1 ALL A1 - Relazione generale tecnica_web

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1 ALL A1 - Relazione generale tecnica_web
Unione Europea
Repubblica Italiana M.I.U.R.
Regione Siciliana
ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE "E. FERMI - F. EREDIA" - CATANIA
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Sito web: www.fermieredia.it - E-mail: CT [email protected] [email protected]
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Istituto Superiore “Fermi-Eredia”
SOMMARIO
1
PREMESSA ............................................................................................................................. 2
2
LA STORIA DELL’ISTITUTO .............................................................................................. 3
3
STATO DI FATTO.................................................................................................................. 3
3.1
EDIFICIO “CENTRALE” ................................................................................................ 4
3.2
EDIFICIO “PALESTRA” ................................................................................................ 6
3.3
EDIFICIO “MODULO” ................................................................................................. 11
3.4
AREE ESTERNE ........................................................................................................... 12
4
TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI .................................................................................... 13
5
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI................................................................................ 14
6
5.1
Interventi di risparmio energetico ................................................................................... 15
5.2
Messa a norma degli impianto antincendio .................................................................... 15
5.3
Interventi per aumentare l’attrattività degli istituti scolastici ......................................... 18
5.4
Interventi finalizzati a promuovere le attività sportive, artistiche e ricreative ............... 18
ELENCO DOCUMENTI ....................................................................................................... 20
Ing. Giuseppe Bramanti
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Istituto Superiore “Fermi-Eredia”
PREMESSA
La presente relazione descrive gli interventi previsti nel progetto definitivo – esecutivo
relativo ai lavori di “manutenzione straordinaria e di adeguamento alle norme antincendio della
sede di via Passo Gravina n. 197 dell’Istituto di Istruzione Superiore "E. Fermi – F. Eredia" di
Catania, in relazione al risparmio energetico, alla sicurezza, all’accessibilità e attrattività degli
edifici, secondo quanto previsto dal PON FESR - Asse II "Qualità degli Ambienti Scolastici"
Obiettivo C “incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la
sicurezza degli edifici scolastici, potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle
persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti”.
I suddetti lavori sono tutti riferibili ad interventi di edilizia minori come definiti dall’art.
14 della L.R 26.03.2002 n. 2, perché trattasi principalmente di opere di manutenzione ordinaria
del complesso scolastico, di manutenzione straordinaria delle aree monte della palestra esistente,
con la realizzazione di trincee per la raccolta ed evacuazione delle acque piovane sotterranee,
della realizzazione di aree destinate ad attività sportive senza creazione di volumetria e
finalizzate all’attività scolastica, della revisione dell’impianto antincendio e dell’impianto di
rilevamento antincendio esistente al servizio di edificio scolastico centrale e dell’edicio
denominato “Modulo”, della manutenzione straordinaria dei volumi tecnici indispensabili per il
rispetto della normativa vigente in materia della sicurezza antincendio.
Pertanto i suddetti lavori, come meglio descritti nella presente relazione, possono essere
eseguiti attraverso la presentazione di apposita richiesta formalizzata mediante Denuncia di
Inizio attività ai sensi dell’art. 4 comma 7 del D.L. 05/10/1993 n. 398, convertito con
modificazioni dalla Legge 04/12/93 n. 493, che trova applicazione nel territorio della Regione
Sicilia l’art. 1, commi 6, 7, 8, 9 e 10 della Legge n. 443 del 21/12/2001, recepita dall’art. 14 della
L.R. 26/03/2002 n. 2.
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LA STORIA DELL’ISTITUTO
L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Enrico Fermi” di Catania,
fondato nel 1960, si pone l’obiettivo di dare agli allievi una formazione civile e professionale
finalizzata ad un rapido accesso al mondo del lavoro rivolto sia verso l’industria, sia verso
l’attività imprenditoriale autonoma
L'Istituto è sede del Centro Risorse Territoriale e scuola capofila del Centro Interistituzionale
Catania-Nord nella lotta alla dispersione scolastica
L'Istituto stipula annualmente convenzioni con aziende del territorio all'avanguardia nei
diversi settori di professionalizzazione quali: TEXA s.p.a., Finterm s.p.a., CO.N.P.I.A.I.,
Euromecc srl, Meridionali Impianti srl, Laboratori Odontotecnici.
Ospita l'Accademia TexaEdu, nata dalla stipula di un protocollo d'intesa tra il MIUR e la
TEXA S.p.A., azienda leader nel settore "Automotive". Il progetto TexaEdu Academy,
attraverso la realizzazione di specifici laboratori altamente innovativi, avvicina i giovani al
mondo del lavoro proponendo adeguati moduli formativi e professionalizzanti. Alternando teoria
e pratica il progetto contribuisce a sviluppare una formazione professionale specifica collegata
con il sistema produttivo.
Complessivamente l’istituto si distribuisce su un’area di circa 20.000 mq al cui interno
insistono tre corpi di fabbrica, di cui due e precisamente l’Edificio Centrale e la Palestra sono
stati ultimati nel 1989, mentre il terzo indicato con l’accezione “Modulo”, è stato realizzato fra il
2002 e il 2004 ed è stato consegnato all’istituzione scolastica nel 2005. Il terreno ha una
distribuzione fortemente acclive con l’edificio centrale che si trova a circa 150 m. s.l.m.
