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COMUN C <O S< M 2015 “THE CELEBRATION OF FINE FABRICS, ITALIAN ELEGANCE AND SARTORIAL STYLE” Il lanificio Vitale Barberis Canonico celebra il rapporto speciale col Giappone con un evento esclusivo di alta sartoria all’Ambasciata d’Italia a Tokyo. Un omaggio ai tessuti di qualità, all’eleganza italiana e allo stile sartoriale. Pratrivero, novembre 2015 Il Lanificio Vitale Barberis Canonico, tra i più antichi al mondo con 352 anni di storia e giunto alla tredicesima generazione familiare, celebra il tessuto e l’eleganza sartoriale italiana giovedì 26 novembre 2015, nella suggestiva cornice della Ambasciata d’Italia a Tokyo, con un evento esclusivo dal titolo “The Celebration of Fine Fabrics, Italian Elegance and Sartorial Style”. La serata, destinata a un selezionato pubblico giapponese, vuole essere una presentazione della manifattura che da generazioni produce tessuti di alta gamma per l’abbigliamento maschile. Un racconto veicolato dalla migliore sartoria italiana che ha interpretato in capi esclusivi tre dei tessuti iconici del lanificio: l’Original Woollen Flannel, la Tela Ritorta a 4 Capi e il Superbio. La serata prenderà il via con il saluto dell’Ambasciatore Domenico Giorgi e proseguirà con una conversazione con tre dei migliori sarti italiani, noti a livello internazionale, Antonio Liverano, Antonio Panico e Franco Prinzivalli, chiamati a raccontare la loro carriera e a confrontarsi sul significato di “stile italiano” e “sartorialità. Dopo l’intervista, i sarti si riuniranno ciascuno attorno al proprio tavolo di lavoro per mostrare al pubblico le loro creazioni e interpretazioni stilistiche del tessuto Vitale Barberis Canonico, tracciando così la storia che lega il loro marchio al prodotto. Tre sono i tessuti iconici Vitale Barberis Canonico protagonisti dell’evento e utilizzati dai tre sarti: l’Original Woollen Flannel che verrà interpretata da Liverano & Liverano, la tela ritorta a quattro capi lavorata da Franco Prinzivalli e il Superbio affidato alle mani di Antonio Panico. Al termine dello show-tailoring la serata proseguirà con una cena in cui gli ospiti potranno degustare specialità preparate da uno chef italiano; e per celebrare la serata tre torte ispirate a tre tessuti e realizzate da Toraya Confectionery, centenaria azienda familiare giapponese, membro come il Lanificio del Club Les Hénokiens. 2 | S R<OR < SSU< Liverano & Liverano Sartoria Liverano & Liverano è un atelier con sede a Firenze che porta avanti una tradizione sartoriale d’eccellenza dagli anni sessanta. Oggi Liverano non è solo Alta Sartoria in Italia, ma è anche un servizio di successo nel mondo, con presenze importanti nei migliori negozi del Lusso anche in Giappone.Personaggi illustri hanno varcato la soglia dell’atelier nel corso degli anni per scegliere i colori, il taglio e i giusti tessuti. Uno stile inconfondibile, un approccio verso il tessuto che ha portato l’atelier ad una concezione della sartoria come una vera e propria opera d’arte. Liverano è una sartoria di classe, nata secondo le linee della scuola fiorentina, la culla della moda. Original Woollen Flannel Se i twill pettinati sono il linguaggio estetico degli affari e le tele ritorte dell’azione, la flanella esprime serenità e misura, le doti di un leader. Alla scioltezza del drappeggio aggiunge il naturale tepore di una superficie il cui vello ha qualcosa di vivo, misterioso, autentico. La flanella cardata non può mancare in un guardaroba maschile. Preziosa quanto modesta, perché rifugge da luminescenze eccessive, l’uomo che la indossa appare autorevole e riservato. Distante dalle cose, non dalle persone. Vitale Barberis Canonico la produce in due pesi, sempre utilizzando filati unici secondo le regole non scritte dell’arte tessile. L’articolo 4000, con un peso di 340 grammi, è presentata in tutte le livree della tradizione: pied de poule, principe di Galles, finestrati e gessati, questi ultimi anche con la riga bouclé che è una pennellata di contemporanea leggerezza. L’art 562, leggermente più follato, pesa 360 grammi e si presenta solo nelle tinte unite, rese particolarmente espressive da un melange nobile ottenuto mescolando lane di colori diversi. 