Articoli di stampa dal 4 al 7 feb

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Articoli di stampa dal 4 al 7 feb
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 4 febbraio 2012
Lavoro: Fornero, Governo tecnico non di parte, scopo è politiche per
Paese (Adnkronos) Roma, 4 febbraio
''Questo è un Governo tecnico. Non è di parte e non vuole favorire una parte o un'altra della società
italiana o partiti a cui non è particolarmente legato''.
Lo ha detto il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sentita da SkyTg24 nel corso della trasmissione
'L'intervista'.
''Ovviamente - sottolinea - c'è una maggioranza a cui il Governo rende conto ma l'Esecutivo ha l'ambizione
di fare delle politiche per il Paese''.
L'ambizione del Governo, aggiunge il Ministro, ''è di parlare al Paese, per il futuro del Paese.
Non possiamo fare delle riforme condizionate dall'oggi, dobbiamo gestire un'emergenza''.
Con le riforme, rileva Fornero, ''dobbiamo guardare al domani, al futuro, ai giovani''.
Lavoro: Fornero, se imprese vogliono flessibilità la devono pagare di più
(Adnkronos) Roma, 4 febbraio
''Dobbiamo rompere quel meccanismo per cui il lavoro flessibile è quello che costa di meno.
La flessibilità deve valere ma la devi pagare di più''.
Così il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel corso della trasmissione 'L'intervista' di 'Sky Tg24'. La
flessibilità, quindi, è un fattore importante della produzione: le imprese la devono ''pagare un po' di più e
non un po' di meno'', aggiunge il Ministro.
Lavoro: Fornero, mio modello è mercato con 'flessibilità buona'
(Adnkronos) Roma, 4 febbraio
"Il mio modello è quello di avere nel sistema economico una flessibilità buona".
Così il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, rispondendo alla domanda sul 'modello' di organizzazione del
mercato che più apprezzasse, data la preferenza manifestata dal Presidente del Consiglio Monti per quello
danese.
"Flessibilità buona - ha spiegato - vuol dire la possibilità di trovare subito un altro posto.
Essere legati a tutti i costi ad un'impresa - ha aggiunto il Ministro - non è una situazione ottimale
nemmeno per i Lavoratori".
Pensioni: Fornero, riforma aiuta i giovani, sottrae loro onere enorme
debito (Adnkronos) Roma, 4 febbraio
La riforma delle pensioni ''aiuta i giovani, sottrae loro un onere, quello del debito che era un peso
enorme sulle giovani generazioni''.
Così il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a 'Sky Tg 24'.
Una pensione sempre più cara
(Italia Oggi), 4 febbraio di Domenico Comegna
Il 16 maggio è il primo appuntamento degli artigiani e commercianti con la contribuzione Inps 2012.
Lo ricorda la circolare n. 14/2009, dove si registra l'aumento delle aliquote deciso con la manovra Monti
(art. 24, comma 22, della legge n.214/2011) che porterà gradualmente il peso sulle categorie degli
autonomi al 24% del reddito prodotto.
L'aliquota contributiva degli artigiani, che deve essere corrisposta mediante modello F/24, quest'anno
è fissata al 21,30%; mentre quella dei commercianti al 21,39%.
La quota dei commercianti contiene al suo interno una maggiorazione pari allo 0,09% (prorogata sino al
2014 dall'art. 35 della legge n. 183/2010), destinata al cosiddetto Fondo per la rottamazione negozi
(art. 5, D. Lgs. 207/1996) che interviene nei confronti dei soggetti che hanno cessato l'attività (e
restituito la licenza), riconoscendo loro un indennizzo pari al minimo di pensione Inps per la durata
massima di tre anni.
La base imponibile sulla quale devono essere calcolati i contributi dovuti da artigiani e commercianti è
costituita dalla totalità dei redditi di impresa dichiarati ai fini fiscali prodotti nello stesso anno cui la
contribuzione si riferisce, nel rispetto di un minimale e di un massimale previsti dalla legge n.
233/1990.
Come base imponibile «provvisoria», ai fini del pagamento della contribuzione alle varie scadenze,
occorrerà fare riferimento al reddito d'impresa da denunciare al Fisco per l'anno 2011.
I versamenti effettuati durante il 2012 costituiscono un acconto, il cui conguaglio (sulla base del
reddito definitivo 2011) andrà effettuato nella primavera del 2013.
Per quest'anno il minimale di reddito ai fini del calcolo della contribuzione dovuta all'Inps è di 14.930
euro.
Il contributo minimo, comprensivo della quota del contributo di maternità, è così articolato: per gli
artigiani è di 3.187,53 euro per titolari e collaboratori di età superiore ai 21 anni (2.739,63 euro per i
minori di 21 anni);
per i commercianti è di 3.200,96 euro per titolari e collaboratori di età superiore ai 21 anni (2.753,63
euro per i minori di 21 anni).
Per il 2012 il massimale di reddito annuo è pari a 73.673.
Occorre precisare inoltre che l'aumento di un punto percentuale dell'aliquota contributiva (legge n.
438/1992) interessa anche artigiani e commercianti.
Per il 2012 anche le due categorie di autonomi devono versare il 21,30 o 21,39% (18,30 o 18,39%, i
giovani collaboratori) sul reddito d'impresa fino a 44.204 euro («tetto pensionabile»), e 22,30% o
22,39% (19,30 o 19,39%, i giovani collaboratori) sull'eventuale quota eccedente, fino al massimale di
73.673 euro.
Il contributo massimo dovuto per l'anno 2012 è così articolato:
per gli artigiani è di 15.987,09 euro per titolari e collaboratori di età superiore ai 21 anni (21, 30% di
44.204 più 22,30% di 29.469 euro);
per i collaboratori di età inferiore ai 21 anni il contributo è ridotto a 13.776,85 euro annui; per i
commercianti è di 16.053,34 euro annui per i titolari e i collaboratori di età superiore ai 21 anni
(21,39% di 44.204 euro più 22,39% di 29.469 euro);
per i collaboratori di età inferiore ai 21 anni, il contributo è ridotto a 13.843,15 euro annui.
Il massimale contributivo/pensionabile (non frazionabile a mese) che si applica agli iscritti dal 1°
gennaio 1996, privi di anzianità assicurativa alla data del 31 dicembre 1995, per l'anno 2012 risulta pari
a 96.149 euro.
Il contributo di maternità, per effetto dell'art. 49, comma 1, della legge n. 488/1999 (la Finanziaria
2000), è pari a 0,62 euro mensili, per ciascun soggetto iscritto alla gestione di appartenenza.
Questo il calendario: 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre 2012 e 16 febbraio 2013 per il versamento
delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito; entro i termini previsti per il pagamento
dell'Irpef in riferimento ai contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di
saldo 2011, primo e secondo acconto 2012.
Anche le Regioni tedesche non rispettano i parametri (Italia Oggi), 4 febbraio
di Ettore Bianchi
Nella virtuosa Germania ci sono Regioni che continuano a spendere e spandere allegramente.
Alla faccia dei parametri di bilancio da rispettare e della tripla A di rating di cui Berlino va fiera insieme a
pochi altri Paesi europei.
Secondo gli osservatori, alcune realtà non hanno molto da invidiare alla Grecia a livello di indebitamento.
In prima fila c'è la Regione-Stato di Brema.
Una recente inchiesta giornalistica ha evidenziato che una famiglia di quattro persone residente in questo
territorio è indebitata per 113 mila euro rispetto ai 116 mila di un nucleo familiare di Atene e dintorni.
Una situazione che, in misura minore, è ricalcata da Berlino, a quota 73 mila euro.
Al contrario, quelli che hanno i conti più in ordine sono gli abitanti della Sassonia, con un debito medio di 9
mila euro, e i bavaresi a 10.400 euro.
Fortunatamente per chi sta peggio, le leggi federaliste impongono che le Regioni più ricche (Baviera, BadenWuerttemberg, Hesse e Amburgo) vadano in soccorso delle altre.
I loro amministratori minacciano regolarmente di non pagare per Berlino ma poi, alla fine, hanno sempre
aperto il portafogli.
Il comportamento degli Stati più spendaccioni, in un contesto economico come quello attuale, non dovrebbe
essere più tollerato specialmente in una nazione, quella retta da Angela Merkel, che pretende di dettare le
regole all'interno del Continente.
Nonostante gli aiuti provenienti dal Governo centrale, certe situazioni non sono state risanate.
A questo punto c'è chi sottolinea che l'unico modo per uscirne è quello di stimolare la crescita, che a sua
volta incrementa le entrate fiscali.
Oppure bisognerebbe ricorrere a sanzioni, automatiche o non, come la Merkel minaccia di fare con i membri
della UE che hanno un rapporto debito - Pil troppo elevato.
La stampa tedesca ha scritto che alcuni Stati-Regioni vivono da anni facendo debiti e puntano sul fatto che
altri paghino il conto: così la voragine aumenta senza che si trovi un rimedio.
Esiste un Consiglio per la Stabilità chiamato a sorvegliare, ma esso non ha alcun potere sanzionatorio.
I più critici sostengono che forse la Cancelliera, prima di inviare un Commissario ad Atene, dovrebbe fare
altrettanto a Brema e pure a Berlino.
D'altronde Ulrich Nussbaum, responsabile delle finanze nella Regione della capitale, il cui debito ammonta a
60 miliardi di euro, dice senza mezzi termini che non se ne parla nemmeno che qualcun altro dica ai diretti
interessati come devono spendere i loro soldi.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 6 febbraio 2012
BofA: stop alle trattative per la vendita di MBNA Europe
(Finanza.com), 6 febbraio
Aumento (+0,2%) a Wall Street per il titolo Bank of America che si porta a 7,86 dollari. Secondo quanto
riportato dall’edizione online del Wall Street Journal la società avrebbe rinunciato alla vendita di
MBNA Europe, la società che si occupa del business delle carte di credito in Regno Unito e Irlanda.
Nonostante la notizia non sia stata confermata, secondo il WSJ la causa della fine delle trattative
sarebbe riconducibile ai nuovi requisiti di capitale richiesti dalle Autorità di Vigilanza europee che
renderebbero il business delle carte di credito meno attraente agli occhi dei potenziali acquirenti.
