RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
LICEO CLASSICO PSICOPEDAGOGICO
“G. CESARE – M. VALGIMIGLI”
Classico – Linguistico – Scienze della Formazione – Scienze
Sociali
Segreteria :Via Brighenti, 38 – 47921 RIMINI
Tel. 0541-23523 Fax 054154592
C.F. 91059030402
[email protected]
www.liceocesarevalgimigli.it
RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Indirizzo di Studi: classico
Anno Scolastico: 2010/2011
Classe: III Sezione: D
MEMBRI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Insegnanti
Materie
Trubbianelli Sonia
Italiano
De Luca Marinella
Latino
De Luca Marinella
Greco
Rossi Dalmazio
Storia
Rossi Dalmazio
Filosofia
Benigni Elena
Matematica
Cantelli Mario
Fisica
Boldrini Marina
Inglese
Gorini Anna
Scienze
Bonifazi Lorenza
Storia dell’arte
Bertozzi Alberto
Educazione fisica
Messina Cristian
Religione
1
PROFILO DELLA CLASSE
La classe presenta un quadro mediamente positivo per quello che riguarda il profitto,
ma assai eterogeneo per quanto concerne l’interesse per gli argomenti svolti nelle
varie discipline, sia umanistico-letterarie che scientifiche.
A un gruppo (maggioritario!) di alunni che ha partecipato attivamente ai lavori
scolastici se ne è affiancato uno che non ha mostrato la stessa partecipazione e
sensibilità. Tuttavia, a parere del Consiglio di classe ciò è dovuto più a un
atteggiamento di “sfida” che a vero disinteresse, più all’ostentazione di
un’esuberanza indirizzata verso altre preoccupazioni, altri interessi che a un autentico
menefreghismo nei confronti delle proposte culturali. D’altra parte, non è mai venuto
meno nella maggior parte uno spiccato senso del dovere per il lavoro svolto. Va
altresì evidenziato il fatto che tale atteggiamento ha comunque talvolta creato un
clima nella classe che non è stato sempre facile da gestire.
Nel corso degli anni c’è stato un sensibile miglioramento nella crescita culturale e
umana. Soprattutto da questo ultimo punto di vista, è opportuno rilevare la buona
disponibilità nei confronti di alunni ripetenti provenienti da altre sezioni, consentendo
loro di inserirsi bene e di instaurare buoni rapporti di collaborazione e di aiuto
reciproco. Tale maturità è poi emersa in alcune situazioni extra-scolastiche, come per
esempio le gite scolastiche, ricevendo spesso l’encomio di persone e istituzioni
esterne alla scuola. La componente maschile, pur numericamente inferiore e in virtù
della forte personalità di alcuni alunni, ha determinato in misura rilevante l’atmosfera
della classe. Non sono mancati per questo momenti di tensione, sia tra i ragazzi
(soprattutto con la componente femminile) sia tra questi e gli insegnanti. Tali
momenti, però , sono sempre stati superati, grazie soprattutto alla disponibilità al
dialogo da parte tanto degli alunni che dei docenti.
Va inoltre evidenziato il fatto che il loro attivismo li ha resi partecipi alla vita
dell’Istituto nella sue varie forme: negli organi istituzionali (assemblee, Consiglio di
Istituto, Consulta provinciale), nell’attività teatrale e in quelle ricreative in genere.
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STORIA DELLA CLASSE
COMPOSIZIONE
ESITI
ISCRITTI
RITIRATI O
RESPINTI
PROMOSSI
TRASFERITI
TOTALE n° 26
1° ANNO
TOTALE n° /
(ripetenti n° /
provenienti da altre scuole n°/)
TOTALE n° 26
TOTALE n° /
(rimandati n°…)
TOTALE n° 26
2° ANNO
TOTALE n° /
(ripetenti n° /
provenienti da altre scuole n°/)
TOTALE n° 2
TOTALE n° 24
(rimandati n°…)
TOTALE n° 26
3° ANNO
TOTALE n° 1
(ripetenti n° 2
TOTALE n° 2
TOTALE n° 23
(rimandati n°…)
da altre scuole n°/)
TOTALE n° 27
4° ANNO
TOTALE n° 2
(ripetenti n° 4
TOTALE n°/
TOTALE n° 25
(rimandati n°…)
provenienti da altre scuole n°/)
TOTALE n° 27
5° ANNO
TOTALE n°/
(ripetenti n° 1
provenienti da altre scuole n° 1)
PIANO DI STUDIO DELLA CLASSE (espresso in numero di ore settimanali)
MATERIE
Italiano
Latino
Greco
Inglese
Storia
Geografia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze
Arte
Educazione fisica
Religione
1° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
4° ANNO
5° ANNO
5
5
4
3
2
2
5
5
4
3
2
2
4
4
3
3
3
4
4
3
3
3
4
4
3
3
3
4
4
3
3
2
1
4
1
2
1
3
3
2
3
1
2
1
3
3
3
2
2
2
1
2
1
3
ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE
(uscite didattiche, viaggi d’istruzione, attività autogestite, scuola-lavoro)
1° anno
Visita al “Museo degli Etruschi” (Verucchio). Viaggio di istruzione a Pompei-Ercolano e a
Paestum.
2° anno
Viaggio di istruzione a Recanati. Visita alla “Domus del chirurgo” (Rimini). Viaggio di
istruzione a Ravenna. Visione di Il fu Mattia Pascal (spettacolo teatrale). Settimana bianca a
Pejo.
3° anno
Visita della mostra su Canova a Forlì. Viaggio di istruzione in Grecia. Lezioni sul Medioevo
nella sala del Museo civico di Rimini.
4° anno
Visita nella Biblioteca di Rimini. Viaggio di istruzione per mostra di pittura contemporanea a
Ferrara (Palazzo dei diamanti). Visione dell’ Edipo re a Cattolica). Visita al castello
Malatestiano. Viaggio di istruzione a Colmar – Strasburgo – Bruges – Bruxelles.
5° anno
Giornata al Pio Manzù. Visita all’aeroporto per lezioni sulla “guida sicura”. Partecipazione al
“Salone della giustizia”. Visita alla mostra di matematica (Liceo scientifico privato). Viaggio
di istruzione a Roma. Visita, con lezione, sulle “Foibe”. Spettacolo teatrale su “Kant” di
Alessandro Gassman. Visita alla mostra “Impressionismo vs. Salon”.
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ATTIVITÀ VOLTE AD ARRICCHIRE L’OFFERTA FORMATIVA (5° ANNO)
Lezione di Davide Rondoni su Baudelaire.
Partecipazione al “Progetto Teatro” gestito dalla scuola con la compagnia “Arte da parte”
con rappresentazione finale dello spettacolo Allargo.
Partecipazione al corso di preparazione ai test universitari per l’accesso alla facoltà di
medicina.
Partecipazione al corso di storia della musica.
Partecipazione al “Progetto Memoria” organizzato dal Comune di Rimini, conclusosi con un
viaggio studio a Berlino.
5
FINALITÀ EDUCATIVE
•
Promuovere la conoscenza di sé e della realtà esterna
•
Promuovere relazioni interpersonali corrette e serene
•
Promuovere la consapevolezza della propria e delle altrui tradizioni
•
Promuovere l’accesso al pensiero razionale e l’affinamento della sensibilità estetica
•
Promuovere un utilizzo evoluto del linguaggio, come strumento di comunicazione ed
espressione personale
•
Promuovere la partecipazione quotidiana al lavoro didattico
•
Promuovere la partecipazione alla gestione democratica del Liceo, anche attraverso le
strutture a tal fine previste
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
•
Capacità di attuare un approccio unitario alla cultura, pur nella pluralità di linguaggi e
discipline
•
Capacità di acquisire, giovandosi dei consigli e delle competenze dei docenti un adeguato
metodo di studio
•
Capacità di utilizzare e applicare i diversi linguaggi
•
Capacità di ricerca autonoma e personale
ATTIVITÀ CURRICOLARI: si vedano gli allegati dei singoli insegnanti.
6
CORSI DI RECUPERO
Nella settimana dal 24 al 29 gennaio, per gli alunni che nella pagella di fine trimestre hanno
presentato insufficienze, sono stati svolti corsi di recupero, attraverso esercizi testuali e applicazioni
pratiche, nelle seguenti materie:
Matematica, Latino, Greco, Inglese.
CORSI DI POTENZIAMENTO
Nella stessa settimana dal 24 al 29 gennaio gli alunni, che nella pagella di fine trimestre hanno
presentato tutte sufficienze, hanno potuto partecipare a corsi di potenziamento volti ad approfondire
argomenti svolti in classe e a conoscere tematiche non previste dall’attività curricolare.
Sono stati frequentati dai ragazzi della classe i seguenti corsi:
•
•
•
•
Lezioni su Dante, in particolare sul “Paradiso”, a partire da una video-lezione di Massimo
Cacciari.
Lezioni sulla crisi del 1929 e sulle sue conseguenze nel Midwest degli Stati Uniti, con
visione del film “Furore” di John Ford e ascolto brani musicali di Woody Guthrie e Bruce
Springsteen.
Visione e commento del film “Arancia meccanica” di Stanley Kubrick.
Approfondimenti sulla figura mitologica di Eracle con supporto di materiale iconografico.
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
•
è stata adottata la tipologia A;
•
le prove assegnate sono state complessivamente 2;
•
le materie coinvolte nella prova sono state:
1) Arte, Fisica, Filosofia, Scienze.
2) Matematica, Storia, Greco, Inglese
• sono stati verificati i seguenti obiettivi:
a. conoscenza dei contenuti e capacità di elaborare gli argomenti nei loro aspetti essenziali
(fino a un massimo di 7 punti);
b. capacità di organizzare in modo coerente e sintetico le informazioni e i concetti (fino a un
massimo di 5 punti);
c. padronanza del codice linguistico specifico (fino a un massimo di 3 punti).
7
CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI IN CORSO D’ANNO
PROVA SCRITTA
ITALIANO
Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti
Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione
Capacità di approfondimento e spunti di originalità nelle
opinioni espresse
Correttezza e proprietà linguistica, efficacia espositiva
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
LATINO, GRECO, INGLESE
Comprensione
Rispetto della struttura argomentativa
Comprensione delle strutture profonde del testo a livello
lessicale e stilistico
Conoscenza del lessico
Ricodifica
8
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
mediamente scarso
mediamente insufficiente
mediamente sufficiente
mediamente discreto
mediamente buono
PROVA ORALE
OBIETTIVI DI 1° LIVELLO
Comprensione non conosce i temi trattati
conosce i temi trattati in maniera frammentaria
e conoscenze
conosce i temi trattati in maniera parziale
conosce i temi trattati in maniera completa
conosce i temi trattati in maniera esauriente
Applicazione non applica le conoscenze in situazioni nuove
applica le conoscenze in situazioni semplici, ma commette errori
applica le conoscenze in situazioni semplici, senza errori
applica le conoscenze in situazioni complesse, ma con imprecisioni
applica le conoscenze in situazioni complesse, senza errori e imprecisioni
non si esprime con linguaggio corretto e appropriato
Espressione
si esprime con linguaggio incerto e improprio
si esprime con linguaggio non sempre corretto e appropriato
si esprime con linguaggio pertinente e vario
si esprime con linguaggio specifico, ricco e fluido
2-4
4½ - 5/6
6 - 6½
6/7 - 7/8
8 -10
2-4
4½ - 5/6
6 - 6½
6/7 - 7/8
8 -10
2-4
4½ - 5/6
6 - 6½
6/7 - 7/8
8 -10
OBIETTIVI DI 2° LIVELLO
sa analizzare alcuni aspetti significativi
Analisi
sa approfondire i vari aspetti significativi
sa discutere sistematicamente
sa individuare e collegare i concetti chiave
Sintesi
sa rielaborare e sistemare organicamente i concetti chiave
sa elaborare in modo personale e originale
8
9
10
8
9
10
OBIETTIVI DI 3° LIVELLO
esprime giudizi e scelte ampiamente motivati
Valutazione
esprime giudizi e scelte criticamente motivati
9
10
AREA COMPORTAMENTALE
Metodo di studio
Interesse
Impegno
Puntualità e frequenza
non è riuscito ad acquisire un metodo di lavoro
ha un metodo di lavoro discontinuo e dispersivo
ha un metodo di lavoro ordinato ed efficace
ha un metodo di lavoro valido, originale e personale
non mostra alcun interesse e non segue le lezioni
segue le lezioni, ma in realtà non ha alcun interesse per le materie
segue e si interessa saltuariamente
è interessato e segue, anche se interviene saltuariamente
è interessato e mostra una viva partecipazione
non studia e non fa mai i compiti che gli vengono assegnati
esegue quanto gli viene assegnato saltuariamente
studia costantemente
lavora bene, sa rielaborare e arricchisce in maniera personale
è assente alla maggior parte delle lezioni
è spesso in ritardo e fa molte assenze
è quasi sempre puntuale e raramente fa assenze
è puntuale e non fa mai assenze
Rimini, 14 maggio 2011
Il coordinatore: Dalmazio Rossi
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Anno scolastico 2010/2011
Istituto Statale d’Istruzione di Rimini
Liceo Classico “G.Cesare”
Classe III D
Prof. SONIA TRUBBIANELLI
Programma di italiano
Testi adottati: coordinamento di Ezio Raimondi, autori M.Anselmi - G.Fenocchio, “Tempi e immagini della
letteratura”, vol.3- 4-5-6, Edizioni B. Mondadori.
A.M.Chiavacci Leonardi, Dante Alighieri - Paradiso,Edizioni Zanichelli.
Pirandello, Enrico IV, Oscar Mondadori.
Il percorso di lettura del Paradiso comprende il commento e la parafrasi dei canti: I, II (1-45), III, VI, XI, XV, XVII,
XXII (V. 133 – 154), XXX, XXXI (solo il contenuto), XXXIII.
*I testi contrassegnati con la scrittura in corsivo sono stati analizzati, commentati, contestualizzati.
Il Romanticismo: inquadramento culturale generale - TOMI 3/ 4
Percorsi: paragrafi 6-7 del vol.4
Tra Preromanticismo e Romanticismo:la posizione di U. Foscolo – Vol 3.
Uomo e natura : Il paesaggio.
Tempo fisico e tempo della coscienza: l’idea eroica della morte e della vita. Il concetto di “genio” e di “titano”.
Romanticismo: la concezione della storia, di nazione e di popolo.
Classicismo e Romanticismo: antica e nuova mitologia. Percorso sul mito di Eracle.
Romanticismo europeo ed italiano: p.35-46; p.140-144.
L’eroe romantico (p.55-67).
Il Romanticismo italiano, p.140-143.
Il romanzo storico, p.214/216.
La poesia romantica: cenni generali.
Le arti figurative romantiche:p.44,45.
Letture con analisi tematica e formale:
Dal Manfred, di G. Byron: “ L’energia dell’eroe romantico”,p.58.
Dalla Certosa di Parma di Stendhal: Il viaggio di Fabrizio verso Waterloo”, p.61. Confronto con la figura di Adelchi.
Dal Genio del cristianesimo di Chateaubriand: Il vano pellegrinare di Renè, p.65. Confronto con La teoria del piacere
di Leopardi
Dall’Iperione di Holderlin: “La ricerca dell’armonia”, p.67.
Poesie, di F Holderlin: “Dei andavano un tempo”, p.79.
M.me de Stael, De l’Alemagne ( sintesi del contenuto), p.111 , 141.
Il Conciliatore, Pubblico e scopi del gruppo romantico italiano: “Il programma”, p.154.
G: Berchet, Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo, “Il nuovo pubblico della letteratura”, p.150.
Ludovico di Breme, La natura della poesia moderna, p.157
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Autori e Testi
UGO FOSCOLO, cenni biografici
I sepolcri;
In morte del fratello Giovanni;
Dallo Jacopo ortis: L’incontro con Parini.
Il mito classico in Foscolo
ALESSANDRO MANZONI, vita, opere e poetica:
Gli Inni Sacri, La pentecoste, , p 327.
