Verbale incontro del 10 marzo 2014 - "Don Ticozzi"
Transcript
Verbale incontro del 10 marzo 2014 - "Don Ticozzi"
VERBALE DEL GLH DEL 10 MARZO 2014 In data 10 marzo 2014 alle ore 16.30, presso la Scuola secondaria di primo grado “Don Ticozzi”, si è riunito il GLH dell’Istituto Comprensivo. Sono presenti: preside Antonio Panizza funzione strumentale Catia Rovida docente Eliana Barone docente Cristina Dellamano docente Elena Nogara dottoressa Paola Rosa signora Cristina Milani signora Olga Panzeri signora Stefania Menaballi Sono assenti: signor Ferdinando Molinari (dimesso) signora Marinella Pirovano docente signora Antonella Lococciolo La referente Rovida inizia l'incontro informando i presenti che il gruppo GLH (Gruppo di Lavoro per l’Handicap) ha assunto un nuovo nome: GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione). Tale nuovo gruppo svolge varie mansioni ed una di queste è la rilevazione dei BES presenti nella scuola. Con il termine BES non si vogliono solo indicare i bambini con disabilità o con disturbi di apprendimento, ma anche bambini senza certificazione aventi però bisogni particolari. Per loro viene compilato un documento diverso dal PEI che si chiama PDP, Piano Didattico Personalizzato. Anche per il bambino con disturbi dell’apprendimento viene compilato un PDP che risulta però essere diverso rispetto a quello compilato per i bambini senza certificazione. Durante l’incontro della commissione disabilità avuto a febbraio, è stato steso e creato tale PDP per le insegnanti. Il documento è visionabile sul sito della scuola. Le insegnanti stanno provvedendo alla compilazione del modello; le referenti raccoglieranno le varie osservazioni fatte dagli insegnanti, le difficoltà, i punti di forza dello strumento per andare poi a modificarlo e perfezionarlo. La docente Nogara interviene dicendo come sia ancora molto difficile per gli insegnanti parlare degli alunni BES. È probabilmente un aspetto non ancora considerato come problema da affrontare. L’impressione avuta è che tale problema non sia ancora passato tra tutti gli insegnanti e risulterebbe quindi utile trattarlo in sede di collegio docenti. La funzione strumentale Rovida afferma che la circolare è comunque presente, è stata fatta girare e condivisa e quindi gli insegnanti sanno che esistono i BES e tale problematica. Non essendo obbligatoria la stesura del PDP, molti insegnanti non si pongono il problema. La dott.ssa Paola Rosa a tal proposito afferma che sia importante condividere il documento con i genitori interessati. Continua l’insegnante Rovida dicendo come in parte tale lavoro alla primaria veniva già fatto con la stesura comunque di un documento simile tenuto nel registro con osservazioni, spiegazioni e modifiche al lavoro didattico. Importante risulta considerare il PDP come documento che porta a riflettere sui bisogni particolari e sugli adattamenti da attuare per alunni con difficoltà anche temporanee. Il dirigente afferma come all’interno della scuola esistano alcuni casi BES che esulano dalle difficoltà di apprendimento, ma comunque gravi e di difficile gestione. La referente Rovida prosegue dicendo come sia stata data a tutti la possibilità di leggere la circolare relativa ai BES e anche quelle relative ai DSA e che, se lette con attenzione, è possibile trovare anche spunti metodologici. In alcuni casi dalla neuropsichiatria arrivano certificazioni di alunni BES ma in molti altri casi non esiste certificazione nonostante tanti bambini rientrino in tale categoria. Da quest’anno all’interno del modello R riassuntivo mandato dall’UST insieme al modello A, è presente oltre alla richiesta, per ogni alunno certificato, del numero di alunni presenti nella classe, della presenza di altri bambini con disabilità in classe, anche la presenza di alunni BES con PDP e senza PDP per rilevare la reale situazione presente all’interno delle varie classi. Anche questo è un modo per riflettere sul lavoro svolto. La professoressa Nogara interviene dicendo che magari sarebbe utile lavorare per laboratori per capire i bambini ed aiutarli. Inoltre dice che per la