Il BEREC e la riforma della regolazione delle comunicazioni

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Il BEREC e la riforma della regolazione delle comunicazioni
Il BEREC e la riforma della regolazione delle comunicazioni elettroniche
La regolazione delle comunicazioni elettroniche e’ in corso di complessiva riforma a seguito di
una serie di cambiamenti strutturali tra i quali vanno segnalati la transizione dalle reti in rame alle reti
in fibra, l’influenza della convergenza sulle dinamiche concorrenziali, la diffusione delle offerte
combinate (a pacchetto), la crescente popolarita’ di nuovi servizi offerti dagli operatori OTT, l’aumento
della domanda di connettivita’ di tipo wireless. Pertanto, e’ in corso di revisione l’apparato legislativo
relativo a reti e servizi, ma anche quello che disciplina la governance.
A questo processo di revisione, il BEREC, in qualita’ di organismo consultivo delle istituzioni
dell’Unione, sta dando il suo contributo mediante una serie di Reports, posti in consultazione nel corso
dello scorso mese di ottobre 2015 tra i quali si segnalano:
Il report sugli operatori Over the Top (OTT)
Il testo posto in consultazione esamina se e in qual misura i servizi offerti dagli operatori Over
The Top (di seguito OTT) – Skype, Facebook, Google, Viber et alia - possono considerarsi dei servizi di
comunicazione elettronica. A tal fine, il report elabora una tassonomia dei servizi offerti dagli OTT,
basata sostanzialmente sul test di sostitubilita’, che propone di includere nei servizi di comunicazione
elettronica (di seguito ECS) quei servizi voce che consentono di chiamare gli utenti di una rete telefonica
pubblica (es. Viber out, Skype), definiti OTT-0. Invece, i servizi di messaggistica in tempo reale e quei
servizi voce, che non abilitano a chiamare gli utenti di reti telefoniche pubbliche, vengono considerati
dei concorrenti potenziali degli ECS e confluiscono nella categoria OTT-1. Infine, si escludono da ogni
analogia con i servizi di comunicazione elettronica tradizionali sia i servizi di streaming (video e musica)
sia quelli di e-commerce, OTT-2.
Tra le valutazioni rilevanti ai fini della qualificazione dei servizi offerti dagli OTT come servizi ECS, si
segnalano i riferimenti alla giurisprudenza della Corte di giustizia, con particolare riguardo a due filoni:
i) le pronunce che ritengono sussistere la remunerativita’ del servizio offerto, pur in assenza di
corresponsione del prezzo da parte del consumatore; il recente caso UPC v. NMHH che riconosce la
responsabilita’ del service provider nei confronti del consumatore, anche quando il segnale che veicola
il servizio al consumatore viene trasmesso utilizzando reti e infrastrutture di operatori terzi.
L’enucleazione di un certo ambito di sostituibilita’ con i servizi gia’ contemplati nel vigente
quadro regolamentare non conferisce, di per se’, alle autorita’ nazionali (NRAs) pieni poteri per
chiedere informazioni agli OTT nel contesto delle analisi dei mercati attualmente identificati e
regolamentati, nei quali, peraltro, e’ di assoluto rilievo l’infrastruttura dell’operatore dominante e il
controllo della dominanza di quest’ultimo. Al riguardo, bisogna considerare che gli OTT utilizzano solo
una parte della rete di trasmissione degli operatori regolamentati. Questa peculirita’ si aggiunge
all’evidenza che alcuni dei servizi da loro offerti, pur ponendosi in concorrenza con servizi tradizionali,
non presentano il medesimo livello di qualita’ e non garantiscono l’interoperabilita’ con i clienti di reti
terze; e’ il caso, per esempio dei servizi voce che non abilitano a chiamare reti telefoniche pubbliche.
In generale, ogni eventuale regolazione dei servizi offerti dagli OTT dovra’ confrontarsi con i
vincoli che derivano dal principio di proporzionalita’.
L’esito della consultazione pubblica sara’ reperibile a questo link:
http://berec.europa.eu/eng/news_consultations/ongoing_public_consultations/792currently-there-are-no-on-going-public-consultations
Il report sulla parita’ di accesso e di scelta per gli utenti disabili
Il documento offre una panoramica sulle misure adottate dalle autorita’ nazionali di
regolazione per garantire la parita’ d’accesso ai servizi di comunicazione agli utenti disabili. Il report
presenta una ricognizione complessiva sugli strumenti atti a facilitare l’accessibilita’ alle
apparecchiature e ai servizi, sulle agevolazioni tariffarie, sulle misure di sostegno addizionali adottate
da alcuni Paesi. Viene, inoltre, effettuata una ricognizione sullo specifico impatto che ogni tipologia di
facilitazione ha sulla pari opportunita’ di accesso ai servizi e sulla loro fruibilita’. In via conclusiva, il testo
esamina le procedure che i regolatori nazionali possono attivare per consultare le associazioni di utenti
disabili.
L’esito della consultazione sara’ reperibile al link sottostante:
http://berec.europa.eu/eng/news_consultations/ongoing_public_consultations/792currently-there-are-no-on-going-public-consultations
Il report Machine to Machine (M2M) o Internet of Things (IoT)
Dopo una descrizione dei servizi Machine to Machine (M2M) e un’attenta ricognizione dei
soggetti attivi nella catena del valore che consente di erogarli, il documento esamina le aree di
intervento regolatorio piu’ impattanti per lo sviluppo dei servizi M2M: i) l’assegnazione di risorse
primarie indispensabili quali porzioni di spettro, numerazioni, indirizzi IP; ii) la garanzia della sicurezza
della rete, nonche’ dell’interoperabilita’ dei servizi e delle piattaforme: iii) il rispetto della privacy e di
criteri di base per la standardizzazione. Con particolare riguardo al tema della privacy, il BEREC non
ritiene che sia necessario adottare regole specifiche a garanzia dei dati personali raccolti e trattati ai
fini dell’erogazione di servizi M2M, ma suggerisce che ogni informativa sulla conservazione e sul
trattamento di tali dati sia presentata nel modo piu’ semplice e accessibile possibile e si riserva, ove
tale obiettivo non venga raggiunto, di suggerire alla Commissione l’adozione di misure di soft law.
L’esito della consultazione sara’ reperibile al link sottostante:
http://berec.europa.eu/eng/news_consultations/ongoing_public_consultations/792currently-there-are-no-on-going-public-consultations
Approfondimenti
Ulteriori approfondimenti sulla riforma delle comunicazioni elettroniche possono essere
reperiti ai seguenti links:
Policies and Regulation in the Digital Age: The New Wave
http://berec.europa.eu/files/document_register_store/2015/10/BoR_%2815%29_169_FTETNO_Summit_FINAL.pdf
BEREC work programme
http://berec.europa.eu/eng/events/berec_event_2015/94-3rd-berec-stakeholder-forum-meeting
Consultazione della Commissione europea sulla revisione del quadro legislativo che disciplina le
comunicazioni elettroniche
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/public-consultation-evaluation-and-review-regulatoryframework-electronic-communications
Posizione informale del Regno Unito sulla riforma delle comunicazioni elettroniche
https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/464971/20150903
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