Legge Ruggeri da rifare Serve un tavolo turistico
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Legge Ruggeri da rifare Serve un tavolo turistico
SV LASTAMPA MARTEDÌ 6 MARZO 2007 Riviera Albenga 67 ASSEMBLEA IN UN DOCUMENTO UNITARIO TUTTE LE RICHIESTE ENTROTERRA/1 “Legge Ruggeri da rifare Serve un tavolo turistico” Natura e prodotti tipici Agriturismo in crescita Le osservazioni dell’Unione provinciale albergatori «E' difficile per un sindacato di categoria, impegnato nella difesa e nello sviluppo economico turistico, poter accettare positivamente la legge Ruggeri, che prende in considerazione un solo aspetto della nostra complessa attività. Chiediamo quindi di sospendere l'iter legislativo e convocare urgentemente un tavolo di programmazione economica turistico, che preveda la presenza di tutti gli assessori competenti al fine di focalizzare e raggiungere quegli obiettivi che possano rimettere in moto il nostro comparto». Questa, in sintesi, la richiesta dell’Unione Albergatori della provincia di Savona, presieduta da Angelo Galtieri, sottoscritta dai vicepresidenti e da rappresentanti delle associazioni territoriali, che individua alcuni «elementi fondamentali di confronto». In primis «agevolazioni per la nuova edilizia alberghiera», ovvero «studiare uno strumento, che vada in deroga ai piani regolatori, che consenta di edificare nuove strutture adibite a ricettività turistica alberghiera in zone ovviamente ritenute concorrenziali in modo da coinvolgere gli investitori immobiliari ad investire in complessi turistici in zone dove gli indici edificabili sono inesistenti o contenuti. Secondariamente un «sostegno economico per investimenti». Si spiega: «L'impossibilità o la difficoltà di reperire finanziamenti per investire nell'ammodernizzare strutture non più concorrenziali comporta, in molti casi, per gli attuali proprietari e gestori una conduzione ormai svogliata e un sempre più marcato intento al cambio di destinazione che prevede guadagni più immediati ma anche un impoverimento economico del comune e della zona. Nel documento, si parla poi di una «nuova classifica- Regione Gli albergatori della provincia di Savona (nella foto una veduta di Alassio) sono contrari alla legge Ruggeri e chiedono in un documento unitario tutto quello che serve al settore «L’agriturismo è uno degli elementi che, collegato ad altri, come valorizzazione dei prodotti tipici, delle tradizioni, del cibo e della cultura e recupero dei borghi, può contribuire al rilancio dell’entroterra». Anche la Regione crede in questo settore mettendo nel bilancio settennale del Piano di sviluppo rurale la cifra di 3 milioni 853 mila euro per dare contributi (sino ad un massimo del 50 per cento) per la costruzione delle strutture ricettive. Ma quali sono le tendenze attuali? Luigi Bodini quindici anni fa ha aperto l’agriturismo «La crosa» nella frazione Castellaro di Vendone, vicino al parco delle sculture di Rainer Kriester. Dice Bodini: «Dall’anno scorso abbiamo riscontrato un ritorno della clientela tedesca, che si distribuisce nel periodo tra Pasqua e ottobre. Per gli italiani è cambiato il mercato: ci sono clienti che ci chiedono anche di soggiornare per una sola giornata. Ma non è questo il tipo di clientela che interessa la mia azienda che conta solo su 3 appartamenti ristrutturati». Che il settore sia in espansione è anche dimostrato dall’attenzione dedicata dalle istituzioni. L’assessorato al turismo della Provincia si appresta a presentare, giovedì, un nuovo portale web, proposta innovativa del turismo naturalistico. ENTROTERRA/2 Iniziativa ad Alassio Nei ristoranti menù a prezzi fissi per gli «over 65» e i loro amici «Menù d'Argento» è il nome del progetto, che coinvolge gli uffici Politiche sociali e Commercio del Comune di Alassio. L'idea, che ha già ottenuto buoni risultati in altre parti d'Italia, ha lo scopo di far socializzare