AREA “MATESE” PRELIMINARE DI STRATEGIA

Transcript

AREA “MATESE” PRELIMINARE DI STRATEGIA
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
AREA “MATESE”
PRELIMINARE DI STRATEGIA
Agosto 2016
1
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
Sommario
1. Idea guida, filiera cognitiva e principali interventi ...................................................................... 3
1.1 Il contesto territoriale, le criticità e le dinamiche del MateseErrore. Il segnalibro non è definito.
1.2 La filiera cognitiva ..................................................................................................................... 5
1.3 Gli interventi di sviluppo locale.................................................................................................. 7
1.4 Gli interventi sui servizi essenziali: salute ............................................................................... 11
1.4.1 Sistema Salute ..................................................................................................................... 11
1.5 Gli interventi sui servizi essenziali: Scuola ............................................................................. 18
1.5.1 Scuola, istruzione, formazione ......................................................................................... 18
1.6 Gli interventi sui servizi essenziali: la mobilità ........................................................................ 21
1.6.1 La Mobilità ........................................................................................................................... 21
2. Identificazione dell’area progetto............................................................................................. 23
2.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente ............................................................ 23
2.2 Motivazioni scelte di condivisione Funzioni e Servizi ............................................................. 25
3. Quadro finanziario e attribuzione delle risorse ........................................................................ 26
4. Risultati attesi, indicatori e azioni ............................................................................................. 27
2
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
1. Idea guida, filiera cognitiva e principali interventi
1.1 Il contesto territoriale, le criticità e le dinamiche del Matese
Il territorio del Matese è caratterizzato per lo più da piccoli comuni montani. Sono ancora forti il senso di
appartenenza, la coesione sociale e il richiamo della tradizione. Tali elementi caratteristici, sebbene
risultano molto interessanti da un punto di vista antropologico e possono costituire materia di lavoro per
iniziative culturali future, difficilmente da soli possono dotare le comunità matesine di adeguati strumenti
affinchè il territorio possa resistere all’abbandono e produrre sviluppo locale grazie ad un progetto d’area
calibrato sui modelli economico-produttivi, tecnologici e politici in continua evoluzione. Le criticità e
debolezze dell’area sono state aggravate dalla crisi tutt’ora in atto cui si aggiunge il progressivo
spopolamento e la riduzione dei servizi essenziali per la popolazione.
Nell’area si vivono i postumi di una stagione produttiva di tipo industriale ad alto consumo di risorse
umane e finanziarie. Quella stagione, dagli anni settanta del secolo scorso fino all’inizio del nuovo
millennio, ha inoltre determinato la quasi scomparsa delle vecchie attività agricole e pastorali e la perdita
di numerose risorse identitarie locali, sia di natura materiale che di natuta immateriale. La tendenza a
spostarsi dai piccoli comuni verso i centri più serviti e popolati come Bojano, Campobasso e Isernia,
nonostante la breve distanza chilometrica, è stata una causa conseguente del modello sociale, abitativo e
lavorativo cui quel tipo di stagione economico-produttiva conduceva.
L’esodo dai paesi del Matese verso le aree industriali e poli urbani/centri di erogazione servizi, dura da
dunque da diversi lustri ed ha comportato il forte abbandono dell’agricoltura, della zootecnia e
dell’artigianato. Quel poco che rimane talvolta si fa apprezzare grazie alla presenza di produzioni di
qualità, purtroppo, però, esse stentano ad esprimersi per la quasi totale mancanza di filiere, di
certificazioni, di innovazioni, di attività di trasformazione e di adeguate forme di commercializzazione.
Il patrimonio naturalistico e ambientale è sostanzialmente salvaguardato e di grande pregio. Le presenze
turistiche legate soprattutto ad alcuni attrattori registrano performance superiori alla media regionale (per
le aree interne) ma non dimentichiamo che il Molise è tra le regioni con meno presenze turistiche d’Italia,
tuttavia anche qui non si è lavorato sul fronte dell’offerta e gli operatori del settore (refrattari ad ogni
coalizione tra di loro e poco innovativi) si sono rivelati il più delle volte impreparati al confronto con il
mercato.
In questo sommario quadro di riferimento, l’individuazione dei 14 comuni del Matese Molisano quale area
prototipo nell’ambito della SNAI è un’occasione preziosa per sperimentare una svolta “culturale” nell’
approccio alle problematiche del territorio. I molteplici incontri/confronti con i referenti dell’area, le
ricognizioni e l’ascolto effettuate, hanno fatto emergere la volontà di elaborare la strategia del Matese in
forte discontinuità con le pratiche amministrative che hanno privilegiato la spesa, le opere pubbliche, senza
affrontare in modo adeguato il tema della ricaduta degli investimenti e la loro effettiva utilità in termini di
sviluppo locale.
Ci siamo convinti che dobbiamo fronteggiare innanzitutto problemi di gestione, di governo, di
organizzazione e colmare ritardi di carattere immateriale più che materiale. Sia pure con la fatica di dover
superare l’autoreferenzialità e dei decisori politici e dei cittadini, si stà erodendo la radicata mentalità ed
emerge la consapevolezza (pur con corpose sacche di resistenze e pigrizia) che una stagione durata fin
troppo e che non ha generato sviluppo duraturo non è più praticabile e tutto deve essere ripensato.
Lo sviluppo locale dal basso, quello cosiddetto bottom-up, è l’unica via percorribile.
Questo processo partecipativo fa emergere i limiti di professionalità e di conoscenze, diventa palese
l’inadeguatezza dei servizi, le difficoltà nel giocare tutti assieme pubblico e privato, per superare il retaggio
dell’individualismo e del campanilismo che spesso è stato un alibi oltre che un freno. Sulla embrionale
presa di coscienza, vogliamo lavorare per assecondare la trasformazione “culturale ed economica” che
deve coinvolgere e far cooperare.
3
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
L’idea guida della nostra strategia.
Nell’area ci sono dei poli che devono diventare centri di erogazione i quali già per vocazione territoriale
costituiscono dei punti di riferimento per quanto riguarda i servizi scolastici e sanitari, il turismo, il
commercio e il trasporto locale. Lungo quell’asse che va da Sepino a Castelpetroso passando per Bojano, il
principale centro dell’area, bisogna investire per potenziare ciò che già essiste e creare una nuova rete di
servizi finalizzati a collegare tutti i comuni con l’asse principale. Nei piccoli centri si dovranno localizzare
attività di rafforzamento dell’offerta minima per quanto riguarda i servizi principali. Si tratta di un asse
storico dove resiste il tratturo, dove sono localizzate risorse materiali e spazi inutilizzati che diventeranno
porte d’accesso all’area e primi luoghi di offerta servizi culturali, turistici e alla cittadinanza. Si pensi per
esempio alla vecchia fornace di Cantalupo che può essere riconcepita come luogo suggestivo di
produzione e consumo culturale per le nuove generazioni. Un dato non secondario per i giovani dell’area
matesina è la quasi totale mancanza di una minima offerta culturale-artistica soprattutto nel periodo che
va da ottobre ad aprile quindi l’impossibilità di fruire in loco spettacoli, concerti, eventi e manifestazioni.
Mancano sia gli spazi adeguati che l’investimento nella produzione culturale. Pensiamo ancora al borgo
antico di Civita Superiore a Boiano, nel centro storico di Sepino poi esiste un immobile di proprietà
comunale inutilizzato che va collegato al sito di Altilia per accrescere l’offerta culturale del principale
centro di attrazione turistica della zona. Ad un’attenta ricognizione in ogni comune esiste un elemento
specifico e spazi da valorizzare nell’ottica di un’offerta culturale e turistica policentrica.
L’idea quindi è quella di partire dall’asse storico di sviluppo della valle matesina, quello sviluppo legato alla
civiltà transumante, agli antichi mestieri, all’agricoltura e anche alla piccola industria o alla produzione di
energia. Si pensi anche al potenziale della risorsa acqua che può essere sfruttato concentrandosi su alcuni
siti specifici che sono nati storicamente intorno all’elemento acqua: a Santa Maria del Molise, alle sorgenti
del biferno di Bojano e al parco fluviale sul Biferno presso la Piana dei Mulini in agro di Colle d’Anchise.
Una striscia di territorio percorsa anticamente dal tratturo, attraversata completamente dalla rete
ferroviaria e parallela alla principale arteria stradale della valle: la SS17. Una infrastruttura minima
esistente quindi da potenziare e implementare in termini di erogazione servizi innovativi legati alla
mobilità che mettano in collegamento l’asse principale con i comuni circostanti.
In questo modo la popolazione studentesca dell’area può aumentare i propri spostamenti e ri-popolare i
centri di formazione scolastica decentrati anche in orario pomeridiano grazie all’offerta di attività
formative extra-scolastiche.
Nella visione condivisa da parte degli amministratori dell’area, la strategia è quella di organizzare il
territorio dei 14 comuni come se fosse una piccola città diffusa pluricentrica.
Una piccola città diffusa dove anzitutto bisogna organizzare i servizi interni e il movimento interno degli
abitanti. Occorre prima di tutto conoscere e poi valorizzare le risorse locali affinché diventino nuove forme
produttive e di reddito per i residenti.
Sul piano dello sviluppo locale e soprattutto del turismo, settore dal più alto potenziale nell’area, ma anche
quello dove si evince il maggior difetto strutturale e di governance, la riflessione del territorio
sull’organizzazione dell’offerta turistica, con tutto l’indotto che deve collegarsi ad essa, si è incentrata
sull’idea del cammino come tessuto connettivo per direzionare e focalizzare la strategia d’investimento da
costruire. L’area Matese deve diventare “terra di cammino” grazie ad un’azione specifica di manutenzione
e valorizzazione dell’enorme patrimonio tratturale e sentieristico-ambientale.
Attraverso una specifica opera di targetizzazione turistica bisogna costruire una “destination marketing”
dell’area pilota Matese come importante punto di riferimento nazionale per quel turismo cosiddetto
“mitigato”.
Lo stimolo di un peculiare tipo di turismo si pensa possa innescare la valorizzazione di nuove risorse locali.
Qualcosa del genere in embrione è già in atto, se pur in maniera non integrata e senza un coordinamento
4
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
strategico. Ciò fa decidere verso una strategia d’area incentrata sull’idea guida di un Matese come “terra di
cammino”. Un Matese dove i residenti tornano a lavorare secondo “antichi indotti” legati alle vocazioni
agro-silvo-pastorali, rimodellando così il territorio e avendone cura. Un Matese dove chi amministra
agevola l’integrazione tra i comuni e avrà la responsabilità di stabilire uno “Statuto dei luoghi matesini”
che scandirà le decisioni di un’area intera secondo una visione comune.
Puntiamo quindi sulla re-interprtazione dei saperi e delle tradizioni di ogni comune in una rete organizzata
di esperienze e appuntamenti che attraverso una gestione integrata costituiscono un ventaglio di
possibilità innanzi tutto per i residenti. I neo-lavori stessi dei residenti e la loro esperienza possono
diventare offerta turistica: botteghe artigianali, produzioni agricole identitarie da riscoprire che
ridisegnano anche il territorio e la sua veste estetica – ospitalità di paese e home cooking come occasione di
sostegno economico per associazioni o coop o altro, sia per giovani al primo impiego che per coloro i quali
hanno perso il lavoro. Esiste nell’area un target specifico di soggetti che hanno perso il lavoro, vivono di
ammortizzatori sociali e hanno intorno ai 50 anni per cui la percentuale di un nuovo impiego per loro è
molto bassa. Questi soggetti però, soprattutto nei territori rurali dei piccoli comuni che gravitano intorno
all’asse principale di cui si è detto, hanno la disponibilità di risorse materiali come case e terreni, mezzi
agricoli, spazi da utilizzare. Hanno inoltre la conoscenza pratica, i cosiddetti saperi locali, e ciò deve essere
un punto di ripartenza lavorativa che l’occasione d’investimento SNAI secondo la strategia d’area del
Matese sicuramente supporterà.
Si parte ovviamente dal primo obiettivo che è quello di migliorare la vivibilità dei residenti dell’area,
quale precondizione perché si possano innestare processi di sviluppo, che siano in grado di aprire nuove
opportunità al territorio attraverso azioni volte a:
 operare una discontinuità negli atteggiamenti dei cittadini, delle istituzioni, dei soggetti sociali ed
economici, ovvero sforzarsi per una diversa e nuova capacità di elaborare, condividere, agire in un
disegno collettivo e d’insieme.
 valorizzazione il patrimonio della comunità, l’identità locale, il senso di appartenenza, attraverso
modalità partecipate.
 promuovere la produzione e la diffusione di conoscenza ed innovazioni, in collaborazione con
l'Università e con le scuole presenti nell'area.
 attivare la valutazione in itinere per il miglioramento in progress della strategia.
1.2 La filiera cognitiva
Rispetto all’idea guida sopra descritta non esistono molte esperienze pregresse nel territorio. Anche la
filiera cognitiva dunque è quasi tutta da costruire. Si può partire da quegli attori rilevanti che hanno
percepito il potenziale delle risorse locali e autonomamente si impegnano in specifiche attività sul
territorio. È mancato quasi del tutto però il coordinamento e la strutturazione di una visione collettiva
d’area di concerto tra pubblico e privato. Rispetto ai servizi c’è sempre stato un approccio dall’alto e il
territorio fa fatica a formulare proposte condivise di tipo esecutivo nell’ottica di adeguarsi al riordino
istituzionale in atto a livello locale.
Sul piano della filiera agricola bisognerà agire sul recupero delle competenze locali affiancandole ad un
supporto esterno capace di innovare le pratiche per ridare slancio ad un settore determinante per creare
nuova occupazione nell’area.
