UNA DOLOROSA SCOMPARSA Area51, un mistero irrisolto
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UNA DOLOROSA SCOMPARSA Area51, un mistero irrisolto
IPSIA MARELLI NOTIZIE DI RILIEVO: • Una dolorosa A N N O V , N U M E R O 3 M A R C H - A P R I L 2 0 0 6 scomparsa • I Cento passi, incontro con Giovanni Impastato • UNA DOLOROSA SCOMPARSA Inchiesta Italia- L’ombra della morte colpisce ancora il nostro istituto, portandoci via il Prof. Franco Barbero, Preside della nostra scuola, molto stimato sia dagli studenti che da professori e collaboratori; tutto questo a pochi mesi dalla scomparsa del Porf. Bologna, e facendo piombare in un ni/Stranieri SOMMARIO: Una dolorosa scomparsa 2 Inchiesta Italiani/ Stranieri, Parte I 3 L’Eclissi 5 Visita alla Mivar 6 La redazione si svela 8 La nostra arte 9 CTP 10 I Cento Passi 10 Gita distruzione a Roma 11 La “Notte Bianca” 12 La Casa 139 13 I Poeti leggono i Poeti 13 Tuning 14 Ultimissime dalla 14 Ducati Area51 15 Velivoli Stealth 16 Linux GNU OS 17 Il “Toti” 18 Cucina Italiana 20 Storia del Milan 21 TopTen Cinema 23 Linkin Park 23 difficile clima ancora una volta nello svolgimento delle nostre quotidiane attività. A memoria molti studenti sono subito intervenuti facendoci pervenire pensieri dedicati a colui che ha dato molto di suo… Segue a pag. 2 Inchiesta Italiani-Stranieri L’Italia sta vivendo da qualche decennio l’incontro tra culture non strettamente europee o di radici neoclassiche, ma se pur relativamente così diverse da noi, ci stanno portando sempre più verso una società multietnica e multiculturale, come può essere un esempio, in questo caso positivo, seppur con delle eccezioni, del modello americano, che evolvendosi negli anni, è forse uno dei più noti, di come possano convivere diverse culture. Questo incontro non esiste certo per delle condizioni naturali, del normale svolgimento della vita, ma bensì sono fughe, che diventano sempre più esodi, per sfuggire alla guerra, alle carestie, alla povertà, in ricerca di un luogo dove poter vivere senza l’ombra della fame o dell’interdizione delle più semplici libertà Segue a pag. 3 Area51, un mistero irrisolto L'installazione di questa base, venne concepita in questa località sicuramente per la conformazione del terreno, in quanto è circondata dal deserto e dalle montagne: “una vera e propria difesa naturale che rende la base impenetrabile”. Inoltre, come per tutte le basi militari, ci sono molte misure di sicurezza (telecamere, sentinelle…) anche se in questa ci sono anche sensori di movimento, laser e le pattuglie armate sono molto più numerose. Le guardie sul perimetro dell'Area51 sono equipaggiate di mezzi leggeri dotati... Continua a pag. 15 PAGINA 2 Una dolorosa scomparsa Ho proposto anni fa di riprendere il giornale del Marelli sulla scia di un’esperienza in precedenza fatta e, un po’ per gioco un po’ con impegno, abbiamo continuato fino ad oggi. “ci costringe a guardare la vita e il quotidiano con occhi Il nostro compito è quello di annunciare la vita del Marelli, ma quest’anno abbiamo dovuto parlare della morte: della morte di due docenti che sono state animatori della vita della scuola. diversi” Questo compito è sproporzionato alle nostre forze: di fronte al dramma della morte noi possiamo solo essere uno strumento di unità, possiamo metterci al servizio di tutti voi per raccogliere le sensazioni, le emozioni, il dolore che ha attraversato noi tutti. Il giorno 9 mentre si attendeva il pullman che ci avrebbe portato a Spotorno, dove si sarebbero svolti i funerali del prof. Franco Barbero il silenzio greve che pesava nei corridoi era l’evidente segno di un vuoto. Il preside è la persona che guida la scuola, che unifica gli sforzi, che gestisce la vita della comunità scolastica, anche se in modo riservato e schivo, come il professor Barbero, ma era evidente per tutti che la sua persona, il ruolo che ricopriva era di richiamo per tutti. Mentre ero davanti al feretro mi rammaricavo di non aver coltivato il rapporto con lui, dando più spazio al confronto e allo scambio di opinioni, ma, soprattutto ultimamente, entrando frettolosamente nel suo ufficio per le aride comunicazioni di servizio. Ho come la sensazione di non aver vissuto pienamente il rapporto con lui, più come persona che per il ruolo che ricopriva. La morte per me come per molti è l’inizio dell’eternità, ma per tutti è un avvenimento drammatico che ci costringe a guardare la vita e il quotidiano con occhi diversi. Mi auguro che questi due nostri amici, ora possiamo dirlo in quanto uomini uniti a noi dallo stesso destino, ci aiutino a recuperare il senso di appartenenza a questa scuola, cioè a questi uomini e donne che ogni giorno varcano la soglia dell’istituto con lo stesso, forse inconscio, desiderio di felicità e di pienezza. Solo in questo modo, io credo, potremo onorare il Professore Franco Barbero e il Professore Domenico Bologna, e la loro drammatica scomparsa. Il giornale è a disposizione come umile strumento di una costruttiva positività. La referente Galbiati Franca La redazione di “Versus” intende dedicare al Prof. Franco Barbero uno speciale, dedicato alla sua vita e alla sua carriera, alle sue opere e ai progetti avviati in favore dei giovani Chiunque voglia inviarci materiale e pensieri, può farlo attraverso i normali contatti, o consegnandolo personalmente in aula di religione al terzo piano, o ai componenti della redazione attiva, oltre che alla Prof. Galbiati o al Prof. Frascino Vi ringraziamo fin da ora per la collaborazione e per l’aiuto che ci potrete offrire La Redazione ANNO V, NUMERO 3 PAGINA Inchiesta Italiani-Stranieri di un luogo dove poter vivere senza l’ombra della fame o dell’interdizione delle più semplici libertà. L’Italia sta vivendo da qualche decennio l’incontro tra culture non strettamente europee o di radici neoclassiche, ma se pur relativamente così diverse da noi, ci stanno portando sempre più verso una società multietnica e multiculturale, come può essere un esempio, in questo caso positivo, seppur con delle eccezioni, del modello americano, che evolvendosi negli anni, è forse uno degli esempi più noti di come possano convivere diverse culture. Questo incontro non esiste certo per delle condizioni naturali, del normale svolgimento della vita, ma bensì sono fughe, che diventano sempre più esodi, per sfuggire alla guerra, alle carestie, alla povertà, in ricerca La nostra posizione geografica fa sì che siamo diventati anche un’arteria che va a ad alimentare il ricco traffico di schiavi, che si espande poi per tutta l’Europa; effettivamente non si può negare che questo “incontro” si sia svolto molto intensamente, dettato dalle guerre appunto, ad esempio prima con la guerra nei Balcani, successivamente in Afghanistan, dall’Africa, e da molti luoghi, per i quali rappresentiamo l’unico luogo dove poter vivere una vita tranquilla. Tutto questo però ha portato a insofferenze in certi paesi, dove il tasso di presenza è più elevato, e dove magari ora certi quartieri sono diventati dei “ghetti”, causa anche la chiusura culturale di certe etnie, e con l’apertura di moltissimi negozi, di beni di consumo, materiali o di generi di Atlre etnie 25% America Latina 12% Italiani 63% Le statistiche sono state realizzate su un totale di 574 alunni, frequentanti i corsi diurni e serali di entrambe le sedi scolastiche prima necessità, alimentando anche mercati illeciti. Oggi paghiamo anche quello che è stato lo spirito di colonialismo e di nazionalismo, che ha caratterizzato gli anni che sono andati dalla prima alla seconda guerra mondiale, con stupide guerre contro paesi in via di sviluppo, i quali non potendosi difendere hanno pagato un caro prezzo, e oggi pagano ancora questo prezzo, essendo stati derubati delle loro possibilità di diventare un paese competitivo e avere una propria economia stabile. Questo ha fatto sì che loro hanno dovuto emigrare per poter sopravvivere, e le immagini delle “carrette del mare” che arrivavano sulle nostre coste sono diventate parte integranti della storia moderna italiana, le quali però spesso nascondono la storia che ha dato vita a queste avventure sul mare. Abbiamo fatto un sondaggio tempo fa in modo un po’ casereccio e abbiamo tentato di raccogliere i dati e leggerli. Per questo numero esamineremo le risposte date dagli studenti stranieri. Sono stati confrontati i dati raccolti nelle classi prime con tutte le classi e abbiamo notato che il numero degli stranieri di prima immigrazione è concentrato nelle classi prime e che quando sono arrivati sono stati contenti (17/27) pur sentendosi un po’ spaesati (10/27) e alcuni (12/27) vorrebbero tornare al paese di origine, ma (12/25) non cambierebbero città. La quasi totalità 22/27 in prima e 60 su 66 in tutte le classi non fumava prima di venire in Italia. Questo dato non è molto signifi- “Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui un richiamo o una frase tratta dal testo.” Rocca Fabio cativo in quanto non si sa se ora fumano o hanno continuato in questa lodevole scelta. A 33/66 piace la cucina italiana mentre nelle prime (13/27) hanno risposto che dipende dai piatti. Passiamo ora ad argomenti relativi al rapporto con gli altri. In prima alla domanda “quanto tempo ha impiegato per imparare la lingua 15/27 hanno risposto un anno nel sondaggio complessivo 43/66. Alla domanda come ti trovi con gli altri stranieri 15/27 in prima anno risposto bene con tutti e 13/27 bene solo con alcuni. 