gli over 65 offrendo, nei ristoranti cittadini che vorranno aderire all’iniziativa, 3 diversi menù a 10, 15 e 25 euro tutto compreso (l’offerta non sarà valida nelle festività e a luglio e agosto). Gli «over» potranno andare nei locali, previa prenotazione, anche insieme ad altre 2 persone, che potranno ottenere anch’esse i menù a prezzo fisso. Il Co- I PROMOZIONE DOPO LA BIT DI MILANO Scrivano: segnali positivi per il settore dell’ospitalità «La riunione di lunedì in Regione a Genova per l’insediamento dei responsabili della legge di riforma del turismo, ci ha confermato, dopo i discorsi introduttivi del direttore generale dell’Aptl Angelo Berlangieri e dell’assessore Margherita Bozzano, che la politica turistica del nostro assessorato è nel solco giusto. Stiamo cioè riuscendo a presentarci uniti nell’offerta, nella consapevolezza che occorre andare oltre il “solo mare”, prospettando una pluralità di prodotto». E’ quanto ha spiegato Carlo Scrivano, assessore provinciale al turismo, dopo ROMANO STRIZIOLI ALBENGA Una vacanza a due passi dal mare in una atmosfera di tranquillità, natura, tradizioni, prodotti tipici. E con prezzi vantaggiosi. E’ questa la formula che ha dato vita al fenomeno dell’agriturismo, oggi un con esistente complesso di aziende che alla tipica attività agricola aggiunge anche la produzione di servizi come il «bed & breakfast» e la ristorazione. Un fenomeno che si è venuto consolidando fra gli Anni 80 e 90 del secolo scorso e che oggi presenta, nel contesto regionale, la bella cifra di 321 aziende autorizzate, capaci di servire 4 mila 365 coperti e offrire ospitalità con 2 mila 276 letti. La provincia di Savona rappresenta, in questa ricettività innovativa, quasi un quarto del totale regionale. Sono infatti 73 le aziende autorizzate, per 1110 coperti e 523 posti letto (le cifre sono ufficiali, datate inizio 2006, destinate ad aumentare poiché esistono quasi altrettante entità agrituristiche in corso di apertura). Gianna Benedetti, dirigente della Confederazione Italiana Agricoltori, ha seguito sin dagli inizi questo settore, organizzando, anche per conto di progetti regionali, corsi di qualificazione dell’offerta agrituristica. Ricorda Benedetti: L’assessore Carlo Scrivano mune pubblicizzerà l'iniziativa con la realizzazione di una vetrofania e la stampa di un opuscolo. In questi giorni sono state spedite le lettere a tutti i ristoranti alassini, e c'è già un buon riscontro. Sempre per la terza età, il Comune ha organizzato 4 appuntamenti per parlare di cardiologia, sicurezza, psicologia e urologia con vari esperti. La novità sta nel fatto che gli incontri sono organizzati in alcuni bar di Alassio. Primo appuntamento oggi alle 15,30, al caffè Riviera di via Brennero, per parlare di cuore con il dottor Paolo Bellotti. [B. T.] l’incontro. Ha poi concluso: «La via maestra su cui dobbiamo ora muoverci è quella del miglioramento della qualità della nostra offerta, già di per sé valida». Intanto dalla Bit, la Borsa internazionale del turismo, conclusasi la settimana scorsa a Milano, in assenza di precisi indici statistici, deriva tuttavia la convinzione che la propensione a spendere nelle vacanze sia in aumento. La Liguria è stata apprezzata per il suo stand di 600 metri quadrati, ove si sono alternate le presentazioni di proposte concrete: da quella per i ragazzi di Alassio (sponsorizzate dal topo-testimonial Geronimo Stilton) alle mostre d’arte di Genova e al fitto programma di eventi messi assieme dalla provincia di Imperia. Nella quattro giorni milanese, il leit motiv proposto dalla Liguria ha coniugato costa ed entroterra. [R. SR.] zione alberghiera»: «E' ormai divenuto essenziale rifare o aggiornare i parametri che vengono usati per la classificazione alberghiera in maniera da stabilire una reale fotografia delle nostre strutture e a dare delle valide indicazioni a quegli imprenditori che vogliano