«Iniziativa per la bici»: in consultazione il controprogetto del

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«Iniziativa per la bici»: in consultazione il controprogetto del
«Iniziativa per la bici»: in consultazione il
controprogetto del Consiglio federale
Berna, 17.08.2016 - Il Consiglio federale, pur favorendo in linea di principio l’equiparazione della
mobilità ciclistica a quella pedonale ed escursionistica a livello di politica dei trasporti, respinge le
richieste dell’iniziativa «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali
(Iniziativa per la bici)» che vanno oltre questo approccio e invia in consultazione un controprogetto
diretto.
La mobilità ciclistica può contribuire a snellire il traffico nelle ore di punta e a ridurre le emissioni di
CO2 e il consumo energetico in Svizzera, oltre ad avere un impatto positivo sulla salute. Il Consiglio
federale ritiene pertanto opportuno puntare a un maggiore impegno in tema di vie ciclabili. Le
attività di pianificazione, costruzione e manutenzione, tuttavia, spettano ai Cantoni e Comuni in base
alla ripartizione dei compiti prevista dalla Costituzione. Inoltre, le risorse finanziarie e di personale
della Confederazione per assumere nuovi compiti sono limitate. L’Esecutivo respinge pertanto le
richieste dell’iniziativa che vanno oltre la semplice integrazione dell’articolo costituzionale sui sentieri
e percorsi pedonali, proponendo un controprogetto diretto.
Procedendo in questo modo il Consiglio federale dichiara di:
◾ sostenere fondamentalmente l’equiparazione della mobilità ciclistica a quella pedonale ed
escursionistica a livello di politica dei trasporti;
◾ non mettere in discussione la competenza di Cantoni e Comuni in materia di vie ciclabili e di essere
disposto, come nel caso dei sentieri e dei percorsi pedonali, ad assumere una funzione di supporto e
di coordinamento anche per queste infrastrutture;
◾ garantire a sé e al Parlamento il margine di manovra necessario per concretizzare a livello di legge
l’articolo costituzionale in modo appropriato e largamente condiviso.
La fase di consultazione del controprogetto del Consiglio federale prende il via oggi e si concluderà il
17 novembre 2016.
Indirizzo cui rivolgere domande
Ufficio federale delle strade USTRA
Servizio stampa +41 58 464 14 91
Pubblicato da
Il Consiglio federale
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Segreteria generale DATEC
https://www.uvek.admin.ch/uvek/it/home.html l
Ufficio federale delle strade USTRA
http://www.astra.admin.ch l
00.000
Decreto federale concernente le vie ciclabili i sentieri e i
percorsi pedonali
Controprogetto diretto del Consiglio federale all’iniziativa popolare
federale «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi
pedonali (Iniziativa per la bici)»
Rapporto esplicativo per la procedura di consultazione
del 17 agosto 2016
1
Compendio
L’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi
pedonali (Iniziativa per la bici)», depositata il 1° marzo 2016 con 105 234 firme
valide, chiede che l’attuale articolo costituzionale sui sentieri e i percorsi pedonali
(art. 88 Cost.) sia integrato con disposizioni riguardanti le vie ciclabili. Il Consiglio
federale, pur essendo favorevole all’equiparazione della mobilità ciclistica a quella
pedonale ed escursionistica a livello di politica dei trasporti, respinge qualsiasi
ulteriore richiesta dell’iniziativa, motivo per cui ha elaborato un controprogetto
diretto e avviato una consultazione in merito.
Depositata il 1° marzo 2016 con 105 234 firme valide, l’Iniziativa per la bici chiede
di integrare l’attuale articolo costituzionale sui sentieri e i percorsi pedonali (art. 88
Cost.) con disposizioni riguardanti le vie ciclabili.
Il Consiglio federale, convinto che l’uso della bicicletta possa aiutare a snellire il
traffico nelle ore di punta, contribuendo altresì a ridurre i consumi energetici e le
emissioni di CO2 sul territorio nazionale nonché a promuovere la salute, ritiene
sostanzialmente opportuno e appropriato un maggiore impegno a favore delle vie
ciclabili (emanazione di norme di principio, coordinamento e sostegno). Essendo
queste tuttavia di competenza di Cantoni e Comuni e dovendo la Confederazione,
nell’assunzione di nuovi compiti, fare i conti con precisi limiti finanziari e di
organico, il Consiglio federale esclude tutti quegli elementi dell’iniziativa che si
estendono oltre la semplice integrazione dell’attuale articolo costituzionale, motivo
per cui ha incaricato il DATEC di elaborare un controprogetto diretto avviando una
consultazione in merito. La stesura dell’eventuale disegno di legge avverrà in una
seconda fase, successiva alla votazione popolare sulla modifica costituzionale.
Procedendo in questo modo il Consiglio federale dichiara di:
- condividere fondamentalmente l’equiparazione delle ciclovie ai sentieri e ai
percorsi pedonali a livello di politica dei trasporti;
- non mettere in discussione la competenza di Cantoni e Comuni in materia di
pianificazione, costruzione, gestione e manutenzione delle reti ciclabili e di essere
disposto, come nel caso dei sentieri e percorsi pedonali, a svolgere un ruolo di
coordinamento e di sostegno anche per queste infrastrutture;
- voler assicurare a sé e al Parlamento i margini d’intervento necessari per una
concretizzazione accurata e ampiamente condivisa dell’articolo costituzionale a
livello di legge.
FF 2017
Indice
Compendio
2
1
Situazione iniziale
4
2
Scopi e contenuto dell’iniziativa
2.1 Aspetti formali dell’iniziativa
2.2 Scopi e contenuto dell’iniziativa
2.2.1 Scopi dell’iniziativa
2.2.2 Promotori dell’iniziativa
2.3 Commento e interpretazione del testo dell’iniziativa
4
4
5
5
6
6
3
Valutazione dell’iniziativa
8
3.1 Pregi dell’iniziativa
8
3.1.1 La valorizzazione della bicicletta all’interno del sistema dei
trasporti coincide con gli obiettivi del Consiglio federale per il
settore
8
3.1.2 La valorizzazione della bicicletta all’interno del sistema dei
trasporti favorisce il raggiungimento di altri importanti obiettivi
federali
9
3.1.3 Considerazione di precedenti sforzi politici
10
3.1.4 Equiparazione delle vie ciclabili ai sentieri e ai percorsi pedonali 10
3.2 Difetti dell’iniziativa
10
3.2.1 Estensione di norme già collaudate
10
3.2.2 Riserva di competenza a favore dei Cantoni
10
3.3 Ulteriori considerazioni
11
3.3.1 Requisiti federali riguardo a sicurezza e attrattività
11
3.3.2 Ripartizione dei compiti fra Confederazione, Cantoni e Comuni 11
3.3.3 Compatibilità con gli impegni internazionali della Svizzera
12
4
Conclusioni; posizione del Consiglio federale
12
5
Controprogetto diretto
5.1 Punti essenziali del controprogetto
5.2 Commento alle singole disposizioni del controprogetto
5.3 Attuazione del controprogetto
6.
Ripercussioni
6.1 Ripercussioni sull’effettivo del personale e sulle finanze della
Confederazione
6.2 Ripercussioni sull’effettivo del personale e sulle finanze di Cantoni e
Comuni
6.3 Ripercussioni per l’economia
12
12
14
16
16
16
16
17
3
FF 2017
1
Situazione iniziale
L’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi
pedonali (Iniziativa per la bici)» depositata il 1° marzo 2016 chiede che l’attuale
articolo costituzionale sui sentieri e percorsi pedonali (art. 88 Cost.) sia integrato con
disposizioni riguardanti le vie ciclabili.
Convinto che l’uso della bicicletta possa concorrere ad alleggerire il traffico nelle ore
di punta, contribuendo altresì alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni
svizzere di CO2 nonché alla promozione della salute, il Consiglio federale ritiene
sostanzialmente opportuno e appropriato un maggiore impegno a favore delle vie
ciclabili. Essendo queste tuttavia di competenza di Cantoni e Comuni e visti i limiti
finanziari e di organico della Confederazione da considerare nell’assunzione di nuovi
compiti, il Consiglio federale rifiuta tutti quegli elementi dell’iniziativa che vanno al
di là della semplice integrazione dell’attuale articolo costituzionale e ha quindi deciso
di elaborare una proposta alternativa sotto forma di controprogetto diretto limitato
all’equiparazione, sul piano della politica dei trasporti, della mobilità ciclabile a quella
pedonale ed escursionistica.
