AREA “MATESE” PRELIMINARE DI STRATEGIA
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AREA “MATESE” PRELIMINARE DI STRATEGIA
Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 AREA “MATESE” PRELIMINARE DI STRATEGIA Agosto 2016 1 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 Sommario 1. Idea guida, filiera cognitiva e principali interventi ...................................................................... 3 1.1 Il contesto territoriale, le criticità e le dinamiche del MateseErrore. Il segnalibro non è definito. 1.2 La filiera cognitiva ..................................................................................................................... 5 1.3 Gli interventi di sviluppo locale.................................................................................................. 7 1.4 Gli interventi sui servizi essenziali: salute ............................................................................... 11 1.4.1 Sistema Salute ..................................................................................................................... 11 1.5 Gli interventi sui servizi essenziali: Scuola ............................................................................. 18 1.5.1 Scuola, istruzione, formazione ......................................................................................... 18 1.6 Gli interventi sui servizi essenziali: la mobilità ........................................................................ 21 1.6.1 La Mobilità ........................................................................................................................... 21 2. Identificazione dell’area progetto............................................................................................. 23 2.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente ............................................................ 23 2.2 Motivazioni scelte di condivisione Funzioni e Servizi ............................................................. 25 3. Quadro finanziario e attribuzione delle risorse ........................................................................ 26 4. Risultati attesi, indicatori e azioni ............................................................................................. 27 2 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 1. Idea guida, filiera cognitiva e principali interventi 1.1 Il contesto territoriale, le criticità e le dinamiche del Matese Il territorio del Matese è caratterizzato per lo più da piccoli comuni montani. Sono ancora forti il senso di appartenenza, la coesione sociale e il richiamo della tradizione. Tali elementi caratteristici, sebbene risultano molto interessanti da un punto di vista antropologico e possono costituire materia di lavoro per iniziative culturali future, difficilmente da soli possono dotare le comunità matesine di adeguati strumenti affinchè il territorio possa resistere all’abbandono e produrre sviluppo locale grazie ad un progetto d’area calibrato sui modelli economico-produttivi, tecnologici e politici in continua evoluzione. Le criticità e debolezze dell’area sono state aggravate dalla crisi tutt’ora in atto cui si aggiunge il progressivo spopolamento e la riduzione dei servizi essenziali per la popolazione. Nell’area si vivono i postumi di una stagione produttiva di tipo industriale ad alto consumo di risorse umane e finanziarie. Quella stagione, dagli anni settanta del secolo scorso fino all’inizio del nuovo millennio, ha inoltre determinato la quasi scomparsa delle vecchie attività agricole e pastorali e la perdita di numerose risorse identitarie locali, sia di natura materiale che di natuta immateriale. La tendenza a spostarsi dai piccoli comuni verso i centri più serviti e popolati come Bojano, Campobasso e Isernia, nonostante la breve distanza chilometrica, è stata una causa conseguente del modello sociale, abitativo e lavorativo cui quel tipo di stagione economico-produttiva conduceva. L’esodo dai paesi del Matese verso le aree industriali e poli urbani/centri di erogazione servizi, dura da dunque da diversi lustri ed ha comportato il forte abbandono dell’agricoltura, della zootecnia e dell’artigianato. Quel poco che rimane talvolta si fa apprezzare grazie alla presenza di produzioni di qualità, purtroppo, però, esse stentano ad esprimersi per la quasi totale mancanza di filiere, di certificazioni, di innovazioni, di attività di trasformazione e di adeguate forme di commercializzazione. Il patrimonio naturalistico e ambientale è sostanzialmente salvaguardato e di grande pregio. Le presenze turistiche legate soprattutto ad alcuni attrattori registrano performance superiori alla media regionale (per le aree interne) ma non dimentichiamo che il Molise è tra le regioni con meno presenze turistiche d’Italia, tuttavia anche qui non si è lavorato sul fronte dell’offerta e gli operatori del settore (refrattari ad ogni coalizione tra di loro e poco innovativi) si sono rivelati il più delle volte impreparati al confronto con il mercato. In questo sommario quadro di riferimento, l’individuazione dei 14 comuni del Matese Molisano quale area prototipo nell’ambito della SNAI è un’occasione preziosa per sperimentare una svolta “culturale” nell’ approccio alle problematiche del territorio. I molteplici incontri/confronti con i referenti dell’area, le ricognizioni e l’ascolto effettuate, hanno fatto emergere la volontà di elaborare la strategia del Matese in forte discontinuità con le pratiche amministrative che hanno privilegiato la spesa, le opere pubbliche, senza affrontare in modo adeguato il tema della ricaduta degli investimenti e la loro effettiva utilità in termini di sviluppo locale. Ci siamo convinti che dobbiamo fronteggiare innanzitutto problemi di gestione, di governo, di organizzazione e colmare ritardi di carattere immateriale più che materiale. Sia pure con la fatica di dover superare l’autoreferenzialità e dei decisori politici e dei cittadini, si stà erodendo la radicata mentalità ed emerge la consapevolezza (pur con corpose sacche di resistenze e pigrizia) che una stagione durata fin troppo e che non ha generato sviluppo duraturo non è più praticabile e tutto deve essere ripensato. Lo sviluppo locale dal basso, quello cosiddetto bottom-up, è l’unica via percorribile. Questo processo partecipativo fa emergere i limiti di professionalità e di conoscenze, diventa palese l’inadeguatezza dei servizi, le difficoltà nel giocare tutti assieme pubblico e privato, per superare il retaggio dell’individualismo e del campanilismo che spesso è stato un alibi oltre che un freno. Sulla embrionale presa di coscienza, vogliamo lavorare per assecondare la trasformazione “culturale ed economica” che deve coinvolgere e far cooperare. 3 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 L’idea guida della nostra strategia. Nell’area ci sono dei poli che devono diventare centri di erogazione i quali già per vocazione territoriale costituiscono dei punti di riferimento per quanto riguarda i servizi scolastici e sanitari, il turismo, il commercio e il trasporto locale. Lungo quell’asse che va da Sepino a Castelpetroso passando per Bojano, il principale centro dell’area, bisogna investire per potenziare ciò che già essiste e creare una nuova rete di servizi finalizzati a collegare tutti i comuni con l’asse principale. Nei piccoli centri si dovranno localizzare attività di rafforzamento dell’offerta minima per quanto riguarda i servizi principali. Si tratta di un asse storico dove resiste il tratturo, dove sono localizzate risorse materiali e spazi inutilizzati che diventeranno porte d’accesso all’area e primi luoghi di offerta servizi culturali, turistici e alla cittadinanza. Si pensi per esempio alla vecchia fornace di Cantalupo che può essere riconcepita come luogo suggestivo di produzione e consumo culturale per le nuove generazioni. Un dato non secondario per i giovani dell’area matesina è la quasi totale mancanza di una minima offerta culturale-artistica soprattutto nel periodo che va da ottobre ad aprile quindi l’impossibilità di fruire in loco spettacoli, concerti, eventi e manifestazioni. Mancano sia gli spazi adeguati che l’investimento nella produzione culturale. Pensiamo ancora al borgo antico di Civita Superiore a Boiano, nel centro storico di Sepino poi esiste un immobile di proprietà comunale inutilizzato che va collegato al sito di Altilia per accrescere l’offerta culturale del principale centro di attrazione turistica della zona. Ad un’attenta ricognizione in ogni comune esiste un elemento specifico e spazi da valorizzare nell’ottica di un’offerta culturale e turistica policentrica. L’idea quindi è quella di partire dall’asse storico di sviluppo della valle matesina, quello sviluppo legato alla civiltà transumante, agli antichi mestieri, all’agricoltura e anche alla piccola industria o alla produzione di energia. Si pensi anche al potenziale della risorsa acqua che può essere sfruttato concentrandosi su alcuni siti specifici che sono nati storicamente intorno all’elemento acqua: a Santa Maria del Molise, alle sorgenti del biferno di Bojano e al parco fluviale sul Biferno presso la Piana dei Mulini in agro di Colle d’Anchise. Una striscia di territorio percorsa anticamente dal tratturo, attraversata completamente dalla rete ferroviaria e parallela alla principale arteria stradale della valle: la SS17. Una infrastruttura minima esistente quindi da potenziare e implementare in termini di erogazione servizi innovativi legati alla mobilità che mettano in collegamento l’asse principale con i comuni circostanti. In questo modo la popolazione studentesca dell’area può aumentare i propri spostamenti e ri-popolare i centri di formazione scolastica decentrati anche in orario pomeridiano grazie all’offerta di attività formative extra-scolastiche. Nella visione condivisa da parte degli amministratori dell’area, la strategia è quella di organizzare il territorio dei 14 comuni come se fosse una piccola città diffusa pluricentrica. Una piccola città diffusa dove anzitutto bisogna organizzare i servizi interni e il movimento interno degli abitanti. Occorre prima di tutto conoscere e poi valorizzare le risorse locali affinché diventino nuove forme produttive e di reddito per i residenti. Sul piano dello sviluppo locale e soprattutto del turismo, settore dal più alto potenziale nell’area, ma anche quello dove si evince il maggior difetto strutturale e di governance, la riflessione del territorio sull’organizzazione dell’offerta turistica, con tutto l’indotto che deve collegarsi ad essa, si è incentrata sull’idea del cammino come tessuto connettivo per direzionare e focalizzare la strategia d’investimento da costruire. L’area Matese deve diventare “terra di cammino” grazie ad un’azione specifica di manutenzione e valorizzazione dell’enorme patrimonio tratturale e sentieristico-ambientale. Attraverso una specifica opera di targetizzazione turistica bisogna costruire una “destination marketing” dell’area pilota Matese come importante punto di riferimento nazionale per quel turismo cosiddetto “mitigato”. Lo stimolo di un peculiare tipo di turismo si pensa possa innescare la valorizzazione di nuove risorse locali. Qualcosa del genere in embrione è già in atto, se pur in maniera non integrata e senza un coordinamento 4 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 strategico. Ciò fa decidere verso una strategia d’area incentrata sull’idea guida di un Matese come “terra di cammino”. Un Matese dove i residenti tornano a lavorare secondo “antichi indotti” legati alle vocazioni agro-silvo-pastorali, rimodellando così il territorio e avendone cura. Un Matese dove chi amministra agevola l’integrazione tra i comuni e avrà la responsabilità di stabilire uno “Statuto dei luoghi matesini” che scandirà le decisioni di un’area intera secondo una visione comune. Puntiamo quindi sulla re-interprtazione dei saperi e delle tradizioni di ogni comune in una rete organizzata di esperienze e appuntamenti che attraverso una gestione integrata costituiscono un ventaglio di possibilità innanzi tutto per i residenti. I neo-lavori stessi dei residenti e la loro esperienza possono diventare offerta turistica: botteghe artigianali, produzioni agricole identitarie da riscoprire che ridisegnano anche il territorio e la sua veste estetica – ospitalità di paese e home cooking come occasione di sostegno economico per associazioni o coop o altro, sia per giovani al primo impiego che per coloro i quali hanno perso il lavoro. Esiste nell’area un target specifico di soggetti che hanno perso il lavoro, vivono di ammortizzatori sociali e hanno intorno ai 50 anni per cui la percentuale di un nuovo impiego per loro è molto bassa. Questi soggetti però, soprattutto nei territori rurali dei piccoli comuni che gravitano intorno all’asse principale di cui si è detto, hanno la disponibilità di risorse materiali come case e terreni, mezzi agricoli, spazi da utilizzare. Hanno inoltre la conoscenza pratica, i cosiddetti saperi locali, e ciò deve essere un punto di ripartenza lavorativa che l’occasione d’investimento SNAI secondo la strategia d’area del Matese sicuramente supporterà. Si parte ovviamente dal primo obiettivo che è quello di migliorare la vivibilità dei residenti dell’area, quale precondizione perché si possano innestare processi di sviluppo, che siano in grado di aprire nuove opportunità al territorio attraverso azioni volte a: operare una discontinuità negli atteggiamenti dei cittadini, delle istituzioni, dei soggetti sociali ed economici, ovvero sforzarsi per una diversa e nuova capacità di elaborare, condividere, agire in un disegno collettivo e d’insieme. valorizzazione il patrimonio della comunità, l’identità locale, il senso di appartenenza, attraverso modalità partecipate. promuovere la produzione e la diffusione di conoscenza ed innovazioni, in collaborazione con l'Università e con le scuole presenti nell'area. attivare la valutazione in itinere per il miglioramento in progress della strategia. 