Acropoli - Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
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Acropoli L’emergenza ambientale in Kosovo, un Paese ancora senza pace Alle pagine 10 e 11 Anno VI - n. 101 - venerdì 29 aprile 2011 - E 1,00 Esteri Sono partiti ieri mattina dalla base militare di Trapani Birgi i primi due caccia. Gli attacchi effettuati nella zona di Misurata Bombe italiane sulla Libia Violente esplosioni sono state udite a Tripoli nel primo pomeriggio dopo il sorvolo della capitale libica da parte di aerei Nato. Scontri tra le forze governative e quelle ribelli hanno interessato l’oasi di Cufra e il confine con la Tunisia Mulè a pagina 2 Migranti Dal Transatlantico Su Gheddafi Pdl ancora spaccato Mozione del Pd Illegale a chi? 9 772036 443007 10429 Campania Energia Lo scandalo degli impianti di compostaggio Il ministro Romani annuncia: oggi il decreto sulle rinnovabili. Proteste da ambientalisti e dalla Conferenza Stato-Regioni 2 Salute 4 I più grassi d’Europa? I greci. A inglesi e russi la palma di fumatori e bevitori incallati. I dati Oms alla Conferenza sugli stili di vita di Mosca Cinema 13 In corso la 59esima edizione del Trentofilm Festival. La manifestazione dedicata al cinema di montagna ospiterà Werner Herzog Il voto alla Camera sulla politica estera è fissato per mercoledì prossimo. La tensione all’interno della maggioranza sul problema Libia resta alta. Anche perché non c’è stato un incontro chiarificatore tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. Secondo indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi, il premier ha cercato senza successo di mettersi in contatto con il leader della Lega. Il faccia a faccia potrebbe essere rinviato addirittura alla prossima settimana, forse a lunedì sera se verrà ripristinata la consuetudine di Berlusconi di cenare all’inizio della settimana con i leader della Lega nella sua residenza di Arcore. Si è intanto deciso di rinviare il Consiglio dei ministri che avrebbe dovuto discutere oggi di Libia e di rimpasto. Non si vogliono correre rischi di nuove frizioni all’interno della maggioranza, se prima non c’è stato il chiarimento tra Berlusconi e Bossi. Il Pd ha depositato intanto la propria mozione favorevole alla linea scelta da Berlusconi. Segue a pagina 2 Retroscena Ora Bossi vuole Tremonti premier Alessandro De Pascale Augusto Romano Ieri a Salerno è stato inaugurato il primo impianto di compostaggio della Campania. Sulla carta dovevano essere 30, poi ridotti a 15, e diversi sono stati anche cantierizzati. Alcuni sono quasi pronti ma oggi ci pascolano le pecore. Altri sono invece ridotti a discarica, perché riempiti di ecoballe. Cui si aggiungono 10 vagli mobili a tamburo rotante per separare la frazione umida da quella secca, acquistati dal commissariato di governo e mai utilizzati. In buona parte si trovano a Santa Maria La Fossa (Ce). È la storia degli ormai tristemente famosi impianti di trattamento dell’organico, previsti nel 2003 dall’allora governatore Antonio Bassolino. Segue a pagina 5 Tremonti premier, ma dopo le amministrative. Stavolta Bossi fa sul serio. La polemica sull’intervento italiano in Libia è destinata a segnare un punto di svolta nei rapporti, sinora inossidabili, tra Silvio e Umberto. Il leader del Carroccio attende la prossima tornata amministrativa per poter avere le mani libere. Molto dipende dal voto di Milano, certo, ma anche se Letizia Moratti dovesse essere riconfermata sindaco della città, il Carroccio punterebbe ad un nuovo esecutivo. L’immagine di Berlusconi è logorata a causa degli scandali, di Ruby Rubacuori e dei bunga-bunga, delle sortite infelici e delle barzellette che ormai non fanno più ridere nessuno. Segue a pagina 2 © GIGLIA/ANSA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma L’Europa boccia l’assurda norma italiana che trasformava i clandestini in criminali. Migliaia di persone sono andate in galera ingiustamente. Ora chiederanno un risarcimento allo Stato. Dura sconfitta della politica xenofoba di Maroni e della Lega Dabbous a pagina 3 © FERRARI/ANSA Aldo Garzia Medio Oriente Enrico Campofreda Fatah e Hamas trattano. Spiragli di pace per la Palestina A bu Mazen chiama, Khaled Meshaal risponde. L’avvicinamento fra Fatah