2 Scopi e contenuto dell’iniziativa
2.1 Aspetti formali dell’iniziativa
Testo dell’iniziativa
L’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi
pedonali (Iniziativa per la bici)» recita:
La Costituzione federale1 è modificata come segue:
Art. 88 Sentieri e percorsi pedonali e vie ciclabili
1
La Confederazione emana principi sulle reti di sentieri e percorsi pedonali, nonché
sulle reti di vie ciclabili destinate al traffico quotidiano e del tempo libero.
2
Promuove e coordina, nel rispetto delle competenze dei Cantoni, i provvedimenti
dei Cantoni e di terzi per la realizzazione e la manutenzione di reti sicure e attrattive
nonché per informare sulle medesime.
Nell’adempimento dei suoi compiti, prende in considerazione tali reti. Se deve
sopprimere da tali reti sentieri e percorsi pedonali o vie ciclabili, li sostituisce.
3
1 RS 101
4
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Riuscita formale e termini di trattazione
L’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi
pedonali (Iniziativa per la bici)» è stata sottoposta a esame preliminare2 dalla
Cancelleria federale il 17 febbraio 2015 e depositata il 1° marzo 2016 con le firme
necessarie.
Con decisione del 15 marzo 2016, la Cancelleria ne ha constatato la riuscita formale
con 105 234 firme valide3.
L’iniziativa si presenta in forma di progetto elaborato. Il nostro Consiglio presenta un
controprogetto diretto. Ai sensi dell’articolo 97 capoverso 1 lettera a della legge sul
Parlamento4 (LParl), il Consiglio federale deve quindi presentare al Parlamento un
disegno di decreto federale e il relativo messaggio entro il 1° settembre 2017. Ai sensi
dell’articolo 100 LParl, l’Assemblea federale decide in merito all’iniziativa popolare
entro il 1° settembre 2018.
Validità dell’iniziativa
L’iniziativa soddisfa i requisiti di validità di cui all’articolo 139 capoverso 3 Cost.:
a)
è formulata sotto forma di progetto interamente elaborato (unità della forma);
b)
tra i singoli elementi dell’iniziativa esiste un nesso materiale (unità della
materia);
c)
non viola alcuna disposizione cogente del diritto internazionale (compatibilità
con il diritto internazionale).
2.2 Scopi e contenuto dell’iniziativa
2.2.1 Scopi dell’iniziativa
L’Iniziativa per la bici intende integrare l’attuale articolo costituzionale sui sentieri e
i percorsi pedonali (art. 88 Cost.; RS 101) con disposizioni riguardanti le vie ciclabili.
Al pari di quanto già avviene oggi per i sentieri e i percorsi pedonali, si chiede ai
Cantoni e i Comuni di realizzare e gestire una rete ciclabile attrattiva e sicura con il
sostegno tecnico, coordinativo e finanziario della Confederazione che, nel rispetto
delle competenze cantonali, dovrà emanare principi non solo sulle reti di sentieri e
percorsi pedonali, ma anche su quelle ciclabili destinate alla mobilità quotidiana e del
tempo libero, promuovendo altresì attività di comunicazione tese a favorire queste
forme di mobilità lenta o semimotorizzata. Come per i sentieri e i percorsi pedonali,
la Confederazione dovrà infine tener conto, nell’adempimento dei suoi compiti, delle
infrastrutture ciclistiche cantonali e comunali, provvedendo alla sostituzione di
eventuali vie ciclabili che deve sopprimere.
2 FF 2015 1551
3 FF 2016 1493
4 RS 171.10
5
FF 2017
Oltre all’equiparazione delle reti ciclabili alle reti di sentieri e percorsi pedonali sotto
il profilo giuridico, pianificatorio e finanziario, gli iniziativisti auspicano che «in
Svizzera la cultura della bici si radichi in misura sempre maggiore», convinti che ciò
contribuirebbe ad aumentare l’uso della bicicletta5 a beneficio di tutti perché andare
in bicicletta occupa poco spazio, fa bene alla salute e rispetta l’ambiente. Date le
distanze perlopiù brevi che la caratterizzano, la Svizzera si presterebbe peraltro in
modo ideale a questa modalità di spostamento.
2.2.2 Promotori dell’iniziativa
Il comitato promotore dell’iniziativa (www.iniziativa-bici.ch) è costituito da 26 partiti
e associazioni, fra cui figurano, oltre a quelle di categoria, organizzazioni dei settori
sanitario, energetico e ambientale che si adoperano per migliorare l’offerta di trasporti
non solo per motivi legati alla politica strettamente settoriale, ma anche per favorire
forme di mobilità più parsimoniose dal punto di vista energetico, più rispettose
dell’ambiente e più sane.
2.3 Commento e interpretazione del testo dell’iniziativa
Per evidenziare e illustrare più facilmente le modifiche dell’articolo 88 Cost. proposte
dagli iniziativisti riportiamo qui di seguito una tabella che mette a confronto l’articolo
costituzionale vigente (colonna di sinistra) e il testo dell’iniziativa (colonna di destra).
Art. 88 Sentieri e percorsi
( articolo costituzionale attuale)
pedonali
Art. 88 Sentieri e percorsi pedonali e vie
ciclabili ( testo dell’iniziativa)
1
La Confederazione emana principi sulle reti di
sentieri e percorsi pedonali.
1
2
Può sostenere e coordinare i provvedimenti dei
Cantoni per la realizzazione e la manutenzione
di queste reti.
2
Nell’adempimento dei suoi compiti, considera
le reti dei sentieri e percorsi pedonali e
sostituisce i percorsi e sentieri che deve
sopprimere.
3
3
La Confederazione emana principi sulle reti di
sentieri e percorsi pedonali, nonché sulle reti di
vie ciclabili destinate al traffico quotidiano e del
tempo libero.
Promuove e coordina, nel rispetto delle
competenze dei Cantoni, i provvedimenti dei
Cantoni e di terzi per la realizzazione e la
manutenzione di reti sicure e attrattive nonché
per informare sulle medesime.
Nell’adempimento dei suoi compiti, prende in
considerazione tali reti. Se deve sopprimere da
tali reti sentieri e percorsi pedonali o vie
ciclabili, li sostituisce.
5 Comunicato stampa del 1° marzo 2016 del comitato promotore dell’Iniziativa per la bici.
6
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Articolo 88 capoverso 1 Cost.
L’attuale competenza della Confederazione di emanare norme di principio sulle reti
di percorsi pedonali (per la mobilità quotidiana) e di sentieri escursionistici (per il
tempo libero) è estesa alle reti ciclabili destinate sia alla mobilità quotidiana che del
tempo libero.
Articolo 88 capoverso 2 Cost.
L’attuale formulazione potestativa della norma (facoltà di sostenere) è sostituita nel
testo dell’iniziativa con una formulazione imperativa (obbligo di promuovere). Oltre
ai provvedimenti dei Cantoni possono ora essere promossi anche «provvedimenti di
terzi», termine con cui si intendono in primo luogo le attività di organizzazioni private
specializzate d’importanza nazionale6 incaricate dalla Confederazione di svolgere
determinati compiti federali o di collaborarvi (p. es. elaborazione e predisposizione di
strumenti di lavoro e guide attuative o di geodati e altre informazioni tecniche,
incarichi nel campo della formazione tecnica o del monitoraggio).
Il testo dell’iniziativa specifica altresì i requisiti qualitativi cui devono rispondere le
reti viarie per la mobilità lenta («sicure e attrattive») senza creare nuove competenze
federali, dato che, a parte l’estensione all’ambito della mobilità ciclabile, non si fa
altro che recepire a livello costituzionale quanto già attuato per i percorsi pedonali e i
sentieri nella relativa legge federale7.
Introducendo il termine «comunicazione» (riguarda solo il testo tedesco e francese) si
crea nel capoverso 2 un nuovo ambito d’intervento comune a tutte le reti viarie per la
mobilità lenta. Stando ai promotori dell’iniziativa, oltre alla mera pubblicazione di
informazioni tecniche, si tratterebbe di condurre campagne di sensibilizzazione e
incentivazione tese a modificare il comportamento della popolazione, inducendola a
spostarsi maggiormente a piedi o in bicicletta8.
Inserendo la riserva di competenza cantonale («nel rispetto delle competenze dei
Cantoni»), il testo dell’iniziativa evidenzia che non si intende mettere in discussione,
bensì rafforzare l’attuale ripartizione federalista dei compiti di pianificazione,
costruzione, gestione e manutenzione delle reti viarie per la mobilità lenta.