3
STATO DI FATTO
L’edificio scolastico, dal punto di vista strutturale, si presenta in buone condizioni, ma
necessita di interventi manutentivi finalizzati ad un incremento qualitativo della fruizione
scolastica.
Per tale ragione sono state individuate alcune specifiche categorie di intervento mirate a fornire
una risposta puntuale agli specifici problemi rilevati.
L’area in cui insiste l’edificio è ubicata ai fianchi della collina di Santa Sofia. Il terreno di
fondazione si presenta con successione geo – stratigrafica molto eterogenea per la
contemporanea presenza di litotipi vulcanici, sedimentari e detritico – alluvionali; in particolare
si rileva la presenza di vulcaniti di epoche diverse, detrito di versante, alluvioni terrazzate e
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argille marnose, spesso intercalate da inclusioni sabbiose di modesto spessore e di materiali
piroclastici.
Le caratteristiche geologiche del sito indicano, chiaramente, che il deflusso idrico di
superficie si realizza esclusivamente sui termini sedimentari mentre risulta praticamente assente
sulle lave, e quindi, è molto probabile che, al contatto con il substrato impermeabile si determini
il “rilascio” idrico, in genere lento ma continuo, che può protrarsi per lunghi periodi dell’anno,
che contribuisce in maniera consistente al deflusso di superficie e corticale. Tale condizione è
spesso alla base di fenomeni di dissesto, in genere superificiali, che interessano gli affioramenti
sedimentari costituiti, nelle porzioni superficiali, dalla prevalenza di intercalazioni limo-sabbiose
in grado di permettere il passaggio dell’acqua.
Tuttavia complessivamente la struttura si
presenta in condizioni adeguate per l’attività che deve svolgere grazie anche agli interventi di
completamento che hanno interessato diverse parti strutturali dell’edificio e la realizzazione di
pali di fondazione.
3.1
EDIFICIO “CENTRALE”
L’edificio centrale, si articola su quattro elevazioni fuori terra oltre a un piano interrato
di dimensioni ridotte rispetto alla superficie coperta.
L’edificio ha struttura portante in cemento armato e solai in latero – cemento, le
tamponature interne sono in muratura di laterizi forati di vari spessori.
I diversi piani sono collegati da scale interne ampie e conformi alla normativa
antincendio oltre a tre scale esterne poste in punti contrapposti e tali da favorire al meglio
l’evacuazione dell’edificio. La configurazione acclive del terreno permette evacuazione
dell’edificio anche al piano primo direttamente all’esterno senza l’utilizzo delle scale esterne.
Ai diversi piani dell’edificio sono dislocate le aule per le attività didattiche teoriche, aule
laboratori per le attività pratiche di elettrotecnica, informatica, odontotecnica, i servizi igienici e
locali accessori all’attività didattica, quali aula magna – sala docenti, uffici per la gestione
amministrativa dell’istituzione scolastica.
Al piano seminterrato sono dislocati i depositi contenenti materiale infiammabile di tipo
cartaceo privi di impianto di spegnimento automatico.
La copertura dell’edificio è costituta da un lastrico solare posto a +10,80 m di altezza
rispetto alla quota di riferimento esterna. Il terrazzo è pavimentato con marmette pressate di
graniglia di marmo e cemento. Sul terrazzo posto a quota +14,05 è installato un impianto
fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
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Gli infissi esterni sono in alluminio preverniciato con vetro camera e privi di avvolgibili
esterni. Gli infissi interni sono in legno di tipo tamburato a pannelli ciechi verniciati con smalto
oleosintetico e versano in pessime condizioni.
L’edificio è dotato di impianto antincendio con idranti, la cui dorsale principale interrata
è realizzata con tubazioni in acciaio e pertanto deteriorata.
Per quanto attiene all’impianto automatico di rilevazione e allarme incendi nell’edificio
centrale si è constatato che nei diversi interventi sono stati utilizzate centrale di rilevazione
separate per le diverse zone con il risultato che le centrali di rilevamento tra di loro vanno in
conflitto e pertanto sono di fatto inutilizzate.
Foto 1 - Locale pressurizzazione
Si tratta di un corpo in conglomerato cementizio armato composto da un vano di ingresso
avente dimensioni 2,18 x 5,00 a cui si accede dall’esterno da una porta in metallo di dimensioni
1,20 x 2,40 ed ospitante le pompe dell’impianto antincendio e dell’impianto idrico. Ai lati del
locale sono ubicate le riserve idriche aventi entrambe una capienza di circa 45 metri cubi. La
riserva dell’impianto idrico della scuola necessità di lavori per garantire la potabilità dell’acqua.
Inoltre anche la dorsale principale della rete idrica è realizzata con tubazioni in acciaio
anche per la parte interrata e pertanto necessitano della sostituzione.
I servizi igienici sono anch’essi in pessime condizioni e necessitano pertanto di un
completo rifacimento.
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3.2
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EDIFICIO “PALESTRA”
E’ stato realizzato contemporaneamente all’edificio Centrale nella zona Nord del lotto di
terreno in cui insiste il complesso scolastico.
