso,
Polisportiva
Stoccaredo 2000, Protezione Civile Lusiana, all’intero
transito altopianese, che è
dedicato alla campionessa
della nazionale di sci alpino
Giulia Gianesini madrina del
Grand Prix.
“Siamo soddisfatti di aver
confermato un percorso di
spessore tecnico e
scenografico ed un ringraziamento -evidenzia il Presidente Michele Michielon- va alle
amministrazioni altopianesi ed
in particolare al Consigliere
Delegato allo Sport di Gallio
Giorgio Tagliaro che ha coordinato con entusiasmo e precisione il tragitto territoriale,
ove proponiamo 4 traguardi intermedi di cui il GPM a Gallio
di notevole valenza morale e
l’intero passaggio omaggiato
alla poliziotta galliese Giulia
Gianesini esempio di serietà,
modestia ed impegno nei valori dello sport e magari pensando ad un futuro arrivo in
quota della prestigiosa corsa”.
Granfondo dei Cimbri, secondo posto per Walter Costa
Sono Enrico Franzoi e Anna Ferrari il re e la regina della
Granfondo dei Cimbri, edizione 2011, gara di mountain bike organizzata dal gruppo ciclistico Altopiano di Asiago e valevole
quale terza prova del trofeo “Sui sentieri della Grande Guerra”. Domenica 12 giugno la mattinata galliese ha salutato gli
atleti con un sole caldo che faceva capolino dalle nubi promettendo una giornata ottimale per gareggiare. Ed ottima è stata
fino alle 12.30 quando gli atleti escursionistici e delle categorie
di età più avanzate si trovavano a dover affrontare l’ultima insidiosa discesa sotto un violento acquazzone che ha richiesto il
sacrificio di più di una gomma. Ma tant’è, il meteo non ha fatto
altro che aggiungere spettacolo ad una gara già spettacolare il
cui percorso ha accompagnato gli oltre 700 atleti tra le zone più
suggestive dell’Altopiano. Percorso anche tecnico con ben 5
gran premi della montagna e 200 mt di dislivello lungo i suoi 44
km di sviluppo. Podio maschile: 1) Enrico Franzoi in 1:38:39; 2)
Walter Costa in 1:38:39; 3) Johann Pallhuber in 1:38:48. Podio
femminile: 1) Anna Ferrari in 2:06:13; 2) Giulia Massarotto in
2:16:24; 3) Elena Nadin in 2:25:23. G.R.
8
SPORT
Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
23
Igor Confortin allenatore della
Nazionale Italiana Parasnowboard
Che la forza di volontà sia superiore a quella fisica Igor
Confortin lo sa bene. Da un anno e mezzo insegna infatti
l’appassionante arte dello snowboard a ragazzi che dalla
nascita o per cause dovute ad incidenti hanno perso l’uso
degli arti. Confortin, 31 anni di Canove, è istruttore di
snowboard alla Scuola sci Lavarone dove da anni insegna a principianti ed esperti l’uso della “tavola”. Circa
due anni fa, sulle piste di Pampeago (Obereggen), toccato dalla storia di un ragazzo che per un incidente aveva
perso l’uso di una gamba, ha iniziato ad insegnare a ragazzi disabili arrivando ad allenare la Nazionale Italiana
di Sci Paraolimpico. «Attualmente io e la mia collaboratrice Silvia Bresciani siamo tesserati Fisip (Federazione
Italiana Sci Paraolimpico) - racconta Confortin - e stiamo allenando dieci ragazzi, cinque dei quali competono
nelle gare di Coppa del
Mondo». I ragazzi provengono da tutta Italia,
da Trento a Messina.
Uno di questi, il modenese Roberto Cavicchi, è il
detentore in carica del titolo italiano, quinta posizione alla gara di Coppa
del Mondo di Orcieres
(Francia) e ottavo
piazzamento a Lake
Louise (Canada); attualmente Cavicchi è decimo nella classifica mondiale. «E’ stupefacente
la carica e la grinta che
questi ragazzi possono
dimostrare dopo che la
vita li ha segnati in una
maniera così tragica continua Confortin - ma
Roberto Cavicchi, uno
la soddisfazione che si
degli atleti della
nazionale italiana
prova a vederli vincere
dopo tanto duro lavoro è doppia. E’ come se la vita offrisse loro una seconda opportunità». L’attività di Confortin
non si esaurisce mai, attualmente si trova a Tignes (Francia) per sei settimane di insegnamento, una delle quali
dedicata ai ragazzi disabili. Perché in Francia e non in qualche ghiacciaio in Italia?
«Perché lì i disabili non pagano lo skipass
e l’accompagnatore paga la metà. Dobbiamo considerare che le sponsorizzazioni federali sono minime quindi dobbiamo cercare di ottimizzare le risorse, vivere di espedienti insomma, come pagare meno lo
skipass o alloggiare a casa di amici». E le
tue gare? «Le ho dovute abbandonare per
dedicarmi a questo, che vivo con immensa
passione. D’estate lavoro a
Tignes e d’inverno a
Lavarone». Perché non ad
Asiago? «Quando ho iniziato, per problemi di date e di
lavoro, ho dovuto seguire il
corso per diventare maestro
in Trentino. Poco dopo sono
stato contattato dal Direttore della Scuola Sci Lavarone
che mi ha proposto di lavorare per loro e così ho iniziato. Inoltre mi hanno sempre garantito gli spazi per allontanarmi e
seguire
la
Nazionale
Italiana
Parasnowboard». A breve saranno postati
in internet alcuni filmati esplicativi dell’attività ma per chi volesse già farsi
un’idea può iscriversi alla pagina
facebook
“Nazionale
Italiana
Parasnowboard” o consultare il sito della Fisip. Quali sono i programmi futuri?
«Attualmente stiamo selezionando e preparando la squadra per i giochi Paraolimpici
nazionale
che ha
partecipato per
alla poter
WSF Para–Snowboard
di La
Sochi
2014 italiana
e ci stiamo
attrezzando
seguire
World seduto l’allenatore, Igor Confortin
anche
ragazzi ciechi o ipovedenti. Abbiamo bisogno di
aiuto, di psicologi e fisioterapisti, perciò chiunque potesse
darci una mano saremmo ben lieti di accoglierlo nel no-
La nazionale italiana che ha partecipato alla WSF Para–
Snowboard World seduto l’allenatore, Igor Confortin
stro gruppo». Avete già qualche supporto dall’esterno?
«Qualcuno ci sta già aiutando, la Hostile, una ditta che
fabbrica tavole da snowboard, si è proposta di produrre
alcuni modelli su misura seguendo le specifiche esigenze
dei disabili» .
