“Carlo Collodi” Polignano a Mare - Istituto Comprensivo Sarnelli, De
Transcript
“Carlo Collodi” Polignano a Mare - Istituto Comprensivo Sarnelli, De
Scuola Statale dell’Infanzia “Carlo Collodi” Polignano a Mare 1 PROGETTO EDUCATIVO La Sezione Primavera nasce dall’idea di dare alla fortissima domanda sociale delle famiglie con bambini dai 24 ai 36 mesi una risposta alternativa che tenga in primo luogo conto di ritmi, tempi e diritti dei bambini al fine di offrire un qualificato momento di preparazione e introduzione alla scuola dell'infanzia, attraverso la realizzazione di un contesto di raccordo e continuità con quest’ultima. La proposta progettuale che verrà di seguito presentata, prevede la costituzione di una Sezione Primavera all’interno della quale attuare specifici percorsi formativi e didattici attraverso cui i bambini possano maturare, consolidare e potenziare capacità attentive e abilità comunicative, espressive e psico-motorie. Pertanto, la progettazione del percorso educativo specifico per i bambini al di sotto dei tre anni di età, mira principalmente alle seguenti finalità: - accoglienza dei bambini dai 24 ai 36 mesi secondo criteri e modalità organizzative specifiche (si adotterà, infatti, una divisione modulare degli spazi e dei tempi, attrezzando con arredi e materiali alcuni centri di interesse dei percorsi formativi psico-pedagogici e didattici dei bambini); - raggiungimento di obiettivi formativi, talvolta individualizzati, attraverso la pianificazione di una progettualità che tenda essenzialmente all’acquisizione delle autonomie di base; - organizzazione e strutturazione di un’ambiente scolastico adeguato e che possa salvaguardare la sicurezza dei bambini e dei fruitori del servizio, verificando costantemente la rispondenza degli ambienti agli standard richiesti dalla normativa vigente, e con una attenzione costante all’organizzazione degli spazi e alla scelta degli arredi, dei giochi e delle attrezzature capaci di stimolare la naturale curiosità del bambino e favorirne la crescita; - favorire la continuità educativa attraverso la realizzazione di un contesto che rappresenti un vero e proprio ponte con la scuola dell’infanzia sereno e motivato; - offrire un’opzione di natura sociale che ribadisca l’importanza del ruolo svolto dai servizi educativi per la prima infanzia, non solo come sostegno alle famiglie per promuovere la conciliazione delle scelte professionali e personali, ma anche quale significativa sperimentazione attraverso cui incrementare l’offerta formativa sul territorio e svolgere un ruolo essenziale nello sviluppo del bambino. 2 OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO Il progetto educativo della Sezione Primavera è imperniato sulla condivisione di alcune idee guida quali: l'accoglienza, il rispetto della diversità, la centralità del bambino, l'attenzione alle pratiche di cura, la partecipazione della famiglia e la continuità con la scuola dell'infanzia. Il progetto educativo generale individua le coordinate comuni di indirizzo, allineandosi a quelle della scuola dell'infanzia, operativamente strutturate nel rispetto della specificità del servizio. Ha carattere di flessibilità per garantire sempre maggiore rispondenza alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Nella progettualità pedagogica è inclusa l'eventuale elaborazione dei piani educativi individualizzati per i bambini in situazioni di svantaggio psico-fisico e/o sociale. Obiettivo del progetto è quello di proporre un servizio in grado di: - creare uno spazio per bambini e bambine dove sia possibile sviluppare tutte le potenzialità di crescita, apprendimento e socializzazione, considerando il bambino ed il suo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo; - realizzare una struttura educativa attivando una ricerca pedagogica che dia origine ad una nuova realtà che si collochi tra il nido e la scuola dell'infanzia: l'ipotesi che s’intende verificare pertanto è quella di riuscire a creare una struttura educativa in grado di accogliere i bambini della fascia d'età 24/36 mesi, favorendone l’ingresso nella Scuola dell'Infanzia. Il presupposto psicologico è che i bambini di questa fascia di età possano vivere le esperienze di socializzazione in un contesto educativo "unico" in cui possano avvalersi della molteplicità di stimoli offerti da un ambiente eterogeneo, perché ospita bambini tra i 3 ed i 5 anni. Nella fattispecie gli obiettivi da perseguire attraverso l’implementazione dell’offerta progettuale sono: - l’abitudine all’esercizio del pensiero • Favorire l’acquisizione di capacità motorie e manuali, la conoscenza degli spazi e la capacità di eseguire da soli consegne o compiti • Garantire attenzione alla comunicazione verbale e non verbale • Offrire possibilità di fare esperienze sensoriali diversificate • Aumentare l’autostima • Sostenere l’acquisizione dell’autonomia personale - l’abitudine a stare con gli altri • Facilitare positivi rapporti con coetanei e adulti • Creare situazioni di fiducia reciproca • Favorire l’interiorizzazione di regole di convivenza • Sostenere la risoluzione positiva dei conflitti • Promuovere situazioni di cooperazione - l’abitudine alla condivisione dei significati • Sostenere