Sul piano dell’organizzazione del territorio come destinazione turistica legata soprattutto al turismo a
piedi e alle attività sportive outdoor, azione che dovrà essere peculiare e centrale nel disegno della
strategia, qualche buona pratica c’è stata negli ultimi anni. nella tabella sottostante si possono trovare
alcuni attori rilevanti che sono stati già coinvolti e saranno disponibili al supporto gestionale in una fase
avanzata. In questo settore non si parte da zero e si può contare su una esperienza pregressa di
5
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
associazioni con una discreta conoscenza. L’opera da promuovere sta tutta nel coordinamento e nella
cooperazione.
Il settore dell’istruzione è fondmentale rispetto alle nuove generazioni e la loro educazione al territorio: la
filiera da costruire in questo caso è tra l’istituzione scolastica e quei centri di sapere locale che siano in
grado di fornire una “narrazione di territorio” capace di generare interesse al territorio ed alla sua
identità nella poplazione degli studenti/abitanti.
La filiera quindi a questo stadio preliminare non può essere ancora matura né completa perché, come
detto, il territorio deve ancora compiere quel percorso di raccordo tra i vari centri di competenza e/o
portatori di ineteresse. Bisogna inoltre aggiungere che storicamente l’area, da un punto di vista culturale e
antropologico, tende a resistere nei confronti del cambiamento e dei discorsi di filiera. In ogni settore socio
economico vi è una sostanziale parcellizzazione e chiusura localistica delle attività quindi il grosso del
lavoro preliminare finora condotto è stato finalizzato al superamento di quella resistenza.
La filiera cognitiva nell’area Matese, i cui attori rilevanti ad oggi sono riportati di seguito in tabella, è
soprattutto e innanzitutto una filiera di consapevolezza e cambiamento. L’obiettivo a breve termine è
l’integrazione della filiera con nuovi attori, anche esterni, in grado di generare pratiche locali utili alla
nostra idea guida.
Protagonisti / Centri di
competenza
Comuni dell’area - Unione dei comuni
Regione Molise
ASREM
Ufficio Scolastico Regionale (USR)
Sovraintendenza ai Beni Archeologici del Molise
. MIBACT
Università degli Studi del Molise
Sviluppo Italia Molise - S3
Centro di ricerca delle Aree Interne e
gli Appennini (ArIA),
italyMONDO! LLC
Associazione culturale MU.SE – Musei Spazi in
retE - Visite Turistiche e tour culturali
Oasi WWF Guardiaregia
Cammina Molise / ass.ne La Terra
Molise avventura - Turismo outdoor
Matese MTB - Bojano
Me.MO CANTIERI CULTURALI a.p.s.
(Campobasso)
Officina Creativa – Organizzazione NO PROFIT
– Sepino (CB)
SAR Spinete arte e ricamo
Cavalieri di Spinete
GAL (Gruppo di Azione Locale).
Ruolo
E’ l’ente che gestirà tutta la Strategia d’area. Al suo interno sarà creata un’apposita
struttura tecnico-amministrativa per la gestione della Strategia d’area.
Direzione Generale della Giunta Regionale
Direzioni di Servizio competenti per Materia (Salute, Scuola, TPL) e attività / misure del
POR FESR-FSE e PSR Molise 2014-2020.
Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici –Area Sviluppo Locale
L’ASREM è coinvolta in quanto gestisce direttamente tutte le attività legate
all’assistenza infermieristica sul territorio oltre a quelle più innovative legate alla
teleassistenza e telemedicina.
Gestione interventi per il miglioramento dei servizi scolastici
Laboratori per la valorizzazione aree archeologiche e patrimonio storico culturale
Supporto scientifico e attività di ricerca sul territorio.
Progetto pilota “Valore Molise”
sviluppo e alla conservazione delle Aree Interne con particolare riferimento ai paesaggi
rurali e forestali ed alle problematiche territoriali, incluse quelle storiche, istituzionali,
giuridico-economiche e di pianificazione territoriale, attraverso la messa a punto di
modelli operativi integrati e finalizzati alle peculiarità dei conte
sti regionali italiani.
Agenzia Viaggi - Genealogista
Favorire la scoperta del Molise e idel suo grande e ricco patrimonio culturale.
Promozione di attività di valorizzazione,studio, ricerca e divulgazione relative al
patrimonio ambientaledel Molise
Supporto e coordinamento iniziative turistiche legate al tema del “cammino”
Attività sportive area Matese
Sport outdoor – mountain bike
Promozione di attività di valorizzazione,studio, ricerca e divulgazione relative al
patrimonio culturale del Molise
Promozione del territorio e dello sviluppo turistico e culturale.
Valorizzazione antiche tecniche di ricamo, colorazione naturale tessuti, impresa sociale
Attività a cavallo di tipo turistico, ludico, sportivo e terapeutiche
coinvolto in per le azioni riguardanti L’approccio Leader per le aree interne e le altre
misure del PSR
6
Preliminare di Strategia Area Matese
Protagonisti / Centri di
competenza
CONI / Federazioni sportive
13 agosto 2016
Ruolo
organizzazione di eventi e manifestazioni turistiche da inserire in un piano di marketing
dell’area del Matese
Le diverse associazioni di categoria(Confindustria, CNA, Associazione agricoltori,
ecc.) dovranno essere coinvolte nei progetti del settore.
Associazioni delle imprese
Il preliminare di strategia quindi indirizza la riflessione sulla sperimentazione di nuove forme di
cooperazione pubblico privato per la gestione e la valorizzazione delle risorse. L’obiettivo è quello di
fornire un punto di riferimento chiaro sia nell’azione di presidio del territorio, sia nelle funzioni di
promozione e supporto allo sviluppo. L’innovazione è la chiave di volta, ma essa necessita di collaborazioni
con centri di ricerca, esperti, centri di competenza, esperienze da altri territori.
AMBIENTE E NATURA
AMBIENTE E TERRITORIO
AGRICOLTURA
TURISMO
BENI CULTURALI
Educazione ambientale
Gestione innovativa del territorio
Banca della terra
Reti di imprese agricole e filiere produttive
Associazioni Fondiarie
Turismo outdoor - Valorizzazione e fruizione degli attrattori
culturali e ambientali dell’area del Matese
I sentieri del Matese e il turismo esperenziale dei cammini
Distretti culturali
1.3 Gli interventi di sviluppo locale
La capacità del territorio di svilupparsi e conservarsi nel tempo mantenendo l’identità si fonda sul
presupposto che solo una nuova relazione co-evolutiva fra abitanti/produttori e luoghi sia in grado,
attraverso forme condivise e comunitarie di cura dei valori patrimoniali riconosciuti come beni comuni, di
determinare equilibri durevoli fra insediamento umano e ambiente, riconnettendo nuovi usi, nuovi saperi,
nuove tecnologie alla sapienza ambientale storica.
La strategia dell’Area Matese è quindi fondata sia su elementi di tipo contenutistico che su aspetti di
natura metodologica, integrati tra loro.
.
In tal senso si reputa importante intervenire specificatamente sui seguenti driver di sviluppo:
 accrescere la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini;
 rafforzare i modelli di gestione;
 favorire processi di cooperazione ed l’integrazione dell’ offerta;
 ampliare la fruibilità dei luoghi in termini di accessibilità e offerta di servizi;
 sostenere l’innovazione e la formazione;
 supportare i servizi alle comunità locali nel presidio del territorio (servizi scolastici, assistenziali,
mobilità, ecc.)
A fronte di tali obiettivi si declinano le seguenti azioni per lo sviluppo.
A. Partecipazione e condivisione: le “Officine della socializzazione”.
Obiettivo dell’azione è rafforzare la conoscenza e percezione del territorio e delle risorse del Matese da
parte delle comunità che vivono e operano nell’area. A questo scopo la realizzazione di “officine della
socializzazione” (a partire dai centri di aggregazione esistenti) prevede l’attivazione di centri di creatività,
di aggregazione sociale e di coinvolgimento in attività culturali, didattiche e manuali, lavorando sulla
7
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
narrazione dei luoghi, sulla trasmissione dei saperi e della cultura locale materiale/immateriale, sui beni
culturali del territorio. Le officine saranno il luogo in cui ci si confronta e si immagina il futuro.
Lo strumento di lavoro individuato sarà la “mappa di comunità “ con cui gli abitanti di un luogo hanno la
possibilità di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, i saperi che desiderano trasmettere alle nuove
generazioni. La “mappa” evidenzia il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore
al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e come vorrebbe che
fosse in futuro. La mappa accresce la consapevolezza che il territorio contiene un patrimonio diffuso, ricco
di dettagli e soprattutto di una fittissima rete di rapporti e interrelazioni tra i tanti elementi che lo
contraddistinguono. La mappa è un processo culturale. 1
I laboratori saranno organizzati in modo da rendere protagonisti tutte le generazioni: i ragazzi in forte
connessione con le attività scolatiche, gli anziani quali depositari della momeria dei luoghi, i giovani
ricercatori (stagisti, borsiti, tesisti) dell’Università quali facilitatori. I laboratori dovranno far emergere le
idee che hanno in mente i cittadini, gli operatori, le imprese, in modo da far crescere la fiducia, l’impegno
ed il coinvolgimento, premessa indispensabile per la nascita di un “ecosistema” innovativo.
I risultati saranno pubblicati su un sito web al fine non solo di veicolarli verso l’esterno ma anche per
promuovere (blog, geomapping, etc.), dinamiche di interazione intorno al progetto del comprensorio.
Le Officine di socializzazione podurrano nuova documentazione di base del territorio di riferimento in
grado di alimentare un sistema informativo innovativo fondamentale per una valutazione costante e
dinamica dell’evoluzione sostenibile.
B. Reti di imprese, filiere produttive e sostenibilità ambientale
La costruzione di una rete delle piccole e medie imprese (agricole,artigianali, turistiche e commerciali),
rappresenta una precondizione importante per attivare una nuova generazione di prodotti e servizi. I
processi produttivi non si basano più solo sulla trasformazione di materie prime in prodotti materiali, ma si
basano sulle idee e sui processi cognitivi che l’uomo è in grado di sviluppare tramite l’apprendimento
costante, per cui la priorità assoluta, per coglierne le potenzialità delle trasformazioni in atto, è quella di
promuovere “luoghi” intelligenti in grado di promuovere creatività, idee, progetti, accompagnamento alle
start up.
Nuove forme di integrazione, nuovi prodotti e soprattutto nuove attività, sintesi intelligente delle abilità
professionali realizzative con l’inedita creatività dell’economia digitale. Un nuovo sistema locale
multifunzionale con integrazioni inedite tra artigianato e agricoltura di precisione in un contesto
paesaggistico di qualità è il nostro obiettivo.
Le nuove attività saranno sempre più una sintesi tra le abilità professionali storiche e le nuove tecnologie a
ricerca avanzata. Si pensi alle potenzialità delle prototipazioni virtuali a servizio per le imprese (artigiane in
primis) in grado di esaltare la bellezza estetica dei manufatti con la bravura professionale e la creatività di
tanti giovani talenti spesso dispersi nei singoli comuni senza opportunità di esprimere le loro potenzialità.
Prodotti “on demand” diventerebbero così sempre più accessibili.
I giovani devono approcciare all’agricoltura 4.0 nella consapevolezza che le innovazioni in agricoltura si
determinano inserendo il sistema tradizionale in un contesto nuovo, utilizzando il digitale e le sue
peculiarità per creare un sistema che generi nuove opportunità di reddito.
Molti beni (contenitori, attrezzi ecc.) possono diventare la base di una nuova integrazione tra agricoltura,
turismo e artigianato. Le aziende opportunamente monitorate e con ipotesi collaudate di innovazione e
sviluppo potranno essere supportate in maniera mirata. In questo modo si determineranno le condizioni
La mappa di comunità quale approccio qualitativo all’oservazione dei luoghi in ambito demo-etnoantropologico, o in quelle ricerche che in ambiente anglosassone definiscono Heritage Studies, nasce
storicamente in Inghilterra grazie all’ass.ne Common Ground (www.commonground.org.uk) e arriva in Italia ad
inizio anni duemila. Per una generale intorduzione si può consultare il link www.mondilocali.it
1
8
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
per una migliore qualità progettuale e un indubbio miglioramento dell’analisi costi-benefici degli
interventi.
Ulteriore scelta strategica coerente con i programmi operativi regionali è quella di promuovere la
sostenibilità ambientale delle imprese e dei processi produttivi, dell’autoproduzione di energia ed
efficientamento degli impianti e delle strutture.
C. Agricoltura (multifunzionalità, zootecnia, produzioni agro-alimentari)
L’attenzione è alle produzioni tipiche locali (agricole ed agroalimentari) che hanno una certa notorietà e
considerazione nei consumatori (i formaggi, gli ortaggi ecc). Una forte criticità è che le produzioni sono
distribuite tra piccoli produttori non molto inclini a collaborare tra loro ed in particolare sulla
commercializzazione.
La multifunzionalità delle imprese agricole non è stata sufficientemente adottata dalle imprese agricole
presenti nell’area e va pertanto stimolata e promossa in relazione alle diversificazioni di maggior interesse
quali l’agriturismo, la produzione di energia, fattorie didattiche, attività ricreative e sociali, artigianato.
La strategia del Matese intende sostenere le produzioni locali di qualità (agricole e lattiero-casearie, carne,
tartufo etc.) e promuovere una economia diversificata, integrata e innovativa. I segni di questa positiva
evoluzione già si osservano in particolare per iniziative di giovani e donne pur rimanendo queste però
molto marginali e quindi da supportare con assistenza tecnica e finanziaria.