1.2 La filiera cognitiva Rispetto all’idea guida sopra descritta non esistono molte esperienze pregresse nel territorio. Anche la filiera cognitiva dunque è quasi tutta da costruire. Si può partire da quegli attori rilevanti che hanno percepito il potenziale delle risorse locali e autonomamente si impegnano in specifiche attività sul territorio. È mancato quasi del tutto però il coordinamento e la strutturazione di una visione collettiva d’area di concerto tra pubblico e privato. Rispetto ai servizi c’è sempre stato un approccio dall’alto e il territorio fa fatica a formulare proposte condivise di tipo esecutivo nell’ottica di adeguarsi al riordino istituzionale in atto a livello locale. Sul piano della filiera agricola bisognerà agire sul recupero delle competenze locali affiancandole ad un supporto esterno capace di innovare le pratiche per ridare slancio ad un settore determinante per creare nuova occupazione nell’area. Sul piano dell’organizzazione del territorio come destinazione turistica legata soprattutto al turismo a piedi e alle attività sportive outdoor, azione che dovrà essere peculiare e centrale nel disegno della strategia, qualche buona pratica c’è stata negli ultimi anni. nella tabella sottostante si possono trovare alcuni attori rilevanti che sono stati già coinvolti e saranno disponibili al supporto gestionale in una fase avanzata. In questo settore non si parte da zero e si può contare su una esperienza pregressa di 5 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 associazioni con una discreta conoscenza. L’opera da promuovere sta tutta nel coordinamento e nella cooperazione. Il settore dell’istruzione è fondmentale rispetto alle nuove generazioni e la loro educazione al territorio: la filiera da costruire in questo caso è tra l’istituzione scolastica e quei centri di sapere locale che siano in grado di fornire una “narrazione di territorio” capace di generare interesse al territorio ed alla sua identità nella poplazione degli studenti/abitanti. La filiera quindi a questo stadio preliminare non può essere ancora matura né completa perché, come detto, il territorio deve ancora compiere quel percorso di raccordo tra i vari centri di competenza e/o portatori di ineteresse. Bisogna inoltre aggiungere che storicamente l’area, da un punto di vista culturale e antropologico, tende a resistere nei confronti del cambiamento e dei discorsi di filiera. In ogni settore socio economico vi è una sostanziale parcellizzazione e chiusura localistica delle attività quindi il grosso del lavoro preliminare finora condotto è stato finalizzato al superamento di quella resistenza. La filiera cognitiva nell’area Matese, i cui attori rilevanti ad oggi sono riportati di seguito in tabella, è soprattutto e innanzitutto una filiera di consapevolezza e cambiamento. L’obiettivo a breve termine è l’integrazione della filiera con nuovi attori, anche esterni, in grado di generare pratiche locali utili alla nostra idea guida. Protagonisti / Centri di competenza Comuni dell’area - Unione dei comuni Regione Molise ASREM Ufficio Scolastico Regionale (USR) Sovraintendenza ai Beni Archeologici del Molise . MIBACT Università degli Studi del Molise Sviluppo Italia Molise - S3 Centro di ricerca delle Aree Interne e gli Appennini (ArIA), italyMONDO! LLC Associazione culturale MU.SE – Musei Spazi in retE - Visite Turistiche e tour culturali Oasi WWF Guardiaregia Cammina Molise / ass.ne La Terra Molise avventura - Turismo outdoor Matese MTB - Bojano Me.MO CANTIERI CULTURALI a.p.s. (Campobasso) Officina Creativa – Organizzazione NO PROFIT – Sepino (CB) SAR Spinete arte e ricamo Cavalieri di Spinete GAL (Gruppo di Azione Locale). Ruolo E’ l’ente che gestirà tutta la Strategia d’area. Al suo interno sarà creata un’apposita struttura tecnico-amministrativa per la gestione della Strategia d’area. Direzione Generale della Giunta Regionale Direzioni di Servizio competenti per Materia (Salute, Scuola, TPL) e attività / misure del POR FESR-FSE e PSR Molise 2014-2020. Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici –Area Sviluppo Locale L’ASREM è coinvolta in quanto gestisce direttamente tutte le attività legate all’assistenza infermieristica sul territorio oltre a quelle più innovative legate alla teleassistenza e telemedicina. Gestione interventi per il miglioramento dei servizi scolastici Laboratori per la valorizzazione aree archeologiche e patrimonio storico culturale Supporto scientifico e attività di ricerca sul territorio. Progetto pilota “Valore Molise” sviluppo e alla conservazione delle Aree Interne con particolare riferimento ai paesaggi rurali e forestali ed alle problematiche territoriali, incluse quelle storiche, istituzionali, giuridico-economiche e di pianificazione territoriale, attraverso la messa a punto di modelli operativi integrati e finalizzati alle peculiarità dei conte sti regionali italiani. Agenzia Viaggi - Genealogista Favorire la scoperta del Molise e idel suo grande e ricco patrimonio culturale. Promozione di attività di valorizzazione,studio, ricerca e divulgazione relative al patrimonio ambientaledel Molise Supporto e coordinamento iniziative turistiche legate al tema del “cammino” Attività sportive area Matese Sport outdoor – mountain bike Promozione di attività di valorizzazione,studio, ricerca e divulgazione relative al patrimonio culturale del Molise Promozione del territorio e dello sviluppo turistico e culturale. Valorizzazione antiche tecniche di ricamo, colorazione naturale tessuti, impresa sociale Attività a cavallo di tipo turistico, ludico, sportivo e terapeutiche coinvolto in per le azioni riguardanti L’approccio Leader per le aree interne e le altre misure del PSR 6 Preliminare di Strategia Area Matese Protagonisti / Centri di competenza CONI / Federazioni sportive 13 agosto 2016 Ruolo organizzazione di eventi e manifestazioni turistiche da inserire in un piano di marketing dell’area del Matese Le diverse associazioni di categoria(Confindustria, CNA, Associazione agricoltori, ecc.) dovranno essere coinvolte nei progetti del settore. Associazioni delle imprese Il preliminare di strategia quindi indirizza la riflessione sulla sperimentazione di nuove forme di cooperazione pubblico privato per la gestione e la valorizzazione delle risorse. L’obiettivo è quello di fornire un punto di riferimento chiaro sia nell’azione di presidio del territorio, sia nelle funzioni di promozione e supporto allo sviluppo. L’innovazione è la chiave di volta, ma essa necessita di collaborazioni con centri di ricerca, esperti, centri di competenza, esperienze da altri territori. AMBIENTE E NATURA AMBIENTE E TERRITORIO AGRICOLTURA TURISMO BENI CULTURALI Educazione ambientale Gestione innovativa del territorio Banca della terra Reti di imprese agricole e filiere produttive Associazioni Fondiarie Turismo outdoor - Valorizzazione e fruizione degli attrattori culturali e ambientali dell’area del Matese I sentieri del Matese e il turismo esperenziale dei cammini Distretti culturali 1.3 Gli interventi di sviluppo locale La capacità del territorio di svilupparsi e conservarsi nel tempo mantenendo l’identità si fonda sul presupposto che solo una nuova relazione co-evolutiva fra abitanti/produttori e luoghi sia in grado, attraverso forme condivise e comunitarie di cura dei valori patrimoniali riconosciuti come beni comuni, di determinare equilibri durevoli fra insediamento umano e ambiente, riconnettendo nuovi usi, nuovi saperi, nuove tecnologie alla sapienza ambientale storica. La strategia dell’Area Matese è quindi fondata sia su elementi di tipo contenutistico che su aspetti di natura metodologica, integrati tra loro. . In tal senso si reputa importante intervenire specificatamente sui seguenti driver di sviluppo: accrescere la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini; rafforzare i modelli di gestione; favorire processi di cooperazione ed l’integrazione dell’ offerta; ampliare la fruibilità dei luoghi in termini di accessibilità e offerta di servizi; sostenere l’innovazione e la formazione; supportare i servizi alle comunità locali nel presidio del territorio (servizi scolastici, assistenziali, mobilità, ecc.) A fronte di tali obiettivi si declinano le seguenti azioni per lo sviluppo. A. Partecipazione e condivisione: le “Officine della socializzazione”. Obiettivo dell’azione è rafforzare la conoscenza e percezione del territorio e delle risorse del Matese da parte delle comunità che vivono e operano nell’area. A questo scopo la realizzazione di “officine della socializzazione” (a partire dai centri di aggregazione esistenti) prevede l’attivazione di centri di creatività, di aggregazione sociale e di coinvolgimento in attività culturali, didattiche e manuali, lavorando sulla 7 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 narrazione dei luoghi, sulla trasmissione dei saperi e della cultura locale materiale/immateriale, sui beni culturali del territorio. Le officine saranno il luogo in cui ci si confronta e si immagina il futuro. Lo strumento di lavoro individuato sarà la “mappa di comunità “ con cui gli abitanti di un luogo hanno la possibilità di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, i saperi che desiderano trasmettere alle nuove generazioni. La “mappa” evidenzia il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e come vorrebbe che fosse in futuro. La mappa accresce la consapevolezza che il territorio contiene un patrimonio diffuso, ricco di dettagli e soprattutto di una fittissima rete di rapporti e interrelazioni tra i tanti elementi che lo contraddistinguono. La mappa è un processo culturale. 1 I laboratori saranno organizzati in modo da rendere protagonisti tutte le generazioni: i ragazzi in forte connessione con le attività scolatiche, gli anziani quali depositari della momeria dei luoghi, i giovani ricercatori (stagisti, borsiti, tesisti) dell’Università quali facilitatori. I laboratori dovranno far emergere le idee che hanno in mente i cittadini, gli operatori, le imprese, in modo da far crescere la fiducia, l’impegno ed il coinvolgimento, premessa indispensabile per la nascita di un “ecosistema” innovativo. I risultati saranno pubblicati su un sito web al fine non solo di veicolarli verso l’esterno ma anche per promuovere (blog, geomapping, etc.), dinamiche di interazione intorno al progetto del comprensorio. Le Officine di socializzazione podurrano nuova documentazione di base del territorio di riferimento in grado di alimentare un sistema informativo innovativo fondamentale per una valutazione costante e dinamica dell’evoluzione sostenibile. B. Reti di imprese, filiere produttive e sostenibilità ambientale La costruzione di una rete delle piccole e medie imprese (agricole,artigianali, turistiche e commerciali), rappresenta una precondizione importante per attivare una nuova generazione di prodotti e servizi. I processi produttivi non si basano più solo sulla trasformazione di materie prime in prodotti materiali, ma si basano sulle idee e sui processi cognitivi che l’uomo è in grado di sviluppare tramite l’apprendimento costante, per cui la priorità assoluta, per coglierne le potenzialità delle trasformazioni in atto, è quella di promuovere “luoghi” intelligenti in grado di promuovere creatività, idee, progetti, accompagnamento alle start up. Nuove forme di integrazione, nuovi prodotti e soprattutto nuove attività, sintesi intelligente delle abilità professionali realizzative con l’inedita creatività dell’economia digitale. Un nuovo sistema locale multifunzionale con integrazioni inedite tra artigianato e agricoltura di precisione in un contesto paesaggistico di qualità è il nostro obiettivo. Le nuove attività saranno sempre più una sintesi tra le abilità professionali storiche e le nuove tecnologie a ricerca avanzata. Si pensi alle potenzialità delle prototipazioni virtuali a servizio per le imprese (artigiane in primis) in grado di esaltare la bellezza estetica dei manufatti con la bravura professionale e la creatività di tanti giovani talenti spesso dispersi nei singoli comuni senza opportunità di esprimere le loro potenzialità. Prodotti “on demand” diventerebbero così sempre più accessibili. I giovani devono approcciare all’agricoltura 4.0 nella consapevolezza che le innovazioni in agricoltura si determinano inserendo il sistema tradizionale in un contesto nuovo, utilizzando il digitale e le sue peculiarità per creare un sistema che generi nuove opportunità di reddito. Molti beni (contenitori, attrezzi ecc.) possono diventare la base di una nuova integrazione tra agricoltura, turismo e artigianato. Le aziende opportunamente monitorate e con ipotesi collaudate di innovazione e sviluppo potranno essere supportate in maniera mirata. In questo modo si determineranno le condizioni La mappa di comunità quale approccio qualitativo all’oservazione dei luoghi in ambito demo-etnoantropologico, o in quelle ricerche che in ambiente anglosassone definiscono Heritage Studies, nasce storicamente in Inghilterra grazie all’ass.ne Common Ground (www.commonground.org.uk) e arriva in Italia ad inizio anni duemila. Per una generale intorduzione si può consultare il link www.mondilocali.it 1 8 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 per una migliore qualità progettuale e un indubbio miglioramento dell’analisi costi-benefici degli interventi. Ulteriore scelta strategica coerente con i programmi operativi regionali è quella di promuovere la sostenibilità ambientale delle imprese e dei processi produttivi, dell’autoproduzione di energia ed efficientamento degli impianti e delle strutture. C. Agricoltura (multifunzionalità, zootecnia, produzioni agro-alimentari) L’attenzione è alle produzioni tipiche locali (agricole ed agroalimentari) che hanno una certa notorietà e considerazione nei consumatori (i formaggi, gli