Luigi Frigo
Chiusa la stagione del Circolo Pattinatori Asiago
per gli atleti con molti ottimi
risultati ottenuti.
Risultati riassumibili con la
qualificazione di quattro atleti dei colori del Cpa alle finali di Coppa Italia: Martina
Rossi, Ylenia Rossi, Marta
Stefani e Giulia Povoledo.
Ma anche dei giovani atleti
partecipanti al campionato
Triveneto Free che hanno
portato a casa ben
Dalle Molle
10 podi. Buoni
piazzamenti per
Erica Ambrosini,
Tiandra Tumolero
e Valentina Vellar
nelle 4 prove free
mentre Diletta
Busin è riuscita ad
ottenere dei buoni
piazzamenti nelle
gare federali. Unica nota stonata
per la compagine
altopianese è la rinuncia alla partecipazione del Trofeo delle Regioni
di Elisa Leone per
infortunio. Stagione
chiusa
anzitempo per infortunio anche da
Giulia Povoledo.
Grandi soddisfazioni invece sono
La stagione agonistica del
Circolo Pattinatori Asiago,
conclusasi con una piacevole serata, allietata dalla presenza dal campione italiano
junior, Filippo Ambrosini, cresciuto nelle file della Cpa che
ora fa parte della società
Forum di Milano, è da considerarsi decisamente appagante, sia per i dirigenti sia
Luca
giunte dalla gara
Elisa
feltrina “2° Trofeo
Angels on Ice” dove
Elisa Scuderi e Luca
Dalle Molle sono saliti sul gradino più alto
del podio nelle loro rispettive categorie. Sul
finire di stagione,
sempre a Feltre, hanno fatto il loro esordio agonistico Maria
Cappelletti, Luana
Franco, Marianna
Mosele,
Nicole
Munari e Letizia
Rebeschini.
“Nonostante tutto siamo soddisfatti e peraltro consapevoli dell’impegno che ci aspetta in futuro
– dicono dalla società sportiva – Un lavoro costante che
riprenderemo con l’apertura
della pista. Nel frattempo i
nostri atleti lavoreranno con
allenamenti a secco”.
“Ringraziamenti doverosi
vanno al Comune di Asiago
ed in particolare all’assessore allo Sport Franco Sella –
concludono – Grazie ai genitori, in particolare a quelli che
si sono adoperati per ritrovare sponsor, a chi ha lavorato
all’allestimento del nostro
sito, a chi ha provveduto alla
Scuderi
Calcio a 5
L’Immobiliare Stella Asiago
al prestigioso torneo di Riccione
stampa dei comunicati ed ai
risultati delle gare. Un ringraziamento ai dirigenti, in particolare al presidente
Giambattista Forte per il lavoro ed il tempo che dedica
alla società, agli allenatori
Anita Forrer, Mariuccia
Bordelli ed Elisabetta
Agerde, alle istruttrici Maria
Letizia Rigoni, Emanuela
Stefani, Giulia Panozzo,
Carrie Tessari e Alessia
Mosele ed un ringraziamento speciale agli sponsor che
hanno contribuito alla crescita della società e a Sandra
Rossi per i costumi”.
Ultimo appuntamento
stagionale per la squadra asiaghese di calcio
a 5, che ha partecipato
lo scorso fine settimana
al prestigioso torneo di
Riccione, alla quale erano iscritte un centinaio
di squadre provenienti
da ogni parte d ‘Italia.
Dopo le fasi di qualificazione, disputatesi il venerdì ed il sabato, solo
un rocambolesco pareggio subito negli ultimi secondi dell’ultima partita
non
ha
permesso
all’Asiago di raggiungere le fasi finali della competizione disputatesi la
domenica mattina alla
presenza di un pubblico
numerosissimo che ha
rallegrato la bellissima e
riuscitissima manifestazione tenutasi sul lungo-
mare di Riccione. Un bel
fine settimana che ha
chiuso una stagione agonistica ricca di soddisfazioni, conclusasi con il
settimo posto finale nel
campionato Regionale
FIGC di serie D e la promozione in serie A1 nel
campionato provinciale
CSAIN.
Dopo la pausa estiva, la
squadra asiaghese, che
anche il prossimo anno
sarà ottimamente diretta
dal mister Rudy Baù, riprenderà la preparazione nei primi giorni di settembre, cercando di eguagliare
gli ottimi risultati ottenuti quest’anno. Ulteriori notizie e
foto sono disponibili sul sito
dell’associazione
www.futsalasiago.com .
Alessandro Cunico
8
l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
24
A Gallio il torneo “Ekkele” festeggia la 7^ edizione
Il calcio a 5 è una festa fra agonismo, allegria e partecipazione
Accende la sua settima
candelina il torno di calcio
a 5 denominato “Ekkele”
che si è ritagliato un posto
di prestigio e di unanime
consenso grazie ad un’organizzazione motivata,
puntuale ed effervescenti
di
un
gruppo
di
motivatissimi ragazzi
galliesi; teatro e palcoscenico il bellissimo campo in
erba sintetica del Centro
Parrocchiale che per l’intera durata del torneo si
anima di un pubblico numeroso e competente che
fa da splendida cornice a
tutte le partite dell’evento,
con
un
crescendo
“rossiniano” mano a mano
che si sale il programma
che porterà alla sempre
attesissima
e
combattutissima fase finale.
Si diceva del grande entusiasmo che anima il gruppo di
organizzatori che nel qualificante ed elegante brochure
di presentazione, entusiasmo che si coglie dal messaggio di presentazione “Carissimi amici e simpatizzanti, giungiamo quest’anno
alla settima edizione del
Torneo Ekkele; la scorsa
edizione è stata semplicemente grandiosa, e la vostra
numerosa presenza ha permesso di dare vita a serate
di autentica “baldoria”! Ci
“Panificio Casagrande” Asiago vincitori nel 2010
siamo sentiti onorati di incontrarvi tutti più o meno
ogni sera, e il vedervi gremire la tribuna e gli spazi
attorno al campo ci ha dato
un’immensa soddisfazione!!
Oltre all’ottimo risultato
economico che ci ha consentito di fare del bene e di investire nel Centro Parrocchiale creando un doppio
accesso agli spogliatoi, la
cosa che ci ha reso maggiormente felici è il vedervi divertire dentro e fuori il campo! Forti di quanto è stato
nel 2010, anche quest’anno
cercheremo di offrirvi il
massimo, per continuare a
darvi una manifestazione
sportiva che unisca tutti noi
dell’Altopiano anziché dividere per “campanili”!! Anche nel 2011 proporremo
qualche novità che troverete nelle prossime pagine;
stiamo cercando di anno in
anno di migliorare sempre di
più il nostro torneo nell’intento di trovare la formula
perfetta per un evento che
non è di pochi, ma è patrimonio di tutti voi che lo frequentate, perché è proprio
grazie a voi che riusciamo
a creare tutto ciò! Come organizzatori ci teniamo quindi a salutarvi e ringraziarvi
anticipatamente, dandovi
appuntamento a venerdì 22
luglio quando daremo il via
alle danze festeggiando
l’apertura e i primi match di
questa edizione e con la prima serata musicale!!! Vi
aspettiamo e … buon torneo
a tutti !”