il riconoscimento e l’espressione delle proprie emozioni • Offrire ascolto ai bisogni emotivi 3 • Garantire e promuovere l’igiene personale, l’ordine dell’ambiente • Educare ad una corretta e varia alimentazione Realizzazione di un ambiente di apprendimento atto a promuovere: - lo sviluppo della conoscenza attraverso il consolidamento delle abitudini, quali ad esempio le routine e le attività ludico-ricreative, come strumento di comunicazione, espressione e crescita del bambino in tutte le sue dimensioni e attraverso i più diversi percorsi; - il sostegno allo sviluppo della capacità rappresentativa attraverso l’utilizzo di mediatori didattici al fine di consentire al bambino di simulare azioni che derivano dal reale per sviluppare abilità simboliche e di rappresentazione mentale, nella comunicazione e nel rapporto con l’ambiente; - il sostegno alla condivisione di significati tra bambini mediante la creazione di un clima relazionale positivo, con particolare riferimento alla natura e alla peculiarità dei rapporti che s’instaurano tra i piccoli alunni; - il rapporto tra organizzazione della conoscenza e contesto, in modo tale da commisurare la proposta progettuale e le scelte pedagogiche alle dimensioni spazio temporali, simboliche e relazionali. 4 METODOLOGIE L’offerta progettuale che s’intende implementare, dal punto di vista metodologico, si propone di: -attuare un progetto educativo con carattere di flessibilità per garantire sempre maggiore rispondenza alle esigenze dei bambini. Nella progettualità pedagogica è prevista infatti l’organizzazione di contesti qualitativamente diversi, adeguati ai differenti periodi evolutivi; è inclusa altresì, l'eventuale possibilità di elaborare dei piani educativi individualizzati. - elaborazione degli interventi in funzione delle esigenze di ciascun bambino e nella predisposizione delle condizioni più idonee ad uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni della personalità; si auspica in tal modo a creare un know-how educativo che spazi dall’intelligenza all’affettività, dalla socializzazione alla motricità. - raggiungere alcuni obiettivi formativi partendo dalla messa a fuoco dei bisogni dei bambini (cura, benessere, autonomia) promuovendo un lavoro capillare sulle loro potenzialità (logiche, linguistiche e di apprendimento in generale). Attraverso tale progettualità, “cura” e “apprendimento” non sono più da considerare in un’ottica di contrapposizione, ma quali aspetti interagenti dello sviluppo del bambino. Inoltre, al fine di rispettare il “naturale dinamismo” delle alterne fasi di crescita del bambino, compito primario delle Educatrici è quello di creare un ambiente educativo accogliente in grado di cogliere in maniera puntale e precisa le conquiste di ogni singolo bambino e accompagnarlo nelle sue prime forme di linguaggio, creatività, immaginazione. Strutturare un Progetto educativo è pertanto un procedimento complesso che richiede l’ausilio di metodologie adeguate agli obiettivi dell’offerta progettuale; illustriamo pertanto nello specifico quelle che s’intendono adottare nella presente proposta: 1)osservazione 2)programmazione 3)verifica OSSERVAZIONE L’osservazione è la chiave di volta della conoscenza del bambino e dell’operatività. E’ uno strumento molto utile per accrescere e convalidare la consapevolezza dello sviluppo del bambino e delle sue competenze, per affinare la capacità di cogliere i messaggi della sua espressività, per capire il senso profondo e le richieste implicite nel “fare” del bambino. Lavorando con i bambini della fascia d’età 24-36 mesi, bisogna essere disponibili a cogliere una molteplicità di segnali non verbali e a percepire anche l’atmosfera emotiva che si stabilisce. Si deve inoltre dare attenzione a dettagli anche minimi e a prima vista insignificanti perché spesso proprio questi permettono di capire comportamenti che altrimenti rimarrebbero senza significato. L’osservazione di alcune situazioni che 5 caratterizzano la vita della Sezione Primavera come l’ingresso al mattino, la separazione dal genitore, il gioco, l’alimentazione, ecc , ci permette di conoscere non il bambino storico, né il bambino patologico, bensì quello presente ed interagente. Osservare e prestare attenzione ai bambini è per l’educatrice uno dei compiti primari che spesso va nella direzione della prevenzione, oltre che della conoscenza, dei disagi evolutivi perché “quando si pensa ad un bambino, questo già migliora”(Meltzer). L’osservazione, quale strumento principe della metodologia utilizzata all’interno dell’offerta progettuale presentata, è adoperata in differenti fasi progettuali: - Osservazione dei bambini in fase di inserimento - Osservazione del momento della separazione - Osservazione del momento del ricongiungimento - Osservazione durante le attività e i laboratori - Osservazione del momento del pranzo - Osservazione del momento del cambio - Osservazione dello sviluppo socio-emotivo - Osservazione dello sviluppo senso-motorio - Osservazione dello sviluppo comunicativo - Osservazione dello sviluppo cognitivo - Osservazione dell’autonomia PROGRAMMAZIONE La programmazione educativa garantisce la qualità del servizio e risalta la peculiarità della Sezione