ortaggi ecc). Una forte criticità è che le produzioni sono distribuite tra piccoli produttori non molto inclini a collaborare tra loro ed in particolare sulla commercializzazione. La multifunzionalità delle imprese agricole non è stata sufficientemente adottata dalle imprese agricole presenti nell’area e va pertanto stimolata e promossa in relazione alle diversificazioni di maggior interesse quali l’agriturismo, la produzione di energia, fattorie didattiche, attività ricreative e sociali, artigianato. La strategia del Matese intende sostenere le produzioni locali di qualità (agricole e lattiero-casearie, carne, tartufo etc.) e promuovere una economia diversificata, integrata e innovativa. I segni di questa positiva evoluzione già si osservano in particolare per iniziative di giovani e donne pur rimanendo queste però molto marginali e quindi da supportare con assistenza tecnica e finanziaria. L’iniziativa dovrà anche aiutare il recupero e la sperimentazione di cultivar antiche (canapa, farro, zafferano) la produzione di cultivar trascurate (topinambur, prugnolo, erbe officinali), la produzione biologica degli asparagi selvatici, dell’aglio molisano ed altro ancora. A questo obiettivo sono chiamati a concorrere servizi di assistenza tecnica, informazione e accompagnamento (anche con l’apporto di CIA, Coldiretti, ARSARP, GAL e con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi del Molise) sia sugli strumenti di accesso al credito (Finmolise, Banca Etica) sia per intercettare gli aiuti del PSR. Nella trasversalità tra produzioni agricole ed agroalimentari locali, trasformazioni, offerta turistica e ristorazione si possono trovare spazi per sviluppare attività con ricadute sociali importanti. Gli obiettivi di sviluppo che si intendono perseguire consisteranno allora anche nel supporto ad iniziative in grado di rinnovare, ammodernare e integrare la vocazione turistica dei luoghi, legate all'ospitalità, alla ristorazione, alla valorizzazione e vendita dei prodotti del territorio. I produttori agricoli e zootecnici saranno aiutati a diversificare le produzioni producendo ricchezza integrativa come hanno saputo fare ad esempio due giovani molisani: “Molise goloso” a Montagano e “terra madre” a Fossalto2. Una ipotesi su cui lavorare per aumentare l’aggregazione tra operatori economici è la creazione di distretti rurali, fisici e virtuali, che sostengano la collaborazione tra piccoli imprenditori e ne aumentino la competitività supportandoli nella commercializzazione, nell’innovazione di prodotto e nei servizi di supporto (contabilità, accesso al credito, aspetti legali). La banca della terra: ci sono molte terre abbandonate di proprietà dei Comuni, che possono fornire l’occasione di un ingresso di giovani spesso laureati desiderosi di tornare a investire nella terra. La legge regionale sulla banca della terra manca degli strumenti di attuazione affidati all’ARSARP a cui chiediamo di avviarne l’adozione proprio nel Matese. La banca della terra ma soprattutto il suo utilizzo consente la nascita di nuove imprese agricole e/o la disponibilità di terre ulteriori per le aziende agricole esistenti, che incontrano un ostacolo spesso insormontabile nella disponibilità di terreni agricoli che difficilmente vengono dati in affitto (retaggio negativo dei famigerati patti agricoli). Le amministazioni locali possono avviare anche indipendetemente dalla legge regionale attività di valorizzazione dei terreni incolti ed abbandonati di proprietà comunale. 2 Il titolare di Molise Goloso, piccola azienda di montagano che corrispondendo agli agricoltori un prezzo superiore a quello di mercato, li impegna a conferire solo il pomodoro di Montagano che viene analizzato e certificato. A Fossalto, il titolare di “Terra Madre” ha diversificato la sua produzione agricola tradizionale (cereali) verso erbe officinali poi lavorate, farro di alta qualità, topinambur e altro. 9 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 D. Il turismo lento ed esperenziale, “outdoor” Il turismo “outdoor”, lento ed esperenziale, è un asse di sviluppo territoriale importante che la strategia intende sostenere. Strutturare il Matese quale meta turistica con la possibilità di vivere e apprezzare paesaggi e contesti di grande valore non contrasta con la loro salvaguardia. La scelta di proporre un modello di soggiorno improntato al turismo lento, esperienziale e dello svago, che esalta la naturalità e l’accessibilità dei luoghi và in questa direzione. Sviluppare la cultura dell'accoglienza implica che le comunità locali devono diventare attori attivi e partecipi. La comunità deve arrivare alla consapevolezza di essere elemento di trasmissione di conoscenze, di informazioni, in una parola protagonisti di una cultura dell’accoglienza ed allo stesso tempo custodi dei luoghi e garanti di uno sviluppo sostenibile per il territorio. Si è deciso di puntare su nicchie definite come quella dei “cammini laici”, sul turismo esperienziale e “del cuore” arricchite dall’offerta di attività sportive all’aperto, quindi a basso impatto ambientale. Un turismo fortemente connesso al patrimonio culturale e ambientale dell’area (il tratturo, i siti speleologici, i luoghi dei briganti, Altilia, l’oasi di Guardiaregia, Castelpetroso, Santa Maria del Molise etc..). La scelta è coerente con le decisioni della Regione Molise e dei Comuni del Matese di aderire anche al network della Via Francigena del sud (di recente ufficialmente riconosciuta dal MIBACT), l’area infatti è attraversata totalmente dal cammino che da Castelpetroso giunge a Cercemaggiore ed è caratterizzata dal tratturo. Partecipando a queste aggregazioni si entra in circuiti ampi, e in una varietà di iniziative che rafforzeranno questo segmento turistico che dovrà poter contare, infine, sulla dimensione sociale.. Le azioni di supporto riguarderanno diverse azioni integrate. Così sarà per la sentieristica e la segnaletica, la viabilità minore e i percorsi, i servizi, la predisposizione di mappe sia cartacee che digitali di tutto il territorio. L’organizzazione di un’offerta mirata, che affianchi il visitatore dall’accesso all’informazione tramite web, ai servizi ricettivi, alla comunicazione e fruibilità degli itinerari e del valore ambientale. Questo rinnovamento necessario rappresenta una specifica azione di sviluppo sulla quale alcuni operatori già intendono investire per ammodernare e sviluppare le loro proposte di soggiorno. La qualità dell'offerta turistica impone di operare sull’accessibilità territoriale interna. I sentieri già presenti, saranno migliorati e messi in sicurezza, la segnaletica in via di allestimento, completata. Per avere un personale qualificato in grado accogliere ed accompagnare il turista nelle escursioni, nelle esplorazioni in grotta, nei percorsi tematici e sensoriali organizzeremo percorsi formativi, aggiornamento per le guide, corsi di cucina e di lingua inglese. Ma anche incentivi alle imprese per dotarsi di un sito web e presentarsi alle grandi piattaforme (expedia, trip advisor ecc.), potenziare l’offerta diversificandola sulle attività outdoor (ciclismo, ippoturismo, mountain bike, escursionismo ecc). La capacità ricettiva dell’area è insufficiente, bisognerà investire sugli agriturismi, i B&B, le strutture di turismo rurale, case in affitto, etc. Il nostro target di riferimento non è particolarmente esigente. Per loro il soggiorno, la residenza in uno dei tanti borghi o masserie, può essere una esperienza unica ed originale. Gli spazi fisici su cui lavorare sono quelli già esistenti e in particolare le case dei centri storici non utilizzate, gli edifici pubblici non utilizzati, le masserie. Alcuni comuni comem Roccamandolfi, hanno svolto una prima ricognizione degli edifici e degli spazi utilizzabili come residenze, altri comuni possono fare la stessa cosa facilmente. Agiremo anche sugli spazi ed immobili “non residenziali” per rivitalizzare i piccoli comuni del Matese, un esempio da indagare bene e nel caso da riproporre, è quello in cui si prevede che comuni e privati mettano a disposizione spazi da riempire con iniziative, idee e progetti. Chiunque, rispondendo ad una manifestazione di interesse potrà proporre e gestire attività come negozi temporanei, laboratori, installazioni, degustazioni, attività culturali, artistiche e artigianali. 10 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 Questa pratica incoraggia un’innovativa gestione pubblico‐sociale degli spazi, attivando reti locali, energie e progettualità. Un esempio di successo in tal senso è stato realizzato di recente a Civitacampomarano con l’iniziativa di Street Art. E’ necessaria una promozione territoriale intelligente ed efficace a sostegno del turimo. Sappiamo che essa comporta investimenti ingenti. Si decide allora di puntare sull’organizzazione di educational destinati a blogger, tour operator italiani e stranieri e stampa specializzata che possono efficacemente promuovere la conoscenza dell’area matesina e incrementare le presenze. In questa prospettiva si muove anche la volontà di affidare ad un unico soggetto la comunicazione per sviluppare una promozione turistica dell’area con l’utilizzo delle nuove tecnologie (ad esempio app e portale dell’area integrato con quello regionale) Questo ruolo potrà essere assolto dalle unioni dei comuni, insieme a rappresentanze degli operatori del settore ed esperti. Essa oltre alla promozione territoriale dovrà lavorare in particolare all’adozione di specializzazione e protocolli di qualità. Lo sviluppo dell'offerta turistica non può prescindere dal miglioramento (e spesso dalla creazione) di una rete di servizi essenziali come un centro di informazione e accoglienza turistica, prenotazione, noleggio di attrezzature per esperienze outdoor, guide ecc. Anche il commercio di prossimità (che rischia di scomparire) sarà coinvolto nella rivitalizzazione dell’economia locale anche per scongiurare ulteriori disagi dei residenti, in particolare degli anziani. In qualche caso si punterà sui centri commerciali naturali (market farm) da realizzare in collaborazione tra commercianti, imprese agricole e artigiani e servirà a rispondere anche alle esigenze della domanda turistica. La gestione dei beni culturali e archeologici è l’altro grande tema. Vogliamo attivare un coordinamento tra i vari soggetti istituzionali, risolvere le questioni in ordine alle competenze gestionali e sostenere la capacità progettuale e la creazione di nuove imprese di servizio. Altilia e il tratturo sono al centro della strategia, è un sito vivibile ed attrattivo dove ruotano persone e idee con attività didattiche, eventi, giovani e studenti che lavorano negli scavi. Altilia offre molte potenzialità su cui lavorare come ad esempio le case e i depositi che possono essere adibiti a mercato per prodotti agricoli, laboratori di cucina storica pensando anche al coinvolgimento diretto delle due famiglie presenti nel sito con la loro attività agricola. Vogliamo coordinare le iniziative con la Sovraintendenza, coinvolgendo le persone disposte ad investire con risorse e progettualità e aprire un dialogo attorno all’uso del patrimonio per lo sviluppo dei progetti nel tempo. La creazione di imprese culturali e turistiche deve superare idee obsolete e imitazioni senza personalità. Il tema riguarda tutti i beni culturali sottoutilizzati del comprensorio mobilitando e sollecitando le idee degli operatori culturali, associazioni, giovani, creativi e tutti quelli che sono desiderosi di impegnarsi nella gestione dei beni. Si partirà dalla ricognizione di chi è già attivo nel settore assicurando loro attenzione ed agibilità anche con il possibile coinvolgimento di chi ha esperienza nel settore: esperti in “progetti per lo sviluppo locale a base culturale” e che potranno portare competenze, contaminazioni virtuose, sperimentazioni, azioni innovative di stimolo alla produzione culturale e alle nuove imprese creative. Si avverte la necessità di sostenere le poche imprese culturali esistenti e quelle che si auspica potranno nascere con consulenze specialistiche capaci di confererire loro un carattere imprenditoriale proprio delle imprese e non delle pro loco. 1.4 Gli interventi sui servizi essenziali: salute 1.4.1 Sistema Salute Un efficace sistema - salute vicino, accessibile e di qualità, sarà fondamentale nel la nostra area per assicurare il mantenimento delle piccole comunità sui territori e per promuovere pratiche partecipative che valorizzino le reti informali di solidarietà (un welfare dimensionato alle peculiarità di una specifica 11 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 comunità), anche attraverso la sperimentazione di azioni innovative e nuovi percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali ( la telemedicina, il controllo visivo e altro), sfruttando anche gli interventi in corso di realizzazione da parte della Regione per il telesoccorso e l’Assistenza Domiciliare Integrata - ADI). In generale, le criticità emerse nell’area esprimono margini di potenziamento nell’erogazione di servizi afferenti a livello distrettuale, con particolare attenzione all’offerta di servizi rivolti alla popolazione anziana, cui corrisponde un elevato elevato tasso di ospedalizzazione evitabile (pari a 651,7 a fronte di un dato regionale di 543,6 e un valore atteso LEA di 570,0). L’elevato ricorso a ricoveri evitabili segnala la necessità di una specifica attenzione alla presa in carico delle persone in condizioni di cronicità, in modo che possano evitarsi complicazioni e ricorso all’ospedale. Nell’area si registra una forte incidenza delle affezioni dell’apparato circolatorio, ma è già previsto nel piano operativo un sistema ICT medicale che va a contemplare anche la telecardiologia. Forte è l’attenzione posta anche dall’amministrazione regionale verso le problematiche connesse ai livelli di salute, soprattutto riguardo alle patologie più ricorrenti sul