Articolo 88 capoverso 3 Cost.
Con l’integrazione in oggetto si intende obbligare la Confederazione a tenere in
considerazione nell’adempimento dei suoi compiti le reti ciclabili cantonali e
comunali, sostituendo quelle che deve sopprimere, al pari di quanto previsto per i
sentieri e i percorsi pedonali.
6 Cfr.art. 8 e 12LPS; p. es. «Sentieri Svizzeri», «Mobilità pedonale Svizzera», «SvizzeraMobile».
7 Cfr. art. 6 cpv. 1 o art. 7 cpv. 2 lett. C e d LPS.
8 Comunicato stampa dell’8.11.2014 sul lancio dell’Iniziativa per la bici, Pro Velo Svizzera.
7
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3
Valutazione dell’iniziativa
3.1
Pregi dell’iniziativa
3.1.1 La valorizzazione della bicicletta all’interno del sistema dei trasporti coincide con gli obiettivi del Consiglio federale per il settore
L’iniziativa popolare punta a sancire a livello costituzionale la competenza della
Confederazione di emanare norme di principio sulle vie ciclabili e sulle relative reti,
rafforzando così l’intero settore della mobilità lenta. Tale direttrice è in linea con gli
obiettivi di politica dei trasporti del Consiglio federale, il quale attribuisce alla
mobilità lenta un ruolo importante ai fini del decongestionamento del traffico
motorizzato pubblico e privato nelle ore di punta, ossia favorendo uno spostamento
verso altre modalità di trasporto9.
Quasi il 50 percento dei tragitti in automobile e pressoché l’80 percento di tutti quelli
in autobus o in tram sono inferiori ai 5 chilometri. Ciò significa che su queste distanze
esiste un potenziale di decongestionamento ancora da sfruttare grazie alla mobilità
lenta, i cui punti di forza risiedono appunto «nel corto raggio fino a circa 15 minuti di
percorrenza, ovvero fino a 1 chilometro a piedi, fino a circa 5 chilometri in bicicletta
e fino a circa 7 chilometri in bicicletta elettrica10». La forte crescita delle vendite di ebike sta inoltre modificando il parco veicoli di biciclette, permettendo così di
raggiungere nuovi target, coprire nuove distanze e sfruttare ulteriormente i potenziali
di trasferimento tra le modalità di trasporto.
L’importanza che la bicicletta riveste per l’intero sistema dei trasporti si rispecchia
anche nei diversi sforzi intrapresi da quasi tutte le città e i centri urbani nel quadro dei
programmi d’agglomerato per rendere ancora più attrattiva la mobilità ciclistica.
Secondo i dati dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), circa il 15
percento dei contributi versati in virtù della legge sul fondo infrastrutturale (LFIT; RS
725.13) a sostegno del sistema dei trasporti nelle città e negli agglomerati confluisce
attualmente in progetti infrastrutturali volti a migliorare la mobilità pedonale e
ciclistica.
Il ruolo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e del tempo libero va
acquistando sempre maggiore importanza anche a livello internazionale: a
testimoniarlo, ad esempio, la «Declaration on Cycling as a climate friendly Transport
Mode», approvata nella riunione informale dei ministri dei trasporti UE del 7 ottobre
2015, e l’adozione in alcuni Paesi europei di masterplan nazionali in materia di traffico
ciclistico (p. es. Germania: Nationaler Radverkehrsplan 2020; Austria: Masterplan
Radfahren 2015-2025).
9 Consiglio federale svizzero, Strategia per uno sviluppo sostenibile 2016 – 2019 del 27.01.2016, p. 21 (Obiettivo
2.7).
10 Estratto dal parere del Consiglio federale in merito all’interpellanza 13.4213 Fischer – La promozione del traffico
lento fa parte della strategia energetica 2050?
8
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3.1.2 La valorizzazione della bicicletta all’interno del sistema dei
trasporti favorisce il raggiungimento di altri importanti obiettivi federali
Valorizzare il ruolo della bicicletta nell’intero sistema dei trasporti di persone può
contribuire non soltanto a decongestionare le infrastrutture del traffico motorizzato
privato e pubblico; un incremento della quota del traffico ciclistico favorisce
notevolmente anche il raggiungimento di altri obiettivi del Consiglio federale tra cui:
-
Riduzione del consumo energetico e delle emissioni di CO2 in Svizzera
Nel 2014 il settore dei trasporti era responsabile in Svizzera del 38 percento del
consumo energetico1112 e del 33 percento delle emissioni di gas serra13. Poiché la
bicicletta è tra i mezzi di trasporto con il miglior bilancio in fatto di emissioni di gas
serra ed efficienza energetica14, in questo ambito esistono ancora potenziali di
riduzione da sfruttare: con uno spostamento dell’1 percento del traffico su strada dai
veicoli a motore a modalità di trasporto non motorizzate si potrebbe ridurre del 2-4
percento il consumo energetico 1516; nel caso del CO2 si prospettano invece valori
inferiori compresi tra 0,1 e 0,35 milioni di tonnellate17.
-
Potenziamento dell’offerta di attività turistiche e del tempo libero sostenibili
Andare in bicicletta è oggi tra le attività del tempo libero più amate in Svizzera: la bici
non è utilizzata solo nel quotidiano, ma in grande misura anche nel tempo libero e nel
turismo per escursioni o vacanze di uno o più giorni. Il cicloturismo della popolazione
residente frutta 2,7 miliardi di franchi l’anno e rappresenta una componente
significativa del turismo estivo; la quota di fatturato dei turisti provenienti dall’estero
è stimata in 67 milioni di franchi l’anno18.
-
Promozione della salute attraverso un incremento dell’attività fisica quotidiana
Camminare e andare in bicicletta permette, su brevi distanze, di combinare in modo
facile ed economico gli spostamenti quotidiani con una salutare dose di attività fisica.
La Strategia nazionale sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili (Strategia
MNT) adottata il 6 aprile 2016 dal Consiglio federale e dalla Conferenza svizzera
delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS)19 include perciò tale
approccio tra le principali misure di prevenzione. Un contesto che favorisca il
11 Gesamtenergiestatistik 2014 UFE, fig. p. 4.
12 Oltre il 70% del consumo energetico del settore dei trasporti è attribuibile al traffico motorizzato privato (Analyse
des schweizerischen Energieverbrauchs 2000 – 2014 nach Verwendungszwecken, UFE 2015, fig. 4-12).
13 Switzerland’s Greenhouse Gas Inventory 1990-2014 National Inventory Report 2016, tab. E-6, p. 16.
14 Ökobilanzen der Empa (E-Scooter – Sozial- und naturwissenschaftliche Beiträge zur Förderung leichter Elektrofahrzeuge in der Schweiz, 2013, p. 145-149).
15 Poiché il passaggio dalla mobilità motorizzata alla bicicletta dovrebbe verificarsi in particolare su tratti di lunghezza inferiore ai 5 km e vista l’inefficienza dei veicoli a motore su tratti brevi a causa del motore freddo, il
risparmio energetico sarebbe proporzionalmente maggiore.
16 Litman, Todd, «Evaluating non-motorized transportation benefits and costs (2012)», 2012.
17 CO2-Potenzial des Langsamverkehrs, USTRA/Infras, Berna 2005.
18 Velofahren in der Schweiz 2014, USTRA, SvizzeraMobile, Berna 2015.
19 Strategia nazionale sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili (Strategia MNT) 2017-2024, UFSP e CDS,
2016, p. 27 e 47.
9
FF 2017
movimento, grazie in particolare alla disponibilità di reti viarie interessanti e sicure
per il traffico pedonale e ciclistico quotidiano, è un presupposto indispensabile per
portare al successo questa parte della strategia del Consiglio federale.
3.1.3
Considerazione di precedenti sforzi politici
L’Iniziativa per la bici chiede sostanzialmente quanto proposto nel 1977 dal Consiglio
nazionale nel controprogetto all’iniziativa popolare «Per l’incremento di sentieri e
viottoli»: già allora il Consiglio nazionale intendeva integrare le vie ciclabili nella
Costituzione; durante la procedura di appianamento delle divergenze non era tuttavia
riuscito a trovare un’intesa con il Consiglio degli Stati (cfr. FF 1978 IV 816). Il 18
febbraio 1979 l’articolo costituzionale sui percorsi pedonali e i sentieri (senza vie
ciclabili) è stato accolto dal Popolo, con circa il 78 percento di voti favorevoli, e da
tutti i Cantoni ad eccezione del Vallese (FF 1979 II 8).
