CORRIERE TRENTINO CAMPANACCI

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CORRIERE TRENTINO CAMPANACCI
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TN
Trento e Provincia
Domenica 29 Luglio 2012 Corriere del Trentino
Capoluogo San Martino, a metà agosto partiranno i lavori nella zona di Torre verde
La delibera
In città
Il nuovo volto
di largo Nazario Sauro: al
posto della
strada è stata
ricavata una
piazza aperta
solo ai pedoni e delimitata da alberi:
domani pomeriggio è
prevista
l’apertura
Catasto e libro fondiario
Gli atti saranno concordi
TRENTO — La perfetta concordanza tra gli intestati
negli atti del catasto fabbricati e del libro fondiario.
Da raggiungere attraverso l’aggiornamento
automatico degli intestatari registrati nel catasto
fabbricati sulla base dei dati contenuti nel libro
fondiario. Questo l’obiettivo della delibera approvata
dalla giunta provinciale. «Si tratta di un passo
fondamentale — chiarisce l’assessore Mauro Gilmozzi
— per arrivare all’integrazione tra gli archivi
informatici del catasto e del libro fondiario. Una
procedura che garantirà risparmi di tempo ed oneri
per i cittadini, maggiore efficienza nella gestione
amministrativa e maggiore celerità nella gestione
delle pratiche amministrative, estendendo anche
all’ambito del catasto fabbricati il principio, che già
regola i rapporti tra catasto fondiario e sistema
tavolate, secondo cui gli atti dei due archivi devono
essere tenuti sempre in perfetta concordanza».
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Largo Nazario Sauro rivive
con una piazza pedonale
Terminato il cantiere: domani l’apertura
TRENTO — Il primo «tassello» del restyling del rione
di San Martino è pronto: dopo i lavori degli ultimi mesi,
largo Nazario Sauro si prepara a mostrarsi nella sua nuova veste. Domani pomeriggio l’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi «svelerà» il volto rinnovato dello
slargo all’imbocco di via
Brennero. E indicherà il prossimo passo della riqualificazione: a metà agosto, infatti,
partiranno i lavori di riorganizzazione dello snodo di
Torre Verde, che consentiranno a San Martino di avvicinarsi finalmente al centro
storico.
Una «rivoluzione» attesa,
quella avviata in San Martino: da tempo, infatti, la circoscrizione Centro storico-Piedicastello, insieme al comitato del rione, chiedeva un intervento per lo storico quartiere a nord della zona a traffico limitato.
Ora, dunque, si festeggia
la fine della prima fase della
trasformazione. Con novità
evidenti. In sostanza davanti
alle attività commerciali di
largo Nazario Sauro, al posto
della strada, è stata realizzata una piazzetta pavimentata
in porfido, chiusa al traffico
e riservata solo ai pedoni (sarà possibile solo il carico e
scarico di merci, a limitazione oraria). Per abbellire la
piazza è stata prevista un’alberatura. Non solo: dei restringimenti di carreggiata
creati nelle vie laterali permetteranno ai pedoni di
muoversi in sicurezza perché costringeranno le automobili a limitare la velocità.
Nel corso dei lavori, infine, è
stata effettuata la sistemazione degli impianti di illuminazione pubblica, l’adeguamento della rete di smaltimento
delle acque meteoriche e il rifacimento della segnaletica.
«La nostra intenzione — aveva sottolineato l’anno scorso
il presidente della circoscrizione Melchiore Redolfi — è
di fare di largo Nazario Sauro un piccolo luogo centrale».
E in agosto l’attenzione si
sposterà poco più a sud, nella zona di piazza Raffaello
Sanzio e di Torre Verde, dove nei prossimi mesi prenderà forma il secondo «tassello» della riqualificazione.
L’idea, annunciata dall’amministrazione in più occasioni, è di «dare continuità al
centro storico verso nord»:
proprio per questo, si faciliterà il collegamento pedonale tra via San Martino e via
Suffragio spostando indietro
di 30 metri il semaforo che
da piazza Sanzio porta in via
Romagnosi. La nuova collocazione del semaforo, di fatto, sarà poco prima dell’in-
crocio con via San Martino.
Sarà creato quindi un nuovo
attraversamento pedonale
tra le due vie e saranno realizzati percorsi ciclo-pedonali, con l’allargamento dei
marciapiedi. Verranno riviste anche le entrate in via
San Martino e via Suffragio
per limitare la velocità dei
veicoli. Davanti al castello
del Buonconsiglio, infine, è
prevista un’isola spartitraffico per permettere ai pedoni
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Melchiore Redolfi
Vogliamo che
questa parte
di città diventi
un luogo centrale
Le mozioni
di attraversare la strada in sicurezza. I lavori dovrebbero
concludersi entro l’autunno.
Per l’intero intervento,
l’amministrazione ha messo
in conto una spesa di
900.000 euro.
Ma il restyling di largo Nazario Sauro non sarà l’unico
cantiere che sarà presentato
domani pomeriggio dall’assessore Gilmozzi. L’amministrazione infatti chiuderà il
mese di luglio festeggiando
la conclusione di altri due lavori: la realizzazione del sottopasso ferroviario previsto
a Roncafort (tra via dell’asilo
e via della Canova) e la creazione dell’attraversamento
pedonale in cima a via Muralta, nella prima collina del capoluogo trentino.
