Una struttura all`avanguardia nella chirurgia oculistica

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Una struttura all`avanguardia nella chirurgia oculistica
Speciale Sanità
Velletri, 30 marzo 2011
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Clinica Madonna delle Grazie
Una st r utt ur a al l ’avanguardia
nella chir urg ia oculistica
Intervista alla Dr.ssa Maria Tecla Crisci
“Effettuati i primi interventi di trapianto di cornea”
Sappiamo che presso la Casa di Cura
Madonna delle Grazie di Velletri si
stanno eseguendo interventi di trapianto di cornea. Su questo importante argomento scambiamo due
parole con la Dr.ssa Maria Tecla
Crisci, responsabile per le malattie
della cornea dell’Unità Operativa
Oculistica, diretta dal Dott. Pietro
Luchetti, e con il Dott. Francesco
Blasi, responsabile del
Servizio Anestesioloco
della Casa di Cura.
Dr.ssa Crisci, la Clinica
Madonna delle Grazie si
pone
all’avanguardia
nella chirurgia corneale?
Certamente, con l’avvio
dell’attività di trapianti
di endotelio corneale,
l’Unità Operativa di
Oculistica della Casa di
Cura Madonna delle
Grazie di Velletri si conferma tra le strutture
oculistiche più all’avanguardia della provincia
di Roma.
Questo tipo di intervento, effettuato dall’equipe
della clinica, è stato effettuato impiegando una nuova tecnica
di trapianto di cornea ed è indicato
in pazienti con scompenso corneale.
Quali sono i vantaggi di questa
nuova tecnica?
I vantaggi del trapianto di endotelio,
detto anche endocheratoplastica,
sono numerosi rispetto al tradizionale trapianto di cornea perforante: il
recupero visivo è molto più rapido,
in genere dopo 1-3 mesi dall’intervento il paziente ha un recupero visivo completo e l’intervento non
necessita di suture, eliminando così
tutte le complicanze legate alle stesse.
Il rischio di rigetto del lembo trapiantato è inferiore ad una classica
cheratoplastica perforante, e seppure
dovesse verificarsi, la sostituzione del
lembo endoteliale sarà più rapida e
semplice della sostituzione di una
cornea a tutto spessore.
Tale tipo di intervento, nuova frontiera del trapianto della cornea, rappresenta l’alto grado di specializzazione raggiunto negli ultimi mesi da
tutti i componenti, medici ed infermieristici, dell’unità operativa.
Ci sembra di capire che ci sia stato
bisogno di un grosso impegno anche
tecnologico.
Sì, ed infatti tutto questo è reso possibile grazie ai nuovi strumenti tecnologici e chirurgici di cui le sale
operatorie e il reparto sono dotati
come i microscopi operatori di ultima generazione che offrono la possibilità di filmare l’intervento in tutte
le sue fasi, la tomografia a coerenza
ottica corneale che - poche ore dopo
l’intervento - danno al chirurgo oculista la sicurezza dell’attecchimento
del lembo trapiantato, il microscopio endoteliale che durante il periodo di controlli ambulatoriali postoperatori monitorizza lo stato di salute del lembo trapiantato nei mesi e
negli anni, il topografo corneale digitale di ultima generazione che controlla l’astigmatismo operatorio in
tutte le fasi del postoperatorio di
cheratoplastiche perforanti e lamellari.
Con quali strutture vi siete dovuti
collegare per raggiungere questi
risultati?
Grazie al lavoro encomiabile delle
Banche degli Occhi l’Italia è tra i
paesi europei dove meno si attende,
in termine di mesi, per un trapianto
di cornea: il primo impegno delle
banche è di fare in modo che la
donazione sia una scelta consapevole
e in grado di dare conforto.
Tali strutture, controllate dal
Ministero della Salute, si occupano
della selezione dei donatori,
dell’espianto, dell’analisi e della conservazione delle cornee. Le banche
degli occhi sono delle organizzazioni
no profit che si propongono di far sì
che la donazione delle cornee sia
frutto di una libera scelta operata per
migliorare la vista di chi, spesso giovane paziente, è affetto da malattie
oculari.
Gli organi e i tessuti vengono prelevati al fine di esser trapiantati ad
ammalati gravi che ne hanno necessità per migliorare la qualità della
loro vita.
Per tale motivo la chirurgia dei trapianti è da considerarsi anche per
ragioni etiche “Grande Chirurgia”
oltre che per la complessità tecnico
chirurgica e organizzativa che la
genera. A tal proposito le principali
confessioni religiose (ad es. la cattolica, la protestante, l’ebraica, l’islami-
ca) sono favorevoli alla donazione.
La donazione è poi sempre gratuita
ed anonima ed è illegale comprare e
vendere tessuti umani.
La Casa di Cura Madonna delle
Grazie e convenzionata con 2 banche degli occhi, la Fondazione Banca
degli Occhi del Veneto e la Banca
degli Occhi del Complesso
Ospedaliero
San
Giovanni
Addolorata di Roma, per
garantire il maggior numero di tessuti necessario per
ogni seduta operatoria.
E’ importante ricordare
inoltre che queste prestazioni vengono erogate
all’interno della struttura
interamente nell’ambito
del Servizio Sanitario
Nazionale, pur essendo
interventi costosissimi per
la Clinica, in considerazione anche dell’altissimo
livello organizzativo delle
equipe anestesiologica, chirurgica ed infermieristica
necessario per tale genere
di chirurgia dei cosiddetti “
Grandi Interventi”.