10/27 in prima giudicano facile fare amicizia con gli italiani mentre nella analisi globale prevale (34/66) la tendenza a selezionare le amicizie. Comunque nell’ amici- 3 PAGINA 4 zia non c’ è differenza di origine (15/27) in prima e 33/66 nel globale. Solo 5/27 in prima dicono di essere stati presi in giro i primi tempi mentre nel globale solo 11/66. Per quanto riguarda gli scontri 12/27 in prima dicono di avere litigato con gli italiani e complessivamente 33/66. Alla domanda se c’è razzismo in Italia rispondono si 10/27 in prima e globalmente 32/66 anche se ritengono che sia come negli altri paesi. Rapporti con l’ istituzione alla domanda se la scuola ha risposto alle tue aspettative 15/27 rispondono affermativamente in prima e 32/66 nel globale. I rapporti sugli insegnanti sono positivi sia in prima 17/27 che nel globale 42/66. La risposta più diversificata Sintesi complessiva delle risposte del modello 1 Didascalia dell'immagine o della fotografia “Per at tir are l' at tenzi one de l let to re, i ns erir e qui un richi amo o u na f ras e tra tt a da l tes t o.” tra i due grafici e quella sulle aspettative in prima 11/27 pensano di fermarsi alla qualifica mentre la tendenza nel complessivo (32/66) è di concludere con il diploma. Alla domanda “se la scuola abbia favorito l’ inserimento “20/27 rispondono affermativa- mente in prima e 42/66 nel globale. In fine positivo anche giudizio dato alla scuola sugli interventi operati per il loro inserimento 23/27 rispondono affermativamente in prima e 49/66 nel globale. Alla luce di questo sondaggio sembra che l’ integrazione dei ragazzi stranieri e il loro inserimento sia vissuto positivamente e abbastanza serenamente. Se qualcuno desidera confrontarsi su questi piccoli spunti ho dare il suo contributo la redazione sarà disponibile e attenta ha valorizzare le considerazioni che emergeranno. Galbiati Franca ANNO V, NUMERO 3 PAGINA Eclissi Mercoledì 29 Marzo, siamo stati tutti testimoni dell’eclisse solare, che da noi è stata però solamente parziale; questo tipo di fenomeno è uno dei più comuni, si fa per dire, perché si verifica almeno due volte all’anno, quando la luna si pone tra il cerchio solare e la Terra. I paesi come l’Africa Sahariana, Libia, Turchia, Asia Centrale, e Mongolia, hanno invece assistito all’eclisse in tutto il suo splendore, restando per alcuni minuti oscurata. Verso il suditalia le possibilità La striscia blu indica il percorso di massimo oscuramento di vedere l’eclissi aumentavano man mano, mentre a Milano, la visione dell’eclisse è stata molto ridotta. Dovremo aspettare il 2081 per poter assistere a una eclisse di Sole totale sul nostro paese, poiché la prossima sarà il 1 Agosto 2008, ma non sarà possibile vederla pienamente. Rocca Fabio 5 PAGINA 6 Visita alla Mivar Finalmente un’uscita didattica! Giovedì 23 febbraio abbiamo visitato la ditta MIVAR di Abbiategrasso, accompagnati dal professore di laboratorio prof. Gasbarri. Ci siamo ritrovati tutti (3^ ETA, 3^ e 4^ TLA) davanti alla scuola alle 8,30 e abbiamo aspettato il pullman che è giunto poco dopo. Durante il viaggio abbiamo cercato di passare il tempo scherzando tra di noi; il tragitto è durato poco più di mezz’ora. Una volta arrivati, siamo stati accolti da un impiegato della ditta che, brevemente, ci ha raccontato la storia del signor Carlo Vichi, fondatore e attuale proprietario della MIVAR. Il signor Vichi, quando iniziò a lavora- Cinescopi re nel dopoguerra, riparava solo radio; negli anni ’60 invece aprì la produzione ai televisori che stavano facendo la loro comparsa anche in Italia. Fu un vero successo che gli consentì di diventare unico proprietario e simbolo della ditta che conobbe una grande espansione fino agli anni ’70, quando aumentò la concorrenza delle case produttrici straniere (Sony, Panasonic, Samsung, ecc.). Attualmente la ditta dà lavoro a oltre 500 operai e “sforna” 4000 televisori al giorno. Entrati nella fabbrica, la guida ci ha spiegato le diverse fasi di produzione che vengono realizzate in parte artigianalmente, in parte con l’utilizzo di mac- chinari di ultima generazione. Peculiarità della MIVAR è la realizzazione artigianale delle attrezzature e degli utensili impiegati nelle varie fasi, che consistono essenzialmente nello stampo dei contenitori di materiale plastico, nella realizzazione dei circuiti stampati, montaggio, assemblaggio e saldatura ad onda dei componenti elettronici. Dopo il controllo e la taratura i televisori vengono infine imballati, pronti per essere venduti. In questi ultimi mesi la Mivar sta producendo nuovi televisori chiamati LCD, al contrario dei vecchi Tv questi non hanno il tubo catodico ma sono assolutamente piatti. “...nel dopoguerra, riparava solo radio; negli anni ’60 invece…” Una vista dello stabilimento della Mivar ad Abbiategrasso (MI), definito come “unico” per la razionalità operativa e come luogo dove adempiere idealmente alle funzioni economiche della vita La classe 3 ETA La 4 ETB con il Prof Haji La 3 TLA con il Prof Bruno e Barbuto ANNO V, NUMERO 3 Al momento producono solo i Il giorno 23 febbraio 2006 la classe III ETA, aveva partecipato con altre sezioni della Ercole Marelli, per andare a visitare l’azienda MIVAR. Partiti alle La progettazione 8,00 da scuola, ci eravamo diretti verso Abbiategrasso con un pullman, e una volta arrivati avevamo incominciato ad ascoltare le guide, che ci mostrarono la catena di montaggio dei televisori, dai singoli pezzi al prodotto completo. Fondata nel 1945 da Carlo Vichi a Milano in Via Ugo Tommei 5, la MIVAR iniziò con la costruzione di piccoli apparecchi radio, sviluppandosi sempre di più nel settore della componentistica. Nel 1956 la PAGINA 20” e i 32” ma il buon risultato ottenuto porterà Una TV a alla produzione di schermo altre dimensioni. piatto Questa uscita è stata molto interessante mi ha permesso di vedere com’è in parte il mondo del lavoro, e come un semplice riparatore di radio sia riuscito a diventare il proprietario e fondatore di una cosi grande e importante ditta di televisori. novità della frequenza “F.M” avrebbe permesso di costruire un prodotto finito, commercializzato con il marchio “MIVAR” e ampliando l’azienda in Via Stringhelli 13, arrivando fino a 200 dipendenti. Dopo due anni aumentò l’interesse per la televisione, che portò a costruire il primo stabilimento in Via Giordani 30, che fu occupato da 400 dipendenti. L’affermazione del prodotto MIVAR e lo sviluppo della T.V. a colori nel 1963, imposero un ulteriore passo avanti, scegliendo un’area di Abbiategrasso in Via Dante 45, dove diventò operante tra li 1968- 1970. D’Amico Graziano Alla fine del processo di montaggio e saldatura “Fondata Durante gli ultimi anni la MIVAR ha dovuto competere con grandi società competitive giapponesi: SONY, TOSHIBA, SANYO, FUJI, PANASONIC, MITSUBISHI, HITACHI e coreane: SAMSUNG, ORION, DAEWOO e GOLDSTAR. Malgrado tutto oggi la MIVAR detiene ancora il 34% del mercato italiano e produce il 55% dei T.V. prodotti in Italia, con 800 dipendenti nella sede di Abbiategrasso. Montaggio dei componenti nel 1945 da Carlo Vichi a Milano…” Karoui Stefano Ultimi collaudi prima dell’imballaggio Fasi di collaudo, vedere un oscilloscopio ci fa rendere conto, che l’utilizzo a scuola non è così lontano dalla realtà Sul pulman per la conta prima del ritorno a casa 7 PAGINA 8 La redazione si svela “che alla fine ti può r endere La redazione questa sconosciuta… spesso i nomi che appaiono sugli articoli o quelli che non ci sono non danno una reale idea di chi componga il giornale, che lavoro ci sia alle spalle di tutti gli articoli, della stampa, dell’impa- ginazione, di riunioni, di voglia di discutere, confrontarsi e cercare di stare assieme per poter rinnovare amicizie o realizzarne di nuove. I primi due redattori che abbiamo intervistato sono D’Elia e Istrini; quasi per coincidenza sono al Marelli da 5 anni, ed entrambi sono del 1987 e frequentano la 5 ETA; un esempio che non tutti sono fuori corso in questa scuola, ma c’è anzi