Scarica Kit Press - Michele Salfi Russo

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 UN DOCUFILM DI MICHELE SALFI RUSSO INTRODUZIONE SINOSSI COMMENTO DEL REGISTA BIOGRAFIA DEL REGISTA DOMANDE E RISPOSTE CON IL REGISTA CREDITS Contacts:
Michele Salfi Russo
Largo Grandi, 11
75012 Bernalda (MT)
www.michelesalfirusso.com
[email protected]
Francesca Pedrazza Gorlero
Stradone Porta Palio, 66
37122 Verona
e-mail: [email protected]
tel. 0458050020
cell. 3939705199
INTRODUZIONE
La famiglia Coppola è famosa per aver regalato al mondo generazioni di musicisti, attori e filmmaker. Come è possibile che tanta straordinarietà origini da una piccola e povera cittadina situata in una delle regioni più povere d’Italia? Qual è l’origine di tanto successo, cosa l’ha ispirato? E’ a questa domanda che Michele Salfi Russo cerca di dare risposta con il suo docufilm The Family Whistle/Il fischio di Famiglia. Michele Salfi Russo è un ragazzo nato e cresciuto a Bernalda, una piccola cittadina lucana, quando sente parlare per la prima volta della famiglia Coppola. Ha visto da poco il Padrino al cinema e suo padre gli dice che sono lontani parenti del regista Francis Ford Coppola. Questa notizia istilla una grande curiosità nel giovane Michele, e dopo molti anni, in cui ha intrapreso la carriera dell’attore, decide di cercare di contattare Francis Coppola. Inizia una corrispondenza e un’amicizia che spingono Michele ad interessarsi sempre di più alla storia della famiglia Coppola, facendo ricerche d’archivio e ricostruendo il loro albero genealogico. Più Michele scopre della famiglia Coppola, più in lui prende vita d’idea di farne un documentario. Ne Parla con Francis che lo incoraggia e gli suggerisce che il punto di vista del film dovrebbe essere il suo, lo sguardo di Michele. Michele trascorre molto tempo alla ricerca di vecchi filmati e documenti in archivi polverosi, ad intervistare i bernaldesi più anziani e negli Stati Uniti per parlare con i Coppola, raccogliendo i pezzi della storia appare sempre più chiaro a Michele che la figura più importante sia quella di Agostino. Nato in condizioni di estrema povertà a Bernalda nel 1882, Agostino era stato l’unico membro della sua famiglia a ricevere un qualche tipo di educazione. Aveva imparato a fare il meccanico ed era partito per l’America nel 1904. Qui si sposa e mette al mondo con la moglie Maria Zasa sette figli che crescono nel quartiere italiano di Harlem a New York. La vita è difficile, ma Agostino instilla nei suoi figli l’amore per la musica, incoraggiandoli a fare qualsiasi cosa vogliano nella vita ma anche a “non dimenticare mai la musica”! Fu un uomo complicato, un padre devoto, un conclamato donnaiolo, con una personalità talmente grande da dominare tutti intorno a lui. Molti di questi tratti si sono trasferiti ai suoi figli che a loro volta li hanno trasferiti ai loro e così via per cinque generazioni, qualcuno ancor oggi mantiene lo stesso modo di fare e richiama le sue storie, compresa quella de “il fischio di famiglia”. Il fischio di famiglia è un suono di tre note tipico della famiglia Coppola. Ogni famiglia a Bernalda ha il suo, da centinaia d’anni, usato dai componenti della stessa famiglia per chiamarsi e riconoscersi a distanza l’un l’altro. Nel docufilm il fischio unisce le generazioni, non solo come elemento musicale (“non dimenticate mai la musica!”) ma come simbolo dell’eterno legame che lega i Coppola alle loro radici Bernaldesi. In questo legame sta il cuore e il fulcro di "The Family Whistle/Il fischio di Famiglia. Attraverso le interviste, le ricerche storiche, i documenti d’archivio, impariamo come la storia di famiglia abbia ispirato il futuro e il presente dei Coppola e come questa ispirazione di rinnovi ogni giorno in un senso di appartenenza mai sopito. SINOSSI LOGLINE Un documentario che esplora le origini dei Coppola, famiglia di grandi musicisti e ancor più grandi filmmakers SINOSSI BREVE La famiglia Coppola e il suo genio in campo musicale e cinematografico discendono da Agostino Coppola, un povero emigrante che parte da Bernalda in Basilicata per fuggire la miseria. Interviste e ricerche d’archivio ci raccontano di come la storia familiare abbia ispirato questi artisti e come essi continuino a mantenere vivo il legame con il loro paese d’origine. SINOSSI ”Il Fischio di Famiglia” è un docufilm che attraverso interviste, testimonianze e ricostruzioni storiche racconta la vita di Agostino Coppola. Agostino Coppola nasce a Bernalda, in provincia di Matera, nel 1882 in un periodo storico caratterizzato da una profonda povertà sociale e culturale. Il suo talento per la meccanica e la musica riescono miracolosamente a farlo sopravvivere in quella realtà storica della Basilicata, una delle regioni più disastrate del sud Italia, e segneranno per sempre il suo destino. Terzo di quattro figli, riesce a conseguire la licenza di quinta elementare, un grande risultato in quella terra pregna di analfabetismo e ignoranza. Sempre in tenera età impara a suonare la chitarra e il mandolino da Donato Carella, un musicista cieco, organista della parrocchia di quartiere, sviluppando una passione per la musica che in America caratterizzerà il percorso di vita dei suoi discendenti. Dall’età di 11 anni, Agostino diventa apprendista nell’officina del "maestro" Ciccio Panio, un meccanico inventore distintosi, alla fine dell’ottocento, per i primi tentativi di illuminazione elettrica e divenuto poi leggendario per avere sbloccato, a colpi di martello, il ponte girevole del porto di Taranto, liberando così navi mercantili e militari. Nel 1904 Agostino lascia il suo paese ed emigra in America per trovare fortuna a New York, dove diventa capostipite di una delle più celebri famiglie italo/americane. Una volta in America Agostino sposa Maria Zasa, che darà alla luce sette figli maschi ai quali ricorderà con fermezza “Seguite la vostra strada ma non perdete mai la musica!” Negli anni ’20 lavora come meccanico-­‐inventore nella sua bottega a New York dove realizza la prima macchina per dividere, classificare e contare le monete. Nel 1924, in un’impresa destinata a segnare la via a molti, incluso i propri discendenti, Agostino costruisce il vitaphone, il primo ingranaggio di sincronizzazione tra le immagini e il suono, che contribuirà a dare vita al sonoro nel cinema! La straordinaria storia di Agostino finora non è mai stata raccontata eppure è nel percorso umano e sociale della sua vita che i talenti di ormai quattro generazioni di Coppola hanno cominciato a prendere forma chiaramente: Da suo figlio Carmine, primo flauto nella NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini, a suo nipote Francis Ford, ai suoi pronipoti Sofia, Nicolas Cage, a Gia Coppola. L’ago e il filo che provano a ricucire lo strappo procurato da quella lacerante emigrazione sono la curiosità e la volontà di Michele Russo, un parente dei Coppola che, dopo più di un secolo, riesce a ristabilire i contatti con i cugini oltreoceano e attraverso una lunga ricerca ricostruisce l’albero genealogico di famiglia. E’ un viaggio attraverso le radici di questa interessante famiglia per cercare di scoprire i segreti della linfa vitale che continua ad alimentare la loro vena artistica. Attraverso la storia umile ma avventurosa di Agostino, il documentario mette in luce l’ispirazione umana e artistica della famiglia Coppola, cercando di scoprire come e quanto lo stesso Agostino sia riuscito a conservare e trasferire la storia, i suoni, i sapori e la passione della sua terra ai suoi eredi, aprendo loro la strada verso un futuro luminoso. “Bernaldabella” è una delle espressioni più usate da Agostino Coppola per raccontare ai suoi figli la bellezza della sua terra, un luogo povero di opportunità di lavoro ma ricco di cultura, di passione e amore per la vita. COMMENTO DEL REGISTA L’idea di raccontare la storia dei Coppola è maturata nel tempo. Ero un ragazzino quando per la prima volta sentii mio padre dire che eravamo imparentati con Francis Ford Coppola e per anni cercai di contattare questi cugini americani originari di Bernalda, la nostra piccola cittadina lucana. Finalmente nel 1988 incontrai una persona che aveva conosciuto Francis a New York e mi diede il suo indirizzo. Scrissi a Francis chiedendogli di incontrarlo e dopo qualche mese rispose dicendo che stava venendo a Roma, a Cinecittà. Ci siamo incontrati e siamo diventati amici. Questo incontro accese in me il desiderio di sapere di più della famiglia Coppola e comprendere l’origine della loro creatività e del loro successo. Ho iniziato una lunga ricerca muovendomi fra archivi cittadini