Le Odi civili: Il cinque Maggio, p.333.
La lettera a Claude Fauriel, Romanzo storico e romanzesco, p.377.
La lettera a Ms. Chauvet, Poesia e storia, , p. 365
Prefazione al Conte di Carmagnola: Riflessione sul teatro, p.339-343. I drammi manzoniani:le trame e i contenuti
poetici.
Adelchi, Conte di Carmagnola- Tema trattato: Il dissidio tra etica e politica. Lettura, p.344 e seguenti. Coro atto 3°.
I Promessi sposi, questioni generali: p. 368/371. Il Romanzo storico e confronto con Ivanhoe, di W. Scott.
Rilettura integrale dei cap. IX, X, XIX, XX, XXI.
Il paesaggio romantico e gli ideali manzoniani attraverso la rilettura dei cap. I e VIII.
Confronto tra le edizioni del ’27 e del ’40; “La Monaca di Monza”, p.383/391; “Il conte del Sagrato”, p.392/397.
La revisione linguistica: p.398/399: alcuni esempi.
Il sugo di tutta la storia: p.407/408.
La produzione saggistica manzoniana: gli scritti linguistici, p.413-415. Testi: Lettera a Claude Fauriel: Lingua parlata e
lingua letteraria, p.419; La relazione ministeriale:Un uso uniforme della lingua, p.420.
Storia della colonna infame: I meccanismi del pregiudizio, p.416 (sulla responsabilità civile dell’individuo).
Modulo giustizia-meridionalismo e mafia
Manzoni, Storia della colonna infame, cap.I, p.416-418.
Manzoni e Sciascia: un’affinità intellettuale fondata sul pessimismo storico : p,432, 435 /437.
L. Sciascia, da Il giorno della civetta, tomo 6, pp. 866,867; 880/884.
L. Sciascia, l’autore e l’opera, p.879,880 e fotocopie.
GIACOMO LEOPARDI, vita, opere e poetica:
Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, p.444-445.
L’ideologia politica e civile: I temi delle canzoni patriottiche, p.445-446.
Il linguaggio dell’indefinito: gli Idilli, p.448: L’infinito, Alla luna, La sera del dì di festa, p. 454-461.
Le Canzoni filosofiche del 1822, p.447: Ultimo canto di Saffo, p. 450.
Le Operette morali, p.463467: Dialogo della natura e di un Islandese,p.476; Dialogo di un venditore di almanacchi e di
un passeggere, p.482; Ercole e Atlante (fotocopie): mito di Ercole.
Lo Zibaldone, p.493 :143-144; 646-648;4418-4426, p.494-497.
I canti pisano-recanatesi, p.501: A Silvia, p.504; La quiete dopo la tempesta, p507;Il sabato del villaggio, p.510;
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, p. 513.
La poesia satirica: cenni generali su temi e stili, p.522-524.
L’ultimo Leopardi , p.524-525: La ginestra, p.540.
Modulo poetico. Leopardi e Pavese
Leopardi, A Silvia
Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
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Simbolismo- Decadentismo - Modernismo: inquadramento culturale – generale - TOMO 5
Percorsi
Sociologia e psicoanalisi, p.799
La civiltà di massa e il ruolo del poeta tra simbolismo e decadentismo, p.271-273.
Il romanzo modernista (fotocopie) tra ‘800/’900.
La poesia tra ‘800/’900: caratteri generali.
.
Letture con analisi tematica e formale
Autori
C. Baudelaire
G. D’Annunzio.
G. Pascoli.
L. Pirandello.
I. Svevo.
F. T. Marinetti
Testi
C. BAUDELAIRE, da “I fiori del male”, p.279-290:
L’albatro
Corrispondenze
Lo straniero
LUIGI PIRANDELLO:
Il teatro e la raccolta “Maschere nude” (cronologia e temi)
Lettura integrale dell’ Enrico IV, con commento dei contenuti.
Modulo: il romanzo modernista
D’Annunzio, dal Piacere, “L’attesa di Elena”, p.413; “Un esteta di fine secolo”, p.420- Da Le vergini delle rocce,
“L’etica del superuomo”, p.424.
Pirandello, dal Fu Mattia Pascal, “Il nome”, p.668; “Un impossibile ritorno”, p.674.
Svevo, da La coscienza di Zeno, “La morte del padre”, p. 782; “Psico-analisi”, p.796.
Marinetti, Parole in libertà, “Zang Tumb Tuum”, p. 521.
Percorsi poetici tra 800-900, voll.5/ 6.
GIOVANNI PASCOLI:
Il fanciullino, E’ dentro noi un fanciullino, p.321. La poetica pasco liana.
Da “ Myricae”: Lavandare, , X Agosto, L’assiuolo.
Da “ I Canti di Castelvecchio”:
Nebbia, La mia sera, .
Da “ I poemi conviviali”: L’ultimo viaggio di Ulisse (fotocopia)
Scheda: Contini Gianfranco, “I diversi linguaggi pascoliani”, p.328. Italy(fotocopia)
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GIUSEPPE UNGARETTI: cenni biografici e raccolte poetiche.
L’allegria
Eterno, p.367
In memoria, p.369
Il porto sepolto,p.371
Veglia, p.372
Sono una creatura, p.375
I fiumi, p.377
Il dolore
Tutto ho perduto, p.390
Non gridate più, (fotocopia)
EUGENIO MONTALE: cenni biografici e raccolte poetiche.
Ossi di seppia:
I limoni, p.407
Non chiederci la parola, p.411(con scheda “Esistenzialismo e poesia”, p.413)
Meriggiare pallido e assorto, p.414
Spesso il male di vivere ho incotrato(fotocopia)
La bufera e altro
L’anguilla, p.432
Piccolo testamento, p.435
SAGGI
Esistenzialismo e poesia, p.413
Confronto tra la pittura metafisica di De Chirico e la poesia metafisica di Montale (fotocopia)
Un confronto tra L’anguilla, Piccolo testamento e la Ginestra (fotocopia).
CESARE PAVESE: vita e poetica. Ispirazione lirica tra realtà e simbolo.
I mari del Sud (fotocopia)
Verrà la morte
Lavorare stanca
I dialoghi con Leucò: L’isola e L’ospite (mito di Ercole).
Modulo: L’Ulissismo (testi in fotocopia)
Dante, canto XXVI Inferno
Pascoli, dai poemi conviviali: L’ultimo viaggio di Ulisse
D’Annunzio, Maia: L’incontro con Ulisse nei mari della Grecia
Pavese, dai Dialoghi con leucò: L’isola
Saba, Canzoniere: Ulisse
Joyce, Ulisse: Mr. Bloom ad un funerale; Il monologo interiore di Mrs. Bloom
P. Levi, Se questo è un uomo: Ulisse nel Lagher
Rimini, 12 maggio 2011
Prof. Sonia Trubbianelli
---------------------------------------------------Gli alunni
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Anno scolastico 2010-2011
Prof. ssa Marinella De Luca
Materie: latino e greco
Relazione finale
(finalità e obiettivi, metodo, strumenti didattici e strumenti di valutazione, giudizio sulla
classe):
Le finalità generali e gli obiettivi trasversali perseguiti sono quelli condivisi con le altre discipline
curricolari.
Nello specifico l’insegnamento del latino e del greco:
• promuove l’accesso diretto al segmento più antico della cultura occidentale;
• serve a favorire la comprensione del nostro passato, nonché la consapevolezza che i testi antichi
trasmettono pensieri, insegnamenti, storie, emozioni, riflessioni che hanno ancora la capacità di
parlarci con vividezza, perché appartengono all’uomo di ogni tempo e perché la parola del
passato continua a pervadere la coscienza dell’uomo moderno;
• attraverso l’esercizio del trasporre nelle nostra lingua forme e modi di altre lingue e di altri
tempi, aiuta in maniera speciale la riflessione sull’uso della lingua, contribuendo a mantenere
viva la consapevolezza della importanza di questo circuito comunicativo accanto agli altri che la
società moderna sempre più valorizza;
• sviluppa la coscienza della sostanziale unità della civiltà europea attraverso le conoscenze dei
suoi fondamenti linguistici e culturali. promuovere la consapevolezza della propria identità
culturale attraverso il recupero degli archetipi storico-culturali.
Obiettivi didattici in ordine alle conoscenze, competenze, capacità:
• esprimersi con linguaggio appropriato;
• conoscere la morfologia e la sintassi normativa in modo da poter riconoscere uno scarto rispetto
alla norma;
• saper riconoscere le varietà diacroniche della lingua e il carattere aperto di molte norme
grammaticali;
• conoscere il lessico in modo da saper distinguere i diversi registri ed eventuali “prestiti” da altri
autori o da altre epoche;
• applicare le conoscenze acquisite per ricodificare un testo letterario, tenendo conto delle
peculiarità della lingua di partenza e di quella di arrivo;
• riconoscere le persistenze dei modelli greci all’interno della letteratura latina;
• saper rielaborare e approfondire in maniera autonoma, utilizzando anche conoscenze di autori e
testi avvicinati durante gli anni precedenti;
• conoscere gli strumenti di analisi retorico-stilistica (generi letterari, metrica, divisione in
sequenze, figure retoriche…);
• conoscere lo sviluppo della storia della letteratura latina e greca, delle opere e delle tematiche dei
principali autori, collocati sullo sfondo del periodo storico in cui operarono;
• applicare le conoscenze acquisite nell’analisi di un testo letterario a livello grammaticale,
contenutistico, stilistico, in rapporto al genere letterario e alla restante produzione dell’autore;
• cogliere le dinamiche tra testo e contesto storico-culturale in cui il testo è stato prodotto;
• confrontare le tematiche e le scelte stilistiche (anche a livello teorico) dei vari autori;
• costruire un percorso autonomo all’interno degli autori e/o dei testi noti;
• saper formulare in maniera autonoma un’interpretazione complessiva di un testo;
• saper analizzare le problematiche relative al rapporto intellettuale-società.
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Metodo:
Per quanto riguarda le modalità didattiche, nel campo della storia della letteratura la lezione ha avuto
un'impostazione "tradizionale", articolata nei suoi due momenti essenziali: spiegazione e verifica
orale degli argomenti trattati, attraverso l’analisi dei testi, guidata o autonoma.
Strumenti:
• libri di testo
• fotocopie
• saggi critici
Strumenti di valutazione:
• colloquio orale
• prove strutturate
• prove libere di traduzione
Giudizio sulla classe:
Sul piano della personalità umana, i ragazzi hanno confermato le doti di serietà e impegno già
mostrate gli scorsi anni. Sotto il profilo disciplinare la classe generalmente rispetta le norme stabilite
per una tranquilla convivenza, pur dovendosi segnalare una certa tendenza alla distrazione.
Sul piano del profitto scolastico le prove orali si sono rivelate in genere di livello buono per capacità
di assimilazione e di rielaborazione delle due materie e solo per alcuni studenti la discontinuità nello
studio ha compromesso alcuni risultati nelle verifiche periodiche.
Allo scritto permangono invece alcune difficoltà, specie per un gruppo di studenti che, nonostante i
tentativi di recupero messi in atto, non sono mai riusciti ad elaborare un proficuo approccio al testo
scritto. Tuttavia anche coloro che hanno ottenuto risultati negativi negli scritti, all’orale hanno dato
prova di impegno, tale da consentire loro il raggiungimento di risultati sufficienti. Facendo dunque
una valutazione di media tra lo scritto e l’orale e tenuto presente che l’attività di traduzione di un
testo è un’attività oggettivamente e intrinsecamente difficile, indipendentemente dall’applicazione
del ragazzo, si è deciso di apprezzare tali studenti per l’impegno all’orale piuttosto che penalizzarli
per lo scarso rendimento allo scritto.
15
PROGRAMMA DI LATINO
Testi utilizzati:
• L. Canali, Camena, Einaudi, 2009
• M. De Luca – C. Montevecchi, Clari Fontes, Hoepli, 2007
• L. Pozzer (a cura di), Seneca-Tacito. Il filosofo e il potere, Canova, 2002
L’età di Tiberio
Obiettivi:
individuare le linee portanti del dibattito
letterario
riconoscere le caratteristiche della storiografia
LA STORIOGRAFIA DEL I SECOLO DOPO CRISTO
- la vita e le opere dei tre principali storici del primo secolo dell’impero;
- letture contestualizzate in italiano.
Velleio Patercolo
Historiae, II, 94 (p. 80)
Confronto tra l’impostazione storiografica filoimperiale di Patercolo e quella di Valerio Massimo e
di Tacito.
Valerio Massimo
- Factorum et dictorum memorabilium libri, IV, 6; ext. ex. 2 (p. 82)
- Factorum et dictorum memorabilium libri, VII, 2; ext. ex. 1-2 (p. 84)
Il fine moralistico degli exempla.
Curzio Rufo
- Historiae Alexandri Magni, III, 1, 14-18 (p. 86)
- Historiae Alexandri Magni, VIII, 1, 30-52; 2, 1-5 (p. 88)
La ricerca dell’effetto e la tensione narrativa funzionali al ritratto storico del protagonista.
16
L’età di Nerone
Obiettivi:
• confrontare la posizione degli intellettuali
nei confronti del potere
• cogliere le novità dei singoli autori in
ordine allo sperimentalismo linguistico e
stilistico.
SENECA
- la vita e le opere nella loro successione cronologica e nel loro rapporto con il contesto storico;
- letture contestualizzate in italiano e in latino.
Letture in italiano:
• Consolatio ad Marciam, 20, 1-2; 22 (p. 121)
La consolatio come genere letterario e il suo impianto retorico-argomentativo.
Riconoscimento delle scelte espressive e stilistiche che l’autore perfezionerà nelle opere successive,
nonché dei nuclei concettuali che saranno al centro della sua riflessione filosofica.
• De brevitate vitae, 4-5 (p. 135)
Moderna riflessione sul concetto di “tempo”, che Seneca esorta a considerare nella sua dimensione
qualitativa piuttosto che su quella quantitativa.
• De tranquillitate animi, 4-5 (p.140)
Il ruolo del “sapiens” che anche ritirandosi dalla vita pubblica può rendersi utile alla società.
• De providentia, 2, 1-12 (p. 141)
Il sapiens è continuamente messo alla prova dalla divinità che lo affligge con le sventure solo per
dargli la possibilità di perfezionarsi sulla via della virtù.
• Naturales Quaestiones, I, 1-14 (p. 166)
Il rapporto tra scienza e filosofia: la conoscenza dei fenomeni naturali è prima di tutto strumento di
perfezionamento morale.
• Epistulae morales ad Lucilium, 47 (p. 146)
L’epistolografia come genere letterario e il confronto con gli epistolari di Cicerone e di Plinio il
Giovane. La struttura dell’opera e i grandi temi morali che la attraversano.
Nello specifico la lettera 47 affronta il problema degli schiavi e della dignità umana che anche ad
essi va riconosciuta.
• Epistulae morales ad Lucilium, 77 (p. 159)
La morte e la vita s’intrecciano nella nostra realtà quotidiana e l’uomo può arginare la forza
distruttiva dell’una a patto di accrescere il valore dell’altra, rivendicando il possesso del tempo che
gli è stato concesso in sorte.
17
• Agamennon, vv. 1-56 (p- 183)
Il teatro come scenario di un inconciliabile dissidio tra ratio e furor. Il mito come simbolo di una
vita morale lacerata da violenti impulsi irrazionali. I tratti salienti di uno stile virtuosistico e
baroccheggiante.
• Apokolokyntosis, 5-7, 1 (p. 186)
Importanza dell’opera come esilarante divertissment letterario come unico esempio in forma
pressoché integrale di satira menippea. Uso spregiudicato e parodistico dei materiali letterari sia
greci che latini.