Il torneo si svolgerà dal 22/
07 al 13/08, con la fase a gironi dal 22/07 all’08/08 (orari partite 20:30 - 21:20 22:15) e la fase finale che
proporrà i quarti finale il 10
e 11/08 (ore 20:30 e 21:30),
le semifinali il 12/08 (ore
20:30 e 21:30) ed il 13/8 le
finali per il 3° e 4° (ore 18:30)
e per il 1°e 2° (ore 20:30).
Le iscrizioni sono già aperte
e si chiuderanno il 18/07; sorteggio il 20/07 ore 21:00 presso il Centro Parrocchiale.
Durante il torneo sono previste quattro serate musicali
il 22/07 (apertura), 29/07,
05/08, 12/08 e 13/08 (finali);
confermata
la
riuscitissima grande lotteria
che mette in palio come 1°
premio un weekend x 2 persone in capitale europea con
la happy siben, 2° premio
tv lcd, 3° premio cellulare e
altri premi. Costo biglietto 1
euro - estrazione il 13/08 sera
delle finali.
“Calzature Munari” Gallio vincitori nel 2005
“I Vipers” Asiago vincitori nel 2006 e nel 2008
“All Stars Team” Rotzo vincitori nel 2007
“Pizzeria Wunderbar” Asiago vincitori nel 2009
info matteo 348/3041641
o [email protected]
Volley Asiago Altopiano
Festa per il titolo provinciale Under 13
E’ ancora effervescente l’entusiasmo in casa Volley Asiago
Altopiano per il titolo conquistato non più di un mese fa dalle
“ragazzine terribili” dell’Under 13. I complimenti sono arrivati
anche dall’amministrazione comunale di Asiago tramite lettera
ufficiale che troneggia ancora nella bacheca del Volley Asiago
esposta nella palestra IPSIA di Via Cinque. E la società ha voluto
premiare ulteriormente la giovane squadra offrendo a tutti i componenti una bella serata di festeggiamenti presso l’Hotel Milano,
sponsor del sodalizio altopianese, che ha generosamente offerto
la pizza a tutti. In un clima da “sballo” abbiamo colto l’occasione per scambiare due parole con coach Lucio Plebs, trascinatore
della squadra al titolo finale nella seconda parte del campionato,
nonché neoeletto presidente della società. “Mi preme soprattutto sottolineare che questa è stata la vittoria di un gruppo! Non
hanno vinto solo le ragazze che hanno formato il sestetto base
ma ha vinto un’intera squadra, composta da 18 atleti e da quattro allenatori” commenta Plebs; “Io ho ereditato la squadra
poco prima dei play off quando l’head coach Petronio Gatti ha
dovuto abbandonare il campo per motivi personali. Petronio
aveva già spianato ottimamente la squadra creando un gruppo
molto affiatato e unito. La squadra era già prima in classifica
con una sola sconfitta (in trasferta al tie breack!) in otto partite. I presupposti per arrivare in alto c’erano tutti e quindi ho
parlato chiaramente alle mie ragazze dicendo loro che dovevamo provarci. Non è stato facile perchè il gruppo da gestire era
grande, 18 atleti tesserati, e quindi qualcuno, a turno, si doveva sacrificare a non venire nemmeno in panchina in quanto se
ne possono mettere a referto solo 12. Inoltre dovevo necessariamente mettere in campo il sestetto base migliore, soprattutto
con le squadre più forti come il Creazzo e il Real Recoaro.
Questo va contro la nostra filosofia di società che prevede che
tutti hanno diritto di giocare in
egual misura, ma il gruppo ha
risposto bene a certe scelte, ed
è per questo che dico che è stata la vittoria di un gruppo, perché c’è stato tanto sacrificio e
spirito di squadra da parte di
tutti, soprattutto delle “seconde linee” che hanno accettato
la loro posizione ma che si sono
fatte trovare pronte al minimo
appello” Ma Plebs, lo dicevamo, è ora anche presidente della società asiaghese rilevando il posto che per tre anni è stato di
Roberto Galante, e quindi abbiamo sondato quali siano i programmi nell’immediato futuro del Volley Asiago: “intanto vorrei sottolineare che Roberto ha fatto un bellissimo lavoro e prima di accettare questo incarico ho insistito affinché continuasse lui a presiedere la società, purtroppo non ci sono riuscito... Il nuovo consiglio si è già riunito proprio per iniziare a lavorare per la prossima
stagione agonistica cercando, se possibile, di migliorarci sempre
più nella gestione dei nostri atleti. L’anno scorso siamo rimasti
un po’ spiazzati dal boom di iscrizioni che ci è piombato addosso.
In Under 13, come dicevo, ne abbiamo tesserati 18, nel Mini
Volley abbiamo avuto 35 tesseramenti... tutti numeri che non ci
saremmo mai aspettati di avere e che ci hanno messo in difficoltà
a livello di allenatori. Sicuramente con 18 atleti avremmo potuto
fare due squadre Under 13 e così tutti avrebbero potuto giocare di
più, ma non eravamo sicuri di avere una sufficiente copertura di
allenatori per poter seguire le due squadre. Quest’anno sarà nettamente diverso perché a Settembre avremo quattro nuovi allena-
tori che stanno facendo il corso da Allievo Allenatore in questi
giorni. Se tutto va bene, se non avremo una flessione nel numero di atleti, il prossimo anno potremmo permetterci addirittura
una Under 14 di Federazione, con le atlete che escono di categoria, e una Under 13 AICS con le rimanenti, oltre alla Terza
Divisione FIPAV e al Mini e Gioca Volley”. Dunque, che dire?
...vele al vento per questo Volley Asiago Altopiano che non
finisce di stupire. Adesso è ora di un po’ di meritato riposo, ma
prima di congedarci vogliamo ricordare, per nome, tutte le atlete/atleti (non dimentichiamoci che ci sono anche due maschietti,
perché la pallavolo non è solo per le femmine!) che si sono
laureati Campioni Provinciali AICS, a partire dagli allenatori
Petronio Gatti, Lucio Plebs, Ilenia Basso e Fabio Frigo, e a seguire tutti gli atleti: Federico Galante, Giorgia Rodeghiero, Matilde
Rigoni (Maty), Angelica Lemma, Silvia Frigo, Barbara Frigo,
Rebecca Baù (Rebe), Beatrice Baù, Melania Baù, Yasmine Baù,
Maria Lovato, Daisy Baù, Betarice Benetti, Anastasia Radulovich,
Sabrina Rigoni e Giacomo Costa.