chi è riuscito a completare il suo percorso di studi senza intoppi. sport e della cucina italiana Com’è la scuola e i rapporti con i professori? D’Elia: Sì, è un modo in più per partecipare alle attività scolastiche grandi soddisfazioni.” D’Elia: Così, così, ma i rapporti con i professori sono buoni Istrini: Non male, e si mantengono buoni rapporti con i professori Quando sei entrato nella redazione, e cosa ti aspettavi? D’Elia: sono entrato all’inizio di quest’anno, e la redazione è quello che è Istrini: L’anno scorso Qual è il tuo ruolo? D’Elia: Responsabile dello Tutto questo e molto di più è “Versus”, negli ultimi numeri che ci rimangono vorremmo che tutti voi Istrini: Direttore Ti prende molto tempo? lettori capiate chi siano coloro che contribuiscano all’uscita periodica di questo giornale, delle difficoltà ma anche che questo alla fine sia un’attività divertente, e non faticosa, impegnativa talvolta, ma che alla fine ti può rendere grandi soddisfazioni. Cosa servirebbe maggiormente a Versus? D’Elia: Più gente che collabori al giornalino Istrini: Più coinvolgimento D’Elia: Non più di tanto Istrini: Quello necessario Che significato ha per te questa esperienza? Ti piace? Istrini: Poter dire la mia, mi piace La parte più facile? D’Elia: articoli Consegnare gli Istrini: Essere presenti La parte più difficile? D’Elia: Mantenere i contatti con i redattori del Mainardi e contribuire durante le ore scolastiche Istrini: Essere tutti presenti Avete i mezzi necessari o vi mancano? D’Elia: Forse avremmo bisogno di un’ulteriore stampante Istrini: Non ci lamentiamo È conosciuto “Versus” dentro/fuori da scuola? D’Elia: Dentro la scuola è conosciuto, ma fuori chi lo conosce il giornale? Istrini: Versus è conosciuto ovunque Cosa ne pensano i lettori di questo giornale? D’Elia: Da quel che so ci sono vari pareri Istrini: Interessante Avete partecipato e/o ricevuto premi a concorso di giornalismo da ANNO V, NUMERO 3 PAGINA quando siete entrati nella redazione? dia San Salvatore e una a Roma D’Elia: Si Vuoi dire qualcosa ai nostri lettori? Istrini: Abbiamo partecipato a due premiazioni; una ad Abba- Istrini: Leggete Provenzano Gaetano D’Elia: Leggeteci! La nostra arte Nei precedenti numeri di Versus, ho trovato spazi e rubriche dedicate a ragazzi creativi e con tanta voglia di esprimersi, che hanno consegnato immagini dei loro graffiti, successivamente pubblicati e ho pensato di approfondirne il tema. Quando si tocca questo argomento le parti si schierano su due fronti contrapposti: chi cerca di ostacolare questo movimento in azione ormai da decenni, etichettandolo come semplice atto di vandalismo senza sforzarsi di guardare al di là delle apparenze; e chi, come i writers (graffittari) non smetterà mai di inseguire l’espressione della propria arte. Forse i pregiudizi delle persone che si ritrovano a condann are q u est a forma di “vandalismo” non conoscono le radici dalla quale se è sviluppata. La storia proviene dai ghetti Newyorkesi degli anni ’70 lo scopo, era invadere la città di tag utilizzando diversi stili, tratti dalla modificazione del lettering: bubbole, punkaccione, wildstyle, con la fondamentale componente dello stile che accompagna l’uso di tecniche pittoriche molto complesse. Questo fu l’inizio di un vero movimento sociale, di iniziale ribellione alla condizione di oppressione e povertà nella quale si trovavano i ragazzi, che portarono avanti il motto della “non violenza” espressa attraverso contests pacifici quali breakers che si sfidavano nelle strade ballando la break dance, come gli mc’s che combattevano con le parole improvvisando su basi musicali, e ad animare le feste e i raduni ci pensavano i dj’s. In questi anni lo street style si trasformò in un vero e proprio culto metropolitano. Dalle periferie alle città, i writers iniziarono a colorare con i loro sogni ogni angolo di muro, per cercare di sfondare quelle regole che,li distruggevano. Molti li giudicarono malati di mente (ne vennero arrestati 7.000) questa rivoluzione giovanile, presto sfociò anche nel resto del mondo portando il writing dalla strada alle gallerie d’arte. Oggi sono in molti a praticarla, più di quanto si immagini, forse spinti dal brivido dell’azione illegale, o forse perché i veri artisti sanno perseguire la propria arte ,si protraggono oltre i pregiudizi della gente che li giudica male,perché non rinunciano ad esprimere i loro sogni….forse dovremmo imparare da loro. Saroz “Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui un richiamo o una frase tratta dal testo.” 9 PAGINA 10 La nostra scuola aperta al C.T.P. C.T.P. - Centro Territoriale Permanente Le attività di laboratorio scolastica e di alcuni prof., per il C.T.P. sono un pro- da qualche anno si è reso getto che nasce dalle ini- disponibile a promuovere ziative di recupero e di iniziative di questo tipo e si orientamento degli studen- è attivato per l’accoglienza ti delle scuole medie in di questi ragazzi. collaborazione con alcune Il percorso formativo degli scuole superiori. studenti è caratterizzato Il progetto è finalizzato a da un corso della durata di far fronte alle problemati- 60 ore, mirato per diversi che di formazione, orienta- aspetti alla trattazione di mento didattico e integra- argomenti strettamente zione sociale degli studenti collegati alle attività di lastranieri e degli studenti boratorio di Elettronica e che vivono particolari disa- Informatica di base al fine gi sociali. di suscitare negli studenti Il nostro Istituto, nelle l’interesse per gli aspetti persone della dirigenza pratici di queste discipline “La proiezione del film è stata dedicata alla memoria del prof. Domenico Blogna e Franco Barbero, mancati nel corso di quest’anno” Peppino per le strade di Cinisi e per attivare un processo atto a motivare lo sviluppo delle doti attitudinali proiettate anche per l’orientamento nel mondo del lavoro. Il corso è tenuto dai prof. Maiolino e Bruno, docenti Tecnico-pratici per il settore Elettronico e Telecomunicazioni dell’I.P.S.I.A. Ercole Marelli e in collaborazione con il docente accompagnatore degli studenti delle scuola media di via Maffucci, prof. Oriolo. Maiolino Vincenzo “I Cento Passi” Venerdì 31 Marzo 2005, in aula Bologna è stato proiettato presso l’aula Domenico Bologna il film “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana, a cui hanno partecipato alcune classi di entrambe le sedi. Il film racconta la storia di Giuseppe Impastato, detto “Peppino”, nato a Cinisi, il quale giovanissimo è spettatore come tutto il paese siciliano, dell’uccisione dello zio, mafioso, ucciso da altri parenti, anch'essi mafiosi, per poter prendere il suo posto come Boss. Peppino trova conforto in quei anni, in cui era un ancora un bambino, da un pittore, il quale manifestava le sue idee socialiste in piazza, e che aveva cono- cultura. sciuto lo zio, quando eraDopo la no stati enproiezione trambi imdel film è prigionati i n t e r v en u t o durante il Giovanni Imperiodo fa- G. Impastato e Prof Bozzo pastato, frascista; il pentello di Pepsiero socialista diventa un pino, con il quale abbiamo interesse forte, che lo por- potuto seguire un dibattito terà a diventare un ferven- sulle scelte di vita che suo te antimafioso. fratello aveva portato aIl film finisce drammaticamente, con la morte di Peppino, il quale viene ucciso dalla mafia, per quello che era riuscito a creare in quel piccolo luogo, come la radio, che denunciava costantemente le mancanze del comune e l’impegno politico che portava avanti ogni giorno, perché potesse ritornare la legalità, che ormai non faceva più parte della loro vanti, e sul tema della legalità. È doveroso ringraziare il Prof. Bozzo, che si è interessato per rendere possibile questa iniziativa, e darci modo di essere partecipi di una realtà presente ancora, ma a noi così lontana. Rocca Fabio ANNO V, NUMERO 3 PAGINA Gita d’istruzione a Roma mondo. Il Colosseo, simbolo di Roma Durante la seconda settimana di marzo, le classi 3OA, 3OB, 3TLA e 4OB, si sono recate a Roma per visitare questa città ricca di tesori architettonici e artistici, simbolo delle vestigia di quella che una volta era una potenza mondiale, centro del Il programma di questo viaggio consente di effettuare la visita della città in 96 ore; il primo giorno ha inizio la visita nella Roma Antica, dove si possono ammirare i resti del Colosseo, o del Foro Romano, il luogo dove si concentravano le attività politiche, sociali e commerciali dell’epoca, proseguen- do poi per il Campidoglio, e successivamente arrivando al Pantheon. La visita prosegue nel pomeriggio, nel centro storico. La mattina del secondo giorno viene interamente dedicata alla visita della Città del Vaticano, stato indipendente dal 1929, sorge