Folla da primato alla «Desmalgada
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Folla da primato alla «Desmalgada
Valli 22 lunedì 15 settembre 2014 BEDOLLO l'Adige Dalla Vernera, ultima malga della val di Cembra, e da Stramaiolo, capre e vacche accolte dalla gente entusiasta SANZENO Folla da primato alla «Desmalgada» TULLIO CAMPANA BEDOLLO - È andata in archivio con un successo strepitoso la «Desmalgada» che ha richiamato moltissimi turisti, anche da fuori regione, e molti della valle di Pinè e della Valle di Cembra per il ritorno a valle di mucche, cavalli, capre e pastori al termine dell’alpeggio estivo sui pascoli. Un pubblico delle grandi occasioni - centinaia i presenti - ha fatto da cornice al lungo corteo aperto dai musicanti di «Rais Pinaitre» seguiti dalla carrozza trainata dai cavalli con in bella evidenza il sindaco Narciso Svaldi e il presidente della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol Mauro Dallapiccola. Quindi un centinaio fra capre e mucche tornate dai pascoli agghindate a festa con corone di fiori intrecciati, rami d’abete e campanacci, alcune provenienti da malga Vernera di Sover e la maggior parte da malga Stramaiolo nel comune di Bedollo. Come ha sottolineato dall’assessore del comune di Bedollo Samantha Casagranda, la desmalgada è un’antichissima tradizione. È stato inoltre ricordato che la malga Vernera è l’unica malga ancora attiva nella valle di Cembra. A sottolineare l’importanza della manifestazione il presidente della Comunità e il sindaco di Bedollo che ha richiamato la valenza dell’agricoltura e della salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Nel contempo - ha rimarcato il sindaco - l’attaccamento al territorio crea un ambiente vivibile e occupazione. Lo dimostrano i molti giovani che hanno creduto nell’agricoltura e nell’allevamento. Inoltre, non è mancato un accenno anche alla genuinità dei prodotti tipici delle nostre malghe. La «Desmalgada» è stata anche la ghiotta occasione per gustare ed acquistare i prodotti caseari delle malghe (formaggi e yogurt, rigorosamente di malga) e altri prodotti tipici della montagna ma anche assaporare l’atmosfera dei vecchi mestieri grazie all’associazione «Artisti di strada». Infine la manifestazione si è conclusa con battesimo della sella, la musica del gruppo musicale « Rais Pinaitre» e la premiazione delle vacche meglio addobbate. La regina della «Desmalgada» 2014 , premiata dalla giuria, è risultata la mucca dell’ azienda agricola «Le Mandre» di Marco e Moreno Casagranda di Bedollo. Talmente ben addobbata che la giuria l’ha premiata per «il titolo nobiliare già in testa». Al secondo posto la mucca di Emil Nattivi nipote di Adolfo Nattivi storico In alto, le mucche giunte a valle. A sinistra, gli allevatori con i loro «gioielli» Ha vinto il titolo una vacca dell’azienda «Le Mandre» di Marco e Moreno Casagranda (foto Svaldi) allevatore del paese di Bedollo.Terzo posto per la mucca di Andrea Giovannini dell’azienda agricola Maso Prener. Una particolare menzione è andata vacca della malga Vernera di Remo Bazzanella. Infine, sono stati premiati con uno specifico riconoscimento tutti gli allevatori. Curata a puntino l’organizzazione della manifestazione, del Comitato Montegada e Desmalgada Bedollo, Comuni di Bedollo e Sover, dall’Apt di Pinè e Valle di Cembra e Associazione capra mochena. LEVICO In visita al Muse BEDOLLO - Il Circolo pensionati ed anziani di Bedollo propone per dopodomani una visita guidata al museo di scienze naturali Muse di Trento, promossa dalla presidenza del Consiglio provinciale, per mercoledì 17 settembre. La partenza da