Letture in latino:
Sono state eseguite la traduzione e l’analisi le letture di cui sotto è riportato l’elenco. L’itinerario
prescelto mira a mettere in luce i punti fondamentali del pensiero senecano che costituisce nel suo
insieme un sistema coerentemente organizzato, bensì una vera e propria proposta di vita, con
feconde ricadute nella prassi quotidiana dell’esistenza umana. La faticosa ricerca della verità si
accompagna alla costante riflessione sulla morte e sul tempo, sulla virtù e sulla saggezza, sulle
debolezze umane e sull’effetto devastante delle passioni, sulla necessità di un incessante dialogo
con la propria coscienza e sulla conquista della libertà interiore.
Testo di riferimento: M. De Luca – C. Montevecchi, Clari Fontes
1. VERSIONE 277 (p. 509) L’esame di coscienza (De ira, III, 36, 1-3)
2. VERSIONE 278 (p. 509) Come si perde il passato (De brevitate vitae, 10, 2-5)
3. VERSIONE 279 (p. 510) Solo la vita del sapiens è lunga (De brevitate vitae, 14, 1-3)
4. VERSIONE 280 (p. 510) L’insegnamento dei “classici” (De brevitate vitae, 15, 1-4)
5. VERSIONE 281 (p. 511) Solo il saggio possiede passato, presente e futuro (De brevitate vitae,
15, 4-5; 16, 1)
6. VERSIONE 282 (p. 511) La sollecitudine del principe verso i sudditi (De clementia, I, 1)
7. VERSIONE 283 (p. 512) La difficoltà della coerenza (De vita beata, 17, 1-3)
8. VERSIONE 285 (p. 513) È giusto abbandonare la politica? (De tranquillitate animi, 4, 1-3)
9. VERSIONE 286 (p. 514) Anche nell’otium si può continuare a giovare agli altri (De otio, 3, 25)
10. VERSIONE 290 (p. 516) Filosofia morale e fisica (Naturales quaestiones, I, 1, 1-4)
11. VERSIONE 294 (p. 518) Un corretto uso del tempo (Epistulae morales ad Lucilium, 1, 1-3)
12. VERSIONE 295 (p. 519) Recede in te ipsum (Epistulae morales ad Lucilium, 7, 6-8)
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LUCANO
- la vita e il contesto storico,
- il poema nella sua struttura e nel rapporto con i modelli della tradizione epica,
- letture contestualizzate in italiano:
• Bellum Civile, I, vv. 1-66 (p. 229)
Il proemio: originalità della poesia epica lucanea e immancabile elogio al princeps.
• Bellum Civile, VI, vv. 681-755
Consapevole rovesciamento dell’epos virgiliano: confronto tra la scena di necromanzia della maga
Eritto e la catabasi di Enea nel VI libro dell’Eneide. Esempio di “iperrealismo o surrealismo
visionario”. Esempio di scrittura turgida e barocca, all’insegna della petulantia espressiva, espressa
con fosche tinte barocche e sistematica forzatura del limite espressivo.
PETRONIO
- la vita (la “questione petroniana”) e il contesto storico,
- il romanzo nella sua struttura e nel rapporto con i modelli (romanzo greco, poesia epica,
tragedia, la fabula milesia),
- letture contestualizzate in italiano:
• Satyricon, 1-5 (p. 267)
Un ulteriore punto di vista su uno dei temi più dibattuti della letteratura latina del I sec. d.C.: le
cause della decadenza dell’oratoria in età imperiale.
• Satyricon, 34 (p. 272)
La figura del liberto arricchito, indagata dall’autore con intento derisorio, ma anche con superiore
distacco. Le strategie narrative e gli effetti di contrasto.
• Satyricon, 61-63 (p. 273)
Esempi di novelle all’interno dell’opera, caratterizzate dalla presenza di elementi magici e
irrazionali:
1. La novella del lupo mannaro ⇒ confronto con Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, VIII, 80-84
2. La novella del manichino di paglia ⇒ realismo beffardo, gusto del pittoresco, curiosità per i
fenomeni misteriosi.
Esempi di mimetismo linguistico.
• Satyricon, 111-112 (p. 286)
Altro inserto novellistico all’interno dell’opera: la novella della matrona di Efeso.
Esempio di fabula milesia: assenza di ogni commento moralistico. Analisi della struttura della
novella che si sviluppa per gradi fino al capovolgimento della situazione iniziale.
19
Obiettivi:
• individuare lo sviluppo dell’ideologia del
“buon burocrate” all’interno di una visione non problematica della realtà
• riconoscere le ragioni dell’impossibilità di
un completo ritorno al classicismo.
L’età dei Flavi
STAZIO
- la vita e il contesto storico,
- l’opera come significativa espressione della poesia dell’età flavia,
- letture contestualizzate in italiano:
• Tebaide, VIII, vv. 716-66 (p. 333)
Il poema di Stazio come singolare punto di convergenza tra la tradizione omerico-virgiliana e la più
recente esperienza poetica di Seneca e Lucano.
• Silvae, V, 4 (L’invocazione al Sonno, su fotocopie))
Il motivo autobiografico filtrato attraverso eleganti figurazioni mitologiche.
Rielaborazione di un epico: confronto con Alcmane e Virgilio.
Ricorso ad immagini concettose e insolite.
VALERIO FLACCO
- la vita e il contesto storico,
- l’opera epica messa a confronto con il modello greco (Apollonio Rodio),
- letture contestualizzate in italiano:
• Argonautica, VI, vv. 490-494; 575-594 (p. 338)
Attenzione del poeta per la psicologia dei personaggi
PLINIO IL VECCHIO
- la vita e il contesto storico,
- l’opera nella sua struttura enciclopedica,
- letture contestualizzate in italiano:
• Naturalis historia, VII, 73-80 (p. 63)
• Naturalis historia, VIII, 1-5 (p. 66)
Gusto per la narrazione fantastica e orientamento favoloso dell’esposizione.
La natura come magazzino di prodigi che si prestano ad una ricezione spettacolare.
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QUINTILIANO
- la vita e il contesto storico,
- il trattato nella sua forte valenza pedagogica,
- letture contestualizzate in italiano:
• Institutio oratoria, II, 2, 1-15 (p. 303)
L’importanza della famiglia e della scuola nella formazione del vir bonus peritus dicendi.
Attenzione per la psicologia dell’età evolutiva. L’«ottimismo educativo» quintilianeo: tutti possono
apprendere.
• Institutio oratoria, VI, 10-14 (p. 307)
Le vicende personali irrompono in una trattazione improntata ad un alto rigore metodologico.
• Institutio oratoria, X, 1, 85-94; 105-115 (p. 308)
Polemica contro l’irrequieta scrittura di Seneca: reazione classicista al gusto asiano dell’età
neroniana. L’ideale stilistico di Quintiliano è Cicerone, nel quale ritrova il nesso vitale tra solidità
dell’espressione e moralità del costume. Lo stile paradossalmente è lontano dall’euritmia
ciceroniana, mentre risente dell’inevitabile evoluzione linguistica operata proprio da Seneca.
MARZIALE
- la vita e il contesto storico,
- la vasta produzione epigrammatica, vista nei suoi rapporti con i modelli greci,
- letture contestualizzate in italiano:
• Epigrammi, I, 1 (p. 355)
• Epigrammi, I, 4 (p. 356)
L’importanza dei testi programmatici: polemica contro l’epos mitologico e la tragedia.
Opzione per poesia che sapit hominem e che ritrae la realtà nelle sue molteplici prospettive.
Analogie e differenze con la satira.
• De spectaculis, I, 1 (p. 357)
L’intento celebrativo si coniuga con il motivo dei mirabilia, assai diffuso nella letteratura latina.
• Epigrammi, XII, 18 (p. 366)
La visione idealizzata della campagna e il confronto con la grande città nell’opposizione tra Bilbili
e Roma.
21
L’età di Traiano e di Adriano
Obiettivi:
• cogliere nei diversi atteggiamenti degli
intellettuali l’ambiguità di giudizio nei
confronti dell’età loro contemporanea
• confrontare le diverse posizioni storiografiche
TACITO
- la vita e le opere nella loro successione cronologica e nel loro rapporto con il contesto storico;
- letture contestualizzate in italiano e in latino.
Letture in italiano:
• Dialogus de oratoribus, 1-3 (p. 59)
Problemi di attribuzione dell’opera. Il problema della decadenza della cultura (confronto con
Velleio Patercolo, Petronio, Quintiliano).
• Agricola, 1-3 (p.64)
Molteplicità di generi letterari all’interno dell’opera.
La figura di Agricola come paradigmatico esempio tra abrupta contumacia e deforme obsequium.
Celebrazione della virtus. Duro giudizio di condanna sul principato di Domiziano. Visione
pessimistica dell’uomo e della storia.
• Agricola, 30-32 (p. 67)
Il discorso di Calgaco: esempio di discorso fittizio, tipico di un certo filone storiografico che trova
in Tucidide il suo archetipo.
• Germania, 4-7; 18-20 (p.75)
Implicazioni ideologiche: sotteso confronto moralistico tra la morigeratezza dei barbari e la
corruzione dilagante a Roma. Severa meditazione sui perduti mores nazionali. Spunti di
idealizzazione dei barbari.
• Historiae, I, 1-3 (p. 82)
Il principio dell’adozione come compromesso tra un impossibile ritorno alle idealità repubblicane e
gli atteggiamenti assolutistici del regime dinastico.
• Historiae, V, 2-5 (p. 95)
La questione giudaica: un’abissale distanza culturale tra il mondo latino e quello giudaico-cristiano.
• Annales, XI, 34-38 (p. 110)
L’impianto “tragico” della storiografia di Tacito. L’analisi psicologica dei personaggi. Una Roma
corrotta e depravata fa da sfondo alle malefatte di Messalina.
22
Letture in latino:
Sono state eseguite la traduzione e l’analisi le letture di cui sotto è riportato l’elenco. L’itinerario
prescelto ci offre un ritratto del filosofo Seneca attraverso lo sguardo attento e acuto del grande
storico Tacito. Ne emerge quadro fortemente chiaroscurale sullo sfondo di un’età convulsa ed
efferata come quella neroniana, che Tacito indaga con la consueta profondità e lucidità di pensiero
espresse in una prosa ineguagliabile per tensione e pathos.
Testo di riferimento: L. Pozzer (a cura di), Seneca – Tacito. Il Filosofo e il Potere
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Annales, XIII, 2 (p. 9)
Annales, XIII, 3 (p. 10)
Annales, XIV, 7 (p. 30)
Annales, XIV, 11 (p. 32)
Annales, XIV, 52 (p. 33)
Annales, XIV, 53-54 (p. 34)
Annales, XIV, 55-56 (p. 37)
Annales, XV, 45 (p. 67)
Annales, XV, 56 (p. 68)
DOPO IL 15 MAGGIO SI PREVEDE DI SVOLGERE I SEGUENTI AUTORI:
Plinio il Giovane
Giovenale
Svetonio
Rimini, 14 maggio 2011
L’insegnante:
I rappresentanti di classe:
(Marinella De Luca) ……………………………….. …………………………..…………………………..
……………………….………………………….......
23
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DOPO IL 15 MAGGIO
PLINIO IL GIOVANE
- la vita e il contesto storico,
- il significato storico e letterario di un ricco epistolario destinato alla pubblicazione e
confronto con altri celebri epistolari (Cicerone e Seneca),
- letture contestualizzate in italiano:
• Epistulae, I, 6 (vol. 3, p. 20)
L’importanza dell’otium campestre per una feconda ispirazione letteraria.
• Epistulae, I, 16 (vol. 3, p. 21)
Le fitte relazioni sociali di un autore che “contava” negli ambienti letterari e politici romani.
Il manierismo stilistico.
• Epistulae, VIII, 8 (vol. 3, p. 26)
Topica descrizione di un locus amoenus descritto con efficace evidentia.
• Epistulae, X, 96-97 (vol. 3, p. 28)
Carteggio Plinio-Traiano: la questione cristiana.
Importanza del documento per comprendere l’atteggiamento dell’impero nei confronti del problema
“cristiani”.
Importanza del documento per conoscere alcuni aspetti della vita liturgica dei cristiani del II secolo.
La risposta di Traiano: la logica del sistema amministrativo.
GIOVENALE
- la vita e il contesto storico,
- il genere satirico nelle sue caratteristiche tipicamente italiche;
- letture contestualizzate in italiano:
• Satire, III, vv. 21-100 (vol. 3, p. 143)
Il degrado sociale e la corruzione dei costumi che affliggono la città. Unico argomento possibile per
la poesia è la realtà vista nei suoi aspetti più degradati.
• Satire, IV, vv. 45-56; 60-136 (vol. 3, p. 147)
Un’efficace parodia del consilium principis.
L’indignatio come stimolo alla poesia.
Differenze rispetto alla satira di Lucilio e di Orazio.
• Satire, VI, vv. 25-59; 82-124; 434-456 (vol. 3, p. 149)
Posizione misogina all’interno della generale denuncia contro la corruzione morale e sociale
dell’epoca.
Non descrizione obiettiva, ma iperbolica deformazione dei dati desunti dall’esperienza reale.
24
PROGRAMMA DI LETTERATURA GRECA
Anno scolastico 2010-2011
Prof. ssa Marinella De Luca
Obiettivi:
V secolo:
• riconoscere la valenza culturale, politica e
religiosa del teatro tragico e comico,
• individuare l’analoga valenza catartica del
pathos tragico e del riso comico,
• individuare le caratteristiche portanti della
drammaturgia di Sofocle e gli elementi di
differenziazione rispetto ad Eschilo e ad
Euripide.
IV secolo:
• analizzare il mutamento delle forme
teatrali in rapporto alle mutate condizioni
politiche.
Il teatro
V SECOLO
LA TRAGEDIA: ESCHILO
- la vita e le tragedie nella loro successione cronologica e nel loro rapporto con il contesto
storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Prometeo incatenato, vv. 197-276 (p. 61)
La complessità e l’anomalia di questa tragedia.
Il profilo spietato e tirannico della divinità..
• I sette contro Tebe, vv. 653-676 (p. 60)
L’uomo di fronte alla libera scelta del proprio destino. La figura di Dike contesa da Eteocle e
Polinice
• Agamennone, vv. 160-183 (p. 55)
Il concetto di • Eumenidi, vv. 1-20; (p. 79)
Il concetto di teodicea.
• Eumenidi, vv. 235-243; 287-298 (p. 80)
La riammissione di Oreste nella comunità. L’origine dell’Areopago.
25
LA TRAGEDIA: SOFOCLE
- la vita e le tragedie nella loro successione cronologica e nel loro rapporto con il contesto
storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Aiace, vv. 1-133 (p. 163)
Lettura in traduzione e contestualizzazione.
L’eroe di fronte al dilemma tragico.
La solitudine degli eroi sofoclei.
• Edipo re, vv. 1-57 (p. 174)
La peste e le sue arcane motivazioni.
L’anfibologia del linguaggio sofocleo.
La figura di Edipo: da buon re a tiranno.
• Edipo re, vv. 300-353 (p. 192)
Il contrasto tra Edipo e Tiresia: contrapposizione tra vista e cecità fisica e spirituale.
• Edipo re, vv. 863-910 (p. 202)
Il contrasto tra le leggi degli uomini e le leggi degli dei.
• Edipo re, vv. 1186-1222 (p. 206)
L’inatteso destino di Edipo come emblema della precarietà della condizione umana.
• Antigone, vv. 332-375 (p. 204)
Il mistero dell’uomo e il problema del progresso.
Il rapporto uomo e natura.
Le leggi della terra e la giustizia degli dèi.
• Antigone, vv. 441- 525 (p. 196)
Lo scontro tra Antigone e Creonte è lo scontro tra due opposti principi assolutamente inconciliabili.
Il concetto di “legge non scritta”.
• Antigone, vv. 781-800 (p. 173)
Il canto del coro alla potenza di Eros.
La forza e la natura di Eros, che, accanto alle leggi morali, esercita un potente influsso sulla vita
dell’uomo.
• Antigone, vv. 883-928 (p. 200)
L’addio alla vita di Antigone: patetico dialogo lirico col coro.
