oi corsi Acli diplomate le prime colf e baby-sitter

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oi corsi Acli diplomate le prime colf e baby-sitter
I progetti «Sì-Cura» e «Mary
Poppins» patrocinati dalla Provincia,
hanno ufficialmente «dato alla luce»
le prime 51 figure professionali
Tra le partecipanti come assistenti
familiari si contano solo 2 italiane
su 23, tra le baby-sitter le nove
straniere sono invece in minoranza
oi corsi Acli diplomate
le prime colf e baby-sitter
FABIA SARTORI
La famiglia al centro ed, in particolare, il lavoro domestico:
giovedì i progetti «Sì-Cura» e
«Mary Poppins», promossi da
Acli Trentine e patrocinati dalla Provincia, hanno ufficialmente «dato alla luce» le prime figure professionali. Al termine di
un impegnativo percorso didattico, articolato in 60 ore di lezione frontale in aula e 26 di tirocinio sul campo, sono state
15 le assistenti familiari (o collaboratrici domestiche) a ricevere l'attestato di idoneità alla
professione, anche se in realtà
altre 8 allieve sono in procinto
si ultimare il percorso formativo. Mentre per quanto concerne la qualifica di baby-sitter, le
nuove «Mary-Poppins» cui è
stato consegnato il desiderato
diploma raggiungono quota 28,
a fronte di 45 ore in aula e 30
tra i piccoli da accudire. In entrambi i casi, le richieste di ammissione ai corsi supera di gran
lunga il numero effettivo di idoneità alla partecipazione: per
quanto concerne la cura di anziani e non autosufficienti le
ammissioni sono state 29, seguite da 6 ritiri, su un totale di
40 candidature, mentre nella
gestione dei figli la scrematura
ha ridotto le potenziali 46 partecipanti a sole 28. Del tutto eterogenea la nazionalità delle par-
tecipanti, anche se la maggior
concentrazione di donne d'origine straniera si concentra nel
progetto «Sì-Cura»: in effetti si
contano solo 2 italiane partecipanti sulle 23 totali. Discorso opposto per le baby-sitter
(ad onor del vero tra i «promossi» c'è anche un ragazzo), dove le italiane hanno raggiunto
quota 19 rispetto alle 28 iscrizioni registrate. «Senza dubbio
- ha affermato la responsabile
del progetto Acli Care Luisa Masera - un crocevia di continenti (Est Europa, Sud America,
Africa) e culture diverse unite
in un'unica finalità: quella di
prendersi cura delle famiglie e
del loro benessere, sia in un
mondo ovattato come quello
dei bambini sia in contesti di
sofferenza nel caso degli anziani». Nella maggior parte dei casi, le partecipanti all'itinerario
di formazione professionale risultano essere esperte del settore in qualità di assistenti familiari o baby-sitter. Ciononostante, il successo del percorso intrapreso pare risiedere oltre che nell'arricchimento
professionale con nuovi contenuti ed esperienze - nella con-
divisione di gruppo di varie
problematiche e tematiche relative al lavoro. «Il nostro intento - conclude Masera -, è quello di favorire il benessere delle famiglie attraverso una miglior conciliazione dei tempi ed
un maggior equilibrio dei carichi di lavoro familiari, creando
una rete di figure professionali». Presso le Acli Trentine sono attivi due sportelli cui le famiglie possono rivolgersi per
trovare risposta alle esigenze
relative alla ricerca di baby-sitter oppure di assistenti familiari qualificate.