Dagli elaborati strutturali depositati presso il Genio Civile, e visionati per procedere alla
ristrutturazione della palestra si evince che le strutture in elevazione sono del tipo prefabbricato
in c.c.a. e c.c.a.p., mentre le fondazioni sono costituite da plinti su pali collegati da un reticolo di
cordoli in c.c.a. Ciascun plinto poggia su quattro pali avente ciascuno diametro 600 mm e
lunghezza pari a 16,00 metri. La tribuna all’interno della palestra ha struttura indipendente in
c.c.a. ordinario con fondazioni su plinti monopalo, collegati tra loro da un reticolo di cordoli in
c.c.a. L’edificio presenta tamponature esterne realizzate con pannelli di cemento armato
precompresso, con copertura realizzata con tegoli in CAP e sottostante controsoffittatura
realizzata con pannelli di legno magnesite posta a circa 30 cm dal piano dei tegoli.
In occasione dei sopralluoghi effettuati, anche in presenza del dott. Geologo Pietro
Spadaro su mio incarico personale, si è proceduto allo studio del quadro fessurativo costiuito da
evidenti crepe all’interno della palestra, con aperture di 2-4 cm, che interessano il campo da
gioco e che si sviluppano con elevata continuità lungo tutto il suo perimetro. Altre crepe invece
hanno sviluppo diagonale rispetto al lato maggiore del campo. Si sono rilevati inoltre
rigonfiamenti della pavimentazione in alcune zone del campo da gioco.
La maggior parte delle lesione sono da ricondurre a sforzi di trazione e non presentando
rigetto verticale, fatta eccezione per quella che dal limite dell’area di gioco va verso l’angolo di
Sud-Ovest dell’edificio, che presenta un disallineamento verticale di circa 2-3 cm, come indicato
in nella Foto 2 e nella Foto 3. Lesioni di entità notevolmente minore interessano la gradinata e i
locali ad essa sottostanti. Le gradonate della palestra realizzate in cemento armato gettato in
opera, sono state nel corso del tempo oggetto di atti vandalici, come mostrato nella Foto 4.
Nulla è rilevabile de visu nei confronti delle strutture portanti in elevazione.
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Foto 2 - Cedimenti all’interno della palestra
All’esterno dell’edificio, lati Sud e Ovest, sono stati rilevati distacchi di circa 5-6 cm
della pavimentazione della pertinenza (marciapiede perimetrale) sia rispetto al muro della
palestra, che, lungo il lato più a valle, rispetto al muro di sostegno.
Foto 3 - Cedimenti campo da gioco palestra
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Foto 4 - Gradonate palestra
Particolare attenzione è stata rivolta al muro di contenimento che cinge la palestra a
monte; è stata rilevata fuoriuscita di acqua, proveniente da tergo attraverso alcuni dei fori di
drenaggio, nonostante le ultime piogge risalissero ad una decina di giorni prima del sopralluogo.
Ciò conduce a supporre che nell’immediatezza dell’evento piovoso la quantità di acqua in
uscita dai fori di drenaggio possa essere di notevole entità.
Questo dato associato alla conformazione morfologica e alla litostratigrafia dei luoghi è
indicativo di un accumulo di acque di infiltrazione meteorica nelle aree a monte del perimetro
del plesso scolastico. Tali acque drenando naturalmente verso valle stabiliscono una circolazione
sotterranea nella massa detritico – argillosa di tipo sub–epidermica secondo uno schema di
deflusso dettato dalle locali condizioni di permeabilità (ad esempio riconducibile alla presenza o
meno di porzioni sabbiose, ecc.). Il corpo del muro in se non evidenzia segni di dissesto.
Dall’esame della documentazione messa a disposizione, si evince che la palestra ha
mostrato segni di degrado sin dall’epoca della consegna dell’opera dal Comune alla Provincia e
che agli stessi, nel corso degli anni, si è cercato di porre rimedio con interventi di cui tuttavia non
si ha documentazione certa.
L’Arch. Giacomo Leone quale D.L. dei lavori di completamento dell’edificio centrale
mette in evidenza nella sua relazione del 12/05/1990 che l’Istituto ricade in una zona costituita
prevalentemente da terreni eterogenei (trovanti lavici di grandi dimensioni, terreni sciolti,
argille eccetera) con presenza di cospicue falde d’acqua a più livelli assolutamente
incontrollate, è necessario e indilazionabile procedere ad una sistemazione dei terreni a monte
dell’istituto mediante opportuni drenaggi e incanalamenti delle acque superficiali e di falda. Le
opere di risanamento prevedevano l’identificazione e riempimento degli “inghiottitoi”,
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identificazione dei loro percorsi e riempitura fino a rifiuto, realizzazione di opere provvisorie di
incanalamento delle acque superficiali, mediante scavo di ampia trincea a cielo libero, a monte
degli edifici con espurghi laterali e con parziale immissione nelle canalizzazioni stradali.
L’ing. Bosco nella sua nota dell’08/05/1990 riteneva che le lesioni che si erano allora
manifestate erano dovute ad un cedimento differenziale del terreno di sedime dovuto al
deterioramento delle caratteristiche geotecniche dello stesso a causa delle infiltrazioni di acque e
richiedeva pertanto, la realizzazione di opere di captazione delle acque superficiali e profonde a
monte dei manufatti e la creazione di opportune opere di contenimento del pendio.