e Hamas, che nelle scorse settimane anche la gente di Ramallah e Gaza aveva invocato (senza riscuotere il gradimento delle leadership), torna nella cronaca palestinese. Il primo passo è stato sancito al Cairo dalla stretta di mano fra Azzam Ahmad (Anp) e il vicecapo politico islamico Abou Marzouk, il 5 maggio le rispettive dirigenze ribadiranno l’accordo con una firma ufficiale. Previsti: un governo transitorio bipartisan senza mandato di negoziazione con Israele, ed entro l’anno elezioni presidenziali, legislative e del Consiglio nazionale palestinese più una commissione di dodici giudici che possa valutare possibili controversie elettorali. Segue a pagina 6 10 Acropoli venerdì 29 aprile 2011 A cura dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici. Presidente Avv. Gerardo Marotta Unità Per tredici secoli la storia d’Italia ha coinvolto diverse formazioni statali. Poi sono arrivate la Resistenza e la Costituzione Quando patria vuol dire libertà Francesco Barbagallo* L’ Italia è stata disunita dalla discesa dei Longobardi nel 568 fino al 1860. Per tredici secoli la storia d’Italia è stata la storia di diverse formazioni statali, che si confrontano in una continua tensione tra potenze straniere e nemiche. In questo contesto, il 1861 andò ben oltre i progetti liberali e moderati e le previsioni delle potenze alleate e mandò all’aria le molte pretese egemoniche di Napoleone III di Francia sulla penisola. A contrastare il disegno neo-napoleonico s’impegnò anche la Gran Bretagna, che rifiutò di associarsi per impedire lo sbarco di Garibaldi nel Mezzogiorno. Un ordinamento regionale del nuovo Stato sarà impedito dalla coincidenza delle regioni con i vecchi dominii stranieri. Il carattere statuale dei territori regionali avrebbe finito per trasferire alla nuova compagine nazionale i poteri degli antichi regimi e delle loro classi dirigenti di orientamento conservatore. L’accantonamento della dimensione regionale fu così preliminare alla definizione di un sistema amministrativo uniforme e centralizzato. Di lì le tappe fondamentali del processo risorgimentale furono l’unificazione del debito pubblico, del sistema fiscale e della politica doganale; l’allargamento del mercato nazionale ed anche l’emigrazione meridionale, le cui rimesse e forza-lavoro a basso prezzo contribuirono all’equilibrio della bilancia dei pagamenti e al sostegno del processo d’industrializzazione. Nel primo Novecento lo Stato liberale venne sottoposto alla duplice pressione del moltiplicarsi delle figure e degli interessi sociali e del crescere delle funzioni amministrative. La propagan- L’Istituto Come sostenerci da retorica del fascismo stende una cappa di piombo e confonde il significato di patria e nazione con la sua bandiera. E invece la patria è anzitutto la libertà per tutti i cittadini. È la morte della libertà che esclude dalla patria e dalla collettività nazionale gli avversari politici, trasformandoli in esuli o carcerati. È questo un luogo centrale della storia italiana da non rimuovere o mistificare: fu anzitutto il fascismo a contribuire alla decadenza delle idee di patria e di nazione nella coscienza collettiva degli italiani e a spezzare la popolazione italiana in due parti in lotta fra loro. Sarà la resistenza ad avviare la ricostruzione dello Stato nazionale. «Solo a questa condizione – scrissero il 17 settembre 1943 i partigiani Giorgio Diena e Vittorio Foa – l’Italia, oggi passivo campo di battaglia, cesserà di es- *Ordinario Università degli Studi di Napoli “Federico II” L’Istituto, conosciuto in tutto il mondo, rischia la chiusura per mancanza di fondi. Numerosissime persone hanno richiesto come sostenere le attività dell’Istituto. Per donare il 5 per mille, il codice fiscale dell’Istituto è 800 507 006 34. Per versamenti tramite bonifico bancario, l’IBAN è IT 91 I 06230 03535 000063337573. Per effettuare donazioni tramite PayPal, consultate la home-page del sito: www.iisf.it. Parliamo chiaro Uranio impoverito e arricchito sere una semplice espressione geografica». La Costituzione del 1948 sarà la carta fondamentale dei principi e dei diritti sanciti per il nuovo Stato repubblicano. «Questa costituzione – dirà Aldo Moro il 13 marzo 1947 all’Assemblea Costituente – oggi emerge da