N. RF201 Anno 2014 OGGETTO Come di
Transcript
N. RF201 Anno 2014 OGGETTO Come di
Anno 2014 N. RF201 www.redazionefiscale.it La Nuova Redazione Fiscale ODCEC VASTO OGGETTO STUDI DI SETTORE - LA COMPILAZIONE DEL QUADRO F RIFERIMENTI ISTRUZIONI STUDI DI SETTORE; CM 20/2014 Pag. 1 / 14 CIRCOLARE DEL 18/07/2014 Sintesi: si riepilogano le modalità di compilazione del quadro F - “Elementi contabili” degli studi di settore alla luce dei chiarimenti forniti dalla CM 20/2014. Come di consueto, gli esercenti attività d’impresa, nell’ambito degli studi di settore, sono tenuti alla compilazione del quadro F al fine di fornire una corretta indicazione degli “elementi contabili” necessari per l’applicazione dello studio. Con il presente intervento, si fornisce un quadro riepilogativo della collocazione dei dati contabili all’interno dei singoli righi. Barrando la casella “Contabilità ordinaria per opzione”, il contribuente, pur potendosi avvalere della contabilità semplificata, ha optato per il regime ordinario. F01 - RICAVI (ESCLUSI AGGI E RICAVI FISSI) I ricavi dichiarati da confrontare con quelli determinati in base agli studi di settore sono quelli di cui all’art.85, comma 1, lett. a) e b), TUIR, ovvero i corrispettivi relativi a: cessioni/prestazioni di servizi alla cui produzione o scambio è diretta l’attività d’impresa cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati ed altri beni mobili con esclusione di quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione AUTOCONSUMO: tra i ricavi vanno anche considerate le operazione per autoconsumo, ovvero: - beni destinati al consumo personale o familiare dell’imprenditore - beni destinati ai soci - beni destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa VOCI ESCLUSE DAL RIGO F01 ricavi derivanti dall’affitto di un ramo d’azienda ricavi delle attività per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi (da indicare nel rigo F08) le indennità conseguite a titolo di risarcimento danni (anche in forma assicurativa) per la perdita o per il danneggiamento di beni da cui originano ricavi (da indicare nel rigo F02) gli altri componenti positivi che concorrono a formare il reddito, compresi i proventi conseguiti in sostituzione di redditi derivanti dall’attività di impresa e le indennità conseguite (anche in forma assicurativa) per il risarcimento dei danni consistenti nella perdita dei citati redditi, con esclusione dei danni dipendenti da invalidità permanente o da morte (da indicare nel rigo F05) i passaggi interni per esigenze amministrative, ivi comprese quelle derivanti dall’applicazione delle attività separate ai fini Iva ex art. 36 DPR 633/72, evidenziate contabilmente CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it F00 - CONTABILITÀ ORDINARIA PER OPZIONE Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 2 / 14 F02 - ALTRI PROVENTI CONSIDERATI RICAVI In tale rigo va indicato: CAMPO 1 CAMPO 2 l’ammontare degli altri proventi considerati ricavi, ossia i ricavi diversi da quelli indicati all’art. 85, co. 1, lettere a), b), c), d), e) TUIR. le indennità conseguite a titolo di risarcimento per la perdita o il danneggiamento di beni da cui derivano ricavi (art. 85, co.1, lett. f), TUIR). F03 - ADEGUAMENTO DA STUDI DI SETTORE Tale maggiorazione: non va indicata nel rigo F03 va versata entro il saldo dell’imposta sul reddito, utilizzando, mediante F24: - il codice tributo “4726”, per le persone fisiche - il codice tributo “2118”, per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Nota: tale maggiorazione non è dovuta se la predetta differenza non è superiore al 10% dei compensi annotati nelle scritture contabili F04 - INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI Vanno indicati gli incrementi inerenti le immobilizzazioni per lavori interni, corrispondenti ai costi che l’impresa ha sostenuto per la realizzazione di immobilizzazioni materiali e immateriali. F05 - ALTRI PROVENTI E COMPONENTI POSITIVI In tale rigo vanno indicati gli altri proventi, compresi quelli derivanti dalle gestioni accessorie; in particolare, occorre indicare: i redditi degli immobili dell’impresa