e testimonianze e come risultato di questo percorso sono riuscito a comporre un albero genealogico a partire dal primo Coppola arrivato a Bernalda nel ‘700. Lungo questa strada ho scoperto personaggi incredibili ed episodi altrettanto incredibili, come in una fiaba. Ho consegnato l’albero genealogico ai Coppola così che potessero conoscere le loro radici e l’origine delle storie raccontate da Agostino Coppola, il patriarca, emigrato in America nel 1904. Nel 2005 ero in compagnia di Francis e di sua nipote Gia nella piccola casa nel centro storico, che avevo trovato loro per un breve soggiorno a Bernalda. Bevendo vino davanti al camino abbiamo iniziato a raccontarci storie di famiglia. Ho detto a Francis che le storie dei Coppola erano talmente straordinarie da sembrare la trama di un film e fu così che Francis mi disse che, se avessi voluto, avrei potuto farlo io. Così ho iniziato a scrivere una storia per il docufilm che cercasse di ricostruire le origini di questa affascinante famiglia. Impresa difficile, dovevo fare ricerche d’archivio, trovare vecchi documenti e soprattutto viaggiare fra Europa e America per intervistare i componenti della famiglia. Ho anche ricreato alcuni episodi di Agostino bambino, grazie all’aiuto della mia famiglia e dei miei amici. Il film è cresciuto lentamente e ha preso lentamente forma, ci ho lavorato quando potevo, nei ritagli di tempo, quando non ero impegnato a recitare. Dopo qualche anno ho mostrato il film a Francis e alla famiglia e i loro commenti mi hanno reso felice. Il “Well done!” di Francis mi ripaga di ogni mia fatica compiuta per amore della storia, della famiglia e della mia Bernalda. Michele Salfi Russo BIOGRAFIA DEL REGISTA Michele Salfi Russo è nato nel 1962 a Bernalda, una piccola cittadina in provincia di Matera, Basilicata. Suo padre Antonio era un maestro elementare che amava il canto, un fantastico intrattenitore con un gran talento per il raccontare storie. Quando Francis incontrò Antonio per la prima volta ad una cena in casa Russo (la madre di Antonio era prima cugina di Agostino Coppola, il nonno di Francis) disse “Michele tuo padre è un attore nato!” Infatti Michele deve al padre il suo interesse per la recitazione e per l’arte. La madre di Michele, Maria Salfi, nota in tutta Bernalda come “mamma Maria” ha su di lui un uguale benefico effetto, istillando nei suoi figli oltre all’amore per l’arte anche l’idea di seguire sempre i propri sogni. Il fratello maggiore di Michele è un’artista versatile, scultore e scenografo, docente presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, il fratello più piccolo Riccardo è un musicista e esporta cibi tipici regionali, la sorella Lella è un’artista talentuosa che lavora come arredatrice d’interni e scultrice a Londra. Michele ha deciso molto giovane di voler diventare un attore. Crescendo fra personalità così impegnative è stata una scelta naturale. Durante l’ultimo anno di superiori a Bernalda ha debuttato al festival di teatro di Matera con “l’uomo dal fiore in bocca” di luigi Pirandello, vincendo il primo premio. Ha continuato i suoi studi al “Piccolo Teatro” di Milano ed è apparso in molte produzioni teatrali e cinematografiche, fra le più significative Il Padrino parte III, Baaria e Lungo il Fiume. The Family Whistle è il suo primo film come autore e regista. In Bernalda nel 1999 con suo fratello ed alcuni amici fonda l’Associazione Culturale Ulisse, con sede al Castello di Torre di Mare e con l’intento di creare un centro culturale dove studio, training, produzione ed interazione delle diverse discipline artistiche siano supportate da mostre e spettacoli. Il progetto rivolto soprattutto ai giovani del sud si avvale di numerose collaborazioni, istituzioni, scuole, Accademie musicali, imprese. Nel cortile del Castello Michele produce “Estarte”, un festival estivo di teatro, film, musica e spettacoli, giunto al suo 14esimo anno. Michele vive a Bernalda con la sua Claudia Mongelli e loro figlio Matteo. DOMANDA E RISPOSTA CON MICHELE SALFI RUSSO D: Da dove vengono le immagini storiche in bianco e nero? R: I filmati vengono da diversi luoghi, ma soprattutto dalla Cineteca Lucana, vicino Potenza. D: Le immagini rappresentano proprio il periodo della storia dei Coppola? R: La storia che racconto inizia nel 1875, mentre i