quella resistenza, da quella lotta, da quella negazione, per le quali ci siamo trovati insieme sul fronte della resistenza e della guerra rivoluzionaria ed ora ci troviamo insieme per questo impegno di affermazione dei valori supremi della dignità umana e della vita sociale». La Costituzione di oggi non è già più quella del 1948. Noi crediamo che questo sia un motivo di più per studiarne le sue antiche origini in vista di un nuovo Risorgimento d’Italia. Gli incontri I prossimi appuntamenti a Palazzo Serra di Cassano Dal 2 al 5 maggio, ore 16:00: serie di seminari di Aldo A. Mola (Libera Università di Bruxelles) su “La crisi dell’Italia liberale (1921-1924)” per il ciclo Che cos’è il Risorgimento organizzato dalla Società di studi politici e dall’IISF. Lunedì 9 maggio, ore 18:00: primo appuntamento degli incontri “Scritture del presente”: Fiorinda Li Vigni legge “Libertà immaginarie. Le illusioni del capitalismo tecno-nichilista” di Mauro Magatti. Dal 9 al 12 maggio, ore 16:00: serie di seminari di Salvatore Natoli (Università di Milano “Bicocca”) sul tema “Biopotere e complessità sociale”. Martedì 10 maggio, 10:30: Osservatorio internazionale sul tema “La dimensione marittima della Cina e del Giappone: uno sguardo d’insieme”. Relazioni di: Patrizia Carioti, Salvatore Diglio e Franco Mazzei. Dal 23 al 27 maggio, ore 17:00: serie di seminari di John Davis (Università del Connecticut) sul tema “La questione meridionale a 150 anni dall’Unità italiana”. Per info sulle attività dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: www.iisf.it – www.youtube.it/AccademiaIISF – su Facebook “Sostenitori dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici” – [email protected]. Per iscriversi alla newsletter, inviate richiesta all’indirizzo [email protected]. Sede principale: Palazzo Serra di Cassano, Via Monte di Dio 14 – 80132, Napoli – tel. 081.7642652. Per info sulle attività della Società di studi politici: www.studipolitici.it – [email protected] Per info sulle attività dell’Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia e del Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, visitate i siti internet: www.napoliassise.org (sezione “Eventi”) e www.rifiuticampani.org. L’uranio impoverito e l’uranio arricchito sono due diversi metalli ricavabili dall’uranio, uno dei 92 elementi chimici presenti in natura sotto forma di miscela dei suoi due isotopi (cioè degli atomi dello stesso elemento che hanno però diverso numero di neutroni), uranio 238 e uranio 235. Si dice arricchito se contiene nel nucleo più protoni di uranio 235 e se perciò è più radioattivo; si dice impoverito se ne contiene di meno e se dunque è meno radioattivo. Entrambi vengono creati trasformando l’uranio in gas e poi centrifugandolo in modo da separare il 238 dal 235. A questo punto la percentuale di uranio 235 può esse- re aumentata sopra la soglia dello 0,7% così da produrre uranio arricchito (al di sotto dello stesso valore invece si parlerà di uranio impoverito). L’uranio impoverito è usato nell’industria civile come materiale di zavorra, ad esempio, per aerei e barche a vela. Molte indagini rivelano il suo uso a fini militari nella guerra di Jugoslavia e in quelle nel Medio Oriente. L’uranio arricchito è usato nei reattori nucleari e per la produzione di bombe. Fonte: Il segreto delle tre pallottole, di Maurizio Torrealta e Emilio del Giudice Acropoli venerdì 29 aprile 2011 Kosovo Dietro l’elezione di Atifete Jahjaga a Presidente della Repubblica si celano inquietanti personaggi Un miraggio chiamato pace Enza Roberta Petrillo* A ternazionale il Kosovo ha bisogno di stabilità politica. Del resto, basta pensare all’affaire scatenato dal rapporto sui “Trattamenti disumani e i traffici illeciti di organi in Kosovo” del senatore svizzero Dick Marty per conto del Consiglio d’Europa, per capire che da queste parti il “sequestro mafioso delle strutture statali” è un qualcosa di consolidato. Stavolta, a finire invischiato in questa storia tetra fatta di espianti illegali a danno dei prigionieri serbi catturati dall’esercito di liberazione nazionale UCK nel 1999, è il premier Hashim Thaçi, ex guerrigliero dell’UCK che pur avendo sostituito la mimetica con il doppiopetto non ha mai abbandonato la leadership