Cronache della provincia

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Cronache della provincia
DOMENICA 11 APRILE 2010
L’ECO DI BERGAMO
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➔ Cronache della provincia
Cerete, Treviolo e L’Aquila uniti nel ricordo
Cerimonia emozionante in Val Borlezza dedicata alle due vittime bergamasche del terremoto di un anno fa in Abruzzo
La mamma di Alice Dal Brollo: ci rimane solo la speranza. La moglie di Marco Cavagna: non dimentichiamoci di loro
CERETE Mattinata di forti emozioni, di lacrime e occhi rossi, quella di ieri a Cerete dedicata al ricordo di
Alice Dal Brollo e Marco Cavagna, le due vittime bergamasche del terremoto che colpì l’Abruzzo il 6 aprile dell’anno scorso. Alice aveva vent’anni e da Cerete era partita per studiare Scienze dell’investigazione all’Aquila: quella notte mandava con il telefonino messaggi di paura, sentiva le scosse, si era addormentata vestita per andarsene la mattina presto. Una
trave spezzò i suoi sogni. Marco Cavagna, di Treviolo, invece era un vigile del fuoco, medaglia d’argento per aver estratto vivo un giovane dalle macerie nel 1997 ad Albano Sant’Alessandro. All’Aquila,
mentre stava iniziando a lavorare come soccorritore,
fu stroncato da un malore.
Ricordare queste due persone per le loro comunità
d’appartenenza è diventato un dovere e allo stesso
tempo un’occasione per riflettere sulla coesione in
una società civile: ecco perché le amministrazioni
comunali di Cerete e Treviolo hanno voluto organizzare la manifestazione di ieri mattina, durante la quale il ricordo di Alice e Marco è sembrato più vivo che
mai. L’iniziativa è stata organizzata in modo che non
si chiudesse soltanto sulla memoria di ciò che è stato, ma anzi gettasse il seme per costruire un futuro
migliore. Da poco più di un anno Cerete, Treviolo e
L’Aquila sono unite da un filo di dolore, ma su questo filo è stata riannodata la speranza: dopo la scomparsa di Alice l’intera comunità di Cerete si è mobilitata con tante iniziative di solidarietà rivolte all’Abruzzo. A fare l’elenco di scuole, associazioni,
gruppi sportivi, gruppi di mamme o di anziani, si rischia di dimenticare qualcuno.
A tutti loro si rivolge il sindaco, Adriana Ranza:
«Sono orgogliosa di rappresentare questa cittadinanza, che si
Davanti alle
è mobilitata in mille modi per
favorire la ricostruzione». Da
immagini sul
tutto questo fermento è nato anmaxischermo
che un gemellaggio fra la scuoil figlioletto del
la di Cerete e la scuola primaria
«Duccio di Ranallo» di Coppivigile del fuoco
to, frazione dell’Aquila. Nel paesi è alzato
se della Val Borlezza sono stati
raccolti quasi 7.000 euro: sul
indicando
palco i bambini hanno esibito
il padre. Scuole
con orgoglio un assegno coloragemellate
to al quale verrà aggiunto il contributo del Comune di Treviolo.
e iniziative
Una delegazione con Pasqua
di solidarietà
Epis, la mamma di Alice, andrà
a Coppito per consegnare i fondi alla scuola, che fa capo all’istituto comprensivo
«Amiternum» del capoluogo abruzzese. Dai bambini delle elementari di Cerete, che hanno incontrato la
signora Epis, è arrivato un altro messaggio: «Non abbiamo conosciuto Alice, ma adesso sappiamo che anche le persone che non ci sono più possono parlare
di vita». La mamma di Alice ha ringraziato tutti: «Si
deve guardare al futuro. Ci rimane solo la speranza».
E Simonetta, la moglie di Cavagna: «Non mi aspettavo una partecipazione così numerosa: tante autorità hanno voluto rendere omaggio a mio marito e
ai volontari che hanno lavorato in Abruzzo. Iniziative come queste sono molto importanti, perché i miei
figli sono piccoli e il rischio è che tutto sia dimenticato». Per adesso può stare tranquilla: il figlioletto del vigile fuoco morto all’Aquila, vedendo le immagini scorrere sullo schermo, si è alzato in mezzo
a tutti a dire: «Quello è mio papà». E a sentire queste
parole si sono commossi anche i vigili del fuoco di
Bergamo, che erano scesi all’Aquila con lui: «Marco
era un grandissimo – racconta Gianmario Gnecchi,
funzionario del Comando provinciale – specie nella
ricerca di persone in maceria».
