Haiku 2001 - Lella Buzzacchi

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Haiku 2001 - Lella Buzzacchi
HAI KU 2001
Lella Buzzacchi
PRIMAVERA
una farfalla
un tenero bocciolo
è primavera
di uccelli canterini
risuona il grande salice
come sinfonia
nuvola piange
tutte le sue lacrime
pioggia di marzo
occhi dell’amata
nel plenilunio di marzo
ancor più grandi
più spine
la mia primavera
che rose
s ilenzioso
disseminato di stelle
arde il cielo
ESTATE
essere soli
in mezzo alla folla
come monaci
tu lontano
questo splendente giorno
è come notte
campane al vespro
inopportuno risveglio
dal torpore
ozio forzato
di pomeriggi torridi
prigionia
sperduto
un piccolo di coniglio
nella calura
caldo
caldo da morire
morire
AUTUNNO
le foglie d’acero
cadono perché i bambini
le portino a scuola
coccinella avanza
nella bruma d’ottobre
così sola
luna e una nuvola
tutto ciò che rimane
dello sfarzo estivo
giorno dei morti
vecchi col vestito buono
a visitare le tombe
sinfonia di colori
chi direbbe che è l’addio
degli alberi
INVERNO
conserva di pesche
a restituirmi l’oro
dell’estate
quasi cristallo
i petali dell’ultima rosa
rimasta sul ramo
al lume di candela
ricordo di vecchi amici
dolce amaro
giardino tace
troppo freddo
per cantare
ultimo dell’anno
strano, non era ieri
il primo?