Primavera, nell’unicità della sua mission educativa, pedagogica e didattica. Deve essere costruita intorno al bambino, inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza. Al bambino viene offerta infatti, la possibilità di sperimentare in modo concreto, per raggiungere una maggiore conoscenza di sé in relazione sia allo spazio-ambiente che lo circonda sia in relazione agli altri bambini o adulti con il quale è in contatto. Nella Sezione Primavera la programmazione non può essere assolutamente rigida né procedere per schemi, ma deve essere improntata ad una notevole flessibilità, sia perché ogni bambino presenta un ritmo di sviluppo che può essere diverso da quello di altri, sia perché possono insorgere bisogni imprevisti cui è necessario, di volta in volta, adattare il programma al bambino e non viceversa. Stabiliti gli obiettivi generali, la programmazione didattica prende in considerazione gli obiettivi specifici per ogni area dello sviluppo e pianifica le attività e i giochi che verranno proposti ai bambini pensando a tempi, spazi, materiali e mezzi ausiliari necessari. VERIFICA Alla fine dell’anno scolastico si effettuerà una verifica di sezione sull’andamento delle attività proposte per evidenziare eventuali problemi o difficoltà emerse. In tal modo, sarà 6 possibile individuare strategie e soluzioni per l’anno scolastico successivo attraverso schede di controllo e di verifica debitamente predisposte. Attraverso questo modus operandi, s’intende valutare i seguenti risultati: - Abilità, competenze e capacità di tipo cognitivi, affettivi e di socializzazione raggiunti dal bambino; - Il grado di soddisfazione dei genitori e delle famiglie. 7 IL PROGETTO PEDAGOGICO “ SENSazionalmente… viaggio attraverso i 5 sensi” Lo scopo fondamentale del progetto educativo per l’anno scolastico 2012-2013 è quello di coinvolgere i bambini nella scoperta dei 5 sensi: tatto, vista, udito, gusto e olfatto. Con tale progetto, i bambini impareranno a scoprire e ad utilizzare al meglio i propri sensi per osservare le cose che li circondano e conoscerne le caratteristiche basilari. Parlare dei sensi con i bambini non è facile, bisognerà procedere in modo semplice e comprensibile impostando le attività come gioco da compiere insieme e usando uno sfondo amico che li aiuti a capire. Ecco perché abbiamo pensato di improntare il nostro percorso operativo attraverso un viaggio compiuto dal bambino in compagnia di 5 amici: personaggi guida che impersonificheranno ognuno dei 5 sensi e che permetteranno al nostro piccolo esploratore di scoprire tutto ciò che c’è di sensoriale nella sua realtà quotidiana attraverso una ricca varietà di oggetti comuni e reperibili nell’ambiente e attraverso esperienze stimolanti. Il bambino potrà compiere, attraverso essi, diverse azioni: guardare, toccare, mettere in bocca, assaggiare, scuotere, battere, pigiare, schiacciare, impilare, buttare per terra, infilare, versare, ecc. Tutto il corpo verrà coinvolto in queste esperienze che susciteranno curiosità e desiderio di scoprire cose nuove. Periodo Gennaio: Inserimento/accoglienza L’ingresso dei bambini nella Sezione Primavera ed il loro primo contatto con la scuola, rappresenta un momento delicato ricco di attese e di emozioni. La prima fase da affrontare insieme a bimbi e genitori sarà pertanto quella dell’inserimento, questo periodo è infatti finalizzato all’accoglienza. Attraverso la creazione di una situazione di tranquillità, disponibilità e apertura ci si propone di favorire un’atmosfera piacevole all’interno della quale attuare strategie educative mirate. Compito delle educatrici è quello di rendere l’ingresso del bambino nella scuola il più sereno e graduale possibile, in modo da creare e favorire un clima di collaborazione con la famiglia. Durante questo mese lo scopo preminente è favorire in ogni singolo bambino la conoscenza dei propri compagni, delle Educatrici e della scuola cercando di esplorare l'ambiente scolastico (il salone del plesso, la sezione, l’aula-laboratorio, ecc.), allo scopo di facilitare l'integrazione e l'adattamento affettivo ed emotivo, anche come rievocazione dell'ambiente familiare. Per l’avvio definitivo di un corretto inserimento, le educatrici dovranno tenere in debito conto quanto la fase in oggetto coinvolga sia i bambini che i loro genitori; per questo è 8 importante osservare come i due soggetti affrontano in maniera diversa la stessa esperienza. Da un lato il bambino si trova ad affrontare una situazione nuova, che modificherà fortemente anche le sue abitudini in quanto effettua la sua prima esperienza di distacco dalla sua famiglia; dall’altro lato i genitori e le famiglie si trovano a vivere un’esperienza unica, a volte non esente dall’ansia e/o dal senso di colpa. Il compito dell’educatrice è di svolgere un ruolo di mediazione in un’esperienza che richiede d’essere affrontata con competenza professionale, capacità di osservazione e un approccio metodologico coerente. Nella fattispecie, l’obiettivo del servizio è in primis osservare il bambino al fine di accompagnarlo nel suo percorso di crescita individuale favorendo il consolidamento della propria identità ed espressione di sé attraverso il gioco ed altre attività educative. Tutto ciò