3.1.4
Equiparazione delle vie ciclabili ai sentieri e ai percorsi pedonali
Nel contesto della mobilità lenta la bicicletta svolge un ruolo importante,
contribuendo in maniera rilevante alla sua efficienza. Dal punto di vista dei trasporti
non è dunque giustificabile che non goda a livello costituzionale della stessa
considerazione attribuita a pedoni ed escursionisti.
3.2
Difetti dell’iniziativa
3.2.1
Estensione di norme già collaudate
Rispetto alle già collaudate norme sulle competenze in materia di sentieri e percorsi
pedonali, l’iniziativa popolare non formula in maniera convincente quegli elementi
del testo che si estendono oltre la semplice integrazione o equiparazione delle vie
ciclabili.
Per motivi politico-finanziari risulta inopportuna soprattutto la sostituzione
nell’articolo 88 capoverso 2 Cost. dell’attuale formulazione potestativa (facoltà di
sostenere) con una formulazione imperativa (obbligo di promuovere), che sottrae al
legislatore il margine discrezionale di cui dispone oggi.
Va oltre il vigente inquadramento giuridico dei sentieri e dei percorsi pedonali anche
la richiesta di provvedimenti in materia di comunicazione, che secondo il testo
dell’iniziativa dovrebbero applicarsi non solo alle piste ciclabili ma anche ai sentieri
e ai percorsi pedonali.
3.2.2
Riserva di competenza a favore dei Cantoni
Il testo sottolinea come l’iniziativa non metta in discussione l’attuale ripartizione dei
compiti fra Confederazione, Cantoni e Comuni. Pur non essendo contestabile nel
10
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merito, dal punto di vista costituzionale tale riserva di competenza ha, nel presente
contesto, una valenza puramente dichiaratoria in quanto le competenze dei Cantoni
sono comunque tutelate, vista la facoltà (limitata) della Confederazione di emanare
norme di principio prevista dall’articolo 88 capoverso 1 Cost.
3.3
Ulteriori considerazioni
3.3.1
Requisiti federali riguardo a sicurezza e attrattività
A prescindere da una loro estensione all’ambito d’intervento della mobilità ciclabile,
il fatto di sancire nella Costituzione obiettivi qualitativi per le vie ciclabili («sicure e
attrattive») non definisce alcuna nuova competenza federale: tale precisazione si
limita a elevare a livello costituzionale quanto già disciplinato nella legge sui percorsi
pedonali e i sentieri.
Nel merito non vi è nulla da eccepire contro la menzione degli obiettivi qualitativi,
anzi è adeguata e appropriata, specie con riguardo a un criterio essenziale per tutti i
mezzi di trasporto qual è la sicurezza. Mentre per le altre utenze stradali le cifre delle
persone coinvolte in gravi incidenti (morti e feriti gravi) sono complessivamente in
diminuzione, per i ciclisti non si è registrato negli ultimi anni alcun calo e nel caso dei
conducenti di biciclette elettriche si è addirittura osservato un aumento20. Per questo
motivo la bicicletta è oggi spesso percepita come un mezzo di spostamento poco
sicuro, circostanza che negli ultimi anni ha fra l’altro indotto bambini e adolescenti a
farne un uso sempre più limitato21.
3.3.2
Ripartizione dei compiti fra Confederazione, Cantoni e Comuni
Nelle intenzioni dei suoi promotori, l’Iniziativa per la bici deve incidere il meno
possibile sull’ambito di competenza dei Cantoni. Con la riserva di competenza
cantonale sancita nell’articolo 88 capoverso 2 Cost. si sottolinea che non si intende
mettere in discussione l’attuale ripartizione federalista dei compiti di pianificazione,
costruzione e manutenzione delle reti viarie per la mobilità lenta. Scopo dell’iniziativa
è unicamente ottenere che, analogamente alle disposizioni riguardanti i sentieri e i
percorsi pedonali, la Confederazione emani principi anche sulle reti di vie ciclabili,
sostenendo i Cantoni dal punto di vista tecnico, coordinativo e all’occorrenza
finanziario.
In considerazione dell’analoga ripartizione dei compiti vigente per i sentieri e i
percorsi pedonali, in chiave federalista risultano ampiamente ingiustificati eventuali
maggiori dubbi sull’idea di disciplinare le ciclovie nella Costituzione federale, tanto
più se le eventuali disposizioni d’attuazione sono accortamente concepite come norme
di principio e fanno riferimento a un compito comune.
20 Comunicato stampa del 31.03.2016, Allegati «Statistiche incidenti stradali 2015 – tabelle», USTRA.
21 La mobilità di bambini e adolescenti in Svizzera tra il 1994 e il 2010, Materiale Mobilità lenta n. 135, USTRA,
2014, p. 11.
11
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3.3.3 Compatibilità con gli impegni internazionali della Svizzera
L’iniziativa non genera incompatibilità con il diritto internazionale in generale, né con
l’Accordo sui trasporti terrestri o con altre convenzioni internazionali nel settore dei
trasporti o delle relative infrastrutture.
4
Conclusioni; posizione del Consiglio federale
Le argomentazioni succitate dimostrano che lo scopo perseguito dall’iniziativa,
ovvero l’integrazione e il rafforzamento della mobilità ciclabile a livello
costituzionale, è in accordo con i principi della Confederazione in materia di politica
dei trasporti e in generale contribuisce positivamente al raggiungimento di altri
obiettivi del Consiglio federale, per cui appare opportuno e appropriato puntare a un
maggior impegno della Confederazione nel settore.
Al tempo stesso la Confederazione deve prestare attenzione a non assumere impegni
superiori alle sue disponibilità finanziarie e risorse di personale, come sarebbe il caso
se accettasse gli elementi dell’iniziativa che vanno oltre la semplice integrazione delle
vie ciclabili a livello costituzionale (quali le richieste in materia di comunicazione, il
passaggio da una formulazione potestativa e a una formulazione imperativa).
In tale contesto, il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di elaborare una
proposta alternativa all’Iniziativa sulla bici, per la quale si dispone di due opzioni: un
controprogetto indiretto a livello legislativo (disegno di legge) o un controprogetto
diretto a livello costituzionale (progetto di modifica della Costituzione).
Nella fattispecie, un controprogetto indiretto non consentirebbe di raggiungere
l’obiettivo principale dell’iniziativa, ovvero l’equiparazione costituzionale e
legislativa delle infrastrutture ciclabili (per la mobilità quotidiana e del tempo libero)
alle infrastrutture pedonali ed escursionistiche. Un disegno di legge sostanzialmente
basato, nel caso della mobilità ciclistica e delle vie ciclabili, soltanto sulle attuali
norme costituzionali in materia di circolazione stradale (art. 82 Cost.), strade nazionali
(art. 83 Cost.) o pianificazione del territorio (art. 75 Cost.) rimarrebbe inevitabilmente
un’opera incompiuta. Visti i presupposti costituzionali esistenti, una disciplina
federale in materia di mezzi e infrastrutture ciclabili equivalente alla legge sui percorsi
pedonali ed i sentieri è possibile solo mediante un’integrazione dell’articolo 88 Cost.
Il Consiglio federale propone pertanto in alternativa all’iniziativa il «controprogetto
diretto» posto in consultazione.
5
Controprogetto diretto
5.1
Punti essenziali del controprogetto
I capoversi 1 e 3 dell’articolo 88 Cost. proposti dai promotori possono essere
direttamente ripresi nel controprogetto con piccoli adeguamenti redazionali. Sono
ugualmente ripresi entrambi i principali requisiti qualitativi richiesti alle reti viarie per
12
FF 2017
la mobilità lenta («sicure e attrattive») nonché la competenza in materia di
coordinamento e sostegno a «provvedimenti di terzi» (cpv. 2).
Per motivi politico-finanziari, nel capoverso 2 del controprogetto la formulazione
imperativa dell’iniziativa è sostituita con una formulazione potestativa e l’ambito
d’intervento pertinente alla «comunicazione» (riguarda solo il tedesco e il francese)
ridotto a quello di «informazione». Non è inoltre ripresa la clausola delle competenze
cantonali.