territorio regionale che comprendono le malattie cardiovascolari (46%), i tumori (25%), le patologie dell’apparato respiratorio (7%), le patologie dell’apparato digerente (6%) il diabete, insieme al sistema nervoso e alle psicosi (4%). Nell’area in esame, anche in relazione alle attuali abitudini alimentari, c’è anche un’incidenza della ipercolesterolemia familiare. Il processo di riconfigurazione organizzativa di tutta la rete territoriale e ospedaliera prevista per l’area del Matese, nell’ambito del programma operativo sanitario, impone l’attivazione di un’offerta di servizi più territorializzati anziché ospedalocentrici, in grado di fornire risposte in linea con il principio di umanizzazione delle cure e dell’empowerment del paziente. I modificati bisogni di salute correlati con l’invecchiamento della popolazione, la necessità di spostare l’erogazione dei servizi sanitari dall’ospedale al territorio, privilegiando ove possibile il domicilio del paziente, l’esigenza di migliorare i processi organizzativo-gestionali a supporto della continuità di cura, nonché le conseguenti ricadute in termini di sostenibilità dei servizi sanitari nazionali, rappresentano una sfida perseguita a livello regionale nell’ambito del “Piano agenda digitale per la salute” in corso di elaborazione nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3). Alla luce delle analisi sullo stato di salute dei cittadini dell’area del Matese e dei principali indicatori rilevati in sede di istruttoria si individuano le seguenti azioni per il miglioramento dei servizi sanitari dell’area: 1) Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC); 2) Interventi di educazione alimentare e di empowerment del paziente per la promozione della salute e del benessere psico-fisico; 3) Organizzazione di una rete di operatori per il ritiro dei prelievi e la consegna dei farmaci per superare il grande isolamento degli anziani e dei malati cronici; 4) Modello sperimentale di assistenza domiciliare con telemedicina per il trattamento dei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico. 1.4.1.1 Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC) In sinergia con gli interventi di potenziamento del servizio domiciliare attivati dall’amministrazione regionale nell’ambito del “Piano di azione Obiettivi di Servizio” si intende sviluppare un modello innovativo di presa in carico e di supporto anche attraverso l’istituzione di una nuova figura professionale, quella dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC) che opera a supporto della popolazione dell’area, in particolare di quella anziana e dei malati cronici, ed è in grado di svolgere a tempo pieno una funzione di raccordo tra l’anziano e/o i malati cronici, la sua rete familiare e i diversi professionisti o punti di erogazione di prestazioni sanitarie3. 3 MMG (Medici di Medicina Generale), specialisti, ospedali, farmacie, ecc. ma anche enti, associazioni, privato sociale, ecc. che promuovono attività di inclusione e di promozione della salute e del benessere psico-fisico. 12 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 Prendere a cuore l'utente nel suo specifico bisogno di salute nel sistema sanitario odierno equivale a scommettere e a lavorare fattivamente sul percorso quotidiano della persona, facendosene carico non soltanto nell'acutizzazione della necessità fisico - psichica manifesta ma maggiormente nel processo di vita che coinvolge luoghi, spazi, cultura, persone, abitudini proprie del soggetto. Questo si traduce in termini di assistenza personalizzata individuale, in cui il professionista entra nella sfera più intima dell'utente e ne sostiene il passo/ritmo, in particolare per far fronte alla cronicità dell'evento e per aiutarlo a convivere con tale cronicità ogni giorno. Vengono quindi interessate tutte le fasi del processo assistenziale in larga durata e ampio spettro, non esaudendosi affatto con la dimissione ospedaliera ma anzi impreziosendo l'assistenza domiciliare e ambulatoriale, quindi a pieno supporto e totalmente a disposizione dell'utente, riducendo l'ospedalizzazione e i ricorsi al Pronto Soccorso, in riferimento ai Codici Bianchi. L’infermiere di comunità è un professionista che opera a supporto della popolazione, in particolare di quella anziana e dei malati cronici, ed è in grado di svolgere a tempo pieno una funzione di raccordo tra l’anziano e/o i malati cronici, la sua rete familiare e i diversi professionisti o punti di erogazione di prestazioni sanitarie. L' Infermiere di Famiglia risponde con un lavoro non solo di Welfare circolare ma soprattutto di prossimità. Egli può contribuire ad aiutare gli anziani del territorio e le persone affette da gravi patologie a vivere autonomamente presso il proprio domicilio, offrendo risposte importanti e autonome ai problemi della CRONICITA' e della FRAGILITA', attraverso: ● la definizione di un profilo individuale dei bisogni; ● il supporto alle comuni attività di vita quotidiana; ● il monitoraggio di indicatori di salute (PA, glicemia, ecc.); ● l’affiancamento del MMG o dello specialista nella compliance del paziente al percorso diagnostico-terapeutico identificato; ● la promozione ed il supporto all’utilizzo di eventuali dispositivi e soluzioni tecnologiche (domotica, telemedicina, ecc.); ● la prevenzione di complicanze e ricadute di patologie pregresse o in corso; ● migliorare gli interventi di prima assistenza per ridurre i tempi di ospedalizzazione; ● la prevenzione di incidenti domestici e la promozione dell’inclusione sociale. L’Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Comunità consente di potenziare il servizio domiciliare di assistenza socio sanitaria per i cittadini anche in relazione alla creazione di un team composto da diverse figure (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, specialisti territoriali e ospedalieri, assistenti sociali ecc.) in una logica di collaborazione e corresponsabilità del percorso del paziente con patologia cronica, individuando il soggetto responsabile della gestione del percorso di cura. Per l’area del Matese sarà previsto, inoltre, che almeno uno degli infermieri svolga la funzione di “care management”, organizzando il richiamo periodico dei pazienti, mantenendo il collegamento diretto con il “tutor” ospedaliero, con la rete che si crea (utente, famiglia, caregiver, specialisti), organizzando la partecipazione a programmi educativi di gruppo. Ruolo chiave per l'Infermiere di Comunità, quindi, che intreccia l'esigenza economico - gestionale delle Aziende a quella propriamente della persona al centro dell'assistenza, nelle sue tante sfaccettature assistenziali che la rendono fragile, spesso non autonoma, a cui riconsegnare la personale grande dignità e fiducia in se stessa. Si è già detto delle criticità gestionali e organizzative che la Sanità regionale molisana sta attraversando, in riferimento ai Piani sanitari ridisegnati e riprogettati, a fronte della carenza di disponibilità economiche della crisi che sta investendo anche il Molise. L'infermiere di Comunità permette di alleviare tali caratteristiche, grazie alla sua autonomia professionale e agli spazi che va ad occupare: l'ospedale resta il centro per eccellenza dell'acutizzazione del deficit di 13 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 salute ma altre situazioni diventano totalmente gestibili dall'Infermiere in équipe, riducendo quindi le spese vive derivanti dalla presa in carico dell'utente in struttura pubblica o privata. Non solo tale figura può ridurre il costo dell'ospedalizzazione ma riesce addirittura ad evitarla. Se si sottolinea l'essenza dell'infermieristica di Comunità, infatti, essa è basata sull'intervento a domicilio o presso ambulatori infermieristici, senza ricorso ad accessi al Pronto Soccorso trasformando questi in Codici Bianchi. 1.4.1.2 Interventi di educazione alimentare e di empowerment del paziente per la promozione della salute e del benessere psico-fisico L’intervento prevede l’attivazione di un processo di screening della popolazione, in particolare bambini ed anziani, al fine di programmare attività di educazione alimentare. In particolare considerato che nell’area del Matese si registra una forte incidenza delle affezioni dell’apparato circolatorio e numerosi casi di obesità verranno realizzate campagne di educazione alimentare nelle scuole e nelle famiglie con il supporto delle istituzioni scolastiche presenti nell’area con l’obiettivo di promuovere la “buona alimentazione”, uno stile di vita sano e un invecchiamento “attivo”. Le indagini sugli stili di vita dell’infanzia (OKkio alla salute) e dell’adolescenza (HBSC: health behaviour in school aged children), condotte in Molise nel 2014 evidenziano una situazione di rischio per la salute derivante da comportamenti alimentari scorretti e da un’insufficiente livello di attività fisica, che si riflette in una prevalenza delle condizioni di eccedenza ponderale maggiore della media nazionale e perduranti in età adulta. Il Molise, infatti, si colloca al terzo posto, fra le regioni italiane, per sovrappeso e obesità dei bambini di età 8-9 anni (40,7% Molise vs 30,7% Italia), al quinto posto insieme alla Basilicata per quanto riguarda la fascia di età 11-15 anni (21% vs 19%), ma con marcate differenze di genere e una prevalenza significativamente più elevata dell’eccesso ponderale fra i maschi rispetto alla femmine, mentre, secondo i dati del sistema di sorveglianza PAS-SI del periodo 2012-2015 i valori complessivi dell’eccesso ponderale nella popolazione adulta sono superiori alla media nazionale (47,1% vs 42%) e superiori a quelli di tutte le Regioni per la prevalenza di obesità (13,3%vs 10,4%). L’area matesina si caratterizza, d’altro canto, per la possibilità di fronteggiare tale situazione, attraverso il recupero delle tradizioni alimentari del territorio, proprie di una di cucina “povera”, che prevede l’utilizzo di ricette preparate con ingredienti semplici e genuini, secondo la tradizione locale, evitando gli sprechi, talvolta con il ricorso a prodotti vegetali a crescita spontanea. Le caratteristiche paesaggistiche dell’area, la relativa scarsità del traffico veicolare e la presenza di dislivelli altimetrici significativi, presenti nella maggior parte dei comuni del territorio possono, inoltre, consentire il raggiungimento di livelli ottimali di attività fisica nella popolazione. Considerato che l’acquisizione dei comportamenti favorevoli alla salute avviene fin dalla più tenera età e che il luogo della formazione della persona e del suo carattere è per eccellenza la scuola, il progetto prevede interventi multicomponenti e intersettoriali, nel campo dell’ alimentazione e dell’attività fisica, quali educazione nutrizionale e al gusto, incentivazione del consumo di frutta e verdura per la merenda scolastica, recupero di ricette della tradizione “povera” e del territorio, attraverso il coinvolgimento delle famiglie e, in particolare, degli anziani presenti nell’area. Il progetto, da realizzare attraverso convenzioni tra ASREM, Ufficio Scolastico Regionale e Università degli Studi del Molise prevede la realizzazione dei seguenti interventi: a) interventi rivolti a migliorare l’ambiente strutturale e organizzativo delle scuole mediante la creazione o trasformazione di spazi e servizi favorevoli alla salute: mense, distributori automatici di alimenti, orti didattici, piedibus, percorsi pedonali e ciclabili casa-scuola. b) incontri formativi con il personale alimentarista che opera in ambito scolastico, in collaborazione con il vicino Istituto Alberghiero di Vinchiaturo, per la stesura di menu salutari con l’utilizzo di metodi di cottura e condimenti opportuni e per il recupero delle tradizioni alimentari locali. Nell’ambito di tali incontri formativi saranno inseriti argomenti riguardanti la limitazione del consumo di sale e l’utilizzo di sale iodato e l’aumento dell’offerta di alimenti sicuri per soggetti allergici e intolleranti; 14 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 c) realizzazione di orti pedagogici e percorsi di acquisto guidati per un consumo consapevole. Verrà formalizzata la collaborazione con fattorie didattiche e imprese agricole e di trasformazione, localizzate nell’area del Matese per la valorizzazione quelle produzioni locali, nell’ottica della stagionalità e sostenibilità, alla base della piramide alimentare mediterranea. Si favorirà l’incremento dell’abitudine ad andare a scuola a piedi ed il gioco all’aria aperta, l’utilizzo di spazi pubblici quali cortili e palestre, in collaborazione fra Servizio di Prevenzione Regionale, ASReM, istituzioni scolastiche, Enti locali, famiglie, insegnanti e studenti. La popolazione adulta, in particolare quella delle fasce di età più anziane, sarà attivamente coinvolta nella realizzazione delle attività del progetto: dalla coltivazione degli orti didattici all’accompagnamento dei ragazzi nel piedibus. Le Amministrazioni locali verranno sensibilizzate all’individuazione di percorsi per gruppi di cammino, nordic walking, ecc. accessibili alle diverse fasce di età, al fine di favorire l’interazione fra le diverse generazioni e l’invecchiamento attivo, oltre alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale dell’area. Con la finalità di realizzare la piena integrazione della popolazione straniera presente sul territorio,(circa il 2,4%, secondo i dati ISTAT del 2011) e di combattere le disuguaglianze di salute, verrà realizzato il confronto fra i diversi modelli alimentari sia nei percorsi scolastici, sia nell’ambito delle attività svolte in collaborazione con l’istituto alberghiero, sia in manifestazioni pubbliche con degustazione dei piatti tradizionali delle diverse culture gastronomiche. Saranno rese disponibili ,inoltre, in più lingue, le informazioni relative a corrette abitudini alimentati e stili di vita salutari. 