3 Franco Prinzivalli Franco Prinzivalli inizia giovanissimo, a 13 anni nel suo paese natale, Caltavuturo, in provincia di Palermo. A 18 anni, decide di emigrare per cercare fortuna a Milano e qui, dopo l’iniziale gavetta, a 23 anni inizia a lavorare con il grande maestro Mario Donnini, di Donnini e Caraceni, la sartoria più celebre di allora. Grazie a talento e impegno si fa strada nello star system della sartoria meneghina e sul finire degli anni ‘60, ancora giovanissimo, la sua carriera decolla. Allora partecipa al concorso Forbici d’Oro, il massimo riconoscimento attribuito dall’Accademia Nazionale dei Sartori (oggi, è direttore del concorso). Viene notato per la sua bravura da un’azienda giapponese, che gli chiede di fargli da consulente per rendere i propri sarti in grado di cucire i suoi stessi capolavori. A Milano si ingrandisce, tanto da divenire un’eccellenza del settore. Nel ‘73, dopo l’esperienza in Giappone, apre un piccolo negozio in Piazza Liberty, per poi spostarsi in Via Borgogna. Così Prinzivalli oggi è sinonimo di qualità e di sartorialità ai massimi livelli in Italia e nel mondo. Tela ritorta a 4 capi Ci sono cose fatte dall’uomo che l’uomo non può cambiare, o almeno non dovrebbe. Mentre la gradazione media dei vini aumenta, i più grandi, tra cui lo champagne, non si spostano dai loro standard. I tessuti invece si alleggeriscono, ma non lì dove è stato raggiunto l’equilibrio perfetto. E’ il caso del ritorto a quattro capi, che Vitale Barberis Canonico continua a produrre con lane da 21 micron ed un peso di 390 gr/mt. E’ un articolo destinato ai conoscitori, che sanno che solo rispettando queste antiche regole dell’arte il tessuto acquisisce le virtù che lo rendono unico. Le lane volutamente non sottili gli infondono carattere, le sapienti torsioni lo rendono aerato e ingualcibile. In tinta unita sa essere formale senza mai diventare severo e nei rigati ha il tocco professionale della city, ma con un’energia che evita ogni legnosità. Come blazer, rivela un dinamismo che lascia il segno. 4 Antonio Panico Antonio Panico, celebre rappresentante della scuola sartoriale napoletana, nasce a Casalnuovo di Napoli il 27 gennaio del 1941. Sposato, padre di due figli, Luigi e Paola, ai quali ha trasmesso la passione per la sartoria napoletana. Passione ereditata anche dal nipote Alberto. Instancabile dedizione. Maestria ineguagliabile. Talento intramontabile. Queste le doti di un artigiano che, da più di cinquant’anni, opera all’insegna della giacca senza tempo. Conferendo lustro alla sartoria napoletana e italiana nel mondo. Primo di cinque figli, all’età di soli 11 anni inizia a lavorare nella bottega del sarto Giuseppe Ruotolo, continuando poi il suo percorso come apprendista presso la bottega di Roberto Combattente, dove apprende i segreti del taglio a mano libera dei tessuti e coltiva quello la sua destrezza innata. Ricopre, successivamente e per più di venti anni, il ruolo di maestro tagliatore presso la sartoria Rubinacci. Nel febbraio del 1991 Antonio Panico inaugura la sua sartoria e il primo atelier a Napoli, seguito poi nel settembre del 1996 da quello inaugurato §nel cuore di Roma. Ancora oggi, mantenendo del tutto intatta la dedizione dei primi anni, il maestro guida gli ospiti dei suoi atelier di Via G. Carducci, a Napoli, e di Via Dei Condotti, a Roma, nella sempre difficile scelta dei tessuti. Un suo precetto racconta meglio di qualsiasi altro elemento la sua idea di eleganza: “Chi indossa una mia giacca non dovrà mai sentire il bisogno, appena arrivato in ufficio o a casa, di toglierla. Dovrà essere tanto comoda da diventare una seconda pelle“. Superbio L’icona del city gentleman, come il George Banks di Mary Poppins, la immaginiamo con un pettinato rasato dai disegni discreti, che ispirano fiducia. Il Superbio è ispirato alla serenità di questo mondo classico, in cui ogni cosa ha un sapore, un posto, un tempo. La tradizione che è orgoglioso di rappresentare non è il cassetto delle cose vecchie, né la serra dove tutto cresce a comando, bensì il giardino dove le piante fioriscono ciascuna nella sua stagione. Il suo ambiente è l’inverno, quando il confortevole peso, la sobrietà dei colori e il rigore dei disegni sono in armonia col grande riposo della natura. Un tessuto da sartoria, che mette il sapere e la fantasia di una casa centenaria al servizio di chi ama vestire. 5 Da oltre 350 anni a oggi, nello storico stabilimento di Pratrivero, nel cuore del Piemonte, il lanificio Vitale Barberis Canonico realizza tessuti pregiati per la confezione di abiti. Con oltre 400 addetti, 40 agenti nel mondo, 2 stabilimenti nel biellese all’avanguardia per tecnologia e metodi gestionali, Vitale Barberis Canonico si pone tra le prime aziende al mondo nella produzione di tessuti Made in Italy sia in termine di valore sia di quantità, ed è il principale esportatore a livello globale. Heritage, Innovazione ed Eleganza sono le parole chiave della filosofia aziendale. Nel 2014 sono stati raggiunti i 7,5 milioni di metri, e il fatturato è salito a 116 milioni di Euro (rispetto ai 107 milioni del 2013). Nell’ottobre 2013 è entrata a far parte de Les Hénokiens, club internazionale riservato alle aziende famigliari con almeno duecento anni di storia. 6 PER MAGGIORI INFORMAZIONI Vitale Barberis Canonico Simone Ubertino Rosso +39 015 738 88 55 +39 334 69 50 052 [email protected] Ufficio Stampa FCOMM +39 02 365 86 889 Francesca Pelagotti +39 366 70 62 302 +39 02 365 86 889 Valentina Berti +39 342 06 86 448 / vitalebarberiscanonico1663/ / VitaleBarberisCanonico [email protected] [email protected] /vbcfabrics/ / vitalebarberiscanonico