che non costituiscono beni strumentali per l’esercizio della stessa, né beni alla cui produzione/scambio è diretta l’attività; detti immobili concorrono alla formazione del reddito d’impresa: degli immobili situati nel territorio dello Stato (art. 90, TUIR) degli immobili situati all’estero (art. 70, c. 2, TUIR) Nota: si rammenta che non concorrono alla formazione del reddito imponibile i redditi dei fabbricati ubicati nelle zone colpite dal sisma del 6/04/2009, del 15/12/2009 e del 20 e del 29 maggio 2012. i canoni derivanti dalla locazione di immobili “strumentali per natura”, non suscettibili, quindi, di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni. In tale ipotesi, i canoni vanno assunti nella determinazione del reddito d’impresa senza alcun abbattimento le royalties, provvigioni atipiche e rimborsi spese la quota tassata delle plusvalenze (art. 86 e 58, TUIR) e sopravvenienze attive (art. 88, TUIR) CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it Nel rigo F03 va indicato l’ammontare dei maggiori ricavi dichiarati ai fini dell’adeguamento. Come noto, infatti, l’eventuale adeguamento agli studi di settore (per i periodi d’imposta diversi da quelli in cui trova applicazione per la prima volta lo studio ovvero le modifiche conseguenti alla revisione) è effettuato a condizione che il contribuente versi una maggiorazione del 3%, calcolata sulla differenza tra i ricavi derivanti dall’applicazione degli studi e quelli annotati nelle scritture contabili. Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 3 / 14 Nota: si rammenta che in tale rigo va indicato l’importo delle plusvalenze derivanti dalla destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’impresa dei beni strumentali ammortizzabili ai fini delle imposte sui redditi o destinati al consumo personale o familiare dell’imprenditore ovvero destinati ai soci Inoltre: vanno indicate, le quote delle predette plusvalenze realizzate in esercizi precedenti ed assoggettate a tassazione nel periodo d’imposta in esame. non vanno indicate le plusvalenze derivanti da operazioni di trasferimento di aziende, complessi o rami aziendali (queste ultime costituiscono proventi straordinari) il recupero della detassazione Tremonti–ter (art. 5, DL.79/2009) nel caso di cessione dei beni oggetto dell’investimento a soggetti aventi stabile organizzazione in Paesi non aderenti allo Spazio economico europeo. Deve essere, inoltre, indicato il recupero della maggiore agevolazione fruita per effetto di contributi in conto impianti percepiti in un esercizio successivo a quello in cui è stato effettuato l’investimento agevolato. i proventi conseguiti in sostituzione di redditi derivanti dall’esercizio dell’attività d’impresa e le indennità conseguite (anche in forma assicurativa) per il risarcimento dei danni relativi alla perdita dei citati redditi, ad esclusione dei danni dipendenti da invalidità permanente o morte; gli altri proventi non classificabili altrove nonché gli altri componenti positivi, non aventi natura finanziaria o straordinaria, che hanno contribuito alla determinazione del reddito. Nota: i soggetti che nel 2014 si sono avvalsi del regime dei cd “nuovi minimi” e che nel 2013 avevano adottato un regime ordinario, devono indicare in questo rigo la somma algebrica dei componenti positivi e negativi di reddito, se di segno positivo, relativi ad esercizi precedenti a quello da cui ha effetto il regime di vantaggio per la parte eccedente € 5.000, la cui tassazione/deduzione è stata rinviata in conformità alle disposizioni del TUIR (in caso contrario, ossia di eccedenza negativa, si deve compilare il rigo F23). F06 - ESISTENZE INIZIALI DI OPERE, FORNITURE E SERVIZI DI DURATA ULTRANNUALE In tale rigo vanno indicati: CAMPO 1 CAMPO 2 il valore delle esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale il valore delle esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale valutate ai sensi dell’art. 93, c. 5, TUIR (valutazione delle rimanenze al costo, imputando i corrispettivi all’esercizio nel quale sono consegnate le opere o ultimati i servizi e le forniture) ante abrogazione