1.4.1.3 Modello sperimentale di assistenza domiciliare con telemedicina per il trattamento dei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico”) Il progetto proposto si inserisce nella linea strategica per la cura dello scompenso cardiaco adattata alla realtà regionale del Molise. La regione caratterizzata da un età media superiore rispetto alla media nazionale tale problematica assume importanza di rilievo. Dall’analisi dei dati del Ministero della Salute relativi al rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero (anno 2010) in Molise si è registrata nel 2010 la peggiore performance italiana nella gestione dello scompenso cardiaco: con il tasso di ricovero più elevato sia per la fascia di popolazione 75-84 anni (24.3 ricoveri per 1000 abitanti) che per quella 65-74 anni (8.1 ricoveri per 1000 abitanti), il maggior peso regionale della degenza ospedaliera per scompenso acuto ed il maggior “costo” per residente (14.9 euro) (confrontato con quello più virtuoso della Valle D’Aosta (Euro 5.5). Inoltre l’analisi accurata dei dati amministrativi evidenziano alcuni elementi di notevole interesse epidemiologico gestionale che verranno utilizzati per il disegno del progetto proposto: il ricovero di un paziente con scompenso acuto viene effettuato solo nel 22% dei casi in strutture di cardiologia, mentre in oltre il 70% dei casi la gestione dei casi è a carico della geriatria o dei reparti di medicina. La percentuale di trattamenti raccomandati dalle linee guida risulta essere lontana dall’ottimale. La probabilità di riospedalizzazione nell’anno successivo al ricovero è elevatissima (circa il 60%), con la probabilità per ogni paziente di essere ricoverato almeno 2 volte nel corso dell’anno di osservazione. OBIETTIVI Il progetto si propone di creare un modello sperimentale per l’assistenza dei pazienti affetti da scompenso cardiaco integrata con il territorio nell’ AREA 1 del Matese al fine di formalizzare un percorso diagnostico-terapeutico per lo scompenso adattato alle caratteristiche demografiche e geografiche dell’AREA 1. L’AREA 1 farà riferimento alla UOC di Cardiologia dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso (centro “Hub”), per il monitoraggio e la cura dei pazienti affetti da scompenso cardiaco mediante sistemi di telemedicina e trasmissione di segnali bioumorali direttamente dal paziente stesso (“Home Monitoring”). Tale sistema, attraverso il monitoraggio e la trasmissione di dati bioumorali (ritmo cardiaco, frequenza, pressione peso, acqua corporea) permetterà il monitoraggio dello stato di salute dei pazienti con scompenso cardiaco consentendo di effettuare delle manovre terapeutiche correttive dello stato di salute prima di un significativo deterioramento del quadro emodinamici con conseguente nuovo accesso ospedaliero con conseguente aumento della morbilità, mortalità ed aumento della spesa sanitaria. Il progetto verrà attuato secondo il Chronic Care model.: - In particolare per ogni paziente proveniente dall’AREA 1 del Matese con scompenso acuto ricoverato in ospedale in seguito ad un evento acuto verrà compilata una specifica scheda denominata appunto”scheda scompenso”. La scheda oltre ai dati 15 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 anagrafici, comprenderà alcuni parametri clinici, strumentali ed ematici oltre al numero di ricoveri per scompenso cardiaco nei sei mesi precedenti, sulla cui base verrà individuato il reparto più adeguato per il paziente. La “scheda scompenso” seguirà il paziente nel reparto di trasferimento dove verrà completata con ulteriori dati. Duplice lo scopo: da un lato identificare parametri condivisi e standardizzati di stabilità e di dimissibilità del paziente, dall’altro condividere le informazioni necessariamente presenti nella relazione di dimissione per il medico di medicina generale. Sulla base della scheda, in fase di pre-dimissione, verrà quindi calcolato il profilo di rischio del paziente in modo da individuare in quale categoria si posiziona. Nel gruppo A (basso rischio), nel gruppo B (rischio intermedio); o nel Gruppo C (alto rischio). Al momento della dimissione dall’ospedale, quindi la scheda verrà inviata (via telematica) al medico di medicina generale che quindi, sulla base del grado di rischio di ricaduta, decide quale percorso di assistenza attivare. Per i pazienti ad alto rischio verrà definito un programma di monitoraggio infermieristico domiciliare e di controlli clinici pianificati dal medico di medicina generale. - verrà creato un nuovo percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per lo scompenso cardiaco adattato al territorio dall’AREA 1 del Matese mediante gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri. In quest’ambito, verrà sperimentata la possibilità di differenti regimi di trattamento del paziente come l’ospedalizzazione a domicilio (modello già sperimentato con successo nella Regione Piemonte), come modalità alternativa o aggiuntiva rispetto al ricovero ordinario. -saranno coinvolte le associazioni di Volontariato con programmazione di corsi di formazione con l’obiettivo di offrire supporto a domicilio in particolare alle famiglie più fragili; - saranno coinvolti nel processo assistenziale diagnostico e terapetutico i medici di medicina generale, ed i cardiologi del territorio e dei distretti sanitari, programmando corsi di aggiornamento e di formazione per l’assistenza ed il monitoraggio seguendo la strategia di rete proposta dal progetto in questione; - sarà coinvolto il personale sanitario non medico delle strutture ospedaliere ed ambulatoriali ad effettuare azioni di “counseling” verso i pazienti e le famiglie mirati alla comprensione della strategia terapeutica (assunzione dei farmaci, in particolare dei diuretici, comprensione dell’importanza dell’automisurazione di alcuni elementari parametri vitali come peso corporeo, pressione arteriosa e frequenza cardiaca); - i dati raccolti verranno inseriti in un apposito database Regionale costituito da una serie di archivi elettronici collegati in grado di incrociare dati e fornire informazioni relativamente a: assistenza sanitaria prestata dal Sistema sanitario Nazionale (SSN), dati demografici e amministrativi, diagnosi di dimissione dopo ricovero, dati di prescrizioni farmaceutiche, dati su prestazioni ambulatoriali ed in emergenza, dati di costo nella prospettiva SSN. TEMPI DI ATTUAZIONE (CRONOPROGRAMMA) Entro 3 mesi dall’inizio: creazione del “centro Hub” presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso, istruzione attraverso corsi dedicati del personale sanitario medico (medici di medicina generale e cardiologi del territorio) e del personale sanitario non medico e volontariato. Entro 6 mesi dall’inizio: diffusione sul territorio del programma ed attuazione del progetto con la creazione di una rete telematica. Entro 12 mesi: creazione di un nuovo percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per lo scompenso cardiaco adattato al territorio dall’AREA 1 del Matese mediante gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri. INDICATORI (di struttura, di processo, di risultato) Di Esito Intermedio: Diffusione sul territorio del programma ed attuazione del progetto. Di Processo: Creazione della rete per la cura dei pazienti dall’AREA 1 del Matese con scompenso cardiaco, raccolta dei parametri, lettura dei dati ed interazione con i pazienti a domicilio o con i medici di medicina generale e con i cardiologi del territorio. Di Risultato: 1) Creazione di un nuovo percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per lo scompenso cardiaco adattato al territorio dall’AREA 1 del Matese mediante gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri. In quest’ambito, verrà sperimentata la possibilità di differenti regimi di trattamento del paziente come l’ospedalizzazione a domicilio (modello già sperimentato con successo nella Regione Piemonte), come modalità alternativa o aggiuntiva rispetto al ricovero ordinario. 2) Creazione di un database relativo all’AREA 1 del Matese costituito da una serie di archivi elettronici collegati in grado di incrociare dati e fornire informazioni relativamente a: assistenza sanitaria prestata dal Sistema sanitario Nazionale (SSN), dati demografici e amministrativi, diagnosi di dimissione dopo ricovero, dati di prescrizioni farmaceutiche, dati su prestazioni ambulatoriali ed in emergenza, dati di costo nella prospettiva SSN. RISULTATI ATTESI Riduzione del tasso di ospedalizzazione, dei ricoveri impropri, del peso della degenza media e del peso economico dei pazienti affetti da scompenso nell’AREA 1 del Matese rispetto ai dati degli anni precedenti. Migliore impatto sociale (sia sui pazienti che sulle famiglie) nel trattamento di un importante patologia cronica molto diffusa da un punto di vista epidemiologico soprattutto nelle fasce di età più elevate e pertanto più fragili soprattutto se inserite in un territorio con un elevato indice di dispersione come quello dall’AREA 1 del Matese 16 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 1.4.1.4 Organizzazione di una rete di operatori per il ritiro dei prelievi e la consegna dei farmaci per superare il grande isolamento degli anziani e dei malati cronici Nell’ambito dell’organizzazione dei servizi al domicilio del paziente è prevista anche l’attività di ritiro dei prelievi e di consegna dei farmaci ricorrendo alla una rete delle farmacie rurali per la consegna di farmaci o di prodotti per l’alimentazione al domicilio del paziente o per il supporto all’espletamento di pratiche amministrative necessarie all’assistenza sanitaria. Le farmacie rurali, per il servizio di prossimità che erogano, rappresentano per le comunità rurali un punto di riferimento nella garanzia della continuità assistenziale poiché spesso contribuiscono ad alleviare il peso del vivere in località isolate dove i servizi di base, a volte, funzionano in modo discontinuo. E’ proprio per contrastare l’isolamento delle zone rurali e garantire la fruibilità di servizi di base che sono necessarie strategie riallocative territoriali di quanti più servizi possibili, tali da abbattere i costi del SSN, razionalizzare le risorse ed efficentare il sistema. Un nuovo assetto basato sulla territorialità delle farmacie offre la possibilità di ampliare e migliorare il ruolo delle farmacie rurali. La farmacia rurale si propone quindi come centro di riferimento, sia del SSN sul territorio che per i bisogni del cittadino, in particolar modo per le popolazioni residenti nelle zone disagiate e poco accessibili dell’area del Matese. La farmacia potrà diventare un presidio nel quale il cittadino, oltre ai farmaci, trova anche una serie di servizi aggiuntivi di alta valenza socio-sanitaria ottenendo il riconoscimento del ruolo indispensabile all’interno del SSN e per la salute del cittadino. I nuovi servizi che dovranno essere assicurati dalle farmacie rurali, nel rispetto di quanto previsto dal Programma Operativo 2015-2018 e previa adesione del titolare della farmacia, saranno: 1. la dispensazione e la consegna domiciliare di farmaci e dispositivi medici necessari alle categorie protette quale risposta alla fragilità clinico assistenziale e sociale; 2. la dispensazione per conto delle strutture sanitarie dei farmaci a distribuzione diretta; 3. la collaborazione delle farmacie alle iniziative previste dal SSR e ASReM finalizzate a garantire il corretto utilizzo dei medicinali prescritti e il relativo monitoraggio; 4. la erogazione di servizi di primo livello attraverso i quali le farmacie partecipano alla realizzazione dei programmi di educazione sanitaria e di campagne di prevenzione; 5. la erogazione di servizi di secondo livello rivolti ai singoli assistiti, in coerenza con le linee guida ed i percorsi diagnostico-terapeutici previsti per le specifiche patologie in collaborazione con i Distretti socio-sanitari; 6. l’effettuazione, presso le farmacie, nell’ambito dei servizi di secondo livello, di prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo; 7. la effettuazione di attività attraverso le quali nelle farmacie gli assistiti possano prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, e provvedere al pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino, nonché ritirare i referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale effettuate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate. Coinvolgere le farmacie rurali quale risorsa per la garanzia ed efficacia del SSR nella piena attuazione dei servizi, previsti dalla legge, per realizzare una sostenibilità di lungo periodo e soprattutto la possibilità che tali servizi possano essere svolti anche dalle farmacie rurali più decentrate, rappresentano condizioni indispensabili affinché si possa parlare di servizi di qualità rivolti a tutta la popolazione e quindi di una nuova fase di modernizzazione del servizio farmaceutico, con l’obiettivo di rendere realizzabile la qualità e 17 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 l’uniformità sul territorio delle prestazioni offerte ai cittadini e la necessità e il ruolo di nuovi interventi infrastrutturali e di innovazione tecnologica. Tali attività hanno lo scopo di proporre la possibilità di portare beneficio alla popolazione altrimenti disagiata ed impossibilitata a raggiungere i centri di erogazione di servizi messi a disposizione del SSR. 1.5 Gli interventi sui servizi essenziali: Scuola 1.5.1 Scuola, istruzione, formazione La scuola dell’area in collaborazione con le amministrazioni comunali sarà chiamata a rafforzare i rapporti tra la dimensione scolastica e il sistema territoriale ampliando l'offerta formativa, con iniziative rivolte ad una maggiore conoscenza e consapevolezza del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali attraverso un Patto Scuola-Territorio, che vede nella scuola il principale centro di aggregazione e di socialità, oltre che di formazione. La crescita della socialità permetterà di operare meglio