Via Crocefisso, ora i fatti

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Via Crocefisso, ora i fatti
LA SICILIA
e provincia
Redazione: via O. da Pordenone 50, 95126 Catania, tel. 095330544 [email protected]
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sabato 27 febbraio 2010
SANT’ALESSIO. Sabbia dell’Agrò
GIARDINI. Consegnato all’Asp
LETOJANNI. Asilo nido: tutto ok
per il ripascimento dell’arenile
nuovo ambulatorio veterinario
presto i lavori di realizzazione
Atteso il nullaosta della Regione per poter trasferire
lungo la linea costiera la terra dall’alveo del torrente
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Il Comune ha concesso in comodato d’uso gratuito i
locali ubicati in via Marconi nel quartiere Ortogrande
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Definiti i dettagli del progetto esecutivo. Superata la fase
istruttoria, si attendono adesso i finanziamenti regionali
TAORMINA. Avviati i lavori al sistema fognario grazie a un finanziamento di 310mila euro SOSPESO A SANTA TERESA DI RIVA
Iniziati gli interventi «salva Mazzarò»
TAORMINA. Sono stati avviati gli scavi per ripristinare il sistema fognario di Mazzarò, la baia più nota della Perla. E’ stato stanziato un finanziamento, infatti, di 310 mila euro,
per ripristinare tutto il sistema di
uno degli arenili più importanti di
tutta la costa. Una piccola ruspa è
intervenuta sulla vecchia conduttura colabrodo che raccoglie i liquami dei ritrovi che si affacciano
sulla spiaggia. Sulla questione relativa alla baia di Mazzarò, dove si è
verificata una perdita di liquami, è
stata trovata, dunque, una soluzione.
Un respiro di sollievo è stato tirato da quanti erano in attesa di questo intervento. E’ stato realizzato
in tempi brevi un progetto che ha
scongiurato il rischio di un disastro ambientale. Se la situazione
non fosse stata attenzionata sareb-
be stato difficile pensare anche ad
un’adeguata stagione turistica degli alberghi che si affacciano sul
mare. Come si ricorderà a causa
delle mareggiate il condotto di raccolta dei liquami che attraversa tutta la baia era stato intasato dalla
sabbia e risultava essere rotto in
più punti.
Il risultato è stato una fuoriuscita di liquido maleodorante in una
della zona più frequentate della
Perla. Adesso la risoluzione del problema sembra essere prossimo. Il
mezzo adoperato sta intervenendo
sulla passeggiata che si affaccia nello splendido tratto di mare.
Viva preoccupazione è stata manifestata anche da numerosi operatori. Non a caso l’avvocato, Claudio
Ambrogetti, nelle sue vesti di proprietario di uno dei più rinomati lidi, si è recato più volte a Palazzo dei
Roccafiorita: preoccupazione
per numerosi smottamenti
Una piazzetta, muri e colline
mostrano segni di cedimento
SANTA TERESA DI RIVA. Disagi e proteste dei genitori dei bambini
che usufruiscono del servizio di trattamento riabilitativo di logopedia, psicomotricità e fisiokinesiterapia, sospeso l’11 febbraio. Alle istanze del Comitato spontaneo di genitori, costituitosi il 18 febbraio nella sede del Centro «Il Picchio», hanno risposto il sindaco di Santa Teresa, Alberto Morabito e l’assessore ai Servizi sociali di Furci, Ninuccia Foti. I due amministratori hanno partecipato ad un incontro con il responsabile dell’Area riabilitazione dell’Azienda sanitaria provinciale, Giuseppe
Quattrocchi e i rappresentanti del Comitato spontaneo presso
l’Unità operativa del servizio di riabilitazione, nei locali dell’ex
Municipio di Santa Teresa. I genitori hanno sottolineato le difficoltà cui le famiglie sono costrette ad andare incontro. «Abbiamo sollecitato gli enti preposti - ha evidenziato Morabito a riavviare il servizio». Il primo cittadino ha poi ribadito «la disponibilità dell’Amministrazione, che da anni ha affidato in comodato d’uso i locali dell’ex Municipio all’Asp per le attività di
riabilitazione, il Consultorio familiare e la Neuropsichiatria infantile». Quattrocchi si è impegnato a contattare il direttore generale dell’Asp, Salvatore Giuffrida e i responsabili della società
e della cooperativa che si occupavano del servizio. Fissato un
nuovo incontro per lunedì alle 15, sempre a Santa Teresa Riva.
Giurati per sollecitare l’intervento.
Assieme a lui, si sono trovati anche
altri imprenditori che hanno a cuore le sorti della baia. Adesso, però, si
spera che gli interventi possano essere realizzati in tempi brevi.
Stando a quanto preventivato
non sarà una soluzione tampone
ma un intervento abbastanza completo destinato ad eliminare del
tutto le problematiche di quel tratto di mare dove attualmente è stata istallata anche una pompa di sollevamento dei materiali di scarto
che devono raggiungere il complesso depurativo del consorzio rete fognante di S. Filippo a Letojanni.