Già nella relazione svolta dal Dott. Alessandro Spampinato nell’ambito dei lavori di
completamento dell’Istituto per conto dell’impresa Palmeri Costruzioni Srl, datata 11/02/1987, si
rilevava che l’area a monte dell’edificio esistente risulta coperta da un ingente quantità di grossi
trovanti vulcanici, spesso di notevoli dimensioni, generalmente a spigoli sub arrotondati,
variamente dislocati ed accatastati. Da un attento esame dei luoghi, si notano in alcuni punti dei
segni di instabilità della coltre superficiale che rilevano lo stato di alterazione e degradazione
della formazione argillosa nella parte più alta.
Infine il Dott. Spampinato concludeva la sua relazione dicendo:
x
che per quanto attiene le caratteristiche idrogeologiche, l’area è quindi costituita da terreni
impermeabili; tuttavia la presenza di abbondanti elementi lapidei nelle argille rimaneggiate
fa si che, nei periodi piovosi, l’acqua si infiltra agevolmente lungo le superfici dei blocchi
lavici così da facilitare la formazione di piccole falde al contatto con le sottostanti argille
giallastre;
x
tutte le opere di contenimento previste dovranno essere munite a tergo di un adeguato strato
di materiale permeabile al fine di garantire un rapido drenaggio delle acque di infiltrazione
attraverso fori drenanti disposti su più file a diverse altezze.
Un quadro esplicito e dettagliato sia della situazione idrogeologica che dello stato della
struttura, si legge nella nota tecnica a firma degli ingg. Rapicavoli e Biffo conseguente alla
conferenza di servizi del 04/02/2003. Emerge in particolare come, dopo aver individuato nella
presenza di acque di infiltrazione dal pendio a monte l’origine dei dissesti, si prescrivevano una
serie di operazioni da porre in atto finalizzate ad accertare le condizioni di staticità della palestra
e dell’insieme struttura-terreno fondazionale. Nel dettaglio sono stati eseguiti rilievi, verifiche,
monitoraggi e sondaggi che si conclusero nel maggio 2004. I tecnici della ditta Tecnotest
riportano nella propria relazione: “tenendo presente l’ordine di approssimazione di ± 1 mm insito
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nel tipo di intervento, le strutture non hanno subito assestamenti di rilievo nel corso dell’arco
temporale interessate dal monitoraggio (12/11/2003 – 14/05/2004).
Un secondo monitoraggio è stato eseguito nell’arco dei dieci mesi trascorsi tra il
04/10/2005, data dell’installazione dei rilevatori, ed il 04/08/2006 data di rimozione delle
attrezzature. L’ing. Giuseppe Pulvirenti, consulente della Tecnotest, affermava nella sua
relazione del 14/08/2006 che dai risultati ottenuti si evince che le rotazioni della struttura sono
stabili.
Oltre tale data non si ha notizia né di interventi che abbiano eliminato le causa di
infiltrazione di acqua nella sottopavimentazione della palestra, né di monitoraggi che possano
dare conferma che la fenomenologia sia ancora attiva o si sia stabilizzata in parte o
completamente. Gli enti preposti non hanno segnalato alcuna condizione di pericolo e l’impianto
ha mantenuto la sua funzionalità compatibilmente alla limitazione di utilizzo del campo da gioco
per via delle importanti degradazioni della superficie.
Quanto sopra riassunto viene inoltre confermato dalla presenza di notevoli quantitativi di
acqua che si riscontrano nel vano ascensore del Modulo.
Per quanto riguarda la prevenzione incendi, la palestra è dotata di una rete antincendio
non funzionante per la vetustà dell’impianto di distribuzione e per il deterioramento degli idranti
come mostrato nella Foto 5 sottostante.
Foto 5 - Impianto antincendio palestra
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I depositi per gli attrezzi, anche se non presidiati e contenenti materiali infiammabili, sono privi
di impianto di rilevamento incendi e di impianto di spegnimento automatico.
3.3
EDIFICIO “MODULO”
Si tratta dell’edificio di più recente realizzazione ubicato nella parte Ovest del lotto di
terreno che ospita il complesso scolastico e si articola su tre piani fuori terra
L’edificio ha una struttura portante in conglomerato cementizio armato, sorretta da una
fondazioni su pali, con solai in latero – cemento e tamponature e tramezzature interne in
muratura di laterizi forati di fari spessori
I tre piani sono collegati da una scala interna prova di fumo cui è associato un impianto
ascensore e da due scale di emergenza poste all’esterno dell’edificio in posizione contrapposta e
tale da favori l’immediata evacuazione dell’edificio.
Al primo e secondo piano dell’edificio sono dislocate le aule per le attività didattiche
teoriche, mentre al piano terra si trovano le aule laboratorio per le attività pratiche per la
saldatura ed il montaggio, per macchine utensili, per il laboratorio TEXA EDU e per il
laboratorio di termotecnica.
L’edificio è dotato di impianto antincendio di recente realizzazione, completo di idranti
ad ogni piano, ma la segnaletica di sicurezza risulta insufficiente, inoltre l’impianto elettrico per
la gestione del gruppo di pressurizzazione non è indipendente dall’impianto generale. Purtroppo
però il gruppo di pressurizzazione nonché il locale ove è ubicato non è conforme alla norma UNI
12845:2005 “Installazioni fisse antincendio – Sistemi
automatici a sprinkler –
Progettazione, installazione e manutenzione”.
