Rachid e` un bambino che proviene dal Marocco e racconta, in un
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Rachid e` un bambino che proviene dal Marocco e racconta, in un
A Carnevale i maestri, le maestre, i bambini, i bidelli, tutti devono vestire con vestiti diversi, senza vestiti normali, però non nudi, con vestiti strani, famosi, vestiti di altri. Il mio maestro dice a me: - Rachid, domani è Carnevale, devi vestire diverso anche tu. Il giorno dopo tutti i bambini, le maestre, i bidelli e genitori sono allegri, non bisogna però tirare pezzi di carta, coriandoli, schiuma da barba e stelle filanti dentro le aule, bisogna tirare solo in corridoi, così dopo è più facile pulire. Noi bambini non studiamo, non leggiamo, non scriviamo, ridiamo e basta, ci divertiamo, ascoltiamo musica, balliamo, facciamo giochi, mangiamo torte, facciamo scherzi, però senza fare male. Tutti i bambini e le bambine sono vestiti, anche le maestre. Io vesto me da Marocco, con abito lungo, blu, con anche il cappello arabo, il velo, la corda; però non è un vestito arabo da uomo, ma da donna, perché è di mia madre. Tutti i bambini ridono, dicono che il vestito è bello, però dopo dicono che sembro un prete. Italia dice: “Carnevale ogni scherzo vale”, perché tu puoi fare tutto e nessuno sgrida te, perché è uno scherzo. Tu dici a una maestra di andare al telefono a parlare, ma al telefono non c’è nessuno e dopo ridiamo tutti. (G. Caliceti, Rachid, Un bambino arabo in Italia, Einaudi) Rachid e’ un bambino che proviene dal Marocco e racconta, in un italiano non proprio corretto, la festa di Carnevale nel suo nuovo paese: l’Italia. Ogni Paese ha delle feste e delle tradizioni Il Brasile ha il merito di aver dato origine ad uno dei carnevali più tipici, più sfarzosi e più significativi del mondo. Colore, rumore, musica e spontaneità caratterizzano questo Carnevale, dove tutto il popolo partecipa alla grande Samba. Re Carnevale morente promette che, alla fine di un altro anno di sacrifici, tornerà puntualmente a portare loro un altro briciolo di speranza e... tanta allegria. Il carnevale di Ivrea si caratterizza soprattutto per il complesso cerimoniale folcloristico denso di evocazioni storico-leggendarie, per l'obbligo che i partecipanti hanno d'indossare una berretta rossa, e per la spettacolare Battaglia delle Arance, che è divenuta l'icona stessa del carnevale.