Crisi: Fitch declassa cinque Banche italiane (Borsainside), 6 febbraio
Fitch ha declassato cinque Banche italiane.
Si tratta di una diretta conseguenza dell'analoga misura adottata nei confronti del rating sovrano dell'Italia. Nel dettaglio
Fitch ha tagliato il suo rating su Intesa Sanpaolo da "A" a "A-", su UBI Banca e su Iccrea Holding da "A-" a "BBB+",
su Banco Popolare e su Banca MPS da "BBB+" a "BBB".
Fitch ha confermato invece il rating di "A-" su UniCredit , Banca Popolare di Sondrio e Banco di Desio .
L'agenzia statunitense indica in una nota di attendersi un significativo peggioramento delle prospettive dell'economia
italiana nel breve termine.
Fitch prevede che il PIL dell'Italia registrerà nel 2012 un calo dell'1,7% e nel 2013 sola una modesta crescita dello
0,2%.
Fitch osserva che i fondamentali del settore bancario dipendono strettamente dalla situazione economica del Paese.
Fitch si attende di conseguenza un ulteriore aumento della pressione sulla redditività della maggior parte delle Banche a
causa del deterioramento della qualità degli Asset e delle più elevate perdite su crediti.
Banche: Mussari (ABI), l'Autorità Europea non ci condanna (Asca) Padova,
6 febbraio
''L'EBA (Autorità Bancaria Europea - ndr) non ci condanna, ma ha fatto un esercizio sui titoli di Stato''.
Lo ha detto Giuseppe Mussari dell'ABI, a margine dell'Assemblea Confindustria di Padova.
''Le Banche italiane hanno titoli di Stato italiani e in questo momento i titoli di Stato italiani soffrono sui
mercati anche se stanno recuperando e da qui una necessità temporanea e straordinaria di più capitale
legata all'esposizione verso il nostro Paese.
Noi riteniamo - ha concluso Mussari - che l'esposizione verso il nostro Paese sia l'esposizione più sicura che
una Banca possa avere, e qui inizia il dibattito''.
P. A.: Marcegaglia, recepire immediatamente Direttiva UE su credit
crunch (Asca) Padova, 6 febbraio
Credit crunch?
''La nostra posizione è chiara'' risponde Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, a una domanda dei
giornalisti, a margine dell'Assemblea Confindustria di Padova.
''Chiediamo che venga recepita immediatamente la Direttiva Europea sui ritardati pagamenti che porta la
dilazione massima a 60 giorni, dopodichè scatta il tasso di interesse all'8%.
Bisogna poi risolvere il problema dei 70 che sono diventati 100, miliardi di debiti della P. A. verso le imprese.
Chiediamo che si vada verso una vendita di Asset pubblici''.
Grecia, Governo accetta taglio di 15mila posti pubblici (LaPresse/AP) Atene, 6
febbraio
Il Governo di coalizione in Grecia ha accettato la richiesta dei creditori internazionali di tagliare 15mila
posti di lavoro nel settore pubblico nel 2012.
Lo rende noto il Ministro per le Riforme del settore pubblico, Dimitris Reppas.
Unicredit:
condizioni
risultati
dell’offerta
e
soddisfacimento
(Trend.online), 6 febbraio di Alberto Susic
Facendo seguito all'avviso di UniCredit datato 24 gennaio 2012, UniCredit comunica i risultati del suo
invito ai portatori dei Titoli (come di seguito definiti) che avevano i requisiti per presentare offerte di
vendita dei Titoli detenuti all'Acquirente in cambio di un corrispettivo in denaro , e del soddisfacimento
delle condizioni per l'Invito.
I Titoli BA-CA 1 ed i Titoli BA-CA 2, i Titoli UCI Trust III e i Titoli UCI Trust IV (ciascuno come definito
nella seguente tabella) sono congiuntamente definiti come “Preferred Securities”, e le Notes UC T1, le
Notes UC Lux T1 Euro, le Notes UC Lux T1 Sterling, le Notes 2018 Euro, le Notes 2016 Euro e le Notes
2016 Sterling (ciascuna come definita nella seguente tabella) sono congiuntamente definite come “Titoli
di Debito” e, unitamente alle Preferred Securities, i “Titoli”).
Le Offerte si sono concluse alle ore 17.00, CET, del 3 febbraio 2012.
I portatori dei Titoli di un importo aggregato di liquidation preferences (nel caso di Preferred Securities) e
di un valore nominale (nel caso di Titoli di Debito) pari a €1.293.033.000 con riferimento ai Titoli
denominati in Euro e pari a £ 473.264.000c on riferimento ai Titoli denominati in Sterlina, hanno
validamente offerto i propri titoli nel corso delle Offerte.
L'Acquirente ha accettato di acquistare tutti i Titoli di Debito e le Preferred Securities validamente offerte
nel corso delle Offerte.
La data di regolamento per l'acquisto da parte di UniCredit dei Titoli che sono stati validamente offerti ai
sensi delle Offerte è atteso che sia il 10 febbraio 2012.
In relazione ai Titoli che ha accettato di riacquistare, l'Acquirente si riserva il diritto di detenere,
riemettere, rivendere o riscattare tali Titoli ai fini della cancellazione, in conformità ai termini e alle
condizioni di ciascun Titolo.
Le Offerte erano soggette a restrizioni all'invito e alla distribuzione, tra gli altri Paesi, negli Stati Uniti, nel
Regno Unito, in Italia, in Belgio, in Francia, in Austria, nel Gran Ducato del Lussemburgo ed in Irlanda,
come dettagliatamente descritto nell'invito alle Offerte datato 24 gennaio 2012 (l'"Invito alle Offerte")
relativo alle Offerte.
La distribuzione del presente avviso e l'Invito alle Offerte in tali giurisdizioni è limitato dalle leggi di tali
giurisdizioni.
UniCredit Bank AG ha agito in qualità di dealer manager e BofA Merril Lynch, Mediobanca e UBS
Investment Bank in qualità di appointed dealer managers in relazione alle Offerte.
Lucid Services Limited ha agito in qualità di Tender Agent in relazione alle Offerte.
Unipol-FonSai, 8 Banche pronte per Consorzi, titoli volano
(Reuters), 6
febbraio
Cominciano a prendere forma i Consorzi di garanzia per gli aumenti di capitale di Unipol e
Fondiaria-Sai deliberati nell'ambito del Progetto di integrazione dei due Gruppi.
Otto Banche hanno infatti dato disponibilità alle due Compagnie a partecipare come joint-global
coordinator e joint bookrunners al consorzio per gli aumenti di capitale.
Si tratta - si legge in due note diffuse da Unipol e FonSai - di Mediobanca, Barclays, Credit Suisse,
Deutsche Bank, Morgan Stanley, Nomura, UBS e UniCredit CIB.
La disponibilità di quest'ultima è condizionata al completamente dell'iter autorizzativo degli organi
interni.
Nel contempo le due Compagnie hanno conferito mandato a Mediobanca per la promozione del
Consorzio di garanzia per i rispettivi aumento di capitale.
Il mercato premia i titoli in Borsa oggi con rialzi a due cifre partendo dall'indiscrezione dei quotidiani
del weekend secondo cui la firma per la costituzione dei Consorzi sarebbe stata vicina.
"La notizia di un Accordo per il Consorzio di garanzia è positiva per il buon esito del maxi Progetto
di fusione", commentava stamane un operatore.
FonSai e Unipol sono, poco dopo le 16, in asta di volatilità con un rialzo teorico intorno al 25%.
Milano Assicurazioni, che sarà coinvolta nel processo di fusione, sale del 7,02%, mentre la Holding
Premafin del 17,84%.
L'operazione Unipol-FonSai, che culminerà in una fusione a quattro e nella creazione di un maxi
Polo assicurativo in grado di competere con Generali, prevede due aumenti di capitale da parte
delle due Compagnie di 1,1 Miliardi ciascuno.
E' previsto anche un aumento di capitale Premafin riservato a Unipol da 400 milioni di euro.
La crisi greca frena le Borse europee. Corre Banco Popolare
(Trend.online), 6
febbraio di Alberto Susic
La nuova settimana si è aperta in calo per le Borse europee che, malgrado la buona chiusura registrata venerdì scorso a
Wall Street, non riescono a liberarsi dal segno meno.
I listini del Vecchio Continente si muovono tutti al di sotto della parità, frenati dai timori per la crisi della Grecia che
rischia di andare incontro ad un default disordinato.
Se il Paese ellenico non fornirà precise risposte alle richiesta di UE e FMI, non riceverà gli aiuti che sono necessari per
scongiurare il rischio di una bancarotta.
Intanto il Dax30 e il Ftse100 si muovono di pari passo, cedendo rispettivamente lo 0,24% e lo 0,2%,mentre il Cac40
resta più indietro con un ribasso dello 0,86%.
Segno meno anche a Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib viene fotografato in area \6.350, con una flessione dello
0,54%.
Tra le blue chips in controtendenza segnaliamo Banco Popolare che mette a segno un rally di quasi il 4% dopo che il
Gruppo ha annunciato un Piano di riacquisto di obbligazioni proprie per 4 Miliardi di euro.
Nel settore bancario si muovono in positivo anche Monte Paschi e Banca Popolare di Milano che crescono del 2,88%
e dello 0,4% mentre Banca Popolare dell’Emilia Romagna cede mezzo punto, lasciando più indietro UBI Banca e
Intesa Sanpaolo che arretrano di quasi un punto, ma ad avere la peggio è Mediobanca che scende dell‘1,29%
Sotto pressione Buzzi Unicem che lascia sul parterre quasi il 4% dopo il deludente outlook diffuso dalla controllata
Dyckerhoff che ha presentato i risultati preliminari del 2011.
Male Autogrill che accusa un ribasso del 3,46% complice la bocciatura di Deutsche Bank che ha ridotto il rating da
“buy” a “hold”, tagliando il prezzo obiettivo da 11,9 a 9,2 euro.