di un clan criminale attivo nel traffico di droga e nel commercio di esseri umani e di armi. Nulla di nuovo, sia chiaro. È dagli anni ‘90 che i Balcani dispensano storie di trafficanti convertiti in statisti. Valga fra tutti, l’ex premier del Montenegro Milo Djukanovic, arricchitosi negli anni delle guerre jugoslave grazie al traffico di droga e di sigarette di contrabbando gestito in combutta con la Sacra corona unita pugliese. Insomma, il Kosovo è in buona compagnia. Di certo, l’Europa un po’ meno. 11 L’Osservatorio Ecco di cosa si occupa L’Osservatorio internazionale dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è un’iniziativa nata per seguire in tempo reale gli avvenimenti riguardo ai temi dei sistemi educativi, delle politiche di ricerca, delle questioni ambientali e degli equilibri degli assetti istituzionali in varie aree geopolitiche del globo. L’attività di ricerca si avvale di esperti che hanno conoscenza diretta dei problemi affrontati e che attingono da fonti di prima mano le loro informazioni. In tal modo l’Istituto si propone di creare un think thank in grado di monitorare il variare delle situazioni di popoli e territori a partire da una postazione di privilegio, come è quella che la città di Napoli offre dal centro del Mediterraneo. distanza di oltre dieci anni dalla fine della guerra, il Kosovo stenta a trovare pace. Se n’è parlato all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici all’Osservatorio internazionale di aprile sul tema “Balcani: così vicini, così lontani”. Cosa c’è dietro l’elezione della trentaseienne Atifete Jahjaga, quarto Presidente della Repubblica del Kosovo specializzata all’estero in criminologia forense? A dispetto degli entusiasmi, questa investitura solleva non pochi dubbi. In primis, per la motivazione-chiave che ha portato alla sua nomina: l’accordo dei più contro*Analista politico, collabora con versi uomini della politica kolo United Nations Human Rights sovara – Hashim Thaçi, Isa MuCouncil stafa e Behgjet Pacolli – su una [email protected] presidenza di transizione, strumentale cioè al varo di una riforma elettorale basata sull’eleIl caso Energia elettrica insufficiente. Inquinamento da metalli pesanti. E scatta l’allarme per la salute zione diretta del Presidente della Repubblica. Un tentativo sospetto per uscire dalla crisi apertasi nel settembre 2010, quando una sentenza della Corte costituzionale ha stabilito, ben quattro anni dopo la sua elezione, l’incomGiulia Di Cristo terminata dalla disponibilità ge acqua da pozzi domestici, i zioni ormonali con il rischio di patibilità di Fatmir Sejdiu con la o meno d’acqua ed elettricità, quali, non essendo controllati inquinamento epigenetico nei carica di Capo dello Stato a cauopo la fine negli anni la cui fornitura subisce conti- né disinfettati, espongono co- posteri. sa della sua parallela attività co’90 di un conflitto et- nue interruzioni anche per più loro che se ne servono a fre- Nonostante i residenti dei cenme leader del partito. Da allora, nico brutale, seguita ore al giorno. E quando que- quenti episodi di intossicazio- tri collettivi si lamentino del la scena politica è stata domidall’insediamento di sto accade, per il più delle vol- ne. nata da un tourbillon di risultafatto che le autorità di Mitroviun governo di transizione sot- te la compagnia elettrica na- Ma le cose non vanno meglio ca fanno ben poco per risolveti elettorali contestati e di tratto il protettorato dell’Onu, il zionale, la Kosovo Energy Cor- neppure dalla parte del settore re il problema, di cambiamentative estenuanti tra maggioKosovo ha unilateralmente di- poration – che rifornisce il 97% industriale. Piombo, zinco, ni- ti significativi non c’è ombra ranza e minoranza parlamentachiarato l’indipendenza dal- d’energia al Paese – attribuisce chel, cromo, alluminio, magne- all’orizzonte. re, seguiti dall’atto finale dell’inla Serbia nel 2008. Dopo più di la responsabilità alle linee ob- sio, e una vasta gamma di ma- Secondo l’ultimo rapporto vestitura a presidente della Re10 anni di assistenza umanita- solete che, nonostante i lavori teriali da costruzione, una vol- di UNDP sullo stato di avanpubblica di Behgjet Pacolli, imria e cooperazione allo svilup- di manutenzione, non riesco- ta