L’affermazione della femminilità di Antigone.
• Trachinie, vv. 672-722 (p. 194)
Il personaggio di Deianira tra la labilità del presente e l’angoscia del futuro.
Il cardine concettuale delle Trachinie: la consapevolezza che un’azione volta ad un fine può sortire
effetti del tutto opposti.
26
• Trachinie, vv. 1046-1111 (p. 186)
Lo strazio di Eracle compie la legge occulta del destino che supera la ragione umana e può
distruggere anche il più forte degli eroi.
LA TRAGEDIA: EURIPIDE
- la vita e le tragedie nella loro successione cronologica e nel loro rapporto con il contesto
storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Alcesti, vv. 747-802 (p. 265)
Il carattere insolito di questa tragedia “a lieto fine”.
La figura di Eracle spaccone e la sua funzione nella tragedia.
• Medea, vv. 525-575 (p. 278)
L’autodifesa di Giasone: confronto tra i due antagonisti.
Il conflitto tra furor e ratio.
• Medea, vv. 1136-1230 (p. 288)
La spietata vendetta di Medea nel racconto del messaggero.
• Ippolito, vv. 1-50 (p. 298)
La complessa rappresentazione euripidea della divinità.
• Ippolito, vv. 525-543 (p. 301)
Inno di supplica a Eros da parte del coro delle donne di Trezene.
• Elena, vv.16-67 (p. 255)
Il fantasma di Elena: atteggiamneto anticonvenzionale di Euripide che consapevolmente rinnova il
patrimonio mitico trdizionale.
• Troiane, vv. 914-965 (p. 258)
L’autodifesa di Elena e la complessità della sua figura nella cultura greca.
• Baccanti, vv. 215-247 (p. 254)
La complessità della tragedia e le diverse ipotesi interpretative.
Dal greco
La tragedia Eracle è stata letta completamene in italiano; di alcuni passi è stato eseguito anche lo
studio dal greco con lettura metrica, traduzione e analisi.
Testo di riferimento:
• Prologo, vv. 1-106
• Esodo, vv. 1089-1428
27
LA COMMEDIA ANTICA: ARISTOFANE
- la vita e le commedie nella loro successione cronologica e nel loro rapporto con il contesto
storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Nuvole, vv. (pp. 348 e 351)
Le diverse fasi del teatro aristofaneo. La scelta del teatro politico. La tematica dell’assurdo e quella
del viaggio. La ricerca di effetti spettacolari. La satira contro Socrate e contro il pensiero sofistico.
Il contrasto tra il Discorso Giusto e quello Ingiusto.
• Lisistrata, lettura integrale da parte dei ragazzi e in classe a p. 362
Il rapporto tra la finzione scenica (colpo di stato delle donne) e la realtà (colpo di stato oligarchico
del 411). Lo sciopero delle donne come elemento salvifico: il rovesciamento dei miti misogeni.
Lo schema carnevalesco del “mondo alla rovescia”: la sospensione fantastica della realtà.
• Le rane, vv. 108-145 (p. 368)
Il motivo della crisi della tragedia dopo la morte di Euripide e di Sofocle.
Elementi metateatrali (la presenza di Dioniso come nelle Baccanti di Euripide).
Il viaggio nell’oltretomba rappresentato con un’efficace “scenografia verbale”.
L’aldilà come paese capovolto, simboleggiante Atene stessa.
• Le rane, vv. 605-673 (p. 370)
Dioniso travestito: la parodia tragica.
• Le rane, vv. 905-991 e 1004-1098 (p. 375 e p. 380)
L’agone tra Eschilo e Euripide: elementi di critica letteraria.
IV SECOLO
LA COMMEDIA NUOVA: MENANDRO
- la vita e le commedie nella loro successione cronologica e nel loro rapporto con il contesto
storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Dyscolos, Prologo vv. 1-49 (p. 36, vol. 3);
• Dyscolos, vv. 81-178 (p. 37, vol. 3)
• Dyscolos, vv. 711-747 (p. 42, vol. 3 )
Analisi della tematica in rapporto al mutamento del pubblico.
La nuova situazione storica: il tramonto dell’autonomia della polis, l’ampliamento degli orizzonti
geografici e culturali.
Gli effetti della nuova situazione storico-sociale sul teatro comico: i mutamenti tematici e
drammaturgici.
Analisi della struttura: riduzione del coro a intermezzo e divisione in atti.
La caratterizzazione psicologica dei personaggi in funzione della costruzione della trama.
La figura di Cnemone, personaggio non totalmente negativo.
Il messaggio di filantropia e solidarietà.
28
LA FILOSOFIA: PLATONE
Dal greco
Testo di riferimento: a scelta dei ragazzi (generalmente è stata usata l’edizione BUR)
L’opera Apologia di Socrate, già letta per intero con il professore di filosofia, è stata studiata anche
direttamente dal greco in alcuni passi che vengono indicati nell’elenco sottostante.
I passi scelti mirano a mettere in luce la rivoluzionaria figura di Socrate, l’uomo che aveva praticato
e insegnato la virtù, che con la sua libertà di pensiero aveva scardinato la società ateniese, che aveva
esorcizzato la morte, ossessione repressa dei Greci e che per tutto questo fu processato e messo a
morte con le pretestuose imputazioni di empietà e di corruzione dei giovani.
17a-18a
19b-d
20c-21a
23a-c
24b-25c
31c-32a
32e-33b
35c-e
40c-42a
DOPO IL 15 MAGGIO SI PREVEDE DI SVOLGERE I SEGUENTI AUTORI:
La rivoluzione dell’Ellenismo
Callimaco
Teocrito
Apollonio Rodio
Antologia Palatina
Polibio
Plutarco
Rimini, 14 maggio 2011
L’insegnante:
I rappresentanti di classe:
(Marinella De Luca) ……………………………….. …………………………..…………………………..
……………………….………………………….......
29
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DOPO IL 15 MAGGIO
Obiettivi:
• verificare i cambiamenti indotti nelle tematiche, nello stile e nella concezione
dell’arte dalla “rivoluzione” politica prodottasi con la fine della polis e dal
passaggio dalla comunicazione orale a
quella scritta.
La “rivoluzione” dell’Ellenismo
LA POESIA: CALLIMACO
- la vita e le opere nel loro contesto storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Prologo dei Telchini, (p. 110, vol. 3)
• Inni, II, vv. 105-113 (p. 109, vol. 3)
• Epigrammi, 28 (p. 113, vol. 3)
Gli elementi fondamentali e innovativi della poetica callimachea.
• Aitia, III, vv. 1-49 (p. 124, vol. 3)
L’interesse eziologico.
La varietà dei temi.
Il gusto dell’erudizione mitologica.
• Epigrammi, 25, 30, 31 (p. 128, vol. 3)
La figura di Eros nella rinnovata prospettiva della poesia ellenistica.
LA POESIA: TEOCRITO
- la vita e le opere nel loro contesto storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Idilli, XI, Polifemo Innamorato (p. 196, vol. 3)
L’umanizzazione di Polifemo: confronto con Omero.
Il distacco ironico dal personaggio: confronto con Virgilio.
Il valore catartico della poesia.
• Idilli, XV, Le Siracusane (p. 206, vol. 3)
Esempio di mimo letterario.
Realismo mimetico e psicologico.
L’encomio dei regnanti.
30
• Idilli, XII, Eracle e Ila (p. 196, vol. 3)
Confronto con lo stesso motivo mitologico svolto nelle Argonautiche di Apollonio Rodio.
Funzione consolatoria della poesia.
LA POESIA: APOLLONIO RODIO
- la vita e l’opera nel loro contesto storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Argonautiche, I, vv. 1-22 (p. 142, vol. 3)
La scelta dell’argomento.
Compromesso tra l’antica tradizione epica e le nuove esigenze della poesia ellenistica.
La soggettività del narratore epico (differenze rispetto ad Omero)
Interpretazioni controverse dell’opera: fallimento dello statuto eroico o consapevole realizzazione di
uno statuto antieroico? (Paduano).
La di Giasone e dei suoi compagni (tranne Eracle).
• Argonautiche, II, vv. 90-166 (p. 158, vol. 3)
• Argonautiche, III, vv. 275-298 (p. 161, vol. 3)
Il motivo topico di Eros giocatore di dadi.
La rinnovata figura di Eros nella letteratura ellenistica.
• Argonautiche, III, vv. 442-471 (p. 163, vol. 3)
• Argonautiche, III, vv. 744-824 (p. 164, vol. 3)
L’inserzione “tragica” nell’epos.
La moderna figura di Medea: confronto con la Medea di Euripide e con la Didone di Virgilio.
LA POESIA: ANTOLOGIA PALATINA
- la formazione della raccolta e le diverse scuola epigrammatiche;
- studio di alcuni significativi autori;
- letture contestualizzate in italiano:
La scuola peloponnesiaca: Leonida di Taranto
•
•
A.P., VII, 472 (p. 83, vol. 3)
A.P., VII, 715 (p. 84, vol. 3)
Descrizione di situazioni quotidiane e di personaggi umili.
Gusto del macabro e del grottesco.
Gusto della sperimentazione.
31
La scuola ionico-alessandrina: Asclepiade di Samo
• A.P., V, 64 (p. 85, vol. 3)
• A.P., V, 153 (p. 86, vol. 3)
• A.P., XII, 50 (p. 86, vol. 3)
•
Prevalenza della tematica erotico-simposiale e dei suoi τποι.
Assenza di indagine psicologica.
Sensibilità ironica e lievemente malinconica.
La scuola fenicia: Meleagro di Gadara
•
•
•
A.P., V, 141 (p. 91, vol. 3)
A.P., V, 155 (p. 91, vol. 3)
A.P., V, 215 (p. 91, vol. 3)
Innovatore del genere epigrammatico.
Rinuncia alla brevitas del primo ellenismo e preferi-sce epigrammi più lunghi.
Prevalenza della tematica amorosa nella consueta cornice del simposio.
L’amore visto in una caleidoscopica varietà di situazioni e di emozioni.
Gusto barocco del bizzarro e del sorprendente.
LA STORIOGRAFIA: POLIBIO
- la vita e l’opera nel loro contesto storico;
- letture contestualizzate in italiano:
• Storie, I, 1-2 (p. 314, vol. 3)
La scelta dell'argomento.
Il metodo storiografico: le finalità e le caratteristiche della storia.
Valore paideutico ed educativo della storia.
Visione ciclica delle fasi storiche.
Il ruolo della nel corso della storia.
Confronto con Tucidide.
Rimini, 11 giugno 2011
L’insegnante:
I rappresentanti di classe:
(Marinella De Luca) ……………………………….. …………………………..…………………………..
……………………….………………………….......
32
PROGRAMMI DI STORIA E FILOSOFIA
Esame di Stato 2010-2011 – Classe III (V) sez. D
Prof. Rossi Dalmazio
PROGRAMMA DI STORIA
Introduzione generale
Il programma dell’ultimo anno prevede lo studio del Novecento. Ciò pone subito una
questione: qual è il termine a quo e quale quello ad quem? Naturalmente il calendario non può
esserci d’aiuto, come non può esserlo di fatto per nessun secolo. Le date di riferimento
possono essere invece molteplici: il 1873 (la “grande depressione”), il 1914-1917 (la Grande
Guerra e la rivoluzione russa), per quello che riguarda le possibili date d’inizio (ma c’è anche
chi indica il 1929). E la data di termine secolo? Gli storici sono per lo più concordi nell’indicare il
1989, anno della caduta del muro di Berlino e della fine dell’esperienza comunista. Ma non c’è
dubbio che la crisi petrolifera del 1973 (e quella del 1979), e il contemporaneo sviluppo di quella
che è stata chiamata la Terza rivoluzione industriale, costituiscono momenti assai significativi
per chi studia la storia novecentesca nella prospettiva prevalentemente economica.
Inoltre: la storia del Novecento è tutta storia contemporanea? Che cosa si intende per
“storia contemporanea”? Ha scritto De Luna: “la frontiera che separa il periodo
contemporaneo da quello che lo precede è un confine mobile, che non
cessa di spostarsi, confermando una fluidità di termini a quo e ad quem,
che attribuisce alla contemporaneità i tratti di un fiume di eventi restìo a
farsi imbrigliare nell’alveo di una qualsiasi periodizzazione”. Possiamo invece
indicare in un’”umanità completamente massificata” il tratto caratteristico del secolo: “Nel
‘secolo degli estremi’ (Hobsbawm), di massa è stata la partecipazione
politica che è il prius logico del totalitarismo; di massa è stata la
produzione del sistema industriale così come di massa sono stati i
consumi che ha alimentato. Di massa è la morte, che trionfa nelle grandi
guerre e negli altri conflitti minori. Di massa sono gli strumenti della
comunicazione, quei mass media che hanno improntato il Dna, lo stesso
33
patrimonio genetico del XX secolo” (G. De Luna, La passione e la ragione. Fonti e
metodi dello storico contemporaneo, La Nuova Italia, Firenze 2001; p. 30). Il Novecento, dunque,
come secolo delle masse, con una periodizzazione che pone al centro il ventennio tra le due
guerre mondiali, quello della “grande trasformazione” studiata da Polanyi. Di lì, infatti, si
dipartono una serie di cerchi concentrici, che vanno verso il passato (la Seconda rivoluzione
industriale e l’imperialismo) e verso il futuro, avviato dai grandi eventi della storia a cavallo tra
il XX e il XXI secolo.
M 1 - Il secolo nuovo (1900-1914)
Considerazione generale sulla contradditorietà del periodo tra
“Belle Epoque” e “crisi della civiltà”, con LETTURA di alcuni brevi
aforismi di Nietzsche sulle nefaste conseguenze delle macchine per la
vita dell’uomo. L’estremo e l’eccessivo come misura della perfezione:
inizia l’”età degli estremi” (E.J.Hobsbawm).
Prima unità: Il mondo della Seconda rivoluzione industriale
I,1: Crisi di sovrapproduzione e razionalizzazione dell’economia
-
dalla “sottoproduzione” delle società tradizionali alla “sovrapproduzione”
dell’economia industriale (e agraria);
una questione storiografica: il periodo tardo ottocentesco è stato
esclusivamente “borghese”? Le due tesi contrapposte di David S. Landes
(1969) e Arno J. Mayer (1981);
la razionalizzazione dell’economia e le sue ragioni storiche: “taylorismo” e
“fordismo” (analogie e differenze);
crisi della concezione classica liberale e “protezionismo”
I,2: La classe operaia (e il socialismo) e la borghesia (e il nazionalismo)
-
la nascita di una nuova classe operaia in relazione agli sviluppi del
taylorismo e del fordismo;
il conflitto- politico e culturale- tra classe operaia e borghesia: le sue
condizioni oggettive;
il conflitto da un punto di vista soggettivo: LETTURA di Erich J.
Hobsbawm sullo scontro tra due concezioni del mondo e due universi
mentali (cfr. pp. 83-85 del manuale);
dalla Prima alla Seconda Internazionale: la socialdemocrazia e il
“revisionismo” di Eduard Bernstein: LETTURA tratta da I presupposti del
34
socialismo e i problemi della socialdemocrazia (cfr. pp. 12-13 di Attraverso
il Novecento)
Seconda unità: Sfide per l’egemonia mondiale: l’imperialismo
II,1: Verso la Prima guerra mondiale
-
definizione di “imperialismo” e suo legame col concetto di “nazione”;
conflitti economici e conflitti politico-ideologici tra le nazioni;
alcune interpretazioni dell’imperialismo: da Hobson a Lenin a Schumpeter.
II,2: Il caso degli USA: le “corporations” e la “diplomazia del dollaro”
-
LETTURA di un testo di A.Aquarone sulle origini dell’imperialismo.