Per meglio evidenziare le modifiche dell’articolo 88 Cost. proposte dal Consiglio
federale si riporta qui di seguito una tabella che mette a confronto il testo
dell’iniziativa (colonna di sinistra) e il testo del controprogetto diretto (colonna di
destra, sottolineato).
Art. 88 Sentieri e percorsi
( testo dell’iniziativa22)
pedonali
Art. 88 Sentieri, percorsi e vie ciclabili
( controprogetto diretto del Consiglio
federale)
1
La Confederazione emana principi sulle reti di
sentieri e percorsi pedonali, nonché sulle reti di
vie ciclabili destinate al traffico quotidiano e del
tempo libero.
1
2
Promuove e coordina, nel rispetto delle
competenze dei Cantoni, i provvedimenti dei
Cantoni e di terzi per la realizzazione e la
manutenzione di reti sicure e attrattive nonché
per informare sulle medesime.
2
Nell’adempimento dei suoi compiti, prende in
considerazione tali reti. Se deve sopprimere da
tali reti sentieri e percorsi pedonali o vie
ciclabili, li sostituisce.
3
3
La Confederazione emana principi sulle reti di
sentieri e percorsi pedonali, nonché sulle reti di
vie ciclabili destinate alla mobilità quotidiana e
del tempo libero.
Può sostenere e coordinare, nel rispetto delle
competenze dei Cantoni, i provvedimenti dei
Cantoni e di terzi per la realizzazione e la
manutenzione di reti sicure e attrattive nonché
per informare sulle medesime.
Nell’adempimento dei suoi compiti, prende in
considerazione tali reti. Se deve sopprimere da
tali reti sentieri e percorsi pedonali o vie
ciclabili, li sostituisce.
22 Cfr. punto 2.3 relativo al confronto tra l’art. 88 Cost. vigente e il testo dell’iniziativa.
13
FF 2017
5.2 Commento alle singole disposizioni del controprogetto
Titolo dell’articolo costituzionale
Per sancire nel controprogetto le vie ciclabili e le relative reti occorre modificare di
conseguenza l’attuale titolo dell’articolo 88 Cost.
Articolo 88 capoverso 1 Cost.
Nel controprogetto l’attuale competenza della Confederazione di emanare norme di
principio sulle reti di sentieri e percorsi pedonali (mobilità quotidiana e del tempo
libero) è estesa alle reti di vie ciclabili destinate alla mobilità quotidiana e del tempo
libero.
In conformità alla legge sui percorsi pedonali ed i sentieri (LPS, RS 704), sia
l’iniziativa sia il controprogetto fanno una distinzione tra reti viarie per la mobilità
quotidiana e per il tempo libero. Gli spostamenti quotidiani dei ciclisti si svolgono in
genere su reti situate nei centri abitati comprendenti infrastrutture adeguate e ben
collegate. Le reti ciclabili per il tempo libero si trovano invece, di norma, fuori dei
centri abitati e sono prevalentemente destinate allo svago. Una descrizione specifica
delle singole parti di reti e infrastrutture sarà fornita, come per altri termini della
Costituzione, in un’eventuale legislazione esecutiva.
Nel quadro della sua competenza di emanare norme di principio la Confederazione è
autorizzata, al fine di garantire un minimo di armonizzazione e di coordinamento sul
piano nazionale, a disciplinare nei loro aspetti salienti fattispecie e oggetti per i quali
sia richiesta una regolamentazione a livello nazionale. Le norme di dettaglio restano
di competenza dei Cantoni23.
Articolo 88 capoverso 2 Cost.
Il controprogetto del Consiglio federale rifiuta la formulazione imperativa del testo
dell’iniziativa, che prevede l’obbligo per la Confederazione di promuovere e
coordinare provvedimenti dei Cantoni e di terzi, e conserva l’attuale «formulazione
potestativa» (facoltà di sostenere), che assicura alla Confederazione i necessari
margini di manovra in termini di legislazione esecutiva e di bilancio. Alla luce delle
disposizioni esecutive vigenti in tema di sentieri e percorsi pedonali si presume che,
a prescindere da una analoga estensione all’ambito d’intervento della mobilità
ciclistica, il legislatore federale farà un uso unicamente prudenziale della competenza
in materia di sostegno nella relativa legge di attuazione.
Come nell’attuale normativa, tale competenza costituzionale consente alla
Confederazione di coordinare e sostenere «provvedimenti di terzi», termine con cui si
intendono in primo luogo le attività di organizzazioni private specializzate
d’importanza nazionale24 che su mandato della Confederazione e dietro compenso
svolgono determinati compiti federali o vi collaborano (p. es. elaborazione e
23 Häfelin/Haller/Keller; Schweizerisches Bundesstaatsrecht, 7a edizione, n. 1087 e segg.
24 Cfr. art. 8 e 12 LPS; p. es. «Sentieri Svizzeri», «Mobilità pedonale Svizzera», «SvizzeraMobile».
14
FF 2017
predisposizione di ausilii di lavoro e guide attuative o di geodati e altre informazioni
tecniche, incarichi nel campo della formazione tecnica o del monitoraggio).
Il controprogetto sancisce entrambi i principali requisiti richiesti alle reti viarie per la
mobilità lenta («sicure e attrattive»). A prescindere dall’estensione dell’ambito
d’intervento alla mobilità ciclabile, tali integrazioni non creano nuove competenze
federali, ma si limitano a specificare e recepire a livello costituzionale quanto già
precisato per i percorsi pedonali e i sentieri nella relativa legge federale. Vista la sfida
posta dall’aumento complessivo del numero di vittime d’incidenti registrato tra i
ciclisti, questa integrazione è opportuna e proporzionata (cfr. punto 3.3.1).
Il concetto di «comunicazione» (riguarda solo il tedesco e il francese) proposto
dall’iniziativa è respinto sostituendolo con il termine «informazione», dal significato
meno ampio, che permette alla Confederazione di limitare il campo d’applicazione
della propria competenza legislativa e di sostegno esclusivamente all’acquisizione,
fornitura e diffusione di informazioni tecniche generali sulle reti destinate alla
mobilità lenta. Non sono interessate da questa limitazione le misure di informazione
e comunicazione previste da altre basi giuridiche e adottate, ad esempio, nel quadro
delle normative concernenti l’energia, l’ambiente, la salute o la promozione del
turismo.
La riserva di competenza cantonale («nel rispetto delle competenze dei Cantoni»)
prevista dall’iniziativa si riferisce alla ripartizione dei compiti e all’ordinamento delle
competenze in materia di pianificazione, costruzione e manutenzione delle reti viarie
per la mobilità lenta. Poiché alla luce della (limitata) competenza di emanare norme
di principio accordata alla Confederazione dal capoverso 1 le competenze dei Cantoni
sono comunque tutelate, dal punto di vista costituzionale questa riserva ha, nel
presente contesto, una valenza unicamente dichiaratoria ed è quindi esclusa dal
controprogetto.
Articolo 88 capoverso 3 Cost.
In virtù delle modifiche apportate a questo capoverso, la Confederazione sarà
obbligata, come lo è già oggi per i sentieri e i percorsi pedonali, a tener conto
nell’adempimento dei suoi compiti (p. es. nella progettazione e nella pianificazione
delle infrastrutture federali) delle reti ciclabili cantonali e comunali, sostituendone i
tracciati che devono essere soppressi.
A Cantoni e Comuni è data così la garanzia vincolante che, nello svolgimento dei suoi
compiti (di portata nazionale), la Confederazione tenga conto delle richieste ed
esigenze legate alle reti viarie cantonali e comunali per la mobilità lenta anche
riguardo alle vie ciclabili e, laddove ciò non sia possibile per motivi (d’interesse
nazionale) preponderanti, provveda a predisporre o finanziare una sostituzione
equivalente.
15
FF 2017
5.3 Attuazione del controprogetto
Su proposta del Consiglio federale, il disegno di legge sarà elaborato in una seconda
fase, successiva alla votazione popolare sulla modifica costituzionale.
In linea di principio esistono due possibilità per attuare il controprogetto: procedere a
una revisione totale dell’attuale legge sui percorsi pedonali ed i sentieri (LPS; RS 704)
integrandovi le esigenze legate alla mobilità ciclistica o elaborare una nuova legge
federale sulle vie ciclabili per la mobilità quotidiana e del tempo libero (legge sulle
vie ciclabili).
6.
