INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE COMMERCIO 3° trimestre

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INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE COMMERCIO 3° trimestre
INDAGINE TRIMESTRALE
SETTORE COMMERCIO
3° trimestre 2009
Allegato Statistico
Allegato Commercio
INDICE
Tabella 1: Commercio al dettaglio e all’ingrosso - Variazioni tendeniali delle principali variabili 3
Tabella 2: Commercio al dettaglio - Variazioni tendeniali delle principali variabili per classe
dimensionale ................................................................................................................ 4
Grafico 1: Commercio al dettaglio - Fatturato.................................................................... 5
Grafico 2: Commercio all’ingrosso - Fatturato ................................................................... 6
Grafico 3: Commercio al dettaglio - Aspettative ................................................................. 7
Grafico 4: Commercio all’ingrosso - Aspettative................................................................. 8
Note metodologiche: ...................................................................................................... 9
Allegato Commercio
Tabella 1: Variazioni tendenziali delle principali variabili
Terzo trimestre 2009
Fatturato
Commercio al dettaglio
Prezzi
Ordini ai
fornitori
(2)
Scorte
(1)
Variazione
% addetti
nel
trimestre
-5,8
-0,5
3,6
-47,8
-0,8
- Alimentare
-5,4
-0,2
0,0
-46,4
-0,3
- Non alimentare
-7,0
-0,9
9,1
-49,1
-0,6
- Non specializzato
-4,6
-0,2
-5,6
-45,9
-1,1
Commercio all'ingrosso
-7,4
-0,6
-
-
-0,6
Fonte: Unioncamere Lombardia
(1) Differenza giudizi di esuberanza e scarsità
(2) Saldo giudizio di aumento e diminuzione
Commento:
Il settore del commercio, nel terzo trimestre 2009, registra un diffuso rallentamento del
fatturato. Nel commercio al dettaglio gli esercizi specializzati non alimentari soffrono
maggiormente (-7,0%), seguiti dagli alimentari (-5,4%) e dai non specializzati (-4,6%).
Il commercio all’ingrosso risulta più sofferente del commercio al dettaglio, segnando un -7,4%.
I prezzi proseguono nella contrazione, con un -0,2% nel commercio al dettaglio alimentare e
nel non specializzato, -0,9% nel dettaglio non alimentare e -0,6% nel commercio all’ingrosso.
Le scorte di magazzino nel commercio al dettaglio sono giudicate scarse dagli esercizi non
specializzati (-5,6%), mente sono giudicate esuberanti dagli esercizi specializzati non
alimentari (+9,1%) e adeguate per gli alimentari.
Gli ordini ai fornitori sono in diminuzione per tutti i comparti del commercio al dettaglio, e
maggiormente per gli esercizi specializzati alimentari (-49,1%).
La situazione occupazionale è negativa nel commercio al dettaglio (-0,8%). Il comparto
alimentare denuncia una riduzione dei livelli occupazionali dello 0,3%, il non alimentare del
-0,6% e il non specializzato del -1,1%. Nel commercio all’ingrosso la riduzione si ferma al
-0,6%.
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Allegato Commercio
Tabella 2: Commercio al dettaglio
Variazioni tendeniali delle principali variabili per classe dimensionale
Terzo trimestre 2009
Fatturato
Prezzi
Scorte
(1)
Ordini ai
fornitori
(2)
Variazione
% addetti
nel
trimestre
Totale
-5,8
-0,5
3,6
-47,8
-0,8
3-9
-7,0
-0,7
2,9
-47,3
-0,5
10-49
-5,6
-0,9
5,8
-50,2
-1,1
50-199
-3,1
-0,2
-1,9
-40,4
-0,5
200 e più
-5,9
-0,6
10,5
-47,4
-0,8
Fonte: Unioncamere Lombardia
(1) Differenza giudizi di esuberanza e scarsità
(2) Saldo giudizio di aumento e diminuzione
Commento:
Considerando la classe dimensionale nel commercio al dettaglio, il fatturato presenta solo
variazioni negative: dal -7,0% per gli esercizi di piccola dimensione al -3,1% per gli esercizi da
50 a 199 addetti. In prossimità del valore medio si trovano gli esercizi da 10 a 49 addetti
(-5,6%) e quelli di maggiore dimensione (-5,9%).