Vendite su Fiat Auto che scende dell‘1,46% appesantito dalla decisione di Standard & Poor’s di mettere sotto
osservazione i rating del Gruppo con implicazioni negative.
Negative le indicazioni che arrivano intanto dall’opposta sponda dell’Atlantico dove si dovrebbe assistere quest’oggi ad
una partenza in calo, visto che i futures sui principali indici viaggiano tutti in ribasso, con una flessione dello 0,32% sia
per il contratto sull’S&P500 che per quello sul Nasdaq100.
Per la seduta odierna non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo in America e in agenda un intervento di James
Bullard, Presidente della FED di St.Louis, che parlerà sugli obiettivi dell’inflazione negli Stati Uniti.
A prendere la parola sarà anche Richard Fisher, Presidente della FED di Dallas, che sarà impegnato in un discorso sulle
prospettive dell’economia e della politica monetaria.
Lavoro: Cgia, esercito di 3.315.580 precari, busta paga media di 836
euro (Adnkronos) Roma, 6 febbraio
Solo il 15% è laureato, la Pubblica Amministrazione è il principale datore di lavoro e la sua busta paga in
media è di 836 euro la mese.
E' l'identikit del precario, un esercito di 3.315.580 persone, fatto dalla Cgia di Mestre, da cui emerge che il
39% ha conseguito la licenza media, uno su tre lavora nella P. A. e la maggioranza di questi atipici si trova
al Sud (35,18% del totale).
Secondo un'analisi realizzata dalla Cgia le tipologie di occupati sono:
i Dipendenti a temine involontari;
i Dipendenti part time involontari;
i collaboratori che presentano contemporaneamente 3 vincoli di subordinazione: monocommittenza,
utilizzo dei mezzi dell'azienda e imposizione dell'orario di lavoro;
i liberi professionisti e lavoratori in proprio (le cosiddette Partite Iva) che presentano in contemporanea i
3 vincoli di subordinazione descritti nel punto precedente.
In termini assoluti l'esercito dei precari è pari a 3.315.580 unità, e la retribuzione netta mensile media tra
i giovani con meno di 34 anni è di 836 euro.
Questa retribuzione sale a 927 euro mensili per i maschi e scende a 759 euro per le donne.
Dalla CGIA tengono a precisare che questi importi escludono altre mensilità (tredicesima,
quattordicesima, etc.) e le voci accessorie percepite regolarmente tutti i mesi, come ad esempio i premi
di produttività, le indennità per missioni, etc.
Lavoro: Fornero, necessario recuperare seriamente Apprendistato
(Adnkronos) Torino, 6 febbraio
L'apprendistato "dovrà essere recuperato seriamente non solo come forma di flessibilità ma come forma di
qualificazione professionale che si accompagna anche a flessibilità''.
Lo ha sottolineato il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che intervenendo all'inaugurazione dell'anno
accademico dell'Università di Torino ha aggiunto: "E’ un tema sul quale lavoreremo con il Ministro
Profumo".
"La nostra economia e la nostra società - ha aggiunto - soffrono di mancanza di preparazione alla
professione e quello che in questi giorni abbiamo chiamato Apprendistato è stato prima ucciso e adesso se
ne scopre in maniera prepotente la necessità".
Lavoro: Fornero, possibilità di licenziare ma tutelando chi perde posto
(Adnkronos) Torino, 6 febbraio
"Noi vogliamo non che non esista la possibilità di licenziare ma che una persona che è licenziata sia
aiutata, dallo Stato, dalla società, dalla sua stessa impresa a trovare in tempi rapidi un nuovo lavoro".
Così il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero intervenuto all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università
di Torino.
Lavoro: Fornero, riforma non è bacchetta magica ma darà più strumenti
a tutti (Adnkronos) Torino, 6 febbraio
La riforma del lavoro, "non è fatta per mettere gli uni contro gli altri, noi vogliamo dire per restituire
prospettive al Paese".
Lo ha detto il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero che intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico
dell'Università di Torino ha sottolineato che "la riforma del mercato del lavoro non è una bacchetta magica
per dare lavoro immediatamente a quanti oggi non l'hanno, ma consentirà di dare più strumenti a tutti.
Nessuno vuole usare la clava, ma vogliamo usare la parte positiva e propositiva del dialogo per cambiare
questa società - ha proseguito - siamo di fronte a un cambiamento planetario, non si può far finta di non
vederlo".
Lavoro: Gurria, modernizzare gli ammortizzatori sociali
(Asca) Roma, 6
febbraio
Nel mercato del lavoro occorre modernizzare gli ammortizzatori sociali.
Lo ha detto il Segretario Generale dell'OCSE, Angel Gurria, nella conferenza stampa al termine della sua
visita al Presidente del Consiglio, Mario Monti, per discutere delle misure adottate dall'Italia per rilanciare
la crescita.
''Il Governo - ha detto Gurria - ha giustamente messo la lotta al dualismo e al precariato nel mercato del
lavoro in cima alla sua agenda.
Qui si tratta soprattutto di modernizzare gli ammortizzatori sociali, avere meccanismi efficaci di ricerca
del lavoro e sostenere la formazione e il capitale umano''.
Il Segretario Generale ha poi spiegato che le analisti condotte dall'OCSE dimostrano che le riforme in
questo settore producono un aumento sia della produttività che dell'occupazione. ''Porterebbe inoltre - ha
aggiunto Gurria - alla creazione di opportunità di lavoro per i gruppi meno protetti, i giovani, le donne, gli
immigrati, che finiscono spesso per trovarsi in condizioni di seria precarietà''.
OCSE: in Italia si lavora di più che in Francia e Germania
(Asca) Roma, 6
febbraio
In Italia si lavora di più che in Francia, Germania, Gran Bretagna e, sorpresa, anche del Giappone.
E' quanto emerge dalle statistiche OCSE.
In Italia infatti si lavora in media 1.778 ore l'anno nel 2010 con un aumento di 6 ore rispetto all'anno
precedente contro una media OCSE di 1.749.
In Francia non si arriva a 1.600 ore mentre in Germania la quantità di lavoro media per Lavoratore è di
1.419 ore.
Negli Stati Uniti il valore è identico a quello italiano mentre in Gran Bretagna la media è 1.649 ore l'anno.
Anche in Giappone la quantità di ore lavorate è inferiore all'Italia con 1.773 ore l'anno.
Fanalino di cosa i danesi con appena 1.334 ore mentre al primo posto i coreani con 2.193 ore e, altra
sorpresa, al secondo posto i greci, con 2.109 ore l'anno.
OCSE: in Italia tasso di povertà all'11,4%, meno di Spagna e Usa
(Asca)
Roma, 6 febbraio
Il tasso di povertà in Italia è all'11,4% in linea alla media dei Paesi OCSE con l'11%.
Secondo la definizione dell'OCSE, il tasso di povertà è la percentuale di famiglie che dispongono di redditi
inferiori di almeno il 50% a quello mediano.
Peggio dell'Italia la Spagna e gli Stati Uniti, rispettivamente con il 13,7% e il 18,9%.
Valori simili all'Italia per la Gran Bretagna e il Canada, mentre in Francia il tasso di povertà si ferma al
7,2% e in Germania all'8,9%, il tasso più basso è in Danimarca con il 5,4%.
Le statistiche OCSE mostrano comunque che il trend è molto differenziato.
Tra la metà degli anni '80 e gli anni recenti il tasso di povertà registra una crescita media in Italia dello
0,4%, in Francia di contro una flessione dello 0,2%.
In Germania però la crescita è del 2,1% medio annuo e addirittura del 3,7% in Svezia.
Aumenti superiori al 2% anche in Olanda e Gran Bretagna.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 7 febbraio 2012
Allarme default Grecia tra le Borse internazionali (Trend online), 7 febbraio
La settimana di trading online si è aperta subito con gli ultimi sviluppi sul fronte della crisi debitoria in Grecia.
I principali indici del Vecchio Continente, nonché la moneta unica nel mercato forex, sono partiti in calo a causa del
mancato rispetto della scadenza delle trattative con i creditori privati per la ristrutturazione del debito.
Lunedì la Cancelliera tedesca Angela Merkel aveva fatto pressione al Governo ellenico guidato da Papademos affinchè
venissero accettate le austere clausole imposte dalla cosiddetta “troika”, composta da Unione Europea, FMI (Fondo
Monetario Europeo) e BCE (Banca Centrale Europea), necessarie al fine di ricevere un nuovo pacchetto di aiuti e
quindi restare nell’Unione.
La risposta è arrivata dal Ministro dell’Economia Venizelos che ha definito le trattative in corso talmente difficili e
impegnative da richiedere più tempo in vista del raggiungimento di un risultato concreto.
In occasione del vertice franco-tedesco di ieri i due Leader Merkel e Sarkozy hanno elogiato il Primo Ministro italiano
Monti per l’impegno dimostrato nel tentativo di risollevare le sorti dell’economia, e soprattutto del debito pubblico
del Bel Paese, indicando le sue scelte governative come un esempio da seguire.
Il riferimento era chiaramente diretto alla Grecia che continua a posticipare la scadenza dell’Accordo con i creditori
privati in una corsa contro il tempo il cui possibile esito verrà giocato tra riforme o default.
Sarkozy ha lanciato un nuovo Ultimatum alle Autorità elleniche, sottolineando la necessità di rispettare gli Accordi
presi e la prima reazione della Grecia è stata l’annuncio del licenziamento di 15mila Dipendenti pubblici che
rappresenta una delle condizioni indispensabili negli Accordi con la Troika per la concessione dei nuovi aiuti (130
miliardi di euro).
I mercati finanziari internazionali reagiscono con una rinnovata volatilità e tutti i principali indici oscillano tra segno + e
– gravitando in generale attorno alla parità mentre i fari rimangono puntati sulla situazione ellenica.
Oggi inoltre Atene ha collocato sul mercato obbligazionario una nuova tranche di bond a scadenza semestrale per
812,5 milioni di euro ad un tasso del 4,86%; l’indice greco è infatti l’unico al rialzo con un +2,2%.