filmati sono stati girati negli anni 30-­‐40, ma devo dire che anche dopo 70 anni le condizioni della povera gente lucana non sono cambiate di molto. D: Da dove vengono le vecchie registrazioni musicali? R: La colonna sonora, ispirata al suono del fischio di famigkia dei Coppola è di Giuseppe Zambon. Il flauto che accompagna alcune scene è suonato da Carmine Coppola. Le antiche musiche popolari vengono dall’archivio raccolto da Alan Lomax, un americano che arrivò in Italia negli anni ’50 e che viaggio lungo il paese raccogliendo le registrazioni dell’autentica musica popolare. D: Perché le musiche originali suonano così orientali? R: La musica del sud italia ha influenze spagnole, arabe e greche. La nostra regione preserva nella sua musica, nella sua architettura, nei dialetti e anche nelle caratteristiche fisiche dei suoi abitanti l’impronta dei popoli che l’hanno dominata. D: Qualcuno dei Coppola nati in America aveva mantenuto contatti con Bernalda? R: Nessuno dei Coppola aveva mantenuto i contatti con qualcuno a Bernalda. Il primo e solo a visitarla fu Francis nel 1963, quando aveva 24 anni. Nel 1988 ho incontrato qualcuno che mi disse che la sua fidanzata aveva incontrato Francis a New York e mi diede il numero. D: Come e perché i Coppola nati in America continuano a parlare italiano anche se vivono in USA? R: Come in tutte le famiglie di emigranti, i genitori parlavano la loro lingua con i figli. E’ interessante il caso dei Coppola americani come zio Mikey, perché hanno imparato il dialetto di Bernalda, che è molto difficile da capire perfino per un italiano. E’ la ragione per cui abbiamo dovuto sottotitolare lo zio Mickey che parla ‘bernaldese’ non solo nella versione inglese, così da farlo capire anche agli italiani. D: Cos’è successo al vecchio cinema di Bernalda? R: IE’ stato chiuso nel 1978, come molti altri cinema… D: Qualcun altro della famiglia Coppola era rimasto a Bernalda? R: Quando morì Carmine lasciò Filomena “senza Naso” vedova con quattro figli. A partire dal 1900 tutti e quattro i fratello lasciarono Bernalda alla volta degli Stati Uniti, Rimasero a Bernalda solo zii e cugini. D: Come sei venuto a conoscenza del fischio di famiglia dei Coppola? E’ lo stesso della famiglia Russo? R: Mio nonno Gaetano Russo ci chiamava sua moglie, mia nonna Annunziata Coppola, prima cugina di Agostino. Il fischio della mia famiglia è diverso, così come quello di ogni famiglia a Bernalda. CREDITS American Zoetrope Presents una produzione ULISSE Associazione Culturale THE FAMILY WHISTLE/ IL FISCHIO DI FAMIGLIA UN FILM di Michele Salfi Russo _______________________________________________________________________ SCRITTO E DIRETTO DA Michele Salfi Russo DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA Ugo Lo Pinto MONTAGGIO Michele Russo Ugo Lo Pinto SCENOGRAFIA Gaetano Russo COSTUMI Vize Ruffo COMMENTO MUSICALE Giuseppe Zambon OPERATORI Ugo Lo Pinto Alfio D'Agata Avital Merkler Mihai Malaimare, Jr. MACCHINISTA Michele Birofio FOTOGRAFO DI SCENA Federico Caló CAPO TRUCCATORE Giuseppe Puccio Desiato ASSISTENTE TRUCCO Fabrizio Chiodi SARTORIA Fiorella Birofio REALIZZAZIONE GRAFICA TRADUZIONI E SOTTOTITOLI PRODUZIONE ESECUTIVA CONSULENZA MUSICALE TELECINE SUPERVISORE POST-­‐PRODUZIONE POST PRODUCTION FONICO DI MIXAGE FOLEY VFX Romo Studio Seved Morteza Rokhsat Panah Hamed Momeni Ghomi Morteza Lessan Jessica Leister Oana Sanziana Marian Anahid Nazarian Francesca Pedrazza Gorlero Fabio Aprea Riccardo Russo Patrick Clahar Stadion Video James Mockoski Robert Schafer Kalman Muller Masa Tsuyuki Jim McKee Jennifer de Leon George Hope HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE Marta Bifano Simone Spinazzé Erminio Truncellito Luciana De Falco Antonio Infantino Antonio Birofio Anna Lattarulo Rosa Lattarulo Nunzio Russo Salvatore Durante Mariella Panico Assunta Panico Massimiliano Di Grazia Franca Venezia Daniele Montano Vincenzo Magliocca Giuseppe e Bernardino Dedonato Antonio Salfi Ciro Marsicano Carmine Debiasi Donato Laterza Alfredo Gallitelli Andrea Panio Rossella Stigliano Maria Cavallo Giovanna Mezzapesa e il piccolo Francesco Forcillo UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A Famiglia Coppola Eleanor Coppola Anahid Nazarian Susan Coppola Almerinda Drago & Lucia Coppola Virginia Musante & Regina Coppola