sul luogo del martirio e della sepoltura di San Pietro. Nel pomeriggio ci si reca a Castel Sant’Angelo e nella zona di Trastevere. “altrimenti difficile da individuare tra i grandi monumenti pubblici della capitale” Il terzo giorno ci si sposta fuori dalla città di Roma, a vedere gli scavi di Ostia Antica, i quali offrono un’occasione unica per completare l’immagine della città antica e conoscerne l’aspetto della vita quotidiana, altrimenti difficile da individuare tra i grandi monumenti pubblici della capitale. Il pomeriggio si prosegue continuando la visita della città. Nell’ultimo giorno ci si reca a Galleria Borghese, immersa nel verde del parco pubblico più amato dai romani, la quale racchiude un’immensa collezio- ne di opere artistiche; nata all’inizio come collezione privata del Cardinale Scipione Borghese, è stat poi aperta al pubblico, lascindo la possibilità di visionare alcune tra le opere più belle di pittori e scultori, come Bernini, Tiziano, i capolavori di Caravaggio, Canova. Nel pomeriggio ci si inoltra nelle catacombe dell’Appia Antica, le quali restano una forte testimonianza della presenza delle prime comunità cristiane, e della loro attività durante gli anni che simboleg- giano la loro persecuzione. Si prosegue per la Via Appia Antica, quale miglior conclusione per un soggiorno a Roma, potendo vedere queste testimonianze architettoniche dell’ingegno Romano, il quale aveva creato un forte sistema viario, piegando a se il territorio. 11 PAGINA 12 Il Colosseo dall’esterno I resti del sotterranei del circo P.zza San Pietro Alcune viste degli affreschi Vaticani Castel St.Angelo La “Notte Bianca” per i concerti proposti. “proiezioni di MMS inviate dalle persone presenti alla festa” La locandina del concerto all’exgasometro Milano si mobilita, frenetica come sempre, le vie brulicano di persone ma qualcosa accende la notte, illuminandola più di ogni altro sabato. È la festa che si tiene ogni anno il 25 Marzo 2006, una ricorrenza per rimembrare l’inizio della primavera. La “Notte Bianca” è sempre un successo: i mezzi prestano servizio fino al mattino del giorno dopo, (il che è un bel vantaggio per chi non è motorizzato!!!), negozi e bar per una sola volta l’anno hanno le saracinesche alzate anche di notte per la gioia di chi si dedica allo shopping. Tutte le piazze della città meneghina sono state ingoiate dalla folla Fino all’alba 800 mila persone si sono riversate ovunque nelle strade creando anche parecchi disagi non solo di tipo viabilistico, ma soprattutto riguardante l’abuso di alcool, e alcune persone sono state soccorse dal 118 per attacchi di panico dovuti alla grande calca. Chi ha avuto pazienza con le code sarà riuscito anche a mobilitarsi in svariati luoghi, ma in Duomo di certo non si poteva che fare a spallate per guadagnarsi qualche centimetro di spazio. Una notte straordinaria e piena di vita, luci e note musicali facevano da protagoniste, anche appena fuori dal centro di Milano, come in Bovisa, dove ho passato una serata da “RAVE” in un edificio industriale riadattato a discoteca sia al chiuso che all’aperto (grazie alla fantasia degli “OPPOSTI-CONCORDI” e alla loro organizzazione). La cosa curiosa e originale erano le proiezioni di MMS inviate dalle persone presenti alla festa, informate di questa possibilità all’entrata, le foto poi sarebbero state pubblicate ondine. Una nottata stravolgente, e come recita un detto meneghino: “La sera leoni, la mattina co…” Inviate le foto della vostra notte bianca, le più bizzarre con il rispettivo titolo le pubblicheremo sui prossimi numeri e sul nostro sito!!! Intanto eccovi le mie. Saroz ANNO V, NUMERO 3 PAGINA Milano by night - La Casa 139 €10.00 per tutto l’anno, senza tessera ogni volta €10 a consumazione), si estende su due piani comunicanti fra loro, l’ambiente è molto intimo con luci soffuse, specchi alle pareti, divani, poltroncine ovunque per sedersi con gli amici e bere qualcosa, tutto molto sobrio. La gente è molto simpatica e tranquilla, i cooktaills sono abbondanti e carichi!!!la musica “tessera €10.00 per tutto Se il sabato sera avete bisogno di cambiare aria ma non volete osare, andate”a casa”. Non’è una battuta!questo locale è un circolo A.R.C.I. (tessera l’anno” è live e spazia dagli anni ’70 fino ai giorni nostri, ma il potere è del dj’s!!!quindi informatevi prima sulla serata. La buona notizia, è che per la prima volta, la festa la fate “a casa”, ma poi non tocca a voi pulire!!!! Saroz I Poeti Leggono i Poeti Una volta al mese al “ Teatro della Memoria “ ( Via Cucchiari 4 raggiungibile con i tram 12 e 14 ) c’è la lettura da parte dei poeti contemporanei del calibro di Filippo Sentore, Claudia Azzola ecc. dei grandi poeti della letteratura italiana e straniera quali Ugo Foscolo, Walt Whitman ecc. Le letture, si svolgono in un clima pacato dove le voci dei poeti acquistano tutto il significato e l’espressione indispensabile per non far perdere nemmeno un minimo dell’opera, al pubblico presente. Precedono le letture poetiche, accenni indispensabili sulla vita e sul pensiero filosofico dell’autore. Il tutto si svolge in un limite di tempo che può oscillare dalle due alle tre ore e, finite le letture, si può parlare e scambiare opinioni con i poeti presenti. I prossimi appuntamenti si terranno nelle date sotto elencate, l’ingresso a teatro è libero. Venerdì 24 marzo, ore 17:00 Sebastiano Grasso legge Ermanno Krumm, Filippo Senatore legge David Maria Turoldo Venerdì 21 aprile, ore 17:00 Claudia Azzola legge Ugo Foscolo, Angelo Gaccione legge Walt Whitman Venerdì 26 maggio, ore 18:00 Mauro Germani legge Mario Luzi, Ottavio Rossani legge Giuseppe Ungaretti Istrini Giovanni 13 PAGINA 14 Un motore elaborato “...e ad attenderci c'era un posto di blocco della polizia tradale” Tuning Voglio dedicare questo articolo a tutti gli appassionati e non di tuning. Tuning significa personalizzare motorini, moto, auto; visto che a noi le cose di serie non piacciono cerchiamo sempre di rendere i nostri mezzi più belli e vistosi degli altri per non passare inosservati. Purtroppo a causa delle restrittive leggi che abbiamo in Italia questi interventi sono fortemente limitati e siamo sempre presi di mira dalle forze dell'ordine;ad esempio nel settembre scorso poco prima che iniziasse la scuo- la ero a farmi un giro con un mio amico sulla sua auto:una saxo vts comprata e leggermente modificata con tanti sacrifici, purtroppo abbiamo imboccato una strada sbagliata e ad attenderci c'era un posto di blocco della polizia stradale. Noi appassionati sappiamo che la stradale non perdona e che e' la più competente in questo campo,infatti hanno controllato tutto il veicolo facendo aprire il cofano motore al mio amico e contestandoli: assetto, filtro, barra duomi e scarico, hanno anche controllato con le torce se fossero presenti i distanziali dietro i cerchi. La mia rabbia e' che siamo stati trattati come criminali, infatti han- no persino insinuato che partecipiamo a corse clandestine. Siamo stanchi di essere trattati così solo perchè abbiamo una passione che ci accomuna e vogliamo più chiarezza. In America e in Australia puoi modificare l'auto in qualsiasi modo,ma senza spostarsi troppo lontano anche in Germania e in Svizzera c’è sicuramente molta libertà. Se si pensa che numerose aziende italiane sono impegnate in questo settore appare ridicolo che anziché facilitare le omologazioni, vengano posti dei divieti insensati. Noi pensiamo a divertirci lo stesso e a beccarci il venerdì sera ai raduni per uno scambio di idee e per fare nuove amicizie.Un saluto a tutti voi. Russo Alessandro Ultimissime dalla Ducati Da alcune indiscrezioni risulta che la Ducati ha sviluppato un nuovo motore per Capirossi, con maggiori prestazioni e più potenza rispetto a quello attuale; attualmente il pilota della team Ducati sta ancora utilizzando il vecchio motore, poiché ci sono ancora degli accorgimenti da adottare, secondo il pilota. mano che veniva sottoposto a esami, dando molte soddisfazioni al team; speriamo che venga usato al più presto. Il nuovo motore nei test ha subito modifiche man Chiarolla Sergio ANNO V, NUMERO 3 PAGINA Area 51 Contenuto della “base” Il territorio Da foto satellitari montuoso dell'area, realizzaattorno te dal Giappone e all’Area 51 dalla Russia, nella zona che si crede sia occupata dall'area 51 si può …è una “piccola” parte di una vasta zona militare americana notare una pista di decollo operativa di 26.000 km2 situata lunga 4500 m che attraversa il a circa 150 km da Las Vegas lago e vari hangar di conteninel sud dello stato Americano mento, caserme, uffici ecc… Alcuni ritengono che questa del Nevada. Il nome ufficiale è sconosciuto sia soltanto la punta di un iceanche se viene di frequente