Piazza Affari è a quota -0,01% e vede un comparto bancario trainante grazie alle buone performance di Unicredit e
Intesa Sanpaolo mentre scendono le azioni di Finmeccanica e Impregilo Ordinarie.
Lo spread Btp decennale-Bund tedesco è stabile attorno ai 370 punti.
Sul fronte del trading forex la moneta unica recupera terreno nei confronti del dollaro assestandosi a 1,3116; sembra
quindi che gli investitori siano fiduciosi relativamente ad un imminente Accordo tra creditori privati e Governo
ellenico.
Sciopero generale blocca la Grecia, attesa per nuovi colloqui
(LaPresse/AP) Atene, 7
febbraio
Mentre i Leader dei partiti che appoggiano il Governo greco di coalizione stanno per incontrare il Primo Ministro Lucas
Papademos per cercare di trovare un Accordo sui tagli richiesti dalla Troika (UE, BCE e FMI) ed evitare il fallimento, la
Grecia si ferma per lo sciopero generale dei Dipendenti pubblici.
Circa 20mila persone sono scese in piazza ad Atene.
Fermi treni e traghetti, chiuse molte scuole e Banche, mentre gli ospedali stanno lavorando con staff ridotti. Momenti
di tensione si sono registrati quando poliziotti in tenuta antisommossa hanno lanciato gas lacrimogeni sui manifestanti
in protesta davanti al Parlamento.
Gli scontri sono scoppiati quando la folla ha cercato di rompere un cordone della polizia di fronte all'edificio di Piazza
Syntagma.
Al momento non ci sono notizie di arresti o feriti.
Un gruppo di dimostranti ha inoltre bruciato una bandiera tedesca urlando: "Fuori i nazisti".
"Stanno commettendo un crimine contro il Paese, stanno scaraventando nella povertà i salariati ed eliminando
pensionati e disoccupati", ha commentato Vangelis Moutafis, sindacalista della principale associazione di categoria
greca, GSEE, in riferimento alle misure di austerità chieste da creditori internazionali ad Atene in cambio del nuovo
pacchetto di salvataggio.
"Stanno vendendo gli asset dello Stato per niente, non può continuare così", ha aggiunto il leader sindacale. "Questo
crimine - ha proseguito - deve essere fermato immediatamente".
Ieri il Governo ha accettato la richiesta dei creditori internazionali di tagliare 15mila posti di lavoro (su un totale di
750mila) nel settore pubblico nel 2012.
Mps, Banco e UBI: l’EBA dovrebbe approvare i Piani per rafforzare il
capitale (Finanza.com), 7 febbraio
Tra domani e dopodomani, quando si riunirà il Board of Supervisors dell’EBA, non dovrebbero spuntare
sorprese negative per le Banche italiane che hanno presentato i loro Piani di rafforzamento patrimoniale.
“La stragrande maggioranza delle misure indicate nei Piani appare in linea con la lettera delle
raccomandazioni espresse dall’EBA”, ha fatto sapere l’Authority Europea in risposta ad un articolo del
Financial Times che ipotizza uno scenario sfavorevole per gli Istituti di credito.
In questo quadro Mps, Banco Popolare e UBI Banca non dovrebbero ricorrere ad un nuovo aumento di
capitale, in linea con i Piani presentati dalle tre Banche prima alla Banca d’Italia e poi all’EBA.
Spagna: Governo annuncia per venerdì varo riforma mercato lavoro
(Adnkronos)
Madrid, 7 febbraio
Sarà approvata venerdì prossimo dal nuovo Governo spagnolo di Mariano Rajoy una riforma del lavoro "completa ed
equilibrata" che punta nel breve periodo a limitare le perdite di posti di lavoro e migliorare la competitività delle
imprese.
L'annuncio è stato dato oggi dal Ministro del Lavoro Fatima Banez che nel suo primo discorso alla Camera dei
Rappresentanti ha sottolineato come la Spagna sia il paese che dal 2008 ha visto la più alta e più rapida perdita di
posti di lavoro.
Secondo le stime dell'Istituto Nazionale di Statistica, il numero dei disoccupati in Spagna ha superato nel 2011 per la
prima volta quota 5 milioni, attestandosi a 5,3 milioni di persone, pari al 22,85% della forza lavoro , il livello più alto tra
i 27 membri dell'Unione Europea.
Il tasso di disoccupazione giovanile è salito a sua volta nel 2011 al 48,6%.
La riforma del mercato del lavoro, che il nuovo Governo Rajoy ha definito come una delle sue priorità, punta a creare
un mercato del lavoro "giusto" e "ben regolato", ha detto il Ministro.
Tra le altre iniziative, ha anticipato la Banez, il Governo conservatore vuole promuovere misure che consentano ai
pensionati di continuare a lavorare senza perdere il diritto alla pensione.
In Spagna oltre il 50% dei Lavoratori finisce in pre-pensionamento prima di avere raggiunto i 65 anni, un fenomeno
che l'Esecutivo punta a ridurre, anche legando l'assegno in maniera proporzionale ai contributi erogati durante la
propria vita lavorativa, ha detto il Ministro.
La riforma del lavoro prevederà anche misure a sostegno degli imprenditori in materia di tassazione, amministrazione
e gestione del lavoro, oltre a un "programma di promozione della cultura imprenditoriale" e a un "Piano nazionale per
la responsabilità sociale".
Fondazione Mps: Alessandra De Marco nuovo membro Deputazione
Generale (Asca) Firenze, 7 febbraio
E' Alessandra de Marco il nuovo componente della Deputazione Generale della Fondazione
Monte dei Paschi di Siena.
De Marco, nominata dall'Amministrazione Comunale, sostituisce il dimissionario Duccio Panti.
''Dopo aver esaminato tutti i curricula dei candidati, - afferma Franco Ceccuzzi, Sindaco di Siena aver svolto alcuni colloqui per approfondirne le motivazioni e tenuto conto delle incompatibilità
siamo arrivati alla nomina del nuovo componente della Deputazione Generale della Fondazione
Monte dei Paschi.
Ringraziamo tutti coloro che hanno presentato la candidatura, dal momento che essi esprimono
professionalità e competenze di alto livello che costituiscono un patrimonio per tutta la città, dal
quale sarà possibile attingere in futuro''.
Alessandra de Marco è nata a Napoli nel 1969.
Economista aziendale, è referendario della Presidenza del Consiglio dei Ministri dove attualmente
ricopre un incarico di prima fascia presso il Dipartimento per le Pari Opportunità.
E' dottore commercialista e iscritta al registro dei revisori contabili e ha svolto attività di ricerca e di
insegnamento presso l'Università degli Studi di Napoli 'Federico II e presso l'Istituto Universitario S.
Orsola Benincasa.
Ha conseguito il dottorato di ricerca in Economia aziendale presso la Facoltà di Economia
dell'Università degli Studi di Catania.
Ha studiato alla Wharton School of Management dell'University of Pennsylvania ed è autrice di
studi e pubblicazioni.
Dal 2000 è Dirigente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dove ha ricoperto gli incarichi di
esperto economico aziendale del Dipartimento degli Affari Economici, Coordinatore del Servizio
informatizzazione e informazione statistica nell'Ufficio del Capo Dipartimento della funzione
pubblica, Coordinatore del servizio affari generali del Dipartimento per le Pari Opportunità.
Commerzbank: titolo volatile in scia a rumor
(Finanza.com) Francoforte, 7
febbraio
Oscillazione marcata nell'ultimo quarto d'ora per il titolo Commerzbank sul listino di Francoforte.
Nel giro di pochi minuti l'azione è scesa fino al minimo di giornata di 1,8720 euro per salire pochi
istanti più tardi a toccare i massimi intraday di 1,92 euro.
Alla base del movimento del titolo ci sono indiscrezioni riportare da Reuters secondo cui il Gruppo
bancario sarebbe intenzionato a dismettere la Divisione specializzata nei Mutui Eurohypo.
La dismissione prevederebbe per una parte degli Asset di Eurohypo il trasferimento nel portafoglio
di Commerzbank e per un'altra parte il conferimento a una "bad bank".
L'immobiliare costa caro al Santander (Bluerating), 7 febbraio
Banco Santander, principale Banca spagnola per capitalizzazione di mercato, ha annunciato
ulteriori accantonamenti per 2,3 Miliardi di euro quest'anno destinati a coprire i rischi legati agli
investimenti immobiliari, in linea con quanto previsto dal Piano di ristrutturazione del settore
finanziario spagnolo presentato la scorsa settimana.
I nuovi accantonamenti, compresi quelli relativi alla Divisione Banesto, si aggiungono agli 1,8
Miliardi già spesati nei risultati dello scorso anno e ai buffer di capitale esistenti di 2 Miliardi ha
precisato il Santander in un avviso pubblicato oggi.
A fronte dei 2,3 Miliardi di nuovi accantonamenti la Banca sta anticipando 900 milioni di euro di
plusvalenze legate dalla vendita di Banco Santander Colombia; il resto sarà coperto sfruttando
ulteriori plusvalenze.
UBS, in 4° trimestre 2011 utile -76% a 393 Mln franchi (LaPresse/AP) Ginevra, 7
febbraio
UBS, la principale Banca svizzera, ha riportato profitti netti per 393 Milioni di franchi svizzeri (325,7
Milioni di euro) nel quarto trimestre del 2011.
Si tratta di una perdita del 76% rispetto allo stesso periodo del 2010, quando aveva totalizzato utili
per 1,29 Miliardi di franchi (1,06 Miliardi di euro), in seguito aumentati a 1,66 Miliardi (1,37 Miliardi di
euro) in seguito alle entrate tributarie.
Per l'inizio del 2012, la UBS stima "venti contrari" per crescita ed entrate, a causa della crisi del
debito in Europa e della continua incertezza del mercato globale.
La Banca, che ha oltre 60mila Dipendenti in tutto il mondo e gestisce oltre 2mila Miliardi di franchi
in Asset, ha diffuso i risultati prima dell'apertura della Borsa di Zurigo.