Ripercussioni
6.1
Ripercussioni sull’effettivo del personale e sulle finanze della
Confederazione
Come ogni nuovo compito della Confederazione, l’integrazione delle piste ciclabili
nell’articolo 88 Cost. ha ripercussioni sul bilancio federale, sia finanziario sia a livello
di organico. Una valutazione dettagliata di tali ripercussioni può tuttavia essere
condotta, come di consueto, solo nel quadro di un’eventuale normativa di attuazione.
Per assolvere i compiti di coordinamento, sostegno all’esecuzione ed emanazione di
norme di principio nell’ambito dei sentieri e percorsi pedonali sancito nella
Costituzione federale da quasi quarant’anni, la Confederazione spende circa 1,8
milioni di franchi l’anno occupando 2,5 unità di personale a tempo pieno. In caso di
analoga attuazione delle nuove disposizioni sulla mobilità ciclistica, l’onere da
sostenere in termini finanziari e di organico dovrebbe essere sostanzialmente lo stesso.
Poiché, nell’ambito delle sue attuali competenze, decisamente meno ampie, l’Ufficio
federale delle strade (USTRA) già svolge e sostiene attività a favore della mobilità
ciclistica mettendo a disposizione un posto di lavoro, l’onere netto aggiuntivo sarebbe
pari a circa 1,1 milioni di franchi e a 1,5 unità di personale a tempo pieno. Le risorse
finanziarie necessarie potrebbero verosimilmente essere attinte dal budget
dell’USTRA; l’organico del personale dovrebbe invece essere aumentato di
conseguenza.
6.2
Ripercussioni sull’effettivo del personale e sulle finanze di
Cantoni e Comuni
Anche in caso di adozione del controprogetto diretto, le attività di pianificazione,
costruzione e gestione di reti di vie ciclabili e di altre infrastrutture ciclistiche
rimarrebbero in primo luogo di competenza di Cantoni e Comuni, per i quali non
dovrebbero dunque risultare compiti né oneri finanziari sostanzialmente nuovi.
16
FF 2017
6.3
Ripercussioni per l’economia
La valorizzazione della bicicletta all’interno del sistema globale dei trasporti coincide
non soltanto con gli obiettivi della politica perseguita dal Consiglio federale in questo
settore (cfr. punto 3.1.1); insieme a quella pedonale, la mobilità ciclistica soddisfa
numerosi altri requisiti di una mobilità sostenibile e orientata al futuro, prima di tutto
nell’ambito del traffico locale di città e agglomerati e in quello del tempo libero. Le
sue ripercussioni sull’economia sono del tutto positive: la mobilità lenta non produce
quasi alcuna emissione di CO2 o di altri gas, è sostenibile per gli insediamenti, risparmia risorse ed energia, è salutare, economica e accessibile a tutti, senza maggiori limitazioni, ventiquattr’ore su ventiquattro. Gli investimenti nelle reti viarie e in altre
infrastrutture della mobilità lenta presentano peraltro un buon rapporto costi-benefici
anche per il settore pubblico25.
25 Effizienz von öffentlichen Investitionen in den Langsamverkehr, INFRAS/USTRA, Berna, 2003.
17
Progetto del 17.08.2016
Decreto federale
concernente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali
(controprogetto diretto all’iniziativa popolare «Per la promozione delle
vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali [Iniziativa per la bici]»)
del ...
L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,
visto l’articolo 139 capoverso 5 della Costituzione federale1,
esaminata l’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e
percorsi pedonali (Iniziativa per la bici)», depositata il 1° marzo 20162,
visto il messaggio del Consiglio federale del …3,
decreta:
I
La Costituzione federale è modificata come segue:
Art. 88
Sentieri, percorsi pedonali e vie ciclabili
1
La Confederazione emana principi sulle reti di sentieri e percorsi pedonali nonché
sulle reti di vie ciclabili destinate alla mobilità quotidiana e del tempo libero.
2
Può sostenere e coordinare i provvedimenti dei Cantoni e di terzi per la realizzazione e la manutenzione di reti sicure e attrattive nonché per informare sulle medesime.
Nell’adempimento dei suoi compiti, prende in considerazione tali reti. Se deve
sopprimere da tali reti sentieri e percorsi pedonali o vie ciclabili, li sostituisce.
3
II
Il presente decreto è sottoposto al voto del Popolo e dei Cantoni. A meno che
l’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi
pedonali (Iniziativa per la bici)» non venga ritirata, la votazione sul decreto si svolge
contemporaneamente a quella sull’iniziativa popolare, secondo la procedura di cui
all’articolo 139b della Costituzione federale.
1
2
3
RS 101
FF 2016 1493
FF 2017 …
2017–......
1
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Dipartimento fédérale dell'ambiente, dei trasporti,
dell'energia e delle comunicazioni DATEC
Bema, 17 agosto 2016
-
Partiti politici
Associazioni mantello di Comuni, città
e regioni di montagna
Associazioni mantello dell'economia
Cerchie interessate
Decreto fédérale
concemente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali quale controprogetto diretto
all'iniziativa popolare fédérale «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e
percorsi pedonali (Iniziativa per la bici)»
Avvio della procedura di consultazione
Gentili signore e signori,
l'iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali
(Iniziativa per la bici)», depositata il 1° marzo 2016 con 105 234 firme valide, chiede di integrare l'attuale articolo costituzionale sui sentieri e i percorsi pedonali (art. 88 Cost.) con disposizioni riguardanti le vie ciclabili.
II Consiglio fédérale, purfavorendo l'equiparazione della mobilità ciclistica a quella pedonale
ed escursionistica a livello di politica dei trasporti, respinge le richieste dell'iniziativa che vanno oitre la semplice integrazione dell'articolo costituzionale e propone un controprogetto diretto la cui procedura di consultazione è stata affidata al DATEC, incaricato il 17 agosto 2016
di awiarla presso i Cantoni, i partiti politici, le associazioni mantello nazionali di Comuni, città
e regioni di montagna, le associazioni mantello nazionali dell'economia e le cerchie interessate.
La documentazione al riguardo (d, f, i) puô essere scaricata dal sito
httPs:/Avww.admin.ch/ch/i/aa/pc/pendent.html. che riporta, oitre al decreto fédérale (controprogetto del Consiglio fédérale per la modifica dell'art. 88 Cost.) e al rapporto esplicativo,
anche un questionario al quale siete invitati a rispondere.
I pareri vanno presentati entro il 17 novembre 2016,
a:
oppure a:
Ufficio fédérale delle strade
Divisione Reti stradali
3003 Berna
[email protected].
inviando, oitre a una versione PDF, anche una versione Word.
9
La scelta del formato elettronico ci consentira di garantire, in linea con la legge sui disabili
(LDis; RS 151.3), un accesso senza ostacoli ai documenti pubblicati.
Per maggiori informazioni potete rivolgervi a:
-
Gottlieb Witzig (Ufficio fédérale delle strade, sost. responsabile settore Mobilità lenta e
vie di comunicazione storiche; [email protected]. tel. 058 463 42 83) e
-
Gabrielle Bakels (Ufficio fédérale delle strade, responsabile settore Mobilità lenta e vie di
comunicazione storiche; [email protected]. tel. 058 465 41 89).
Distinti saluti.
Doris Leuthard
Consignera fédérale
Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti,
dell'energia e delle comunicazioni DATEC
Ufficio federale delle strade USTRA
Questionario
sul «decreto federale concernente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali» inteso
come controprogetto diretto del Consiglio federale all’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali (Iniziativa per la bici)»
1) Finalità del controprogetto diretto (art. 88 cpv. 1 – 3 Cost.)
Condividete l’equiparazione in termini di politica dei trasporti delle vie ciclabili ai sentieri e percorsi pedonali?
2) Definizione di principi per le vie ciclabili e relative reti (art. 88 cpv. 1 Cost.)
Concordate con l’idea di conferire alla Confederazione la competenza di definire principi per
le vie ciclabili e relative reti, analogamente ai sentieri e percorsi pedonali?
3) Formulazione «potestativa» invece che «imperativa» (art. 88 cpv. 2 Cost.)
Condividete l’impostazione del controprogetto che, analogamente alla versione attuale relativa
ai soli sentieri e percorsi pedonali, mantiene la formulazione potestativa?
4) Riserva di competenza cantonale (art. 88 cpv. 2 Cost.)
Considerate necessario dal punto di vista federalista prevedere una clausola di competenza
cantonale nel controprogetto del Consiglio federale?
5) Informazione (art. 88 cpv. 2 Cost.)