berg e che la base si estenderebbe nel sottosuolo, almeno indicata come Groom Lake. È celebre soprattutto come 90 piani sotto terra dove il soggetto di teorie riguardanti livello di segretezza e protegli UFO e\o tecnologie futuri- zione, aumenterebbe con l'aumentare della profondità. Ma è stiche. molto più probabile che nel Difese naturali e misure di sottosuolo si trovino soltanto ulteriori ricoveri per aeromosicurezza L'installazione di questa base, bili, specialmente per quelli venne concepita in questa lo- a n c or a a l l o st a d i o d i calità sicuramente per la con- “prototipo”. (Si stima che vi formazione del terreno, in vengano anche provati gli aerei quanto è circondata dal deser- di produzione sovietica otteto e dalle montagne: “una vera nuti grazie ad azioni di spionage propria difesa naturale che gio o acquistati da ex-alleati dell'URSS). rende la base impenetrabile”. L'ingresso princiInoltre, come pale verso l'inteper tutte le ra base militare basi militari, ci e, quindi, anche sono molte l'area 51, è semisure di signato da una curezza ( telestrada sterrata, camere, sentichiamata The nelle…) Extraterrestri al anche se in Highway, all'alquesta ci sono Foto aerea dei fabbricati tezza di una anche sensori di movimento, laser e le pattu- grande cassetta per la posta di glie armate sono molto più colore nero (punto di riferimento per tutti i curiosi di numerose. Le guardie sul perimetro del- avvistamenti UFO) che poi l'Area 51 sono equipaggiate di interseca la pista che conduce mezzi leggeri dotati di camuffa- da est al Groom Lake. mento, ed è severamente vietato sorvolare la zona con Per i più curiosi invece abbiaaerei (o con qualsiasi antro mo alcune posizioni geografiche di punti molto interessanti: mezzo aereo) non autorizzati. 115°44'00"W37°38'30"N Rachel, NV (centro di ricerche) 115°38'30"W 37°20'30"N Freedom Ridge 115°47'30"W 37°16'30"N Centro del lago Groom 115°29'00"W 37°27'30"N Cassetta delle lettere nera Gli Ufo? La base è molto nota per l'attenzione dedicata da parte degli ufologi, i quali sostengono che gli Stati Uniti avrebbero o avrebbero avuto contatti con extraterrestri, mantenuti per diverse ragioni all'oscuro dell'opinione pubblica generale. Il segreto militare fa sì che poco si sappia sui lavori effettuati all'interno dell'area 51. Gli ufologi tuttavia sostengono di aver ricevuto informazioni da scienziati e militari che avrebbero lavorato ai progetti segreti e poi disertato scomparendo dalla circolazione e successivamente rivelato al mondo i segreti della base. Tra gli scienziati, il più importante a livello di informazioni sarebbe Bob Lazar che avrebbe affermato che nell'Area 51 si lavorava a velivoli a propulsione gravitazionale di origine aliena e che lui stesso avrebbe lavorato direttamente su un disco alieno "toccandolo con mano". Dagli anni '80 si continuerebbero a osservare numerose attività e avvistamenti luminosi nei cieli del Nevada sopra l'area 51. Provenzano Gaetano “la base si estenderebbe nel sottosuolo, almeno 90 piani” 15 PAGINA 16 Il Lockheed F-117 NightHawk in picchiata “Numerosi prototipi di aerei stealth sono stati testati nello spazio aereo dell’Area 51” Capace di volare più veloce e più in alto di qualsiasi altro aereo, lo spettacolare aereo spia SR-71 non è mai stato intercettato dal nemico Velivoli Stealth È detto velivolo stealth (dall'inglese, "furtivo") o invisibile, un aeroplano realizzato con tecnologie che lo rendono impercettibile (o meglio dire: scarsamente percettibile) ai radar o altri dispositivi di localizzazione. L'uso di tecnologie stealth, applicato innanzitutto e con più successo agli aerei, è anche diffuso come concetto costruttivo di hovercraft, unità navali, elicotteri, carri armati ecc. Tecnologie per evitare il rilevamento Nella pratica, l'invisibilità degli aerei alle difese nemiche non può essere limitata alla segnatura radar, ma si estende anche alla segnatura termica (principalmente data dagli scarichi dei motori) ed alle emissioni elettroniche (provenienti soprattutto dal radar di bordo). Segnatura Radar - Francesi e statunitensi hanno ideato speciali vernici radar-assorbenti, che ottengono un buon risultato nel diminuire la traccia radar, ma non bastano per risolvere il problema dell'invisibilità. Queste vernici hanno anche due svantaggi: sono molto costose e si deteriorano facilmente, provocando il decadimento dell'invisibilità (da ripristinare con nuove verniciature); - Un sistema adottato dagli americani (unici detentori di aerei da guerra stealth) è quello della progettazione di sagome il più possibile sfugg e n t i (vedasi in particolare l'F-117 L’U-2 ed il B-2), che quindi hanno già in partenza una traccia radar molto ridotta. Questo p r o v v e d i m e n t o "strutturale" è indispensabile (ad oggi) per ottenere effetti reali; - Altri provvedimenti che aiutano l'invisibilità ai radar sono la schermatura delle prese d'aria (che devono pure essere molto ridotte) e la rinuncia ad impiegare carichi bellici esterni (altro requisito fondamentale), ospitandoli invece dentro ad apposite stive; I Russi, che in passato hanno portato avanti alcuni studi e progetti per aerei invisibili, sembra stiano seguendo anche soluzioni alternative. Traccia infrarosso La traccia Infrarosso di un aereo è data per la maggior parte dal calore dei motori, che in caso di impiego di post-combustione diventa particolarmente marcata. Negli aerei, come negli elicotteri, l'unico modo per diminuire fortemente la traccia IR consiste nello schermare gli ugelli di scarico dei motori, in modo da raffreddare i fumi espulsi. Altre soluzioni complementari consistono nel rinunciare completamente alla p o s t combustione, o di limitarne l'uso, d a n d o all'aereo la capacità di volare sopra Mach 1 senza ricorrere al postbruciatore (supercruise), come il caso dell'F/A-22 Raptor. Emissioni elettroniche Le emissioni elettroniche di un aeroplano (in particolare quelle del radar) sono facilmente rilevabili da sensori quali i radar passivi. Per evitare questo problema gli aerei fanno ricorso ad un abbondante uso di sensori passivi (quali i sensori infrarosso), potendo così volare in "silenzio elettronico", cioè a radar spento. Visibilità La visibilità di un velivolo, nonché la sua silenziosità, sono caratteristiche secondarie per un aereo che vola ad alte quote, ma assumono notevole importanza per tutti quegli aerei (in particolare i velivoli teleguidati -UAV) che devono volare a quote medie o basse e che effettuano lunghi sorvoli di una stessa area (per missioni di ricognizione). Provenzano Gaetano ANNO V, NUMERO 3 PAGINA 17 GNU/Linux Sistema Operativo Libero Linux nasce grazie a Linus Torwalds, uno studente dell’Università di Helsinki in Finlandia, il quale insoddisfatto del sistema operativo Minix, un’evoluzione di Unix destinata all’uso didattico, decise di creare un kernel che funzionasse sul suo computer, che rispondesse alle sue esigenze. Poiché la licenza di Minix non permetteva il riuso del software se non per motivi puramente didattici, dovette creare il suo kernel partendo da zero. Per la sua creazione decise di usare la licenza GPL per permettere a chiunque di contribuire e di utilizzarlo in modo libero. Linux all'inizio era un semplice emulatore di terminale scritto in C e assembler che poteva essere avviato da floppy disk senza doversi appoggiare ad un sistema operativo. Inizialmente Linux consentiva solo uno scambio di dati sulla porta seriale, ma quando Linux ebbe bisogno di leggere e scrivere file su un disco, questo emulatore fu esteso in modo che potesse gestire un filesystem. Lentamente questo programma si trasformò in un intero kernel in grado di gestire un sistema operativo, e grazie proprio alla licenza GPL, si arricchì di contributi così da poter diventare un sistema operativo comple- to, stabile e fun- Linus zionale. Torwalds, il Attualmente sopadre di no disponibili diverse distribuzioni di Linux, le quali fanno riferimento a comunità di sviluppatori o società, le quali possono essere dedicate a diversi tipi di utenze, dall’ambito della Internet Security, alla grafica o al semplice uso d’ufficio. “Linux” Un sistema operativo Linux è a parità di compatibilità e assistenza pari a un altrettanto sistema operativo Microsoft o Apple. Un significativo utilizzo lo si vede tra i servizi di hosting, i quali grazie alle proprietà di Linux, che è rimasto più vicino ai gloriosi terminali Unix, permette una tasso di sicurezza e affidabilità molto al di sopra di macchine che montano versione server di windows; la struttura di Linux inoltre rende più veloce e snelli i processi riducendo le probabilità di intasamenti e crash di sistema, o il malfunzionamento di certi processi non comporta il blocco