operata dalla L. 296/2006. F7 - RIMANENZE FINALI DI OPERE, FORNITURE E SERVIZI DI DURATA ULTRANNUALE In tale rigo vanno indicati: CAMPO 1 CAMPO 2 il valore delle rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale in corso di cui all’art. 93, TUIR. rappresenta un “di cui” del campo 1 e prevede l’indicazione delle rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale iniziate entro il 31/12/2006 e valutate al costo. CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it gli utili che sono stati oggetto di agevolazione per le imprese che hanno sottoscritto o aderito a un contratto di rete (art. 42, DL 78/2010); Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 4 / 14 F08 – F11 - COSTI E RICAVI DA ATTIVITÀ AD AGGIO O RICAVO FISSO Le modalità di compilazione dei righi F08 - F11, relativi alle attività di vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso, dipende dalla modalità di contabilizzazione prescelta; in particolare: se è stato contabilizzato il solo aggio percepito ovvero i ricavi al netto del prezzo corrisposto al fornitore si deve compilare esclusivamente il rigo F08 indicandovi l’importo netto se sono stati contabilizzati: i ricavi lordi i costi d’acquisto le rimanenze si dovranno compilare i righi da F08 a F11. la rivendita di carburante rivendita di lubrificanti effettuata dagli esercenti impianti di distribuzione stradale di carburanti rivendita con contratto estimatoro di giornali, di libri e di periodici, anche su supporti audiovideomagnetici valori bollati e postali, generi di monopolio, marche assicurative e similari, lotterie, gratta e vinci gestione di ricevitorie superenalotto, lotto, totocalcio, totogol e simili vendita di schede e ricariche telefoniche, schede e ricariche prepagate per la visione di programmi pay per-view, abbonamenti, biglietti e tessere per i mezzi pubblici, viacard, tessere e biglietti per parcheggi riscossione bollo auto, canone Rai e multe F12 E F13 – ESISTENZE INIZIALI E RIMANENZE FINALI Nell’ambito dei righi F12 e F13 sono richiesti i dati relativi al magazzino iniziale e finale. In particolare occorre indicare: nel rigo F12, il valore delle esistenze iniziali relative a: materie prime e sussidiarie semilavorati merci e prodotti finiti prodotti in corso di lavorazione servizi non di durata ultrannuale nel rigo F13, il valore delle rimanenze finali relative a: materie prime e sussidiarie, semilavorati, prodotti finiti e merci (art. 92, c. 1, TUIR) prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale (art. 92, c. 6, TUIR) ECCEZIONI: non vanno ricompresi nei righi F12 e F13 le esistenze iniziali relative a: - generi di monopolio - valori bollati e postali, marche assicurative e simili, soggetti a ricavo fisso (schede e ricariche telefoniche, biglietti dei mezzi pubblici, tessere parcheggi, ecc..) - carburanti e lubrificanti rivenduti dagli esercenti degli impianti di distribuzione stradale di carburanti - giornali, libri e periodici, anche su supporti audiovideomagnetici. F14 - COSTI PER L’ACQUISTO DI MATERIE PRIME, SEMILAVORATI E MERCI Va indicato l’ammontare dei costi sostenuti per l’acquisto di: materie prime e sussidiarie semilavorati e merci compresi gli oneri accessori di diretta imputazione e le spese per le lavorazioni conto terzi. CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it ELENCO ATTIVITÀ AD AGGIO O RICAVO FISSO Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 5 / 14 ECCEZIONI: non vanno ricompresi i costi di acquisto sostenuti per: - generi di monopolio - valori bollati e postali, marche assicurative e simili, soggetti a ricavo fisso (schede e ricariche telefoniche, biglietti dei mezzi pubblici, tessere parcheggi, ecc..) - carburanti e lubrificanti rivenduti dagli esercenti degli impianti di distribuzione stradale di carburanti - giornali, libri e periodici, anche su supporti audiovideomagnetici. F15 - COSTO PER LA PRODUZIONE DI SERVIZI Nel rigo F15, va indicato l’ammontare dei costi relativi l’acquisto di beni e servizi strettamente correlati alla produzione dei ricavi; in particolare, rientrano in tale ambito: ESEMPIO DI COSTI PER LA PRODUZIONE DI