L’iniziativa dovrà anche aiutare il recupero e la sperimentazione di cultivar antiche (canapa, farro,
zafferano) la produzione di cultivar trascurate (topinambur, prugnolo, erbe officinali), la produzione
biologica degli asparagi selvatici, dell’aglio molisano ed altro ancora. A questo obiettivo sono chiamati a
concorrere servizi di assistenza tecnica, informazione e accompagnamento (anche con l’apporto di CIA,
Coldiretti, ARSARP, GAL e con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi del Molise) sia sugli
strumenti di accesso al credito (Finmolise, Banca Etica) sia per intercettare gli aiuti del PSR.
Nella trasversalità tra produzioni agricole ed agroalimentari locali, trasformazioni, offerta turistica e
ristorazione si possono trovare spazi per sviluppare attività con ricadute sociali importanti. Gli obiettivi di
sviluppo che si intendono perseguire consisteranno allora anche nel supporto ad iniziative in grado di
rinnovare, ammodernare e integrare la vocazione turistica dei luoghi, legate all'ospitalità, alla ristorazione,
alla valorizzazione e vendita dei prodotti del territorio.
I produttori agricoli e zootecnici saranno aiutati a diversificare le produzioni producendo ricchezza
integrativa come hanno saputo fare ad esempio due giovani molisani: “Molise goloso” a Montagano e
“terra madre” a Fossalto2.
Una ipotesi su cui lavorare per aumentare l’aggregazione tra operatori economici è la creazione di distretti
rurali, fisici e virtuali, che sostengano la collaborazione tra piccoli imprenditori e ne aumentino la
competitività supportandoli nella commercializzazione, nell’innovazione di prodotto e nei servizi di
supporto (contabilità, accesso al credito, aspetti legali).
La banca della terra: ci sono molte terre abbandonate di proprietà dei Comuni, che possono fornire
l’occasione di un ingresso di giovani spesso laureati desiderosi di tornare a investire nella terra. La legge
regionale sulla banca della terra manca degli strumenti di attuazione affidati all’ARSARP a cui chiediamo di
avviarne l’adozione proprio nel Matese. La banca della terra ma soprattutto il suo utilizzo consente la
nascita di nuove imprese agricole e/o la disponibilità di terre ulteriori per le aziende agricole esistenti, che
incontrano un ostacolo spesso insormontabile nella disponibilità di terreni agricoli che difficilmente
vengono dati in affitto (retaggio negativo dei famigerati patti agricoli). Le amministazioni locali possono
avviare anche indipendetemente dalla legge regionale attività di valorizzazione dei terreni incolti ed
abbandonati di proprietà comunale.
2
Il titolare di Molise Goloso, piccola azienda di montagano che corrispondendo agli agricoltori un prezzo superiore a quello di mercato, li
impegna a conferire solo il pomodoro di Montagano che viene analizzato e certificato. A Fossalto, il titolare di “Terra Madre” ha
diversificato la sua produzione agricola tradizionale (cereali) verso erbe officinali poi lavorate, farro di alta qualità, topinambur e altro.
9
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
D. Il turismo lento ed esperenziale, “outdoor”
Il turismo “outdoor”, lento ed esperenziale, è un asse di sviluppo territoriale importante che la strategia
intende sostenere. Strutturare il Matese quale meta turistica con la possibilità di vivere e apprezzare
paesaggi e contesti di grande valore non contrasta con la loro salvaguardia. La scelta di proporre un
modello di soggiorno improntato al turismo lento, esperienziale e dello svago, che esalta la naturalità e
l’accessibilità dei luoghi và in questa direzione. Sviluppare la cultura dell'accoglienza implica che le
comunità locali devono diventare attori attivi e partecipi. La comunità deve arrivare alla consapevolezza di
essere elemento di trasmissione di conoscenze, di informazioni, in una parola protagonisti di una cultura
dell’accoglienza ed allo stesso tempo custodi dei luoghi e garanti di uno sviluppo sostenibile per il
territorio.
Si è deciso di puntare su nicchie definite come quella dei “cammini laici”, sul turismo esperienziale e “del
cuore” arricchite dall’offerta di attività sportive all’aperto, quindi a basso impatto ambientale. Un turismo
fortemente connesso al patrimonio culturale e ambientale dell’area (il tratturo, i siti speleologici, i luoghi
dei briganti, Altilia, l’oasi di Guardiaregia, Castelpetroso, Santa Maria del Molise etc..).
La scelta è coerente con le decisioni della Regione Molise e dei Comuni del Matese di aderire anche al
network della Via Francigena del sud (di recente ufficialmente riconosciuta dal MIBACT), l’area infatti è
attraversata totalmente dal cammino che da Castelpetroso giunge a Cercemaggiore ed è caratterizzata
dal tratturo.
Partecipando a queste aggregazioni si entra in circuiti ampi, e in una varietà di iniziative che rafforzeranno
questo segmento turistico che dovrà poter contare, infine, sulla dimensione sociale..
Le azioni di supporto riguarderanno diverse azioni integrate.
Così sarà per la sentieristica e la segnaletica, la viabilità minore e i percorsi, i servizi, la predisposizione di
mappe sia cartacee che digitali di tutto il territorio. L’organizzazione di un’offerta mirata, che affianchi il
visitatore dall’accesso all’informazione tramite web, ai servizi ricettivi, alla comunicazione e fruibilità degli
itinerari e del valore ambientale. Questo rinnovamento necessario rappresenta una specifica azione di
sviluppo sulla quale alcuni operatori già intendono investire per ammodernare e sviluppare le loro proposte
di soggiorno.
La qualità dell'offerta turistica impone di operare sull’accessibilità territoriale interna.
I sentieri già presenti, saranno migliorati e messi in sicurezza, la segnaletica in via di allestimento,
completata.
Per avere un personale qualificato in grado accogliere ed accompagnare il turista nelle escursioni, nelle
esplorazioni in grotta, nei percorsi tematici e sensoriali organizzeremo percorsi formativi, aggiornamento
per le guide, corsi di cucina e di lingua inglese. Ma anche incentivi alle imprese per dotarsi di un sito web e
presentarsi alle grandi piattaforme (expedia, trip advisor ecc.), potenziare l’offerta diversificandola sulle
attività outdoor (ciclismo, ippoturismo, mountain bike, escursionismo ecc).
La capacità ricettiva dell’area è insufficiente, bisognerà investire sugli agriturismi, i B&B, le strutture di
turismo rurale, case in affitto, etc. Il nostro target di riferimento non è particolarmente esigente.
Per loro il soggiorno, la residenza in uno dei tanti borghi o masserie, può essere una esperienza unica ed
originale. Gli spazi fisici su cui lavorare sono quelli già esistenti e in particolare le case dei centri storici non
utilizzate, gli edifici pubblici non utilizzati, le masserie.
Alcuni comuni comem
Roccamandolfi,
hanno svolto una prima ricognizione
degli edifici e degli
spazi utilizzabili come residenze, altri comuni possono fare la stessa cosa facilmente.
Agiremo anche sugli spazi ed immobili “non residenziali” per rivitalizzare i piccoli comuni del Matese, un
esempio da
indagare
bene
e
nel
caso
da
riproporre,
è
quello
in
cui
si
prevede che comuni e privati mettano a disposizione spazi da riempire con
iniziative,
idee e progetti.
Chiunque, rispondendo ad una manifestazione di interesse potrà proporre e gestire attività
come negozi temporanei, laboratori, installazioni, degustazioni, attività culturali, artistiche e artigianali.
10
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
Questa
pratica
incoraggia un’innovativa gestione pubblico‐sociale degli spazi, attivando
reti locali, energie e progettualità. Un esempio di successo in tal senso è stato realizzato di recente a
Civitacampomarano con l’iniziativa di Street Art.
E’ necessaria una promozione territoriale intelligente ed efficace a sostegno del turimo. Sappiamo che
essa comporta investimenti ingenti. Si decide allora di puntare sull’organizzazione di educational destinati
a blogger, tour operator italiani e stranieri e stampa specializzata che possono efficacemente promuovere
la conoscenza dell’area matesina e incrementare le presenze.
In questa prospettiva si muove anche la volontà di affidare ad un unico soggetto la comunicazione per
sviluppare una promozione turistica dell’area con l’utilizzo delle nuove tecnologie (ad esempio app e
portale dell’area integrato con quello regionale) Questo ruolo potrà essere assolto dalle unioni dei comuni,
insieme a rappresentanze degli operatori del settore ed esperti. Essa oltre alla promozione territoriale
dovrà lavorare in particolare all’adozione di specializzazione e protocolli di qualità.
Lo sviluppo dell'offerta turistica non può prescindere dal miglioramento (e spesso dalla creazione)
di una rete di servizi essenziali come un centro di informazione e accoglienza turistica, prenotazione,
noleggio di attrezzature per esperienze outdoor, guide ecc.
Anche il commercio di prossimità (che rischia di scomparire) sarà coinvolto nella rivitalizzazione
dell’economia locale anche per scongiurare ulteriori disagi dei residenti, in particolare degli anziani.
In qualche caso si punterà sui centri commerciali naturali (market farm) da realizzare
in collaborazione tra commercianti,
imprese
agricole e artigiani
e
servirà
a
rispondere
anche alle esigenze della domanda turistica.
La gestione dei beni culturali e archeologici è l’altro grande tema. Vogliamo attivare un coordinamento
tra i vari soggetti istituzionali, risolvere le questioni in ordine alle competenze gestionali e sostenere la
capacità progettuale e la creazione di nuove imprese di servizio.
Altilia e il tratturo sono al centro della strategia, è un sito vivibile ed attrattivo dove ruotano persone e
idee con attività didattiche, eventi, giovani e studenti che lavorano negli scavi. Altilia offre molte
potenzialità su cui lavorare come ad esempio le case e i depositi che possono essere adibiti a mercato per
prodotti agricoli, laboratori di cucina storica pensando anche al coinvolgimento diretto delle due famiglie
presenti nel sito con la loro attività agricola. Vogliamo coordinare le iniziative con la Sovraintendenza,
coinvolgendo le persone disposte ad investire con risorse e progettualità e aprire un dialogo
attorno all’uso del patrimonio per lo sviluppo dei progetti nel tempo.
La creazione di imprese culturali e turistiche deve superare idee obsolete e imitazioni senza personalità.
Il tema riguarda tutti i beni culturali sottoutilizzati del comprensorio mobilitando e
sollecitando le idee degli operatori culturali, associazioni, giovani, creativi e tutti quelli che
sono desiderosi di impegnarsi nella gestione dei beni. Si partirà dalla ricognizione di chi è già attivo nel
settore assicurando loro attenzione ed agibilità anche con il possibile coinvolgimento di chi ha esperienza
nel settore: esperti in “progetti per lo sviluppo locale a base culturale” e che potranno portare competenze,
contaminazioni
virtuose,
sperimentazioni,
azioni innovative di
stimolo alla produzione culturale e alle nuove imprese creative.
Si avverte la necessità di sostenere le poche imprese culturali esistenti e quelle che si auspica potranno
nascere con consulenze specialistiche capaci di confererire loro un carattere imprenditoriale proprio delle
imprese e non delle pro loco.
1.4 Gli interventi sui servizi essenziali: salute
1.4.1 Sistema Salute
Un efficace sistema - salute vicino, accessibile e di qualità, sarà fondamentale nel la nostra area per
assicurare il mantenimento delle piccole comunità sui territori e per promuovere pratiche partecipative che
valorizzino le reti informali di solidarietà (un welfare dimensionato alle peculiarità di una specifica
11
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
comunità), anche attraverso la sperimentazione di azioni innovative e nuovi percorsi diagnostici,
terapeutici e assistenziali ( la telemedicina, il controllo visivo e altro), sfruttando anche gli interventi in
corso di realizzazione da parte della Regione per il telesoccorso e l’Assistenza Domiciliare Integrata - ADI).
In generale, le criticità emerse nell’area esprimono margini di potenziamento nell’erogazione di servizi
afferenti a livello distrettuale, con particolare attenzione all’offerta di servizi rivolti alla popolazione
anziana, cui corrisponde un elevato elevato tasso di ospedalizzazione evitabile (pari a 651,7 a fronte di un
dato regionale di 543,6 e un valore atteso LEA di 570,0). L’elevato ricorso a ricoveri evitabili segnala la
necessità di una specifica attenzione alla presa in carico delle persone in condizioni di cronicità, in modo
che possano evitarsi complicazioni e ricorso all’ospedale.
Nell’area si registra una forte incidenza delle affezioni dell’apparato circolatorio, ma è già previsto nel
piano operativo un sistema ICT medicale che va a contemplare anche la telecardiologia.
Forte è l’attenzione posta anche dall’amministrazione regionale verso le problematiche connesse ai livelli
di salute, soprattutto riguardo alle patologie più ricorrenti sul territorio regionale che comprendono le
malattie cardiovascolari (46%), i tumori (25%), le patologie dell’apparato respiratorio (7%), le patologie
dell’apparato digerente (6%) il diabete, insieme al sistema nervoso e alle psicosi (4%).
Nell’area in esame, anche in relazione alle attuali abitudini alimentari, c’è anche un’incidenza della
ipercolesterolemia familiare.
Il processo di riconfigurazione organizzativa di tutta la rete territoriale e ospedaliera prevista per l’area del
Matese, nell’ambito del programma operativo sanitario, impone l’attivazione di un’offerta di servizi più
territorializzati anziché ospedalocentrici, in grado di fornire risposte in linea con il principio di
umanizzazione delle cure e dell’empowerment del paziente.