formavano la base dell’in- zamento del Kosovo, solo il prenditore kosovaro implicato po, oggi il Kosovo non appare no a soddisfare il continuo au- dustria pesante ed estrattiva 4,25% del territorio è riconoin affari di vischiosa liceità, in quel Paese virtuoso, program- mento della domanda energe- del Kosovo, ma oggi, a causa sciuto come area naturale pronome di una “grosse Koalition” mato dagli strateghi militari e tica e idrica da parte della po- dell’invecchiamento delle at- tetta. L’impoverimento delle in salsa balcanica. L’elezione di dagli ingegneri sociali dei mo- polazione. Basti pensare che trezzature e degli investimen- foreste, dovuto al commercio Pacolli, però, ha portato scomvimenti indipendentisti. Il più il vecchio impianto elettrico a ti insufficienti, le miniere sono illegale di specie animali, alpiglio. Tant’è che l’imprenditogiovane Stato europeo è sta- carbone, situato nella città di abbandonate, mentre ingenti la caccia e alla raccolta inconre, eletto al terzo e ultimo tentato riconosciuto solo da 20 Pa- Obilic, risale ai tempi della Ju- quantità di metalli pesanti so- trollata di legname da ardere, tivo grazie al sostegno dell’amesi dell’UE e oggi deve affron- goslavia e necessita di sostitu- no stoccate in discariche ille- ha effetti devastanti in termini basciatore americano Christozione, ma ad oggi non è parti- gali. E dopo tutto questo tem- di perdita della biodiversità e pher Dell, è stato rimosso con Le indagini condotte dall’Oms to nessun progetto concreto di po, è certo che abbiano conta- di rischio di estinzione di speuna sentenza dimostrano che il 40% degli abitanti raccolta fondi. minato i suoli, l’aria e le falde cie autoctone. D’altra parte la KEK non ri- acquifere. della Corte coIntanto, però, a causa dell’imdell’area di Trepca presentano sparmia di usare con i con- Un’emergenza ambientale che pennata dei prezzi delle mastituzionale che alti livelli di piombo nel sangue tribuenti le maniere forti nel- genera emergenze sanitarie terie prime alimentari l’agriha bollato come le azioni legali di lotta all’eva- e sociali. L’Osservatorio per i coltura e il settore rurale sono irregolare la notare problematiche mai risolte sione, che spesso arrivano ad- Balcani e il Caucaso ha rileva- tornati in primo piano. Con il mina. Dell, paladino della dot– una fra tutte, l’avvio di un’ef- dirittura all’interruzione del- to che nell’area di Trepca (vici- Piano strategico 2009-2013 e trina dell’“indipendenza sorveficiente politica di bonifica dei la fornitura di acqua e luce al- no Mitrovica nel nord del Ko- un investimento di 200 miliogliata”, incassato il colpo, ha riterritori più colpiti dall’inqui- le famiglie insolventi o sospet- sovo), dove vivono gruppi rom, ni di euro da destinare al settolanciato la palla, sponsorizzannamento bellico e industriale, tate di manomettere i contato- ashkalj ed egiziani sfollati do- re primario si auspica che l’abdo l’elezione della Jahjaga. Una nonché di protezione e soste- ri. Capita spesso anzi che inte- po il 1999 in insediamenti in- bondanza di terreni abbandoscelta che, più che un tributo alnibilità dell’ambiente. ri quartieri siano lasciati senza formali, le indagini condotte nati e inutilizzati possa rapla parità di genere, pare essere Sebbene la legislazione koso- acqua né luce perché la mag- nel giugno del 2004 dall’OMS presentare una risorsa per l’avun’operazione di equilibrismo vara in materia ambientale gior parte degli abitanti risulta dimostrano che il 40% degli vio del biologico e di una nuopolitico. stia cercando di armonizzare insolvente. Che la si chiami “Dell-crazia”, esseri umani analizzati pre- va sensibilità ambientale. le sue disposizioni con le nor- Le carenze più gravi si riscon- sentano alti livelli di piombo come vorrebbero gli attivisti del *antropologa, Rotary fellow mative UE, la loro attuazione trano nei centri abitati mino- nel sangue: un metallo pesanmovimento Vetevendosje, opin Peace studies è ancora molto debole. La vita ri e nei villaggi rurali, dove ben te che può danneggiare il cerpure sovranità limitata, resta [email protected] degli abitanti del Kosovo è de- il 27% della popolazione attin- vello, l’udito e creare disfunil fatto che per la comunità in- «Enormi rischi ambientali» D