Banche: Adusbef, scandalo non utilizzare 203 Mld BCE per la crescita
(Asca) Roma, 7 febbraio
''Rappresenta l'ennesimo scandalo l'erogazione di 203 Miliardi di euro alle Banche italiane al tasso dell'1%
da parte della BCE, non finalizzati a far ripartire l'economia con tale abbondante liquidità, per assecondare le
richieste di credito alle Piccole e medie imprese strozzate o alle famiglie indebitate, ma per compiere lucrose
plusvalenze con il riacquisto delle proprie obbligazioni bancarie, già garantite per 7 anni, dal Decreto Salva
Banche''.
Lo affermano le Associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, guidate rispettivamente da Elio
Lannutti, senatore dell'Idv, e da Rosario Trefiletti.
''Le famiglie ed i cittadini indebitati sono chiamati a fare gli ennesimi sacrifici - si legge in un comunicato mentre le virtuose Banche italiane'' hanno potuto ricorrere ad ''una ingente massa di liquidità, e continuano a
praticare tassi sui mutui più elevati dello 0,67% in più della media europea (4,60% in Italia,contro 3,93%
nella media UE).
Le Banche possono inoltre introdurre ulteriori balzelli sui costi dei conti correnti, che costano nel nostro
Paese 295,66 euro contro i 114 dell'Europa a 27 Paesi, e infine hanno potuto riacquistare i propri bond dopo
che Bankitalia ha eliminato il vincolo di emettere titoli analoghi, generando plusvalenze (530 milioni per
Unicredit; 500 milioni per il Banco Popolare; 260 milioni di euro per Intesa San Paolo)''.
Adusbef e Federconsumatori chiedono quindi, alla Banca d'Italia, maggiore vigilanza sulla ingente massa di
liquidità erogata dalla BCE per far ripartire l'economia, non per far conseguire ingenti guadagni alle Banche,
ed un monitoraggio attento sulla politica dei tassi e delle commissioni, in vertiginoso aumento per evitare che
i grandi sacrifici delle famiglie e delle Piccole e medie imprese, volano dell'economia, possano rappresentare
l'ennesimo, grande affare per i banchieri.
Banche: anche Mps e UBI Banca potrebbero lanciare Piani di buyback
(Finanza.com), 7 febbraio
Dopo Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare, anche il Monte dei Paschi e UBI Banca potrebbero
lanciare un Piano di buyback su alcune delle loro vecchie obbligazioni emesse sul mercato.
“Ipotizzando una percentuale di adesione del 75% stimiamo un impatto positivo sul Core Tier di 51 punti
base per Mps (pari a 566 milioni di euro) e di 42 punti base per UBI Banca (pari a 400 milioni di euro”,
ipotizza Equita nella nota odierna.
Sia la Banca lombarda che Rocca Salimbeni sfrutterebbero queste operazioni per rafforzare il loro capitale,
in vista dei Piani di rafforzamento patrimoniale presentati all’EBA e da portare a termine entro giugno.
Un aiuto è arrivato da Bankitalia che ha permesso agli Istituti di credito di effettuare i buyback senza dover
collocare sul mercato titoli della stessa qualità, prima di ricomprare le obbligazioni esistenti.
Piazza Affari chiude in positivo grazie allo sprint finale, svetta Unicredit
(Finanza.com), 7 febbraio
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in territorio positivo accelerando sul finale di seduta in scia a Wall Street e alla
scommessa che in extremis venga raggiunto un Accordo per la ristrutturazione del debito greco. In serata è previsto un
incontro tra il Premier Papademos e i leader dei principali partiti politici per approvare le riforme e i tagli concordati
con la Troika (BCE-FMI-UE).
L’intesa darebbe il via libera al secondo Piano di aiuti da 130 Miliardi di euro, che permetterebbe alla Grecia di
rimborsare anche i titoli di Stato in scadenza il prossimo marzo ed evitare così di annunciare la bancarotta.
Il listino milanese aveva virato in negativo verso metà giornata dopo il dato sulla produzione industriale
tedesca, che a dicembre ha mostrato un calo mensile del 2,9% mentre gli analisti indicavano una contrazione
più contenuta pari allo 0,2%.
In calo lo spread Btp-Bund che si è portato sotto quota 370 punti base.
In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,62% a 16.491 punti, mentre il Ftse All
Share è avanzato dello 0,41% a quota 17.464.
Contrastato il comparto bancario che tra buyback, report delle più grandi case d’affari e l’attesa per il responso
dell’EBA, resta il tema più caldo di Piazza Affari.
Tra le 40 blue chip italiane ha svettato Unicredit con un rialzo del 4,68% a 4,38 euro.
Acquisti anche su Intesa SanPaolo (+1,51% a 1,55 euro), UBI Banca (+1,17% a 3,98 euro) e Popolare di Milano
(+0,69% a 0,494 euro).
Sono invece scivolate in rosso Banco Popolare (-0,62% a 1,451 euro) e Monte dei Paschi (-1,17% a 0,337 euro).
Impregilo maglia nera del Ftse Mib con un ribasso del 4,99% a 2,55 euro.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Salini sarebbe sul punto di abbandonare la partita che vede protagonista la
società costruttrice della Capitale, attraverso la cessione delle proprie quote.
Giù anche Atlantia (-1,72% a 12,55 euro), che ha pagato il downgrade a neutral da parte di Natixis, mentre Telecom
Italia si è piazzata nelle prime posizioni del paniere principali con un rialzo del 3,56% a 0,815 euro. Finmeccanica ha
perso l’1,61% a 3,432 euro in scia alle indiscrezioni stampa di una perdita da 150 milioni di euro di Selex.
UBI Banca: lanciata Offerta di acquisto sui titoli Tier 1 per 450 milioni
(Finanza.com), 7 febbraio
Dopo Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare anche UBI Banca lancia un Piano di buyback
sulle proprie obbligazioni.
L’Istituto poco fa ha annunciato di aver lanciato un’Offerta di acquisto su strumenti di Tier 1 del
Gruppo per circa 450 milioni di euro di nominale.
In tutti e tre i casi il prezzo di riacquisto è stato fissato all’80% del nominale.
L’Offerta parte oggi e terminerà il prossimo 16 febbraio.
Popolare di
Milano, Chiesa lascia Gruppo, completata nuova
Governance (Reuters), 7 febbraio
Il Direttore Generale di Popolare di Milano, Enzo Chiesa, ha rassegnato le proprie dimissioni
dal Gruppo dopo aver concordato la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
L'uscita di Chiesa viene visto dall'Istituto come la conclusione del lungo e travagliato Processo di
trasformazione della governance della Popolare milanese.
Un Processo che ha avuto come tappa fondamentale il passaggio al sistema duale sancito
dall'Assemblea del 22 ottobre e conclusosi con la nomina poco meno di un mese fa del nuovo A.
D. Piero Montani, un manager esterno e in linea con la discontinuità richiesta dalla Banca d'Italia.
Il Consiglio di Gestione presieduto da Andrea Bonomi "considerato il diverso contenuto del ruolo
del Direttore Generale previsto dal nuovo Statuto della Banca, ha concordato con Enzo Chiesa la
risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con effetto dalla data odierna", si legge nella nota
diffusa dalla Banca.
Secondo il nuovo Statuto infatti la figura di A. D. e Direttore Generale possono coincidere e l'arrivo
di Montani aveva messo in forte dubbio il ruolo di Chiesa nel nuovo assetto di vertice.
Chiesa, dunque non viene sostituto e tutte le deleghe operative passano al neo Consigliere
Delegato Montani.
Chiesa, classe 1964, ha percorso quasi tutta la sua carriera all'interno del Gruppo Bpm fino a
diventare nel 2008 Condirettore Generale e dopo tre anni Direttore Generale, carica che ha
mantenuto fino a dopo la storica Assemblea di ottobre, quando era stato indicato come manager
di riferimento dalla lista vincente degli Amici della Bpm.
Una scelta da molti vista in contrasto con la svolta netta nella gestione della Banca auspicata
dalla Banca d'Italia.
STIPULATA FUSIONE ALESSANDRIA-LEGNANO
E' stato stipulato oggi l'atto di fusione per incorporazione nella Banca di Legnano della Cassa di
Risparmio di Alessandria, entrambe controllate da Popolare di Milano.
A seguito della fusione, i cui effetti contabili sono efficaci dal 1° gennaio 2012, l'incorporante
aumenterà il capitale sociale da circa 472,6 milioni di euro a 531,1 milioni di euro mediante
l'emissione di 58.516.287 nuove azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna, da
assegnare agli azionisti della Banca incorporanda secondo il rapporto di 3,95 azioni ordinarie
Banca di Legnano di nuova emissione per ogni azione ordinaria di Cassa di Risparmio di
Alessandria, da annullare per effetto della fusione.
Post fusione il capitale della Banca di Legnano risulterà sottoscritto per il 97,8% da Popolare di
Milano e per il restante 2,2% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Intesa Sanpaolo: Cucchiani, probabile partecipazione a prossima
asta BCE (Finanza.com) Milano, 7 febbraio
Intesa Sanpaolo potrebbe essere presente all'asta della Banca Centrale Europea di febbraio per l'erogazione
di finanziamenti alle Banche europee.
A dirlo l'Amministratore Delegato di Cà de Sass, Enrico Cucchiani, in occasione di un incontro con la stampa
a Milano, ripreso dalle maggiori agenzie di stampa.
Il top manager ha dichiarato che prenderà in esame le condizioni e che effettuerà le scelte al momento
opportuno, sottolineando comunque il ruolo importante, tempestivo e positivo assunto dalla BCE nel
risolvere il problema di liquidità degli Istituti di credito del Vecchio Continente.
Compagnia Sanpaolo: Chiamparino, sono un pallone non un
giocatore (Asca) Torino, 7 febbraio
Nelle voci che si rincorrono sulle candidature per la Compagnia di Sanpaolo e che ormai danno per scontata
la Presidenza per l'ex Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, lui getta acqua sul fuoco: ''Per adesso io non
sono niente, sono un pallone che viene preso a calci, non un giocatore''.