dunque, costituisce la base su cui creare un luogo privilegiato di sicurezza emotivo-affettiva in cui i bambini possano crescere in serenità. Al fine di perseguire gli obiettivi precedentemente descritti, risulta fondamentale promuovere nella Sezione Primavera una metodologia atta a: -valorizzare il gioco: il gioco contribuisce notevolmente al raggiungimento delle diverse tappe di sviluppo, in quanto l’attività ludica (risorsa privilegiata di apprendimenti e di relazioni) si evolve con il bambino, facendolo crescere. In questa prospettiva gioco e apprendimento sono due percorsi che si intrecciano: il bambino si impossessa della realtà che lo circonda giocando. Pertanto, l’apprendere diventa un’esperienza piacevole e gratificante. Infatti attraverso il gioco motorio il bambino verifica le sue conoscenze; attraverso l’azione, la manipolazione, l’esperienza diretta, procede alla costruzione di categorie del pensiero e dell’ordine mentale che gli consentono il progressivo controllo della realtà. Inoltre, l’attività ludica è ritenuta importante nel processo di socializzazione, in quanto strumento che consente al bambino di conoscere, di controllare e gestire le frustrazioni che vengono sollecitate dalla vita sociale, dai rapporti con gli altri e quindi comprendere i propri bisogni soggettivi e mediarli con quelli degli altri; -promuovere l’esplorazione e la ricerca: l’ esperienza di vita, ovvero il contatto e l’uso degli oggetti, l’esplorazione ed il movimento, è legata in età evolutiva ai processi di apprendimento. Infatti, quando il bambino è coinvolto attivamente in questa tipologia di attività, inizialmente è impegnato nell’individuazione dell’azione da compiere, conseguentemente va alla ricerca di procedimenti e mezzi utili alla sua realizzazione. -intensificare la vita di relazione: le attività ludico-ricreative unitamente a quelle didattiche, rappresentano momenti privilegiati di socializzazione e interazione del bambino con i compagni e l’educatrice, permettendo una maggiore acquisizione e potenziamento delle capacità comunicative e relazionali. 9 Obiettivi formativi -accogliere i bambini e le famiglie favorendo un positivo inserimento; -avviare una collaborazione scuola-famiglia; -superare ansie e paure derivanti dal distacco dal genitore; -conoscere e relazionarsi ai compagni; -orientarsi nella scuola. Attività -attività ludico-ricreative(giochi esplorativi e di socializzazione), -canti; -racconti; -laboratori grafico-pittorici-manipolativi. Periodo Febbraio: Il Carnevale; alla scoperta del Tatto Questa sezione passa in rassegna diversi tipi di esperienze tattili, dal soffio d’aria sul viso al solletico. Ai bambini verrà presentata il personaggio guida che impersonificherà il tatto, ed insieme a quest’ultimo verranno svolte una serie di attività, prettamente di tipo ludico che divertiranno il bambino, ne stimoleranno i sensi e lo indurranno a mettersi in relazione con i compagni e con l’adulto. Il senso del tatto si sviluppa man mano che il bambino cresce: dal toccare la mamma quando è molto piccolo al toccare i giocattoli poi e tutte le cose che lo circondano. Ciò lo porta a scoprire le varie sensazioni associate ai diversi tipi di materia con cui entra in contatto: i capelli della mamma, il cuscino soffice , il pavimento duro, il bagnetto caldo ecc… In questo periodo si prevede la presentazione del Carnevale con l’ausilio della maschera di Arlecchino e attraverso la realizzazione di altre maschere in base alle preferenze di ciascun bambino. Obiettivi formativi - Far conoscere al bambino il proprio corpo e aiutarlo a sviluppare un’immagine di esso. - Suscitare l’interesse del bambino verso la persona o l’oggetto che è fonte di una determinata sensazione. - Stimolare il bambino all’esplorazione attiva. - Creare le condizioni che inducano il bambino a esprimere le proprie preferenze, accettando o rifiutando le attività che gli sono proposte. - Scoprire e riconoscere i contrasti sensoriali: liscio-ruvido 10 morbido-duro pesante-leggero -Conoscenza dei differenti simboli del Carnevale e delle diverse maschere. Attività - attività didattico-ricreative finalizzate ad esperienze tattili variegate; -canti e filastrocche; -esperienza senso-percettiva utilizzando come materiali elementi tipici della stagione in corso; -Laboratori grafico-pittorici-manipolativi: • Manipolare e trasformare i materiali con creatività • Attività di manipolazione e travasi di materiale vario • Percorso tattile e costruzione di oggetti con materiale di recupero • Attività tattili con l’utilizzo di sostanze collose: gelatina, schiuma o con l’utilizzo di cibi molli o duri. • maschere carnevalesche; • il collage del vestito della maschera-guida “Arlecchino” in un’attività di gruppo; -Laboratori di drammatizzazione: • Giochi sensoriali relativi alla percezione tattile • Camminare, rotolare, toccare il percorso tattile proposto, di volta in volta, dalle educatrici • Scoprire e riconoscere i contrasti sensoriali: liscio-ruvido/ morbido-duro /pesanteleggero Alcuni esempi delle attività: - Un domino tattile avente vari materiali come tela di sacco, carta vetrata, velluto, corda… - Sacchi grandi contenenti oggetti identificabili con il tatto; - Percorsi tattili organizzati su teli avente materiale duro e morbido (farina, piume, pasta..); - Attività utilizzando pasta sale da poter modellare e manipolare; - Pitturare utilizzando la tecnica della digito-pittura.. e molte altre attività. - Attività ludico-didattiche: • Gioco dell’indovinello: Ogni bambino bendato deve indovinare i vari materiali che tocca con il solo aiuto del tatto. Essendo bambini piccoli si tratterà di distinguere un oggetto morbido da uno duro (es. un pezzo di cotone da una costruzione ecc…). Quando indovina il gruppo intona un allegro motivetto scelto per premiare il vincitore. 