Leggi l`articolo

Transcript

Leggi l`articolo
.
Pubb Uca ammini strazione
Statali, stretta sulle assenze
e più controlli sui certificati
Ecco le regole per licenziare
ROMA La scure del licenziamento si abbatterà sul dipendente pubblico quando le sue
assenze dal lavoro cadranno in
occasioni particolari, cioè
quando più necessiterebbe la
sua presenza: ad esempio, in
date strategiche come il G7 di
Taormina. Tra le situazioni più
a rischio, le gravi e reiterate
violazioni del codice di comportamento: quando, ad
esempio, si accettano regali
costosi o si abusa dell'auto di
rappresentanza. E i vizi formali, i cavilli giuridici che tante
volte hanno salvato sul filo di
lana il lavoratore infedele, non
potranno aiutarlo.
I casi da «bollino rosso»
I casi da «bollino rosso» sono contenuti nel decreto che ïl
ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia,
porterà in Consiglio dei ministri a metà febbraio. Il provvedimento punta a evitare che,
per colpa di qualche «mela
marcia», sia tutta la macchina
amministrativa a incepparsi
nei momenti clou e a provocare disservizi e disagi per i cittadini. Non si rischia solo per
falsa attestazione della presenza in servizio ma si può essere cacciati anche per scarso
rendimento (ma solo per chi è
già stato richiamato o c'è stata
una reiterata valutazione negativa delle performance). E la
sanzione massima si potrebbe
attivare anche, nei casi più
gravi, per il responsabile dell'ufficio che davanti agli illeciti
«si volta dall'altra parte». L'assenza senza giustificazione
per più giorni, il rifiuto del trasferimento e la presentazione
di documenti mendaci per ottenere il posto sono altre situazioni di non ritorno.
Tempi certi
Nel documento, che qualcuno ha chiamato decalogo, si
precisano i tempi per le procedure ordinarie di licenziamento: diminuiscono da 4 a 3 i mesi entro i quali l'accertamento
deve essere concluso. In caso
di flagranza, il furbetto del cartellino sarà licenziato in 30
giorni e lo stesso tempo verrà
calcolato per tutte le altre gravi
forme illecite (come la corruzione) nelle quali verrà sorpreso il lavoratore pubblico.
Week-end e ponti
La prima situazione da
«alert» con conseguenze che
potrebbero rivelarsi estreme è
l'assenza nei giorni di venerdì
e lunedì che permette ai furbetti della Pa di godersi un bel
week-end lungo: questo vuoto
diventa ancora più dannoso
quando il calendario presenta
la possibilità di fare dei «ponti». I tecnici che collaborano
con il ministro Madia stanno
mettendo la lente d'ingrandimento pure sui periodi «caldi» in cui un'amministrazione
statale deve essere al 100 e
non può permettersi intoppi
per assenze «anomale»: il riferimento è a eventi del calibro
del prossimo G7 a Taormina il
26 e ï1 27 maggio. Altro caso in
cui la presenza sarà vigilata è
la presentazione delle domande per iscrivere i ragazzi a
scuola (quest'anno le richieste
online vanno inoltrate dal 16
gennaio al 6 febbraio). Visto
che l'obiettivo è combattere fenomeni atipici di assenteismo, il ministero monitorerà
anche le scadenze fiscali, come il pagamento del 73o all'Agenzia delle Entrate: quest'anno la dichiarazione dei
redditi 2016 va fatta entro il 23
luglio per il 73o precompilato
inviato direttamente dai contribuenti. Per commercialisti,
Caf e intermediari c'è tempo fino al 7luglio.
La road-map
Cambia la road-map dell'azione disciplinare. È molto
probabile che per le infrazioni
di minore gravità, per cui è
previsto il solo richiamo verbale, le regole saranno stabilite nei contratti. Al ministero si
sta lavorando a una semplificazione dell'iter con una ge-
stione unificata perle sanzioni
più gravi. Dovrebbe poi essere
confermata la validità dell'articolo 18 per gli statali, nella versione pre Fornero e pre Jobs
act. «L'articolo 18 non si tocca», ha sempre detto il ministro Madia. Tuttavia vizi formali, come la violazione dei
termini interni al procedimento, non potranno bloccare
l'azione, fermo restando il diritto alla difesa. Per la Cgia di
Mestre gli sprechi della macchina statale ammonterebbero a 16 miliardi di euro l'anno.
Qualcosa si può fare.
Francesco Di Frischia
l controffi
Il decreto
z
w ll decreto sul
pubblico
impiego, che il
ministro Madia
(in foto)
porterà per
metà febbraio
in Consiglio dei
ministri,
preciserà casi e
tempi per le
procedure di
licenziamento
Trai casi di
licenziamento
nella Pa non
solo i furbetti
del cartellino
che timbrano e
vanno a casa,
ma anche casi
di corruzione e
lunghe assenze
ingiustificate
dal lavoro
giorni
il tempo
massimo per il
licenziamento
nei casi gravi
Controlli più rigidi per
chi si assenta da lavoro
il venerdì e il lunedì e
prima dei giorni di festa
mesi
la durata
entro cui
l'accertamento
dell'infrazione
deve terminare
Le regole
Furbetti
Uno degli episodi che
porterà al
licenziamento in
flagranza di reato (iter
da completare in 30
giorni) è il caso del
dipendente pubblico
, nrnreso a timbrare il
cartellino epoi a
trn narrsene a casa.
nn lr ga sanzione
_il t-rà per i casi di
rr zinne
Regali costosi
Altra situazione limite
che verrà indicata dal
ministero per il
licenziamento riguarda
le gravi e reiterate
violazioni dei codice di
comportamento: ad
.,enno, quando un
P i pur d r,ite statale
,i, a tt, regali costosi o
a, LI' ,,-1 dell'auto di
n, F rusentanza sarà
Assenze
La sanzione massima
si attiverà anche, nei
casi più gravi, per il
responsabile
del l'ufficio che davanti
agli illeciti «si volta
dall'altra parte». Inoltre
i r ,ziamento
ittrár, per l'assenza
,.,,i G iustificazione
periodo di più
FV'
r! (, per il rifiuto dei
i ,3s1c, i : nento
Rendimento
Nel decreto non si
parla solo di falsa
attestazione della
presenza in servizio: si
rischia di essere
cacciati dalla Pa anche
per scarso rendimento,
r in q lesto è previsto
rrr per chi è già stato
richiamato o c'è stata
u r r t . rata
l ìItnL r:renegativa
ri ,'I p(,! tr,rmance