dell’intero sistema. Ad oggi, pur essendosi diffuso come server in ambienti di produzione, Linux arranca ancora a stabilirsi in ambiente Desktop, in parte poiché la maggior parte degli utenti, è assuefatta da Windows, e la falsa conoscenza di Windows, tende a far rimanere l’utenza media in uno stato di quasi consapevolezza di quello che vuole ottenere, anche se nella maggior parte dei casi, si arriva a dover subire le scelte di altri nei propri lavori. Il cambiamento non è certo semplice, ma può essere fatto poco alla volta, iniziando ad esempio utilizzando software che non sia necessariamente quello incluso in Microsoft, e iniziando a utilizzare software analogo a Office per fare un esempio, o utilizzando versioni Live-CD di Linux, le quali possono essere eseguite direttamente dal CD, senza bisogno di spazio sull’Hard Disk, ma caricandosi temporaneamente nella RAM, in maniera tale da farvi visionare il contenuto di una determinata distro, e vedere se risponde alle vostre esigenze lavorative o di intrattenimento. Knoppix 4.02 “la falsa conoscenza di Windows, tende a far rimanere l’utenza media in uno stato di quasi consapevolezza” Rocca Fabio Tux, così si chiama la mascotte di Linux In questi anni sono stati avviati diversi progetti a livello informatico all’interno della scuola, ma forse quello più concreto si sta realizzando quest’anno da alcuni studenti dell’indirizzo elettronico, grazie alla collaborazione del Prof. Mangiardi, che si sono prefissati come obbiettivo di diffondere queste nuove ideologie, e favorire la conoscenza di questo sistema operativo libero. All’OpenDay 2006 speriamo contiamo di poter dare una dimostrazione del nostro lavoro e far avvicinare chi fosse interessato, a questa nuova realtà. PAGINA 18 Un particolare dei piani costruttivi del Toti Il toti... Il Toti è un SSK (Su b m ar in e-Su b m arin e Killer), ossia un sottomarino destinato a distruggere altri sottomarini, e in particolare i grandi lanciamissili a propulsione nucleare, una delle armi più temute del blocco sovietico. La classe Toti era composta da battelli di piccole dimensioni, adatti al Mediterraneo, e caratterizzati da sistemi tecnici avanzati (siluri filoguidati con testa- questa situazione l’Italia, inserita nel blocco americano, occupa una posizione strategica, e il potenziamento della sua flotta sottomarina assume sempre più importanza. Negli anni successivi al 1967, anno del varo del sommergibile Enrico Toti, verranno varati altri tre sommergibili gemelli, Dandolo, Mocenigo e Cagnolini, a completare la classe Toti. ria, al Museo della Scienza e della Tecnologia, dove è possibile visitarlo, nonostante la prenotazione sia piuttosto onerosa, anche in termini di prenotazione, ma vi lascio a informarvi su questo presso il museo. Il sottomarino è stato alloggiato all’aperto, tra il padiglione aereonavale e il padiglione ferroviario, in uno spazio fatto liberare appositamente per lui. ta autocercante). Per un sottomarino cacciatore come il Toti, gli "occhi" erano indispensabili: un dispositivo capace di emettere e ricevere onde ultrasoniche (impianto idrofonico - ecogoniometrico) permetteva di localizzare gli oggetti subacquei. Un particolare della divisa dell’ equipaggio Il Toti è stato il primo sottomarino italiano, costruito nel secondo dopoguerra, come mezzo di difesa, per poter arginare, possibili attacchi sovietici, i quali nel 1968 solcavano il mediterraneo, penetrando da Gibilterra e dalle basi del Mar Nero; in Verranno tutti impiegati fino alla fine degli anni novanta, anche se non ci è dato sapere, per quali missioni siano stati realmente utilizzati, poiché vige il segreto militare. A testimonianza della sua efficacia, si può riportare un fatto provato, che dimostra che il Toti sia riuscito ad arrivare, non rilevato, sotto una portaerei USA, riemergendole accanto. Dati tecnici: Lunghezza 46 m Larghezza 4.75 m Immersione 4.3 m Velocità 9.6~14 nodi Il Toti ha raggiunto infine la sua posizione nella sto- Quota operativa 150 m ANNO V, NUMERO 3 PAGINA 19 ...e il suo trasporto Trasportare un sottomarino in mezzo ad una città ha richiesto un ampio dispiego della tecnologia contemporanea, e persino di nuovi progetti. Per un museo tecnologico anche questa è un'occasione per fare informazione su "come si fa" in diversi campi d'azione. L'impresa presentava diverse problematiche. Occorreva alleggerire il Toti, innanzitutto; studiare un percorso urbano La lunghezza complessiva del convoglio che trasportava il corpo del sommergibile, era lungo 62 metri x 5 metri di larghezza; il solo corpo, senza la torretta era alto oltre 7 metri. Il percorso che lo avrebbe portato al Museo della Scienza e della Tecnica è stato studiato da tecnici del Comune, dell’ATM, della metropolitana milanese, dell’AEM, delle ferrovie dello stato, con l’aiuto della polizia municipale; si è trattato di rimuovere o spostare marciapiedi, aiuole, pali d’illumina- Ponte mobile zione, semafori, linee aeree di 1. Elica tram, filobus e treni. 2. Motori elettrici Inoltre se ora la superficie aerea era sgombra, rimaneva ancora la possibilità che il convoglio sprofondasse nel sottosuolo di Milano, nei suoi oltre 1400 km di condotti sotterranei; il percorso è stato così studiato in maniera tale da attraversare il minor numero possibile di punti, ove ci potesse essere il pericolo di cedimento, e dotare questi tratti di ponti mobili, i quali composti 3. Generatori 4. WC 5. Sala radio 6. Quadri elettrici 7. Tavolo di navigazione 8. Boccaglio per il ricambio d’aria 9. Radar 10. Plancia e garitta per uscita d’emergenza adatto; affidarsi ad una ditta specializzata; capire come risolvere il problema della tenuta delle strade. La soluzione di quest'ultimo è stata il fiore all'occhiello di tutta l'operazione, costituendo lo stimolo per un'importante innovazione nel campo dell'ingegneria strutturale. Il convoglio che ha trasportato il Toti, era caratterizzato da due carrelli motorizzati; su quello di testa poggiava la parte anteriore, mentre sul secondo la coda. È stato utilizzato un ulteriore carrello per trasportare la torretta. Il peso totale del convoglio è stato stimato attorno alle 460 tonnellate, diviso su 240 ruote (30 assi da 8 ruote), con un carico per asse di 16 tonnellate circa. da delle strutture modulari di 17,5 metri e circa 2 di larghezza, unite da dei trefoli d’acciaio, che alla loro trazione univano queste strutture, facendole diventare dei corpi unici, e disperdere il peso del carrello alle estremità, facendolo così gravare il meno possibile sulle cavità sotterranee scongiurando pericoli di crolli accidentali. Rocca Fabio 11. Batterie di accumulatori 12. Camera di lancio, mensa e locali di vita 13. Armadietti per l’equipaggio 14. Branda estraibile 15. Siluri 16. Garitta d’ingresso 17. Idrofono 18. Sonar 19. Tuta MKB PAGINA 20 Fusilli alle zucchine Ingredienti: - 350 g di fusilli - 400 g di zucchine - 4 cucchiai di parmigiano grattugiato - 4 cucchiai d’olio extravergine - sale e pepe bianco Una tavola imbandita Proverbi: “Chi troppo si Procedimento: Pulite spuntate le zucchine. Tagliatele poi a fettine sottili e lasciatele per un po’ di tempo sulla carta da cucina. Fate assorbire l’acqua di vegetazione. Riscaldate l’olio in un tegame, versatevi le fettine di zucchine e fatele soffriggerle rimestando. A cottura quasi ultimata unite sale e pepe bianco. Cuocete in abbondante acqua salata i fusilli, scolateli molto al dente, versateli nel tegame con le zucchine, mescolate bene, cospargete di parmigiano grattugiato e servite molto caldo. Cospargete con menta sminuzzata o con pepe nero. Fettine di carne alla Valdostana Ingredienti: (dosi per 4 persone) - 4 fettine di sottofiletto da - 100 g cad. oppure 8 fettine di coscia dello stesso peso - 200 g di fontina - 50 g di burro - qualche cappero Procedimento: Mettete in un tegame il burro o l’olio (il burro è più adatto), fatelo scaldare un po’, aggiungete la carne e fatela rosolare dalle due parti, salandola. Aggiungete la fontina tagliata a fettine, unite i capperi, coprite e fate cuocere a fuoco basso per 5 minuti. Tutte le fettine più cuociono e più diventano dure. La fettina è di soli 100 g perché bisogna ricordare che si aggiunge la fontina. Si possono cuocere in questo modo anche i petti di pollo e tacchino. stima cade sovente in fondo dalla cima “ “L’amore e la fede all’opera si vedono “ Ricette a cura di D’Elia Giuseppe Torta Pasqualina Ingredienti: - Pasta sfoglia - 1 Kg di bietole -80 g di parmigiano grattugiato - 4 uova - 1 noce di burro - olio extravergine d’oliva - burro e farina per lo stampo - sale e noce moscata Procedimento: Pulite e lessate le bietole. Scolatele e sminuzzatele, poi passatele in padella con il burro, il parmigiano e