sull’opzione del pregio ambientale, storico e culturale del Matese in equilibrio tra tutela dei sistemi ecologici, le attività umane e la valorizzazione culturale. Sarà necessario l’impegno delle amministrazioni locali nella Conservazione e tutela delle risorse ambientali e culturali e sul recupero della naturalità, nella gestione attiva delle risorse con una maggiore coerenza delle decisioni pubbliche (e private) alla salvaguardia del paesaggio, mobilitando professionisti e testimoni dei luoghi, nella conoscenza interpretazione e comunicazione dei caratteri del nostro paesaggio. In questa direzione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, saranno organizzate attività di carattere divulgativo, visite in siti naturali, interventi di manutenzione e di educazione ambientale per residenti, ragazzi e turisti, ma anche interventi di formazione mirati a volontari, cittadini temporanei, associazioni ambientalistiche, ecc. iniziative che aiuteranno la pianificazione e gestione intelligente del territorio in una strategia basata su una mutua e armonica relazione tra tutela dell’ambiente e sviluppo socio-economico sostenibile. L’analisi sul campo ha fatto emergere uno scollamento tra l’ambiente ‘naturale’ e la sua conoscenza. E un fattore su cui intervenire subito con iniziative specifiche. In collaborazione con le scuole vanno attivati agri asilo/scuole, condotti da nonni e nonne agricoltori disponibili a far conoscere ai piu giovani come si pianta e si raccoglie un ortaggio o un frutto, come influiscono le stagioni. I prodotti raccolti saranno utilizzati nelle stesse mense scolastiche con la partecipazione sempre attiva dei ragazzi. A corredo di questa azione saranno organizzate le visite nelle fattorie didattiche, nelle stalle, le camminate lungo i bio-percorsi, nei campi e nei boschi. L’offerta formativa va ampliata in quanto quella attuale tiene poco conto delle vocazioni dell’area ed è assente un clima di interazione tra la scuola e il mondo del lavoro. Per il territorio del Matese la scuola rappresenta la «conditio sine qua non» della strategia d’area che consentirà di qualificare i saperi locali e le competenze per lo sviluppo attraverso il miglioramento della didattica e la coerenza tra percorsi formativi e le vocazioni dell’area. Dal Rapporto di istruttoria del Comitato Tecnico Aree interne emerge che “Il tema della scuola risulta essere particolarmente presidiato nell’area del Matese nonostante alcune criticità legate alla difficoltà di spostamento degli alunni, al forte gap tecnologico per assenza della banda larga e la bassa dotazione di servizi per ragazzi diversamente abili. La programmazione FSC 2007/2013 ha previsto alcuni interventi specifici per il miglioramento della dotazione scolastica: la realizzazione di un polo scolastico per i Comuni di Bojano, San Massimo, Spinete, San Polo Matese, Campochiaro, Colle d'Anchise (entro il 2017), un secondo polo scolastico a Castelpetroso (entro il 2017), la messa in opera di un edificio scolastico a Cercepiccola, l’avvio di lavori di ricostruzione della palestra-edificio scolastico comprensivo “I. Volpe” a Sepino. La presenza di due poli scolastici oltre a contrastare la frammentazione delle sedi scolastiche, delle pluriclassi e l’alta mobilità dei docenti nella scuola di primo grado, può rispondere a una esigenza di innovazione e di sperimentazione 18 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 dell’organico funzionale. A partire da un ripensamento della docenza è infatti possibile migliorare l’offerta formativa scolastica in risposta alla vocazione del territorio”. L’elevato digital divide incide pesantemente sull’offerta didattica e sulla possibilità di utilizzare pienamente le risorse infrastrutturali, caratterizzando inoltre l’isolamento delle scuole dal resto della comunità scolastica e scientifica. L’area matesina ha un servizio scolastico molto variegato per tipologia di scuole e per ordine di studio ed anche di indirizzi. A Vinchiaturo c’è un servizio scolastico di tipo alberghiero4 che raccoglie un’area molto vasta, in quanto gli altri due istituti alberghieri si trovano a Termoli e ad Agnone. Nella scuola di Boiano ci sono diversi indirizzi di studio, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado, che si caratterizza per discipline liceali e per indirizzo di studio più specifico nel tecnico. Nell’area del Matese si attesta la rete scolastica più ampia del Molise; rete che si occupa di svariati temi: dall’educazione alla salute, ai processi di socializzazione, alla legalità. È la rete più attiva che si occupa delle tematiche trasversali nei percorsi di crescita dei ragazzi. La scuola rappresenta il principale centro di aggregazione e socializzazione per i giovani, pertanto andranno realizzati progetti mirati ad affrontare il disagio giovanile. In ambito scolastico ci sono esperienze importanti (la presenza dell’indirizzo musicale nella secondaria di primo grado a Bojano, associazioni impegnate in ambito musicale, esperienze di coding e CLIL) e idee progettuali (lezioni aperte, pluriclassi che investono sulla qualità della didattica, scuola itinerante, organico di rete, progettualità innovativa alla quale legare il reclutamento dei docenti, laboratori pratici, outdoor education) ma queste devono essere ulteriormente elaborate e necessitano di un confronto con contenuti e contesti più maturi (molti insegnanti, per esempio, non conoscono l’esperienza di Reggio Children). Nell’area di Boiano è presente un centro territoriale per l’inclusione che raccoglie un bacino di utenza di giovani e non solo giovani molto ampio. L’idea è quella di realizzare, attraverso l’ufficio scolastico regionale un “polo di inclusione”, che diventi centro laboratoriale e di attività culturali non specificamente rivolto solo ai ragazzi ma anche agli adulti e agli immigrati con corsi di alfabetizzazione. La realizzazione di due poli scolastici per il primo ciclo rappresenta di fatto un’opportunità non solo per organizzare la didattica in spazi ‘nuovi’, ma anche per ripensare all’apertura della scuola e al collegamento con realtà esterne attivando dei percorsi di studio di tipo professionale che riconducano a quel sapere e a quelle competenze proprie di questo territorio e che si stanno perdendo. . La concentrazione delle risorse per investimenti nell’edilizia scolastica innovativa, con una nuova distribuzione degli spazi di apprendimento, con la ricerca di una nuova architettura degli edifici scolastici, è funzionale al miglioramento della qualità dell’apprendimento e consente di superare i problemi legati all’eccessiva frammentazione sul territorio degli istituti e alla necessità di costituire dei Poli scolastici che tengano conto del bacino di utenza e di un collegato piano per la mobilità Quella del polo scolastico, pertanto, è una risposta coraggiosa in un’area in cui è difficile organizzare servizi di trasporto, su strade che spesso non sono facilmente percorribili soprattutto nel periodo invernale. Alla luce delle analisi effettuate sui principali indicatori rilevati in sede di istruttoria per l’area del Matese, si individuano le seguenti azioni per il miglioramento dei servizi scolastici dell’area: Organizzazione di attività laboratoriali nelle scuole nel tempo prolungato, attraverso l’organizzazione di laboratori pomeridiani nelle scuole dei piccoli paesi al fine di favorire la socailizzazione tra giovani, la condivisione di conoscenze e di esperienze sul sapere locale (cultura materiale e immateriale dei luoghi) anche attraverso l’attivazione di laboratori ad hoc sui principali beni culturali e naturali sottoutilizzati del comprensorio del MATESE; 4 L’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione I.P.S.A.R. Matese di Vinchiaturo (CB) è nato dodici anni fa e nel corso del tempo è cresciuto molto. Ad oggi gli iscritti risultano essere circa 320 ed è collocato in un luogo che strategicamente può attirare studenti provenienti sia da Campobasso e provincia, sia da Isernia e provincia nonché dai paesi campani confinanti con il Molise della provincia di Benevento. Tuttavia si rileva che non sono previste fermate di tutti i bus che transitano sulla strada principale e vicina alla scuola. Ciò costituisce un forte handicap che dovrebbe essere eliminato attraverso il miglioramento dei collegamenti stessi. 19 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 Realizzazione di progetti di educazione ambientale e di tutela delle aree protette nelle scuole con il coinvolgimento della Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi del Molise e l’Oasi WWF di Guardiaregia, dell’Associazione italiana docenti di geografia al fine di declinare un progetto di “educazione al territorio” di supporto anche al tema dei “cammini”; Migliorare l’apprendimento della matematica e dell’ inglese (azione già avviata nell’amibito del Piano di azione Obiettivi di Servizio); Inserire nell’ambito dei POF (Piani di Offerta Formativa) le discipline sportive praticabili nell’area del Matese (Sci alpino, sci di Fondo, equitazione, escursionismo, trekking, rafting, nordic walking, pesca sportiva) attraverso l’attivazione di convenzioni con le Federazioni sportive e con il CONI anche per l’organizzazione di eventi e manifestazioni turistiche da inserire in un piano di marketing dell’area del Matese; Mettere a disposizione delle comunità locali le sedi scolastiche, in orari extra scolastici e nei periodi di sospensione dell’attività didattica, quali centri aggregativi per i ragazzi ed adulti. Realizzare laboratori, campus estivi, percorsi formativi e stages. In particolare tali attività verranno programmate con un “approccio partecipativo” principalmente nei due poli scolastici in corso di realizzazione nei comuni di Bojano e Castelpetroso; Potenziamento delle dotazioni tecnologiche previa verifica degli interventi per il potenziamento dei laboratori e sperimentazioni di classi 2.0 già realizzati nell’ambito del PAR FSC e del PON Scuola; Dare stabilità organizzativa agli organici e ridurre l’avvicendamento dei docenti anche prevedendo facilitazioni ed incentivi alla residenza in loco. L’idea è quella di dare punteggi aggiuntivi (previa valutazione della performance) per i docenti, legati alla titolarità di un progetto di “educazione ambientale” o di “scoperta di antichi mestieri”, Orientamento scolastico mirato e collegato ad un piano di formazione adeguato e funzionale a rispondere alle vocazioni territoriali e le potenzialità economiche dell’area nei settori dell’ambiente, del turismo e dell’agricoltura (ad.es. per il Matese un Istituto per la produzione casearia, la formazione di guide naturalistiche, la riqualificazione del sistema ricettivo dell’area etc.); Reti tra Istituti scolastici per sostenere progetti di filera (ad esempio una filiera tra l’istituto agricolo del Fortore e quello alberghiero del Matese affinché la produzione agricola del primo istituto possa essere utilizzata nel secondo); Orientare la formazione professionale sui temi dell’educazione alimentare e della qualità della vita, del turismo outdoor, della cultura dell’accoglienza, dell’ambiente, della “green economy” ; Istituzione di percorsi di qualificazione coerenti con le vocazioni del territorio.D’intesa con la regione e sulla base di un’attenta mappatura dei bisogni e della domanda possono essere attivati percorsi di qualificazione da ricondurre al sistema di sussidiarietà integrativa. Di seguito si riporta una prima selezione degli indirizzi previsti nel repertorio professionale condivisa tra i sindaci dell’area e i dirigenti scolastici coinvolti nella stesura della strategia d’area. Area professionale Qualifiche professionali Difesa e valorizzazione delle risorse del territorio (anche in realazione all’istituzione del Parco del Matese) Tecnico degli interventi sulla risorsa agro-forestale e del suolo Tecnico nella gestione del ciclo integrato delle risorse idriche Tecnico esperto nella programmazione delle risorse agro-forestali Tecnico esperto nella programmazione di interventi faunistico – ambientali Zootecnia Erogazione servizi di cura e gestione degli animali 20 Preliminare di Strategia Area Matese Area professionale Produzione agricola 5 Produzione e distribuzione dei pasti6 Produzione e manutenzione prodotti e beni artistici Progettazione e gestione del verde Progettazione e produzione alimentare 13 agosto 2016 Qualifiche professionali Operatore agricolo Tecnico delle produzioni animali Tecnico della produzioni vegetali Operatore della produzione dei pasti Operatore della produzione di pasticceria Operatore della ristorazione Operatore del servizio di distribuzione pasti e bevande Tecnico dei servizi sala-banqueting Operatore per la produzione e manutenzione prodotti e beni artistici Giardiniere Operatore del Verde Tecnico del Verde Operatore agroalimentare Operatore delle lavorazioni delle carni Operatore delle lavorazioni lattiero-casearie 1.6 Gli interventi sui servizi essenziali: la mobilità 1.6.1 La Mobilità Il miglioramento del sistema dei trasporti è centrale per il rafforzamento dell’area del Matese, in quanto i comuni dell’area distano mediamente 35 minuti dai poli di riferimento. Particolarmente sentita le necessità di potenziamento del sistema di mobilità interna, riferita soprattutto al movimento degli studenti e quella esterna, in relazione alla necessità di facilitare l’arrivo dei turisti. Sono attualmente in corso interventi di potenziamento della linea Campobasso – Roma con due nuovi treni, ed è in fase di realizzazione una piattaforma regionale intermodale (progetto Easy way) per collegare la fascia costiera con le aree interne. Tra gli interventi in via di definizione a livello regionale si segnala il ”Piano dei servizi minimi” e la realizzazione della “Metropolitana leggera” di interesse per l’area del Matese. L’attuale sistema di trasporto pubblico regionale penalizza i collegamenti tra i piccoli centri urbani e tra questi e i principali poli di riferimento, inoltre l’intermodalità è carente. L’attuale sistema, inoltre, non risponde in modo ottimale alle esigenze dei poli scolastici sia per il servizio scolastico standard (ingresso e uscita da scuola) che per le attività extra che prevedono l’allungamento dei tempi di apertura delle scuole. Inoltre il sistema della mobilità dell’area del Matese va ripensato anche rispetto alle esigenze dei flussi turistici e di spostamento all’interno dell’area. La mobilità nell’area, pertanto, dovrà incrociare il target turistico di riferimento attraverso un sistema della mobilità sostenibile che risponda alla necessità di dotare le comunità locali di sistemi, alternativi e innovativi, per la conduzione della propria quotidianità e per l’accesso a servizi sociali, in una logica di complementarietà tra sviluppo turistico e promozione sociale dell’area. Ne consegue la volontà di adeguare il trasporto pubblico dell’area alle esigenze specifiche degli studenti e dei cittadini in relazione alla domanda “trasversale” di mobilità sia sul fronte del turismo, che della scuola, che in generale dell’intera cittadinanza, anche attraverso il ripensamento delle corse da e per i centri urbani maggiori e tra comuni limitrofi anche magari ricorrendo a mobilità on demand rivolta a tre tipi di utenza: gli anziani, gli studenti e lavoratori che si spostano quotidianamente o periodicamente su rotte fisse; i turisti negli spostamenti da e verso il territorio e verso i principali siti dell’area. 5 Tali qualifiche professionali sono presenti all’ Istituto Professionale per l’agricoltura di Riccia. Tali qualifiche professionali sono presenti all’ Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione I.P.S.A.R. Matese di Vinchiaturo (CB). 