Lifits, estri pianistici tra Schubert e Liszt: note da incorniciare

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Lifits, estri pianistici tra Schubert e Liszt: note da incorniciare
Cultura e spettacoli
La Ricci diventa suora detective
Lucio Dalla in un fumetto
Lucio Dalla “entra” in una storia a fumetti
ambientata nel 1975 in terra emiliana prima
della morte di Alceste Campanile, militante
di Lotta. Dalla nell’occasione canta a Reggio.
Ultimo ciak a Modena per
la nuova fiction Rai “Che
Dio ci aiuti”, una serie tv
tra la commedia e il giallo
che vede protagonista Elena Sofia Ricci, negli insoliti panni di una suora
reduce da un passato trascorso nella malavita.
Rap di Marracash a Podenzano
Chiusura in crescendo alla Festa della Birra di Podenzano con il concerto
del rapper milanese Marracash, per la prima volta
nel Piacentino dove fa
tappa con il Rivincita
Tour. Concerto aperto
dia piacentini Et3 Gang.
LIBERTÀ
Lunedì 13 giugno 2011
30
Mostra di Ruina a Federimpresa
Da oggi fino al 30 luglio
nello spazio espositivo di
Upa Federimpresa, strada della Raffalda 14, si ptoranno vedere le ultime
composizioni del pittore
Francesco Ruina caratterizzate da densità materica e sfondi informali.
VALTIDONE FESTIVAL - Nella chiesa di Campremoldo Sopra il giovane ma già affermato musicista uzbeko ha aperto trionfalmente la rassegna
Lifits, estri pianistici
tra Schubert e Liszt:
note da incorniciare
di FABIO BIANCHI
utti i piacentini conoscono e apprezzano il
Valtidone Festival, ben
strutturata kermesse musicale di respiro internazionale diventata anche fucina di
talenti per aver valorizzato
meritevoli giovani. Infatti, a
differenza di trasmissioni televisive oggi in voga ma dominate dall’effimero, sono
qui sempre emersi candidati
abili e motivati come il pianista Michail Lifits (nato nel
1982 in Uzbekistan) che ha inaugurato l’edizione 2011
del Festival nella gremita
chiesa di Campremoldo Sopra di Gragnano Trebbiense.
Aprire tale manifestazione
dopo essersi, quasi alla prima esperienza internazionale, aggiudicato il premio pianistico “Silvio Bengalli 2003”
ed aver vinto prestigiosi premi in tutt’Europa, non ultimo nientemeno che il “Busoni”, è un biglietto da visita
speciale.
Dopo la presentazione dei
sindaci di Gragnano, Andrea
Barocelli, e di Pianello, Gianpaolo Fornasari, pure presidente della Fondazione Valtidone Musica, il direttore artistico del festival Livio Bollani - ringraziati sostenitori e
sponsor, tra cui Fondazione
Libertà ed Editoriale Libertà
- ha ricordato che «bisognerebbe esportarlo in altre valli perché, facendo sistema a
livello territoriale, si possono
raggiungere grandi traguardi. Quest’anno abbiamo pareggiato il record di qualche
T
Momenti del concerto del pianista uzbeko Michail Lifits nella chiesa
di Campremoldo Sopra:esecuzioni di alta scuola(foto Bersani)
anno fa con oltre 360 iscritti
provenienti da 40 diverse nazioni. E’ un importante momento di vita per tutta la vallata. Abbiamo inoltre istitui-
to nuove iniziative come
Contatti Valtidone 2011,
workshop di fotografia per
far conoscere Piacenza grazie al nostro fotografo uffi-
ciale Massimo Bersani».
L’esibizione di Lifits è stata
allora dimostrazione di altissima professionalità, strabiliante sensibilità musicale e
rigoroso senso della forma
come anche confermato dall’ambizioso programma. Inizio con la Sonata il Sol maggiore D 894 op. 78 di Franz
La regista Alice Rohrwacher
stasera al Jolly di San Nicolò
“La grammatica dei conflitti”:
Novara a Milano col suo libro
di ANNA ANSELMI
conflitti come ostacoli da evitare o non piuttosto risorse
da sfruttare per crescere e
raggiungere una maggiore maturità personale? Il pedagogista
piacentino Daniele Novara, fondatore e direttore del Centro psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti, ha raccolto il
frutto della sua attività ultraventennale su un corretto e sano
modo di litigare nel libro La
grammatica dei conflitti, editore
Sonda, che verrà presentato oggi alle ore 18 alla libreria Feltrinelli, in via Manzoni 12, a Milano. Oltre all’autore, interverranno: Marzio Quaglino, giornalista
Rai, e Fulvio Scaparro, psicoterapeuta e collaboratore del “Corriere della sera”.
