14 febbraio 2015 L`amore non si impone L`amore non si impone

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14 febbraio 2015 L`amore non si impone L`amore non si impone
Fogli o se ttimanal e
PARROCCHIA
B.V.M. del ROSARIO
Anno VIII – n. 23
Via Cavour, 9 – 65123 Pescara tel. 085.4714969
Info: www.pa rrocchiadelrosario.pe.it
E mail: parrdelrosario [email protected]
5° settimana del
Tempo Ordinario
8 - 14 febbraio 2015
L'amore non si impone
Sovente nella sua vita Gesù si è preso cura di tu tti e ha
cercato di rendere felici tutti con la sua misericordia. Per questo ha
fatto dei miracoli. Ma a chi voleva essere guarito ha sempre chiesto
di credere in Lui. Questa fede, però, non l'ha mai forzata. Non l'ha
mai imposta. Per evitare che gli uomini f ossero costretti a credere
in Lui, proibiva persino ai demoni di dire chi lui fosse realmente: il
Figlio di Dio. Questo, perché Dio si avvicina a noi nella
semplicità di una proposta d'amore. E l'amore non s'impone,
ma si p ropone.
La guerra è distruzione e morte. Eppure qualcuno nelle retrovie
lavora per la vita e si consuma rischiando. Così quando gli italiani
subirono la sconfitta a Caporetto suor Pasqua, infermiera di sala
operatoria, si trovò sola perché i medici erano fuggiti. Non potè fare
altro che amputare a un soldato la gamba intaccata dalla cancrena.
Quella operazione chirurgica avrebbe dato la guarigione al poveretto.
Quando gli austriaci arrivarono, non credettero ai loro occhi. Eppure
suor Pasqua è meglio di un medico. La lasciarono continuare... a fare
miracoli. Questo è amore. E come Gesù si era preso cura di tutti e
poi si era ritirato sul monte, solo, a pregare il Padre suo, così suor
Pasqua quando, anni dopo, le vogliono dare una medaglia, se ne sta in
chiesa a ringraziare Gesù per ciò che aveva potuto fare lasciandosi
guidare da lui.
Mettiamoci anche noi su lla scia di Gesù, con semplicità,
senza la pretesa di emergere o essere f amosi, ma solamente con
l’intenzione e lo scopo di servire e rendere felici le persone che
incont riamo. Oggi.
• Ricorre in questa settimana la giornata mondiale del
malato: siamo vicini ad ogni infermo, possa egli sperimentare la
nostra tenerezza.
La scelta
Un uomo s i sentiv a pere nneme nte oppresso
dalle difficoltà della vita e se ne lame ntò con un
famoso maes tro di s pirito: "Non ce la faccio più!
Questa v ita mi è insopportabile".
Il maes tro prese una manciata di cene re e la
lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida
acqua da be re che aveva s ul tavolo, dicendo:
"Queste sono le tue so ffere nze". Tutta l'acqua
de l bicchiere s’intorbidì e s'ins udiciò. Il maestro
la buttò via. Poi prese un' altra manciata di
cenere, identica alla precedente, la fece vedere
all' uomo, si affacciò alla fines tra e la buttò nel
mare.
La cene re si dispe rse in un attimo e il mare
rimase esattame nte com'era prima. "Vedi?"
spiegò il maestro. "Ogni giorno devi decidere
se essere un bicchiere d'a cqua o il mare".
Una delle manca nze più serie del nostro
tempo è il coraggio. Non la stupida
spava lderia, la temerarietà incosciente, ma il
vero coraggio c he di f ronte ad ogni problema
fa dire con fede "Da qualc he parte
certam ente c'è una soluzione ed io,
con l’aiuto di Dio, la troverò".
La “parola” di Papa Francesco
Mi rivolgo a tutti voi che portate il peso dell a
malattia e siete in di versi modi uniti all a c arne di
Cristo sofferente ; come pure a voi, professionisti e
volontari nell’ambito sanitario. Me ditiamo una
espressione del Libro di Giobbe: «Io ero gli occ hi pe r
il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (29,15 ).
Quanti cristiani anche oggi testimoniano, non
con le parole, ma con la loro vita radicata in una
fede genuina, di e ssere “occ hi per il cieco” e “pie di
per l o zoppo”! Persone c he stanno vicino ai malati
che hanno bisogno di un’assistenza c ontinua, di un
aiuto per lavarsi, per vestirsi, per nutrirsi. Questo
servizio, specialmente quando si prolunga nel tempo, può diventare faticoso e pesante. È relativamente facile servire per qualche giorno, ma è difficile
accudire una persona per mesi o addirittura per anni, anche qua ndo essa non è più in grado di ringraziare.
E tuttavia, c he grande cammino di santi ficazione
è questo! In quei momenti si può contare in modo
partico-l are sull a vici nanza del Signore, e si è anc he
di speciale soste gno all a missi one dell a Chiesa.
Dal Messaggio di Papa Francesco per l a
Giornata Mondi al e del Malato
dell’11 febbraio 2015
Egli si avvicinò
e la fece alzare prendendola
per mano.
Preghiera
Tu, G esù, non ti lasci afferrare dall’ansia, dall’affanno, dalla bramosia di c onsens o, dalla voglia di popol arità. Avvicini i
malati c he ti portano per annunciare loro
che Di o non li ha abbandonati alle lor o
infermità, ai l oro handic ap,ma vuole manifestare loro la sua t enerezza di Padre.
È quest o amore la sorgente na scosta di
ogni tua parola, di ogni tuo gesto. È questo
amore c he si esprime nella condivisione e
nella compassione, m a anc he nella pr eghi era c he ti assicura il legame c on lui, che fa di
te il segno tangibile della sua bontà di
Padre.
È questa forza tr anquilla che tes timo-nia
un disegno di sal vezza che i ntende r aggiunger e tutti, per offrir e la possibilità di una vita
nuova. È questa forz a tr anquilla c he tr asfigur a situazioni ritenute ineluttabili e libera
dalla schi avitù del male, offr endo una libertà
sconosciuta.
Dona anche a me, Gesù, la gioia di
incontrarti oggi. Spezz a le mie c atene,
riporta pace nella mia esi stenza attraver so il tuo Vangelo.
Signore quando avrò fame ,
dammi qualcuno c he ha bis ogno di
mangiar e;
- Signore quando avrò sete, dammi
qualcuno c he ha bisogno di ac qua;
- Signore quando avrò freddo, dammi
qualcuno c he ha bisogno di calore.
- Signore quando soffrirò, dammi qualcuno che ha bis ogno di consolaz ione;
- Signore quando la mia croce sembrerà
pesante, fammi c ondividere la croc e di un
altro;
- Signore, quando m i sentirò povera,
mettimi al fianc o di qualc uno più bisognos o.
- Signore, quando vorrò che gli altri mi
com prendano, dammi qualcuno c he ha
bisogno della mia compr ens ione.
- Signore, rendimi degna, di servire i
fratelli, dà loro, attraverso le queste mani, non solo il pane di tutt i i giorni, ma
anche il nostro amore miseric ordioso, immagine del tuo.
Beata Teresa di Calcutta