I modificati bisogni di salute correlati con l’invecchiamento della popolazione, la necessità di spostare
l’erogazione dei servizi sanitari dall’ospedale al territorio, privilegiando ove possibile il domicilio del
paziente, l’esigenza di migliorare i processi organizzativo-gestionali a supporto della continuità di cura,
nonché le conseguenti ricadute in termini di sostenibilità dei servizi sanitari nazionali, rappresentano una
sfida perseguita a livello regionale nell’ambito del “Piano agenda digitale per la salute” in corso di
elaborazione nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3).
Alla luce delle analisi sullo stato di salute dei cittadini dell’area del Matese e dei principali indicatori rilevati
in sede di istruttoria si individuano le seguenti azioni per il miglioramento dei servizi sanitari dell’area:
1) Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC);
2) Interventi di educazione alimentare e di empowerment del paziente per la promozione della salute
e del benessere psico-fisico;
3) Organizzazione di una rete di operatori per il ritiro dei prelievi e la consegna dei farmaci per
superare il grande isolamento degli anziani e dei malati cronici;
4) Modello sperimentale di assistenza domiciliare con telemedicina per il trattamento dei pazienti
affetti da scompenso cardiaco cronico.
1.4.1.1 Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC)
In sinergia con gli interventi di potenziamento del servizio domiciliare attivati dall’amministrazione
regionale nell’ambito del “Piano di azione Obiettivi di Servizio” si intende sviluppare un modello innovativo
di presa in carico e di supporto anche attraverso l’istituzione di una nuova figura professionale, quella
dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC) che opera a supporto della popolazione dell’area, in particolare
di quella anziana e dei malati cronici, ed è in grado di svolgere a tempo pieno una funzione di raccordo tra
l’anziano e/o i malati cronici, la sua rete familiare e i diversi professionisti o punti di erogazione di
prestazioni sanitarie3.
3
MMG (Medici di Medicina Generale), specialisti, ospedali, farmacie, ecc. ma anche enti, associazioni, privato sociale, ecc. che promuovono
attività di inclusione e di promozione della salute e del benessere psico-fisico.
12
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
Prendere a cuore l'utente nel suo specifico bisogno di salute nel sistema sanitario odierno equivale a
scommettere e a lavorare fattivamente sul percorso quotidiano della persona, facendosene carico non
soltanto nell'acutizzazione della necessità fisico - psichica manifesta ma maggiormente nel processo di
vita che coinvolge luoghi, spazi, cultura, persone, abitudini proprie del soggetto. Questo si traduce in
termini di assistenza personalizzata individuale, in cui il professionista entra nella sfera più intima
dell'utente e ne sostiene il passo/ritmo, in particolare per far fronte alla cronicità dell'evento e per aiutarlo
a convivere con tale cronicità ogni giorno. Vengono quindi interessate tutte le fasi del processo
assistenziale in larga durata e ampio spettro, non esaudendosi affatto con la dimissione ospedaliera ma
anzi impreziosendo l'assistenza domiciliare e ambulatoriale, quindi a pieno supporto e totalmente a
disposizione dell'utente, riducendo l'ospedalizzazione e i ricorsi al Pronto Soccorso, in riferimento ai Codici
Bianchi.
L’infermiere di comunità è un professionista che opera a supporto della popolazione, in particolare di
quella anziana e dei malati cronici, ed è in grado di svolgere a tempo pieno una funzione di raccordo tra
l’anziano e/o i malati cronici, la sua rete familiare e i diversi professionisti o punti di erogazione di
prestazioni sanitarie. L' Infermiere di Famiglia risponde con un lavoro non solo di Welfare circolare ma
soprattutto di prossimità.
Egli può contribuire ad aiutare gli anziani del territorio e le persone affette da gravi patologie a vivere
autonomamente presso il proprio domicilio, offrendo risposte importanti e autonome ai problemi della
CRONICITA' e della FRAGILITA', attraverso:
● la definizione di un profilo individuale dei bisogni;
● il supporto alle comuni attività di vita quotidiana;
● il monitoraggio di indicatori di salute (PA, glicemia, ecc.);
● l’affiancamento del MMG o dello specialista nella compliance del paziente al percorso
diagnostico-terapeutico identificato;
● la promozione ed il supporto all’utilizzo di eventuali dispositivi e soluzioni tecnologiche
(domotica, telemedicina, ecc.);
● la prevenzione di complicanze e ricadute di patologie pregresse o in corso;
● migliorare gli interventi di prima assistenza per ridurre i tempi di ospedalizzazione;
● la prevenzione di incidenti domestici e la promozione dell’inclusione sociale.
L’Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Comunità consente di potenziare il servizio
domiciliare di assistenza socio sanitaria per i cittadini anche in relazione alla creazione di un team
composto da diverse figure (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, specialisti
territoriali e ospedalieri, assistenti sociali ecc.) in una logica di collaborazione e corresponsabilità del
percorso del paziente con patologia cronica, individuando il soggetto responsabile della gestione del
percorso di cura.
Per l’area del Matese sarà previsto, inoltre, che almeno uno degli infermieri svolga la funzione di “care
management”, organizzando il richiamo periodico dei pazienti, mantenendo il collegamento diretto con il
“tutor” ospedaliero, con la rete che si crea (utente, famiglia, caregiver, specialisti), organizzando la
partecipazione a programmi educativi di gruppo.
Ruolo chiave per l'Infermiere di Comunità, quindi, che intreccia l'esigenza economico - gestionale delle
Aziende a quella propriamente della persona al centro dell'assistenza, nelle sue tante sfaccettature
assistenziali che la rendono fragile, spesso non autonoma, a cui riconsegnare la personale grande dignità e
fiducia in se stessa.
Si è già detto delle criticità gestionali e organizzative che la Sanità regionale molisana sta attraversando, in
riferimento ai Piani sanitari ridisegnati e riprogettati, a fronte della carenza di disponibilità economiche
della crisi che sta investendo anche il Molise.
L'infermiere di Comunità permette di alleviare tali caratteristiche, grazie alla sua autonomia professionale
e agli spazi che va ad occupare: l'ospedale resta il centro per eccellenza dell'acutizzazione del deficit di
13
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
salute ma altre situazioni diventano totalmente gestibili dall'Infermiere in équipe, riducendo quindi le
spese vive derivanti dalla presa in carico dell'utente in struttura pubblica o privata.
Non solo tale figura può ridurre il costo dell'ospedalizzazione ma riesce addirittura ad evitarla. Se si
sottolinea l'essenza dell'infermieristica di Comunità, infatti, essa è basata sull'intervento a domicilio o
presso ambulatori infermieristici, senza ricorso ad accessi al Pronto Soccorso trasformando questi in Codici
Bianchi.
1.4.1.2 Interventi di educazione alimentare e di empowerment del paziente per la promozione della
salute e del benessere psico-fisico
L’intervento prevede l’attivazione di un processo di screening della popolazione, in particolare bambini ed
anziani, al fine di programmare attività di educazione alimentare.
In particolare considerato che nell’area del Matese si registra una forte incidenza delle affezioni
dell’apparato circolatorio e numerosi casi di obesità verranno realizzate campagne di educazione
alimentare nelle scuole e nelle famiglie con il supporto delle istituzioni scolastiche presenti nell’area con
l’obiettivo di promuovere la “buona alimentazione”, uno stile di vita sano e un invecchiamento “attivo”.
Le indagini sugli stili di vita dell’infanzia (OKkio alla salute) e dell’adolescenza (HBSC: health behaviour in
school aged children), condotte in Molise nel 2014 evidenziano una situazione di rischio per la salute
derivante da comportamenti alimentari scorretti e da un’insufficiente livello di attività fisica, che si riflette
in una prevalenza delle condizioni di eccedenza ponderale maggiore della media nazionale e perduranti in
età adulta. Il Molise, infatti, si colloca al terzo posto, fra le regioni italiane, per sovrappeso e obesità dei
bambini di età 8-9 anni (40,7% Molise vs 30,7% Italia), al quinto posto insieme alla Basilicata per quanto
riguarda la fascia di età 11-15 anni (21% vs 19%), ma con marcate differenze di genere e una prevalenza
significativamente più elevata dell’eccesso ponderale fra i maschi rispetto alla femmine, mentre, secondo i
dati del sistema di sorveglianza PAS-SI del periodo 2012-2015 i valori complessivi dell’eccesso ponderale
nella popolazione adulta sono superiori alla media nazionale (47,1% vs 42%) e superiori a quelli di tutte le
Regioni per la prevalenza di obesità (13,3%vs 10,4%).
L’area matesina si caratterizza, d’altro canto, per la possibilità di fronteggiare tale situazione,
attraverso il recupero delle tradizioni alimentari del territorio, proprie di una di cucina “povera”, che
prevede l’utilizzo di ricette preparate con ingredienti semplici e genuini, secondo la tradizione locale,
evitando gli sprechi, talvolta con il ricorso a prodotti vegetali a crescita spontanea.
Le caratteristiche paesaggistiche dell’area, la relativa scarsità del traffico veicolare e la presenza di
dislivelli altimetrici significativi, presenti nella maggior parte dei comuni del territorio possono, inoltre,
consentire il raggiungimento di livelli ottimali di attività fisica nella popolazione.
Considerato che l’acquisizione dei comportamenti favorevoli alla salute avviene fin dalla più tenera
età e che il luogo della formazione della persona e del suo carattere è per eccellenza la scuola, il progetto
prevede interventi multicomponenti e intersettoriali, nel campo dell’ alimentazione e dell’attività fisica,
quali educazione nutrizionale e al gusto, incentivazione del consumo di frutta e verdura per la merenda
scolastica, recupero di ricette della tradizione “povera” e del territorio, attraverso il coinvolgimento delle
famiglie e, in particolare, degli anziani presenti nell’area.
Il progetto, da realizzare attraverso convenzioni tra ASREM, Ufficio Scolastico Regionale e
Università degli Studi del Molise prevede la realizzazione dei seguenti interventi:
a) interventi rivolti a migliorare l’ambiente strutturale e organizzativo delle scuole mediante
la creazione o trasformazione di spazi e servizi favorevoli alla salute: mense, distributori
automatici di alimenti, orti didattici, piedibus, percorsi pedonali e ciclabili casa-scuola.
b) incontri formativi con il personale alimentarista che opera in ambito scolastico, in
collaborazione con il vicino Istituto Alberghiero di Vinchiaturo, per la stesura di menu salutari
con l’utilizzo di metodi di cottura e condimenti opportuni e per il recupero delle tradizioni
alimentari locali. Nell’ambito di tali incontri formativi saranno inseriti argomenti riguardanti la
limitazione del consumo di sale e l’utilizzo di sale iodato e l’aumento dell’offerta di alimenti
sicuri per soggetti allergici e intolleranti;
14
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
c) realizzazione di orti pedagogici e percorsi di acquisto guidati per un consumo consapevole.
Verrà formalizzata la collaborazione con fattorie didattiche e imprese agricole e di trasformazione,
localizzate nell’area del Matese per la valorizzazione quelle produzioni locali, nell’ottica della stagionalità
e sostenibilità, alla base della piramide alimentare mediterranea.
Si favorirà l’incremento dell’abitudine ad andare a scuola a piedi ed il gioco all’aria aperta, l’utilizzo
di spazi pubblici quali cortili e palestre, in collaborazione fra Servizio di Prevenzione Regionale, ASReM,
istituzioni scolastiche, Enti locali, famiglie, insegnanti e studenti.
La popolazione adulta, in particolare quella delle fasce di età più anziane, sarà attivamente
coinvolta nella realizzazione delle attività del progetto: dalla coltivazione degli orti didattici
all’accompagnamento dei ragazzi nel piedibus.
Le Amministrazioni locali verranno sensibilizzate all’individuazione di percorsi per gruppi di
cammino, nordic walking, ecc. accessibili alle diverse fasce di età, al fine di favorire l’interazione fra le
diverse generazioni e l’invecchiamento attivo, oltre alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e
culturale dell’area.
Con la finalità di realizzare la piena integrazione della popolazione straniera presente sul territorio,(circa il
2,4%, secondo i dati ISTAT del 2011) e di combattere le disuguaglianze di salute, verrà realizzato il
confronto fra i diversi modelli alimentari sia nei percorsi scolastici, sia nell’ambito delle attività svolte in
collaborazione con l’istituto alberghiero, sia in manifestazioni pubbliche con degustazione dei piatti
tradizionali delle diverse culture gastronomiche.
Saranno rese disponibili ,inoltre, in più lingue, le informazioni relative a corrette abitudini alimentati e stili
di vita salutari.
1.4.1.3 Modello sperimentale di assistenza domiciliare con telemedicina per il trattamento dei pazienti
affetti da scompenso cardiaco cronico”)
Il progetto proposto si inserisce nella linea strategica per la cura dello scompenso cardiaco adattata alla realtà regionale del
Molise. La regione caratterizzata da un età media superiore rispetto alla media nazionale tale problematica assume importanza
di rilievo.
Dall’analisi dei dati del Ministero della Salute relativi al rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero (anno 2010) in
Molise si è registrata nel 2010 la peggiore performance italiana nella gestione dello scompenso cardiaco: con il tasso di ricovero
più elevato sia per la fascia di popolazione 75-84 anni (24.3 ricoveri per 1000 abitanti) che per quella 65-74 anni (8.1 ricoveri per
1000 abitanti), il maggior peso regionale della degenza ospedaliera per scompenso acuto ed il maggior “costo” per residente
(14.9 euro) (confrontato con quello più virtuoso della Valle D’Aosta (Euro 5.5).