II,3: Il razzismo
-
Il razzismo come fenomeno moderno: LETTURA di un testo di Z. Bauman
sul legame tra olocausto e modernità (cfr. pp.194-195 di Attraverso il
Novecento)
-
LETTURA di C. Royer sull’ineguaglianza delle razze: il darwinismo sociale (cfr. pp.
20-23 del manuale)
Terza unità:
unità: L’età giolittiana
III,1: L’età giolittiana e il decollo industriale dell’Italia
- gli stadi economici di Walt W. Rostow: per un inquadramento storico-economico dell’età
giolittiana;
-
l’età giolittiana e lo Stato liberale: l’originalità del giolittismo.
III,2: Il riformismo politico
-
il programma politico di Giolitti tra riformismo e neutralità nei conflitti
sociali;
il difficile rapporto con i socialisti.
III,3: Il secondo periodo giolittiano e la guerra di Libia
III,3,1: La guerra di Libia
La questione del nazionalismo
III,3,2: Il patto Gentiloni e la questione cattolica
III,4: Le tre interpretazioni classiche del giolittismo: B.Croce, G.Volpe, G.Salvemini
35
LETTURE di passi tratti dalle opere dei tre autori (fotocopie)
CONCETTI-CHIAVE del modulo: “crisi di sovrapproduzione”, “protezionismo”,
“taylorismo” e “fordismo”, “imperialismo”, “revisionismo”.
M 2 – La grande trasformazione (1914-1929)
Il termine “grande trasformazione” è stato coniato da Karl Polanyi ed è
il titolo da lui dato a uno dei libri più rilevanti della storiografia
novecentesca (pubblicato nel 1944). Con tale termine, lo storico ed
economista ungherese intende riferirsi alle conseguenze della grande crisi
del 1929. Essa consistette nel rovesciamento della tendenza che aveva
dominato il mondo a partire dalla rivoluzione industriale, con l’imporsi
dell’economia di mercato. Essa per Polanyi rappresenta una fase rovinosa
della storia mondiale, le cui contraddizioni hanno prodotto il fascismo.
Seguendo il libro, abbiamo suddiviso il periodo in due parti: la prima
riguarda la preparazione della crisi, la seconda è relativa alle sue
conseguenze.
Prima unità: La Prima guerra mondiale
I,1: La crisi dell’equilibrio: le ragioni dell’immane conflitto
-
la crisi del sistema dell’equilibrio bismarckiano e la politica di Guglielmo II della
“grande Germania”;
la “Triplice Alleanza” e la “Triplice intesa”;
ragioni politico-diplomatiche, economiche e ideologiche che portano al conflitto.
I,2: Gli esordi: 1914-1915
-
-
l’entusiasmo per l’avventura bellica e l’immediata delusione: la guerra come
“festa” dei Futuristi e la realtà della trincea: LETTURA di A. Gibelli sul
“nuovo paesaggio mentale” costituito dalla realtà della trincea (cfr. pp. 185186 del manuale);
lo scoppio del conflitto e la costituzione di tre fronti (a est, a ovest e nel mare
del Nord);
l’intervento dell’Italia in guerra: dalla contrapposizione tra “neutralisti” e
“interventisti” alla dichiarazione di guerra.
36
I,3: Dal 1915 al 1917
-
la situazione di stallo degli anni 1915-1916;
dall’annuncio della “guerra sottomarina totale” all’intervento in guerra degli USA;
il fronte italiano dalla “Strafexpedition” a Caporetto: la questione della sconfitta di
Caporetto per la storia italiana dell’immediato dopoguerra (interpretazioni
storiografiche).
I,4: La fine della Grande guerra
-
la controffensiva dell’Intesa e dell’esercito italiano (dal Piave a Vittorio Veneto);
la nuova situazione geo-politica dell’Europa dopo la pace di Versailles;
un genocidio dimenticato: quello degli armeni.
Seconda unità: La rivoluzione russa (e la costruzione dell’URSS)
II,1: La Russia tra fine Ottocento e Prima guerra mondiale
- la situazione della Russia tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX;
- il socialismo e la guerra: il fallimento dell’Internazionale;
- la caduta degli zar: febbraio-aprile 1917; il neobolscevismo delle Tesi di aprile
di Lenin.
II,2: La rivoluzione d’ottobre
-
dai governi Kerenskij alla pace di Brest-Litovsk;
la costruzione del potere bolscevico tra “terrore rivoluzionario” e guerra
civile;
la costruzione dell’URSS: dal “comunismo di guerra” alla NEP.
Terza unità: Un difficile dopoguerra
Esposizione di un quadro generale sulla situazione immediatamente postbellica,
finalizzata alla comprensione di una “pacificazione impossibile”.
III,1: Gli USA tra “red scare” e “anni folli”
-
Il grande Gatsby di F. S. Fitgerald: uno squarcio sugli USA degli anni Venti;
la società americana degli anni Venti: verso la grande crisi del 1929;
gli “italoamericani”: da emigranti a italiani; Farfariello e Rodolfo Valentino.
37
III,2: La situazione europea
Francia, Inghilterra, ma, soprattutto, Germania della repubblica di Weimar: tra
sviluppi culturali e crisi economica.
Quarta unità: L’avvento de
dell fascismo in Italia
IV,1: Le delusioni della vittoria
-
il mito della “vittoria mutilata” e l’atteggiamento politico del governo
italiano;
IV,2: Le conseguenze economiche e sociali della guerra
-
rivolgimenti sociali: il “biennio rosso” e l’occupazione delle fabbriche;
la situazione economica generale.
IV,3: La situazione politica: i partiti e il governo
-
le elezioni del 1919 e le nuove realtà politiche emergenti: il PSI e il PPI;
l’incapacità dei governi liberali e la figura di Giolitti.
IV,4: L’ascesa del fascismo
-
il fascismo dai fasci di combattimento (23 marzo 1919) al PNF (7 novembre
1921);
la tattica di Mussolini tra legalità e illegalità;
i limiti dell’antifascismo: LETTURA di A. Tasca (cfr. manuale pp. 188190).
IV,5: La presa del potere e l’organizzazione dello Stato totalitario
-
due periodi: 1) dal 28 ottobre 1922 al 3 gennaio 1925; 2) dal 3 gennaio 1925
in poi;
la questione del totalitarismo “imperfetto”;
le leggi “fascistissime”.
CONCETTI-CHIAVE del modulo: “nazionalismo”, “guerra lampo” e “guerra di
posizione e di trincea”, “vittoria mutilata”, “neutralisti”\”interventisti”,
“comunismo di guerra”, “NEP”, “red scare”, “biennio rosso”.
M 3 – La grande trasformazione (1929-1945)
38
Prima unità: Dalla crisi del 1929 alla guerra di Spagna
I,1: La crisi del 1929 e il New Deal
-
una nuova crisi di sovrapproduzione: le cause, le conseguenze e i rimedi;
Roosevelt e il “New Deal”: le basi dello Stato sociale americano.
I,2: Il nazismo in Germania
-
Hitler dagli esordi alla presa del potere;
l’organizzazione dello Stato totalitario e razziale.
I,3: Lo stalinismo
-
l’industrializzazione forzata e la socializzazione delle terre;
la guerra ai kulaki e la nascita del gulag.
I,4: IL mondo alla vigilia della Seconda guerra mondiale
-
la situazione della Cina e del Giappone negli anni Trenta;
la guerra di Spagna e la vittoria del franchismo;
il precipitare degli eventi tra il 1936 e il 1939.
Seconda unità: Il regime fascista in Italia (1929-1939)
II,1: L’organizzazione interna
-
i “Patti lateranensi” e il plebiscito nazionale;
lo Stato corporativo.
II,2: La “fascistizzazione” dell’Italia:
-
il progetto di Mussolini e l’organizzazione di enti e associazioni;
la scuola come fabbrica del consenso: dalla riforma Gentile agli anno Trenta;
l’influenza di cinema e radio: la questione dei mezzi di comunicazione di
massa e il totalitarismo;
la famiglia fascista: LETTURE (cfr. Attraverso il Novecento, pp. 132-133).
II,3: La politica economica:
-
dalla politica liberale alla politica “dirigista”;
l’impatto con la crisi del 1929 e la politica autarchica.
39
II,4: La politica estera:
-
dalla politica di continuità con l’Italia liberale alla svolta del 1932;
ragioni economiche e ideologiche dell’imperialismo fascista;
processo di avvicinamento alla Germania;
-
le leggi razziali del 1938: gli ebrei nell’Italia fascista (alcune
puntualizzazioni sulla persecuzione antiebraica in Italia a partire dalle
ricerche di M. Sarfatti).
Terza unità:
unità: La Seconda guerra mondiale
II,1: La prima fase del conflitto (1939-1942)
-
l’attacco nazista e l’intervento dell’ Italia in guerra;
il nuovo ordine europeo e lo sterminio degli ebrei; la tesi di R. Hilberg tra
“intenzionalisti” e “funzionalisti”;
l’intervento degli USA e la guerra nel Pacifico;
prime sconfitte dell’Asse.
II,2: La seconda fase del conflitto (1942-1945)
-
il crollo del fascismo, i “quarantacinque giorni” e la Resistenza in Italia;
verso lo scontro finale: dallo sbarco in Normandia all’offensiva sovietica;
l’Italia negli anni 1943-1945: divisa e a sovranità limitata.
Quarta unità: Uno sguardo sul secondo dopoguerra: la “guerra fredda” e la
decolonizzazione
-
-
la rivalità planetaria tra USA e URSS: le fasi della guerra fredda: il 1956, la
“questione tedesca” e il muro di Berlino, la crisi dei missili di Cuba, la
“glaciazione brezneviana” e la politica del “multipolarismo”, gli anni Ottanta
e Gorbaciov, la fine della guerra fredda; la guerra fredda in Italia: alcuni
momenti;
“terzo mondo” tra decolonizzazione e sviluppo: alcuni casi (la guerra
d’Algeria, la Cina, l’Estremo oriente e il Medio oriente, la questione
palestinese).
40
CONCETTI-CHIAVE del modulo: “New Deal” e “Welfare State”, “Stato
razziale”, “dekulakizzazione”, “fascistizzazione”, “autarchia”, “nuovo ordine
europeo”, “funzionalisti” e “intenzionalisti”, “costituzione”, “guerra fredda”,
“decolonizzazione”.
n.b. I testi in adozione sono: G. De Luna, La scena del tempo, volume terzo, il manuale, Paravia, Torino 2003; G. De
Luna, Attraverso il Novecento, Paravia, Torino 2002.
Le pagine lette e studiate nel manuale durante l’a.s. (secondo l’ordine seguito):
-
M 1: 78, 5-8, 10-12, 12-16, 83-85; 28-43, 6-9, 20-23; 55-57, 62-64, 6673.
M 2: 43-45, 93-102, 185-186; 40-43, 103-105, 120-124; 113-120, 132135; 137-161, 188-190.
M 3: 163-179, 226-230; 197-213; 230-233, 238-255, 267-283, 311-313,
284-287, 314, 316, 318-319, 322-323, 423-424, 310, 367-374, 343-346.
41
PROGRAMMA DI FILOSOFIA
Introduzione generale
Nella consapevolezza dell’impossibilità di esaurire, anche in modo approssimativo, il
vastissimo campo della ricerca filosofica otto-novecentesca, abbiamo scelto di concentrarci
solo su alcuni autori e su talune problematiche, e ciò anche a costo di dolorose, ma inevitabili
rinunce.
A Kant e a Hegel è stata dedicata particolare attenzione, in considerazione non solo della
loro indiscutibile importanza storica, ma anche della loro presenza nel dibattito filosofico
attuale. Abbiamo cercato anche di evidenziare le problematiche e le discussioni sorte in
Germania tra Settecento e Ottocento al fine di un inquadramento storico in cui è maturato
l’Idealismo (affrontato in termini molto generali, senza entrare nel dettaglio del pensiero
fichtiano e schellinghiano) e il Romanticismo (che è stato affrontato in maniera più dettagliata,
con particolare riferimento ad alcune tematiche e ad alcuni autori, come p.e. Herder).
Ci siamo poi orientati su Marx e lo abbiamo affrontato cercando di mostrare il terreno
storico-culturale-politico in cui è maturato il suo pensiero, con riferimento, in particolare, alla
Sinistra hegeliana e a Feuerbach.
In considerazione dell’importanza che la scienza ha avuto e ha nella storia contemporanea,
soprattutto attraverso le sue applicazioni tecniche, abbiamo voluto dedicare particolare
attenzione alla riflessione epistemologica dal Positivismo a Popper. Aspetto importante di
questa parte del programma è anche la riflessione politica, aspetto questo non trascurabile di
alcuni protagonisti di questo àmbito di ricerca, come John Stuart Mill e il già citato Popper (ma
anche Comte e Spencer). Lo scopo del modulo è non solo quello di studiare l’impresa scientifica
da un punto di vista metodologico ed epistemologico, ma anche quello di mostrarne l’intrinseca
problematicità, il carattere ipotetico-probabilistico, ben lontano da certe assolutizzazioni che
sono state attribuite a essa dagli “scientisti” e, soprattutto, dai suoi detrattori, con lo scopo
evidente, da parte di questi ultimi, di negarne il valore conoscitivo.
L’ultimo autore studiato è stato Nietzsche, al quale abbiamo dedicato ampio spazio. Con
Nietzsche emerge un modo di intendere la filosofia assolutamente originale, soprattutto
rispetto alla tradizione metafisica, che non a caso egli criticava aspramente. Forse nessun
altro filosofo, al pari di Nietzsche, ha avuto un ‘influenza altrettanto grande, non solo nella
42
ristretta cerchia della comunità dei filosofi, ma anche al di là di essa. Per questo abbiamo
fortemente insistito nella puntualizzazione di alcuni concetti (come quello di “superuomo” e di
“volontà di potenza”), anche al fine di evitare inaccettabili fraintendimenti.
I nomi degli autori citati sono quelli che ci hanno impegnato di più. Per una loro più adeguata
comprensione abbiamo utilizzato anche altri strumenti, oltre ovviamente ai testi scritti, come,
p.e., film, video-lezioni e video-interviste, immagini iconografiche. Naturalmente, lo svolgimento
del programma, ha reso necessario lo studio anche di autori “minori”, sui quali ci siamo
brevemente soffermati (due o tre ore al massimo), per avere un quadro più completo e
adeguato delle problematiche affrontate.
M 1 – Kant e la svolta critica della filosofia
Introduzione
Il nome di Kant è legato a una delle rivoluzioni più profonde e incisive
della storia della filosofia (certamente di quella moderna). Lo stesso Kant
ha parlato della propria filosofia come di una “rivoluzione copernicana”,
consistente nello spostamento del punto di vista filosofico dagli oggetti del
mondo al soggetto che ne fa esperienza. In altri termini: per capire il
mondo, occorre prima di tutto studiare come funziona la mente umana.
Tale spostamento, a dire il vero, era già avvenuto in età moderna,
soprattutto con Hume (che aveva parlato di puntare alla “cittadella” della
natura umana). Con Kant tuttavia questo spostamento perviene a una
profondità tale da costringere la filosofia successiva a doverne
necessariamente fare i conti. Dopo la “rivoluzione copernicana” del
pensatore di Koenigsberg, “la filosofia moderna rappresenterà in
grandissima parte una nota a piè di pagina a Kant, proprio come la
filosofia antica era stata una glossa a Platone” (M. Ferraris, Goodbye Kant.
Cosa resta oggi della Critica della ragion pura, Milano 2005, p. 136).
Il modulo si prefigge dunque lo scopo di illustrare questa rivoluzione
nei vari àmbiti del sapere (e quindi della realtà), con particolare attenzione
alle tre Critiche. Di qui il titolo che gli abbiamo dato. L’imperitura
importanza del pensiero- del “criticismo”- kantiano consiste infatti nella
sua radicale vocazione “mondana”, in quanto sostenitore degli interessi
dell’uomo come cittadino del mondo, senza trascurare tuttavia le aperture
alla trascendenza; anzi: proprio in virtù di tale “mondanità”, del suo
43
orizzonte coscientemente finito, l’uomo può aprirsi a ciò che va oltre se
stesso come dimensione costitutiva del proprio essere.