Ma dopo la sponsorizzazione esplicita manifestata dal Sindaco Fassino commenta: ''Confermo la mia
disponibilità al Sindaco con la gratitudine per la manifestazione di fiducia che pubblicamente ha dimostrato''.
Quanto alla necessità di un divorzio dalla politica nel caso Chiamparino debba assumente la guida della
Fondazione ''è ovvio che se va in porto questa cosa, uno fa una cosa o un'altra - ha osservato - sarebbe
sbagliatissimo perchè le due attività sono incompatibili''.
UniCredit: concluso il buyback dei titoli di debito
(Finanza.com), 7 febbraio
Concluso il buyback sui titoli di debito di UniCredit.
Piazza Cordusio in un una nota ha annunciato di aver accettato di acquistare i propri titoli di debito per
1,29 miliardi di nominale per i titoli denominati in euro e £ 473,3 Milioni con riferimento ai titoli
denominati in Sterlina.
Bankitalia: Salgono riserve ufficiali a gennaio, oro a 104,3 Mld
(LaPresse) Roma, 7 febbraio
Le riserve ufficiali della Banca d'Italia salgono a gennaio a 142,151 Miliardi di euro, contro i 133,937 Miliardi
di dicembre.
Lo comunica Via Nazionale in una nota.
Le riserve in valuta estera sono in lieve calo da 26,399 a 26,278 Miliardi di euro, mentre quelle in oro sono
cresciute da 95,924 a 104,339 Miliardi, per effetto di una rivalutazione di oltre 8 Miliardi.
Fin. Priv. stacca ai soci un dividendo da 2,43 milioni
(Milano Finanza), 7
febbraio
Era stata fondata nel novembre del 1988 per parcheggiare temporaneamente una quota del 2% del capitale
di Mediobanca nell’ambito del collocamento del 31% circa dell’Istituto, allora guidato da Enrico Cuccia, da
parte delle tre Banche d’Interesse Nazionale (Comit, Credit e Banca di Roma).
Da allora sono passati oltre 23 anni, ma Fin. Priv., nel cui capitale figurano ancora oggi alcune delle società
che una volta facevano parte del cosiddetto salotto buono di Via Filodrammatici, non è mai stata sciolta e
custodisce tuttora un pacchetto dell’1,67% di Mediobanca, vincolato al Gruppo B (quello riservato ai soci
privati) del Patto di sindacato della Banca d’affari.
E proprio quel pacchetto di azioni, grazie al dividendo staccato lo scorso novembre dall’Istituto guidato da
Alberto Nagel (0,17 euro per azione), è valso a Fin. Priv. per l’esercizio chiuso il 30 novembre 2011, un utile
netto di 2,28 milioni.
Ai soci della piccola finanziaria, che tra le sue attività ha anche una piccolissima interessenza nel capitale
delle Assicurazioni Generali, sono andati però complessivamente 2,43 milioni. L’Assemblea di bilancio,
tenutasi presso la sede della stessa Mediobanca in Piazzetta Cuccia lo scorso 22 dicembre e dove tutti i soci
erano rappresentati dal segretario del Patto di sindacato dell’Istituto, l’avvocato Cristina Rossello, ha infatti
deliberato di girare agli azionisti una cedola superiore al risultato di periodo attingendo in parte alla riserva
utili portati a nuovo.
Il dividendo dell’esercizio 2011 è dunque pari a quello staccato l’anno precedente.
La quota maggiore, pari a circa 696 mila euro, andrà a Fondiaria-Sai, che di Fin. Priv. è il primo socio con il
28,57%.
Pirelli, Fiat, Italmobiliare, Telecom Italia e Generali, tutte presenti nel capitale della piccola finanziaria con
quote paritetiche del 14,28%, riceveranno invece poco più di 348 mila euro.
Nonostante da tempo si parli di un possibile scioglimento di Fin. Priv., guidata dall’Amministratore Unico
Franco Zambon (un professionista considerato vicino al mondo di Piazzetta Cuccia), l'operazione è stato più
volte rimandata.
Il Patto di sindacato di Mediobanca, rinnovato lo scorso autunno, prevede tuttavia che «ove ne ricorrano i
presupposti, potranno essere attuate, previa autorizzazione dei competenti Organi, lo scioglimento di Fin.
Priv. o altre operazioni dirette a far conseguire ai soci della medesima la titolarità diretta delle azioni
Mediobanca, in proporzione alla partecipazione degli stessi al capitale di Fin. Priv., intendendosi che è
senz’altro autorizzato l’accrescimento delle partecipazioni conseguenti allo scioglimento di Fin. Priv.».
Il regolamento del Patto di sindacato della Banca d’affari ha attribuito inoltre alla Finanziaria la facoltà di
acquistare altre 1.410.494 azioni Mediobanca, pari a circa lo 0,16% del capitale.
Crisi: Morgan Stanley promuove le Banche italiane
(Borsainside), 7
febbraio
Morgan Stanley ha alzato oggi il suo rating su Intesa Sanpaolo da "Equal-weight" ad "Overweight" e su
UniCredit da "Underweight" ad "Equal-weight".
La casa d'investimento statunitense indica in una nota che dopo le recenti misure prese dalla BCE i
rischi sistemici e gli spread per i titoli di Stato, soprattutto quelli italiani, sono calati.
Grazie alle operazione di rifinanziamento a lungo termine dell'Eurotower si sarebbe inoltre ridotto il
rischio di una stretta creditizia in Italia.
Gli analisti sono diventati per questi motivi più ottimisti sulla redditività delle Banche italiane.
Generali Assicurazioni perderà 150 milioni, ma non toccherà il
dividendo (Milano Finanza), 7 febbraio
Generali Assicurazioni perde più del mercato a Piazza Affari, mettendo a segno una flessione dello
0,73% a 12,24 euro in una mattinata di grande volatilità per il Ftse Mib.
Gli analisti non si aspettano delle ulteriori perdite per quanto riguarda la Holding Telco nel quarto
trimestre 2011, dal momento che il prezzo delle azioni Telecom Italia è stato piatto nell'ultimo
trimestre dell'anno.
Tuttavia in attesa dei risultati, che verranno rilasciati il 20 marzo, Société Generale si aspetta una
perdita di 100-150 milioni di euro per il quarto trimestre 2011 per la Compagnia assicurativa legata
in buona parte all'esposizione alla Grecia, in linea con le perdite già riportate dai competitor.
Pertanto le previsioni del gruppo sull’utile netto 2012 sono state tagliate del 7,7% e si attestano ora
a 1,753 miliardi di euro.
Il dividendo 2011 invece sarà di 0,31 euro per azione sulla base di un payout ratio del 42%, in linea
con gli anni precedenti.
"Generali ha sempre pagato un dividendo e siamo certi che pagherà almeno un dps di 0,3 euro
per azione", hanno affermato gli analisti, che però non escludono un acconto parziale del
dividendo che probabilmente dipenderà dalla solidità del capitale.
Il Solvency 1 Ratio dovrebbe aver recuperato in una certa misura nel quarto trimestre scorso e
dovrebbe aggirarsi intorno al 130% circa rispetto al 118% della fine del terzo trimestre, così come
anche la solvibilità economica che dovrebbe aver marginalmente recuperato dal 126% di fine
settembre.
Il target price del titolo è stato fissato a 15,3 euro anche se persistono i rischi riguardanti i trend
macro nazionali, in particolare l'avversione ai Paesi GIIPS (Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo e
Spagna), anche se la società si è dimostrata relativamente forte finora.
Con i timori relativi ai titoli di Stato italiani e con le azioni che scambiano a un enterprice value 2012
di 0,8 volte, rispetto alle 1,07 volte degli altri assicuratori, la Banca francese conferma la
raccomandazione buy su Generali Assicurazioni in vista di una ristrutturazione del debito italiano.
Banca Generali: a gennaio raccolta netta record a 245 mln (Asca), 7 febbraio
La raccolta netta totale di Banca Generali a gennaio si è attestata a 245 milioni di euro, di cui 148 milioni
realizzati dalla rete Banca Generali e 97 milioni dalla rete Private.
Si tratta - si legge in una nota - del secondo migliore risultato di gennaio dal 2006 (245 milioni di euro contro i
289 milioni del 2006).
Continua con grande successo lo sviluppo di nuova clientela (circa 1.000 nuovi clienti a gennaio), che trova
in Banca Generali un'adeguata risposta alle proprie esigenze.
Dal punto di vista qualitativo si segnala un significativo progresso della componente gestita pari a 88 milioni
nel mese.
Nello specifico merita di essere evidenziato l'ottimo risultato realizzato da B. G. Più Italia, la nuova polizza
assicurativa, con garanzia sul capitale, la cui gestione separata è specializzata in titoli di Stato italiani e ha
realizzato un rendimento certificato del 5,52% nell'esercizio 2011.
Il contributo di B. G. Più Italia è stato pari a Euro124 milioni su un totale di Euro158 milioni di nuova
produzione assicurativa realizzati nel mese.
Inoltre, nell'ambito dei prodotti di risparmio gestito si sottolinea il buon successo delle gestioni patrimoniali a
capitale protetto (B. G. Target) con indirizzo di investimento specializzato sui mercati emergenti, che hanno
raccolto Euro11 milioni nel mese.
L'Amministratore Delegato di Banca Generali, Giorgio Girelli, ha commentato: ''L'inizio dell'anno per Banca
Generali è davvero ottimo.
Questo risultato conferma le nostre attese sul grande potenziale di crescita di Banca Generali, che si sta
sempre più confermando in virtù della grande professionalità delle sue reti e della sua diversificata gamma di
prodotti in portafoglio''.
Lavoro: Costalli (MCL), basta slogan su 'posto fisso' e Art. 18 (Asca) Roma, 7
febbraio
''La disponibilità di Raffaele Bonanni ad una ''robusta manutenzione' dell'art. 18 è un dato importante da
cui dobbiamo partire'': lo ha affermato il Presidente Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL),
Carlo Costalli.
''Evitiamo invece di esasperare il dibattito con inopportune dichiarazioni di Ministri spesso inadeguati che
dovrebbero concentrarsi di più sui problemi causati dal maltempo, affrontati in modo insufficiente.
