Nonna molto più di mamma. Colei che ha il diritto di viziarti Sancito

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Nonna molto più di mamma. Colei che ha il diritto di viziarti Sancito
Nonna
di Maria Cristina Minghini
Nonna molto più di mamma.
Colei che ha il diritto di viziarti
Sancito dalla legge dell'amore.
Nonna che preparava le polpette.
Nonna che mi metteva il fazzoletto alla contadina
e di nascosto mi faceva stirare.
Nonna ti ho vissuto troppo poco.
Nonna che ti sei spenta piano piano, anche nella memoria.
Nonna a cui ho dovuto dire che Gigi non c'era più ! E... Non l'hai nemmeno capito.
Nonna che mangiavi il cornetto con la mano sulla fronte.
Nonna a cui ho spinto la carrozzina perché le gambe avevano detto stop!
Nonna dai capelli morbidi e viola come le fate.
Mi sei stata vicina in sala operatoria e io ti ho visto tenermi la mano.
Nonna molto più di una mamma.
Che mi sorridi sul balcone mentre mi cuci i vestiti alla Barbie.
Nonna con la mastella dei panni da stendere e io che ti passo i "cepetti".
Nonna! molto più di mamma.
Un giardino di pietra.
di Maria Cristina Minghini
Passeggio tra le vie del centro della mia città,
all'ombra del Duomo e del Battistero,
tra i profumi delle Erbe e delle Spezie, c'è un giardino.
È un giardino di pietra.
Tessere verdi di mosaico luccicano al sole e affrontano le intemperie.
Sopra esse, spuntano sei fiori bianchi.
C'è un giardino di pietra in centro a Ravenna.
È un giardino di morte, con fiori bianchi.
Ogni fiore è un fiore strappato alla vita.
Ogni fiore ha un suo nome.
Un nome di donna!
C'è un giardino di pietra in centro a Ravenna.
È un giardino di morte.
Un giardino che non vorrei più veder fiorire.
Ma così non è!
L'odio e l'accidia da poco ne hanno fatto sbocciare un altro.
Un altro fiore col nome di donna.
Un fiore di nome Giulia.
Inside Out
di Maria Cristina Minghini
Provo a lasciare una fessura,
un'entrata sottile,
in modo che il mio sentimento ti raggiunga.
Lascio che dalla porta delle mie emozioni
la rabbia non abbia il permesso di entrare.
Ascolto attenta i tuoi respiri,
faccio si che si uniscano ai miei.
Mi perdo nelle tue promesse
sperando che non rimangano sogni.
Mi godo la gioia dei nostri momenti,
Pochi e rari, in cui spesso la paura e la tristezza si rincorrono.
Guardo attraverso quella fessura del futuro e vedo noi.