Lo sballo come divertimento

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Lo sballo come divertimento
Lo sballo come divertimento
di Don Chino Pezzoli
Educhiamo i nostri giovani e giovanissimi a dire di no allo sballo, alla perdita di controllo che
risulta la causa di disturbi mentali, di tante disgrazie e violenze. In occasione del fine settimana o
delle feste infrasettimanali, aumentano le aggressioni, le violenze, gli incidenti stradali, i feriti, i
morti. Occorre maggiore informazione da parte dei media e più controllo nei luoghi pubblici, se
vogliamo fermare questa strage assurda che sgomenta e tiene in ansia molte famiglie. Ma
soprattutto i giovani vanno educati a vivere i momenti di divertimento senza la smania di alterare la
loro mente con l’uso di droghe o di alcol. La salute fisica e psichica è un valore grande per tutti.
Non si capisce come tanti giovani e giovanissimi la debbano danneggiare con una vita disordinata e
in nome di un divertimento che si riduce a stati euforici incontrollati. Vogliamo, per favore,
insistere maggiormente sui danni mentali e sociali che procura un divertimento orgiastico e
disordinato? Lo sballo può dare luogo a gravi scompensi psichici, determinare alterazioni cerebrali
irreversibili e danni sociali gravi. Una mente turbata dall’alcol, dalla droga, dai rumori,
dall’insonnia, può perdere l’autocontrollo, accusare in sé scompensi psichici permanenti e causare
incidenti stradali mortali. Ogni anno risalgono a circa settemila i morti sulla strada e, metà di questi,
sono causati in stato di sballo. L’educazione a conservare e avere cura dell’equilibrio psichico, non
va disattesa per il bene di tutti. Non si insisterà mai abbastanza perché i giovani e i giovanissimi
vengano abituati a riflettere sul valore dell’autocontrollo e dell’equilibrio per la vita, la qualità e la
durata della stessa. Sembra di trovarci spesso di fronte a giovani che apprezzano tutto, meno che la
salute mentale e l’equilibrio che ne deriva nei comportamenti e nelle azioni. Nessuno possiede la
ricetta giusta per curare lo sballo giovanile che determina violenze, aggressioni, maleducazione ed
altro. Noi adulti dobbiamo impegnarci di più nel proporre ai giovani divertimenti intelligenti in cui
imparano a stare insieme, a dialogare, ad essere contenti. Dobbiamo inoltre bandire dall’educazione
quel permissivismo dilagante che pubblicizza l’eccessivo consumo di emozioni attraverso
discoteche, stadi, musica, droghe, alcol e censurare quei disonesti informatori che presentano la
perdita dell’autocontrollo come supporto al divertimento, alla comunicazione, alla fusione nel
gruppo. Basta con le bugie che vogliono far credere che, tutto sommato, le droghe non sono tutte
uguali e che gli adolescenti e giovani devono imparare a sceglierle e usarle bene attraverso il
controllo dell’abuso per non farsi eccessivamente male. Tali affermazioni sono demenziali e vanno
censurate, confutate con i fatti. Nessuno è in grado di controllare l’abuso delle droghe quando ne fa
uso. Dire a un giovane di usare pure le droghe con parsimonia e l’alcol a volontà per divertirsi,
significa autorizzarlo a sballare, a perdere il controllo, a danneggiare sé e gli altri. Cristo consiglia i
“commercianti” del tutto lecito di mettersi una macina da molino al collo e sprofondare in
mare…Purtroppo questi vigliacchi la macina da molino l’attaccano al collo di tanti giovani e
giovanissimi.