Durante la cerimonia il legame con l’Abruzzo si
è fatto sentire sul serio: grazie a un collegamento
radio gestito dalla sezione di Bergamo dell’Associazione radioamatori italiani, dalle casse stereo uscivano parole di una dolcezza disarmante: «Vorremmo essere lì – dicevano la dirigente Paola Giagnacovo e l’insegnante Stefania Carducci della scuola di
Coppito – e stringervi la mano». Come si fa con un
amico che ha pianto con noi, perché l’ultimo segnale arriva forte e chiaro: «Alice e Marco li portiamo
nel cuore».
Giuseppe Arrighetti
BERGAMO
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IIE L’INCONTROM
PICCOLI POMPIERI
A «LEZIONE»
TRA MEZZI E CANI
Per i bambini delle scuole di Cerete, Rovetta, Fino del Monte, Onore e Treviolo,
una volta terminata la parte ufficiale della cerimonia organizzata per ricordare le
vittime bergamasche del sisma in Abruzzo, è iniziata la parte più divertente e coinvolgente. I vigili del fuoco e la Protezione
civile avevano infatti allestito un piccolo campo di addestramento con i loro mezzi per il pronto intervento: gli alunni si sono subito scatenati a giocare al «piccolo
pompiere» o a farsi ritrarre per una foto
ricordo accanto ai cani super addestrati
delle unità cinofile. Numerosi i bimbi che
si sono divertiti, anche ascoltando le spiegazioni e i suggerimenti degli operatori
del soccorso. Per gli adulti, e per tutti coloro che nei prossimi giorni vorranno comprendere meglio le modalità di intervento della Protezione civile in Abruzzo, all’interno della Cappella Marinoni a Cerete Alto è stata allestita una mostra fotografica che ripercorre tutta l’attività svolta
all’Aquila e nelle zone colpite dal sisma.
Da sopra, a sinistra, in senso orario: alcuni bambini con i vigili del fuoco alla
cerimonia per ricordare Alice Dal Brollo e Marco Cavagna; i bambini abbracciano un
cane dell’unità cinofila dei pompieri; la visita alla mostra sul terremoto; Pasqua Epis,
mamma di Alice Dal Brollo, e Simonetta, moglie di Marco Cavagna, inaugurano
l’esposizione; i bambini con l’assegno di solidarietà per l’Abruzzo (foto Fronzi)
Premiati dal sindaco Ranza i componenti della Protezione civile scesi in Abruzzo
L’applauso per volontari e vigili del fuoco
CERETE Quando ormai sono le un- sume l’altro grande tema della madici e mezza – e i bambini delle scuo- nifestazione organizzata dai comule di Cerete e Treviolo reclamano una ni di Cerete e Treviolo: oltre al ricorpausa che possa assomigliare al loro do di Alice Dal Brollo e Marco Cavagna, il sisma in Abruzzo
intervallo – l’assessore
ha messo in mostra il
provinciale alla Proteziomeglio della Protezione
ne civile Fausto CarraIl prefetto
civile italiana, composta
ra riesce di colpo a recuAndreana:
da migliaia di volontari
perare tutta la loro attenzione dicendo: «State at- «Le comunità più che sono partiti senza indugio per andare ad aiutenti, in giro ci sono dei
piccole rivelano
tare chi in questi mesi ha
supereroi». Attimi di sisempre
avuto bisogno di loro.
lenzio sotto il tendone,
Fabrizio Curcio, direttopoi Carrara riprende:
grandissimi
re generale del Diparti«Hanno tute gialle e blu,
valori»
mento nazionale di Proarancioni, oppure martezione civile, ha ricorroni con scritto vigili del
fuoco. Quando li vedete, ditegli gra- dato: «Il sistema di sicurezza si è
mosso subito dopo il terremoto: alle
zie».