8
Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
Benvenuto Joseph Kamalu
Ciao Joseph Kamalu
e benvenuto a Gallio anche da parte mia che,
certo non sono uno che
oltre il benvenuto può
fare qualcosa di più nell’accoglierti visto che
sono solo uno dei tanti, un
pensionato, non uno che
porta a tracolla alcuna
fascia tricolore o qualcun
altro che ti può benedire,
od ancora qualsiasi altro
grande personaggio che,
conoscendo anche le lingue, può venire personalmente a salutarti in inglese e magari guardarti in bocca per
vedere quanti denti cristiani
hai, così come facevano soltanto alcuni secoli fa in Africa i bianchi durante la tratta
degli schiavi neri.
Certo che dopo tutte le tue
tristi e dolorose traversie che
ti sono capitate un po’ di fortuna ti ci voleva proprio anche a te ed ancor meglio è
successo il fatto che tu sia
stato premiato con una bella
cameretta nella quale, d’ora
in poi potrai riposare a dormire in pace lontano dai disagi e dalla paura in quel valido Hotel Garden con prospettiva immediata di un valido e sicuro lavoro che subito potrà essere solo come
lavapiatti o cameriere ed anche di quasi giardiniere e
magari anche attraverso la
parrocchia, chissà, visto che
sei soprattutto cristiano, forse ti faranno fare anche il
chierichetto. Abbiamo appreso tutto tutti che sei arrivato a Gallio scelto non perché sei nigeriano, profugo
scappato della guerra in Libia o perché 35enne robusto
e bel ragazzo o perché hai
avuto una storia dolorosa o
perché sei anche un operaio
saldatore con buona volontà
di lavorare e parli altresì l’inglese, sei stato scelto, fra i
tanti tuoi compagni del gruppo di Foza, soprattutto perché ti sei presentato come
cristiano. Visto com’è, a te
dirti cristiano è andata bene
e c’è proprio da pensare e
credere che a Gallio ad essere cristiani o meglio cattolici sia conveniente, ci si guadagna e a dirlo non ci si rimette, asserire appartenenze diverse o contrarie si rischia di essere considerati
piccoli, brutti e cattivi.
Pensa un po’ caro Joseph,
che se tu fossi stato
mussulmano, ebreo, omosessuale, comunista, ateo od
anche soltanto agnostico
come lo sono io non ti sarebbe capitato questo bel colpo
di fortuna elargito nel modo
più mediatico possibile dal
nostro Grande Slam che non
ti avrebbe scelto e tu saresti
ancora alla ricerca di una situazione accogliente e stabile ed invece sei diventato per
lui e per Gallio, un protagonista speciale da spot pubblicitario di prima qualità per Tv
e giornali locali e nazionali.
Non è che è venuto a Foza e
ti ha guardato in bocca per
vedere se avevi tutti i denti
cristiani e sani ed anche ti
abbia tastato i muscoli come
un tempo facevano anche
da noi i “sensari” nella trattativa per la vendita o l’acquisto di un cavallo, no, no,
lui ha espresso solo un desiderio, ha auspicato, ha
chiesto di poter realizzare
su di te la migliore cristiana
e santa integrazione e visto
che non ti conosceva per lui
è bastato che tu fossi cristiano perciò, io penso, anche cattolico, apostolico romano. Caro Joseph, tu non
hai colpa sul perché sei stato scelto in questo modo,
magari fra i tanti tuoi compagni di Foza qualche altro
poteva forse aver più bisogno di te ad essere coccolato e aiutato, ma ahimè, disgrazia sua non era cristiano
e se invece portato a Gallio
magari si sarebbe trovato
dentro un paese sicuramente razzista che lo avrebbe
osservato e additato dalla
mattina alla sera, odiato con
gli occhi come un colpevole
perché diverso… proprio così
la pensa purtroppo del suo
paese il nostro cristiano
Grande Slam. Caro Joseph,
a questo punto dovrei finire
chiudendo questo mio scritto, come si usa con i tanti
auguri e i cordiali saluti e,
dopo aver detto qualche altra cosa lo farò, ma lo dico
anche a te quello che mi disgusta è il vedere, in un paese come Gallio nel quale vivono certamente tanti “veri
buoni cristiani” non fare invece sì i “veri cristiani sul
serio” non reagire con forza
in alcun modo a questo e non
contro di te, ma contro il
“Razzismo buono” disseminato con tanta spudoratezza,
alla luce del sole, camuffato
di tutto punto dal buonismo
più becero, esibito sfacciatamente in Tv e sui giornali,
giustificato dall’eccelso pensiero proprio del Grande
Slam che a parer mio si riassume così: “l’importante è
che di Gallio e del suo sindaco, nel bene e nel male, se
ne parli tutti i giorni su giornali e in Tv in modo che si
sia sempre più largamente
conosciuti, ne guadagnerà il
turismo e con il turismo l’economia del paese e al momento opportuno delle prossime
elezioni regionali quel sindaco tanto buonista e tanto conosciuto dai moltissimi veneti
riuscirà con un’ulteriore terza candidatura che farà ad
essere eletto consigliere regionale”. Questo più o meno
io penso sia il pensiero non
tanto occulto sempre del
Grande Slam. Nel chiudere
sul serio questa mia troppo
lunga lettera aperta indirizzata a te, caro Joseph, da vecchio sindacalista quale sono
stato per molti anni è che, in
vita mia è che ne ho viste
tante, perciò mi permetto di
darti un consiglio semplice,
chiaro che al momento opportuno ti sarà molto efficace: fatti giornalmente un tuo
diario, magari scritto in
nigeriano in modo preciso,
dove appuntarti gli avvenimenti importanti di tante cose
e fatti belli e brutti che d’ora
in poi ti capiteranno, di cose e
dati precisi che ti succederanno durante e fuori del lavoro,
perché non vorrei che, dovendo tu gratitudine a chi ti ha fatto del bene qualcuno fra questi voglia essere ripagato riuscendo a sfruttarti. In tal caso
sappi che, cercando, troverai
sicuramente chi ti aiuterà ad
riavere appieno quanto ti spetta: la tua dignità e il rispetto
dei tuoi diritti di uomo e di rifugiato. Ti invio il mio più amichevole saluto. Flavio Baù
25
A Mario Rigoni Stern
Le ricorrenze ci uniscono ed è una grazia. Nella primavera del
2005, il cuculo aveva cantato sull’Altopiano quando ci ricevette. L’anno successivo nevicò in aprile. Sono di certo le bizzarrie
del tempo e le fantasie della vita. Ora Lei riposa. Era rimasto