Censire gli alloggi sfitti
La proposta dell’Idv
TRENTO — Un censimento degli alloggi sfitti. Lo
propone l’Idv provinciale per scoraggiare in Trentino
«logiche speculative e interessi particolari» nel campo
dell’edilizia e stimare l’esatto ammontare del patrimonio
privato, al fine di meglio orientare le politiche pubbliche
sulla casa. «Il problema delle case sfitte esiste ed è serio,
anche in Trentino» spiega il coordinatore del partito
Salvatore Smeraglia. «È un problema particolarmente
dirimente in alcune località turistiche, ma non solo. Se
ci prendessimo la briga di fare un censimento
scopriremmo che anche a nei centri cittadini esiste una
quantità di appartamenti sfitti considerevole. Ed è
proprio questo che Italia dei Valori del Trentino propone
di fare, con una mozione in consiglio provinciale
presentata dal consigliere Bruno Firmani e nei comuni
all’interno dei quali esiste una rappresentanza Idv: Arco,
Riva del Garda, Calliano, Rovereto».
Marika Giovannini
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La cerimonia
Gli alpini e la grande guerra
Adamello, salgono in 1.500
Millecinquecento alpini hanno partecipato ieri a pian
della Vegaia, sull’Adamello, alla cerimonia in ricordo
della grande guerra. Assieme alle penne nere i
rappresentanti delle altre nazioni partecipanti al
conflitto. L’evento si è svolto nel punto in cui
stazionavano nel 3 settembre 1918, giorno della
battaglia di Punta San Matteo, i mille Kaisershützen
imperiali che riuscirono a conquistare la vetta
presidiata dal Battaglione Sciatori Monte Ortler. Sepolto
dai ghiacci rimase, fra i tanti, anche il corpo di chi
comandava i soldati italiani, un giovane ufficiale alpino,
Arnaldo Berni, il cui nipote Alberto Berni, oggi 73enne,
era presente alla cerimonia che ha concluso il 49esimo
pellegrinaggio Ana sull’Adamello. L’evento è finito con
la messa celebrata anche dall’arcivescovo di Trento
Luigi Bressan. Il presule presiederà oggi nella chiesetta
di roccia vicina al rifugio XII apostoli sul Brenta la
messa in ricordo dei caduti della montagna.
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Verso il centro Il marciapiede nella zona di Torre verde è stato completamente rifatto (Rensi)
L’idea L’invenzione di Martin Monsorno, studente di Varena. Brevettato anche un sistema antiribaltamento per i trattori
Mucche, arriva il campanaccio high-tech con il gps
TRENTO — Siete contadini
e volete conoscere tutti i movimenti delle vostre mucche?
Oppure abitate vicino a un pascolo e vi lamentate per il rumore dei campanacci? Adesso
c’è una soluzione a questo tipo di problemi: si chiama
«Cow Call», ed è un vero e proprio campanaccio high-tech
con tanto di gps e blocco del
batacchio.
L’idea, alquanto originale e
innovativa, porta la firma di
due giovani studenti regionali, che nei giorni scorsi l’hanno presentata all’assessore
provinciale altoatesino Hans
Berger. Un’idea che è stata
molto apprezzata dall’assessore, che ha lodato i ragazzi per
il loro impegno. Berger ha
sgranato gli occhi quando
Tecnologia Una mucca. Nel tondo, Monsorno (a sinistra) e Neuhauser
Martin Monsorno, di Varena,
e Patrick Neuhauser, di Terlano, due giovani studenti dell’istituto tecnico «Galileo Galilei» di Bolzano, gli hanno presentato il progetto
«Cow Call».
All’apparenza
si tratta di un
classico campanaccio per le
mucche, come
ce ne sono migliaia in tutto
l’Alto Adige,
ma questo solo
all’apparenza, perché in realtà, è un
sofisticato strumento
tecnologico, un vero e proprio
campanaccio high-tech: un ricevitore gps, infatti, segnala
in ogni momento all’allevato-
re la posizione delle proprie
mucche, inviando anche un
messaggio se l’animale si allontana dall’area destinata al
pascolo.
Ma non basta: sempre grazie al sistema di rilevamento
satellitare, infatti, ogni volta
che la mucca si avvicina troppo alle zone abitate scatta un
meccanismo che blocca il batacchio e mette dunque il «silenziatore» al campanaccio, riducendo così le lamentele relative al rumore, molto frequenti per chi vive sulle montagne
altoatesine.
Insomma sembra proprio finita l’era dei campanacci rumorosi, quelli che per tradizione caratterizzano i pascoli di
montagna: le nuove frontiere
della tecnologie, questa volta
marcate con targa altoatesina,
renderanno le mucche «silenziose» così le persone che abitano vicino ai pascoli non potranno più lamentarsi. Non solo. I proprietari del bestiame
non dovranno più preoccuparsi dell’allontanamento degli
animali perché, tramite messaggio, riceveranno gli spostamenti delle mucche in tempo
reale.
«Il progetto è davvero molto interessante — ha commentato l’assessore Berger di fronte ai due giovani studenti regionali — se l’idea di questi
due ragazzi si trasformasse in
un sistema sostenibile dal
punto di vista produttivo potrebbe davvero cancellare le
discussioni sul rumore, a tutto vantaggio degli agricoltori
e dei loro vicini».
Ma non c’è solo il campanaccio high-tech tra le invenzioni dei due giovani. Gli studenti hanno brevettato infatti
anche un sistema antiribaltamento per i trattori. Il prototipo ha visto il primo premio al
concorso Innovazione Tecnomag e l’azienda Lochmann di
San Lugano, in val di Fiemme,
sta già utilizzando il nuovo sistema.
«L’invenzione degli studenti — ha sottolineato l’assessore — dimostra che anche
l’agricoltura è un settore che
ha bisogno di investire in tecnologia per crescere e migliorare, e ribadisce le grandi potenzialità dei nostri ragazzi, i
quali hanno bisogno di tutto
il sostegno possibile per mettere a frutto talento e capacità
di innovare. Che, come possiamo notare, sono davvero elevate».
Ilaria Graziosi
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