Inoltre l’analisi accurata dei dati amministrativi evidenziano alcuni elementi di notevole interesse epidemiologico gestionale che
verranno utilizzati per il disegno del progetto proposto:
il ricovero di un paziente con scompenso acuto viene effettuato solo nel 22% dei casi in strutture di cardiologia,
mentre in oltre il 70% dei casi la gestione dei casi è a carico della geriatria o dei reparti di medicina.
La percentuale di trattamenti raccomandati dalle linee guida risulta essere lontana dall’ottimale.
La probabilità di riospedalizzazione nell’anno successivo al ricovero è elevatissima (circa il 60%), con la probabilità per
ogni paziente di essere ricoverato almeno 2 volte nel corso dell’anno di osservazione.
OBIETTIVI
Il progetto si propone di creare un modello sperimentale per l’assistenza dei pazienti affetti da scompenso cardiaco integrata
con il territorio nell’ AREA 1 del Matese al fine di formalizzare un percorso diagnostico-terapeutico per lo scompenso adattato
alle caratteristiche demografiche e geografiche dell’AREA 1.
L’AREA 1 farà riferimento alla UOC di Cardiologia dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso (centro “Hub”), per il monitoraggio e
la cura dei pazienti affetti da scompenso cardiaco mediante sistemi di telemedicina e trasmissione di segnali bioumorali
direttamente dal paziente stesso (“Home Monitoring”). Tale sistema, attraverso il monitoraggio e la trasmissione di dati
bioumorali (ritmo cardiaco, frequenza, pressione peso, acqua corporea) permetterà il monitoraggio dello stato di salute dei
pazienti con scompenso cardiaco consentendo di effettuare delle manovre terapeutiche correttive dello stato di salute prima di
un significativo deterioramento del quadro emodinamici con conseguente nuovo accesso ospedaliero con conseguente aumento
della morbilità, mortalità ed aumento della spesa sanitaria.
Il progetto verrà attuato secondo il Chronic Care model.:
- In particolare per ogni paziente proveniente dall’AREA 1 del Matese con scompenso acuto ricoverato in ospedale in seguito ad
un evento acuto verrà compilata una specifica scheda denominata appunto”scheda scompenso”. La scheda oltre ai dati
15
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
anagrafici, comprenderà alcuni parametri clinici, strumentali ed ematici oltre al numero di ricoveri per scompenso cardiaco nei
sei mesi precedenti, sulla cui base verrà individuato il reparto più adeguato per il paziente. La “scheda scompenso” seguirà il
paziente nel reparto di trasferimento dove verrà completata con ulteriori dati. Duplice lo scopo: da un lato identificare parametri
condivisi e standardizzati di stabilità e di dimissibilità del paziente, dall’altro condividere le informazioni necessariamente
presenti nella relazione di dimissione per il medico di medicina generale. Sulla base della scheda, in fase di pre-dimissione, verrà
quindi calcolato il profilo di rischio del paziente in modo da individuare in quale categoria si posiziona. Nel gruppo A (basso
rischio), nel gruppo B (rischio intermedio); o nel Gruppo C (alto rischio). Al momento della dimissione dall’ospedale, quindi la
scheda verrà inviata (via telematica) al medico di medicina generale che quindi, sulla base del grado di rischio di ricaduta,
decide quale percorso di assistenza attivare. Per i pazienti ad alto rischio verrà definito un programma di monitoraggio
infermieristico domiciliare e di controlli clinici pianificati dal medico di medicina generale.
- verrà creato un nuovo percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per lo scompenso cardiaco adattato al territorio
dall’AREA 1 del Matese mediante gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri. In quest’ambito,
verrà sperimentata la possibilità di differenti regimi di trattamento del paziente come l’ospedalizzazione a domicilio (modello
già sperimentato con successo nella Regione Piemonte), come modalità alternativa o aggiuntiva rispetto al ricovero ordinario.
-saranno coinvolte le associazioni di Volontariato con programmazione di corsi di formazione con l’obiettivo di offrire supporto a
domicilio in particolare alle famiglie più fragili;
- saranno coinvolti nel processo assistenziale diagnostico e terapetutico i medici di medicina generale, ed i cardiologi del
territorio e dei distretti sanitari, programmando corsi di aggiornamento e di formazione per l’assistenza ed il monitoraggio
seguendo la strategia di rete proposta dal progetto in questione;
- sarà coinvolto il personale sanitario non medico delle strutture ospedaliere ed ambulatoriali ad effettuare azioni di
“counseling” verso i pazienti e le famiglie mirati alla comprensione della strategia terapeutica (assunzione dei farmaci, in
particolare dei diuretici, comprensione dell’importanza dell’automisurazione di alcuni elementari parametri vitali come peso
corporeo, pressione arteriosa e frequenza cardiaca);
- i dati raccolti verranno inseriti in un apposito database Regionale costituito da una serie di archivi elettronici collegati in grado
di incrociare dati e fornire informazioni relativamente a: assistenza sanitaria prestata dal Sistema sanitario Nazionale (SSN),
dati demografici e amministrativi, diagnosi di dimissione dopo ricovero, dati di prescrizioni farmaceutiche, dati su prestazioni
ambulatoriali ed in emergenza, dati di costo nella prospettiva SSN.
TEMPI DI ATTUAZIONE (CRONOPROGRAMMA) Entro 3 mesi dall’inizio: creazione del “centro Hub” presso l’Ospedale
Cardarelli di Campobasso, istruzione attraverso corsi dedicati del personale sanitario medico (medici di medicina generale e
cardiologi del territorio) e del personale sanitario non medico e volontariato.
Entro 6 mesi dall’inizio: diffusione sul territorio del programma ed attuazione del progetto con la creazione di una rete
telematica.
Entro 12 mesi: creazione di un nuovo percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per lo scompenso cardiaco adattato al
territorio dall’AREA 1 del Matese mediante gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri.
INDICATORI (di struttura, di processo, di risultato)
Di Esito Intermedio:
Diffusione sul territorio del programma ed attuazione del progetto.
Di Processo:
Creazione della rete per la cura dei pazienti dall’AREA 1 del Matese con scompenso cardiaco, raccolta dei parametri, lettura dei
dati ed interazione con i pazienti a domicilio o con i medici di medicina generale e con i cardiologi del territorio.
Di Risultato:
1) Creazione di un nuovo percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per lo scompenso cardiaco adattato al territorio
dall’AREA 1 del Matese mediante gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri. In quest’ambito,
verrà sperimentata la possibilità di differenti regimi di trattamento del paziente come l’ospedalizzazione a domicilio (modello
già sperimentato con successo nella Regione Piemonte), come modalità alternativa o aggiuntiva rispetto al ricovero ordinario.
2) Creazione di un database relativo all’AREA 1 del Matese costituito da una serie di archivi elettronici collegati in grado di
incrociare dati e fornire informazioni relativamente a: assistenza sanitaria prestata dal Sistema sanitario Nazionale (SSN), dati
demografici e amministrativi, diagnosi di dimissione dopo ricovero, dati di prescrizioni farmaceutiche, dati su prestazioni
ambulatoriali ed in emergenza, dati di costo nella prospettiva SSN.
RISULTATI ATTESI
Riduzione del tasso di ospedalizzazione, dei ricoveri impropri, del peso della degenza media e del peso economico dei pazienti
affetti da scompenso nell’AREA 1 del Matese rispetto ai dati degli anni precedenti.
Migliore impatto sociale (sia sui pazienti che sulle famiglie) nel trattamento di un importante patologia cronica molto diffusa da
un punto di vista epidemiologico soprattutto nelle fasce di età più elevate e pertanto più fragili soprattutto se inserite in un
territorio con un elevato indice di dispersione come quello dall’AREA 1 del Matese
16
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
1.4.1.4 Organizzazione di una rete di operatori per il ritiro dei prelievi e la consegna dei farmaci per
superare il grande isolamento degli anziani e dei malati cronici
Nell’ambito dell’organizzazione dei servizi al domicilio del paziente è prevista anche l’attività di ritiro dei
prelievi e di consegna dei farmaci ricorrendo alla una rete delle farmacie rurali per la consegna di farmaci o
di prodotti per l’alimentazione al domicilio del paziente o per il supporto all’espletamento di pratiche
amministrative necessarie all’assistenza sanitaria.
Le farmacie rurali, per il servizio di prossimità che erogano, rappresentano per le comunità rurali un punto
di riferimento nella garanzia della continuità assistenziale poiché spesso contribuiscono ad alleviare il peso
del vivere in località isolate dove i servizi di base, a volte, funzionano in modo discontinuo. E’ proprio per
contrastare l’isolamento delle zone rurali e garantire la fruibilità di servizi di base che sono necessarie
strategie riallocative territoriali di quanti più servizi possibili, tali da abbattere i costi del SSN,
razionalizzare le risorse ed efficentare il sistema.
Un nuovo assetto basato sulla territorialità delle farmacie offre la possibilità di ampliare e migliorare il
ruolo delle farmacie rurali.
La farmacia rurale si propone quindi come centro di riferimento, sia del SSN sul territorio che per i
bisogni del cittadino, in particolar modo per le popolazioni residenti nelle zone disagiate e poco
accessibili dell’area del Matese.
La farmacia potrà diventare un presidio nel quale il cittadino, oltre ai farmaci, trova anche una serie di
servizi aggiuntivi di alta valenza socio-sanitaria ottenendo il riconoscimento del ruolo indispensabile
all’interno del SSN e per la salute del cittadino.
I nuovi servizi che dovranno essere assicurati dalle farmacie rurali, nel rispetto di quanto previsto dal
Programma Operativo 2015-2018 e previa adesione del titolare della farmacia, saranno:
1. la dispensazione e la consegna domiciliare di farmaci e dispositivi medici necessari alle categorie
protette quale risposta alla fragilità clinico assistenziale e sociale;
2. la dispensazione per conto delle strutture sanitarie dei farmaci a distribuzione diretta;
3. la collaborazione delle farmacie alle iniziative previste dal SSR e ASReM finalizzate a garantire il
corretto utilizzo dei medicinali prescritti e il relativo monitoraggio;
4. la erogazione di servizi di primo livello attraverso i quali le farmacie partecipano alla realizzazione
dei programmi di educazione sanitaria e di campagne di prevenzione;
5. la erogazione di servizi di secondo livello rivolti ai singoli assistiti, in coerenza con le linee guida ed i
percorsi diagnostico-terapeutici previsti per le specifiche patologie in collaborazione con i Distretti
socio-sanitari;
6. l’effettuazione, presso le farmacie, nell’ambito dei servizi di secondo livello, di prestazioni
analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo;
7. la effettuazione di attività attraverso le quali nelle farmacie gli assistiti possano prenotare
prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, presso le strutture sanitarie pubbliche e
private accreditate, e provvedere al pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a
carico del cittadino, nonché ritirare i referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica
ambulatoriale effettuate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate.
Coinvolgere le farmacie rurali quale risorsa per la garanzia ed efficacia del SSR nella piena attuazione dei
servizi, previsti dalla legge, per realizzare una sostenibilità di lungo periodo e soprattutto la possibilità che
tali servizi possano essere svolti anche dalle farmacie rurali più decentrate, rappresentano condizioni
indispensabili affinché si possa parlare di servizi di qualità rivolti a tutta la popolazione e quindi di una
nuova fase di modernizzazione del servizio farmaceutico, con l’obiettivo di rendere realizzabile la qualità e
17
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
l’uniformità sul territorio delle prestazioni offerte ai cittadini e la necessità e il ruolo di nuovi interventi
infrastrutturali e di innovazione tecnologica.
Tali attività hanno lo scopo di proporre la possibilità di portare beneficio alla popolazione altrimenti
disagiata ed impossibilitata a raggiungere i centri di erogazione di servizi messi a disposizione del SSR.
1.5 Gli interventi sui servizi essenziali: Scuola
1.5.1 Scuola, istruzione, formazione
La scuola dell’area in collaborazione con le amministrazioni comunali sarà chiamata a rafforzare i rapporti
tra la dimensione scolastica e il sistema territoriale ampliando l'offerta formativa, con iniziative rivolte ad
una maggiore conoscenza e consapevolezza del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali
attraverso un Patto Scuola-Territorio, che vede nella scuola il principale centro di aggregazione e di
socialità, oltre che di formazione.
La crescita della socialità permetterà di operare meglio sull’opzione del pregio ambientale, storico e
culturale del Matese in equilibrio tra tutela dei sistemi ecologici, le attività umane e la valorizzazione
culturale. Sarà necessario l’impegno delle amministrazioni locali nella Conservazione e tutela delle risorse
ambientali
e culturali e sul recupero della naturalità, nella gestione attiva delle risorse con
una maggiore coerenza delle decisioni pubbliche (e private) alla salvaguardia del paesaggio, mobilitando
professionisti
e
testimoni
dei
luoghi,
nella
conoscenza
interpretazione
e
comunicazione dei caratteri del nostro paesaggio. In questa direzione, in collaborazione con l’Ufficio
Scolastico Regionale, saranno organizzate attività di carattere divulgativo, visite in siti naturali, interventi
di manutenzione e di educazione ambientale per residenti, ragazzi e turisti, ma anche interventi di
formazione mirati a volontari, cittadini temporanei, associazioni ambientalistiche, ecc. iniziative che
aiuteranno la pianificazione e gestione intelligente del territorio in una strategia basata su una mutua e
armonica relazione tra tutela dell’ambiente e sviluppo socio-economico sostenibile.