vitale a lungo dopo le traversie degli anni di guerra. Le Sue grida
di sopravvivenza le ha poi consegnate a noi come un pallone
che cambia giocatore; dipenderà da noi farne buon uso. Qui il
giorno albeggia soltanto alle 5 e 30; e chissà come avrà segnato
il suo percorso ad est sulla Sua piccola tomba questo mattino…
All’inizio del brano “All’imbrunire..” - già oggetto di prova d’esame abilitante per futuri insegnanti d’italiano in Francia alcuni
anni fa - mi sono chiesta se esistesse in italiano un termine
corrispondente a questa parola-immagine che potesse descrivere con esattezza l’alba nel suo sorgere, i tormenti della notte
che svaniscono alle luci del giorno, le sfumature dell’azzurro del
cielo che tentennano a compiacersi nel grigiore o a scegliere già
le tonalità dominanti di una bella giornata estiva. Mario, quest’anno, salendo sull’Altopiano, lo sguardo si fermò sul paese di
Tresché Conca , sulla Valle d’Assa. La primavera aveva ricoperto i campi d’oro con distese infinite di fiori di tarassaco. C’era
anche un posto per gli umili; i piccoli ranuncoli e i “non ti scordare di me”. L’accettazione del più piccolo è sempre più rara nel
mondo bestiale di cui facciamo parte. Almeno lì, nei campi c’è
un giusto equilibrio anche se così fragile ed effimero, magari
soltanto per qualche giorno. Tutto ciò non era sconosciuto a
Lei. Lei che sapeva cogliere con intuizione e paziente osservazione il trascorrere dei giorni sull’Altopiano. Sabato 4 giugno
c’è stata la grande Rogazione ed ha riunito gli uomini anche se
solo per un giorno; le quotidiane differenze sono state abolite e
su questo lungo serpentone ha soffiato un aura di pace e di
solidarietà. L’ho immaginata già pronto ad accompagnare la
Sua gente, ad orientare i più giovani, ad incoraggiare coloro che
faticano e a interrogare coloro che non conosceva perché è
sempre stato curioso ed aperto alla conoscenza. Ai piedi della
croce in commemorazione della peste, l’uomo si ricorda dei riti
antichi. Ogni anno egli, fedele, ringrazia Dio per avere allontanato questo flagello che colpì i suoi avi. Ai piedi della croce Sua
e nello spazio che ora Le è destinato, mi sento di renderLe
omaggio per il bene che ha profuso nella vita di coloro che L’
hanno conosciuto. Io ne sono testimone. Una sosta sulla Sua
tomba, non una vera preghiera ma il proseguo di una conversazione mai conclusa. Alcune stelle alpine strette in un piccolo
vaso, simbolo prima di appassire, di coraggio e di tenacia che
La caratterizzavano. Poi il pensiero affettuoso che si è consolidato nel tempo attraverso i nostri incontri. Non molto
lontano Suo fratello Aldo; Sua sorella mi aspetta e mi racconterà i vostri anni di gioventù. Ho in mente, mentre guido,
una musica* le cui parole sono: “Siamo come alberi che un
fulmine ha colpito.
Aggrappati alla roccia con un dito, Ma che da sotto la
ferita, Ricominciano la vita”. Caro Mario, se il cuculo ha
cantato significa che la vita riprenderà il suo corso, non è
vero? A Lei Mario, alcuni semi di affetto; Glie li devo e mi
viene spontaneo spargerli dovunque Lei sia.
Élisabeth Groelly
Giù le mani dal... tempo - Le “Mura della Rimembranza”
Mica una delicata carezza col
sapone di Marsiglia, mica un
morbido massaggio col Rugastir.
No! Una raffica di sabbia e zac!
Le Mura della Rimembranza
restituite ad un falso inizio e ora
sono li nude a denunciare senza
pudore le irrimediabili curvature
del tempo. Mi dicono che solerti
cittadini armati di buoni propositi hanno raccolto firme per chiederne la pulizia. Ed ecco fatto.
Serviti di barba e capelli. Contenti? Si, no, ma? Era necessario? E
allora ecco qualche divagazione
sul tema. Perché quelle mura non erano sporche. Portavano il
segno delle stagioni, la fragilità delle primavere, il calore delle
estati, i muschi degli autunni e il rigore degli inverni; portavano
il fumo dei camini a legna, la fuliggine della gloriosa “Vaca
Mora”, il tocco e magari qualche segno di sbucciatura delle
ginocchia di tanti bambini che vi si erano arrampicati; portavano i pensieri, i dolori, le gioie, le preoccupazioni di tanti
paesani che le avevano sfiorate, eppoi le celebrazioni, i
ricordi delle guerre, le commemorazioni, insomma, tante storie: le nostre storie iniziate alla fine della Grande
guerra e depositate pazientemente senza interruzioni
fin qui. Quelle storie ora non
ci sono più. Provo a suggerirne qualche perchè: “L’uomo contemporaneo ha paura dell’alito del vento, della
polvere sulle cose, dei momenti che non ritorneranno
più e allora cerca di ingabbiarli nelle maglie del presente,
perché non passino, non svaniscano. La malattia è diventata
un’ossessione, la morte uno sfregio da cancellare.. I luoghi hanno
per noi un significato in quanto sono attaccati a una stratificazione
di sensazioni, di immagini che li fa vivere e che non è necessariamente la nostra. L’anima dei luoghi, il senso del loro essere è
indipendente da noi. Quest’anima è determinata dalla loro fra-
gilità temporale. Il tempo li modifica e dona loro un’aura incantata... I luoghi non necessariamente nobili pozzanghere,
ruderi, frammenti di mondo, sono il senso dell’essere. La polvere di cui era composto il primo uomo Adamo, è quella che si
deposita sulle cose, una coltre che le ricopre e le protegge.
Tutto deperisce,tutto si consuma e va in rovina. Ma la rovina
ha un fascino abbagliante. Sono le povere cose che testimoniano un mondo perduto, le cui tracce appena visibili costituiscono il tessuto della nostra vita. Può bastare? No,ancora qualche suggestione. Certe case abbandonate, con i muri avvolti dalla muffa e dai licheni, i soffitti in parte sfondati,
conservano un’anima che è la loro vita. L’incuria del tempo le ha trasformate in luoghi che sprigionano un fascino
irresistibile. Probabilmente , se fossero in ordine, non sarebbero altrettanto misteriosamente incantate... Ascoltare
i luoghi, stare loro accanto, senza una volontà dissennata
di impadronirsene. L’importante è non avere buoni propositi perché sono quasi sempre una sciagura.”