SERVIZI le spese per i carburanti e i lubrificanti sostenute dalle imprese di autotrasporto di cose per conto di terzi, dagli agenti e rappresentanti di commercio e dai titolari di licenza taxi le spese per l’appalto di trasporti commissionati a terzi dalle imprese di autotrasporto i costi sostenuti per l’acquisto di materiale elettrico dagli installatori di impianti elettrici i diritti pagati alla SIAE dai gestori delle sale da ballo i costi sostenuti per l’acquisto dei diritti d’autore i costi sostenuti per il pagamento delle scommesse e per il prelievo UNIRE dalle agenzie ippiche le spese sostenute per prestazioni di terzi ai quali è appaltata la produzione del servizio CONSUMI DI ENERGIA: le spese per consumi di energia vanno, di regola, indicate nel rigo F16 “spese per acquisti di servizi”. Tuttavia, qualora in contabilità tali spese, direttamente utilizzata nel processo produttivo, siano state rilevate separatamente da quelle sostenute per l’energia non direttamente utilizzata nell’attività produttiva, le prime possono essere collocate in questo rigo. Non vanno, invece, considerati, i costi di tipo gestionale che riguardano il complessivo svolgimento dell’attività, quali, ad esempio, quelli relativi: le tasse di concessione governativa la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani le imposte e tasse non direttamente correlate alla produzione dei ricavi. F16 - SPESE PER ACQUISTI DI SERVIZI Nel rigo F16 (campo 1) vanno tassativamente l’ammontare le spese sostenute per: a) l’acquisto di servizi inerenti l’amministrazione (eccetto le spese di pubblicità, per imposte e tasse, nonché per l’acquisto di beni, quali quelli di cancelleria) Rientrano, in tali spese, ad esempio: le provvigioni attribuite dalle case mandanti agli agenti e rappresentanti di commercio e quelle attribuite dagli agenti di assicurazione ai propri sub-agenti i compensi corrisposti agli amministratori non soci delle società di persone e agli amministratori delle società ed enti soggetti all’Ires, comprensivi dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei rimborsi spese la quota di costo eccedente gli oneri retributivi e contributivi che l’impresa ha sostenuto per l’impiego di personale utilizzato in base a contratto di somministrazione di lavoro CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it le spese per l’acquisto dei prodotti utilizzati dai barbieri e dai parrucchieri per lo svolgimento della loro attività (ad esempio, per il lavaggio e la cura dei capelli) Redazione Fiscale b) c) d) e) f) g) Info Fisco 201/2014 Pag. 6 / 14 la tenuta della contabilità: incluse quelle per la tenuta dei libri paga e per la compilazione delle dichiarazioni fiscali escluse quelle sostenute, ad esempio, per l’assistenza in sede contenziosa il trasporto dei beni solo se non sono state comprese nel costo degli stessi beni quali oneri accessori i premi di assicurazione relativi all’attività, esclusi quelli riguardanti le assicurazioni obbligatorie per legge, ancorché l’obbligatorietà sia correlata all’esercizio dell’attività di impresa (es: premi riguardanti l’assicurazione delle autovetture e i premi INAIL relativi all’imprenditore e ai collaboratori familiari) i servizi telefonici, compresi quelli accessori i consumi di energia, comprese le spese sostenute nel periodo d’imposta per qualsiasi tipo di fonte energetica (energia elettrica, metano, gasolio, ecc.) utilizzata per consentire lo svolgimento del processo produttivo, con esclusione delle spese per il riscaldamento i costi relativi a carburanti, lubrificanti e simili destinati all’autotrazione Nel campo 2 (che rappresenta un di cui del campo 1) va esposto l’ammontare dei “compensi” corrisposti ai soci per l’attività di amministratore da parte di società ed enti soggetti all’IRES, comprensivi dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei rimborsi spese. Nota: in tale campo non devono essere indicati i compensi diversi da quelli corrisposti per l’attività di amministratore e, pertanto, qualora il socio svolga, ad esempio, anche un’attività in base ad un contratto di co.co.co il relativo compenso non deve