L’esposizione dell’edificio, nonché la presenza di ampie superfici vetrate, fanno si che i
locali esposti a Sud-Est consentano accettabili condizioni di abitabilità mentre quelli esposti a
Nord-Ovest siano soggetti a basse temperature. In estate la condizione si inverte rendendo
impossibile la presenza all’interno dei locali esposti a Sud-Est e gradevole quella dei locali
esposti a Nord-Ovest.
Le aule inoltre si presentano povere di arredi e le dimensioni sono tali da generare un
notevole riverbero e quindi un fastidioso effetto eco, che rendono difficile l’ascolto e
l’apprendimento Foto 6. Come mostrato nell’ALL A5 – Relazione di assorbimento acustico,
tutte le aule del Modulo non sono assolutamente adatta all’attività didattica in quanto i
tempi di riverbero nelle fasce valutate per sala piena, sala piena a ¾, sala piena a ½, sala
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piena a ¼ e sala vuota sono, per tutte le frequenze d’indagine, sempre superiore ai valori
limite della normativa peraltro superiore ai valori ottimali.
Foto 6 - Aula tipo Edificio Modulo
3.4
AREE ESTERNE
Le aree esterne saranno interessati da azioni di consolidamento per drenaggio realizzando una
trincea drenante a monte del muro di sostegno sul retro della palestra e a monte del Modulo
indicata nella Foto 7 e nella realizzazione di un campo di calcetto nella zona a nord della
palestra.
Foto 7 - Aree esterne Modulo
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TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
In relazione alle risorse finanziarie disponibili, e considerate le priorità prescritte nelle
modalità di finanziamento dei lavori e le precise richieste dell’Ente Committente, si è previsto
d’intervenire sugli immobili, con una serie articolata di lavori volti alla riqualificazione
complessiva dell’edificio sia dal punto di vista energetico che architettonico. L’intervento, per il
quale è prevista l’esecuzione di lavori per tutte e cinque le tipologie di “azione” contemplate nel
regolamento del finanziamento ottenuto, sarà eseguito con le modalità indicate in progetto.
Sulla base di quanto evidenziato la ristrutturazione della palestra prevedrebbe la
preventiva realizzazione di opere finalizzate al drenaggio delle acque di infiltrazione a monte
nella massa detritico – argillosa rimaneggiata, causa delle spinte gravitative nel corpo
palestra, per provvedere quindi ad un consolidamento della massa litologica plasticizzata ed
instabile, lavori che sono naturalmente di fondamentale importanza e propedeutici alla
ristrutturazione stessa della palestra.
Ciò si potrebbe attuare attraverso la realizzazione di un’adeguata trincea drenante lungo il
lato di monte ad una opportuna distanza e profonda sino alle argille di base stabili (circa 4-5 mt),
dove far confluire una serie di tubi microfessurati inseriti sub-orizzontalmente verso monte allo
scopo di captare le acque presenti nella massa argillosa e successivamente convogliarle a valle
della palestra con adeguate canalizzazioni.
Al fine di eseguire una valutazione diretta delle attuali condizioni del terreno sottostante
il campo di gioco, sarebbe anche opportuno realizzare un pozzetto esplorativo all’interno della
palestra in corrispondenza del rigonfiamento del campo di gioco.
Successivamente sulla base delle condizioni del terreno sottostante il campo da gioco,
qualora risulti del tipo argilloso e imbibito di acqua si dovrebbe intervenire con la rimozione di
uno strato di argilla per una profondità di circa 2 metri per l’intera superficie, per poi procedere
al riempimento con materiale arido.
Tale circostanza, date le dimensioni e le difficoltà oggettive di realizzazione dello scavo e
del riempimento, risulta particolarmente onerosa. Pertanto i lavori previsti nel progetto
preliminari relativamente alla ristrutturazione della palestra verranno totalmente
stralciati.
Gli interventi di recupero previsti in progetto definiranno i seguenti ambienti:
x
EDIFICIO CENTRALE
x
EDIFICIO MODULO
x
AREE ESTERNE
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In adesione al Programma Operativo Nazionale 2007-2013, Obiettivo Convergenza “Ambienti per l’Apprendimento” 2007 IT 05 1 PO 004 F.E.S.R. Asse II – “Qualità degli
Ambienti Scolastici” Obiettivo C, con il presente progetto si perseguono i seguenti obiettivi:
x
Contenimento dei consumi energetici dell’edificio ed eco-sostenibilità dell’intervento;
x
Miglioramento della sicurezza dell’edificio;
x
Incremento dell’attrattività degli spazi scolastici interni ed esterni;
x
Miglioramento dell’accessibilità e fruibilità delle strutture scolastiche da parte di studenti e
operatori diversamente abili;
x
Aggiornamento e ampliamento di spazi polifunzionali finalizzati alle attività culturali e
ricreative
I suddetti obiettivi, nel citato Programma Operativo Nazionale, corrispondono alle azioni
classificate come segue:
1.
Interventi a sostegno dell’eco-sostenibilità e del risparmio energetico/riduzioni di emissione
nell’economia delle istituzioni scolastiche: Obiettivo C, Azione 1 – Asse II;
2.
Interventi infrastrutturali finalizzati a migliorare la sicurezza degli edifici: Obiettivo C,
Azione 2 – Asse II;
3.
