Nota di trasmissione
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Nota di trasmissione
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio XII Ambito territoriale della provincia di Siena Prot. n° Siena 9\8\2016 Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche della provincia Ai docenti referenti per l’integrazione Oggetto: nota di trasmissione Organico per le attività di sostegno a.s. 2016\17 Si trasmettono in allegato le tabelle con la suddivisione delle risorse riservate alle attività per il sostegno nelle scuole della provincia. La distribuzione dei 526 posti per le attività di sostegno (comprensivi dell’organico di diritto) più 26 posti di potenziamento assegnati alla provincia di Siena, ha tenuto conto dei criteri proposti e condivisi dal GLIP e dal GLH riuniti presso la sede di questo Ufficio rispettivamente in data 21 e 28 luglio 2016. Fermo restando che l’efficacia del processo inclusivo nella socializzazione, negli apprendimenti e nel potenziamento dell’autonomia possibile degli alunni\e con disabilità è data dal livello di condivisione e dalla presa in carico del progetto personalizzato di tutto il team dei docenti della classe alla quale è assegnato il docente specializzato, sono state tenute in maggiore considerazione nell’assegnazione delle risorse per attività di sostegno: 1. le situazioni di particolare gravità, non riferita alla patologia ma alla complessità del funzionamento e dei relativi interventi educativi necessari, quali i DSAut con basso funzionamento e quelli severi del comportamento; 2. i passaggi di ordine e\o i nuovi ingressi di situazioni di complessità; 3. la dislocazione delle sedi interessate alla distribuzione di posti; 4. l’alta concentrazione di problematicità; Sono state tenute in minore o nessuna considerazione: 1. le situazioni, anche di gravità, presenti in classi piccole o piccolissime in quanto non essendo l’insegnante specializzato assegnato al bambino\a ma alla classe, in questi casi la numerosità ridotta favorisce e facilita di per sé, con la necessaria collaborazione di tutti i docenti, i processi inclusivi 2. le permanenze (soprattutto alla scuola dell’infanzia); 3. le patologie organiche senza diretti interessamenti delle aree di sviluppo cognitivo e relazionale (malformazioni, emofilia, fibrosi,cardiopatie ecc) Queste ultime, pur essendo riconosciute malattie importanti dal punto di vista clinico con diritto a certificazione L.104, (si ricorda con l’occasione che quest’ultima è una legge quadro di tutela dei soggetti per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti generali delle persone con disabilità) non prevedono automaticamente un Piano educativo personalizzato né un supporto specialistico per la didattica ma, eventualmente, anche in ambito scolastico, altre tipologie di intervento; 4. le segnalazioni relative a alunni\e con certificazione L.104 con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSAp) senza patologie in comorbilità. Tali alunni\e ai sensi della L.170\2010 non sono più riconosciuti come disabili, ma allievi aventi diritto a misure educative e didattiche di supporto e a progetti didattici personalizzati: essi pertanto non necessitano di insegnanti per attività di sostegno ma di una didattica accessibile per tutta la classe, della messa a disposizione di mezzi e strumenti compensativi e dispensativi ecc. Per gli stessi è necessaria la redazione di un PDP e non di un PEI. Si richiede pertanto ai Dirigenti Scolastici, nelle opportune occasioni di progettazione di inizio di anno finalizzate alla definizione delle scelte in merito ai processi inclusivi da attuare nelle proprie scuole, di analizzare in modo attento sia le specifiche problematicità e bisogni degli alunni\e sia i contesti, e nelle sedi istituzionali obbligatorie (GLI), definire i criteri di redistribuzione al fine di ottimizzare le risorse disponibili evitando suddivisioni con calcoli numerici solo apparentemente equi. Nei casi di presenza di situazioni di maggiore gravità\complessità che possono richiedere, per l’attuazione del Piano educativo individualizzato anche la presenza di personale non docente (assistenti all’autonomia, educatori ecc) rendendo quindi necessaria la collaborazione degli EELL, si ricorda che questi ultimi hanno il compito di fornire non “integrazioni” del monte ore per le attività di sostegno ma di garantire l’opportuna mediazione, necessaria alla qualità dell’integrazione, tra i bisogni degli utenti e le risorse professionali e strumentali messe in campo dalla scuola. Il Dirigente dott. Fabio Pagliazzi Firmato digitalmente da PAGLIAZZI FABIO C=IT OU=UFF II - RISORSE FINANZIARIE O=MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA/80185250588