La riduzione dei prezzi riscontrata nel commercio al dettaglio è diffusa a tutte le classi
dimensionali, con variazioni comprese tra il -0,9% per gli esercizi da 10 a 49 addetti e il -0,2%
per gli esercizi da 50 a 199 addetti.
Le scorte di magazzino sono considerate esuberanti dalla maggior parte degli esercizi, con solo
quelli della dimensione 50-199 addetti che dichiarano una situazione di scarsità (-1,9% il
saldo).
Anche per quanto riguarda gli ordini ai fornitori la contrazione è diffusa: -40,4% per gli esercizi
da 50 a 199 addetti, -47,3% per gli esercizi più piccoli, -47,4% per gli esercizi di maggiori
dimensioni e, infine, -50,2% per la classe 10-49 addetti.
I livelli occupazionali risultano in calo per tutte le classi dimensionali con variazioni comprese
tra il -0,5% e il -1.1%.
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Allegato Commercio
Grafico 1: Commercio al dettaglio - Fatturato
COMMERCIO AL DETTAGLIO
Variazione tendenziale del fatturato
Anni 2007-2009 - dati trimestrali
2,0
0,5
0,3
0,0
Variazione %
-0,3
-1,5
-2,0
-2,4
-3,0
-3,3
-3,6
-4,0
-4,9
-5,6
-6,0
-5,8
-8,0
2007
II
III
IV
2008
II
III
IV
2009
II
III
Fonte: Unioncamere Lombardia
Commento:
Il fatturato nel commercio al dettaglio presenta un andamento decrescente da nove trimestri
consecutivi. Dopo il rallentamento registrato nella prima metà del 2007, dove la crescita del
fatturato si attestava intorno al +0,3%, nel terzo trimestre è iniziata la contrazione (-1,5%).
Nel 2008 il quadro peggiora, con la riduzione del fatturato che passa dal -2,4% del primo
trimestre al -5,6% di inizio 2009. Nel terzo trimestre 2009 si assiste ad un rallentamento
della caduta che si ferma al -4,9% che, però, accelera nuovamente nel trimestre appena
concluso (-5,8%).
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Allegato Commercio
Grafico 2: Commercio all’ingrosso - Fatturato
COMMERCIO ALL'INGROSSO
Variazione tendenziale del fatturato
Anni 2007-2009 - dati trimestrali
4,0
3,3
3,1
2,3
2,0
1,3
0,0
Variazione %
0,0
-1,0
-2,0
-1,6
-4,0
-4,8
-6,0
-7,0
-7,4
-8,0
-8,6
-10,0
2007
II
III
IV
2008
II
III
IV
2009
II
III
Fonte: Unioncamere Lombardia
Commento:
Nel commercio all’ingrosso la fase di contrazione del fatturato è iniziata più tardi ed ha
registrato un’accelerazione maggiore. Dalla variazione nulla del primo trimestre 2008, la
caduta del fatturato ha accelerato repentinamente fino a raggiungere il -8,6% dello scorso
trimestre. Nel terzo trimestre 2009 si registra il primo segnale di rallentamento della crisi, con
la variazione tendenziale che rientra al -7% di inizio anno.
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Allegato Commercio
Grafico 3: Commercio al dettaglio - Aspettative
COMMERCIO AL DETTAGLIO
aspettative per il prossimo trimestre
(saldi giudizi aumento-diminuzione)
fatturato
vendite
ordini
occupazione
40
34,4
30,4
34,2
29,5
30
28,0
25,3
24,2
20,0
20
variazione %
12,0
8,8
1,6
20,1
19,3
14,0
10
23,7
7,2
3,8
3,1
3,1
5,9
4,9
4,6
3,8
3,3
1,3
0
-1,8
-5,9
-10
-15,4
-20
-30
2008
II
III
IV
2009
II
III
Fonte: Unioncamere Lombardia
Commento:
Le aspettative degli operatori del commercio al dettaglio, peggiorano sensibilmente rispetto ai
trimestri precedenti. Fatturato e vendite registrano saldi negativi, rispettivamente del -5,9% e
-15,4%, con quote di operatori intorno al 40% che prevedono variazioni nulle.