Prima unità: Che cosa posso sapere? (La “Critica della ragion pura”)
I.1: La scienza e la metafisica negli scritti precritici e la svolta del 1770
- dagli studi scientifici alle riflessioni metafisiche;
- la critica del razionalismo leibniziano-wolffiano e l’influenza
dell’empirismo inglese;
- la distinzione tra “opposizione logica” e “opposizione reale” (tra
pensiero e realtà);
- la svolta del 1770: acquisizione di un nuovo punto di vista rispetto al
razionalismo e all’empirismo.
I.2: Il “tribunale della ragione” e il senso di una “critica della ragion
pura”
- la contrapposizione dei “risultati” della scienza e il “campo di
battaglia senza fine della metafisica”;
- gli insuccessi della metafisica (tradizionale)
e l’àmbito
dell’esperienza;
- il concetto di “critica”.
I.3: La “rivoluzione copernicana”
- che cosa ha reso possibile i “risultati” della scienza? LETTURA
(cfr. pp. 696-698 del manuale, vol. 2).
I.4: La scoperta dei “giudizi sintetici a priori”e la filosofia trascendentale
- una duplice distinzione: analitico\sintetico, a priori\a posteriori;
- i “giudizi sintetici a priori” e il problema della loro esistenza;
- l’elaborazione di una filosofia trascendentale e il nuovo concetto di
metafisica.
I.5: L’”Estetica trascendentale” e l’indagine degli apriori del tempo e
dello spazio
- l’”estetica” e la sensibilità;
- le intuizioni “empiriche” e le intuizioni “pure”;
- il tempo e lo spazio (l’aritmetica e la geometria), e la priorità del
tempo.
44
I.6: Dall”Estetica trascendentale” alla “Logica trascendentale”: l’attività
unificatrice dell’intelletto (l”Analitica trascendentale”)
- dalle “intuizioni” ai “concetti”: loro complementarità;
- logica “generale” e logica “trascendentale”;
- i “giudizi” e le “categorie”;
- la “deduzione trascendentale” delle categorie dell’intelletto e l’Io
penso.
I.7: La “Dialettica trascendentale e l’inaccessibilità dell’incondizionato
- la tendenza dell’intelletto umano a travalicare i limiti
dell’esperienza e il ruolo di una “dialettica trascendentale”;
- le idee della ragione e la “metaphysica specialis”;
- l’uso “regolativo” delle idee e il loro valore euristico: LETTURA
(cfr. pp. 704-705 del manuale, vol. 2);
- la “cosa in sé” come “concetto limite”.
Seconda unità: Che cosa devo fare? (La “Critica della ragion pratica”)
II.1: Il puro dovere come “fatto della ragione”
-causalità necessaria e causalità libera: dalla possibilità (teoretica) alla
realtà (pratico-morale) della libertà;
-il “fatto della ragione” del puro dovere: la specificità dell’essere
umano.
II,2: Il rovesciamento di prospettiva rispetto alla prima “Critica”
-una ragione non solo “pratica”, ma anche “pura”;
-compiere il dovere per il dovere;
-libertà (“ratio essendi” della legge morale) e legge morale (“ratio
cognoscendi” della libertà).
II,3: L’imperativo categorico e la moralità
-l’”Analitica”: le massime e gli imperativi (“ipotetici” e “categorici”);
-l’imperativo categorico e le sue tre formulazioni.
45
II,4: L’antinomia della ragion pratica e i suoi postulati
-la “Dialettica”: il problema del rapporto tra virtù e felicità;
-i “postulati” della ragion pratica: l’esistenza di Dio e l’immortalità
dell’anima;
-LETTURA (cfr. pp. 708-709 del manuale, vol. 2).
II,5: Che cosa mi è lecito sperare?: uno sguardo alla filosofia della storia
e della religione
-la filosofia della storia e la speranza in relazione alla libertà esterna
(il diritto): l’importanza della rivoluzione francese;
-la filosofia della religione e la speranza in relazione alla libertà
interna (la moralità).
Appendici: L’utilitarismo classico (per un confronto con Kant)
Prima appendice: Jeremy Bentham e le origini dell’utilitarismo
- La riforma della legislazione e il “principio di utilità”: LETTURA
(cfr. p.245 del manuale, vol. 3, t. 1)
- Interesse individuale e interesse collettivo: LETTURA (cfr. p.246
del manuale, vol. 3, t. 1)
Seconda appendice: John Stuart Mill: la revisione dell’utilitarismo
- La dimensione qualitativa del piacere: LETTURA (cfr. pp. 246247 del manuale, vol. 3, t. 1)
- La sanzione ultima del principio di utilità (confronto con
Bentham): LETTURA (cfr. pp. 247-248 del manuale, vol. 3, t. 1)
- L’utilitarismo dopo Stuart Mill: breve cenno a Henry Sidgwick e
alla sua influenza nella filosofia morale britannica del XX secolo
Terza unità: Che cosa mi è lecito sperare? (La “Critica della facoltà di
giudizio”)
III,1: L’esigenza di completezza del sistema e la scoperta di una nuova
facoltà
-la facoltà di giudizio come “termine medio” tra intelletto e ragione
46
-nuovi àmbiti del sapere (estetica e scienze della vita)
III,2: La facoltà di giudizio estetico: il bello e il sublime
-la “Critica della facoltà di giudizio estetico”: il giudizio di gusto, il
sentimento di piacere e dispiacere e il bello;
-il sublime tra natura e morale: LETTURA (cfr. p. 711 del manuale,
vol. 2)
Appendice: Il bello, il pittoresco, il sublime: dal Neoclassicismo al
Romanticismo
Un rapido percorso da Winckelmann a Burke (cfr. pp. 718-721 del
manuale, vol. 2).
CONCETTI-CHIAVE: “fenomeno \ noumeno”, “analitico \ sintetico”,
“a priori \ a posteriori”, “trascendentale”, “deduzione
trascendentale”, “massime \ imperativi (ipotetici \ categorici)“,
“giudizio (costituente \ riflettente)”
47
M 2 – Hegel: la filosofia dell’assoluto e la dialettica della realtà
Introduzione
L’autore centrale di questo modulo è, ovviamente, Hegel. Al filosofo di
Stoccarda abbiamo dedicato tre della quattro unità e cercato di studiarlo
non nella complessa articolazione del suo sistema, ma nei suoi capisaldi
fondamentali e in alcuni aspetti del suo sistema, che ci sono apparsi
particolarmente significativi, soprattutto in un’ottica attuale (come, p.e., la
dialettica padrone-servo e la lotta per il riconoscimento, oppure la filosofia
dello spirito oggettivo e assoluto (e le loro articolazioni).
Il complesso sistema filosofico hegeliano presuppone però l’Idealismo
e il Romanticismo (anche come termini di confronto critico). Per questo
abbiamo dedicato alcune lezioni al periodo di passaggio da Kant a Fichte e
al movimento romantico. Come si vedrà, il percorso è stato seguito in due
direzioni:
1. il criticismo kantiano ha avuto un significato anche etico-politico,
oltre che specificamente filosofico e ha portato all’emergere di una
figura di filosofo (primo tra tutti Fichte), che dalla cattedra
universitaria si fa araldo dell’ordine morale del mondo e dello spirito
di libertà;
2. la filosofia romantica ha sviluppato una nuova sensibilità e una
nuova concezione dell’uomo e dei suoi rapporti con la natura; a
questo proposito abbiamo dedicato una specifica attenzione a Herder
e alla sua filosofia della storia.
48
Prima unità: Da Kant a Hegel: la filosofia romantica, le origini
dell’Idealismo
I,1: Il termine “romantico” e il confronto con l’antichità classica
-sul termine “romanticismo” e sulle sue origini;
-“classico” e “romantico”: il concetto di sublime
-il giovane Friedrich Schlegel e il confronto con l’antichità classica: la
distinzione tra poesia “greca” e poesia “moderna”;
-la riflessione estetica di Schiller, il sodalizio intellettuale-artistico con
Goethe e la nozione di “Bildung”.
I,2: La filosofia del Romanticismo
-dall’ordine oggettivo delle cose all’impulso dinamico della realtà;
-l’importanza della riflessione estetica;
-J. G. Herder: la filosofia della storia e il concetto di “individualità”:
LETTURA (cfr. pp.84-86 del manuale, vol 3, t. 1);
-una nuova concezione della natura: dal modello meccanicistico al
modello organicistico: LETTURA (cfr. pp. 54-55 del manuale, vol. 3, t.
1).
I,3: La rivoluzione filosofica tedesca (il “criticismo” kantiano) in un’età di
grandi trasformazioni e la figura del “dotto” (Fichte)
-il criticismo come premessa al sistema e l’eliminazione della “cosa in
sé”;
-il compito etico-politico del filosofo e l’importanza di Fichte:
LETTURA (cfr. p.61 del manuale, vol. 3, t. 1).
Seconda unità: Hegel: la filosofia è “il tempo di essa appreso in
pensieri”
II,1: La scissione e il bisogno di filosofia
-le trasformazioni della modernità, la rivoluzione francese e la
conquista della libertà attraverso lacerazioni e conflitti;
-la dialettica come strumento di comprensione del reale;
-la filosofia come bisogno di unificazione e l’elaborazione del
sistema: LETTURA (cfr. pp. 131-132 del manuale, vol. 3, t. 1).
49
II,2: Il falso come momento della verità
-ricomporre la contrapposizione tra finito e infinito: dal termine
“incarnatio” al termine “Menschwerdung”;
-alcune considerazioni sul linguaggio hegeliano.
II,3: La “fenomenologia dello spirito”: la via del dubbio e della
disperazione
-la storia della coscienza che conquista la verità attraverso il
negativo e il falso;
-le figure fenomenologiche e la dialettica padrone-servo.
Terza unità: Hegel: la filosofia come scienza e lo spirito oggettivo
III,1: Il sistema (e la logica hegeliana)
-dalla Fenomenologia all’Enciclopedia: la filosofia come scienza;
-identità di logica e metafisica: superamento della distinzione tra
“opposizione logica” e “opposizione reale”.
III,2: Lo spirito oggettivo e le sue determinazioni
-la prima determinazione: il diritto (l’individuo come “persona
giuridica”, la proprietà, la pena),
-la seconda determinazione: la moralità (l’individuo come custode
della coscienza morale e l’esigenza del suo superamento);
-la terza determinazione: l’eticità e le sue tre dimensioni (la famiglia,
la società civile, lo Stato.
Quarta unità: Hegel: lo spirito assoluto
IV,1: L’arte e l’apparire sensibile dell’idea
IV,2: La religione e la “rappresentazione” dell’assoluto
IV,3: La filosofia e l’opera del concetto
-identità di filosofia e storia della filosofia: LETTURA (cfr. pp. 144145 del manuale, vol.3, t. 1).
50
M 3 – La Sinistra hegeliana, Feuerbach, Marx
Introduzione
Lo sviluppo più immediato e rilevante del pensiero hegeliano si è avuto
con la divisione tra gli allievi di Hegel, che hanno ripreso l’opera del
Maestro evidenziandone unilateralmente gli aspetti di fondo.
Particolarmente incisiva, per gli sviluppi successivi, è stata la riflessione
dei “giovani hegeliani” (la “sinistra”), dalle cui fila emergono pensatori del
calibro di Feuerbach e Marx.
Abbiamo seguito sinteticamente le vicende storico-culturali-politiche di
questa divisione, per poi soffermarci sui due principali protagonisti, in
particolare sul secondo, che ha avuto un’enorme influenza nel XX secolo,
anche al di là dell’àmbito specificamente filosofico.
Lo scopo del modulo è di mostrare l’esito antropologico-materialistico
cui è pervenuta la riflessione dei “giovani hegeliani” a partire dal sistema
di Hegel, fino a giungere a una critica esplicita al Maestro da parte di
Feuerbach e di Marx. L’attenzione dedicata a questi due filosofi va intesa
come un capitolo fondamentale di quella “frattura rivoluzionaria nel
pensiero del XIX secolo” di cui ha parlato Loewith nel suo lavoro Da
Hegel a Nietzsche (1941) e della quale ancora portiamo i segni. A questo
proposito, ci pare opportuno citare un breve testo del grande studioso:
Mentre Goethe e Hegel… avevano ancora saputo fondare un mondo in cui
l’uomo poteva trovarsi a suo agio, già i loro prossimi discepoli non si sono più
sentiti a casa propria in quel mondo e a torto hanno visto nell’equilibrio dei loro
maestri nient’altro che il prodotto di una semplice armonizzazione.
Non a caso, ciò che è in gioco con questi autori (ma anche con altri,
naturalmente, come Nietzsche) è l’uomo della società borghese, le sue
lacerazioni e le sue contraddizioni che non trovano più una ‘soluzione’
nelle mediazioni hegeliane.
Prima unità: La scuola hegeliana e Feuerbach
I,1: I “giovani” e i “vecchi” hegeliani: l’opera di D. F. Strauss
-gli ultimi anni di Hegel a Berlino e il clima politico-culturale tedesco
dopo la morte del Maestro;
-Strauss e la critica storica dei Vangeli.
51
I,2: La Sinistra hegeliana e il significato politico della polemica religiosa
-l’autocritica della filosofia e l’appello alla prassi;
-la critica della società borghese e la “filosofia classica tedesca” come
teoria della rivoluzione;
-la razionalità del reale e la storia come progresso.
I,3: Feuerbach: il fondamento antropologico della teologia
-l’alienazione religiosa e le sue radici;
-critica del rovesciamento dialettico hegeliano;
-l’umanesimo naturalistico e la rivalutazione della corporeità.
Seconda unità: Marx: critica dell’ideologia, materialismo storico,
filosofia della prassi
II,1: La critica a Hegel e la presa di distanza dai “giovani hegeliani”
-il “misticismo logico” hegeliano e il “rovesciamento antitetico” di
Marx;
-critica della concezione hegeliana dei rapporti tra “società civile” e
Stato;
-dalla critica politica alla critica economica;
II,2: Il concetto di “alienazione” e la critica dell’ideologia
-l’alienazione del lavoro: LETTURA (cfr. pp. 306-307 del manuale,
vol.3, t. 1);
-la filosofia come critica dell’ideologia;
II,3: Il “materialismo storico” e la filosofia della prassi
-la concezione materialistica della storia: LETTURA (cfr. pp. 314315 del manuale, vol.3, t. 1).
CONCETTI-CHIAVE: “alienazione”, “ideologia”, “forze produttive \
rapporti di produzione”, “dialettica”.
52
M 4 – La filosofia come metodologia della ricerca scientifica
Introduzione
Uno degli aspetti più rilevanti della riflessione filosofica
contemporanea è rappresentata dall’indagine sulla metodologia della
ricerca scientifica, sui limiti e sulle possibilità della conoscenza scientifica,
nonché sulla rilevanza sociale e politica della scienza. La stessa
epistemologia, come àmbito specifico di ricerca filosofica, può essere fatto
risalire ai decenni tra Otto e Novecento, in concomitanza con quella che
giustamente è stata chiamata “seconda rivoluzione scientifica”.
Il modulo copre un periodo di tempo abbastanza ampio: dal Positivismo
ottocentesco (studiato nei suoi protagonisti principali) a Popper (con
qualche cenno all’epistemologia post-popperiana). Abbiamo inoltre
cercato di intrecciare la riflessione filosofico-metodologica con quella
politica, soprattutto in relazione ad autori liberali come John Stuart Mill e
il già citato Popper.
Lo scopo del nostro modulo è soprattutto quello di dare una risposta
adeguata a talune posizioni che, ancor oggi, mettono sotto accusa la
scienza e la conoscenza scientifica più per ragioni ideologiche che
filosofiche, avallando surrettiziamente un’immagine assolutistica della
scienza del tutto falsa e, comunque, ben lontana dalle riflessioni e dalle
tesi sostenute, sia da filosofi che da scienziati, ormai da oltre
centocinquant’anni.