essere indicato in tale campo (CM 30/2012) F17- ALTRI COSTI PER SERVIZI Nel rigo F17 va indicato l’ammontare dei costi sostenuti per l’acquisto di servizi che non sono stati inclusi nei righi F15 e F16, quali, ad esempio: i costi per compensi a sindaci e revisori le spese per riscaldamento, pubblicità, servizi esterni di vigilanza, servizi esterni di pulizia premi per assicurazioni obbligatorie i costi per i servizi eseguiti da banche ed imprese finanziarie e le spese postali le spese per rappresentanza, manutenzione ordinaria, viaggi, soggiorno e trasferte (eccetto quelle relative al personale da indicare in F19) le spese per corsi di aggiornamento professionale dei dipendenti F18 - COSTO PER IL GODIMENTO DI BENI DI TERZI A rigo F18 sono presenti 5 campi nei quali vanno indicati rispettivamente: CAMPO 1 COSTI PER IL GODIMENTO DI BENI DI TERZI Tra questi rientrano: i canoni di locazione, finanziaria e non, derivanti dall’utilizzo di beni immobili, beni mobili e concessioni i canoni di noleggio i canoni d’affitto d’azienda Si precisa, inoltre, che in tale rigo: vanno indicati anche i costi sostenuti per il pagamento di royalties, sempreché gli stessi non siano CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it Nota: non rientrano tra le spese in oggetto quelle di rappresentanza, di custodia, di manutenzione e riparazione e per viaggi e trasferte; Non si tiene conto, altresì, dei costi considerati per la determinazione del “Costo per la produzione dei servizi” da indicare al rigo F15 Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 7 / 14 riconducibili ad emolumenti corrisposti al titolare di un brevetto o di una proprietà intellettuale e strettamente correlati alla produzione dei ricavi che originano dall’attività di impresa esercitata (rigo F15). per i canoni di locazione finanziaria relativi ad autovetture, autocaravan, motocicli e ciclomotori va tenuto conto delle disposizioni di cui all’art. 164 TUIR CAMPO 2 CANONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA E NON PER BENI IMMOBILI Affitto di azienda: non va indicato il canone riferito ai beni immobili compresi nel contratto di affitto. CAMPO 3 CANONI DI LOCAZIONE NON FINANZIARIA E DI NOLEGGIO PER BENI MOBILI STRUMENTALI Affitto di azienda: non va indicato il canone riferito ai beni mobili strumentali compresi nel contratto. CAMPO 5 CANONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA PER BENI MOBILI STRUMENTALI Vanno indicati i canoni di leasing per beni mobili strumentali deducibili oltre il periodo di durata del contratto. L’importo indicato nel nuovo campo non va evidenziato a campo 4 e pertanto non è utilizzato nel calcolo dell’INE Nota: il campo 5 è stato aggiunto al fine di recepire le novità apportate dall’art. 4 bis, DL 16/2012 in materia di deducibilità dei canoni di leasing ai fini delle imposte dirette (contratti stipulati dal 29/04/2012) AFFITTO D’AZIENDA Nell’ambito della CM 20/2014, l’Agenzia, al fine di chiarire le modalità di compilazione dei righi F18 e F29, in caso di affitto di azienda, precisa che nei suddetti campi l’affittuario: F18, campo 1 F29, campo 1 indica i relativi canoni. Non vanno, invece, compilati gli altri campi di dettaglio in considerazione della difficoltà di distinguere la quota del canone riferita all’immobile e quella riferita ai beni mobili strumentali indica il valore dei beni mobili strumentali compresi nel contratto di affitto. Non vanno, invece, compilati gli altri campi di dettaglio in quanto ciò potrebbe comportare possibili anomalie nel funzionamento dell’indicatore di normalità economica che confronta le quote di ammortamento dedotte dall’affittuario con il valore dei beni in proprietà. F19 - SPESE PER LAVORO DIPENDENTE E PER ALTRE PRESTAZIONI A rigo F19 vanno indicate (campo 1) le spese sostenute per prestazioni di lavoro; in particolare, vanno considerate: A) le spese per prestazioni di lavoro (incluse quelle sostenute per i contributi e per i premi INAIL) rese dai lavoratori dipendenti a tempo pieno e a tempo parziale (compresi gli apprendisti) che abbiano prestato l’attività per l’intero anno o per parte di