Altri interventi sul sistema dei liquami è atteso nella frazione di
mazze ed anche in quella di Trappitello: per quelli è necessario contrarre i mutui.
MAURO ROMANO
Servizio riabilitazione
proteste dei genitori
LA PICCOLA RUSPA AL LAVORO DA IERI A MAZZARÒ
CARMELO CASPANELLO
TAORMINA. Ultimato l’iter burocratico per i lavori di manutenzione: a breve aprirà il cantiere
Via Crocefisso, ora i fatti
TAORMINA. Via Crocefisso: completato l’iter burocratico per la realizzazione degli
interventi di manutenzione. Qualcuno
parla già di una specie di «effetto Puglisi», dal nome del nuovo dirigente ad interim del settore dei Lavori Pubblici di
Palazzo dei Giurati, che sembra avere
dato una spinta ad alcuni progetti ancora in sospeso.
Pare, dunque, ma la cautela e d’obbligo, dopo i tanti annunci, che la realizzazione degli interventi su questa via, ormai considerata arteria fondamentale
per raggiungere dal centro storico, l’ospedale «S. Vincenzo» ed il centro abitato di Giardini, dopo una lunga, estenuante e interminabile tela di Penelope, siano
prossimi. Si parla, addirittura, di poche
settimane, il tempo, cioè, di organizzare
materialmente il cantiere. Ottimista si è
mostrato anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Marcello Muscolino. Non sono state però fornite date ufficiali.
Sulla strada chiusa ufficialmente ma,
di fatto, ancora aperta al traffico vi sono
alcune zone su cui non è più possibile
rinviare interventi. Per esempio anche
in questi giorni si trova sul curvone
considerato trappola per i mezzi a due
ruote, la fuoriuscita di acque che potrebbero arrivare da qualche scarico fognario. Poco più avanti è stato demolito il muro che sembrava pendere sulla
carreggiata come una torre di Pisa. Per
non parlare poi delle difficoltà che si vivono nei pressi di un ritrovo il cui depo-
sito è crollato a seguito di una frana.
Ma si deve realizzare anche un intervento davvero importante dove manca
praticamente metà della strada che è
precipitata giù nella vallata a causa del
maltempo di alcune mesi fa. In quel caso la difficoltà sta tutta nel cercare di
mettere in pratica strumenti validi allo
scopo di evitare che si verificano altri
smottamenti alle prime piogge. I competenti uffici di Palazzo dei Giurati hanno
preso in considerazione anche i percorsi d’acqua naturali a carattere torrentizio
che, magari, sono stati deviati dall’opera
umana e che adesso potrebbero ulteriormente incidere sulla tenuta della
strada al primo acquazzone.
MA. RO.
MASSIMO PUGLISI E MARCELLO MUSCOLINO
BASE DELLA PIAZZETTA CHE RISCHIA DI CROLLARE [FOTO BRIANNI]
ROCCAFIORITA. Le ultime piogge stanno mettendo a dura prova anche Roccafiorita. La zona d’ingresso al paese, consolidata da pochi anni con un ingente finanziamento, sta tornando a franare. Una piazzetta e i sottostanti muri di contenimento danno nuovi preoccupanti segni di cedimento. Lo smottamento, peraltro, sta interessando anche la porzione di Sp 12 che collega Limina a Roccafiorita. Su segnalazione del Comune, è stato
quindi effettuato un sopralluogo dei tecnici della Provincia, che nei prossimi giorni faranno conoscere le loro determinazioni. Preoccupa l’intero costone, visto che
anni fa fu oggetto di una frana che impedì l’ingresso al
paese lato Limina. Martedì scorso il problema è stato
anche oggetto di dibattito in Consiglio comunale.
A fare da spunto, una mozione della minoranza che
ha posto l’attenzione anche sul pessimo stato della Sp
11 (Roccafiorita-Mongiuffi Melia-Letojanni).
FILIPPO BRIANNI
Arrestato per tentata estorsione Scoperto dai Cc miniarsenale
finto emissario clan dei Nebrodi incensurato finisce in manette
MESSINA. Si spacciava per emissario dei clan
dei Nebrodi ed amico dei boss della ’ndrangheta calabrese per intimidire un cognato e
costringerlo ad intestargli dei beni. L’uomo
però si è insospettito ed ha denunciato tutto
alla Polizia. La Squadra Mobile ha arrestato,
per tentata estorsione, l’incensurato Emanuele Arnò 56 anni, disoccupato.
Arnò da tempo aveva iniziato a martellare
psicologicamente il cognato dopo una lite
fra quest’ultimo e la sorella, nonché moglie
dello stesso cinquantasienne. Raccontando
che i boss mafiosi volevano fargli pagare l’of-
fesa di aver litigato con la moglie di un «uomo
di rispetto» con la morte, si era offerto di sistemare la faccenda: lo avrebbe salvato dalla
fine tragica grazie alle sue entrature e per sistemare la faccenda il cognato avrebbe dovuto intestarli terreni e case.