Raccogliereste ancora quelle firme amici miei?
Paolo Lorenzi
N.B. Quello che leggete in corsivo è tratto da uno splendido librino di
Roberto Peregalli architetto e filosofo “ I luoghi e la polvere - sulla
bellezza dell’imperfezione” Bompiani. Si legge in un’ora
8
Sabato 25 giugno 2011
l’Altopiano
26
Hockey Inline
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 25 giugno a venerdì 8 luglio 2011
Il 25 giugno è il 176° giorno del calendario Gregoriano, mancano 189 giorni alla fine del 2011
Sabato 25 S. Guglielmo
Domenica 26 Corpus Domini
Lunedì 27 S. Cirillo
Martedì 28 S. Ireneo
Mercoledì 28 S. Pietro e Paolo
Giovedì 30 S. Marziale
Venerdì 1 luglio Sangue di Gesù
Sabato 2 S. Urbano
Domenica 3 S. Tommaso
Lunedì 4 S. Elisabetta
Martedì 5 S. Antonio
Mercoledì 6 S. Maria
Giovedì 7 S. Claudio
Venerdì 8 S. Priscilla
Sabato 25 giugno il sole sorge alle 4.37 e tramonta alle 19.48. Venerdì
8 luglio il sole sorge alle 4.44 e tramonta alle 19.47
Tradizioni del mese di luglio. Luglio è il mese in cui l’estate si manifesta in maniera prorompente. In latino “aestas”viene dal verbo
“aestare”che significa “avvampare”.
È il tempo in cui tutti i frutti della terra maturano, compreso il grano
che viene mietuto all’inizio della stagione. Questo genere di lavoro
agricolo che porta cibo e approvvigionamento in alcuni casi per
l’intero anno successivo, è impregnato di sacralità e conseguenti riti
di cui si ha traccia in tutte le popolazioni antiche. Alla base di questo
aspetto religioso c’è la credenza che nel raccolto si manifestasse una
forza sacra che era chiamata “il Vecchio” dagli Arabi, come dai Serbi
e dai Russi, mentre dalle popolazioni germaniche e quelle dell’Inghilterra era definita “Regina del Grano” o “Madre della Spiga”.
Era ritenuto vero che col procedere della mietitura, lo “spirito del
grano” indietreggiasse fino all’ultimo covone. Nelle ultime spighe si
incarnava la sua forza attiva, e perciò era tradizione mescolare una
parte di queste alle sementi autunnali, in modo tale da permettere un
buon raccolto per il futuro. Tuttavia l’entità, allontanata dal suo
ultimo rifugio, doveva trovare per forza una nuova forma. Nelle popolazioni più arcaiche questo spirito si incarnava in un uomo, possibilmente un forestiero estraneo alla comunità, che si trovava a passare nelle vicinanze dei campi durante la mietitura, e in alcuni casi se
ciò non avveniva, nell’ultimo mietitore dell’ultimo covone. Il passaggio di stato da entità vivente nel grano a uomo, comportava il
sacrificio di quest’ultimo, che una volta ucciso veniva arso e le sue
ceneri raccolte ed infine sparse sui campi come “divino” fertilizzante.
Il sacrificio di una vita umana per la mietitura era un rituale decisamente molto antico, e presto, col crescere del valore della comunità,
venne soppiantato dal sacrificio animale, che poteva riguardare i
cani, galli, buoi, vacche, scrofe, lupi e cinghiali, quindi dagli animali
domestici a quelli più pericolosi per il villaggio. Anche in questo
caso gli animali erano condotti in prossimità dell’ultimo covone, per
permettere loro di accogliere l’entità sacra.
Aforismi e massime sul sorriso: (dal sito www.daimon.org) – Un
giorno senza un sorriso è un giorno perso (Charlie Chaplin) - Un
sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno
(Friedrich von Schiller) - Se tutti noi ci confessassimo a vicenda i
nostri peccati, rideremmo sicuramente per la nostra totale mancanza
di originalità (Kahlil Gibran) - L’umorismo è il più eminente meccanismo di difesa (Sigmund Freud) - Il riso è la distanza più corta tra due
persone (Anonimo) - Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può
provare (Friedrich Nietzsche) - Cerca il ridicolo in ogni cosa e lo troverai (Jules Renard) - Colui che sorride quando le cose vanno male, ha
già trovato qualcuno cui dare la colpa (Arthur Bloch) - Il riso è il sole
che scaccia l’inverno dal volto umano (Victor Hugo) - Se guardi indietro potresti ricordare qualcosa che non tornerà più. Se guardi avanti
potresti pensare a qualcosa che non arriverà mai. Chiudi gli occhi e
riaprili solo quando avrai la forza di tornare indietro senza piangere e
guardare avanti sorridendo (Anonimo)
Un santo per volta: 4 luglio, santa Elisabetta di Portogallo, nacque a
Saragozza (Spagna, 1271 – morì a Estremoz, Portogallo, 4 luglio 1336).
L’ultimo anno di vita Elisabetta pellegrinò, una seconda volta, a San
Giacomo de Compostela, con due donne. Volle fare a piedi il lungo
viaggio nonostante i suoi 64 anni e mendicare di porta in porta il vitto
quotidiano. Al ritorno le fu annunziato che suo figlio, Alfonso re del
Portogallo, e suo nipote Alfonso, re di Castiglia, si erano dichiarati
guerra. Elisabetta si portò a Estremoz nella speranza di strappare parole di pace dalla bocca del figlio da portare al nipote in Castiglia,
ma una violenta febbre non le lasciò nessuna speranza di vita. Si
mise a letto, fece testamento alla presenza del figlio e della nuora,
e ricevette il Viatico tra sospiri e lacrime, rivestita del suo abito di
penitenza, inginocchiata, nonostante l’estrema debolezza, davanti all’altare eretto nel suo appartamento. Alla regina Bianca, che
l’assisteva e che era stata la compagna delle sue visite ai poveri e
ai malati, ella chiese che avvicinasse al suo letto una sedia per
Maria SS. la quale le era apparsa radiosa, vestita di bianco, in
compagnia di S. Chiara e di altre sante. Morì il 4-7-1336 dopo aver
recitato il Credo e mormorato: Maria, mater gratiae. Il corpo di
Elisabetta fu trasportato a Coimbra e seppellito nella chiesa delle
Clarisse dove si è conservato incorrotto. Urbano VIII la canonizzò
il 24-6-1626.