esso, comprensive di stipendi, salari e altri compensi in denaro o in natura, quote di indennità di quiescenza e previdenza maturate nell’anno, nonché partecipazioni agli utili, ad eccezione delle somme corrisposte ai lavoratori che hanno cessato l’attività, eventualmente dedotte in base al criterio di cassa. CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it CAMPO 4 CANONI DI CANONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA PER BENI MOBILI STRUMENTALI Vanno indicati i canoni di leasing per beni mobili strumentali fiscalmente deducibili, ad esclusione delle quote dei canoni che risulteranno deducibili oltre il periodo di durata del contratto. Dopo aver riscattato il bene al termine del contratto di leasing “breve”, l’impresa continua a dedurre i canoni indicandoli nel rigo, ancorché non sia presente il “parallelo” valore dei beni strumentali in leasing. Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 8 / 14 Tra le spese rientrano anche quelle sostenute per l’impiego di personale: di terzi, distaccato presso l’impresa (art. 30, DLgs. 276/2003) utilizzato in base a contratto di somministrazione lavoro, ad eccezione della parte eccedente gli oneri retributivi e contributivi (da indicare al rigo F16 ). Non vanno, invece, indicate dall’impresa distaccante le spese sostenute e riaddebitate alla distaccataria, per il proprio personale distaccato presso quest’ultima. B) le spese per altre prestazioni di lavoro, diverse da quelle di lavoro dipendente e assimilato (ad esempio quelle sostenute per i lavoratori autonomi) direttamente afferenti l’attività. Non vanno computate le spese indicate al rigo F16 “Spese per acquisti di servizi”, quali, ad esempio: i compensi corrisposti ai professionisti per la tenuta della contabilità i compensi corrisposti agli amministratori da parte di società ed enti soggetti all’Ires i compensi corrisposti agli amministratori non soci da parte delle società di persone. Nei campi interni al rigo F19 vanno indicate le spese (già incluse nel campo 1): Campo 2 3 4 5 Indicazione per prestazioni di lavoro rese da lavoratori autonomi, direttamente afferenti l’attività esercitata dal contribuente canoni di locazione finanziaria e non finanziaria, per beni immobili. sostenute per l’impiego di personale di terzi, distaccato presso l’impresa (art. 30, D.Lgs.276/2003) sostenute in base a contratto di somministrazione di lavoro ad eccezione della parte eccedente gli oneri retributivi e contributivi (da indicare a rigo F16). sostenute per i collaboratori coordinati e continuativi, compresi quelli assunti nella modalità cd a progetto, direttamente afferenti l’attività esercitata dal contribuente; tali spese sono comprensive delle quote di indennità di fine rapporto maturate nel periodo di imposta, ad eccezione delle somme corrisposte ai collaboratori che hanno cessato l’attività, eventualmente dedotte in base al criterio di cassa relative all’ammontare dei “compensi” corrisposti ai soci per l’attività di amministratore da parte di società di persone, comprensivi dei contributi previdenziali, nonché dei rimborsi spese, indipendentemente dalla tipologia di rapporto. Gli importi indicati in questo campo, qualora derivino da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, vanno indicati anche nel precedente campo 4. F20 – AMMORTAMENTI In tale rigo vanno indicati: Campo 1 l’ammontare delle quote di ammortamento del costo dei beni materiali ed immateriali, strumentali per l’esercizio dell’impresa. Inoltre, vanno indicate: le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali iscrivibili nella classe BI dell’attivo dello stato patrimoniale. le spese per l’acquisto di beni strumentali di costo unitario < €.516,46 Con riferimento alle quote di ammortamento relative ad autovetture, autocaravan, motocicli e ciclomotori va tenuto conto delle disposizioni di cui all’art. 164 del TUIR CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it Pertanto, vanno considerate nel computo delle spese per prestazioni di lavoro anche: i premi pagati alle compagnie di assicurazione che sostituiscono in tutto o in parte le suddette quote di