L'obiettivo primario è cercare la via migliore affinchè anche gli istituti del lavoro possano dare un
contributo alla crescita per aggredire la disoccupazione giovanile coinvolgendo nel percorso le Parti
Sociali: su questi temi valuteremo l'operato del Governo'', ha aggiunto Costalli.
''E' necessario lavorare per verificare ogni opportunità sia dal punto di vista giuridico che economico ma un
deterrente contro abusi e discriminazioni va assolutamente tenuto in piedi'', ha concluso il Presidente del
MCL.
Lavoro: Cgia, in 2011 oltre 45mila posti 'inevasi', da commessi a
meccanici (Adnkronos) Roma, 7 febbraio
Nel 2011 sono stati 45.250 i posti di lavoro per i giovani che le imprese hanno dichiarato di non essere
riuscite a reperire sul mercato del lavoro, vuoi per il ridotto numero di candidati che hanno risposto alle
inserzioni (pari a circa il 47,6% del totale), vuoi per l'impreparazione di chi si è presentato al colloquio di
lavoro (pari al 52,4%).
E' questo il principale risultato emerso da una elaborazione effettuata dalla Cgia di Mestre su dati
Excelsior - Ministero del Lavoro.
A livello professionale, le figure più difficili da rinvenire sono state quelle dei
commessi (quasi 5.000 posti di lavoro di difficile reperimento);
dei camerieri (poco più di 2.300 posti);
dei parrucchieri/estetiste (oltre 1.800 posti);
degli informatici e telematici (quasi 1.400 posti);
dei contabili (quasi 1.270 posti);
degli elettricisti (oltre 1.250);
dei meccanici auto (quasi 1.250 posti);
dei tecnici della vendita (1.100 posti);
degli idraulici e posatori di tubazioni (poco più di 1.000 posti);
dei baristi (poco meno di 1.000).
Nei prossimi mesi, quando avremo il consuntivo riferito alle assunzioni avvenute nel 2011, ci sarà la
verifica.
''Nel frattempo, segnala la Cgia di Mestre, ''è alquanto paradossale che in una fase economica in cui la
disoccupazione giovanile ha toccato negli ultimi mesi il punto più alto, vi siano 45.250 posti di lavoro
'inevasi' tra i giovani sino a 29 anni.
Professioni che, nella maggioranza dei casi, richiedono una grossa preparazione alla manualità'', rileva la
Cgia.
Lavoro: Isfol, 542.000 i giovani in Apprendistato, -17% in due anni
(Adnkronos/Labitalia) Monza, 7 febbraio
Sono 542 mila i giovani in apprendistato, pari al 15% degli occupati tra i 15 e i 29 anni d'età.
Nel biennio 2009-2010, però si è registrato un calo complessivo del 17%, con punte più alte per il
segmento dei minorenni, soprattutto se occupati nelle aziende artigiane.
E' quanto emerge dal XII Rapporto di monitoraggio sull'apprendistato, appena pubblicato dal ministero del
Lavoro e realizzato grazie alla collaborazione dell'Isfol e dell'Inps.
Anche se il ricorso a questo istituto contrattuale è diminuito, l'Isfol sottolinea però dei segnali di ripresa.
"Sul fronte dei nuovi avviati si è avuta una contrazione del 27% nel 2009 - si legge nel Rapporto - ma l'anno
successivo si è tornati a un trend positivo del 2%.
Inoltre, nonostante la crisi in atto, il numero di apprendisti il cui contratto è stato trasformato a tempo
indeterminato è comunque rimasto stabile nel 2009 ed è addirittura aumentato del 12% nel 2010.
Rispetto ai contratti non standard, l'apprendistato continua ad offrire maggiori possibilità di passare a una
condizione lavorativa stabile".
Quello 'professionalizzante' è l'Apprendistato più diffuso.
I minori in Apprendistato sono in netto calo da anni e nel 2010 corrispondono a 7.700 unità, comunque
assunti con contratto professionalizzante, visto che quello per il diritto-dovere non è mai partito.
Gli Apprendisti in alto apprendistato sono solo qualche centinaio.
Lavoro: in primi 3 mesi 2012 fra under 30 più neo-Imprenditori che
posto fisso (Adnkronos/Labitalia) Monza, 7 febbraio
In Italia, nei primi tre mesi del 2012 i nuovi giovani imprenditori supereranno gli under 30 che troveranno
il posto fisso.
Saranno, infatti, circa 19mila i giovani non ancora trentenni che in Italia, secondo le stime della Camera di
Commercio di Monza e Brianza su trend 2011, apriranno un'attività in proprio da qui a fine marzo,
trovando lavoro per sé e dando lavoro a circa 6.000 addetti.
Solo poco meno di 18mila, invece, gli under 30 che da qui a fine marzo troveranno un posto di lavoro con
Contratto a Tempo Indeterminato.
Complessivamente, tra Tempo Determinato, Indeterminato e altre forme contrattuali, le imprese italiane
in questo periodo di tempo offriranno lavoro a 52mila under 30 (rispetto all'ultimo trimestre del 2011
+20mila unità), circa un terzo del totale delle nuove assunzioni.
Le imprese under 30 apriranno soprattutto in Lombardia (16% del totale delle nuove iscrizioni stimate per
il primo trimestre del 2012 in Italia), Piemonte (10%) e Campania (9%), scegliendo in primo luogo il settore
dei servizi (48,3%).
Mentre tra le professioni più richieste per i giovani dalle imprese c'è quella del commesso (51% delle
richieste per questa professione riguarda un giovane), secondo la stima dell'Ufficio studi della Camera di
Commercio di Monza e Brianza su dati Sistema Informativo Excelsior e Registro Imprese.
Lavoro: Bonanni, posto fisso? In Italia è l'unico modo per avere mutuo
(Asca) Roma, 7 febbraio
''E' chiaro che i giovani vogliono un posto fisso, mi pare banale, d'altronde in Italia è l'unico modo per avere
un mutuo''.
Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni risponde così alle dichiarazioni dei Ministri dell'Interno,
Anna Maria Cancellieri e del Lavoro, Elsa Fornero sul posto fisso.
Parlando dai microfoni del Gr3 Bonanni aggiunge: ''Perchè meravigliarsi di questo?
C'è da meravigliarsi di altro e cioè che, al di la di tutte le chiacchiere che si fanno, un contributo affinchè
l'economia sia più forte, per dare più lavoro per tutti, anche quello flessibile, non c'è''.
Confindustria: Bombassei, mia squadra sarà come Governo professori
(Asca) Treviso, 7 febbraio
''Se sarò eletto Presidente di Confindustria, farò una squadra di eccellenze, molto stretta, sul modello di
quella del Governo dei professori''.
Lo ha detto Alberto Bombassei, uno dei due candidati alla Presidenza di Confindustria (l'altro è Giorgio
Squinzi), dicendo di condividere quanto dichiarato recentemente da Luca Cordero di Montezemolo sulla
necessità di una ''discontinuità'' con l'attuale Presidenza.
''Sarà una squadra - ha aggiunto Bombassei - molto stretta, di grande capacità, capace di esprimere delle
eccellenze in ciascun settore, perchè se vogliamo rimodernare il sistema di Confindustria, dobbiamo
appunto cercare delle eccellenze''.
Casa: Immobiliare.it,
Immobiliare.it solo 12,7% ha certificazione energetica (Asca) Roma, 7
febbraio
Dopo un mese dall'obbligo legale solo una minima percentuale degli immobili ha un certificato
energetico valido.
Secondo Immobiliare.it,
Immobiliare.it infatti, la strada per mettersi in regola sembra ancora lunga e a un mese
dall'entrata in vigore della normativa sulla certificazione energetica solo il 12,7% degli immobili in
vendita o locazione è in possesso del certificato (obbligatorio) di prestazione energetica.
''Se nei primi giorni di gennaio - dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo
Immobiliare.it - analizzando gli oltre 700mila annunci presenti sul nostro sito avevamo rilevato un
4,7% di inserzioni in regola, a distanza di un mese mesi la situazione è migliorata.
Le differenze tra regione e regione però sono nette e mostrano una reazione non uniforme
all'introduzione della normativa''.
Nord, Centro e Sud stanno avendo un atteggiamento diverso: nel Nord Est, ad esempio, la
percentuale di annunci con certificazione energetica è salita al 18,9%, mentre a Nord Ovest è al
15,6%; al Centro Italia siamo all'8,8% e al Sud al 3,8%.
Tra le Province, quelle con i livelli più elevati di certificazione sono Bolzano (oltre un annuncio su
quattro, il 25,6%) e Trento (22,0%), seguite a distanza da Milano (11,3%) e Torino (10,2%).
Roma è ferma al 5,2%, mentre il fanalino di coda dell'indagine è Palermo, che arriva allo 0,9%.
La ragione per cui sono relativamente pochi gli immobili già in regola è da ricercare, forse, nel fatto
che ad oggi l'unica Regione che sanziona il mancato adempimento dell'obbligo è la Lombardia
(previste multe fino a 5.000 Euro) che, comunque, è stata costretta dalla levata di scudi dei
proprietari di casa e dei professionisti di settore a mitigare l'introduzione della norma: non sono
sanzionabili gli annunci che fanno riferimento ad un Contratto sottoscritto entro il 31 dicembre
2011.
I problemi maggiori, inutile negarlo, li hanno i privati: solo l'1,5% degli annunci pubblicati da loro è
dotato di indicazione della classificazione energetica dell'immobile messo in vendita o affitto (vs il
12,9% degli annunci pubblicati da agenzie).
Fondi pubblici stanziati per progetti della casta
(Wall Street Italia)
New York, 7 febbraio
Basterebbe questi due esempi per far gridare allo scandalo: un senatore dell'Alabama ha stanziato più
di 100 milioni di dollari di soldi pubblici nel rinnovo del centro di Tuscaloosa, vicino al suo ufficio
commerciale.
Un deputato della Georgia ha ottenuto 6,3 milioni dollari dai contribuenti statunitensi per ricostituire
una spiaggia che si trova a circa 900 metri dalla sua villa delle vacanze.