Luglio in cucina: Semifreddo di albicocche al moscato. Ingredienti: 2 tuorli; 1 dl Moscato naturale; 50 gr di zucchero; 100 gr di
purea di albicocche fresche cotte con 50 gr di zucchero; 3 dl di
panna montata; 30 gr di pistacchi. Per la cialda alle mandorle: 125
gr. zucchero a velo; 50 gr. succo di arancia o di ananas; 35 gr. burro
fuso; 65 gr. mandorle a filetti; 40 gr farina; 1 pizzico di sale; scorza
grattugiata di mezza arancia. Per la salsa ai frutti di bosco: 100 gr.
acqua; 100 gr. zucchero; 125 gr vaschetta di frutti di bosco misti.
Preparazione: montare a bagno maria i tuorli, il moscato e lo zucchero fino alla consistenza di uno zabaione. Continuare a montare
a freddo. Unire la purea di albicocche e completare con la panna
montata e i pistacchi tritati. Disporre negli stampi, abbattere e conservare in freezer. Mescolare tutti gli ingredienti e fare riposare
almeno un’ora in frigorifero. Stendere un sottile strato di impasto
su una teglia con carta forno e fare cuocere nel forno a 160° fino a
che sono di un bel colore dorato. Dargli la forma desiderata quando
sono ancora calde. Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero,
togliere dal fuoco e far raffreddare. Frullare i frutti di bosco con lo
sciroppo e raffinare la salsa al passino. Servire il semifreddo con la
salsa, la cialda un insalata di albicocche fresche, pistacchi tritati, menta fresca e zucchero a velo. Tempo di preparazione: 20 minuti.
l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
L’Altopiano srl - Società unipersonale
Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)
Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)
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presso il tribunale di Bassano del Grappa
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E-mail: [email protected]
[email protected]
Domenica 26 giugno
GALLIO: OMV – Via Kemplen
Domenica 3 luglio
SASSO DI ASIAGO: TOTAL - Via Chiesa
TRESCHE’ CONCA: AGIP – Via Campiello
Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione: Stefano Angonese, Giovanni Dalle Fusine
Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Anna Dalle Nogare, Luigi Frigo, Filippo Menegatti,
Riccardo Mosele, Andrea Benetti,
Alessandro Cunico, Christian Comelato,
Luciana Del Giudice, Andrea Cunico Jegary
Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro
Impaginazione giornale: Davide Degiampietro
Foto: Roberta Strazzabosco, Roberto Costa Ebech,
Archivio Giornale,
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Dalle ore 8.45 di sabato 25 giugno
alle ore 8.45 di sabato 2 luglio
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio –
Via Roma, 33/a
ENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna Gabrielli –
Piazza Del Popolo, 16
Dalle ore 8.45 di sabato 2
alle ore 8.45 di sabato 9 luglio
ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del
dr. Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento
ARIETE
E’ giunta l’ora di abbandonare l’abituale prudenza per concedersi quei piccoli piaceri quotidiani che i solito considerate sprechi di tempo e di denaro. Tutto ciò che avete finora trascurato, impegnando le vostre migliori energie nel dovere, deve
essere adesso rivalutato: l’amore potrà darvi nuove sensazioni,
specie se avete fatto un incontro interessante.
TORO
Siete più che favoriti da un destino che vi presenta le occasioni
più adatte per ottenere senza sforzo ciò che finora non siete riusciti a realizzare. Nell’amore ogni illusione va abbandonata. Puntate su un approccio realista e generoso verso il partner: potrebbe
darvi qualche momento di perplessità, ma sarete in grado di gestirlo con la pazienza.
GEMELLI
Potrete farvi valere con successo, sia nella vita di relazione che
nei rapporti di lavoro. Scegliete quindi liberamente il settore che
preferite, muovendovi con perseveranza e tempismo. Venere vi è
amica, dunque l’amore può darvi nuovi piaceri, da vivere nella
consapevolezza che non sono eterni. Nel lavoro, invece, meglio
procedere con prudenza. Ù
CANCRO
Potete permettervi qualche insolita trasgressione alle regole che
più vi infastidiscono, come le abitudini di lavoro o i soliti ritmi
familiari, concedendovi qualcosa di speciale che vi obbligherà a
rientrare nella norma, anche se non ne siete entusiasti. L’amore va
seguito con pazienza, anche nei suoi segnali negativi.
LEONE
Venere brilla intensamente a vostro vantaggio: sia l’amore che le
battaglie verbali, oltre alle questioni finanziarie, vi vedono in posizione di favore. Ora dovete organizzarvi per non perdere una
battuta. Se avete avuto un momento critico con un partner instabile, ricorrete a una breve assenza: funzionerà. Elaborare una strategia per voi è facilissimo.
VERGINE
Non drammatizzate quella parola in più che potrebbe essere sfuggita per sbaglio a qualcuno da cui vi aspettate la medesima comprensione. Ridimensionate un rapporto troppo enfatizzato e riuscirete a non farvi coinvolgere in inutili discussioni che potrebbero indurvi ad assumere un atteggiamento eccessivo in una questione di poco conto.
BILANCIA
Potete offrirvi un insolito piacere senza sentirvi in colpa, specie
se riguarda la vita di relazione e avete voglia di svago. Evitate
però di fare confidenze a persone che non conoscete a fondo,
specie nell’ambiente di lavoro dove occorre la massima prudenza,
se non volete trovarvi al centro di pettegolezzi. Un progetto impegnativo può andare a buon fine.
SCORPIONE
La tolleranza e la comprensione verso chi non si comporta bene,
ma non ha precise colpe nei vostri confronti, è la scelta giusta. In
amore conviene un’attenta prudenza, senza però attendervi grandi risultati nell’immediato. Nelle spese potete permettervi qualche
lusso, specie se negli ultimi tempi vi siete impegnati nel lavoro e
avete bisogno di conferme.
SAGITTARIO
In assenza di novità, conviene dedicarsi a fare ordine non soltanto nella vita di relazione, ma anche nelle finanze e nelle idee, oltre
che nei cassetti, dove potreste ritrovare qualche ricordo dimenticato che non ha perduto il suo fascino. Nell’amore avete più di
una possibilità: scegliete con calma, non la più facile, ma la più
soddisfacente.
CAPRICORNO
Le gratificazioni d’amore che desiderate sono a portata di mano,
ma vi è il rischio di esagerare con la vostra irruenza, sciupando
un’occasione di piacevole svago: non tiratevi indietro di fronte a
una proposta coraggiosa, che potrebbe farvi sentire a vostro agio
in una dimensione insolita, fosse anche un’evasione dalle noiose
faccende quotidiane.
ACQUARIO
Qualcuno potrebbe criticarvi, provocando una reazione del tutto
sproporzionata: tenete a bada la lingua, prima di reagire in modo
scomposto e, prima di parlare, fate un attento esame di coscienza.