E allora parte un applauso che rias- 3,32 i sismografi registravano l’even-
to, alle 3,33 il comitato operativo nazionale della Protezione civile era allertato per riunirsi un’ora dopo. La
scuola crollata a San Giuliano di Puglia, dove morirono 27 piccoli angeli, ci ha insegnato che di fronte a questo tipo di eventi è fondamentale agire subito e avere una linea di comando chiara e immediata».
A questa linea di comando hanno
risposto tra gli altri Andrea Gabrieli,
Romano Faccanoni e Leone Priolisi,
i volontari della Protezione civile di
Cerete scesi a L’Aquila e premiati ieri mattina dal loro sindaco Adriana
Ranza. Parlando di questi volontari,
il prefetto di Bergamo Camillo Andreana ha dichiarato: «Le comunità
più piccole rivelano sempre grandissimi valori: l’unità e la condivisione
Sul palco a Cerete sfilano anche le
di questi ideali costituisce il fondaunità cinofile dei vigili del fuoco,
mento del nostro paese».
«Le 308 vittime del terremoto in l’associazione volontari del soccorAbruzzo – ha poi ricordato il diret- so, gli alpini attivi nella Protezione
civile che tra un mese satore generale Curcio – ci
ranno a Bergamo per l’ahanno insegnato qualcodunata nazionale delle
sa di nuovo: che dobbiaIl primo
penne nere.
mo riappropriarci della
cittadino
Giulio De Palma, coconoscenza del nostro
Masper: «Queste mandante provinciale
territorio».
dei vigili del fuoco di
Gianfranco Masper,
manifestazioni
Bergamo, saluta la platea
sindaco di Treviolo, ha
ci consentono
così: «Una manifestazioquindi aggiunto: «Manine come questa non è
festazioni come queste
di far crescere
per rinnovare il dolore,
ci permettono di far crei bambini»
ma per sottolineare il vascere i cittadini di domalore della solidarietà che,
ni. Con i bambini è possibile lavorare per insegnare loro se praticata, migliora noi stessi e la
l’importanza di una corretta gestio- società».
ne dei nostri paesi».
G. Ar.
Il ricordo degli studenti delle elementari di Cerete, Treviolo e Coppito
Dai bambini una canzone per la studentessa
CERETE Il passato, quello che ha
fatto male, non si dimentica. E il
futuro invece, quello che aspetta tutti, già da domani, si può ancora costruire, con forza di volontà, speranza e solidarietà. È
questo il messaggio che i bambini delle scuole elementari di Cerete e Treviolo, le giovani voci
bianche del coro Alice di Cerete
e i bambini della scuola primaria Buccio di Ranallo di Coppito (gemellata con quella di Cerete) hanno voluto dare alla cittadinanza intervenuta ieri mattina
a Cerete Alto per ricordare le due
vittime bergamasche del terremoto in Abruzzo: Alice Dal Brollo, studentessa di 20 di Cerete,
all’Aquila per frequentare l’Università e Marco Cavagna, vigile
del fuoco di Treviolo, cinquan-
Il coro dei bambini ha dedicato
un brano inedito ad Alice
tenne, sposato e con due figli.
I bambini della scuola primaria di Cerete e di Treviolo, (circa
una ventina della classe quinta
arrivati presto con il pullman, tra
cui il figlio di Marco Cavagna,
Lorenzo di dieci anni), hanno ri-
cordato Alice e Marco con delle
citazioni sui valori della vita accompagnate da alcune canzoni
e dal suono melodioso dei flauti suonati proprio da loro. Il coro Alice invece – che ha debuttato a gennaio nella parrocchia-
le del paese per la raccolta di fondi da destinare a Coppito (raccogliendo 370 euro) con la direzione del soprano Clara Bertella e il
sostegno musicale della pianista
Nicoletta Benzoni – ha eseguito quattro brani: tre a metà cerimonia e uno in chiusura. Tra
questi, uno inedito intitolato proprio Alice, con la musica del tenore di Milano, Davide Galassi
e con il testo composto unendo
i messaggi di familiari, amici e
conoscenti della giovane studentessa ceretese nei giorni successivi alla sua scomparsa.
In collegamento radio,altre giovani voci: quelle dei bambini
della scuola elementare di Coppito che in un video hanno cantato e ricordato le vittime del terremoto.