una presa di noce moscata. Dalla pasta ricavate due sfoglie sottili, una più grande per il fondo della torta, l’altra per il coperchio. Imburrate e infarinate una tortiera bassa, rivestitela con la pasta e punzecchiatela con i rebbi di una forchetta. Riempite lo stampo con le bietole e lasciate quattro cavità, in ciascuna delle quali romperete un uovo. Salatelo leggermente. Coprite con il coperchio di pasta, ungendolo leggermente e bucherellandolo. Cuocete in forno già caldo a 200° per 30 minuti. Il Limoncello Ingredienti: - 1/2 litro di alcool a 95° - 500 grammi di zucchero - La scorza di 3 limoni non trattati Procedimento: Preparazione: lavate e asciugate bene i limoni e prelevate la scorza facendo attenzione a tagliare la sola parte superficiale gialla. Mettete le scorze in infusione nell’alcool e lasciatele riposare per 10 gg. Versate in un pentolino 5 bicchieri di acqua, unite lo zucchero e fate bollire per circa 10 minuti, schiumando un paio di volte. Fate raffreddare lo sciroppo e versatelo nell’infusione. Filtrate il liquore attraverso un colino a maglie fitte e travasatelo in bottiglie di vetro. ANNO V, NUMERO 3 PAGINA Le grandi squadre d’Italia: Il Milan 1899 Il 18 dicembre viene fondato, nella fiaschetteria toscana di via Berchet, il Milan Cricket and Football Club. 1901 Il Milan si aggiudica il primo scudetto sconfiggendo 1-0 il Genoa, campione d’Italia. 1906 Dopo cinque anni i rossoneri si fregiano del secondo scudetto; la Juventus si rifiuta infatti di disputare in campo neutro il decisivo spareggio. 1907 Imbattuto nell’intero campionato, il Milan si aggiudica il terzo titolo, secondo consecutivo. 1951 A quarantaquattro anni di distanza i rossoneri tornano a trionfare in campionato, dopo un’esaltante testa a testa con l’Inter. È il quarto scudetto e porta la firma del “Gre-No-Li”; Northal vince la classifica cannonieri con 34 reti in 37 partite. 1955 Il quinto titolo italiano arriva dopo una lunga sfida, durata per tutta la stagione, con l’Udinese di Selmonson. 1957 Il Milan di Schiaffino e Liedholm, quest’ultimo trasformato dall’allenatore Viani in libero, si aggiudica il sesto scudetto. 1959 Dal Brasile arriva il campione del mondo Josè Altafini che, con 28 reti, contribuisce alla conquista del settimo titolo, vinto con 3 punti di vantaggio sulla Fiorentina. 1962 L’ottavo scudetto, conquistato con 5 lunghezze sull’Inter, spalanca nuovamente al Milan le porte della Coppa dei Campioni. 1963 Il 22 maggio, nello stadio londinese di Wembley, il Milan supera 2-1 (doppietta di Altafini) i portoghesi del Benfica aggiudicandosi, al quarto tentativo e prima squadra italiana, la Coppa Campioni. 1967 Il Milan vince per la prima volta la Coppa Italia, superando nella finale disputata allo stadio Olimpico di Roma il Padova (1-0). 1986 Dopo i cinque anni durante i quali il Milan ha scritto le pagine più tristi della sua storia (due retrocessioni in serie B e una profonda crisi dirigenziale), Silvio Berlusconi assume in marzo la carica di presidente. L’ingresso del gruppo Fininvest trasmette a tutti i livelli societari una nuova mentalità vincente ed innovativa. 1968 Nereo Rocco, Gianni Rivera, Pierino Prati. Bastano questi tre nomi per caratterizzare una grande stagione culminata con la conquista del nono scudetto (9 punti di vantaggio sul Napoli) e della prima Coppa delle Coppe, vinta contro l’Amburgo (2 reti di Hamrin) nella finale di Rotterdam. 1988 Al termine di una lunga rincorsa al Napoli di Maradona il Milan, allenato da Arrigo Sacchi e guidato in campo, tra gli altri, dagli olandesi Ruud Gullit e Marco Van Basten, conquista l’undicesimo scudetto. E il primo atto di un’entusiasmante nuova storia rossoneri che continua ancora oggi. 1969 Il Milan raggiunge la consacrazione mondiale conquistando nello stesso anno la seconda Coppa dei Campioni (28 maggio, stadio Santiago Bernabeu di Madrid, Ajax sconfitto 4-1, tre gol di Prati e uno di Sormani) e la prima Coppa Intercontinentale, nella doppia finale (30 a San Siro, 1-2 a Buenos Aires) con gli argentini dell’Estudiantes. 1989 Il 24 maggio, allo stadio Nou Camp di Barcellona, il Milan supera 4-0 (doppiette di Gullit e Van Basten) lo Steaua di Bucarest aggiudicandosi la terza Coppa dei Campioni. L’anno si chiude con la conquista di tre altri importanti trofei: la Supercoppa italiana (nella finale con la Sampdoria), la Supercoppa europea (contro il Barcellona) e, soprattutto, per la seconda volta, la Coppa Intercontinentale, vinta (1-0 gol di Evani) nella finale di Tokio del 17 dicembre contro i colombiani del Nacional Medellin. 1972 Vincendo in finale 2-0 contro il Napoli i rossoneri si aggiudicano la seconda Coppa Italia. 1973 E’ l’anno della seconda Coppa della Coppe, conquistata il 16 maggio nella finale di Salonicco (1-0 sul Leeds, gol di Chiarugi) e della terza Coppa Italia, vinta a Roma contro la Juventus (6-3 dopo i calci di rigore). 1977 Lo stadio di San Siro ospita la finale di Coppa Italia tra Milan e Inter. E’ l’ultima volta di Nereo Rocco in panchina ed i rossoneri lo salutano vincendo il trofeo per la quarta volta. 1979 Arriva il decimo scudetto, quello della “stella”, con Nils Liedholm in panchina e Gianni Rivera che, a fine stagione, lascia il calcio giocato. 1990 Il Milan continua a entusiasmare i tifosi fuori dai confini nazionali. Il 23 maggio, a Vienna, basta una rete di Rijkaard contro il Benfica di Lisbona per consegnare ai rossoneri la quarta Coppa dei Campioni. A novembre arriva la seconda Supercoppa europea, vinta in finale con la Sampdoria, ed a dicembre la terza Coppa Intercontinentale; questa volta sono i paraguaiani del Olympia di Assuncion a subire la superiorità dei rossoneri, vincitori con 2 reti Rijkaard e una di Stroppa. 1992 Sulla panchina del Milan arriva Fabio Capello ed è subito trionfo. Con un campionato esaltante condotto sempre in testa e senza mai perdere una partita, capitan Baresi e compagni conquistano il dodicesimo 21 PAGINA 22 scudetto. 1993 Un altro torneo da assoluti protagonisti e dominatori porta in via Turati il tredicesimo titolo e, grazie al successo sul Torino, la seconda Supercoppa italiana. 1994 Arrivano il quattordicesimo scudetto – terzo consecutivo – e la terza Supercoppa italiana. L’apoteosi per la squadra di Capello arriva ad Atene dove, grazie a un clamoroso 4-0 (doppietta di Massaro, Savicevic, Desailly) nella finale con il Barcellona, il Milan conquista la quinta Coppa dei Campioni. 1995 Il Milan si aggiudica la quarta Supercoppa italiana e, nella doppia finale con l’Arsenal, la terza Supercoppa europea. 1996 Capello si congeda dal Milan regalando ai tifosi il quarto scudetto in cinque anni, il quindicesimo della storia. 1997 Dopo la fortunata stagione al Real Madrid, culminata con il 1° posto nel campionato spagnolo, Capello ritorna alla guida del Milan. 1998 Dopo cinque anni di scarse soddisfazioni la squadra viene rinnovata e i progetti di rinascita vengono affidati dalla società ad Alberto Zaccheroni, che con la sua Udinese è stato il tecnico rivelazione degli ultimi campionati. 1999 Il nuovo tecnico non delude le aspettative e al suo primo campionato sulla panchina rossonera riesce a condurre la squadra alla conquista del suo sedicesimo scudetto. Dopo un inizio non brillantissimo comincia infatti una entusiasmante rimonta ai danni della Lazio di Eriksson, culminata con il sorpasso alla penultima giornata e con la vittoria sul Perugia nell’ultima partita. È il più bel regalo che i giocatori e tecnico potessero fare ai tifosi e alla società, che celebra così nel migliore dei modi il traguardo dei cento anni di storia. 2000 Il Milan disputa un’altra stagione di buon livello, terminando al terzo posto nel campionato meritatamente vinto dalla Lazio ed ottenendo così la possibilità di partecipare alla Champions League. La rivelazione è l’ucraino Andri Shevchenko, che si afferma sul campo grazie alla sua classe ed eleganza e che al suo primo anno in Italia conquista il titolo di capocannoniere con 24 reti. 2001 Cesare Maldini, affiancato da Tassotti, sostituisce a metà stagione Zaccheroni sulla panchina rossonera, e ottiene la possibilità di partecipare alla Coppa Uefa concludendo al sesto posto il campionato vinto dalla Roma di Capello. Per la stagione 2001/2002 la società, dopo una grande campagna acquisti che vede l’arrivo al Milan di campioni quali Rui Costa e Filippo Inzaghi, ingaggia il nuovo tecnico Terim. chisce la squadra, già piena di campioni, con l'arrivo del danese Tomasson, di Simic e Seedorf acquistati dall'Inter, del fuoriclasse brasiliano Rivaldo e infine di Alessandro Nesta, uno tra i più forti difensori al mondo. Con queste premesse la stagione non può che risultare esaltante. Carlo Ancelotti riesce infatti a riportare il Milan sul trono d' Europa vincendo la sesta Coppa dei Campioni (il 28 maggio a Manchester contro la Juventus) e a conquistare(nella doppia sfida in finale contro la Roma-venticinque anni dopo l'ultimo trionfo) la quinta Coppa Italiana nella storia della società rossonera. 