Riguarda solo il tedesco e il francese:
a. Condividete la scelta di restringere il concetto di «comunicazione» proposto dall’iniziativa
sostituendolo nel controprogetto del Consiglio federale con il termine «informazione», di
significato meno ampio?
b. Ritenete necessaria l’aggiunta proposta del termine «informazione» all’art. 88 Cost.?
6) Obbligo della Confederazione di riguardo e di sostituzione nei confronti delle reti
viarie (art. 88 cpv. 3 Cost.)
Concordate con l’idea, analogamente a quanto previsto per i sentieri e percorsi pedonali, di
obbligare la Confederazione:
a. ad avere riguardo per le reti ciclabili cantonali e comunali?
b. a sostituire eventuali vie ciclabili da sopprimere tra quelle di tali reti?
Liste der Vernehmlassungsadressaten
Liste des destinataires
Elenco dei destinatari
1.
Kantone / Cantons / Cantoni
Staatskanzlei des Kantons Zürich
Neumühlequai 10
8090 Zürich
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Bern
Postgasse 68
3000 Bern 8
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Luzern
Bahnhofstrasse 15
6002 Luzern
[email protected]
Standeskanzlei des Kantons Uri
Rathausplatz 1
6460 Altdorf
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Schwyz
Regierungsgebäude
Bahnhofstrasse 9
Postfach 1260
6431 Schwyz
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Obwalden
Rathaus
6061 Sarnen
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Nidwalden
Dorfplatz 2
Postfach 1246
6371 Stans
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Glarus
Rathaus
8750 Glarus
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Zug
Seestrasse 2
Regierungsgebäude
am Postplatz
6300 Zug
[email protected]
Chancellerie d'Etat du Canton de Fribourg
Rue des Chanoines 17
1701 Fribourg
[email protected]
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Solothurn
Rathaus
Barfüssergasse 24
4509 Solothurn
[email protected]
1
Staatskanzlei des Kantons Basel-Stadt
Marktplatz 9
4001 Basel
[email protected]
Landeskanzlei des Kantons Basel-Landschaft
Regierungsgebäude
Rathausstrasse 2
4410 Liestal
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Schaffhausen
Beckenstube 7
8200 Schaffhausen
[email protected]
Kantonskanzlei des Kantons Appenzell Ausserrhoden
Regierungsgebäude
9102 Herisau
[email protected]
Ratskanzlei des Kantons Appenzell Innerrhoden
Marktgasse 2
9050 Appenzell
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons St. Gallen
Regierungsgebäude
9001 St. Gallen
[email protected]
Standeskanzlei des Kantons Graubünden
Reichsgasse 35
7001 Chur
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Aargau
Regierungsgebäude
5001 Aarau
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Thurgau
Regierungsgebäude
Zürcherstrasse 188
8510 Frauenfeld
[email protected]
Cancelleria dello Stato del Cantone Ticino
Palazzo delle Orsoline
6501 Bellinzona
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton de Vaud
Place du Château 4
1014 Lausanne
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton du Valais
Planta 3
1950 Sion
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton de Neuchâtel
Le Château
Rue de la Collégiale 12
2000 Neuchâtel
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton de Genève
Rue de l'Hôtel-de-Ville 2
Case postale 3964
1211 Genève 3
[email protected]
2
Chancellerie d’Etat du Canton du Jura
Konferenz der Kantonsregierungen (KdK)
Conférence des gouvernements cantonaux (CdC)
Conferenza dei Governi cantonali (CdC)
2.
2, rue de l’Hôpital
2800 Delémont
[email protected]
Sekretariat
Haus der Kantone
Speichergasse 6
Postfach
3001 Bern
[email protected]
In der Bundesversammlung vertretene politische Parteien / partis politiques représentés à l'Assemblée
fédérale / partiti rappresentati nell' Assemblea federale
Bürgerlich-Demokratische Partei BDP
Parti bourgeois-démocratique PBD
Partito borghese democratico PBD
Postfach 119
3000 Bern 6
[email protected]
Christlichdemokratische Volkspartei CVP
Parti démocrate-chrétien PDC
Partito popolare democratico PPD
Generalsekretariat
Klaraweg 6
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Christlich-soziale Partei Obwalden csp-ow
Frau Linda Hofmann
St. Antonistrasse 9
6060 Sarnen
[email protected]
Christlichsoziale Volkspartei Oberwallis
Geschäftsstelle
Postfach 132
3930 Visp
[email protected]
Evangelische Volkspartei der Schweiz EVP
Parti évangélique suisse PEV
Partito evangelico svizzero PEV
Nägeligasse 9
Postfach
3001 Bern
[email protected]
FDP. Die Liberalen
PLR. Les Libéraux-Radicaux
PLR.I Liberali Radicali
Generalsekretariat
Neuengasse 20
Postfach
3001 Bern
[email protected]
[email protected]
Grüne Partei der Schweiz GPS
Parti écologiste suisse PES
Partito ecologista svizzero PES
Waisenhausplatz 21
3011 Bern
[email protected]
Grünliberale Partei glp
Parti vert’libéral pvl
Laupenstrasse 2
3008 Bern
[email protected]
3
Lega dei Ticinesi (Lega)
Via Monte Boglia 3
Case postale 4562
6904 Lugano
[email protected]
Mouvement Citoyens Romand (MCR)
Case postale
1211 Genève 17
[email protected]
Partei der Arbeit PDA
Parti suisse du travail PST
Postfach 8640
8026 Zürich
[email protected]
Schweizerische Volkspartei SVP
Union Démocratique du Centre UDC
Unione Democratica di Centro UDC
Generalsekretariat
Postfach 8252
3001 Bern
[email protected]
Sozialdemokratische Partei der Schweiz SPS
Parti socialiste suisse PSS
Partito socialista svizzero PSS
Zentralsekretariat
Spitalgasse 34
Postfach
3001 Bern
[email protected]
3.
Gesamtschweizerische Dachverbände der Gemeinden, Städte und Berggebiete / associations faîtières
des communes, des villes et des régions de montagne qui œuvrent au niveau national / associazioni
mantello nazionali dei Comuni delle città e delle regioni di montagna
Schweizerischer Gemeindeverband
Laupenstrasse 35
3001 Bern
[email protected]
Schweizerischer Städteverband
Monbijoustrasse 8
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Schweizerische Arbeitsgemeinschaft für die Berggebiete
Seilerstrasse 4
Postfach
3001 Bern
[email protected]
4.
Gesamtschweizerische Dachverbände der Wirtschaft / associations faîtières de l'économie qui œuvrent
au niveau national/ associazioni mantello nazionali dell'economia
economiesuisse
Verband der Schweizer Unternehmen
Fédération des entreprises suisses
Federazione delle imprese svizzere
Swiss business federation
4
Hegibachstrasse 47
Postfach
8032 Zürich
[email protected]
[email protected]
Schweizerischer Gewerbeverband (SGV)
Union suisse des arts et métiers (USAM)
Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM)
Schwarztorstrasse 26
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Schweizerischer Arbeitgeberverband
Union patronale suisse
Unione svizzera degli imprenditori
Hegibachstrasse 47
Postfach
8032 Zürich
[email protected]
Schweiz. Bauernverband (SBV)
Union suisse des paysans (USP)
Unione svizzera dei contadini (USC)
Laurstrasse 10
5201 Brugg
[email protected]
Schweizerische Bankiervereinigung (SBV)
Association suisse des banquiers (ASB)
Associazione svizzera dei banchieri (ASB)
Swiss Bankers Association
Postfach 4182
4002 Basel
[email protected]
Schweiz. Gewerkschaftsbund (SGB)
Union syndicale suisse (USS)
Unione sindacale svizzera (USS)
Monbijoustrasse 61
Postfach
3000 Bern 23
[email protected]
Kaufmännischer Verband Schweiz
Société suisse des employés de commerce
Società svizzera degli impiegati di commercio
Hans-Huber-Strasse 4
Postfach 1853
8027 Zürich
[email protected]
[email protected]
Travail.Suisse
Hopfenweg 21
Postfach 5775
3001 Bern
[email protected]
5.