Ma la vittima non ha abboccato e si è presentato all’appuntamento concordato insieme agli agenti. I poliziotti, nascosti in casa del
cognato, quando Arnò avanza le sue richieste
escono allo scoperto e fanno scattare le manette. E’ accusato di tentata estorsione.
ALESSANDRA SERIO
MESSINA. Un fucile a canne mozze e due pistole. E’ quel che i carabinieri hanno trovato in un seminterrato nei pressi del Don
Orione, di proprietà dell’incensurato Francesco Sollima, 41 anni, che è stato quindi
arrestato per detenzione illegale di armi e
munizioni.
I militari del Nucleo Investigativo e della Compagnoia Messina Centro hanno eseguito la perquisizione due notti fa con l’ausilio di unità cinofile specializzate nella ricerca di armi.
E’ stato proprio uno dei cani a fiutare la
presenza delle armi nell’intercapedine di
una parete del seminterrato. I carabinieri
hanno trovato un fucile a canne mozze calibro 12, un revolver calibro 38 ed una pistola calibro 7,65.
Nello stesso nascondiglio erano custoditi 170 cartucce ed un barattolo contenente
mezzo chilo di polvere da sparo. Le armi
sono state inviate al laboratorio del Ris dei
Carabinieri per stabilire se siano state utilizzate di recente per la commissione di delitti.
ALE. SE.
IL CASO
ANTILLO, OGGI IL SOPRALLUOGO
S. TERESA: IL NUOVO SCIENTIFICO RESTA UN SOGNO
S
embra aver imboccato un vicolo
cieco il progetto per la realizzazione del nuovo Liceo scientifico
«Caminiti», che dovrebbe sorgere alle
spalle della Scuola elementare di Bucalo, in via Fiorentino, a Santa Teresa di
Riva. Un’opera da circa sei milioni di
euro che risolverebbe gli atavici problemi di sovraffollamento del Liceo
santateresino, attualmente ospitato
sul lungomare in un edificio condiviso
con il Classico «Trimarchi».
L’intenzione della Provincia regionale
è quella di realizzare l’opera attraverso la formula del leasing finanziario,
dunque utilizzando fondi privati. E qui
starebbe la difficoltà maggiore. Sembra, infatti, che al momento non vi sia-
GIANLUCA SANTISI
no investitori interessati alla realizzazione del progetto. L’altra strada percorribile sarebbe quella dei fondi pubblici, ma anche in questo caso, considerato il fatto che al momento non
esistono bandi ad hoc, le probabilità di
andare fino in fondo sarebbero davvero poche. E così al momento l’unica soluzione per alleviare i gravi disagi per
gli studenti dello Scientifico è rappresentata dalle tre nuove aule messe a
disposizione dal Comune e che dovrebbero essere presto allestite. Lo spiraglio si è aperto con l’avvenuto trasferimento del Pte nei nuovi locali. Nelle
stanze che fino a qualche giorno fa
ospitavano la struttura sanitaria, sarà
infatti trasferito l’archivio storico del
Comune. E ciò consentirà di liberare
definitivamente i locali al 1° piano del
Municipio che l’Amministrazione ha
messo a disposizione del Liceo. Lì, grazie ad un contributo di 25mila euro
concesso dalla Provincia, saranno ricavate le tre nuove aule. Una soluzione
provvisoria, ma che servirà certamente ad alleviare i disagi degli oltre 400
alunni divisi in appena 15 aule. Con la
segreteria che è stata spostata nel palazzo ex Usl, a poche decine di metri di
distanza. Il tutto in attesa del un nuovo edificio, che prevede venti aule didattiche, sei laboratori e una palestra
coperta con 300 posti a sedere.
«Strade, troppi pericoli»
ANTILLO. Sopralluogo, questa mattina, dei componenti della III
Commissione consiliare provinciale sulle strade maggiormente a rischio del comprensorio jonico. I consiglieri Pippo
Lombardo (presidente), Natalino Natoli, Lalla Parisi, Salvatore
Calì, Matteo Francilia e Roberto Gulotta, hanno verificato le
condizioni della Sp 13 (Gallodoro), della Sp11 (LetojanniMongiuffi-Roccafiorita) e della Sp19 (S. Alessio-Antillo).
Ad Antillo il sindaco Antonio Di Ciuccio ha sottolineato la necessità di un intervento urgente. Alle porte del paese, infatti, un
tratto di Provinciale è già franato e il resto sta cedendo a vista
d’occhio. «Sia Antillo che Gallodoro rischiano di restare isolati - ha commentato il consigliere Pippo Lombardo - e purtroppo la Provincia non riesce a garantire non solo gli interventi necessari ma nemmeno l’apposita segnaletica di pericolo. Se entro lunedì non sarà effettuato un sopralluogo sulle due strade
chiederemo l’immediata rimozione dei dirigenti provinciali».
IL LICEO SCIENTIFICO «CAMINITI» DI SANTA TERESA DI RIVA
G. SAN.