Kuwait - Lookout News

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Capitale: Kuwait City
mEDio oriEntE
Kuwait
Ordinamento: Emirato costituzionale
Superficie: 17.820 km²
Popolazione: 2.695.316
Religioni: islamica (70% sunnita, 30% sciita), cristiana, indu
Kuwait City
Livello di criticità:
Lingue: arabo, inglese
Moneta: dinaro kuwaitiano (KWD)
PIL pro capite: 43.800 USD
POLitiCa
Ex protettorato britannico, il Kuwait diventa indipendente nel 1961. in base alla Costituzione promulgata il 16 novembre
1962, l’emiro è il capo dello Stato - e la carica è ereditaria all'interno della dinastia al-Sabah - mentre il governo è retto da
un Primo ministro nominato dall'emiro. Sulla scia della Primavera araba, le proteste del 2011 hanno portato alle dimissioni
dell'ex capo dell'esecutivo, nasser mohammed Al-Ahmed Al-Sabah, sostituito da Jaber al-mubarak al-Hamad al-Sabah,
tuttora in carica dopo le parlamentari del dicembre 2012. in passato, a causa della forte minoranza palestinese che viveva
nel Paese, il Kuwait ha risentito delle conseguenze delle guerre arabo-israeliane, della creazione nel 1968 dell’oLP e delle
tensioni tra palestinesi e altri Paesi arabi (come durante il settembre nero giordano del 1970 o la guerra civile libanese del
1975). Gli investimenti nell’industria petrolifera e la conseguente crescita economica hanno attirato nel Paese numerosi
investitori e lavoratori stranieri. negli anni Settanta, il Kuwait ha nazionalizzato la Kuwait oil Company (Q8), terminando
la partnership con British Petroleum e Gulf oil. Dopo essere stato alleato dell’iraq durante la guerra contro l’iran, il 2 agosto
del 1990 il Kuwait viene invaso e annesso dallo stesso iraq. La monarchia viene deposta e viene insediato un governatore
iracheno (Ali Hasan al-majid). non tollerando l’invasione dell’iraq, il Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite autorizza a
intervenire militarmente una coalizione di 34 paesi guidata dagli Stati Uniti. il 27 febbraio 1991 si conclude la Guerra del
Golfo con la liberazione del Kuwait e il reinsediamento dell’emiro, rifugiatosi temporaneamente a taif, in Arabia Saudita.
La guerra causa una catastrofe ambientale ed economica in tutta l’area del Golfo e il Kuwait paga 17 miliardi di dollari
come rimborso spese alla coalizione. nel 2003 il Paese è nuovamente teatro di una massiccia presenza di truppe straniere
nel conflitto guidato dagli Stati Uniti contro l'iraq per via della presunta presenza di armi di distruzione di massa nel paese
di Saddam Hussein.
ECONOMia
in Kuwait il petrolio fornisce la quasi totalità delle entrate dello Stato, registrando un Pil annuo pro capite tra i più alti del
continente. nonostante le gravissime perdite causate dal doppio conflitto con l’iraq e la recessione produttiva registrata fino
al 1995, il Paese - sesto al mondo per riserve petrolifere - ha saputo ripristinare l’industria degli idrocarburi, puntando sulla
promozione del settore privato e pianificando la privatizzazione di alcune imprese statali. La ripresa è stata favorita dall’aumento dei prezzi del petrolio nei primi anni Duemila, nonché dalla caduta in iraq del regime di Saddam Ḥussein, che ha contribuito a ricreare le condizioni per il ritorno degli investitori stranieri. La produzione petrolifera è controllata integralmente
dalla Kuwait oil Company (Q8), dopo la sua completa nazionalizzazione. i giacimenti più ricchi sono situati nelle zone di Burgan, magwa, Al-Aḥmadī, mutriba. La produzione del gas naturale è destinata invece quasi esclusivamente al consumo
interno. Al fine di diversificare la produzione manifatturiera è stata creata una vasta zona industriale attorno al porto di Shua'ibah, dove operano impianti generatori di elettricità di origine termica, alcuni stabilimenti di concimi chimici e un colossale
impianto di dissalazione dell'acqua marina, tutti alimentati da gas naturale. il Kuwait può contare anche su stabilimenti chimici e petrolchimici, officine meccaniche, cementifici e fabbriche di materiali da costruzione. È, inoltre, membro del Consiglio
di Cooperazione del Golfo (CCG), deputato alla promozione delle relazioni commerciali con altri Paesi.
CRitiCitÀ
il Kuwait è a basso rischio di criminalità, sebbene i fenomeni di questo tipo siano in leggero aumento negli ultimi anni. A Kuwait
City le aree a rischio sono le zone vicino all’aeroporto e i quartieri di Farwaniya e Khaitan. Da evitare anche i dintorni di Arifjan,
le città di Jahra, Qurain, Umm al-Haimam e Wafra. Frequenti gli scioperi, in particolare tra gli occupati del settore petrolifero
per motivazioni salariali. negli ultimi cinque anni sono divenute più frequenti le manifestazioni contro il governo e gli scontri
a carattere religioso tra sunniti e sciiti, anche in conseguenza della guerra con l’iraq. Un fattore di rischio è rappresentato
dalla presenza di numerose armi e munizioni rimaste nel Paese dopo i due conflitti con l’iraq. Vi è inoltre da segnalare la presenza di mine e altri residuati bellici nelle zone desertiche, in particolare al confine settentrionale. il quadro regionale, ad
ogni modo, è altamente instabile: la presenza di interessi occidentali e l’esistenza di cellule terroristiche nel Paese rendono il
rischio terrorismo medio. il gruppo endogeno più organizzato è quello dei Leoni della Penisola, collegato con la brigata saudita
al-Haramain e tramite questa ad Al Qaeda: smantellato nel 2005, non sembra essere stato rimpiazzato da allora. maggiori
rischi sembrano provenire da reti di terrorismo esogeno, in particolare da quelle operanti in Arabia Saudita.