6 21 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 Pertanto, la ridefinizione del “Sistema della Mobilità” dell’area del Matese dovrà concorrere a promuovere la coesione territoriale dell’Area interna e l’accessibilità da e verso i poli esterni attraverso lo sviluppo di servizi di trasporti volti al raggiungimento dei seguenti obiettivi: promuovere l’accessibilità degli attrattori turistici del territorio privilegiando le opportunità di una “fruizione sostenibile” delle risorse ambientali e culturali; facilitare l’accessibilità ai poli funzionali (scuola, lavoro) della mobilità “sistematica” dei residenti; facilitare l’accessibilità ai poli funzionali (sanitari, culturali, sportivi, turistici ecc.) della mobilità “non sistematica” di residenti e non residenti (turisti, visitatori in genere); agevolare e sostenere il diritto di mobilità degli utenti a capacità motoria ridotta; favorire le opportunità di fruizione sostenibile delle Aree interne per i residenti e i turisti incentivando servizi di modalità “lenta o dolce” sulle reti pedonali e le greenways. Le soluzioni attivabili in via sperimentale sono la progettazione di un sistema di mobilità dolce, la realizzazione di piattaforme multifunzionali per l’erogazione di servizi integrati ai cittadini dell’area e ai turisti e il potenziamento dei servizi del TPL a servizio delle attività scolastiche. 1.6.1.1 Progettazione di un sistema di mobilità dolce. In linea con la promozione del turismo sostenibile per l'area vogliamo realizzare un “sistema di mobilità dolce” che faciliti l’accesso alle risorse naturalistiche, storiche e alle strutture museali ed ecomuseali del territorio. L’intervento di “Progettazione di un sistema di mobilità dolce”, finalizzato a promuovere l’accessibilità degli attrattori turistici del territorio e una “fruizione sostenibile” delle risorse ambientali e culturali si articola nelle seguenti azioni: (a) Realizzazione di una rete ciclabile da affiancare ai sentieri turistici della dorsale matesina e potenziamento della segnaletica e dei servizi di base; (b) Attivazione di un servizio di noleggio di bici elettriche, per la fruizione turistica dell’area e per l’accesso al territorio attraverso la realizzazione di piste ciclabili e di collegamenti tra la rete ferroviaria (stazione di Bojano) della messa a sistema di un cluster di imprese per l'offerta di servizi per cicloturisti e riorganizzazione di alcune stazioni ferroviarie e delle “stazioni di trasferenza” individuate nell’ambito del Progetto di metropolitana leggera quali punti di accesso e informativi al territorio del Matese; (c ) Acquisizione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Potenziamento del servizio di mobilità mediante l’acquisto di nuovi autobus a basse emissioni e attraverso la rimodulazione ed il potenziamento dei collegamenti tra i paesi della dorsale matesina ed i principali centri urbani. Attivazione di un servizio di autobus a chiamata e di un servizio navetta dai centri urbani alle stazioni della metropolitana leggera. 1.6.1.2 Piattaforme multifunzionali presso le stazioni di trasferenza della Metropolitana Leggera per l’erogazione di servizi integrati ai cittadini dell’area e ai turisti. A) Piattaforme multifunzionali e multiservizio presso le stazioni di trasferenza della Metropolitana Leggera. Il miglioramento del servizio di TPL gravita sugli investimenti in corso di attuazione sulla rete ferroviaria che attraversa il territorio del Matese e relativo E’ prevista la realizzazione di piattaforme multifunzionali e multiservizio presso le stazioni di trasferenza della Metropolitana Leggera che rappresentano il principale punto di scambio ferro-gomma. Un primo intervento verrà realizzato la stazione di trasferenza localizzata nel comune di Bojano, principale punto di snodo e di accesso all’interno dell’area matesina. Nel dettaglio la piattaforma sarà adiacente alla fermata della metropolitana leggera e prevederà la creazione di un hub di servizi, con strumenti ITC, orientato al miglioramento del traffico passeggeri dell’area matesina e volto ad incrementare i collegamenti con le principali aree urbane della regione: Campobasso e Isernia. B) Realizzazione di sistemi di infomobilità attraverso software in grado di fornire agli utenti tramite web, smartphone, monitor presenti sui mezzi, infoterminals e altri strumenti di comunicazione gli orari dei 22 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 vari servizi di trasporto pubblico, le possibili coincidenze, i percorsi delle linee, eventuali avvisi, presenza di servizi aggiuntivi (car sharing, ecc.). La piattaforma tecnologica per l’erogazione di servizi di infomobilità sarà così articolata: realizzazione di una rete internet wi fi ad alta velocità; installazione e posa in opera di totem informativi touchscreen da esterno e di monitor per l’erogazione dei seguenti servizi: a) consultazione in tempo reale degli orari del trasporto pubblico extra urbano ed urbano sia su ferro che su gomma; b) consultazione del travel planner regionale (con la possibilità di individuare soluzioni di viaggio multimodali in coerenza con le esigenze dei singoli utenti). installazione e posa in opera di colonnine per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica; acquisto di autobus gestione servizio autobus a chiamata e servizio navetta per la stazioni della metropolitana leggera. C) Attivazione di un servizio associato di trasporto per turisti, da affidare in gestione a privati (azienda di trasporti, consorzio di operatori della ricettività). Il servizio, a chiamata, dovrebbe puntare a migliorare la connessione tra le località turistiche e i principali nodi del trasporto pubblico locale; all’occorrenza potrebbe funzionare anche come information point e punto di riferimento per le escursioni e il trekking nelle aree naturali del Matese. E) D) Attivazione di un servizio associato di trasporto per studenti e lavoratori attraverso un servizi innovativi di car pooling, da gestire in forma associata direttamente dai comuni, per i cittadini che si spostano sul territorio. Il servizio è reso disponibile attraverso la creazione di una specifica applicazione per pc e smartphone e consentirà di facilitare gli spostamenti nell’area, fuori l’area e per l’area. Può integrare la prenotazione a chiamata attraverso centralino telefonico, per coloro che non dispongono di accesso Internet;Trasporto sociale – TAXI collettivo sociale che prevede l’attivazione di un servizio associato a chiamata e sperimentale con prenotazione per trasporto di anziani, da affidare al terzo settore. Il servizio deve puntare a migliorare la connessione tra le frazioni, i capoluoghi dei comuni dell’area pilota, i poli locali del sistema sanitario; 1.6.1.3 Potenziamento dei servizi di TPL dedicati per le attività scolastiche (nuove linee/fermate) e lavorative L’intervento, da attivarsi nell’ambito del “Piano dei servizi minimi”, prevede l’armonizzazione e il rafforzamento dei servizi del TPL in corrispondenza con gli orari scolastici e nelle fasce orarie pomeridiane, in sinergia con le attività extra-curriculari promosse dalle scuole. A tal fine è prevista la definizione di un Piano per la rimodulazione degli orari delle corse già in essere nell’Area (l’effettiva ridefinizione degli orari sarà tuttavia realizzata dai soggetti che hanno sottoscritto il contratto di servizio, ovvero l’Ente pubblico – Regione e il gestore dei servizi) in relazione agli orari scolastici, nonché per il potenziamento dei servizi di trasporto, ovvero prevedendo nuove corse destinate, in modo particolare ma non necessariamente in via esclusiva, al collegamento con gli istituti scolastici. Nel dettaglio, nell’ambito del “piano dei servizi minimi” regionali, sarà potenziato il numero di corse pomeridiane per garantire un maggior numero di collegamenti in connessione con le esigenze dettate dalle attività formative extra-curriculari programmate e realizzate da ciascun istituto scolastico. 2. Identificazione dell’area progetto 2.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente L’area progetto è il comprensorio dal massiccio del Matese e coinvolge 14 comuni, 10 in provincia di Campobasso (Bojano, Campochiaro, Cantalupo nel Sannio, Cercepiccola, Colle d'Anchise, Guardiaregia, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sepino, Spinete) e 4 in quella di Isernia (Cantalupo, Castelpetroso, Roccamandolfi e Santa Maria del Molise). 23 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 L’area considerata si estende su 420 km2, con una popolazione complessiva di 20.572 unità (dati ISTAT 2011) che rappresentano rispettivamente il 9,41 % dell’estensione del territorio regionale (4.461 Km2) e il 6,56 % della popolazione molisana; la densità abitativa è di poco superiore ai 49 abitanti per km2 rispetto al valore regionale di 70 abitanti per km2. Il territorio dell’area matesina si estende dai 482 m s.l.m., nella parte più bassa della piana di Bojano, fino agli oltre 800 m s.l.m. dei comuni localizzati sul massiccio del Matese, la cui cima più alta si trova in Molise nel comune di Roccamandolfi (Monte Miletto, 2050 m. s.l.m). L’area ha subito un decremento della popolazione pari al -3,1% negli ultimi dieci anni (2001-2011) e al 9,5% negli ultimi quaranta anni (1971-2011), con cali più elevati in alcuni comuni (Sepino, Roccamandolfi, Cercepiccola), mentre, in controtendenza rispetto agli altri comuni dell’area, per il comune di San Massimo si registra un incremento della popolazione di oltre il 15% negli ultimi 10 anni. 24 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 Trend della popolazione Area Matese (1991-2011) Comune POP_91 POP_01 POP_11 Trend Trend 2011-1991 2011-2001 Bojano Campochiaro 8426 682 8312 634 7946 637 -5,70% -6,60% -4,40% 0,47% Cantalupo nel Sannio Castelpetroso Cercepiccola Colle d'Anchise Guardiaregia Roccamandolfi 761 1722 849 868 855 1164 736 1644 727 818 783 1073 729 1662 685 802 787 987 -4,20% -3,48% -19,32% -7,60% -7,95% -15,21% -0,95% 1,09% -5,78% -1,96% 0,51% -8,01% San Giuliano del Sannio San Massimo San Polo Matese Santa Maria del Molise Sepino Spinete 1241 705 500 747 2309 1530 1076 723 445 654 2177 1432 1050 836 458 635 1985 1373 -15,39% -2,42% 18,58% 15,63% -8,40% 2,92% -14,99% -2,91% -14,03% -8,82% -10,26% -4,12% Fonte:: elaborazioni NVVIP – Regione Molise su dati ISTAT Analizzando i dati relativi alla popolazione residente nell’area per fasce di età, la percentuale di popolazione al di sopra dei 65 anni è del 21%, mentre si rileva una significativa presenza di popolazione con età inferiore ai 35 anni, pari al 36,4% (il 22,1% ha un’età compresa tra i 17 e i 34 anni). Rispetto alla composizione della popolazione per età e alla consistenza della popolazione anziana è evidente che il Matese è un’area che tiene bene rispetto alle altre aree interne della regione. Questo è un elemento importante perché vuol dire che c’è ancora una buona percentuale di popolazione giovane che può operare positivamente in quest’area e contribuire al raggiungimento degli obiettivi individuati nella strategia d’area. Indici demografici per l’area del Matese Area Interna MATESE Fascia Fascia 0-14 15-64 2550 13692 Over 65 4330 Indice di vecchiaia 169,80% Indice di dipendenza degli anziani 18,62% 31,62% Indice di dipendenza dei giovani Fonte:: elaborazioni NVVIP – Regione Molise su dati ISTAT 2.2 Motivazione di scelte di condivisione di Funzioni e Servizi I Comuni fanno tutti parte della Comunità Montana "Matese" e rientrano tutti nella classificazione DPS – Aree interne associati tra loro nelle Unioni dei comuni delle "Sorgenti del Biferno" e della "Valle del Tammaro". Nel processo di riordino istituzionale approvato con Legge Regionale n. 1 del 27 gennaio 2016 (“Disciplina dell'esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali”) i 14 comuni dell'Area pilota sono stati ricompresi nel medesimo ambito ottimale denominato "Matese" per l’esercizio associato delle funzioni e per la gestione dei servizi e per l’implementazione della Strategia d’area. 25 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 Fonte: elaborazioni NVVIP – Regione Molise Descrizione delle forma appropriata di gestione associata di funzione e servizi che siano adeguati al raggiungimento dei risultati degli intervent i collegati alla strategia e tali da allineare pienamente la loro azione ordinaria con i progetti di sviluppo locale finanziati. Sovrapposizione Area del Matese con Unione dei comuni del Molise ed ATS Comune UnioneComuni Bojano Campochiaro Cantalupo nel Sannio Castelpetroso Cercepiccola Colle d'Anchise Guardiaregia Roccamandolfi San Giuliano del Sannio San Massimo San Polo Matese Santa Maria del Molise Sepino Spinete Sorgenti del Biferno Sorgenti del Biferno Valle del Tammaro Sorgenti del Biferno Sorgenti del Biferno Valle del Tammaro Sorgenti del Biferno Sorgenti del Biferno Valle del Tammaro Sorgenti del Biferno Ambiti Territoriali ATS Riccia-Bojano ATS Riccia-Bojano ATS Isernia ATS Isernia ATS Riccia-Bojano ATS Riccia-Bojano ATS Riccia-Bojano ATS Isernia ATS Riccia-Bojano ATS Riccia-Bojano ATS Riccia-Bojano ATS Isernia ATS Riccia-Bojano ATS Riccia-Bojano 3. Quadro finanziario e attribuzione delle risorse Nella definizione della strategia si è tenuto conto del quadro di risorse della programmazione dei fondi Strutturali e di Investimento europei (Fondi SIE) 2014-2020 e di diverse linee di finanziamento potenziali in grado di far convergere sulle finalità individuate, al quali il territorio potrà fare riferimento. Tra queste si ritengono prioritarie: POR FESR – FSE Molise 2014/2020; PSR FEASR 2014/2020 ;Fondi ministeriali su politiche ordinarie; PON Ricerca e Competitività;PON Scuola;PON Inclusione;Piano Agenda Digitale Molise;FSC 2014-2020. 