11 • Gioco con lo scatolone: Coppie di oggetti, uno da porre dentro lo scatolone, l’altro su un tavolo per poterlo osservare e manipolare. Gli oggetti devono possedere le seguenti caratteristiche: duri / morbidi ; lisci / ruvidi ; piccoli / grandi /pungenti ; quadrati / rotondi / rettangolari. A turno i bambini infilano il braccio nel “buco” dello scatolone per trovare lo stesso oggetto indicato dall’insegnante. Periodo Marzo-Aprile: Festa del Papà; Pasqua; alla scoperta della vista In occasione della Festa del Papà, si procederà ad affrontare con i bambini il ruolo del Papà all’interno della famiglia, verbalizzando le idee di ciascuno in merito ai rapporti con il proprio genitore, il mestiere svolto ed esplorando i vissuti emotivo-affettivi in relazione a tale figura. In occasione delle festività pasquali, si affronteranno tutti i temi inerenti al periodo, insegnando ai bambini i differenti simboli della festività in arrivo attraverso storie e drammatizzazione; raccontare la Pasqua quale evento religioso e proporre una breve poesia per celebrare la festa. Questa sezione è inoltre dedicata al senso della vista, infatti con l’ausilio del personaggio guida percorreremo tutti insieme tre tappe fondamentali: osservare se stessi, osservare gli altri e osservare gli oggetti. La percezione visiva dei bambini di questa età è simile a quella degli adulti ma la durata di attenzione visiva è ancora molto limitata. Dalla visione che il bambino ha già dei colori della natura, si può stimolare questo senso tramite l’attività di disegno, pittura e di illustrazione di immagini che diventano sia strumento di potenziamento visivo, sia elemento di arricchimento emozionale, ma anche attraverso l’osservazione dei fenomeni naturali (in questo periodo dell’anno siamo in tempo di semina) e vissuti esperienziali ad essi correlati. In questa parte del nostro percorso psico-didattico, insegneremo ai bambini a giocare con i colori: impareranno a riconoscere e discriminare i colori primari. Infatti il colore può essere sperimentato con la vista e stimolare stati d’animo perché ogni colore viene vissuto anche livello interiore. Obiettivi formativi - Definire il ruolo del papà e il rapporto con tale figura in occasione della sua festa - Conoscenza del significato religioso della Pasqua e dei suoi simboli - Stimolare il bambino e accrescere la sua consapevolezza del senso della vista - Aiutarlo a sviluppare la percezione dello spazio - Favorire la comunicazione anche non verbale - Acquisire la conoscenza dei colori fondamentali 12 - Ricercare e osservare forme nell’ambiente - Riconoscere e denominare: forme, colore, grandezza - Sperimentare la semina e rilevare il progredire della crescita del seme Attività - Poesie in occasione della festa del papà - Conversazioni guidate sulle tradizioni legate alle festività Pasquali - Realizzazione di doni augurali per la ricorrenza della Festa - Memorizzazione di una poesia in occasione della Pasqua - Attività didattico-ricreative e filastrocche sulla vista - Uscite nel giardino - Semina e cura delle piantine - Laboratori grafico-pittorici-manipolativi all’interno dei quali realizzare: • il lavoretto per la festa del Papà • il lavoretto per la festività Pasquale; • cartellonistica e addobbi pasquali con la tecnica del collage e digito-pittura. -Giochi, canzoni e attività dirette al riconoscimento delle diverse caratteristiche del senso della vista Alcuni esempi di attività proposte: - Attività grafico - pittoriche con materiali di diverso colore e natura che sono un buon canale di espressione del vissuto emozionale del bambino - Mostrare fotografie/immagini da libri - L’aggiunta di coloranti naturali per far cambiare colore all’acqua - Manipolazione della pasta al sale colorata - Collage con carte colorate - Ricercare e osservare forme nell’ambiente - Riconoscere e denominare: forme, colore, grandezza - Giochi di mescolanze cromatiche - Storie sui colori - Giochi, filastrocche e costruzione di cartelloni con le forme - Scatola delle forme: contenitore con buchi di varie forme a cui corrispondono altrettante sagome che il bambino deve infilare correttamente - Giochi in circolo con la palla - Giochi del “cerca e trova” nei quali i bambini vengono stimolati per trovare oggetti precedentemente nascosti 13 Periodo Maggio: Festa della Mamma; alla scoperta del Gusto e dell’Olfatto Azioni quali annusare, mettere in bocca e assaggiare sono modalità primarie di esplorazione dell’ambiente e assumono un ruolo fondamentale nei bambini. Assaggiare e annusare sono esperienze estremamente piacevoli che risvegliano l’interesse del bambino. Proprio partendo