Ancora positive le aspettative per ordini e occupazione ma il saldo degli ordini passa dal +28%
dello scorso trimestre al +3,3% con il 49% di operatori che prevedono stabilità dei livelli; il
saldo dell’occupazione cresce leggermente dal +3,8% dello scorso trimestre al +5,9% ma la
quota di operatori che prevedono stabilità dei livelli sale all’86%.
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Allegato Commercio
Grafico 4: Commercio all’ingrosso - Aspettative
COMMERCIO ALL'INGROSSO
aspettative per il prossimo trimestre
(saldi giudizi aumento-diminuzione)
fatturato
occupazione
40
29,0
28,4
30
20,8
20,2
variazione %
20
8,9
8,4
10
4,9
2,9
3,0
2,0
0,6
8,7
6,7
0
-4,1
-10
-20
-30
2008
II
III
IV
2009
II
III
Fonte: Unioncamere Lombardia
Commento:
Anche le aspettative degli operatori del commercio all’ingrosso registrano un peggioramento.
Relativamente al fatturato il saldo tra ottimisti e pessimisti scende al +3%, con il 53% di
operatori che prevedono stabilità. Le aspettative sull’occupazione mantengono il saldo al
+8,7%; in quest’ultimo caso l’88% degli operatori prevedono stabilità.
8
Allegato Commercio
Note metodologiche:
L’indagine sulla congiuntura economica di Unioncamere Lombardia si svolge ogni trimestre su
quattro campioni: aziende industriali1, aziende artigiane, aziende commerciali e aziende dei
servizi. Per la selezione delle aziende da intervistare è stata utilizzata la tecnica del
campionamento stratificato proporzionale secondo: l’attività economica, la dimensione
d’impresa e la provincia di appartenenza. Alcuni degli strati sono stati sovracampionati per
garantire una maggiore significatività dei dati disaggregati per classe dimensionale, provincia o
settore. Per garantire il raggiungimento della numerosità campionaria fissata è stata estratta
casualmente anche una lista di soggetti sostituti. Questo metodo garantisce ogni trimestre la
raccolta di 1.600 interviste valide, cioè al netto delle mancate risposte, per l’indagine sulle
imprese industriali, 1.200 per l’indagine sulle imprese artigiane, 1.600 per l’indagine sui servizi
e 1.200 per l’indagine sul commercio.
Le interviste sono svolte utilizzando la tecnica CATI2 che permette di rilevare, in tempi
alquanto contenuti, più di 20 variabili quantitative e una decina di variabili qualitative.
Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla
ponderazione dei dati in base alla struttura dell’occupazione. La struttura dei pesi è
periodicamente aggiornata, così da recepire tempestivamente significative modificazioni nella
struttura dell’universo.
Le informazioni ottenute dall’indagine sul settore del commercio sono disaggregabili per:
dimensione d’azienda, in quattro classi3; secondo l’attività economica, in 3 settori4; secondo il
territorio, nelle 12 province lombarde.
Per quantificare i risultati delle variabili qualitative oggetto d’indagine5 si utilizza la tecnica del
saldo, tutt’oggi molto diffusa e ritenuta la più efficiente.
1 Il campione industria comprende aziende con più di 10 addetti, mentre i campioni artigianato, commercio e servizi
comprendono imprese con più di 3 addetti.
2 C.A.T.I.: Computer Assisted Telephone Interview.
3 Da 3 a 9 addetti; da 10 a 49 addetti, da 50 a 199 e oltre i 200.
4 Specializzato Alimentare, Specializzato non Alimentare.
5 I dati qualitativi riguardano le aspettative degli imprenditori, , il livello delle scorte di magazzino e gli ordini ai fornitori.
9
Allegato Commercio
GLOSSARIO
Variazione tendenziale
Variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Variazione
congiunturale
Variazione rispetto al trimestre precedente.
10