L’analisi sul campo ha fatto emergere uno scollamento tra l’ambiente ‘naturale’ e la sua conoscenza. E un
fattore su cui intervenire subito con iniziative specifiche. In collaborazione con le scuole vanno attivati agri
asilo/scuole, condotti da nonni e nonne agricoltori disponibili a far conoscere ai piu giovani come si pianta
e si raccoglie un ortaggio o un frutto, come influiscono le stagioni. I prodotti raccolti saranno utilizzati nelle
stesse mense scolastiche con la partecipazione sempre attiva dei ragazzi. A corredo di questa azione
saranno organizzate le visite nelle fattorie didattiche, nelle stalle, le camminate lungo i bio-percorsi, nei
campi e nei boschi.
L’offerta formativa va ampliata in quanto quella attuale tiene poco conto delle vocazioni dell’area ed è
assente un clima di interazione tra la scuola e il mondo del lavoro.
Per il territorio del Matese la scuola rappresenta la «conditio sine qua non» della strategia d’area che
consentirà di qualificare i saperi locali e le competenze per lo sviluppo attraverso il miglioramento
della didattica e la coerenza tra percorsi formativi e le vocazioni dell’area.
Dal Rapporto di istruttoria del Comitato Tecnico Aree interne emerge che “Il tema della scuola risulta essere
particolarmente presidiato nell’area del Matese nonostante alcune criticità legate alla difficoltà di
spostamento degli alunni, al forte gap tecnologico per assenza della banda larga e la bassa dotazione di servizi
per ragazzi diversamente abili. La programmazione FSC 2007/2013 ha previsto alcuni interventi specifici per il
miglioramento della dotazione scolastica: la realizzazione di un polo scolastico per i Comuni di Bojano, San
Massimo, Spinete, San Polo Matese, Campochiaro, Colle d'Anchise (entro il 2017), un secondo polo scolastico
a Castelpetroso (entro il 2017), la messa in opera di un edificio scolastico a Cercepiccola, l’avvio di lavori di
ricostruzione della palestra-edificio scolastico comprensivo “I. Volpe” a Sepino. La presenza di due poli
scolastici oltre a contrastare la frammentazione delle sedi scolastiche, delle pluriclassi e l’alta mobilità dei
docenti nella scuola di primo grado, può rispondere a una esigenza di innovazione e di sperimentazione
18
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
dell’organico funzionale. A partire da un ripensamento della docenza è infatti possibile migliorare l’offerta
formativa scolastica in risposta alla vocazione del territorio”.
L’elevato digital divide incide pesantemente sull’offerta didattica e sulla possibilità di utilizzare
pienamente le risorse infrastrutturali, caratterizzando inoltre l’isolamento delle scuole dal resto della
comunità scolastica e scientifica.
L’area matesina ha un servizio scolastico molto variegato per tipologia di scuole e per ordine di studio
ed anche di indirizzi. A Vinchiaturo c’è un servizio scolastico di tipo alberghiero4 che raccoglie un’area
molto vasta, in quanto gli altri due istituti alberghieri si trovano a Termoli e ad Agnone.
Nella scuola di Boiano ci sono diversi indirizzi di studio, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di
secondo grado, che si caratterizza per discipline liceali e per indirizzo di studio più specifico nel tecnico.
Nell’area del Matese si attesta la rete scolastica più ampia del Molise; rete che si occupa di svariati temi:
dall’educazione alla salute, ai processi di socializzazione, alla legalità. È la rete più attiva che si occupa delle
tematiche trasversali nei percorsi di crescita dei ragazzi.
La scuola rappresenta il principale centro di aggregazione e socializzazione per i giovani, pertanto
andranno realizzati progetti mirati ad affrontare il disagio giovanile.
In ambito scolastico ci sono esperienze importanti (la presenza dell’indirizzo musicale nella secondaria di
primo grado a Bojano, associazioni impegnate in ambito musicale, esperienze di coding e CLIL) e idee
progettuali (lezioni aperte, pluriclassi che investono sulla qualità della didattica, scuola itinerante, organico
di rete, progettualità innovativa alla quale legare il reclutamento dei docenti, laboratori pratici, outdoor
education) ma queste devono essere ulteriormente elaborate e necessitano di un confronto con contenuti
e contesti più maturi (molti insegnanti, per esempio, non conoscono l’esperienza di Reggio Children).
Nell’area di Boiano è presente un centro territoriale per l’inclusione che raccoglie un bacino di utenza di
giovani e non solo giovani molto ampio. L’idea è quella di realizzare, attraverso l’ufficio scolastico
regionale un “polo di inclusione”, che diventi centro laboratoriale e di attività culturali non specificamente
rivolto solo ai ragazzi ma anche agli adulti e agli immigrati con corsi di alfabetizzazione.
La realizzazione di due poli scolastici per il primo ciclo rappresenta di fatto un’opportunità non solo per
organizzare la didattica in spazi ‘nuovi’, ma anche per ripensare all’apertura della scuola e al collegamento
con realtà esterne attivando dei percorsi di studio di tipo professionale che riconducano a quel sapere e a
quelle competenze proprie di questo territorio e che si stanno perdendo. .
La concentrazione delle risorse per investimenti nell’edilizia scolastica innovativa, con una nuova
distribuzione degli spazi di apprendimento, con la ricerca di una nuova architettura degli edifici scolastici, è
funzionale al miglioramento della qualità dell’apprendimento e consente di superare i problemi legati
all’eccessiva frammentazione sul territorio degli istituti e alla necessità di costituire dei Poli scolastici che
tengano conto del bacino di utenza e di un collegato piano per la mobilità Quella del polo scolastico,
pertanto, è una risposta coraggiosa in un’area in cui è difficile organizzare servizi di trasporto, su strade che
spesso non sono facilmente percorribili soprattutto nel periodo invernale.
Alla luce delle analisi effettuate sui principali indicatori rilevati in sede di istruttoria per l’area del Matese, si
individuano le seguenti azioni per il miglioramento dei servizi scolastici dell’area:
 Organizzazione di attività laboratoriali nelle scuole nel tempo prolungato, attraverso
l’organizzazione di laboratori pomeridiani nelle scuole dei piccoli paesi al fine di favorire la
socailizzazione tra giovani, la condivisione di conoscenze e di esperienze sul sapere locale (cultura
materiale e immateriale dei luoghi) anche attraverso l’attivazione di laboratori ad hoc sui principali
beni culturali e naturali sottoutilizzati del comprensorio del MATESE;
4
L’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione I.P.S.A.R. Matese di Vinchiaturo (CB) è nato dodici anni fa e nel corso del tempo è
cresciuto molto. Ad oggi gli iscritti risultano essere circa 320 ed è collocato in un luogo che strategicamente può attirare studenti provenienti sia da
Campobasso e provincia, sia da Isernia e provincia nonché dai paesi campani confinanti con il Molise della provincia di Benevento. Tuttavia si rileva
che non sono previste fermate di tutti i bus che transitano sulla strada principale e vicina alla scuola. Ciò costituisce un forte handicap che dovrebbe
essere eliminato attraverso il miglioramento dei collegamenti stessi.
19
Preliminare di Strategia Area Matese










13 agosto 2016
Realizzazione di progetti di educazione ambientale e di tutela delle aree protette nelle scuole con
il coinvolgimento della Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi del Molise e l’Oasi
WWF di Guardiaregia, dell’Associazione italiana docenti di geografia al fine di declinare un
progetto di “educazione al territorio” di supporto anche al tema dei “cammini”;
Migliorare l’apprendimento della matematica e dell’ inglese (azione già avviata nell’amibito del
Piano di azione Obiettivi di Servizio);
Inserire nell’ambito dei POF (Piani di Offerta Formativa) le discipline sportive praticabili
nell’area del Matese (Sci alpino, sci di Fondo, equitazione, escursionismo, trekking, rafting, nordic
walking, pesca sportiva) attraverso l’attivazione di convenzioni con le Federazioni sportive e con il
CONI anche per l’organizzazione di eventi e manifestazioni turistiche da inserire in un piano di
marketing dell’area del Matese;
Mettere a disposizione delle comunità locali le sedi scolastiche, in orari extra scolastici e nei
periodi di sospensione dell’attività didattica, quali centri aggregativi per i ragazzi ed adulti.
Realizzare laboratori, campus estivi, percorsi formativi e stages. In particolare tali attività verranno
programmate con un “approccio partecipativo” principalmente nei due poli scolastici in corso di
realizzazione nei comuni di Bojano e Castelpetroso;
Potenziamento delle dotazioni tecnologiche previa verifica degli interventi per il potenziamento
dei laboratori e sperimentazioni di classi 2.0 già realizzati nell’ambito del PAR FSC e del PON
Scuola;
Dare stabilità organizzativa agli organici e ridurre l’avvicendamento dei docenti anche
prevedendo facilitazioni ed incentivi alla residenza in loco. L’idea è quella di dare punteggi
aggiuntivi (previa valutazione della performance) per i docenti, legati alla titolarità di un progetto di
“educazione ambientale” o di “scoperta di antichi mestieri”,
Orientamento scolastico mirato e collegato ad un piano di formazione adeguato e funzionale a
rispondere alle vocazioni territoriali e le potenzialità economiche dell’area nei settori
dell’ambiente, del turismo e dell’agricoltura (ad.es. per il Matese un Istituto per la produzione
casearia, la formazione di guide naturalistiche, la riqualificazione del sistema ricettivo dell’area
etc.);
Reti tra Istituti scolastici per sostenere progetti di filera (ad esempio una filiera tra l’istituto
agricolo del Fortore e quello alberghiero del Matese affinché la produzione agricola del primo
istituto possa essere utilizzata nel secondo);
Orientare la formazione professionale sui temi dell’educazione alimentare e della qualità della vita, del
turismo outdoor, della cultura dell’accoglienza, dell’ambiente, della “green economy” ;
Istituzione di percorsi di qualificazione coerenti con le vocazioni del territorio.D’intesa con la
regione e sulla base di un’attenta mappatura dei bisogni e della domanda possono essere attivati
percorsi di qualificazione da ricondurre al sistema di sussidiarietà integrativa.
Di seguito si riporta una prima selezione degli indirizzi previsti nel repertorio professionale
condivisa tra i sindaci dell’area e i dirigenti scolastici coinvolti nella stesura della strategia d’area.
Area professionale
Qualifiche professionali
Difesa e valorizzazione delle risorse del territorio
(anche in realazione all’istituzione del Parco del Matese)
Tecnico degli interventi sulla risorsa agro-forestale e del suolo
Tecnico nella gestione del ciclo integrato delle risorse idriche
Tecnico esperto nella programmazione delle risorse agro-forestali
Tecnico esperto nella programmazione di interventi faunistico –
ambientali
Zootecnia
Erogazione servizi di cura e gestione degli animali
20
Preliminare di Strategia Area Matese
Area professionale
Produzione agricola
5
Produzione e distribuzione dei pasti6
Produzione e manutenzione prodotti e beni artistici
Progettazione e gestione del verde
Progettazione e produzione alimentare
13 agosto 2016
Qualifiche professionali
Operatore agricolo
Tecnico delle produzioni animali
Tecnico della produzioni vegetali
Operatore della produzione dei pasti
Operatore della produzione di pasticceria
Operatore della ristorazione
Operatore del servizio di distribuzione pasti e bevande
Tecnico dei servizi sala-banqueting
Operatore per la produzione e manutenzione prodotti e beni artistici
Giardiniere
Operatore del Verde
Tecnico del Verde
Operatore agroalimentare
Operatore delle lavorazioni delle carni
Operatore delle lavorazioni lattiero-casearie
1.6 Gli interventi sui servizi essenziali: la mobilità
1.6.1 La Mobilità
Il miglioramento del sistema dei trasporti è centrale per il rafforzamento dell’area del Matese, in quanto i
comuni dell’area distano mediamente 35 minuti dai poli di riferimento. Particolarmente sentita le necessità
di potenziamento del sistema di mobilità interna, riferita soprattutto al movimento degli studenti e quella
esterna, in relazione alla necessità di facilitare l’arrivo dei turisti.
Sono attualmente in corso interventi di potenziamento della linea Campobasso – Roma con due nuovi
treni, ed è in fase di realizzazione una piattaforma regionale intermodale (progetto Easy way) per collegare
la fascia costiera con le aree interne. Tra gli interventi in via di definizione a livello regionale si segnala il
”Piano dei servizi minimi” e la realizzazione della “Metropolitana leggera” di interesse per l’area del
Matese.
L’attuale sistema di trasporto pubblico regionale penalizza i collegamenti tra i piccoli centri urbani e tra
questi e i principali poli di riferimento, inoltre l’intermodalità è carente. L’attuale sistema, inoltre, non
risponde in modo ottimale alle esigenze dei poli scolastici sia per il servizio scolastico standard (ingresso e
uscita da scuola) che per le attività extra che prevedono l’allungamento dei tempi di apertura delle scuole.
Inoltre il sistema della mobilità dell’area del Matese va ripensato anche rispetto alle esigenze dei flussi
turistici e di spostamento all’interno dell’area.
La mobilità nell’area, pertanto, dovrà incrociare il target turistico di riferimento attraverso un sistema
della mobilità sostenibile che risponda alla necessità di dotare le comunità locali di sistemi, alternativi e
innovativi, per la conduzione della propria quotidianità e per l’accesso a servizi sociali, in una logica di
complementarietà tra sviluppo turistico e promozione sociale dell’area.