da questi presupposti, i nostri personaggi guida che impersonificheranno rispettivamente il Gusto e l’Olfatto, ci guideranno alla scoperta di questi due sensi attraverso un percorso didattico finalizzato all’esplorazione di gusto e olfatto mediante esperienze senso-percettive e ludico-ricreative. In occasione della Festa della Mamma, si procederà ad affrontare con i bambini il ruolo della propria mamma all’interno della famiglia, verbalizzando le idee di ciascuno in merito ai rapporti con il genitore, esplorando i vissuti emotivo-affettivi in relazione a tale figura. Obiettivi formativi -Distinguere i gusti amaro, dolce, salato -Riconoscere e denominare i gusti amaro, dolce, salato, aspro -Esprimere con il corpo, il gesto, l’espressione grafico-pittorica, sensazioni gustative -Arricchire il vocabolario e usare le parole in modo appropriato -Percepire, riconoscere e denominare odori sgradevoli e profumi -Riconoscere e discriminare odori -Esprimere con il corpo, il gesto, l’espressione grafico- pittorica le sensazioni -Arricchire il vocabolario e usare le parole in modo appropriato -Annusare alcuni elementi (fiori, caffè…) ed esprimere le sensazioni provate con le già conosciute “faccine” -Osservazione, denominazione e riproduzione grafica di alimenti annusati -Costruzione della tavola olfattiva -Definire il ruolo della mamma e il rapporto con tale figura in occasione della sua festa Attività -Attività esperienziali senso-percettive: assaggio e degustazione di alcuni alimenti -Riconoscimento dei quattro sapori primari attraverso la preparazione di soluzioni in acqua naturale (soluzione acida, dolce , salata, amara) -Costruzione del cartellone delle “faccine” che esprimono le sensazioni provate -Realizzazione del cartellone delle preferenze dei bambini rispetto ai quattro sapori - Poesie in occasione della festa della mamma -Laboratori grafico-pittorici-manipolativi all’interno dei quali realizzare il lavoretto per la festa della Mamma 14 Alcuni esempi di attività proposte: -Annusare e/o assaggiare alcuni ingredienti che normalmente sono presenti nell’alimentazione (farina, zucchero, sale, olio, aceto …) ma che verranno proposti singolarmente; - Sperimentare sapori e odori degli alimenti: i bambini possono annusare ed assaggiare il risultato dei loro miscugli fatti con materiali commestibili; - Sperimentare l’acqua salata, zuccherata, acidulata con il succo di limone, con l’aggiunta di orzo solubile e/o cacao. - Esperienze di assaggio e degustazione di alcuni alimenti. -Costruzione del cartellone delle “faccine” che esprimono le sensazioni gustative. -“Giochiamo in cucina”: Preparare semplici “ricette” da guardare, toccare, odorare tutti insieme (ad esempio: la spremuta d’agrumi, i frullati, la macedonia…) Periodo Giugno: alla scoperta dell’Udito; Manifestazione finale In questo periodo sarà presentato l’ultimo dei nostri compagni di viaggio: il personaggio guida che impersonificherà l’udito. Il sistema uditivo è capace di individuare i suoni attraverso la voce, la musica i suoni della natura. L’orecchio è sensibile alle vibrazioni del suono che può essere alto, basso, piacevole da ascoltare o sgradevole. Man mano che il bambino cresce tutte queste capacità si evolvono grazie ai vari stimoli ed esperienze di crescita. Questa sezione infatti, sarà dedicata all’udito con attività riguardanti i suoni, utilizzando diversi strumenti didattici e anche con il mero ascolto di rumori provenienti dalla natura e dall’ambiente circostante. Infine, a conclusione dell’anno scolastico trascorso insieme, si procederà all’organizzazione della consueta manifestazione finale. Obiettivi formativi -Favorire esperienze percettivo-sensoriali finalizzate a sviluppare competenze per il riconoscimento dei suoni e rumori dell’ambiente circostante e della natura -Percepire il contrasto: silenzio-rumore -Produrre rumori con il corpo e nell’ambiente -Riconoscere suoni e rumori esterni a sé -Percepire l’intensità del rumore -Percepire la provenienza di un rumore Attività -Laboratori di drammatizzazione: 15 • simulare i suoni ed i rumori degli elementi naturali e degli animali propri della stagione estiva (ad esempio il gioco di simulazione “il pesciolino nella rete”) • sperimentare, riprodurre e riconoscere i suoni che il bambino è in grado di produrre con il proprio corpo, il movimento, gli oggetti ed i giochi a disposizione, e con il suono della sua voce -Conoscenza di alcuni strumenti musicali attraverso immagini che li riproducono -Rappresentazione grafica degli strumenti musicali conosciuti -Registrazioni di suoni e rumori presenti nei vari ambienti (casa, scuola, strada) -Uscite in spiaggia al fine di ascoltare uno dei rumori tipici della stagione in corso: il rumore del mare Alcuni esempi di attività proposte: - Soffermarsi ad ascoltare, distinguere e riprodurre i suoni ed i rumori della natura e dell’ambiente che circonda il bambino - Attività di musica attiva, con la valigia degli strumenti - Creazione di strumenti musicali con materiale di recupero (es. tamburi, bastoni della pioggia, sonagliere) - Produrre rumori con il corpo e nell’ambiente - Riconoscere suoni e rumori esterni a sé - Percepire l’intensità del rumore (forte/debole) - Percepire la provenienza di un suono con il gioco dell’indovinello della fonte: l’educatrice riproduce un rumore senza far vedere ai bambini qual è la fonte di provenienza per fare in modo che essi possano individuarla. - Giochi ritmico-musicali con le mani e/o con i piedi - Giochi ritmico-musicali con attrezzi da cucina Vi saranno delle attività legate alla continuità con la scuola dell’infanzia che verranno svolte in collaborazione con i bambini appartenenti alle altre sezioni del plesso in modo tale da preparare i bambini della Sezione Primavera al futuro ingresso nella Scuola dell’Infanzia. 