Gli Archivi della Banda musicale di Conversano

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Gli Archivi della Banda musicale di Conversano
Gli Archivi della Banda musicale di Conversano
Scritto da Giuseppe Gentile
Gli Archivi della Banda musicale di Conversano, del M° Giuseppe Mascolo e del Centro
di documentazione “Michele Ciracì” di Ceglie Messapica, dichiarati di interesse culturale.
Su iniziativa della Soprintendenza archivistica per la Puglia, nel 2012 la Direzione regionale per
i beni culturali e paesaggistici della Puglia, ai sensi del D. lgs. n. 42/2004 recante il Codice dei
beni culturali e del paesaggio
, ha dichiarato di interesse culturale l’Archivio storico della Banda musicale di Conversano (BA),
l’Archivio privato del M° Giuseppe Mascolo e l’Archivio musicale del Centro di documentazione
messapica “Michele Ciracì” di Ceglie Messapica (BR).
L’Archivio della Banda musicale di Conversano, conservato dalla locale Associazione culturale
musicale - Centro Studi “G. Piantoni”, contiene i manoscritti musicali autografi (partiture e parti
della prima metà del XX secolo) dei suoi due direttori concertatori più rappresentativi: il “mitico”
Giuseppe Piantoni, il quale diresse il complesso bandistico conversanese dal 1925 al 1950, e
l’eccellente Franco Geleoni.
Il maestro Piantoni fu autore di oltre un centinaio di composizioni di vario genere, fra le quali
spiccano i melodrammi Il Tizianello, messo in scena al Teatro Piccinni di Bari nel 1932, e I
Mietitori
.
Fra le composizioni del maestro Galeoni si segnalano, in particolare, il melodramma Claressa
e il poema sinfonico
Meriggio d’Agosto
. L’Associazione “G. Piantoni” possiede, inoltre: locandine e pieghevoli relativi all’attività
concertistica; circa cinquecento audiovisivi di esecuzioni bandistiche; oltre trecento fotografie,
alcune delle quali particolarmente rare in quanto ottenute con i primi apparecchi fotografici della
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metà del XIX secolo (dagherrotipi); una collezione di strumenti musicali; una biblioteca; dischi,
audiocassette e libretti musicali donati da alcuni musicofili e collezionisti. Notizie più dettagliate
su questo complesso archivistico sono consultabili sul Portale “Archivi della musica” della
Direzione generale degli archivi (
www.musica.san.beniculturali.it
).
L’Archivio del maestro Giuseppe Mascolo (1927-1974), compositore, direttore d’orchestra e di
banda ed organista, è costituito da manoscritti musicali autografi, prevalentemente partiture
edite ed inedite di musica per banda e di musica sacra; trascrizioni manoscritte per banda otto
-novecentesche ereditate dal padre, Michele Mascolo; partiture a stampa; pubblicazioni di
musicologia.
Dopo aver effettuato i suoi studi musicali presso il Sacro Convento di Assisi e il Conservatorio
“S. Pietro a Majella” di Napoli, Giuseppe Mascolo fu maestro direttore e concertatore del
Concerto bandistico “Splolettificio Esercito” di Torre Annunziata (NA), dirigendo,
successivamente, l’Orchestra stabile di Pescara, il Concerto musicale di Castellana Grotte (BA)
e il Concerto civico “Pino Rossiello” di Montefalcione (AV). Dal 1970 al 1973 egli fu direttore
artistico del “Raduno nazionale delle bande musicali da giro”, manifestazione che si svolgeva a
Ferrandina (MT) con lo scopo di creare un momento di confronto tra le formazioni bandistiche
nazionali e di valorizzare il patrimonio musicale meridionale.
Di temperamento eclettico e di sensibilità artistica versatile, il maestro Mascolo pubblicò nel
1963 anche un volume di poesie e, in seguito, i testi didattici Sentire la musica (1964) e Panora
ma di storia della musica
(1973).
Nell’ambito del ricco patrimonio documentario e librario del Centro di documentazione “Michele
Ciraci”, la musica occupa un posto di primissimo piano, sia dal punto di vista delle fonti storiche
conservate, sia come momento di celebrazione artistica di un’ultracentenaria tradizione
musicale di Ceglie Messapica, comune che annovera la sua prima Filarmonica già a partire
dagli ultimi decenni del XVII secolo.
Da oltre vent’anni, il Centro “Michele Ciracì” è un’istituzione privata che svolge una
fondamentale attività di servizio pubblico. In esso sono confluiti, grazie a donazioni fatte da
musicisti o da loro familiari, dodici cospicui fondi musicali. Essi contengono manoscritti di
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musica operistica, inni sacri, musica originale per banda e trascrizioni di brani operistici e
sinfonici, marce funebri e militari, composizioni per voce e pianoforte, metodi musicali, e,
perfino, le partiture di una commedia musicale (La mamma di Cesare), di un’operetta (Briciolina
) e di una fiaba musicale (
La beffa degli gnomi
). Il complesso documentario accoglie, inoltre, musica a stampa, riviste e pubblicazioni musicali,
una ricca raccolta fotografica, audiovisivi e dischi.
Il pezzo più antico risale agli inizi dell’Ottocento, Io vi lascio e vado a morte dell’altamurano
Giacomo Tritto, uno dei maestri del conterraneo Saverio Mercadante.
Di tutto questo prezioso materiale esiste un inventario analitico redatto di recente dal musicista
Nicola Santoro.
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