in qualche maniera migliorare la qualità del proprio albergo». L’Unione albergatori provinciale chiede inoltre un «testo unico sul turismo», «agevolazioni per la creazione di infrastrutture sul territorio» (vista la «realtà costituita da piccole e medie imprese con strutture antiquate e costruite nel boom edilizio») e lo «sfoltimento dell’iter burocratico». La Regione Liguria infine «si deve fare capofila a livello nazionale per la tutela della gestione, esenzioni contributive e allineamento Iva ai parametri europei». Finanziamenti europei e controlli della Finanza All’inizio la proposta agrituristica si basò su di un equivoco. Da parte dei potenziali utenti (ma anche dagli stessi gestori delle aziende) si pensava che si trattasse di aprire ristoranti caserecci, a buon prezzo, collocati nell’entroterra. Ma col tempo l’equivoco è stato chiarito e ora solo il 30 per cento degli agriturismo è anche aperto alla clientela gastronomica. Una serie di controlli ha portato alla chiusura di quei ristoranti che volevano camuffarsi da agriturismo per usufruire delle agevolazioni fiscali. Una manna inaspettata è quanto sembravano all’inizio i ALBENGA PROTESTE SUL BILANCIO Pulizia di canali e fossati tagliati 210 mila euro Dopo l’autunno di allagamenti, il Comune taglia i fondi per la pulizia dei canali e dei fossati. La prima stesura del bilancio cittadino prevede 140 mila euro per la manutenzione dei rii, contro i 250 mila dell’anno precedente. «Sforbiciata» di 100 mila euro anche per gli interventi sulle fognature. Le intenzioni della giunta comunale, guidata dal sindaco Antonello Tabbò, scatenano le reazioni del mondo agricolo e provocano disagi all’interno della stessa maggioranza. «Sono sorpreso. Avevamo stabilito con Comune e Provincia che ognuno doveva fare la sua parte», dichiara Al- do Alberto, presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori. Aggiunge Alberto: «La Provincia si era impegnata alla realizzazione di un tavolo tecnico, ma sono passati cinque mesi e non si è più saputo niente. Probabilmente ritengono che sia un problema irrilevante». Martino Bolla (responsabile savonese Coldiretti) attacca: «È un brutto segnale, che va nella direzione opposta di quanto auspicato con Comune e Provincia. I canali non servono solo per i contadini, ma anche per i nuovi palazzi che stanno costruendo. Se pensano che l’agricoltura ad Albenga non debba a finanziamenti per le attività agrituristiche, arrivati copiosi (sino ad un importo pari alla metà dei lavori di costruzione) e solleciti. Qualcuno, però, intascati i fondi europei, lasciava poi decadere la licenza e trasformava l’uso degli edifici realizzati col denaro della collettività. In provincia di Imperia, dove leaziende iscritte all’alboregionale degli agriturismo sono 218 (120 quelle regolarmente autorizzate), la Guardia di Finanza ha passato al setaccio le contabilità ed è andata verificare se i finanziamentisono statiusatiproprioper l’apertura e la prosecuzione dell’attivitàturistico-agricola. [R. SR.] più esistere, basta che ce lo dicano subito». «Mi sembra una cosa assurda, soprattutto con i danni provocati dal maltempo nell’ultimo periodo», dice Vincenzo Enrico (Confagricoltura). E prosegue: «Il problema riguarda tutta la cittadinanza e se non ci sono i soldi, quei pochi vanno impegnati nelle priorità. Piuttosto taglino le manifestazioni». Per il sindaco, la «doccia fredda» arriva da Marco Bregoli, consigliere delegato all’agricoltura: «Sono amareggiato perché in questa prima bozza di bilancio sembrerebbe non essere stato preso in considerazione il problema del riassetto idrogeologico e della manutenzione, malgrado sia stata riconosciuta da più parti la necessità di intervenire con più efficacia nelle aree rurali. Questo sia per quanto riguarda la pulizia dei rii di competenza pubblica sia per il problema annoso della regimazione delle acque». [A. F.]