Comunicato Stampa Sermpre Verdi a Caerano di San Marco

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Comunicato Stampa Sermpre Verdi a Caerano di San Marco
MOSTRA EVENTO
SEMPRE
VERDI
il mito di Giuseppe
Verdi
raccontato in oltre 100 anni di illustrazione
e fumetto
dalle figurine Liebig a Topolino
9 agosto – 5 settembre 2016
VILLA BENZI ZECCHINI
Via Montello 61 – Caerano di San Marco (Treviso)
INGRESSO LIBERO
In occasione dello svolgimento delle Masterclasses dell’Arsfoné Academy Caerano,
l’Associazione MusiCaerano, in collaborazione con WOW Spazio Fumetto – Museo del
Fumetto di Milano, presenta la mostra “Sempre Verdi”: un affascinante viaggio per immagini
nella vita e nell’opera di Giuseppe Verdi così come ce l’hanno raccontato l’illustrazione
popolare e il fumetto dalle figurine Liebig a Topolino. La mostra, allestita negli spazi di Villa
Benzi Zecchini, curata da Enrico Ercole, è realizzata con il sostegno del Comune di Caerano
San Marco e della Fondazione Villa Benzi Zecchini.
Inaugurazione: La Mostra verrà inaugurata martedì 9 agosto 2016 alle ore 20.45 con un
concerto dei pianisti Andrea Bambace e Sabrina Kang, che intratterranno i presenti
eseguendo i più amati temi di Giuseppe Verdi trascritti per pianoforte a 4 mani.
INGRESSO LIBERO
Orari: La Mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni in coincidenza con lo svolgimento delle
Masterclasses di Arsfonè Academy Caerano
Il percorso della mostra Sempre Verdi offre un appassionante viaggio nel tempo che si snoda
attraverso la grafica elegante delle stupende figurine Liebig dedicate alle sue opere più celebri
(anno 1893 e 1902 provenienti dalla collezione della Filatelia Sanguinetti di Milano), fino ad
arrivare al fumetto di ultima generazione con le pagine più belle della storia recentemente realizzata
da Carlos Gómez per le avventure di Dago (2012), nella quale il protagonista della popolare saga a
fumetti “ispira” la musica verdiana del coro Va pensiero del Nabucco. Tra queste ideali parentesi si
snoda una lunga e avvincente narrazione a fumetti e immagini che passa anche per il fantastico
mondo Disney, dove nel 1979 Aida e Radamès sulle pagine di Topolino si sono trasformati prima in
Paper-Damès e Celest'Aida (storia disegnata dal grande Pier Lorenzo De Vita e scritta da Guido
Martina) per poi tornare su quelle del periodico Paperinik nel 1997 nella divertente avventura
Paperinik e l'indimenticabile Aida (disegni di Lucio Leoni e testi di Bruno Sarda), questa volta
con protagonista Paperino nei panni dell’eroe mascherato e la comparsa di un capriccioso tenore
chiamato Silvano Paperotti.
Al centro della mostra trovano posto le bellissime pagine della storia Topolino e il Codice
Armonico: pubblicata nel 2013 sul n. 3028 di Topolino, disegnata da Paolo Mottura e scritta da
Francesco Artibani, la storia ci racconta di una vecchia partitura dell’Aida che nasconde un mistero
musicale che Topolino e Pippo proveranno a risolvere affrontando un viaggio nel tempo che li
porterà nella Milano del 1872 alla vigilia della prima scaligera dell’opera. L’indagine inizierà alla
Scala ma ben presto quello che sembra solo un rompicapo per melomani si trasformerà in un intrigo
internazionale, un gioco pericoloso contro avversari disposti a tutto per scatenare un conflitto
terribile che incendierà il vecchio continente e dividerà l’Italia appena riunita. Per salvare la
situazione Topolino e Pippo dovranno risolvere l’enigma del codice armonico, un’impresa
disperata in cui avranno bisogno dell’aiuto di un incredibile compagno d’avventura: il maestro
Giuseppe Verdi.
Grazie alla collaborazione della famiglia Piffarerio saranno esposte splendide riproduzioni delle
tavole originali disegnate da Polo Piffarerio, uno dei grandi maestri indiscussi del fumetto italiano,
disegnate nel 2001 per la biografia a fumetti di Giuseppe Verdi pubblicata da Il Giornalino in
occasione del Centenario della morte del compositore nel 2001: un'occasione per rendere anche
omaggio a un grande maestro del fumetto italiano dal tratto realistico e di eccezionale eleganza.
In mostra Verdi come protagonista del Risorgimento sulle pagine disegnate da Paolo Ongaro per la
storica collana Storia d’Italia a fumetti curata da Enzo Biagi nel 1980. Sono esposte anche alcune
pagine disegnate da Alberto Pagliaro disegnate per la riduzione a fumetti de La Traviata, pubblicata
nella serie Lirica a Strisce voluta e promossa dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena per
avvicinare il pubblico più giovane all’opera lirica (altri titoli esposti Macbeth, Otello e Aida).
Completano il percorso le pagine più avvincenti dell’albo bonelliano La donna che cambiò la
Storia d’Italia (serie Storie da Altrove) nel quale troviamo Giuseppe Verdi alle prese con una
misteriosa musica proveniente da un mondo misterioso in grado di cambiare il corso della storia
(soggetto del grande Alfredo Castelli, disegni di Sergio Giardo). Dall’archivio della Fondazione
Franco Fossati provengono le pubblicazioni originali su cui sono comparse storie a fumetti di
ispirazione verdiana. Da non perdere la mini biografia a fumetti disegnata da Dino Attanasio per la
rivista Tintin nel 1957 e la poetica pagina della Gazzetta dei Piccoli del 1949, quando le vignette
non avevano ancora i fumetti ma le didascalie scritte in rima: in poche vignette troviamo la vita di
Verdi, dalla bocciatura al Conservatorio ai suoi successi..
Non mancherà uno sguardo davvero originale alla biografia di Giuseppe Verdi esposta nell’insolita
versione raccontata dalle simpaticissime formichine dell’illustratore trentino Fabio Vettori per il
volume Vita e opere di Giuseppe Verdi (Akena Editore).
Ufficio stampa
Enrico Ercole 349/5422273