Il volume, adatto alla lettura
anche da parte dei non speciali-
tasera alle 21.30 al cinema
Jolly di San Nicolò appuntamento con il film Corpo
celeste scritto e diretto da Alice
Rohrwacher ma soprattutto con
la regista che sarà presente in sala per incontrare il pubblico. Al
suo debutto dietro la macchina
da presa, Alice Rohrwacher (sorella dell’attrice Alba), ha confezionato un’opera molto applaudita al Festival di Cannes in cui
racconta di un’adolescente alle
prese con un ambiente chiuso, ipocrita, devoto solo alle leggi del
consumismo. La protagonista è
Marta, 13 anni, 10 dei quali vissuti in Svizzera con la famiglia,
prima di tornare in Calabria ed è
qui che si consuma il traumatico
confronto con una realtà in ap-
S
parenza impermeabile ai sentimenti più veri. Marta (Yile Vianello) sperimenta questa chiusura soprattutto nel gruppo di
catechismo di una parrocchia
guidata da un prete (Salvatore
Cantalupo) la cui vocazione
poggia più sul desiderio di affermazione personale e sociale, che
non sui valori della fede e dello
spirito di servizio, quali invece
sono testimoniati quotidianamente da molti altri sacerdoti.
Eppure la dottrina pare rivestire
un ruolo centrale nella vita di
Marta più di quanto si possa immaginare accada per i suoi coetanei. Su quel microcosmo il film
si sofferma per rappresentare
ansie, progetti, delusioni di una
piccola comunità, che ancora si
interroga sulle innovazioni postconciliari ed è in attesa di un
I
Alice Rohrwacher firma «Corpo celeste»
crocifisso figurativo che possa
sostituire quello stilizzato poco
gradito ai parrocchiani. Marta si
prepara alla Cresima, cammino
che la porta a contatto con adulti incapaci di capirla, presi da
problemi e stanchezza, come è il
caso della madre (Anita Caprioli), mentre i giovani si limitano a
recitare formule a memoria e inseguire i miti di facili successi.
sti, si sofferma sulla necessaria
distinzione tra conflitto e violenza, per poi prendere in considerazione gli elementi che concorrono a determinare un conflitto,
nell’ottica del suo superamento
tramite l’approccio maieutico, ispirato agli insegnamenti di Danilo Dolci. Brevi citazioni filosofico-letterarie introducono ciascun capitolo, in cui la trattazione teorica è arricchita da schemi grafici ed esempi pratici, estrapolati dall’esperienza diretta
dell’autore, al fianco di genitori,
educatori, insegnanti impegnati
nel compito di aiutare i più giovani a diventare adulti responsabili. Il volume si rivolge comunque a tutti, perché le situazioni
potenzialmente di conflitto, che
Novara suggerisce di affrontare
attraverso l’arte della maieutica,
Schubert, poco proposta e
considerata dalla critica una
delle composizioni più impegnative, che è stata resa
con piglio autoritario e fraseggio sempre ben variato
nei tempi trovando in alcuni
picchi un singolare coagulo
espressivo. Lifits ha così potuto variare nello stile grazie
anche alla conformazione
della Sonata con quattro movimenti progressivamente
più rapidi, i primi due sono
in prevalenza lirici, i secondi
danzanti. Quindi quattro lieder da Franz Liszt trascritti
da Schubert - Der Müller und
der Bach, Auf dem Am Wasser
zu singe, Ständchen e Gretchen am Spinnrade - eseguiti con attenzione estrema ai
principi ispiratori del Romanticismo. Poi Studio d’esecuzione trascendentale n. 9.
La ricordanza di Liszt forse
meno esuberante degli altri
ma comunque, fra note accarezzate e perlate, pregno
degli umori tipici del maestro ungherese.
Infine nel Mephisto-Walzer
n. 1 Lifits, pur potendo sfoggiare un estremo virtuosismo, ha invece preferito
puntare su scintillante mobilità di suoni, perfetta scansione dinamica e temporale.
Scaletta incantevole, a tratti
impervia, comunque debitrice al pianismo puro e assoluto del geniale Liszt di cui
quest’anno ricorre il bicentenario della nascita (1811-86)
in cui Lifits ha ribadito non
solo consumata abilità da esecutore ma soprattutto
spessore interpretativo, vivida immaginazione e grandissima accuratezza.
A fine performance, visto
da vicino, forse per timidezza, Lifits mostrava understatement quasi da maestro zen
ma - per formazione cosmopolita - anche carattere forte, buon gusto e solida cultura. L’agilità di dita lo relegano
nell’empireo dei pianisti romantici, nella ristretta schiera dei prestidigitatori della
tastiera, ultimo anello di una
catena di virtuosi risalente a
ritroso forse allo stesso Liszt.
Fabio Bianchi
Lo psicopedagogista Daniele Novara
ossia facendo tesoro di capacità
che abbiamo a disposizione senza magari esserne consapevoli,
sono compagne quotidiane sul
lavoro, in famiglia, tra vicini di
casa. L’importante, evidenzia
Novara, è imparare a vivere i
conflitti come «componenti
creative della vita, alleate importanti della convivenza».
a. ans.