Interventi infrastrutturali finalizzati ad aumentare l’attrattività degli spazi scolastici interni ed
esterni: Obiettivo C, Azione 3 – Asse II;
4.
Interventi infrastrutturali finalizzati a migliorare l’accessibilità e fruibilità delle strutture da
parte delle persone diversamente abili: Obiettivo C, Azione 4 – Asse II;
5.
Aggiornamento e ampliamento delle strutture sportive (palestre, campi sportivi ecc.) e di tutti
gli spazi finalizzati alle attività culturali e ludico-ricreative: Obiettivo C, Azione 5 – Asse II.
5
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Le opere previste sono finalizzate al miglioramento delle condizioni ambientali, al
miglioramento delle condizioni di sicurezza, volti ad aumentare l’attrattività e a garantire
l’accessibilità dei locali dell’Istituto, oltre una serie di opere finalizzate a promuovere le attività
sportive.
Gi interventi previsti sono classificati:
C1) Interventi di risparmio energetico:
x
Isolamento termico ed acustico interno locali MODULO (Rif. C1-7)
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C2) Interventi per garantire la sicurezza degli edifici scolastici (messa a norma degli impianti)
x
Rifacimento impianto idrico antincendio con idranti (Rif. C2-3)
x
Impianto automatico di rilevazione e allarme incendi (Rif. C2-4)
C3) Interventi per aumentare l’attrattività degli istituti scolastici
x
Segnaletica funzionale di sicurezza (Rif. C3-3)
C5) Interventi finalizzati a promuovere le attività sportive, artistiche e ricreative
5.1
x
Interventi mirati alla intercettazione delle acque di falda
x
Campo di calcio polivalente (Rif. C5-8)
x
Tracciatura campi diverse discipline (Rif. C5-19)
Interventi di risparmio energetico
Si prevede la realizzazione dell’isolamento termico acustico interno locali modulo, mediante
applicazione di pannelli fonoassorbenti al soffitto delle aule e la posa di tendaggi oscuranti e
fonoassorbenti per ridurre l’irraggiamento solare esterno e per limitare il riverbero all’interno
delle aule. Inserimento dei pannelli e delle tende permette di ottenere valori ottimali del tempo di
riverberazione funzione del volume dell’aula e delle frequenze in ottemperanza D.M. 18
settembre 1975 recante “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi
gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nelle opere di
edilizia scolastica” norma di riferimento per i valori ottimali previsti per gli ambienti scolastici.
Con la realizzazione di un controsoffitto si ottiene pertanto l’abbassamento dei tempi di
riverbero nelle fasce valutate per sala piena, sala piena a ¾, sala piena a ½, sala piena a ¼ e
sala a valori prossimi a quelli ottimali per il parlato e comunque sempre inferiori ai valori
limite previsti dalla normativa.
5.2
a)
Messa a norma degli impianto antincendio
La messa a norma dell’impianto antincendio prevede la realizzazione di opere che
interesseranno tutti gli edifici presenti. In particolare si prevede il rifacimento impianto idrico
antincendio con idranti nell’edificio centrale mediante la sostituzione di tutte le manichette e
delle relative cassette contenitrici, il ripristino degli attacchi VVF, nonché la realizzazione
ex-novo dell’anello idrico di distribuzione, la ristrutturazione del locale di pressurizzazione
con la messa a norma e messa in sicurezza, l’installazione di un nuovo gruppo di
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pressurizzazione, l’impermeabilizzazione della riserva idrica a servizio dell’impianto
antincendio e l’installazione di un gruppo elettrogeno a servizio di ciascun gruppo di
pressurizzazione.
Il gruppo di pressurizzazione sono conformi alle norme UNI 12845:2005 “Installazioni fisse
antincendio – Sistemi automatici a sprinkler – Progettazione, installazione e
manutenzione”, mentre al locale manovra si applica la norma UNI 11292:2008 “Locali
destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio – Caratteristiche
costruttive e funzionali”. Per quanto attiene alla norma UNI EN 11292 essa non viene
rispettata solo per quanto attiene agli spazi di manovra e ciò in riferimento alla possibilità
concessa all’Appendice A:”Locali Esistenti” .
Si tratta di un gruppo composto da due pompe in parallelo di cui una elettrica ed una a diesel
con portata di 400 l/min e prevalenza di 6 bar.
Al fine di garantire l’alimentazione preferenziale del gruppo di pressurizzazione è previsto il
montaggio di un gruppo elettrogeno a servizio di ciascun gruppo di pressurizzazione con
potenza per servizio continuo di 20 kVA pari ad una potenza di 16 kW, non è pertanto
necessaria la segnalazione di inizio attività al Comando dei Vigili del Fuoco.
La rete idranti è stata calcolata conformemente alle prestazioni previste dal D.M. 26 agosto
1992 “Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica” e dalla norma UNI
10779:2007 “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti – Progettazione,
installazione ed esercizio.
La messa in sicurezza del locale di pressurizzazione avverrà mediante il scrostamento ed il
rifacimento delle parti mancanti di calcestruzzo e la successiva applicazione di intonaco
antincendio al fine di raggiungere una resistenza REI 120.