compilazione del PEI si potrebbero considerare le nove aree richieste all’interno del modello A (area cognitiva, area affettiva, area neuropsicologica,…). La funzione strumentale Rovida afferma che quest’anno all’interno del modello A era presente la richiesta dell’eventuale compilazione del PEI in riferimento al modello ICF. La dott.ssa Paola Rosa spiega che l’ICF è la Classificazione Internazionale sulla Funzionalità dei soggetti. Continua dicendo che secondo tale modello, un soggetto risulta disabile anche in base all’ambiente ed al contesto all’interno del quale vive. L’ICF è molto ampio e prende in considerazione molte aree, non solo la disabilità oggettiva ma anche il contesto. L’aspetto importante è che l’ICF guarda anche alle risorse, al positivo. Anche per tale motivo l’insegnante Rovida conclude dicendo che in presenza di BES bisogna rivedere il modo di fare lezione. Si continua l’incontro considerando i punti all’ordine del giorno. 1. Punto 1: Situazione nei vari plessi relativa all’iscrizione a.s. 2014/2015 Infanzia: richiesti due posti Passaggio di un bambino alla primaria di Bonacina. Due bambini si fermano un ulteriore anno, uno con gravità e l’altro in attesa di rinnovo verbale con gravità. Nessun nuovo arrivo Primaria: richiesti 11 posti e 21 ore -4 gravità e 15 lievi o medio/lievi -Bonacina: due nuovi ingressi in classe prima, 1 bambino in terza, 1 bambino in quarta, 2 bambini in quinta più 7 alunni BES; -Laorca: 1 bambino in quarta, 1 bambino in quinta più un BES; -S. Giovanni: 3 bambini in seconda, 1 bambino in terza, 3 bambini in quinta con 1 gravità; -Malnago: 1 bambino in seconda, 2 bambini in terza, 1 bambino in quinta. Tre bambini risultano in valutazione. Medie: richiesti 7 posti e 11 ore -1 ragazzo in prima, 5 in seconda, 8 in terza. Il dirigente comunica che dopo un incontro avuto con i vari dirigenti, il comune e l’UST è stato deciso che ci sarà una classe prima in meno alla scuola primaria. 2. Punto 4 all’ordine del giorno: presentazione a fine anno dei progetti realizzati nei plessi. La referente Rovida afferma cha alcuni progetti sono già terminati ed altri sono in fase conclusiva. In particolare la Nostra Famiglia ed il plesso di Laorca lavorano per un progetto che viene riproposto ogni anno intitolato “COLORANDO”; la primaria di S. Giovanni lavora ad un progetto di durata biennale con i fondi del CTRH dal titolo “IL TEATRO E’ MAGIA”; l’infanzia lavora su un progetto iniziato l’anno scolastico scorso ed ora in fase di conclusione dal titolo “AMICI IN MOVIMENTO” e darà avvio ad un progetto con la scuola media; la scuola media ha svolto vari laboratori, alcuni già conclusi altri in sviluppo (laboratorio musicale, laboratorio di pet terapy, laboratorio sull’aggiustamento delle biciclette,….). A tal proposito un’insegnante interviene dicendo che a volte sarebbe utile utilizzare la risorsa dell’insegnante di sostegno su tutte le classi per creare gruppi di lavoro che si ritrovano a cadenza settimanale per aiutare anche i bambini con piccole difficoltà e per rendere il bambino disabile meno solo e meno diverso. L’insegnante Rovida dice che a volte gli insegnanti non si sentono preparati per questo tipo di lavoro. Sarebbe importante sensibilizzare gli insegnanti ed i genitori relativamente a tale possibile modo di lavorare. 3. Punto 3 all’ordine del giorno: programmazione di un momento di formazione per i genitori. Si decide che sarebbe utile ed interessante avere come tema principale la sensibilizzazione di tutti sulle fatiche dei genitori con bambini disabili. Importante è però trovare il modo per attirare l’attenzione all’evento, trovare chi lo conduca e cercare di fare una stima di quanti genitori parteciperanno. Si potrebbe partire facendo conoscere a tutti i genitori i progetti che sono stati svolti durante l’anno e se tale momento fosse una presentazione fatta dagli stessi alunni forse i genitori sarebbero più motivati a partecipare. Dopo questo primo incontro sarebbe utile partire a settembre con incontri di formazione sul tema dell' inclusione. Alle ore 18.30 si chiude l’incontro. Lecco,14/03/2014