Organisationen / organisations / organizzazioni (alphabetisch)
Automobilclub der Schweiz ACS
ACS Automobile Club de Suisse
ACS Automobile Club Svizzero
Wasserwerkgasse 39
3000 Bern 13
[email protected]
Ärztinnen und Ärzte für Umweltschutz (AefU)
Médecins en faveur de l’Environnement (MfE)
Medici per l'Ambiente (MpA)
Westquai 2
Postfach 620
4019 Basel
[email protected]
Bau-, Planungs- und Umweltdirektoren-Konferenz BPUK
Conférence suisse des directeurs cantonaux des travaux publics, de
l'aménagement du territoire et de l'environnement DTAP
Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della
pianificazione del territorio e dell’ambiente DCPA
Beratungsstelle für Unfallverhütung bfu
Bureau de prévention des accidents bpa
Ufficio prevenzione infortuni upi
Haus der Kantone
Speichergasse 6
3001 Bern
[email protected]
5
Hodlerstrasse 5a
CH-3011 Bern
[email protected]
Dachverband Lehrerinnen und Lehrer Schweiz, LCH
LCH Zentralsekretariat
Kulturpark Pfingstweidstrasse 16
8005 Zürich
[email protected]
Fussverkehr Schweiz
Mobilité piétonne Suisse
Mobilità pedonale Svizzera
Klosbachstrasse 48
8032 Zürich
[email protected]
Gesundheitsförderung Schweiz
Promotion Santé Suisse
Promozione Salute Svizzera
Dufourstrasse 30
Postfach 311
3000 Bern 6
[email protected]
hotelleriesuisse
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Konferenz Kantonaler Energiedirektoren (EnDK)
Conférences des directeurs cantonaux de l'énergie (EnDK)
Conferenza dei direttori cantonali dell'energia (EnDK)
Haus der Kantone Speichergasse 6
Postfach 444
3000 Bern 7
[email protected]
Konferenz der regionalen Tourismusdirektoren der Schweiz (RDK)
Conférence des directeurs d’office de tourisme régionaux de Suisse
(CDR)
Conferenza dei direttori degli enti regionali svizzeri del turismo CDR
Bahnhofstrasse 3
Postfach
6002 Luzern
[email protected]
Konferenz der kantonalen Ärztegesellschaften (KKA)
Conférence des Sociétés Cantonales de Médecine (CCM)
Conferenza delle Società Mediche Cantonali (CMC)
Nordstrasse 15
8006 Zürich
[email protected]
Netzwerk Schweizer Pärke
Réseau des parcs suisses
Rete dei parchi svizzeri
Monbijoustrasse 61
3007 Bern
[email protected]
Pro Juventute
Stiftung Pro Juventute
Thurgauerstrasse 39
Postfach
8050 Zürich
[email protected]
Pro Natura
Pro Natura
Postfach
4018 Basel
[email protected]
Pro Senectute Schweiz
Pro Senectute Suisse
Pro Senectute Svizzera
Lavaterstrasse 60
Postfach
8027 Zürich
[email protected]
Pro Velo Schweiz
Pro Velo Suisse
Pro Velo Svizzera
Birkenweg 61
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Schule und Elternhaus Schweiz
Ecole et Famille S&E Suisse
Scuola e Famiglia S&E Svizzera
Schule und Elternhaus Schweiz
Geschäftsstelle
Postfach 1143
5611 Anglikon
[email protected]
6
Seilbahnen Schweiz (SBS)
Remontées Mécanqiues Suisses (RMS)
Funivie Svizzere
Dählhölzliweg 12
3000 Bern 6
[email protected]
Schweizerische Bundesbahnen SBB
Chemins de fer fédéraux suisses CFF
Ferrovie federali svizzere FFS
Personenverkehr
Wylerstr. 123/125
3000 Bern 65
[email protected]
Schweizerische Herzstiftung
Fondation Suisse de Cardiologie
Fondazione Svizzera di Cardiologia
NGO-Allianz Ernährung, Bewegung,
Körpergewicht
Schwarztorstrasse 18
Postfach 368
300 Bern 14
[email protected]
Schweizerische Energie-Stiftung (SES)
Fondation Suisse de l’Énergie (SES)
Schweizerische Energie-Stiftung
Sihlquai 67
8005 Zürich
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft der Fachärztinnen und Fachärzte für
Prävention und Gesundheitswesen
Société suisse des médecins spécialistes en prévention et santé publique
Società svizzera dei medici specialisti in prevenzione e salute pubblica
Effingerstrasse 2
CH-3011 Berne
[email protected]
Schweizerischer Verband der Strassen- und Verkehrsfachleute (VSS)
Association suisse des professionnels de la route et des transports (VSS)
Associazione svizzera dei professionisti della strada e die trasporti (VSS)
Sihlquai 255
8005 Zürich
[email protected]
Cercle Bruit Schweiz, Schweizerische Vereinigung kantonaler
Lärmschutzfachleute (CB)
Cercle Bruit Suisse, Groupement des responsables cantonaux de la
protection contre le bruit (CB)
Cercle Bruit Svizzera, associazione dei responsabili cantonali per la
prevenzione del rumore (CB)
Schweizer Wanderwege
Suisse Rando
Sentieri Svizzeri
c/o Baudepartement
Fachstelle Lärmschutz
Werkhofstrasse 5
4509 Solothurn
Schweiz Tourismus
Suisse Tourisme
Svizzera Turismo
Toedistrasse 7
8027 Zürich
[email protected]
Schweizer Tourismus-Verband STV
Fédération suisse du tourisme FST
Federazione svizzera del turismo
Finkenhubelweg 11
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Stiftung Landschaftsschutz Schweiz (SL)
Fondation suisse pour la protection et l'aménagement du paysage (FP)
Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio (SL-FP)
Schwarzenburgstrasse 11
3007 Bern
[email protected]
Stiftung SchweizMobil
Fondation SuisseMobile
Fondazione SvizzeraMobile
Spitalgasse 34
3011 Bern
[email protected]
strasseschweiz - Verband des Strassenverkehrs FRS
routesuisse - Fédération routière suisse FRS
stradasvizzera - Federazione stradale svizzera FRS
Wölflistrasse 5
Postfach 690
3000 Bern 22
[email protected]
7
Schweizer Wanderwege
Monbijoustrasse 61 / Postfach
3000 Bern 23
[email protected]
Swiss Cycling
Swiss Cycling
Velodrome Suisse
Sportstrasse 44
2540 Grenchen
[email protected]
Trägerverein Velo-Initiative
Association de soutien « Initiative vélo »
Associazione promotrice "Iniziativa Bici"
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Touring Club Schweiz (TCS)
Touring Club Suisse (TCS)
Touring Club Svizzero (TCS)
Chemin de Blandonnet 4
1214 Vernier
[email protected]
umverkehR
actif-trafiC
Straffico
Kalkbreitestrasse 2
8036 Zürich
[email protected]
Verband öffentlicher Verkehr (VöV)
Union des transports publics (UTP)
Unione dei trasporti pubblici (UTP)
Dählhölzliweg 12
3000 Bern 6
[email protected]
VCS Verkehrs-Club der Schweiz
ATE Association transports et environnement
ATA Associazione traffico e ambiente
Aarbergergasse 61
Postfach
3001 Bern
[email protected]
Velokonferenz Schweiz
Conférence Vélo Suisse
Conferenza Bici Svizzera
Rechbergerstr. 1
Postfach 938
2501 Biel/Bienne
[email protected]
Velosuisse - Verband der Schweizer Fahrradlieferanten
Velosuisse - Association suisse des fournisseurs de bicyclettes
Velosuisse - Associazione svizzera dei fornitori di biciclette
Marktgasse 38
Postfach 496
3000 Bern 7
[email protected]
Schweizerische Vereinigung für Landesplanung VLP-ASPAN
Association suisse pour l’aménagement national VLP-ASPAN
Associazione svizzera per la pianificazione nazionale VLP-ASPAN
Sulgenrain 20
3007 Bern
[email protected]
Schweizerische Vereinigung der Verkehrsingenieure und
Verkehrsexperten (SVI)
Association suisse des ingénieurs et experts en transport (SVI)
Associazione svizzera degli ingegneri ed esperti in trasporto (SVI)
Vadianstrasse 37
Postfach
9001 St. Gallen
[email protected]
Verein Freipass
Verein Freipass
c/o Simon Bischof Izsak, Präsident
Breisacherstr. 69
4057 Basel
[email protected]
WWF Schweiz
WWF Suisse
WWF Svizzera
Hohlstrasse 110
Postfach
8010 Zürich
[email protected]
2rad Schweiz (Dachverband des Schweizer Fachhandels für
Zweiradfahrzeuge)
2roues Suisse
2ruote Svizzera
Entfelderstrasse 11
5001 Aarau
[email protected]
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