Ne consegue la volontà di adeguare il trasporto pubblico dell’area alle esigenze specifiche degli studenti
e dei cittadini in relazione alla domanda “trasversale” di mobilità sia sul fronte del turismo, che della
scuola, che in generale dell’intera cittadinanza, anche attraverso il ripensamento delle corse da e per i
centri urbani maggiori e tra comuni limitrofi anche magari ricorrendo a mobilità on demand rivolta a tre
tipi di utenza: gli anziani, gli studenti e lavoratori che si spostano quotidianamente o periodicamente su
rotte fisse; i turisti negli spostamenti da e verso il territorio e verso i principali siti dell’area.
5
Tali qualifiche professionali sono presenti all’ Istituto Professionale per l’agricoltura di Riccia.
Tali qualifiche professionali sono presenti all’ Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione I.P.S.A.R. Matese di Vinchiaturo
(CB).
6
21
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
Pertanto, la ridefinizione del “Sistema della Mobilità” dell’area del Matese dovrà concorrere a promuovere
la coesione territoriale dell’Area interna e l’accessibilità da e verso i poli esterni attraverso lo sviluppo di
servizi di trasporti volti al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
 promuovere l’accessibilità degli attrattori turistici del territorio privilegiando le opportunità di una
“fruizione sostenibile” delle risorse ambientali e culturali;
 facilitare l’accessibilità ai poli funzionali (scuola, lavoro) della mobilità “sistematica” dei residenti;
 facilitare l’accessibilità ai poli funzionali (sanitari, culturali, sportivi, turistici ecc.) della mobilità
“non sistematica” di residenti e non residenti (turisti, visitatori in genere);
 agevolare e sostenere il diritto di mobilità degli utenti a capacità motoria ridotta;
 favorire le opportunità di fruizione sostenibile delle Aree interne per i residenti e i turisti
incentivando servizi di modalità “lenta o dolce” sulle reti pedonali e le greenways.
Le soluzioni attivabili in via sperimentale sono la progettazione di un sistema di mobilità dolce, la
realizzazione di piattaforme multifunzionali per l’erogazione di servizi integrati ai cittadini dell’area e ai
turisti e il potenziamento dei servizi del TPL a servizio delle attività scolastiche.
1.6.1.1 Progettazione di un sistema di mobilità dolce.
In linea con la promozione del turismo sostenibile per l'area vogliamo realizzare un “sistema di mobilità
dolce” che faciliti l’accesso alle risorse naturalistiche, storiche e alle strutture museali ed ecomuseali del
territorio.
L’intervento di “Progettazione di un sistema di mobilità dolce”, finalizzato a promuovere l’accessibilità
degli attrattori turistici del territorio e una “fruizione sostenibile” delle risorse ambientali e culturali si
articola nelle seguenti azioni:
(a) Realizzazione di una rete ciclabile da affiancare ai sentieri turistici della dorsale matesina e potenziamento
della segnaletica e dei servizi di base;
(b) Attivazione di un servizio di noleggio di bici elettriche, per la fruizione turistica dell’area e per l’accesso
al territorio attraverso la realizzazione di piste ciclabili e di collegamenti tra la rete ferroviaria (stazione di
Bojano) della messa a sistema di un cluster di imprese per l'offerta di servizi per cicloturisti e
riorganizzazione di alcune stazioni ferroviarie e delle “stazioni di trasferenza” individuate nell’ambito del
Progetto di metropolitana leggera quali punti di accesso e informativi al territorio del Matese;
(c ) Acquisizione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Potenziamento del servizio di
mobilità mediante l’acquisto di nuovi autobus a basse emissioni e attraverso la rimodulazione ed il
potenziamento dei collegamenti tra i paesi della dorsale matesina ed i principali centri urbani. Attivazione
di un servizio di autobus a chiamata e di un servizio navetta dai centri urbani alle stazioni della
metropolitana leggera.

1.6.1.2 Piattaforme multifunzionali presso le stazioni di trasferenza della Metropolitana
Leggera per l’erogazione di servizi integrati ai cittadini dell’area e ai turisti.
A)
Piattaforme multifunzionali e multiservizio presso le stazioni di trasferenza della Metropolitana
Leggera. Il miglioramento del servizio di TPL gravita sugli investimenti in corso di attuazione sulla rete
ferroviaria che attraversa il territorio del Matese e relativo E’ prevista la realizzazione di piattaforme
multifunzionali e multiservizio presso le stazioni di trasferenza della Metropolitana Leggera che
rappresentano il principale punto di scambio ferro-gomma.
Un primo intervento verrà realizzato la stazione di trasferenza localizzata nel comune di Bojano, principale
punto di snodo e di accesso all’interno dell’area matesina. Nel dettaglio la piattaforma sarà adiacente alla
fermata della metropolitana leggera e prevederà la creazione di un hub di servizi, con strumenti ITC,
orientato al miglioramento del traffico passeggeri dell’area matesina e volto ad incrementare i
collegamenti con le principali aree urbane della regione: Campobasso e Isernia.
B)
Realizzazione di sistemi di infomobilità attraverso software in grado di fornire agli utenti tramite
web, smartphone, monitor presenti sui mezzi, infoterminals e altri strumenti di comunicazione gli orari dei
22
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
vari servizi di trasporto pubblico, le possibili coincidenze, i percorsi delle linee, eventuali avvisi, presenza di
servizi aggiuntivi (car sharing, ecc.). La piattaforma tecnologica per l’erogazione di servizi di infomobilità
sarà così articolata:
 realizzazione di una rete internet wi fi ad alta velocità;
 installazione e posa in opera di totem informativi touchscreen da esterno e di monitor per
l’erogazione dei seguenti servizi:
a) consultazione in tempo reale degli orari del trasporto pubblico extra urbano ed urbano sia
su ferro che su gomma;
b) consultazione del travel planner regionale (con la possibilità di individuare soluzioni di
viaggio multimodali in coerenza con le esigenze dei singoli utenti).
 installazione e posa in opera di colonnine per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica;
 acquisto di autobus
 gestione servizio autobus a chiamata e servizio navetta per la stazioni della metropolitana leggera.
C)
Attivazione di un servizio associato di trasporto per turisti, da affidare in gestione a privati
(azienda di trasporti, consorzio di operatori della ricettività). Il servizio, a chiamata, dovrebbe puntare a
migliorare la connessione tra le località turistiche e i principali nodi del trasporto pubblico locale;
all’occorrenza potrebbe funzionare anche come information point e punto di riferimento per le escursioni e
il trekking nelle aree naturali del Matese.
E)
D) Attivazione di un servizio associato di trasporto per studenti e lavoratori attraverso un servizi
innovativi di car pooling, da gestire in forma associata direttamente dai comuni, per i cittadini che si
spostano sul territorio. Il servizio è reso disponibile attraverso la creazione di una specifica applicazione per
pc e smartphone e consentirà di facilitare gli spostamenti nell’area, fuori l’area e per l’area. Può integrare la
prenotazione a chiamata attraverso centralino telefonico, per coloro che non dispongono di accesso
Internet;Trasporto sociale – TAXI collettivo sociale che prevede l’attivazione di un servizio associato a
chiamata e sperimentale con prenotazione per trasporto di anziani, da affidare al terzo settore. Il servizio
deve puntare a migliorare la connessione tra le frazioni, i capoluoghi dei comuni dell’area pilota, i poli locali
del sistema sanitario;
1.6.1.3 Potenziamento dei servizi di TPL dedicati per le attività scolastiche (nuove linee/fermate) e
lavorative
L’intervento, da attivarsi nell’ambito del “Piano dei servizi minimi”, prevede l’armonizzazione e il
rafforzamento dei servizi del TPL in corrispondenza con gli orari scolastici e nelle fasce orarie pomeridiane,
in sinergia con le attività extra-curriculari promosse dalle scuole.
A tal fine è prevista la definizione di un Piano per la rimodulazione degli orari delle corse già in essere
nell’Area (l’effettiva ridefinizione degli orari sarà tuttavia realizzata dai soggetti che hanno sottoscritto il
contratto di servizio, ovvero l’Ente pubblico – Regione e il gestore dei servizi) in relazione agli orari scolastici,
nonché per il potenziamento dei servizi di trasporto, ovvero prevedendo nuove corse destinate, in modo
particolare ma non necessariamente in via esclusiva, al collegamento con gli istituti scolastici.
Nel dettaglio, nell’ambito del “piano dei servizi minimi” regionali, sarà potenziato il numero di corse
pomeridiane per garantire un maggior numero di collegamenti in connessione con le esigenze dettate
dalle attività formative extra-curriculari programmate e realizzate da ciascun istituto scolastico.
2. Identificazione dell’area progetto
2.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente
L’area progetto è il comprensorio dal massiccio del Matese e coinvolge 14 comuni, 10 in provincia di
Campobasso (Bojano, Campochiaro, Cantalupo nel Sannio, Cercepiccola, Colle d'Anchise, Guardiaregia,
San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sepino, Spinete) e 4 in quella di Isernia
(Cantalupo, Castelpetroso, Roccamandolfi e Santa Maria del Molise).
23
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
L’area considerata si estende su 420 km2, con una popolazione complessiva di 20.572 unità (dati ISTAT
2011) che rappresentano rispettivamente il 9,41 % dell’estensione del territorio regionale (4.461 Km2) e il
6,56 % della popolazione molisana; la densità abitativa è di poco superiore ai 49 abitanti per km2 rispetto al
valore regionale di 70 abitanti per km2. Il territorio dell’area matesina si estende dai 482 m s.l.m., nella
parte più bassa della piana di Bojano, fino agli oltre 800 m s.l.m. dei comuni localizzati sul massiccio del
Matese, la cui cima più alta si trova in Molise nel comune di Roccamandolfi (Monte Miletto, 2050 m. s.l.m).
L’area ha subito un decremento della popolazione pari al -3,1% negli ultimi dieci anni (2001-2011) e al 9,5% negli ultimi quaranta anni (1971-2011), con cali più elevati in alcuni comuni (Sepino, Roccamandolfi,
Cercepiccola), mentre, in controtendenza rispetto agli altri comuni dell’area, per il comune di San Massimo
si registra un incremento della popolazione di oltre il 15% negli ultimi 10 anni.
24
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
Trend della popolazione Area Matese (1991-2011)
Comune
POP_91 POP_01 POP_11
Trend
Trend
2011-1991 2011-2001
Bojano
Campochiaro
8426
682
8312
634
7946
637
-5,70%
-6,60%
-4,40%
0,47%
Cantalupo nel Sannio
Castelpetroso
Cercepiccola
Colle d'Anchise
Guardiaregia
Roccamandolfi
761
1722
849
868
855
1164
736
1644
727
818
783
1073
729
1662
685
802
787
987
-4,20%
-3,48%
-19,32%
-7,60%
-7,95%
-15,21%
-0,95%
1,09%
-5,78%
-1,96%
0,51%
-8,01%
San Giuliano del Sannio
San Massimo
San Polo Matese
Santa Maria del Molise
Sepino
Spinete
1241
705
500
747
2309
1530
1076
723
445
654
2177
1432
1050
836
458
635
1985
1373
-15,39%
-2,42%
18,58%
15,63%
-8,40%
2,92%
-14,99%
-2,91%
-14,03%
-8,82%
-10,26%
-4,12%
Fonte:: elaborazioni NVVIP – Regione Molise su dati ISTAT
Analizzando i dati relativi alla popolazione residente nell’area per fasce di età, la percentuale di
popolazione al di sopra dei 65 anni è del 21%, mentre si rileva una significativa presenza di popolazione con
età inferiore ai 35 anni, pari al 36,4% (il 22,1% ha un’età compresa tra i 17 e i 34 anni).
Rispetto alla composizione della popolazione per età e alla consistenza della popolazione anziana è
evidente che il Matese è un’area che tiene bene rispetto alle altre aree interne della regione. Questo è un
elemento importante perché vuol dire che c’è ancora una buona percentuale di popolazione giovane che
può operare positivamente in quest’area e contribuire al raggiungimento degli obiettivi individuati nella
strategia d’area.
Indici demografici per l’area del Matese
Area
Interna
MATESE
Fascia Fascia
0-14
15-64
2550
13692
Over
65
4330
Indice di
vecchiaia
169,80%
Indice di
dipendenza
degli
anziani
18,62%
31,62%
Indice di
dipendenza
dei giovani
Fonte:: elaborazioni NVVIP – Regione Molise su dati ISTAT
2.2 Motivazione di scelte di condivisione di Funzioni e Servizi
I Comuni fanno tutti parte della Comunità Montana "Matese" e rientrano tutti nella classificazione DPS –
Aree interne associati tra loro nelle Unioni dei comuni delle "Sorgenti del Biferno" e della "Valle del
Tammaro". Nel processo di riordino istituzionale approvato con Legge Regionale n. 1 del 27 gennaio 2016
(“Disciplina dell'esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali”) i 14 comuni dell'Area pilota sono
stati ricompresi nel medesimo ambito ottimale denominato "Matese" per l’esercizio associato delle
funzioni e per la gestione dei servizi e per l’implementazione della Strategia d’area.
25
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
Fonte: elaborazioni NVVIP – Regione Molise
Descrizione delle forma appropriata di gestione associata di funzione e servizi che siano adeguati al raggiungimento dei
risultati degli intervent i collegati alla strategia e tali da allineare pienamente la loro azione ordinaria con i progetti di
sviluppo locale finanziati.