Saturno nel vostro segno vi rende insolitamente severi e forse
anche troppo precisi: non impuntatevi su una questione non essenziale e date più spazio alla fantasia.
PESCI
La vostra innata curiosità è accentuata da Mercurio, Venere e
Marte, che potrebbero farvi perdere il controllo, facendovi parlare
a sproposito e prendere impegni che non siete sicuri di poter
sostenere. Per non pentirvi di una sciocchezza, scegliete il silenzio in un rapporto che sentite pericolante, assentandovi con eleganza da una situazione che non controllate.
Citazioni Francescane
a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana
“Non appoggiarti all’uomo:
deve morire. Non appoggiarti
all’albero: deve seccare. Non
appoggiarti al muro: deve crollare. Appoggiati a Dio, a Dio
soltanto. Lui rimane
sempre.”
(San Francesco d’Assisi a Santa Chiara)
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l’Altopiano
Sabato 25 giugno 2011
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Sei mesi di studio in Sud Africa
per l’asiaghese Marco Pellegrini
Marco Pellegrini, classe 1983, ha
deciso, come tanti ragazzi fanno,
di completare la sua formazione
accademica all’estero; la singolarità della sua esperienza, però,
si riscontra nella meta: a differenza di molti ragazzi italiani, che prediligono per il loro iter di studi università rinomate in ambito europeo o statunitense, l’asiaghese ha
optato per il Sud Africa.
Dopo aver conseguito la laurea
triennale in Tecnologie forestali e
ambientali e aver portato a termine con successo il corso di laurea magistrale in Scienze forestali
e ambientali, Marco è riuscito a ottenere la borsa di dottorato in
Meccanizzazione dei processi agricoli e forestali presso l’Ateneo
patavino, cosa che gli ha permesso di occuparsi di viabilità forestale
e, durante il suo soggiorno estero, di macchinari forestali.
Durante questo anno accademico, infatti, ha deciso di completare il suo dottorato (che concluderà con la discussione della sua
tesi all’inizio del nuovo anno) con un periodo di ricerca di sei mesi
presso l’Università di Stellenbosch (vicino a Cape Town), città
dell’estremo sud dell’Africa divenuta sede di un Ateneo all’avanguardia e competitivo a
livello internazionale.
Soggiornando all’interno di
una residenza per studenti,
Marco è venuto a contatto con
un’altra realtà, non solo partecipando alle attività di ricerca
del Department of Forestry
and Wood Science dell’Università, ma anche assaporando
paesaggi e conoscendo culture prima di allora solo immaginate. Ha conosciuto studenti provenienti da tutto il mondo; infatti,
mentre in Italia non è molto comune completare i propri studi in
Sud Africa, nel resto del mondo questa sembra essere una meta
piuttosto ambita. Ironia della sorte, tuttavia, Marco ha incontrato
un altro studente di Padova e, tra i molti italiani migrati in terra
africana per avviare piccole e medie imprese in ambito agro-alimentare, ha stretto amicizia anche con una coppia che, proprio lì,
ha aperto un panificio. Oltre allo studio, lo studente asiaghese ha
potuto perfezionare il suo inglese e venire a contatto con le undici
I Veneti del Chierese in visita ad Asiago
glia è originaria della contrada Leghen di
Visita di cortesia ad Asiago dell’associa- Dino Cherubin e Bruno
Gallio – E’ proprio la nostalgia delle nostre
zione “Veneti del Chierese”. Chieri è una
origini che ci porta a visitare il Veneto, radici
cittadina piemontese di 36 mila abitanti
cui siamo ancora legati e di cui andiamo ora circa 10 km da Torino, famosa per la
gogliosi”. Ad accogliere la delegazione
lavorazione del fustagno. E proprio l’inchierese nella sala dei Quadri del Municipio
dustria tessile ha richiamato lì centinaia
l’assessore di Asiago Giampaolo Rigoni che
di famiglie venete che nell’Ottocento
ha illustrato brevemente la storia
dalle loro terre si sono trasferite nel piedell’Altopiano e di Asiago. “La vostra assomontese alla ricerca di lavoro. Ancora
ciazione è l’emblema del Veneto nel mondo
oggi ben due borghi sono popolati inte– ha commentato Rigoni – Quel Veneto laramente da veneti con vie che ricordaborioso e ingegnoso che ha portato i veneti
no i luoghi di provenienza tra cui via
a ricoprire ruoli di assoluta rilevanza nei conAsiago e via Ortigara. “La nostra assotesti in cui si sono trovati”. Si è poi tenuta la
ciazione, oltre a prestare servizio volonvisita alla città e ai suoi luoghi simbolo tra
tario nel miglioramento della nostra cit- Foto di Roberta Strazzabosco
tà, opera per mantenere vivo il ricordo delle nostre origini – ha cui il Sacrario militare, il parco Brigata Regina e la Comunità MonG.R.
spiegato il presidente dell’associazione Dino Cherubin la cui fami- tana con la sua statua dedicata all’emigrante.
lingue parlate nello Stato del Sud Africa; ha potuto toccare con
mano il fenomeno dell’apartheid, ritenuto sconfitto, ma che costituisce ancora una piaga per la società sudafricana, in cui ai
fiorenti centri cittadini si accostano ancora le township
(baraccopoli), residui delle segregazioni razziali che creano un
forte ossimoro sociale e umano. Nonostante la presenza di paesaggi a dir poco meravigliosi, dal Mozambico al deserto della
Namibia passando per il Lesotho (stato indipendente interno al
Sud Africa, dove Marco dice di aver assaporato la vera Africa),
non vivrebbe in quei luoghi, anche se senz’altro ci tornerebbe.
Infatti, a differenza della nostra Europa, lo Stato del Sud Africa si
presenta meno sicuro, con un altissimo tasso di delinquenza che
raggiunge il suo apice a Johannesburg. Il bilancio complessivo della
sua esperienza è stato comunque molto positivo: il soggiorno all’estero è stato utile sia a livello didattico che a livello umano e culturale e si
colloca al termine di un’esperienza accademica ricca di soddisfazioni,
ma all’inizio di un percorso professionale, che siamo sicuri sarà altrettanto soddisfacente, grazie alla caparbietà e alla semplicità del nostro
ricercatore asiaghese.
Martina Rossi
co
Fiocurro
azz
Foto di Roberta
Strazzabosco
Sofia annuncia con grande gioia
la nascita del fratellino Samuele!
Congratulazioni
a mamma Giulia e a papa’ Oscar.
Foto di Roberta Strazzabosco
Paola e Stefano Rigoni ringraziano vivamente la Marina Militare, parenti e amici tutti per aver
condiviso con gioia il giorno del loro matrimonio e averlo reso ancora più felice.
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