Si prevede dunque la realizzazione delle seguenti opere:
1. Scavi attraversamenti e ripristini:
¾ Taglio di pavimentazione stradale;
¾ Scavo a sezione obbligata;
¾ Formazione letto di posa;
¾ Demolizione di pavimenti e massetti di malta e successivo ripristino;
¾ Fornitura di orlatura;
2. Distribuzione fluidi – Antincendio:
¾ Fornitura di tubazioni in ferro zincato a norma UNI EN 10255 (tipo Mannessman)
e relativa raccorderia;
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¾ Fornitura di tubazioni in polietilene a norma UNI EN 12201 e relativa raccorderia
e giunti di transizione;
¾ Cassette antincendio UNI EN 45
¾ Gruppo attacco motopompa UNI 70;
3. Gruppo di pressurizzazione antincendio a servizio dell’Edificio Centrale:
¾ Gruppo antincendio e relativa raccorderia;
¾ Vaso di espansione;
¾ Kit lato aspirazione;
¾ Kit misuratore di portata;
¾ Quadro elettrico di allarme;
¾ Gruppo controllo livello vasca;
¾ Scarico dei fumi della motopompa;
4. Gruppo di pressurizzazione antincendio a servizio dell’Edificio Modulo:
¾ Gruppo antincendio e relativa raccorderia;
¾ Vaso di espansione;
¾ Kit lato aspirazione;
¾ Kit misuratore di portata;
¾ Quadro elettrico di allarme;
¾ Gruppo controllo livello vasca;
¾ Scarico dei fumi della motopompa;
5. Locale antincendio e riserva idrica:
¾ Demolizione pavimenti e massetti di malta;
¾ Realizzazione di varco con demolizione di calcestruzzo in c.a.;
¾ Realizzazione di cerchiatura del vano porta mediante struttura traliccio composta
da architravi e colonne in IPE 160;
¾ Verniciatura intumescente per protezione dall’incendio delle strutture in ferro;
¾ Risanamento di strutture intelaiate in cemento armato;
¾ Posa in opera di intonaco antincendio;
b)
Si prevede la posa di numero 3 serbatoi prefabbricati in PRFV per acqua potabile della
capacità complessiva di 9 metri cubi, nonché la realizzazione della dorsale dell’impianto
idrico fino ai locali bagni dell’edificio Centrale. Essi verranno posizionati all’esterno, in
prossimità al box autoclave.
Si prevede dunque la realizzazione delle seguenti opere:
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¾ Smontaggio impianto esistente dalla camera di manovra e rimontaggio nel locale
riserva idrica impianto sanitario;
¾ Fornitura di tubazioni in polietilene a norma UNI EN 12201;
c)
Impianto automatico di rilevazione e allarme incendi nell’edificio Centrale mediante il
rifacimento dell’intero impianto con la sostituzione dei rilevatori esistenti e delle centrali di
rilevazione.
Inoltre, tenuto conto della presenza di numerosi alunni con disabilità alla deambulazione
nell’edificio Modulo, è previsto l’installazione di rilevatori di fumo nelle aule laboratorio.
Si prevede dunque la realizzazione delle seguenti opere:
¾ Posa in opera di rilevatore di fumo semplice;
¾ Posa in opera di rilevatore di fumo doppio in presenza di controsoffitti;
¾ Posa in opera di indicatore ottico a gemma in corrispondenza di ciascuna porta;
¾ Centrale di rilevazione incendi per il collegamento di 99 rilevatori e 99 moduli;
¾ Posa in opera di sirena esterna;
¾ Posa in opera di rilevatore termovelocimetro;
d)
Al fine di rispettare le prescrizione dei VV.F Prot. 11309 del 18/03/2009 pervenute
26/03/2009, considerato che nell’attività didattica non vengono più effettuate le operazione
di saldatura è previsto l’intercettazione delle tubazioni di ossigeno e di acetilene per
eliminare la continuità con le baracche di approvvigionamento di bombole di ossigeno e
acetilene poste in prossimità del locale gruppo di pressurizzazione.
5.3
Interventi per aumentare l’attrattività degli istituti scolastici
Segnaletica funzionale di sicurezza mediante installazione di segnali indicatori esterni ed interi
per l’orientamento, l’informazione e la sicurezza nei tre edifici dell’istituzione scolastica e nelle
aree esterne.
5.4
a)
Interventi finalizzati a promuovere le attività sportive, artistiche e ricreative
Realizzazione di una trincea drenante per procedere ad un’azione di consolidamento per
drenaggio delle zone a monte del muro di sostegno sul retro della palestra. Pertanto non
potendosi realizzare la consueta trincea drenante in questo caso si può utilmente
concretizzare il drenaggio posizionando del pietrame addossate al profilo di scavo,
opportunamente avvolte in teli di tessuto non tessuto e prevedendo alla base tubi di
drenaggio per la raccolte ed allontanamento delle acque drenate. Il materiale di rinterro
adeguatamente costipato, contribuirà a stabilizzare le gabbionate rispetto alle eventuali spinte
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del materiale delle argille plastiche, le quali gabbionate, che comunque, essendo opere
flessibile, possono assorbirle in parte senza compromettere la funzionalità.