Sovrapposizione Area del Matese con Unione dei comuni del Molise ed ATS
Comune
UnioneComuni
Bojano
Campochiaro
Cantalupo nel Sannio
Castelpetroso
Cercepiccola
Colle d'Anchise
Guardiaregia
Roccamandolfi
San Giuliano del Sannio
San Massimo
San Polo Matese
Santa Maria del Molise
Sepino
Spinete
Sorgenti del Biferno
Sorgenti del Biferno
Valle del Tammaro
Sorgenti del Biferno
Sorgenti del Biferno
Valle del Tammaro
Sorgenti del Biferno
Sorgenti del Biferno
Valle del Tammaro
Sorgenti del Biferno
Ambiti Territoriali
ATS Riccia-Bojano
ATS Riccia-Bojano
ATS Isernia
ATS Isernia
ATS Riccia-Bojano
ATS Riccia-Bojano
ATS Riccia-Bojano
ATS Isernia
ATS Riccia-Bojano
ATS Riccia-Bojano
ATS Riccia-Bojano
ATS Isernia
ATS Riccia-Bojano
ATS Riccia-Bojano
3. Quadro finanziario e attribuzione delle risorse
Nella definizione della strategia si è tenuto conto del quadro di risorse della programmazione dei fondi
Strutturali e di Investimento europei (Fondi SIE) 2014-2020 e di diverse linee di finanziamento potenziali in
grado di far convergere sulle finalità individuate, al quali il territorio potrà fare riferimento.
Tra queste si ritengono prioritarie: POR FESR – FSE Molise 2014/2020; PSR FEASR 2014/2020 ;Fondi
ministeriali su politiche ordinarie; PON Ricerca e Competitività;PON Scuola;PON Inclusione;Piano Agenda
Digitale Molise;FSC 2014-2020.
26
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
4. Risultati attesi, indicatori e azioni
RISULTATI ATTESI
Arresto dello spopolamento
INDICATORI
Popolazione residente
(fonte ISTAT)
Incremento dell’occupazionenei settori di
Numero di occupati
riferimento della strategia (Turismo,
(fonte ISTAT)
agricoltura, artigianato, servizi)
Affermare e consolidare la gestione
associata di servizi comunali
Variazione della spesa delle funzioni fondamentali gestite in
forma associata
1) Variazione quota di popolazione coperta da banda larga e
ultra larga
2) Variazione n. Comuni con servizi pienamente interattivi su
Ridurre i divari digitali nei territori e
tot. dei Comuni con siti web
diffondere la connettività in banda ultra
3) N° aree produttive raggiunte dalla banda ultra larga
larga
4) N° di sedi di PPAA raggiunte dalla banda larga e ultra larga
5) N° di aree wi-fi attivate in luoghi pubblici

AZIONI
Orizzonte
Temporale
aumento
strategia complessiva
medio / lungo
termine
aumento
strategia complessiva
medio / lungo
termine
diminuzione
strategia complessiva
breve / medio
Interventi di contrasto al Digital Divide programmati dalla Regione (Piano Agenda
digitale Molise), volti a promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie
aumento
dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali, programmati dalla
Regione (FEASR)
breve
Favorire una "buona alimentazione" e un
"invecchiamento attivo" , riduzione delle
Variazione percentuale delle principali patologie e cronicità
principali patologie legate a malattie
presenti nell'area
cardiovascolari, obesità, cattive abitudini
alimentari
diminuzione
Miglioramento della rete sanitaria
Riduzione n° ricoveri impropri
territoriale dei MMG e PLS e del servizio
Riduzione / eliminazione del costo di ospedalizzazione
di assistenzasanitaria territoriale
Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC) e
del "care manager" per aiutare gli anziani del territorio e le persone affette da gravi
diminuzione
breve- medio
patologie a vivere autonomamente presso il proprio domicilio, offrendo risposte
importanti e autonome ai problemi della CRONICITA' e della FRAGILITA'.
Interventi di educazione alimentare e di empowerment del paziente per la
breve - medio
promozione della salute e del benessere psico-fisico
27
Preliminare di Strategia Area Matese
RISULTATI ATTESI
INDICATORI
13 agosto 2016

AZIONI
Orizzonte
Temporale
Potenziamento della Telemedicina e
della digitalizzazione dei servizi sociosanitari
Riduzione dell’ospedalizzazione e dei
ricoveri impropri, immediatezza dei
servizi sanitari di base, telemedicina
avanzata con la sperimentazione pilota
di un’azione migliorativa sugli scompensi
cardiaci attraverso la creazione di un
nuovo percorso diagnostico, terapeuticoassistenziale
Variazione n. di cittadini che utilizzano il fascicolo sanitario
elettronico
Variazione n. di medici che utilizzano il fascicolo sanitario
elettronico
Modello sperimentale di assistenza domiciliare con telemedicina per il trattamento dei
pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico” ed altre patologie
Introduzione di strumenti informatizzati di tele-medicina (analisi con trasmissione
internet immediata al centro di pronto soccorso, radiografie con strumentazioni
aumento portatili e in grado di trasferire le informazioni ai centri specializzati, sistemi di
video sorveglianza per gli ammalati cronici, ecc.), in raccordo con la riforma del
sistema sanitario regionale appena avviata dalla Regione che prevede anche la
diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico all’interno del sistema dei servizi sociosanitari
Organizzazione di una rete di operatori
per il ritiro dei prelievi e la consegna dei
farmaci per superare il grande
isolamento degli anziani e dei malati
cronici
N°comuni serviti
Tipologia di servizi offerti
aumento
Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un
questionario
Aumento
Organizzazione di attività laboratoriali nelle scuole nel tempo prolungato di
educazione ambientale e conoscenza del territorio
breve / medio
Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un
questionario
Aumento
Didattica nei luoghi della storia locale (Aree archeologiche, aree naturalistiche, il
bosco, i sentieri)
breve / medio
Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un
questionario
Patto Scuola - Territorio, attraverso la realizzazione di azioni e studi volti a valutare
la percezione che i giovani hanno dell’area (potenzialità, desideri, aspirazioni,
qualità della vita) che li spinga a riflettere sulle loro capacità e sulle modalità di
Aumento
breve / medio
rivalutazione della loro area in una prospettiva di sviluppo.
Sperimentazione progetti formativi di “eccellenza” (raccordo con università e centri
di ricerca)
Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un
questionario
Orientare la didattica sui temi dell’educazione alimentare e della qualità della vita,
Aumento del turismo outdoor, della cultura dell’accoglienza, dell’ambiente, della “green
economy”
Aumentare il senso di appartenenza al
territorio delle nuove generazioni e
favorire la socializzazione.
Utilizzare l'apertura delle scuole per
creare identità territoriale.
Promozione di una rete di farmacie di servizi
breve
breve / medio
breve
28
Preliminare di Strategia Area Matese
RISULTATI ATTESI
Migliorare l’apprendimento della
matematica
INDICATORI
13 agosto 2016

AZIONI
Orizzonte
Temporale
Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un
questionario
Apertura delle scuole in orari extra scolastici e nei periodi di sospensione
Aumento dell’attività didattica. I poli scolastici, quali centri aggregativi prioritari per i ragazzi breve / medio
ed adulti.
Numero di alunni che incrementa le competenze in matematica
(TEST Invalsi Matematica)
Aumento Progetti di potenziamento "Matematica"
breve / medio
Aumento Laboratori di lingua inglese
breve / medio
Numero di alunni che incrementa le competenze linguistiche
Migliorare l’apprendimento dell'inglese Numero di certificati di lingua straniera conseguiti dagli studenti
in rapporto al numero degli studenti
Riduzione della mobilità dei docenti
Tasso di mobilità dei docenti (MIUR)
Migliorare l'apprendimento
dell'informatica
Numero di alunni che incrementa le competenze informatiche
Progetto per la stabilità organizzativa degli organici e per la riduzione
dell'avvicendamento dei docenti attraverso:
1)crediti professionali / punteggi aggiuntivi (previa valutazione della performance)
Diminuzione
per i docenti, legati alla titolarità di un progetto di “educazione ambientale” o di
“scoperta di antichi mestieri”, ;
2) incentivi economici e facilitazioni alla residenza in loco ("locazioni calmierate").
Aumento
Potenziamento delle dotazioni tecnologiche previa verifica degli interventi per il
potenziamento dei laboratori e sperimentazioni di classi 2.0
medio/lungo
in corso
Riorganizzazione servizi di linea
Numero di turisti che utilizzano la rete dei servizi di TPL di linea
Infrastrutturazione piattaforma multifunzionale
La promozione dell’accessibilità
turistica
Numero di turisti che utilizzano il servizio a chiamata.
breve / medio
Implementazione Sistema infomobilita
Numero di turisti che utilizzano i servizi della piattaforma
multifunzionale
Promuovere l’accessibilità ai poli
funzionali sistematici (scuola/lavoro
Aumento
Variazione numero di studenti/lavoratori abbonati che utilizzano
i singoli servizi di TPL
Variazione partecipazione attività extra-scolastiche degli
Servizio a chiamata. (servizio da affidare ad aziende di trasporto locale o operatori
delle strutture ricettive)
1.
Infrastrutturazione piattaforma multifunzionale
Aumento
2. Implementazione Sistema infomobilità
3.
Potenziamento servizi di TPL sistematici
Car pooling
breve
29
Preliminare di Strategia Area Matese
RISULTATI ATTESI
INDICATORI
13 agosto 2016

AZIONI
Orizzonte
Temporale
studenti.
Variazione numero di utenti che utilizzano l’app a supporto del
carpooling dedicato
Favorire le opportunità di fruizione
sostenibile delle aree interne per i
residenti ed i turistici incentivando
servizi di modalità “lenta o dolce”
Variazione dei turisti che accedono agli attrattori in modo
sostenibile.
Aumento
Numero di turisti/residenti che utilizzano le piste ciclabili.
Progettazione di un sistema di mobilità dolce
medio
Numero di turisti/residenti che utilizzano i servizi a noleggio bici.
Rafforzamento delle filiere produttive
Incentivare la connessione tra aziende
agricole, artigianali, turistiche e
commerciali (reti imprese)
Numero di conduttori agricoli sotto i 39 anni
SAU
Quantità prodotti locali commercializzata
Investimenti privati / PIL
Recupero e sperimentazione di cultivar
antiche (canapa, farro, zafferano) e di Numero di conduttori agricoli sotto i 39 anni
cultivar trascurate (topinambur,
SAU
prugnolo, erbe officinali), la produzione Quantità prodotti locali commercializzata
biologica di produzioni tipiche dell'area
Favorire l’insediamento di nuovi
agricoltori attraverso l’assegnazione di
terreni incolti; creazione di
Numero di conduttori agricoli sotto i 39 anni
collegamenti tra le imprese agricole e le SAU
"mense scolastiche" e la ristorazione
Quantità prodotti locali commercializzata
locale, anche per il recupero dei piatti
tradizionali con prodotti tipici locali.
Variazione grado di partecipazione a spettacoli e/o eventi e/o
Valorizzazione e fruizione degli
iniziative integrate (n°visitatori)
attrattori culturali, naturali e ambientali
N. visite ai nuovi itinerari attivati o alle strutture
dell'area del Matese
rifunzionalizzate
Aumento Reti di PMI e filiere produttive
medio/lungo
Aumento
(1) Promozione di iniziative di assistenza ed incentivazione a supporto
dell’agricoltura biologica e di qualità ovvero di prodotti ottenuti secondo tecniche
innovative e pratiche agricole rispettose degli agro-sistemi e che consentano
standard qualitativi elevati, anche attraverso adeguate azioni di tutela delle
produzioni locali;
(2) consorzi, filiere locali, certificazioni, protocolli di qualità.
(3) servizi di assistenza tecnica, informazione e accompagnamento sugli strumenti
di accesso al credito e aiuti del PSR.
Aumento
(4) Attuazione degli interventi previsti nella L.R. sullaBanca della terra
(5) Iniziative volte a incentivare e favorire la nascita di nuove imprese gestite da
giovani agricoltori
breve/medio
Promozione Territoriale delle risorse archeologiche ed ambientali
Aumento
“Parco archeologico di Altilia, San Pietro in Cantoni e Terravecchia”,
medio / lungo
termine
I sentieri del Matese e il turismo esperenziale dei cammini
30
Preliminare di Strategia Area Matese
RISULTATI ATTESI
INDICATORI
Razionalizzazione ed efficientamento degli investimenti in
promozione
Aumento della superfice degli habitat con un migliore stato di
conservazione
13 agosto 2016

AZIONI
Orizzonte
Temporale
Valorizzazione dei borghi e dei palazzi marchesali presenti nell'area
Sostegno alla qualificazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra
alberghiere e miglioramento dei servizi per il turismo
Rafforzamento e riqualificazione del
sistema di offerta turistica e
dell’accoglienza (turistica e
residenziale)
N° di integrazioni tra imprese delle filiere culturali, turistiche,
creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali
e tipici
Numero servizi innovativi attivati per la fruizione integrata
Aumento degli arrivi e della permanenza media
Aumento % ricettività e della permanenza media in strutture
extra alberghiere
Livello di adesione ai programmi di certificazione ambientale e
di qualità
Incentivazione della ricettività rurale e alla realizzazione di alberghi diffusi.
Riqualificazione e gestione del patrimonio abitativo inutilizzato.
Sviluppo delle competenze legate all’accoglienza in stretta sinergia con la
riorganizzazione del sistema scolastico.
Aumento Iniziative tese ad incentivare e sostenere la nascita di nuove imprese (o reti di
imprese) nel settore turistico gestite da giovani imprenditori attraverso il supporto
allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati
attrattori culturali e naturali del territorio.
breve / medio
/ lungo
periodo
Adesione a programmi di certificazione
Marketing territoriale, promozione e supporto all’adozione di servizi e/o sistemi
innovativi per la conoscenza e la fruizione turistica del patrimonio culturale e
naturale (app "Matese"e portale dell’Area integrato con quello regionale).
31
Preliminare di Strategia Area Matese
13 agosto 2016
32