Brusago, Bedollo e Piazze è prevista alle ore 13. A Trento si visiteranno Palazzo Trentini e il Muse. L’iscrizione, riservata ai soci, dovrà essere prenotata presso Flora Andreatta (tel 0461 556689) fino ad esaurimento dei posti. Da ieri Casa de Gentili ha aperto una raffinata Osteria CLES - «La Casa de Gentili, deve poter vivere, oltre che di riunioni culturali, della promozione dei prodotti locali». Sono queste le parole di Marcello Bonadiman, sindaco di Sanzeno, una delle autorità presenti all’inaugurazione dell’osteria aperta in uno dei palazzi signorili di più alto valore per la Val di Non, da tempo ormai diventato centro culturale dell’intera valle, e sede per mostre ed esposizioni. L’iniziativa era già stata sperimentata agli inizi di settembre, in occasione di un convegno dell’Università popolare del Trentino, ed altri eventi. Walter Iori, preside del centro professionale di Cles, sottolinea come quell’incontro abbia avuto un grande successo; un buon test per il servizio offerto. Ora l’Osteria di casa de Gentili apre a tempo pieno; l’amministrazione comunale, con un bando, ne ha affidato la gestione a «Sid snc», composta da Daniele Prevedel (prima all’ Antica Trattoria e poi titolare dell’Osteria il Picchio di Cles), Ivano Nicolodi e Simone Devigili. Ieri il taglio del nastro, alla presenza della folla delle grandi occasioni: dalle 17 alle 20 quasi un «sold out», con locali gremiti e giardino affollato, soprattutto in occasione del concerto del duo che ha proposto brani jazzistici, discorsi di autorità (anche il senatore Franco Panizza, che ha voluto fortemente il C. S. Centro), ed i brindisi augurali. Gravi danni nei campi di Santa Giuliana, già in azione le squadre di cacciatori Si ammazzano i cinghiali a fucilate MARIO PACHER Giancarlo Ganarin indica uno del tanti punti danneggiati LEVICO TERME - Otto agricoltori possessori di terreni coltivati a mais a Santa Giuliana (Giancarlo Ganarin, Vito Zanoni, Tullio Vettorazzi, Oscar Zanoni, Marco Martinelli, Leopoldo Garollo, Ezio Vettorazzi e Paolo Frison), hanno inviato una lettera al Comune, al Servizio Forestale e Fauna della Provincia, alla Stazione Forestale di Levico e alla sezione cacciatori per segnalare i «pesanti danni causati da cinghiali nei terreni coltivati a mais, nei prati e nei meleti». Nella nota chiedono di intervenire urgentemente per salvaguardare le loro culture. Gli ettari della grande plaga sarebbero una Pergine | Finale con le società, poi i gemelli di San Giovanni in Persiceto sessantina, quasi tutti coltivati a granoturco e i cinghiali potrebbero essere, secondo le testimonianze dei firmatari della lettera, più di cinquanta. Nottetempo gli animali scenderebbero in gruppi dal sovrastante monte fino a raggiungere, attraverso la vicina boscaglia, i campi coltivati quasi interamente a mais. Qui si mangerebbero una gran quantità di pannocchie gettando a terra anche le piante, rendendo così inservibili pure quelle a fare il «silos-mais», quale cibo per le mucche. Da testimonianze di uno dei primi firmatari della lettera, Giancarlo Ganarin, sarebbe stata avvistata nottetempo anche una scrofa con otto piccoli mentre si inoltrava fra le piante a caccia di pannocchie che in questo periodo hanno i grani teneri, bianchi e pieni di latte. Come previsto da un protocollo sottoscritto tra la sezione cacciatori di Levico Terme e la Provincia Autonoma di Trento, sono subito state attivate delle squadre di cacciatori abilitati (circa una trentina) che la notte si appostano sulle altane recentemente costruite. A quanto risulta sarebbero già stati abbattuto alcuni capi, e l’azione proseguirà