53
Prima unità: Il Positivismo: la riflessione epistemologica e il progetto
politico
I,1: Il Positivismo di Auguste Comte
-la legge dei tre stadi, l’evoluzione dello spirito scientifico e
l’affermazione dello stadio positivo;
-LETTURA (cfr. pp. 347-348 del manuale, vol.3, t. 1): la “filosofia
positiva”;
-l’unità della scienza, l’enciclopedia del sapere e il compito della
filosofia;
-la “politica positiva” tra sociologia e “religione dell’umanità”.
II,2: Il Positivismo in Inghilterra: l’empirismo di J. Stuart Mill,
l’evoluzionismo di H. Spencer
-Herschel, Whewell e la rivalutazione delle ipotesi;
-l’empirismo di John Stuart Mill e il “metodo deduttivo”;
-LETTURA (cfr. pp. 369-370 del manuale, vol.3, t. 1): la ricerca delle
cause;
-la libertà e le sue garanzie (Sulla libertà di Stuart Mill): LETTURA
(cfr. p.261 del manuale, vol. 3, l. 1);
-l’evoluzionismo di Herbert Spencer e il “darwinismo sociale”.
-LETTURA (cfr. pp. 352-353 del manuale, vol.3, t. 1): che cosa è la
filosofia.
Seconda unità: L’epistemologia di Karl Raimund Popper
-la rivoluzione einsteiniana e il “falsificazionismo” (o “metodo delle
congetture e confutazioni”): LETTURA (cfr. pp. 368-369 del manuale,
vol.3, t. 2);
-il “principio di induzione è superfluo”;
-la società aperta e i suoi nemici.
54
M 5: Nietzsche: il pensiero della crisi
Introduzione
La presenza di Nietzsche, non solo nella filosofia novecentesca ma
anche nella cultura in genere, è stata ed è enorme. Lo dimostra il fatto che
termini come “superuomo”, “morte di Dio”, “volontà di potenza” sono
entrati nel linguaggio comune. Ma la ricchezza della sua opera e del suo
pensiero va ben oltre questi concetti, soprattutto è tutt’altra cosa rispetto ai
travisamenti e ai malintesi cui l’uso di quei concetti ha dato luogo. Il primo
compito che ci siamo prefissi nel modulo è di portare qualche elemento di
chiarezza a tale proposito.
In secondo luogo abbiamo voluto presentare un’opera che è certamente
una delle espressioni più radicali e profonde della crisi della civiltà
occidentale. Anzi, si può certamente dire che Nietzsche è l’interprete più
acuto della crisi della civiltà europea, quale si viene delineando nel
periodo di tempo che va dagli ultimi decenni dell’Ottocento agli inizi del
Novecento. Egli ha saputo cogliere, prima e meglio degli altri, i segnali
emergenti di incertezza e precarietà della condizione umana, dopo la
stagione improntata all’ottimismo delle filosofie idealistiche e
positivistiche. Più in particolare, Nietzsche ha saputo esprimere, attraverso
una radicale indagine critica e demistificatrice, la crisi dell’uomo europeooccidentale, dominato da quella che egli chiama metafisica “platonicocristiana”. Allo stesso tempo, ha indicato, sia pure attraverso un linguaggio
oscuro e metaforico, anche una possibile via di liberazione - ovviamente
tutta terrena e senza aperture alla trascendenza.
55
Prima unità: Le tre metamorfosi e il superuomo
I,1: Il primo dei discorsi di Zarathustra: LETTURA (p. 531 del manuale,
vol. 3, t.1)
I,2: I concetti chiave del pensiero nietzscheano e il sì alla vita
Seconda unità: La critica della civiltà europeo-occidentale
II,1: La nascita della tragedia: dalla filologia alla critica della cultura
II,2: La critica della morale
Terza unità: L’annuncio di una “filosofia dell’avvenire”
III,1: Il nichilismo e l’annuncio della “morte di Dio”: LETTURA (pp.529530 del manuale, vol.3, t. 1)
III,2: Il superuomo
III,3: L’eterno ritorno: LETTURA (p.530 del manuale, vol.3, t.1)
III,4: La volontà di potenza
n.b. Il testo in adozione è: A. La Vergata-F. Trabattoni (a cura di), Filosofia e cultura, vol 3 a e b, La Nuova Italia,
Firenze 2007.
IL DOCENTE:
I RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI:
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LICEO CLASSICO “G. CESARE” -RIMINI
Insegnante: Elena Benigni
Anno scolastico 2010/2011
PROGRAMMA di MATEMATICA
classe 3^D
Ripasso di: concetto di funzione e di grafico di funzione, dominio e intervalli di positività e
negatività, di crescenza e decrescenza, di monotonia.
Funzioni reali di variabile reale. Classificazione delle funzioni. Funzioni crescenti e decrescenti;
funzioni pari e dispari. Calcolo del dominio di funzioni algebriche. Lettura di proprietà delle
funzioni a partire dal loro grafico, asintoti, estremo superiore e inferiore, massimo e minimo.
Ripasso della teoria delle coniche, della funzione esponenziale e logaritmica; curve algebriche
deducibili dalle coniche esaminate e grafici di funzioni irrazionali. Grafici di funzioni modulari
e grafici simmetrici e traslati ottenuti a partire da quelli delle coniche esaminate, dalla funzione
logaritmica ed esponenziale.
Goniometria: definizione di seno, coseno, tangente e cotangente a partire dalla circonferenza
goniometrica. Valori e grafici delle funzioni goniometriche e delle loro inverse, archi associati,
formule di addizione, duplicazione, bisezione e parametriche. Identità, equazioni e disequazioni
goniometriche; risoluzione grafica di equazioni e disequazioni lineari in sen(x) e cos(x),
equazioni omogenee.
Il concetto di punto di accumulazione e di limite: definizione generale di limite. Limite destro e
sinistro, al finito e all'infinito. Limiti delle funzioni elementari. Teoremi dell'unicità del limite,
della permanenza del segno e del confronto. Limiti di operazioni tra funzioni e di composizioni
di funzioni. Analisi delle forme indeterminate e alcune tecniche di risoluzione: limiti all'infinito
di differenze e rapporti tra polinomi, limiti all'infinito di differenze tra radicali.
Definizione di continuità, teorema di Weierstrass e degli zeri per funzioni continue in intervalli
limitati e chiusi, analisi dei tipi di discontinuità; limiti deducibili dai due limiti fondamentali
dell'analisi. Teoria degli asintoti di una funzione e formule per la loro determinazione.
Studio analitico di funzione: dominio e intervalli di positività e negatività, ricerca di eventuali
invarianze per simmetria, limiti, ricerca di eventuali asintoti verticali, orizzontali e obliqui.
Si prevede di affrontare nelle prossime settimane di lezione il concetto di derivata e la sua
definizione attraverso il rapporto incrementale e la determinazione della retta tangente in un
punto ad una funzione; di introdurre il calcolo delle derivate delle funzioni elementari, le
formule di derivazione della somma, prodotto, quoziente, radice, potenza; i punti di non
derivabilità: flessi a tangente verticale, punti angolosi e cuspidi; le regole di derivazione delle
funzioni goniometriche fondamentali, della funzione logaritmica ed esponenziale, la derivata
delle funzioni composte; intervalli di crescenza e decrescenza (eventuali massimi e minimi),
intervalli di concavità e convessità per completare lo studio analitico di funzione
RIMINI, 14/05/2011
Gli alunni
L’insegnante
57
LICEO GINNASIO STATALE "G. CESARE" RIMINI
ANNO SCOLASTICO 2010/11
PROGRAMMA DI FISICA CLASSE III SEZ. D
Nello svolgimento del programma di fisica che verte essenzialmente su termologia,
termodinamica ed elettromagnetismo la trattazione delle varie parti oggetto di studio è
avvenuta lasciando maggiore spazio a quei temi che più di altri permettono di operare sintesi
di ampio respiro e di evidenziare quei principi unitari (es. conservazione dell'energia, della
quantità di moto ecc.) che caratterizzano il modo di procedere del sapere scientifico.
Ovviamente, visti i tempi ristretti in cui spesso ci si deve muovere, ad alcuni argomenti, pur
nel necessario rigore formale, si è preferito un approccio di tipo intuitivo per non appesantire le
lezioni con eccessive dimostrazioni e lasciare maggiore spazio alla discussione di problemi atti
a far emergere le capacità di sintesi dei ragazzi e sviluppare la loro padronanza della materia.
Finalità:
• fornire una visione scientifica organica della realtà fisica;
• educare alla consapevolezza dell’importanza della formazione scientifica nella cultura
dell’individuo;
obiettivi:
• inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e
differenze, proprietà varianti ed invarianti;
• applicare le conoscenze acquisite in contesti diversi;
• scegliere e gestire strumenti matematici adeguati;
• utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.
Contenuti: Ripasso dei principi di conservazione dell'energia meccanica e della quantità di
moto.
MECCANICA DEI FLUIDI: Concetto di pressione - Il principio di Pascal - La legge di Stevin Pressione atmosferica: esperienza di Torricelli - Il principio di Archimede e sue applicazioni.
TERMOLOGIA: Descrizione macroscopica e microscopica di un sistema - Concetto di
temperatura e sua unità di misura - Scale termometriche - Dilatazione lineare e dilatazione
cubica di un solido - Dilatazione dei liquidi e dei gas - Prima e seconda legge di Gay-Lussac Legge di Boyle - Gas perfetti - Equazione di stato dei gas perfetti - Temperatura assoluta Teoria cinetica dei gas - Relazione tra temperatura assoluta ed energia cinetica media - Calore
ed energia - Quantità di calore e sua unità di misura - Relazione fondamentale della
calorimetria - Calore specifico - Propagazione del calore (conduzione, convezione,
irraggiamento).
TERMODINAMICA: Principio di equivalenza - Esperimento di Joule - Equivalente meccanico
della caloria - Lavoro in una trasformazione - Energia interna e primo principio della
termodinamica - Applicazioni del primo principio - Trasformazioni di lavoro in calore e
viceversa - Secondo principio della termodinamica - Enunciati di Clausius e Kelvin - Ciclo di
Carnot - Rendimento di una macchina termica - Concetto di entropia ( cenni ).
ELETTROSTATICA: Fenomeni di elettricità statica - Interazione tra corpi elettrizzati Elettrizzazione per strofinio, contatto, induzione - Elettroscopio - Conduttori ed isolanti - La
legge di Coulomb - La costante dielettrica - Definizione di campo elettrico - Rappresentazione
del campo elettrico mediante linee di forza - Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss Distribuzione delle cariche su un conduttore – Lavoro ed energia potenziale elettrostatica –
Energia potenziale di due cariche puntiformi - Circuitazione del campo elettrico - Potenziale
elettrico e differenza di potenziale – Potenziale elettrico ed intensità del campo elettrico Superfici equipotenziali - Campo elettrico e conservazione dell’energia – Capacità di un
conduttore – Condensatore piano – Energia accumulata nel campo elettrico.
58
CONDUZIONE ELETTRICA NEI SOLIDI: La corrente elettrica nei solidi - Definizione di
corrente elettrica e sua unità di misura - Prima e seconda legge di Ohm – Energia nei circuiti
elettrici – Forza elettromotrice - Principi di Kirchhoff - Resistenze in serie e in parallelo Potenza elettrica – Circuiti elettrici e loro risoluzione
ELETTROMAGNETISMO: Magneti naturali: descrizione qualitativa del campo magnetico – La
legge di Coulomb per la magnetostatica – Il campo magnetico e linee di forza del campo
magnetico - Campi magnetici prodotti da correnti: descrizione qualitativa (filo percorso da
corrente, spira percorsa da corrrente e solenoide) - Azione di un campo magnetico su una
carica: forza di Lorentz - Azione magnetica su un filo percorso da corrente - Azione magnetica
tra fili percorsi da corrente – Momento magnetico su una spira percorsa da corrente - Campo
magnetico di un filo rettilineo percorso da corrente: legge di Biot-Savart - Circuitazione del
campo magnetico: legge di Ampére – Flusso del campo magnetico: teorema di Gauss per il
magnetismo.
Gli Alunni:
L'Insegnante
Cantelli Mario
Rimini, 15 maggio 2011
59
Liceo Classico-Psicopedagogico
“G. Cesare – M. Valgimigli” – Rimini
LICEO CLASSICO
PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE CLASSE: III D
Insegnante: Marina Boldrini
A.S. 2010 / 2011
Libri di testo: : : M. Spiazzi / M. Tavella – Only Connect 2 Ed.- Histhory and anthology of English
Leterature/The twentieth century - Zanichelli
Volumi 2° e 3° e fotocopie.
The Romantic Age:
• Characteristics of Romanticism
• Reality and vision. Two generations of poets
• William Wordsworth: Life and works, Wordsworth’s aesthetic and stylistic features, extract from The
preface to the second edition of lyrical ballads “A certain colouring of imagination”. Text analysis:
“Daffodils” (Commentary)
• Samuel Taylor Coleridge: Life and works, Coleridge’s aesthetic and stylistic features. extract: “Poetry
and imagination”. From “The Rime of the ancient Mariner” text analysis extract parts: I - IV - VII
• The Second generation of Romantic Poets: Byron, P. B. Shelley and Keats
• George Gordon Byron: Life and works, Byron’s aesthetic and stylistic features
• Don Juan: the Byronic Hero
• Percy Bysshe Shelley: Life and works, Shelley’s aesthetic and stylistic features, text analysis extract
“Something divine“ (commentary) The conception of nature.
• John Keats: Life and works, Keats’s aesthetic and stylistic features. Focus on the text: “Ode on a
Grecian Urn”: the poem as a work of art
• The Novel in the Romantic Age: different kinds of novels. (pag. D 78)
• Jane Austen: Life and works, main themes and features. Focus on the text: from “Sense and Sensibility”
(the plot and interpretations) Extract: “He was rich and she was handsome”
The Victorian Age:
• Queen Victoria’s accession to the throne
• The age of Empire: Economy and Society, the growth of industrial cities, the pressure for reforms,
technological innovations, the industrial setting.
• The Victorian Ideals and compromise
• The Victorian Novel: A window looking onto reality. Types of novels and main features.
• Early Victorian novelists / Late Victorian novelists
• Charles Dickens: Life and works, Dickens’s themes and stylistic features, Focus on the text: from “David
Copperfield”: the plot, main features and themes, text analysis “The first days at school”. Focus on the
text: “Hard Times” the plot and features, extract Book 1, Chapter 1: “The one thing needful”, Book 1,
Chapter 2: “Murdering the innocents”, Book 1, Chapter 5: “The keynote” (dispensa). “Great Expectation”
the plot and main features. From “Bleak House” Text analysis: extract “London”
• Emily Brontë: Life and works, Brontë’s themes and stylistic features
• Focus on the text: from “Wuthering Heights”: the plot, feature of the novel, narrative structure and its
function. Extract “I am Heathcliff!”
• Thomas Hardy: Life and works, Hardy’s themes and stylistic features. Focus on the text: from “Tess of
the D’Urbervilles” the plot, setting, interpretation, Hardy’s vision of the world, from “Far from the Madding
Crowd” text “The sheep-shearing season”
• Victorian Poetry: Faith and Progress / Dramatic monologue
• Robert Browning: Life and works, Browning’s themes and stylistic features, text analysis “Porphyria’s
Lover”
• Oscar Wilde: Life and works, Wilde‘s themes and stylistic features. Focus on the text: The picture of
Dorian Gray, the preface, the plot, the exchange of art and life, extract
“The Portrait”. From “The
Importance of Being Earnest” text “Deceits, Tea and Muffins”
60
• George Bernard Shaw: A prophet of realism, Life and works, Shaw’s themes and stylistic features,
Focus on the text: from “Mrs Warren’s Profession” extract “Mother and Daughter”
The Age of Modernism:
• Historical background, Modernism and the novel, The break with the past, The influence of mass culture,
Freud’s theory of the unconscious, The influences of Bergson, William James and idea of consciousness.