2004 Le vittorie che hanno chiuso la stagione portano grande entusiasmo e il Milan si attrezza per nuovi trionfi. Qualcuno storce il naso per la campagna acquisti dell’estate 2003, ma i fatti daranno ragione alla società. Si punta su due giocatori di grande esperienza, Cafù e Pancaro, per rinforzare la difesa e su Kakà, giovane brasiliano alla sua prima stagione in Italia, che sarà la vera rivelazione 2003-2004. Il cammino in campionato è da record e la squadra entusiasma grazie al costante rendimento della difesa, ad un centrocampo dalle grandissime doti tecniche e all’attacco che, nonostante la lunga assenza di Inzaghi per infortunio può contare sulla classe di Shevchenko (capocannoniere a fine stagione con 24 reti) e sulla generosità di Tomasson. Il Milan conquista così il suo 17 ° scudetto con 82 punti (record assoluto). Ad agosto 2004 la squadra conquista la 5a Supercoppa italiana (3-0 sulla Lazio). 2002 Dopo un inizio di campionato altalenante, da novembre Carlo Ancelotti diventa il nuovo allenatore. Una serie di gravi infortuni che colpiscono Rui Costa, Inzaghi, Maldini e altri giocatori condiziona il cammino della squadra, che riesce però con un buon finale di campionato ad ottenere il quarto posto e il diritto di partecipare ai preliminari di Champions League. 2005 I rossoneri si trovano primi a pari punti con la Juventus fino a poche giornate dalla fine del campionato, ma lo scontro diretto contro i juventini costerà caro al Milan, perché la Juve vincerà 1-0, e dopo tre giornate vincerà lo scudetto. Ma dopo il campionato ormai nelle mani della Juventus, il Milan partecipa alla finale di Champions League a Istambul contro il Liverpool, ma dopo un 3-0 per il Milan nel giro del primo tempo, nel secondo tempo c’è addirittura un incredibile 3-3 nel giro di 6 minuti, conclusi i 90 minuti si va ai calci di rigore (4-3 per il Liverpool) dato che anche i tempi supplementari si concluderanno senza alcun gol. La Champions League andrà agli inglesi. 2003 La società mostra le sue ambizioni già dalla campagna acquisti. Infatti arric- D’Elia Giuseppe ANNO V, NUMERO 3 PAGINA 1. Romanzo Criminale 2. Notte prima degli esami 3. Il mio miglior nemico 4. Crash - contatto fisico 5. Il Caimano 6. Match Point 7. Cinderella Man - Una ragione per lottare 8. Ogni cosa è illuminata 9. La fabbrica di cioccolato 10. V Per Vendetta Linkin Park, Gruppo NuMetal Il gruppo nasce nel 1996 ad Agoura, un sobborgo di Los Angeles (California), per iniziativa di due compagni di liceo, il rapper polistrumentista Mike Shinoda e il chitarrista metal Brad Delson. Con il nome di Xero, i due registrano alcuni demo insieme a David "Phoenix" Farrell (basso), Rob Bourdon (batteria) e un altro vocalist, Mark Wakefield. All'inizio si fanno conoscere su Internet mediante i loro demo in mp3 e la pubblicità nelle chat lines. Nel 1999, dagli Mark Wakefield se ne va ed è sostituito da Chester Bennington, proveniente dall'Arizona. Poi cambiano nome in "Hybrid Theory" e registrano un primo EP indipendente, "Hybrid Theory EP". Questo disco, una serie di showcases al "Roxy" e al "Whiskey a Go Go" di Los Angeles e la promozione su Internet, nel marzo 2000 li fanno accasare alla Warner. Per l'omonimia con un'altra band, gli Hybrid Theory cambiano nome in Linkin Park (storpiatura di "Lincoln Park", zona di Santa Monica dove il gruppo effettuava le prime registrazioni, ora Christine Reed Park) Il see rendono quello stetto vecchio il titolo del in una loro disco d'esordio, foto di il più venduto in tergruppo mini assoluti del 2001 e del genere nu metal. Da allora ad oggi Hybrid Theory ha venduto quasi 19 milioni di copie, grazie ai numerosi tour del sestetto e ai singoli One Step Closer, Crawling , Papercut, In the End, Points Of Authority e Runaway. Dopo la prima edizione del tour Projekt: Revolution e l'album di remix Reanimation (2002), il 25 marzo 2003 i Linkin Park immettono sul mercato Meteora, anch'esso prodotto da Don Gilmore. Forti del fatto che quest'ultimo è il terzo disco più venduto del 2003 (circa 10 milioni di copie, di cui oltre la metà negli Stati Uniti), i sei californiani sono premiati ai World Music Awards di quell'anno come Miglior Gruppo Rock. Nell'estate del 2003 partono insieme a Limp Bizkit, Metallica, Mudvayne e Deftones per il Summer Sanitarium Tour. I singoli che trascinano il disco, che come Hybrid Theory ha liriche prive di parolacce sono Somewhere I Belong , Faint, Numb, From the Inside, Lying From You e Breaking The Habit .I primi mesi del 2004 sono dedicati alla seconda edizione "Projekt: Revolution", a cui si associano anche Snoop Dogg, i Korn, i Downset e i Less Than Jake. In tournée per tutto il biennio 2003-2004 (alcune performance dal vivo nel CD/DVD Live in Texas del 2003), i Linkin Park sono stati premiati come Miglior Gruppo Rock anche agli MTV Europe Music Awards del 2004, e il 30 novembre dello stesso anno hanno pubblicato Collision Course, un EP contenente remix di alcuni loro primi singoli con pezzi del rapper newyorkese Jay-Z. Nel gennaio 2005 sono stati tra i promotori del tour "Music For Relief", concerto di beneficenza per le vittime dello Tsunami del 26 dicembre 2004, e il 2 luglio hanno partecipato al Live 8; inoltre Mike Shinoda ha pubblicato il primo album del suo progetto hip hop Fort Minor (The Rising Tied) e la compilation di ibridi rap metal Rock Phenomenon , prodotta anche dagli XEcutioners. Ancora non si conosce il titolo del loro terzo album, che dovrebbe uscire nella primavera del 2006. A produrlo saranno Rick Rubin e gli stessi Linkin, sia con la propria etichetta Machine Shop Recordings sia di nuovo sotto contratto con la Warner. Cruz Sergio “ad oggi Hybrid Theory ha venduto quasi 19 milioni di copie” Il primo album 23 IPSIA MARELLI Via Livigno, 11 - 20158 Milano Via Aldini, 74 - 20157 Milano Tel.: 02.68.84.122 - 02.68.37.72 02.68.80.792 Fax: 02.66.80.35.75 Il giornale rinato nel 2002 dalle ceneri dell’ “Ercolino “ è al suo 5 anno di pubblicazioni con 18 numeri e 2 speciali . Il nome Versus è stato scelto perché è usato come incitamento per le squadre o le manifestazioni sportive . Noi l’abbiamo scelto perché volevamo lottare non contro qualcuno ma contro la nostra indifferenza e la nostra non voglia di costruire e di impegnarci In questi abbiamo ottenuto riconoscimenti e abbiamo partecipato a seminari di giornalismo . Chi fosse interessato a collaborare può contattarci via e-mail al nostro indirizzo di posta elettronica. E-mail: [email protected] www.versusmarelli.tk Redazione Redazione Attiva: Cruz Sergio (3TLA), D’Elia Giuseppe (5ETA), Istrini Giovanni (5ETA), Matoshi Hernald (3OA), Mr.Mad & Mr.Maca (1OB), Provenzano Gaetano (5ETA), Rocca Fabio (5ETB), Russo Alessandro (5OA), Van-Dan (1OB) Collaboratori: Bruno Francesco (5ETB), Chiarolla Sergio (2OM), Cortellini Sarah (5OA), D’Amico Graziano (3ETA), Karoui Stefano (3ETA), Fais Stefano (4ELS) Versus ha sempre bisogno di aiuto per uscire regolarmente, e per mantenere un clima di confronto attivo; chi fosse interessato può rivolgersi alla prof. Galbiati, o alla prof. Nicolosi, o ai componenti della redazione. Giochi Questionario sportivo 1. Qual’e il numero massimo di atleti che può sedere su un bob? A) 3 B) 4 C) 5 2. Di che colore è la cintura precedente a quella nera nello judo? A) Verde B) Arancione C) Marrone 3. Qual’e lo sport nazionale della Bulgaria? A) Sollevamento pesi B) scherma C) Equitazione 4. Quale ruolo aveva lo scrittore francese Albert Camus nella squadra di calcio dell’Algeria? A) Attaccante B) Difensore C) Portiere 5. Quale sport si gioca con un pallone di 67 centimetri di circonferenza e peso variabile fra i 567 e 624 grammi? A) Calcio B) Pallacanestro C) Pallavolo 6. Quale fu la prima squadra di calcio a sud di Roma a vincere uno scudetto? A) Messina B) Cagliari C) Salernitana 7. Qual è lo sport più praticato nel mondo? A) Calcio B) Corsa a piedi C) Pallavolo 8. Per quale squadra di calcio tifa Giulio Andreotti? A) RomaB) Inter C) Milan 9. Quanti birilli ci sono al centro di un biliardo durante una partita di boccette? A) 3 B) 5 C) 7 10. In quale corsia gareggia il nuotatore qualificatosi con il tempo più alto in una finale alle Olimpiadi? A) 1 B) 5 C) 8 A cura di Bruno Francesco Soluzione del numero 2 - solo il 1° era risolvibile :P 7 8 1 2 9 5 6 4 3 5 9 4 6 3 1 7 8 2 6 3 2 8 1 4 9 1 5 8 4 6 1 2 3 5 9 7 2 7 9 4 5 6 1 3 8 3 1 5 7 8 9 2 6 4 4 5 8 9 1 7 3 2 6 1 2 3 5 6 8 4 7 9 9 6 7 3 4 2 8 5 1