Un rappresentante del Michigan ha stanziato 486 mila dollari per aggiungere una pista ciclabile in un
ponte a pochi passi da casa sua.
Secondo un'indagine esclusiva effettuata dal Washington Post, 33 membri del Congresso Usa hanno
investito più di 300 milioni di dollari pubblici in decine di progetti edilizi o di lavori di rinnovo in
strutture che si trovano accanto (nel giro di meno di due miglia) a beni immobili di loro proprietà.
Crisi: Cgia Mestre, indebitamento famiglie sfiora i 20mila euro
(Asca) Roma, 7
febbraio
Con la crisi le famiglie sono sempre più in affanno: dal settembre 2008 allo stesso mese del 2011, l'indebitamento
medio delle famiglie italiane è aumentato del +36,4%: in termini assoluti, invece, l'importo medio in capo a
ciascuna famiglia italiana si è attestato attorno ai 20.000 euro (precisamente 19.981).
A livello territoriale i nuclei familiari più in difficoltà sono stati rilevati in Provincia di Roma (indebitamento
medio pari a 29.287 euro), seguono quelli residenti in Provincia di Lodi (28.470 euro) e quelli in Provincia di
Milano (28.251 euro).
In termini complessivi, invece, lo stock di debito che pesa su tutte le famiglie italiane ammonta a poco più di 503
Miliardi di: una cifra che oggettivamente fa tremare i polsi.
Sono questi i principali risultati che emergono dalla periodica rilevazione sull'indebitamento medio delle famiglie
italiane realizzata dall'Ufficio studi della CGIA di Mestre.
Questi dati, ricorda la CGIA, si riferiscono all'indebitamento medio delle famiglie consumatrici con il sistema
bancario, causato dall'accensione di mutui per l'acquisto della casa, dai prestiti per l'acquisto di beni mobili, dal
credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.
''In linea generale - dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - abbiamo riscontrato che
l'incidenza del debito sul reddito familiare è maggiore tra i nuclei con disponibilità economiche medio-basse.
Appare evidente che il perdurare della crisi rischia di accentuare questa situazione.
Inoltre, abbiamo appurato che la situazione economica delle famiglie meno abbienti residenti nelle grandi aree
metropolitane è mediamente peggiore di quella registrata dai nuclei ubicati nelle realtà urbane medio piccole.
Infatti, a parità di reddito, nelle piccole realtà urbane la crisi si sente meno perchè il costo della vita è inferiore''.
Comunque, sottolineano dalla CGIA, è importante tenere presente anche un altro aspetto. ''Se le Province italiane
più esposte con le Banche sono anche quelle che presentano mediamente i livelli di reddito più elevati - conclude
Bortolussi - è chiaro che la quota di indebitamento medio raggiunto è stato condizionato dalle politiche di
investimento realizzate dalle famiglie più ricche che, dopo l'avvento della crisi finanziaria, hanno decisamente
intensificato l'accensione di mutui per l'acquisto o la ristrutturazione di beni immobili”.
Ritornando ai dati, le realtà familiari più ''virtuose'' sono concentrate al Sud.
Se l'indebitamento medio delle famiglie residenti in Provincia di Vibo Valentia era nel settembre scorso era di
9.342 euro, ad Enna toccava gli 8.845 ed in Ogliastra gli 8.593 euro.
Infine, la più importante variazione di crescita dell'indebitamento registrata tra il settembre 2008 e lo stesso mese
del 2011, ha interessato le famiglie di Livorno (+57,1%).
Segue Grosseto (+56,4%) e al terzo posto di questa speciale graduatoria la Provincia di Asti (+55,5%).
Lo Stato Usa dell'Indiana elimina i privilegi sindacali (Italia Oggi), 7 febbraio di
Elisabetta Iovine
L'Indiana è il ventitreesimo Stato americano ad abolire il privilegio sindacale della contribuzione
obbligatoria dei Lavoratori alle Organizzazioni che rappresentano i Lavoratori.
Una misura deliberata dal Governatore repubblicano Mitch Daniels, che costituisce una sconfitta pesante
per il movimento sindacale e per il Partito democratico.
La notizia è stata invece accolta favorevolmente dalle Associazioni datoriali e dai politici repubblicani,
secondo i quali ormai l'Indiana è diventato il miglior luogo per attirare gli investimenti privati.
Essi ritengono che la deindustrializzazione degli Stati del Nord Est, in atto da più di trent'anni, si sia
verificata nel momento in cui gli Stati del Sud come il Tennessee, la Carolina, la Georgia e il Texas hanno
sedotto le imprese e approfittato della creazione di nuovi posti di lavoro.
L'insediamento di realtà straniere al Sud come Toyota, Michelin, Daimler e Nissan, la cui manodopera non
è iscritta al Sindacato, è citata come esempio.
Al Nord Est, invece, così come sulla costa occidentale, si continua ad applicare il regime che favorisce il
potere dei Sindacati sia nelle aziende private sia in quelle pubbliche.
Se la maggioranza degli addetti ha scelto di farsi rappresentare da un'Organizzazione, tutti i Dipendenti
devono versare il contributo.
Le quote vengono prelevate automaticamente dagli stipendi.
In cambio, il Sindacato Unico detiene il monopolio della negoziazione sui Contratti di Lavoro.
I repubblicani dell'Indiana hanno raggiunto il loro obiettivo: cosa che non è riuscita ai loro colleghi
dell'Ohio, del Minnesota, del Montana e del New Hampshire.
Al di là della questione di favorire la competitività e l'impiego, i repubblicani hanno voluto limitare il
finanziamento sistematico del Partito democratico attraverso le quote obbligatorie versate ai
rappresentanti dei Lavoratori.
Nel momento in cui le Organizzazioni sono minoritarie, cioè laddove i repubblicani sono al potere, gli
eletti democratici boicottano le sessioni parlamentari per impedire che vengano dibattute leggi come
quella entrata in vigore nell'Indiana.
Una battaglia che, dal campo lavorativo, si trasferisce a quello squisitamente politico.
L'estratto conto è meglio online (Italia Oggi), 7 febbraio
I conti correnti abilitati a operare via internet sono 17,3 milioni, in aumento di oltre il 12% rispetto al 2009. Lo rileva
l'ABI, nel settimo rapporto su «La multicanalità delle Banche», messo a punto dal Consorzio Bancomat.
Di questi 17,3 mln, 10,7 milioni sono esclusivamente online, più del doppio rispetto ai 4,2 milioni dell'anno precedente.
Ogni conto effettua in media 1,5 accessi a settimana pari a 64 in 12 mesi.
Con 823 milioni di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di conto corrente richieste alle Banche, la
consultazione dell'estratto conto è l'operazione più frequente (in media 1,7 volte a settimana).
Al secondo posto, invece, si confermano i bonifici: nel 2010 ne sono stati fatti 57,4 milioni via internet (pari al 40% del
totale), per oltre 68,2 miliardi di euro.
Seguono le ricariche del cellulare (33,3 milioni per un miliardo di euro), i pagamenti online (31,4 milioni per 36,3
miliardi di euro) e le ricariche delle carte prepagate (7,6 milioni per 493 milioni di euro).
Oggi naviga il 53% dei conti correnti, in un anno oltre il 12% in più.
In generale, secondo lo studio, operare con la Banca utilizzando Internet, cellulare o telefono per accedere al proprio
conto corrente, è una consuetudine sempre più diffusa tra gli italiani: oltre 18 milioni di conti, pari al 55% del totale,
infatti, sono abilitati ad almeno uno dei canali alternativi allo sportello tradizionale (+12,2% rispetto al 2009).
I conti abilitati al phone banking sono 10,1 milioni, pari al 31% del totale dei conti correnti delle famiglie e in linea con
gli 11 milioni registrati nel 2009.
In un anno, la «banca telefonica» ha fatto registrare oltre 47 milioni di contatti complessivi per chiedere informazioni
sul conto corrente (27,5 milioni di richieste) o sull'attività di trading (12,8 milioni) o su bonifici (2,5 milioni per 2,9
miliardi di euro), 1,5 milioni di ricariche telefoniche (43 milioni di euro), 611 mila ricariche di carte prepagate (43
milioni di euro) e 1,2 milioni di operazioni in Borsa (1,2 miliardi di euro).
Dal rapporto emerge anche che il rapido affermarsi di cellulari di nuova generazione, smartphone e tablet ha
radicalmente cambiato la concezione di questo canale, facendo di fatto coincidere le abilitazioni al mobile banking con
quelle al canale online.
Licenziata, fa causa alla SNCF (Italia Oggi), 7 febbraio
Un'addetta delle Ferrovie Pubbliche Francesi (SNCF), Soazig Parassols, 26 anni, è stata lasciata a piedi perché arrivava
sempre in ritardo al lavoro.
Il suo Contratto non è stato ufficializzato al termine del periodo di prova.
Come ha scritto l'azienda nella sua lettera indirizzata alla giovane donna, il suo atteggiamento nuoce al buon
funzionamento dell'impresa.
Ma Parassols non si è data per vinta e ha fatto causa alla SNCF.
Ella ha sottolineato che i suoi ritardi erano dovuti alla distanza tra il suo domicilio e il posto di lavoro (circa 60
chilometri), ma soprattutto ai forti ritardi proprio dei treni SNCF che ella utilizzava per arrivare a destinazione.
Il suo avvocato, nel presentare ricorso, ha osservato che la buona volontà della donna non è riuscita ad avere la meglio
sulla disorganizzazione delle ferrovie: una situazione definita assolutamente ingiusta e inaccettabile per chi ha appena
trovato un'occupazione ritenuta adatta alle proprie esigenze e competenze.
Egli ricorda l'obbligo di puntualità dei trasporti e la continua presenza di disfunzioni sulla linea incriminata.
Perciò l'avvocato chiede, per la sua assistita, 15 mila euro di risarcimento morale e 30 mila euro di risarcimento
finanziario.
La decisione dei giudici è attesa il 27 marzo.
Per ascoltare in tempo la sentenza, meglio non arrischiarsi a prendere il treno.