Sentiamo il Dott. Blasi che
ha coordinato il lavoro
anestesiologico durante gli interventi: Dott. Blasi, ci è stato detto che
senza una perfetta anestesia non è
possibile effettuare interventi così
complessi; quali sono gli elementi di
difficoltà in questo campo?
Considerando che la maggior parte
dei pazienti che si sottopongono a
trapianti di cornea, specie se anziani,
sono affetti da gravi patologie cardiache, metaboliche come il diabete, o
insufficienza renale, molto spesso si è
obbligati a lavorare insieme alle altre
unità operative concertando consulenze interdisciplinari che tutelino
nel miglior modo possibile il paziente, utilizzando in questo modo moltissime delle migliori risorse umane
della struttura. Ci siamo prodigati
per riuscire nell’intento di offrire la
miglior anestesia anche in questi casi
complessi, garantendo al massimo
tutela della salute dei Pazienti.
Quindi per concludere dietro un trapianto di cornea c’è un lavoro e una
dedizione che inizia da un momento
molto lontano dall’intervento, dalla
libera scelta del donatore quando è
ancora in vita, fino all’ultimo controllo del paziente, a distanza di mesi
dall’inervento. In tutto questo lungo
periodo c’è tanto lavoro e tanto sforzo organizzativo che sta portando
con grande orgoglio questa Struttura
della nostra provincia a competere
con i risultati ottenuti sul territorio
nazionale da molte realtà già consolidate da lunghissimi anni di esperienza.
Cura della cataratta, il Dott. Pietro Luchetti
afferma:
“Un importante passo avanti”
Parliamo Chirurgia Oculistica con il
Dott. Pietro Luchetti, Responsabile
dell’Unità Operativa di Oculistica presso la Clinica Madonna delle Grazie di
Velletri.
Dott. Luchetti, ci sono novità importanti nell’attività oculistica della vostra
Struttura?
Si, la Casa di cura ha deciso di avviare
un importante piano di miglioramento
qualitativo e tecnologico in oculistica
che interessa tutti i settori più rilevanti
del nostro lavoro. Per esempio, come è
noto, la patologia oculistica per la quale
più frequentemente si deve ricorrere
alla chirurgia è certamente la cataratta.
Questa malattia si presenta come un
calo della vista in uno o ambedue gli
occhi e colpisce molto più frequentemente le persone anziane, anche se non
esclusivamente.
La cataratta può essere risolta solamente con un intervento chirurgico, che
consiste essenzialmente nel tritare il cristallino (la piccola lente che abbiamo
nell’occhio e che è divenuta opaca) con
degli ultrasuoni e nel sostituirlo con un
cristallino artificiale perfettamente trasparente.
Tutta la procedura eseguita con il
microscopio, oggi non necessita più di
ricovero, ed il paziente può essere
dimesso subito dopo l’intervento e
continuare una semplice cura domiciliare per qualche giorno.
Questo progresso è stato possibile grazie alle innovazioni tecnologiche realizzate negli ultimi anni, che hanno permesso di arrivare
all’anestesia
realizzata
solo con le
gocce ed
all’adozione di lentine flessibili che poss o n o
entrare
nell’occhio
arrotolate attraverso
incisioni
microscopiche
che non necessitano di sutura
finale, eliminando cosi il rischio di
generare astigmatismi deformanti.
La Casa di Cura Madonna delle Grazie
di Velletri, in questo campo, si è dotata di quanto di più avanzato è disponibile sul mercato e, insieme alle lentine
vengono impiantate, la pongono
all’avanguardia in questo settore.
Sono inoltre stati installati in Clinica
gli apparecchi da estrazione di cataratta
Infinity della Alcon Inc. (USA), dotati
di tecnologia Ozil® che consente di tritare il cristallino usando innovative
vibrazioni trasversali che, unici nel loro
genere, per la prima volta permettono
di superare la nocività e la traumaticità
dei vecchi ultrasuoni. Questi apparecchi possono utilizzare le punte microtip, in grado di lavorare ad incisioni
inferiori ai 2 millimetri (un terzo più
piccole delle tradizionali), o addirittura
di adottare la tecnologia Acqualase®,
che frammenta i cristallini delle cataratte giovanili usando solo un microgetto
di acqua ad alta pressione.
Altro grande progresso è costituito
dall’utilizzo delle lentine Acrysoft IQ
con filtro giallo. Si tratta dei modelli di
punta della Alcon (USA), leader mondiale del mercato delle lentine intraoculari, che uniscono ad uno spessore
estremamente basso (in modo da poter
essere piegate ed entrare in minime
microincisioni) la presenza di un filtro
che permette di non far arrivare alla
retina le radiazioni solari dannose (per
la prevenzione della maculopatia senile) e contemporaneamente di rendere
l’immagine nitidissima.
L’arrivo infine in Clinica di un recentissimo microscopio Leica di ultima
generazione ad ottiche accoppiate, permette al Chirurgo di eseguire gli interventi in modo sicuro tenendo tutto
sotto controllo e potendo infine utilizzare i nuovo ferri da microincisione
praticamente invisibili ad occhio nudo.
Dott. Luchetti, si pensa che di solito
queste soluzioni d’avanguardia siano
disponibili, a caro prezzo, solo nei più
rinomati centri chirurgici privati. Che
scelta è stata fatta invece alla Clinica
Madonna delle Grazie?
Siamo orgogliosi di affermate che queste soluzioni di avanguardia sono offerte di routine a tutti i pazienti in regime
di convenzione con il SSN, cioè senza
spese aggiuntive a carico dl paziente e
questo fa capire come si tratti di un
grande sforzo per un grande progetto
di qualità voluto fortemente dalla
nostra Casa di Cura, come sempre a
servizio dei pazienti che a lei si rivolgono.