ad oltranza anche nelle prossime settimane. Tutti gli agricoltori della zona sono preoccupati e vogliono, come ci ha dichiarato anche un altro firmatario della lettera, Oscar Zanoni, che si intervenga urgentemente per risolvere il problema. Strembo | Il trekking di Nocker, alla riscoperta del patrimonio Unesco Festa Granda, tutto sport Le Dolomiti, ma a cavallo PERGINE - Ben 27 società sportive «in campo» nelle vie della città, prima del gran finale con la musica giovanile e le note della banda sociale di Pergine. Giornata conclusiva ieri nella cittadina perginese per la «Festa Granda», sagra patronale aperta sin dalla mattinata dalla sveglia della banda sociale di Pergine e delle danze irlandesi con il gruppo Zivireel. Dopo i gustosi piatti trentini offerti in piazza Fruet dai volontari della Polisportiva Oltrefersina, spazio ai vari stand delle associazioni e gruppi sportivi ed a tanti giovani atleti. Piazza Gavazzi, via Pennella e via Municipio si trasformavano così in un multicolore palcoscenico per volley, basket, vela, orienteering, hockey ed altre tantissime discipline unite nella riuscita iniziativa «Scegli lo sport», mentre sul palco centrale si esibivano le varie scuole di danza del perginese. Il tutto prima dello spettacolo «Colorful vibes: In piazza per «Scegli lo sport» sono arrivate anche le barche a vela musica, arte, divertimento e buone vibrazioni!», con tanta musica non stop offerta in piazza Municipio da sette artisti tra reggae, rap, elettronica e video clip curati dai giovani del progetto «Into the dream». Un’edizione della «Festa Granda», che, nonostante un tempo non sempre clemente, sarà ricordata anche per la riuscitissima «Cena Biancorossa» (qua- si 800 le persone presenti in piazza giovedì sera), e per la firma del nuovo gemellaggio con San Giovanni Persiceto. La firma della pergamena ed i brevi discorsi ufficiali dei sindaci Roberto Oss Emer e Renato Mazzuca hanno infatti accompagnato ieri sera nel teatro comunale il concerto finale della Banda sociale di Pergine diretta dal maestro Dorigato. D. F. STREMBO ? È partito sabato mattina dalla sede del Parco Naturale Adamello Brenta a Strembo per affrontare la prima tappa di «Ritorno al futuro», personale progetto alla scoperta delle Dolomiti Unesco. Parliamo di Rudolf Nocker che, insieme a Soraya, una cavallina «Quarter», ha iniziato il viaggio che lo condurrà nel cuore dei nove siti dolomitici dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2009. Nella vita quotidiana consulente tecnico di EA7-Giorgio Armani, Rudolf Nocker è anche guida escursionistica e maestro di sci della Val Gardena. Dopo aver pernottato al Regina Elena di Caderzone Terme, è partito da Strembo dove, ad accoglierlo e a dare il via ufficiale al trekking, c’erano il direttore del Parco Roberto Zoanetti e alcuni dipendenti. Prima tappa, dunque, il rifugio Graffer ed il Gruppo del Il direttore del Parco Roberto Zoanetti (a sinistra) e Rudolf Nocker Brenta, quindi il Bletterbach, attraverso i gruppi Sciliar-Catinaccio e Latemar, quindi Puez-Odle, le Dolomiti Settentrionali, Friulane, le Pale di San Martino, le Dolomiti Bellunesi, le Vette Feltrine, la Marmolada e, in conclusione, il gruppo Pelmo e Croda Da Lago fino ad arrivare a Cortina alla sede della Fondazione Dolomiti Unesco. «La mia idea di viaggio - spiega Nocker - è desiderio di scoprire l’origine delle cose, di calarsi in una dimensione fuori dal tempo con la speranza di tornare ad affrontare il futuro con un nuovo spirito». Oggi Nocker ripartirà da Commezzadura. Volete sapere dove si trova ora? blog.rudolfnocker.com per seguire tutte le tappe.