26 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 4. Risultati attesi, indicatori e azioni RISULTATI ATTESI Arresto dello spopolamento INDICATORI Popolazione residente (fonte ISTAT) Incremento dell’occupazionenei settori di Numero di occupati riferimento della strategia (Turismo, (fonte ISTAT) agricoltura, artigianato, servizi) Affermare e consolidare la gestione associata di servizi comunali Variazione della spesa delle funzioni fondamentali gestite in forma associata 1) Variazione quota di popolazione coperta da banda larga e ultra larga 2) Variazione n. Comuni con servizi pienamente interattivi su Ridurre i divari digitali nei territori e tot. dei Comuni con siti web diffondere la connettività in banda ultra 3) N° aree produttive raggiunte dalla banda ultra larga larga 4) N° di sedi di PPAA raggiunte dalla banda larga e ultra larga 5) N° di aree wi-fi attivate in luoghi pubblici AZIONI Orizzonte Temporale aumento strategia complessiva medio / lungo termine aumento strategia complessiva medio / lungo termine diminuzione strategia complessiva breve / medio Interventi di contrasto al Digital Divide programmati dalla Regione (Piano Agenda digitale Molise), volti a promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie aumento dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali, programmati dalla Regione (FEASR) breve Favorire una "buona alimentazione" e un "invecchiamento attivo" , riduzione delle Variazione percentuale delle principali patologie e cronicità principali patologie legate a malattie presenti nell'area cardiovascolari, obesità, cattive abitudini alimentari diminuzione Miglioramento della rete sanitaria Riduzione n° ricoveri impropri territoriale dei MMG e PLS e del servizio Riduzione / eliminazione del costo di ospedalizzazione di assistenzasanitaria territoriale Istituzione della nuova figura professionale di Infermiere di Famiglia e Comunità (IFC) e del "care manager" per aiutare gli anziani del territorio e le persone affette da gravi diminuzione breve- medio patologie a vivere autonomamente presso il proprio domicilio, offrendo risposte importanti e autonome ai problemi della CRONICITA' e della FRAGILITA'. Interventi di educazione alimentare e di empowerment del paziente per la breve - medio promozione della salute e del benessere psico-fisico 27 Preliminare di Strategia Area Matese RISULTATI ATTESI INDICATORI 13 agosto 2016 AZIONI Orizzonte Temporale Potenziamento della Telemedicina e della digitalizzazione dei servizi sociosanitari Riduzione dell’ospedalizzazione e dei ricoveri impropri, immediatezza dei servizi sanitari di base, telemedicina avanzata con la sperimentazione pilota di un’azione migliorativa sugli scompensi cardiaci attraverso la creazione di un nuovo percorso diagnostico, terapeuticoassistenziale Variazione n. di cittadini che utilizzano il fascicolo sanitario elettronico Variazione n. di medici che utilizzano il fascicolo sanitario elettronico Modello sperimentale di assistenza domiciliare con telemedicina per il trattamento dei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico” ed altre patologie Introduzione di strumenti informatizzati di tele-medicina (analisi con trasmissione internet immediata al centro di pronto soccorso, radiografie con strumentazioni aumento portatili e in grado di trasferire le informazioni ai centri specializzati, sistemi di video sorveglianza per gli ammalati cronici, ecc.), in raccordo con la riforma del sistema sanitario regionale appena avviata dalla Regione che prevede anche la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico all’interno del sistema dei servizi sociosanitari Organizzazione di una rete di operatori per il ritiro dei prelievi e la consegna dei farmaci per superare il grande isolamento degli anziani e dei malati cronici N°comuni serviti Tipologia di servizi offerti aumento Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un questionario Aumento Organizzazione di attività laboratoriali nelle scuole nel tempo prolungato di educazione ambientale e conoscenza del territorio breve / medio Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un questionario Aumento Didattica nei luoghi della storia locale (Aree archeologiche, aree naturalistiche, il bosco, i sentieri) breve / medio Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un questionario Patto Scuola - Territorio, attraverso la realizzazione di azioni e studi volti a valutare la percezione che i giovani hanno dell’area (potenzialità, desideri, aspirazioni, qualità della vita) che li spinga a riflettere sulle loro capacità e sulle modalità di Aumento breve / medio rivalutazione della loro area in una prospettiva di sviluppo. Sperimentazione progetti formativi di “eccellenza” (raccordo con università e centri di ricerca) Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un questionario Orientare la didattica sui temi dell’educazione alimentare e della qualità della vita, Aumento del turismo outdoor, della cultura dell’accoglienza, dell’ambiente, della “green economy” Aumentare il senso di appartenenza al territorio delle nuove generazioni e favorire la socializzazione. Utilizzare l'apertura delle scuole per creare identità territoriale. Promozione di una rete di farmacie di servizi breve breve / medio breve 28 Preliminare di Strategia Area Matese RISULTATI ATTESI Migliorare l’apprendimento della matematica INDICATORI 13 agosto 2016 AZIONI Orizzonte Temporale Indagine ad hoc attraverso la somministrazione di un questionario Apertura delle scuole in orari extra scolastici e nei periodi di sospensione Aumento dell’attività didattica. I poli scolastici, quali centri aggregativi prioritari per i ragazzi breve / medio ed adulti. Numero di alunni che incrementa le competenze in matematica (TEST Invalsi Matematica) Aumento Progetti di potenziamento "Matematica" breve / medio Aumento Laboratori di lingua inglese breve / medio Numero di alunni che incrementa le competenze linguistiche Migliorare l’apprendimento dell'inglese Numero di certificati di lingua straniera conseguiti dagli studenti in rapporto al numero degli studenti Riduzione della mobilità dei docenti Tasso di mobilità dei docenti (MIUR) Migliorare l'apprendimento dell'informatica Numero di alunni che incrementa le competenze informatiche Progetto per la stabilità organizzativa degli organici e per la riduzione dell'avvicendamento dei docenti attraverso: 1)crediti professionali / punteggi aggiuntivi (previa valutazione della performance) Diminuzione per i docenti, legati alla titolarità di un progetto di “educazione ambientale” o di “scoperta di antichi mestieri”, ; 2) incentivi economici e facilitazioni alla residenza in loco ("locazioni calmierate"). Aumento Potenziamento delle dotazioni tecnologiche previa verifica degli interventi per il potenziamento dei laboratori e sperimentazioni di classi 2.0 medio/lungo in corso Riorganizzazione servizi di linea Numero di turisti che utilizzano la rete dei servizi di TPL di linea Infrastrutturazione piattaforma multifunzionale La promozione dell’accessibilità turistica Numero di turisti che utilizzano il servizio a chiamata. breve / medio Implementazione Sistema infomobilita Numero di turisti che utilizzano i servizi della piattaforma multifunzionale Promuovere l’accessibilità ai poli funzionali sistematici (scuola/lavoro Aumento Variazione numero di studenti/lavoratori abbonati che utilizzano i singoli servizi di TPL Variazione partecipazione attività extra-scolastiche degli Servizio a chiamata. (servizio da affidare ad aziende di trasporto locale o operatori delle strutture ricettive) 1. Infrastrutturazione piattaforma multifunzionale Aumento 2. Implementazione Sistema infomobilità 3. Potenziamento servizi di TPL sistematici Car pooling breve 29 Preliminare di Strategia Area Matese RISULTATI ATTESI INDICATORI 13 agosto 2016 AZIONI Orizzonte Temporale studenti. Variazione numero di utenti che utilizzano l’app a supporto del carpooling dedicato Favorire le opportunità di fruizione sostenibile delle aree interne per i residenti ed i turistici incentivando servizi di modalità “lenta o dolce” Variazione dei turisti che accedono agli attrattori in modo sostenibile. Aumento Numero di turisti/residenti che utilizzano le piste ciclabili. Progettazione di un sistema di mobilità dolce medio Numero di turisti/residenti che utilizzano i servizi a noleggio bici. Rafforzamento delle filiere produttive Incentivare la connessione tra aziende agricole, artigianali, turistiche e commerciali (reti imprese) Numero di conduttori agricoli sotto i 39 anni SAU Quantità prodotti locali commercializzata Investimenti privati / PIL Recupero e sperimentazione di cultivar antiche (canapa, farro, zafferano) e di Numero di conduttori agricoli sotto i 39 anni cultivar trascurate (topinambur, SAU prugnolo, erbe officinali), la produzione Quantità prodotti locali commercializzata biologica di produzioni tipiche dell'area Favorire l’insediamento di nuovi agricoltori attraverso l’assegnazione di terreni incolti; creazione di Numero di conduttori agricoli sotto i 39 anni collegamenti tra le imprese agricole e le SAU "mense scolastiche" e la ristorazione Quantità prodotti locali commercializzata locale, anche per il recupero dei piatti tradizionali con prodotti tipici locali. Variazione grado di partecipazione a spettacoli e/o eventi e/o Valorizzazione e fruizione degli iniziative integrate (n°visitatori) attrattori culturali, naturali e ambientali N. visite ai nuovi itinerari attivati o alle strutture dell'area del Matese rifunzionalizzate Aumento Reti di PMI e filiere produttive medio/lungo Aumento (1) Promozione di iniziative di assistenza ed incentivazione a supporto dell’agricoltura biologica e di qualità ovvero di prodotti ottenuti secondo tecniche innovative e pratiche agricole rispettose degli agro-sistemi e che consentano standard qualitativi elevati, anche attraverso adeguate azioni di tutela delle produzioni locali; (2) consorzi, filiere locali, certificazioni, protocolli di qualità. (3) servizi di assistenza tecnica, informazione e accompagnamento sugli strumenti di accesso al credito e aiuti del PSR. Aumento (4) Attuazione degli interventi previsti nella L.R. sullaBanca della terra (5) Iniziative volte a incentivare e favorire la nascita di nuove imprese gestite da giovani agricoltori breve/medio Promozione Territoriale delle risorse archeologiche ed ambientali Aumento “Parco archeologico di Altilia, San Pietro in Cantoni e Terravecchia”, medio / lungo termine I sentieri del Matese e il turismo esperenziale dei cammini 30 Preliminare di Strategia Area Matese RISULTATI ATTESI INDICATORI Razionalizzazione ed efficientamento degli investimenti in promozione Aumento della superfice degli habitat con un migliore stato di conservazione 13 agosto 2016 AZIONI Orizzonte Temporale Valorizzazione dei borghi e dei palazzi marchesali presenti nell'area Sostegno alla qualificazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere e miglioramento dei servizi per il turismo Rafforzamento e riqualificazione del sistema di offerta turistica e dell’accoglienza (turistica e residenziale) N° di integrazioni tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici Numero servizi innovativi attivati per la fruizione integrata Aumento degli arrivi e della permanenza media Aumento % ricettività e della permanenza media in strutture extra alberghiere Livello di adesione ai programmi di certificazione ambientale e di qualità Incentivazione della ricettività rurale e alla realizzazione di alberghi diffusi. Riqualificazione e gestione del patrimonio abitativo inutilizzato. Sviluppo delle competenze legate all’accoglienza in stretta sinergia con la riorganizzazione del sistema scolastico. Aumento Iniziative tese ad incentivare e sostenere la nascita di nuove imprese (o reti di imprese) nel settore turistico gestite da giovani imprenditori attraverso il supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio. breve / medio / lungo periodo Adesione a programmi di certificazione Marketing territoriale, promozione e supporto all’adozione di servizi e/o sistemi innovativi per la conoscenza e la fruizione turistica del patrimonio culturale e naturale (app "Matese"e portale dell’Area integrato con quello regionale). 31 Preliminare di Strategia Area Matese 13 agosto 2016 32