Si prevede l’esecuzione delle seguenti opere:
b)
x
Scavo di sbancamento;
x
Costituzione di drenaggi a tergo di manufatti;
x
Fornitura e posa in opera di geotessile non tessuto;
x
Fornitura e posa in opera di geocomposito;
x
Fornitura e posa in opera di tubi flessibili di drenaggio;
x
Fondazione stradale eseguita con misto granulometrico;
x
Pavimentazione stradale;
x
Impianto di sollevamento;
Realizzazione di un campetto polifunzionale con dimensioni complessive pari a 29 x 17
metri costituto da una parte per il gioco di dimensioni 26 x 14 metri e da un perimetro
esterno di larghezza pari a 1,50 metri. La pavimentazione del campo da gioco sarà costituita
da uno strato di usura posto in sovrapposizione alla pavimentazione esistente al fine di dare
una conformazione piana del campo di gioco e tale comunque da poter smaltire le acque
piovane e un tappetino in materiale sintetico in elastomero poliuretano. Saranno collocate sia
le porte che n. 4 panchine.
Si prevede l’esecuzione delle seguenti opere:
c)
x
Realizzazione di pavimentazione in conglomerato bituminoso;
x
Realizzazione di pavimentazione in resina;
x
Fornitura e posa in opera di n° 2 porte da calcetto;
x
Tracciamento area di gioco per ciascun tipo di attività sportive;
x
Fornitura e posa in opera di quattro panchine con copertura in plexiglass;
Tracciamento aree di gioco per ciascun tipo di attività sportiva;
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ELENCO DOCUMENTI
ALL A1 – RELAZIONE TECNICA GENERALE
ALL A2 – RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO E RILEVAZIONE FUMI
ALL A3 – RELAZIONE PREVENZIONE INCENDIO
ALL A4 - DIMENZIONAMENTO RETE IDRANTI UNI 10779
ALL A5 – RELAZIONE ACUSTICA
ALL A6 – RELAZIONE DI FATTIBILITA’ AMBIENTALE
ALL A7 – RELAZIONE GEOLOGICA
ALL B1 – PIANO DI MANUTENZIONE – RELAZIONE GENERALE – MANUALE
D’USO
ALL B2 – PIANO DI MANUTENZIONE – MANUALE DI MANUTENZIONE
ALL B3 – PIANO DI MANUTENZIONE – SOTTOPROGRAMMA
ALL C – ELENCO PREZZI UNITARI
ALL D – ANALISI PREZZI
ALL E – COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
ALL F – QUADRO ECONOMICO
ALL G – DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI
TECNICI
ALL H – SCHEMA DI CONTRATTO
ALL I – CSA
ALL L1 – PRIMA INDICAZIONI PER LA STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA
ALL L2 – PSC RELAZIONE GENERALE
ALL L3 – PSC SCHEDE DI SICUREZZA
ALL L4 – CRONOPROGRAMMA LAVORI
ALL L5 – FASCICOLO DELL’OPERA
ALL L6 – QUADRO INCIDENZA MANODOPERA
ELABORATI GRAFICI - ARCHITETTONICO
PEA 01 - PLANIMETRIA LOTTO – INQUADRAMENTO URBANISTICO
PEA 02 - SDF LOCALE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE – EDIFICIO CENTRALE
PEA 03 - LOCALE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE EDIFICIO CENTRALE E
PARTICOLARI
PEA 04 - CAMPO DI CALCETTO
PEA 05 - PLANIMETRIA LAVORI TRINCEA
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PEA 06 - SEZIONE LAVORI TRINCEA
PEA 07 - PLANIMETRIA INTERFERENZE RETI
ELABORATI GRAFICI - IMPIANTO ANTINCENDIO
PEIA 01 - EDIFICIO CENTRALE - PLANIMETRIA LOTTO SCALA 1:200
PEIA 02 - EDIFICIO CENTRALE - PIANTA PIANO INTERRATO E TERRA L0 – L1
PEIA 03 - EDIFICIO CENTRALE - PIANTA PIANO PRIMO L2
PEIA 04 - EDIFICIO CENTRALE - PIANTA PIANO SECONDO L3-L4
PEIA 05 - EDIFICIO CENTRALE - PROSPETTO NORD – PROSPETTO EST
PEIA 06 - EDIFICIO CENTRALE - PROSPETTO SUD – OVEST
PEIA 07 - EDIFICIO CENTRALE - SEZIONE S1-S1 SEZIONE S2-S2
PEIA 08 - EDIFICIO CENTRALE - LOCALE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE
PEIA 09 – MODULO - PIANTA PIANO SEMINTERRATO
PEIA 10 – MODULO - PIANTA PIANO TERRA
PEIA 11 – MODULO - PIANTA PIANO PRIMO
PEIA 12 – MODULO - PIANO SECONDO
PEIA 13 – MODULO - PROSPETTI
PEIA 14 – MODULO - SEZIONE S3-S3 – SEZIONE S4-S4 - LOCALE GRUPPO
PRESSURIZZAZIONE
ELABORATI GRAFICI - IMPIANTO IDRICO
PEI 01 – PLANIMETRIA
ELABORATI GRAFICI - IMPIANTO ELETTRICO
PEE01 – LOCALE GRUPPO PRESSURIZZAZIONE
PEE02 – SCHEMI IMPIANTO ANTINCENDIO
PEE03 – SCHEMI IMPIANTO ELETTRICO
ELABORATI GRAFICI - SICUREZZA
PES 01 - LAYOUT CANTIERE
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