Un`indagine lunga cento anni - Provincia Regionale di Catania
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Un`indagine lunga cento anni - Provincia Regionale di Catania
12 ISTITUZIONI Un’indagine lunga cento anni all’intuito, supportato da qualche più o meno rudimentale strumento, ai computer più sofisticati e a tecnologia da fantascienza che, però, hanno bisogno sempre del “fiuto” del poliziotto. Sono passati esattamente cento anni (e chi lo immaginava?) da quando in via delle Mantellate, a Roma, Salvatore Ottolenghi fondò la sua scuola che poi sarebbe diventato il Servizio di Polizia scientifica. A Catania opera uno dei 14 Gabinetti presenti sul territorio nazionale. Il vicequestore Giusy Neri da due anni dirige, dopo una lunga esperienza da vice, sessanta uomini e donne che combattono la loro quotidiana battaglia contro il crimine non con pistole e manette, tra posti di blocchi e “volanti”, ma tra reagenti e microscopi, filmati e ricostruzioni virtuali. Il camice bianco, che sostituisce la tradizionale divisa, e l’indicatore di una professionalità particolarissima che diventa determinante per confermare sospetti e indizi, ma anche per evitare clamorosi errori. “Una volta abbiamo individuato l’autore di un incendio doloso tramite un’impronta di scarpa – racconta Giusy Neri -, in un’altra circostanza, invece, abbiamo permesso di stabilire che una grossa partita di canapa era invece innocuo…cotone”. Dal più classico degli omicidi all’incidente aereo (ricordate il velivolo finito fuori pista a Fontanarossa?), dai servizi di ordine pubblico allo stadio alla identificazione dei clandestini che sbarcano dalle carrette del mare, da Messina a Capo Passero fino alla campagna nissena: gli specialisti della “scientifica” di Catania sono chiamati continuamente a una D La scientifica, prima specialità della Polizia, celebra una importante ricorrenza. Un secolo di storia, dal “fiuto” del fondatore Salvatore Ottolenghi agli investigatori in camice bianco nuova missione, a volte…impossibile, ma che affrontano sempre con determinazione e scrupolo, consapevoli che una loro superficialità o la sottovalutazione di un indizio può compromettere l’esito dell’indagine. “I nostri referti sono “prove certe e atti irripetibili” – sottolinea il vice questore Neri – che in sede processuale hanno un peso determinante. Spesso lavoriamo in condizioni difficilissime, mi riferisco, ad esempio, all’inquinamento della scena del delitto, che andrebbe “sigillata” prima del nostro arrivo, cosa che, invece, accade di rado; eppure siamo riusciti a scoprire un omicidio in ambito familiare, mascherato da incidente, trovando un ciglio rimasto attaccato al paraurti”. La eccezionale versatilità del computer ha letteralmente stravolto i tempi e le modalità di verifica. Se prima occorrevano giorni e pazienza infinita per comparare le impronte digitali, adesso la selezione dall’archivio restringe la ricerca a pochissime schede grazie ad una banca dati nazionale consultabile da qualsiasi Gabinetto. Nel SASC (il Sistema per l’analisi della scena del crimine) alla data del 10 marzo sono memorizzate le informazioni relative a 3029 omicidi; 2038 rapine in ambienti video-controllati; 164 violenze sessuali; 234 truffe, con oltre 25.000 immagini relative a scene del crimine, vittime, reperti, modus operandi. E mentre visitiamo i vari laboratori nella sede di via Roccaromana (chimico, balistico, 13 fotodattiloscopico,foto-video-audio) l’ultimo “caso”: è stata rapinata una banca a Padova, gli autori potrebbero essere “professionisti” in trasferta, a tradirli l’accento. Le schede dei sospettati in pochi secondi saranno sul tavolo degli investigatori ad oltre mille chilometri di distanza. Daniele Lo Porto Poliziotti in festa icini alla gente”: non solo uno slogan, una parola d’ordine, ma reale vicinanza alle esigenze della popolazione per un corpo, quello della Polizia di Stato, che fa della “prossimità” il suo specifico interesse; non solo più un poliziotto che risponde alla domanda di sicurezza della popolazione ma un operatore in grado di soddisfare ogni sua esigenza. Con questo spirito si sono aperti a Catania i festeggiamenti per il 150° anniversario della fondazione della Polizia, cerimonia che si è svolta in piazza Dante, a ridosso di uno dei più popolari quartieri cittadini, sul sagrato del complesso monumentale dei Benedettini. Il Corpo delle Guardie di Pubblica sicurezza fu istituito nel 1852 con una legge che riorganizzava il personale dell’Amministrazione di pubblica sicurezza; nel 1981 il corpo, in virtù della smilitarizzazione, fu sciolto e venne istituita la Polizia di Stato. Alla cerimonia non è voluto mancare il presidente della Provincia Nello Musumeci a riprova della grande attenzione che l’Ente locale riserva all’attività del Corpo e per rendere ancora più suggestiva la manifestazione si è esi- “V bita la Banda musicale provinciale che ha scandito le fasi più importanti della festa, suonando anche l’immancabile Inno di Mameli, e accompagnando il tenore-poliziotto Tullio Manara nella sua esibizione. Il questore Achille Dello Russo ha illustrato i risultati più importanti conseguiti nel corso del 2001 con un particolare riferimento alla diminuzione dei reati di microcriminalità che diffondono un senso di insicurezza diffusa tra i cittadini. Per la prima volta nel corso di una manifestazione ufficiale delle forze dell’ordine è stato assegnato al questore Dello Russo il premio internazionale “Giara d’Argento” quale omaggio per i gravosi compiti d’istituto che vengono svolti con efficacia e abnegazione; un’iniziativa, questa, dell’Associazione Sicilia Nuova, presieduta dal grand’ufficiale Alfio Di Maria. R. L.