Modern literature: Revolt and experimentation.
• Joseph Conrad: Life and works, Conrad‘s themes and stylistic features. Focus on the text: from “Heart of
Darkness”, the plot and Interpretation, Extract “The Company Station”
• James Joyce: Life and works, Joyce‘s themes and stylistic features, Epiphanies, The interior monologue,
Dubliners: the plot, Focus on the text from “The Dead”, “She was fast asleep”. Focus on the text: from
Ulysses, the plot, the mythical method, the setting, language and narrative technique extract “inside
bloom’s mouth”
• Virginia Woolf: Life and works, Woolf‘s themes and stylistic features, Interior time, moments of being,
Focus on the text: from “Mrs Dalloway” (the plot): text “The party”.
• Modern Poetry: The divided consciousness, The war poets: different attitude to war.
• T.S. Eliot: Life and works, Eliot‘s themes and stylistic features. The complexity of modern civilization.
Focus on the text : from “The Waste Land”: Extract ”The burial of the dead” “The fire sermon”
Presumibilmente entro il termine delle lezioni verranno svolti i seguenti argomenti:
• George Orwell: Life and works, Orwell‘s themes and stylistic features, Focus on the text : from “Animal
farm” text: “The execution”
• Samuel Beckett : Life and works, Beckett‘s themes and stylistic features, from “Waiting for Godot”
characters, the lack of coherence, the comic and the tragic, the language extract “Waiting”
Gli studenti: ______________________
L’Insegnante:
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Marina Boldrini
Rimini 13/05/2011
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Liceo Classico “G. Cesare – M. Valgimigli” - Rimini
A.S. 2010 / 2011
PROGRAMMA DI SCIENZE NATURALI
CLASSE 3 D (V anno)
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI
Acquisire la capacità di osservare e conoscere la realtà con un metodo scientifico
Educare al pensiero razionale
Acquisire una terminologia specifica adeguata
Acquisire i concetti generali della disciplina.
METODOLOGIE
I contenuti della disciplina sono stati proposti cercando di partire dall’osservazione e dall’analisi di situazioni concrete,
legate al vissuto personale e alla realtà che ci circonda. Dove è stato possibile si sono introdotti prima i dati e poi le
teorie; si è cercato di guidare gli alunni ad acquisire l’osservazione come metodo di conoscenza e a concepire il sapere
scientifico come dinamico e continuamente soggetto a nuove acquisizioni e non come una serie di nozioni.
Si sono privilegiati i seguenti metodi:
lezione frontale o dialogata a partire dal libro di testo
uso di appunti personali
discussione in classe a partire dalle conoscenze acquisite.
In particolare si è dato risalto alla capacità di redigere appunti personali, utili sia per la comprensione e la
memorizzazione degli argomenti proposti, sia per migliorare il metodo di studio e la capacità si sintesi.
CONTENUTI
Introduzione alle Scienze della Terra
Le Scienze della Terra come insieme di discipline
Il geosistema e il suo equilibrio
I metodi e gli strumenti per lo studio del geosistema
Le origini dell’astronomia moderna
La Teoria geocentrica e la Teoria eliocentrica
Copernico, Keplero, Galileo, Newton
La posizione della Terra nell’Universo
Sfera celeste e Costellazioni
La luce e le sue caratteristiche; la spettroscopia
Strumenti per osservare il cielo
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Stelle e Galassie
Unità di misura dell’astronomia
Le Stelle e la loro classificazione: luminosità, magnitudine, classe spettrale, colore
Le reazioni di fusione nucleare
Effetto Doppler e gli spettri
Il diagramma H-R
Evoluzione di una Stella
Le Galassie e la loro classificaione
La Via Lattea
Il red shift e la Teoria dell’Universo in espansione
Origine ed evoluzione dell’Universo: il Big Bang
Il Sistema Solare
I Pianeti del Sistema Solare: Pianeti di tipo terrestre e di tipo gioviano
Composizione del Sistema Solare
Origine del Sistema Solare
Il Sole e la sua struttura
Corpi minori del Sistema Solare: asteroidi, meteore, meteoriti, comete, pianeti nani
Il moto dei pianeti e le Leggi di Keplero e Newton
Il Pianeta Terra
Forma e dimensioni della Terra
I moti della Terra
Il movimento di rotazione e le sue conseguenze
Il movimento di rivoluzione e le sue conseguenze: le stagioni
I moti millenari
Rappresentazione della superficie terrestre
L’orientamento
Il reticolato geografico e le coordinate geografiche
La misura del tempo e i fusi orari
La luna
Terra e Luna: un sistema planetario doppio
Caratteristiche del suolo lunare
Struttura interna della Luna
Origine della Luna
Movimenti della Luna; fasi lunari ed eclissi
La litosfera
I minerali: struttura cristallina, composizione chimica, proprietà fisiche
Classificazione dei minerali; i silicati
Le rocce
Le rocce magmatiche ed il processo magmatico
Struttura, composizione e classificazione delle rocce magmatiche
Le rocce sedimentarie ed il processo sedimentario
Struttura, caratteristiche e classificazione delle rocce sedimentarie
Le rocce metamorfiche ed il processo metamorfico
Struttura e composizione delle rocce metamorfiche; tipi di metamorfismo
Il ciclo litogenetico
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I vulcani
Vulcani e plutoni
Struttura dei vulcani: magmi e lave
Diversi tipi di attività vulcanica: magmi acidi e magmi basici
Tipi di vulcani
Attività ignea effusiva ed intrusiva
Manifestazioni secondarie dell’attività vulcanica
Pericolosità di un vulcano
La geografia dei vulcani; Vesuvio e Campi Flegrei
I terremoti
La teoria del rimbalzo elastico
Come si origina un terremoto: ipocentro ed epicentro
Le onde sismiche
Sismografi e sismogrammi; come si localizza un terremoto
Come si misura la forza di un terremoto; le scale sismiche
Pericolosità di un terremoto e sua previsione
L’interno della Terra
Le onde sismiche e lo studio dell’interno della terra; le superfici di discontinuità
Modello della struttura interne della Terra: crosta, mantello, nucleo
Il calore interno della Terra
Il campo magnetico terrestre; variazioni del campo magnetico; il paleomagnetismo
La dinamica della litosfera
Le prime indagini: la scoperta dell’isostasia
Wegener e la Teoria della deriva dei continenti
La teoria dell’espansione dei fondali oceanici
La teoria della tettonica a zolle
Le placche ed i loro movimenti: margini divergenti, convergenti, trasformi
Il motore della tettonica a zolle
Distribuzione dei vulcani e dei terremoti
I punti caldi
Le deformazioni delle rocce
Tipi di deformazioni delle rocce
Pieghe e faglie
L’orogenesi: cicli orogenetici
Storia della vita sulla Terra
La stratigrafia e i principi stratigrafici
I fossili e la Paleontologia
Processi di fossilizzazione
Il tempo geologico: datazione relativa e assoluta
Le Ere geologiche: Archeozoico, Paleozoico, Mesozoico, Cenozoico, Neozoico
L’atmosfera
Composizione chimica e caratteristiche dei componenti dell’atmosfera
Struttura dell’atmosfera
Il riscaldamento dell’aria
La temperatura nella bassa troposfera
La pressione atmosferica; isobare, cicloni e anticicloni
I venti: velocità e direzione dei venti
L’umidità atmosferica; forme di condensazione
Il tempo meteorologico e le precipitazioni
Tempo e clima
Gli elementi del clima; i fattori del clima
Classificazione dei climi
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L’atmosfera si modifica; l’inquinamento dell’aria
Il “buco” nell’ozonosfera
Le piogge acide
L’effetto serra
L’idrosfera
Il ciclo idrologico
L’acqua e le sue proprietà
Le acque superficiali: fiumi, laghi
Le acque sotterranee
I ghiacciai
Gli oceani e i mari; salinità, densità e temperatura
Le onde, le correnti, le maree
Azione geomorfica delle acque superficiali e sotterranee: il carsismo
Testo/i in uso:
Libro di testo adottato: Pignocchino Feyles-Neviani “Geografia generale. La Terra nell’Universo”, SEI
Rimini 12/5/2011
prof. Anna Gorini
I rappresentanti di classe
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RELAZIONE FINALE
CLASSE III D
A.S. 2010/2011
STORIA DELL’ARTE
PROF. LORENZA BONIFAZI
L’interesse della classe nei confronti della materia, dopo un iniziale periodo di diffidenza e
sottovalutazione delle difficoltà che presenta e dell’importanza che riveste nel percorso formativo
dei ragazzi, è progressivamente aumentato portando generalmente ad un atteggiamento di lavoro e
di apprendimento sempre più serio e costruttivo.
Non tutti sono riusciti ad uscire da una logica strettamente utilitaristica, pensando di dover
restituire all’insegnante le prove della propria preparazione solo nel momento ufficiale di verifiche
opportunamente e facilmente calcolate in una classe relativamente numerosa; nella maggior parte
dei casi questo atteggiamento (che pure ha registrato risultati soddisfacenti) è stato da tempo
superato e molti degli allievi hanno dimostrato soprattutto nell’ultimo anno un buon interesse, una
buona preparazione di base unita ad una sempre più consapevole capacità critica basata su uno
studio assiduo ed approfondito ed hanno saputo ottenere buoni risultati, in qualche caso ottimi: in
questi allievi la vivacità iniziale si è trasformata in lavoro, in collaborazione, in viva partecipazione
alle lezioni, con il gusto di apprendere nuove notizie ed allargare le proprie conoscenze,
migliorando le proprie capacità e sapendo imparare anche dalla correzione dell’insegnante al fine
di affinare le proprie competenze e di saper esporre le proprie acquisizioni con proprietà.
Anche chi ha presentato maggiori difficoltà di applicazione allo studio sistematico e regolare
ha beneficiato di questo positivo clima di apprendimento cercando di trarre vantaggio dalle buone
prove dei compagni.
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Nel complesso la preparazione raggiunta è generalmente apprezzabile, con punte ottime per
la profondità delle conoscenze acquisite e la ricchezza lessicale utilizzata per esprimere le proprie
convinzioni.
PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Obiettivi della disciplina
Fornire un quadro dello svolgimento storico dell’arte e delle arti dalle prime
esperienze dell’umanità alle soglie del nostro secolo
Educare al vedere
Offrire strumenti di analisi e lettura dell’opera d’arte al di fuori ed all’interno del
contesto che l’ha prodotta
Fornire una terminologia appropriata, spendibile nella comunicazione delle emozioni
e della coscienza estetica acquisita
Fondare un positivo atteggiamento di tutela e conservazione del patrimonio artistico
Metodi e mezzi
Lezione frontale
Analisi e lettura delle singole opere e confronti fra opere di periodo ed autori diversi:
tali letture, dapprima guidate, sono poi richieste direttamente agli alunni
Proiezione di materiale audiovisivo
Visite guidate a mostre e monumenti
Strumenti di verifica
Interrogazioni individuali
Interventi in classe dei singoli alunni su particolari problematiche
Relazioni in forma orale e/o scritta
Verifiche scritte in forma chiusa e/o aperta su argomenti specifici
Simulazioni di 3° prova
Colloqui individuali per la preparazione di tesine e/o interventi orali
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Criteri per la valutazione
Ai fini di una valutazione finale positiva vengono tenuti presenti:
la conoscenza dei vari autori e correnti analizzati
la capacità di relazionare i vari eventi presi in considerazione
la padronanza lessicale generale e specialistica
la capacità di attuare autonomi confronti, anche in maniera problematica
la partecipazione in classe
il senso di responsabilità nel lavoro in classe e a casa
la capacità di instaurare un positivo clima di apprendimento.
CONTENUTI DISCIPLINARI III D
A.S.2010/2011
1. LE CORTI RINASCIMENTALI IN ITALI
Geografia e storia dell’arte in Italia nel sec. XV
Le esperienze del primo Rinascimento nelle opere di Brunelleschi, Donatello, Masaccio
Rimini: la presenza di Leon Battista Alberti e il Tempio Malatestiano al tempo di Sigismondo
Pandolfo Malatesta
Urbino: la “città in forma di palazzo”, la presenza di Piero della Francesca, la sua formazione e la
sua influenza sull’arte urbinate
Elementi di nuova urbanistica nelle città di Ferrara, Urbino e Pienza
Piero della Francesca a Sansepolcro, Rimini ed Arezzo
Mantova: la presenza di L.B.Alberti e il classicismo eroico del Mantegna
Ferrara: l’attività dell’Officina ferrarese nel Salone dei mesi di Palazzo Schifanoia
Firenze: il neoplatonismo e l’opera di Botticelli
L’eco della pittura fiamminga nell’opera di Antonello da Messina
Il colorismo veneto nell’opera di Giovanni Bellini
2. LA “MANIERA MODERNA” ED IL SUO SUPERAMENTO NELLE OPERE DEGLI
ARTISTI MANIERISTI
Leonardo da Vinci
Raffaello Sanzio
Michelangelo Buonarroti
Giorgione
Tiziano
Caratteri generali del “manierismo”. Elementi manieristici in alcune opere di Michelangelo,
Tiziano, Pontormo, Rosso Fiorentino, Giulio Romano, Correggio, Parmigianino, Giambologna,
Vasari ed eventuali altri artisti scelti dagli allievi.
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3.
IL RINNOVAMENTO DELLA PITTURA FRA IL XVI E XVII SECOLO ED IL
PASSAGGIO ALL’ARTE BAROCCA
Influssi della Controriforma nelle arti
L’Accademia degli Incamminati: il recupero del vero e del classicismo nelle opere di Ludovico,
Agostino e Annibale Carracci e dei bolognesi
Il naturalismo di Caravaggio e dei caravaggeschi
Il Seicento barocco nelle opere di Gianlorenzo Bernini
L’altro volto del barocco nelle opere di Francesco Borromini
4. IL SETTECENTO
Elementi del rococò italiano ed europeo e passaggio al pensiero illuminista: confronto fra la
Palazzina di caccia di Stupinigi e la Reggia di Caserta.
Pietro Longhi e il vedutismo di Canaletto e Guardi
La scultura di Antonio Canova
La pittura di Jacques Louis David
5. IL ROMANTICISMO
Neoclassicismo e romanticismo: i due volti dell’Europa borghese tra Settecento e Ottocento
Aspetti del Romanticismo in Europa: cenni alle opere di Caspar David Friedrich, John Constable,
William Turner.
Il Romanticismo in Francia e il nuovo senso della storia nelle opere di Theodore Gericault,
Eugene Delacroix,
Il romanticismo in Italia e la pittura storica di Francesco Hayez
6. IL REALISMO NELLA PITTURA DELL’OTTOCENTO EUROPEO
Aspetti realistici nell’opera degli artisti del XIX secolo
L’esperienza italiana: la pittura regionale e risorgimentale ; il fenomeno dei Macchiaioli e l’opera
di Giovanni Fattori
L’ esperienza francese: Camille Corot e gli artisti della Scuola di Barbizon;
il realismo di Gustave Courbet, Daumier, Millet
L’Impressionismo: genesi e caratteri del movimento con l’analisi e il commento di alcune opere di
Edouard Manet, Claude Monet, Edgar Degas, Auguste Renoir
Il superamento dell’impressionismo nelle opere di Paul Cezanne, George Seurat, Paul
Gauguin, Vincent Van Gogh, Henri de Toulouse-Lautrec
Cenni sull’Europa di fin de siecle: il Divisionismo italiano di Giovanni Segantini e Pelizza da
Volpedo, la Secessione viennese e Gustav Klimt, Edvard Munch, l’Art Noveau
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7. UNO SGUARDO AL NOVECENTO
Il Cubismo e l’opera di Pablo Picasso
Il Futurismo
Testo adottato: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte, Zanichelli, voll.2 e 3.
L’insegnante: Lorenza Bonifazi
Gli alunni:……………………………………………………………...
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