16 ASPETTI ORGANIZZATIVI SEZIONE PRIMAVERA CALENDARIO La Sezione Primavera segue il funzionamento della scuola dell’infanzia dove è inserita per la durata di un anno educativo a decorrere presumibilmente dal 07/01/2013 fino al 30/06/2013. ORARIO SETTIMANALE Il funzionamento della Sezione Primavera prevede un modulo di 35 ore settimanali, suddivise in 7 ore giornaliere, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 15,00. ESEMPIO DI GIORNATA TIPO La giornata tipo prevede la seguente scansione: Ore 8.00 - 9.30 accoglienza, breve scambio di informazioni genitori-educatrici, attività non strutturate Ore 9.30 - 10.00 routine: merenda, percorsi di condivisione Ore 10.00 - 11.30 attività ludico-educativa Ore 11.30 - 12.00 routine: cura dell'igiene personale e cambio Ore 12.00 - 12.45 pranzo Ore 13.00 - 13.30 1^ uscita Ore 13.30 - 14.30 gioco libero Ore 14.30 - 15.00 2^ uscita IL GRUPPO CLASSE L’area della Sezione Primavera sarà organizzata in modo che tutti gli spazi possano essere vissuti e sentiti come propri dai bambini. Si utilizza, infatti, una divisione modulare degli spazi e dei tempi, attrezzando con arredi e materiali alcuni centri di interesse che verranno utilizzati dai bambini durante l’attività didattica e quella non strutturata. La Sezione sarà organizzata in angoli/laboratori strutturati atti a favorire gli apprendimenti, l’autonomia, l’esplorazione, il gioco, il senso di familiarità e di appartenenza. Sono previsti momenti di interscambio tra la Sezione Primavera e le sezioni della Scuola dell’Infanzia. A tal proposito, sono previsti i seguenti incontri: 17 - - - - visite di inizio anno scolastico dei bambini della Sezione Primavera nelle altre sezioni della Scuola dell’Infanzia, finalizzate a familiarizzare con il nuovo contesto educativo; incontri tra insegnanti della scuola dell’infanzia ed Educatrici della Sezione Primavera per l’eventuale programmazione di percorsi educativi comuni con i bambini di 3/4/5 anni; azione di tutoraggio dei cinquenni verso i bambini più piccoli; attività educative programmate congiuntamente dalle Educatrici e le Insegnanti della Scuola dell’Infanzia e realizzate dai bambini della Sezione Primavera insieme ai bambini più grandi del plesso, in occasione di ricorrenze specifiche (Carnevale, Pasqua, Festa della mamma, Festa del Papà, Manifestazione di Fine Anno), scambio di informazioni tra Educatrici e Insegnanti della Scuola dell’Infanzia su abitudini alimentari, modalità relazionali, interessi specifici dei bambini della Sezione Primavera per creare un ponte di collegamento tra la Sezione Primavera e il successivo percorso scolastico e ottimizzarne il futuro inserimento. IL TEAM PEDAGOGICO 20 Bambini 2 Educatrici/ Docenti 1 Assistente ausiliario Le due Educatrici vengono assegnate alla Sezione Primavera nel rapporto di 1:10, affiancate da un’assistente ausiliario che provvederà alla gestione dei bisogni fisiologici dei bambini, prestando ausilio materiale agli stessi nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale. Il team così costituito verrà integrato nell’organico di plesso e, parallelamente all’operato delle altre docenti della Scuola dell’Infanzia, coordina il progetto pedagogico-didattico, individuando gli orientamenti teorici da perseguire. Inoltre il team così composto, è responsabile del servizio, della sua organizzazione e compartecipa agli incontri con le famiglie. Il team può prevedere forme di flessibilità organizzativa per favorire strategie ed interventi educative a piccolo-medio gruppo tramite laboratori e centri di interesse. 18 STRATEGIA COMPLESSIVA E AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO L’offerta progettuale, così come descritta nei precedenti paragrafi, è perfettamente in linea con le aspettative delle norme vigenti; si vuole precisare altresì che l’intera progettazione ha come perno centrale sempre e comunque il bisogno formativo del bambino, pertanto il progetto educativo avrà carattere di flessibilità lungo tutta la sua durata. Inoltre, in virtù del background esperenziale, culturale e formativo delle due Educatrici, sarà possibile un’attenzione puntuale e individualizzata ad ogni singolo bambino nel rispetto della sua personalità e dei suoi ritmi di sviluppo, favorendo lì dove necessario il costante adeguamento dell’ambiente in relazione alle esigenze dei bambini. Sono previsti momenti di informazione e formazione tra il personale docente al fine di scambi su percorsi metodologico-didattici. Il team, come già avvenuto nei precedenti anni scolastici, parteciperà ad eventuali corsi di aggiornamento e/o di formazione. RISULTATI ATTESI E VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE RIFERITA A BENEFICI ATTESI A conclusione dell’anno scolastico e del relativo progetto, si prevede un’azione di verifica sull’andamento delle attività proposte e sull’efficacia ed efficienza del servizio offerto. Sarà possibile, attraverso l’impiego ex-ante, in itinere e conclusivi di questionari di gradimento rivolti all’utenza (famiglie), valutare le aspettative sulle attività di progetto, i risultati raggiunti ed eventuali difficoltà o carenze rilevate; in tal modo sarà possibile individuare strategie e soluzioni o una rimodulazione del modello organizzativo della Sezione Primavera per gli aspetti ritenuti carenti. PARTENARIATO DI PROGETTO Non sono previsti al momento partners di progetto. SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI Le Educatrici della Sezione Primavera, come già illustrato, si incontreranno in orario pomeridiano con cadenza quindicinale dall’avvio delle attività e fino alla conclusione delle stesse, in un gruppo di lavoro coordinato dal Dirigente Scolastico ed alla presenza di due Docenti con funzione di Collaboratore della scuola dell’Infanzia. 19 Ad ogni incontro si procederà alla valutazione delle attività didattiche in relazione alle competenze raggiunte da ogni singolo alunno e si programmeranno le attività del successivo periodo scolastico. Infine, attraverso l’osservazione diretta dei bambini e l’utilizzo di griglie valutative redatte ad hoc, si effettuerà il monitoraggio al fine di valutare le competenze e le difficoltà dei piccoli alunni. DESCRIZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE IMPIEGATE Le risorse umane che s’intendono impiegare, saranno reclutate attraverso bando pubblico. L’Associazione “Emmanuel- Scegli La Vita”, si propone di implementare il progetto educativo così come illustrato precedentemente, attraverso l’operatività di personale educativo ed ausiiario in possesso dei titoli di studio previsti dalla normativa vigente e dall’avviso pubblico, nota n. 5963 del U.S.R. – Puglia, nonché dei necessari requisiti professionali ed esperenziali idonei a garantire un elevato livello di prestazioni. Si individua pertanto, come necessaria, la presenza di due differenti figure: Educatore: le Educatrici sono la Dott.ssa Giodice Anna e la Dott.ssa Napoletano Marilena, in possesso della laurea specialistica in Psicologia, con documentata esperienza nel settore educativo della prima infanzia e con elevate capacità di progettazione e conduzione didattica; le due professioniste hanno maturato altresì competenze specialistiche nella gestione didattica e nella cura della persona e della relazione interpersonale di gruppi di bambini della prima infanzia ivi compresi quelli di diversa estrazione culturale e con problemi di handicap. La pregressa esperienza condotta nello scorso anno scolastico all’interno del medesimo plesso didattico, Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” di Polignano a Mare (BA), ha consentito alle educatrici il potenziamento delle competenze specialistiche e di metodologie didattiche dal carattere innovativo, unitamente alla frequenza di corsi di formazione specifici per la Sezione Primavera. Personale ausiliario: Il team del personale impiegato nel servizio, è supportato nell’attività di cura dei bambini, nonché il riordino, la pulizia e l’igienizzazione degli ambienti durante le attività, dalla figura dell’Assistente ausiliario. DESCRIZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE IMPIEGATE Vedi precedenti descrizioni relative al personale da impiegare e alle risorse umane coinvolte. Nella fattispecie, l’esempio della giornata tipo, funge da chiarificatore dell’impiego funzionale di detto personale in tutte le fasi di attività prevista: le Educatrici 20 si adopereranno nelle attività didattiche e ludico-ricreative, mentre il personale ausiliario si occuperà del riordino, la pulizia e l’igienizzazione degli ambienti durante le suddette attività. INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E DIFFUSIONE RISULTATI Sono previste: -lezioni aperte: attività ludico-educative-ricreative, organizzate alla presenza dei genitori; -realizzazione di un DVD che documenti le attività laboratoriali; -presentazione del DVD in un assemblea pubblica e diffusione dei risultati; -raccolta documentaria di tutti i lavori e le attività svolte dagli alunni, e relativa presentazione conclusiva degli stessi; -manifestazioni specifiche in relazione alle differenti ricorrenze o temi affrontati nel corso dell’anno scolastico, nonché manifestazione finale di conclusione di progetto. 21 RISORSE UMANE E TEAM PEDAGOGICO EDUCATRICI Cognome: Giodice Nome: Anna Titolo di studio: Laurea Specialistica in Psicologia Cognome: Napoletano Nome: Marilena Titolo di studio: Laurea Specialistica in Psicologia PERSONALE AUSILIARIO Cognome: Pedote Nome: Miriam Titolo di studio: Diploma Liceo delle Scienze Sociali 22 PERSONALE SOSTITUTIVO EDUCATRICI Cognome: Palmitessa Nome: Annalisa Titolo di studio: Laurea Specialistica in Psicologia Cognome: Tauro Nome: Eleonora Titolo di studio: Laurea Specialistica in Psicologia PERSONALE AUSILIARIO Cognome: Cafagno Nome: Lucia Titolo di studio: Laureanda in Tecniche della riabilitazione psichiatrica 23