indennità di quiescenza e previdenza maturate nell’anno l’ammontare dei “compensi” corrisposti ai soci per l’attività di amministratore da parte di società di persone, comprensivi dei contributi previdenziali, nonché dei rimborsi spese i costi sostenuti per le trasferte effettuate fuori dal territorio comunale dai lavoratori dipendenti e dai titolari di rapporti di co.co.co. nel rispetto dei limiti stabiliti dall’art. 95 c. 3 TUIR. Redazione Fiscale Campo 2 Info Fisco 201/2014 Pag. 9 / 14 le quote di ammortamento relative a beni immobili strumentali, comprese le spese per l’acquisto di beni strumentali di costo unitario < € 516,46. 46 (già incluse nel campo 1) F21 - ACCANTONAMENTI In tale rigo viene indicato l’ammontare delle quote di accantonamento a fondi rischi e altri accantonamenti, ad esclusione di quelli aventi caratteristiche di natura straordinaria (da indicare nel rigo F27). In tale rigo vanno indicate anche le quote relative alle svalutazione dei crediti. F22 - ONERI DIVERSI DI GESTIONE Campo 1 2 3 4 DESCRIZIONE - contributi ad associazioni di categoria - costi di gestione e manutenzione di immobili civili - abbonamento a riviste e giornali - manutenzione/riparazione di macchinari, impianti, - acquisto di libri ecc. locati a terzi - spese per cancelleria - perdite su crediti - omaggi a clienti e articoli promozionali - spese generali - oneri di utilità sociale di cui all’art. 100 TUIR - altri oneri, a carattere ordinario e di natura non finanziaria, non altrove classificati - minusvalenze a carattere ordinario le spese per l’abbonamento a riviste e giornali, per l’acquisto di libri, per cancelleria le spese per omaggi a clienti e articoli promozionali le perdite su crediti deducibili (art.101, TUIR) F23 - ALTRI COMPONENTI NEGATIVI Nel rigo F23 (campo 1), vanno indicati gli altri componenti negativi, non aventi natura finanziaria o straordinaria, che hanno contribuito alla determinazione del reddito e che non sono stati inclusi nei righi precedenti. Si tratta ad esempio: a) b) c) d) e) f) g) degli utili spettanti agli associati in partecipazione in caso di apporto di solo lavoro e ai soggetti che prestano la loro attività nell’impresa sulla base di un contratto di cointeressenza agli utili con apporto di sole opere e servizi delle componenti negative esclusivamente previste da particolari disposizioni fiscali (es. la deduzione forfetaria delle spese non documentate riconosciuta agli intermediari e rappresentanti di commercio, nonché la deduzione forfetaria per l’autotrasporto) dell’importo deducibile delle quote di accantonamento annuale al TFR destinate a forme pensionistiche complementari (art. 105, TUIR) nonché le somme erogate agli iscritti ai fondi di previdenza del personale dipendente la somma pari al 50% della rendita catastale degli immobili utilizzati promiscuamente per l’esercizio dell’impresa e per uso personale o familiare dell’imprenditore, a condizione che il contribuente non disponga di altro immobile adibito esclusivamente all’esercizio dell’impresa l’ammontare dei ristorni erogati ai soci, da parte delle società cooperative e loro consorzi, quali somme ulteriori ed eventuali ad essi attribuiti, al fine di riconoscere ai predetti soci il vantaggio derivante dallo scopo mutualistico l’importo pari al 10% dell’IRAP versata nel 2013 sia a titolo di saldo che di acconto l’ammontare dell’IRAP versata relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato, al netto delle deduzioni spettanti CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it In tale rigo vanno indicati gli oneri diversi di gestione; al tal fine occorre riportare: Redazione Fiscale h) I) Info Fisco 201/2014 Pag. 10 / 14 la quote degli importi forfetari (art. 95, TUIR) eccedenti le spese effettivamente sostenute in relazione alle trasferte effettuate dal proprio dipendente fuori dal territorio comunale, da parte delle imprese autorizzate all’autotrasporto di merci che provvedono alla deduzione dei suddetti importi forfetari l’importo escluso dal reddito per effetto di quanto previsto: - dal cd bonus capitalizzazioni (art. 5, Dl 78/2010) - dalle cd Reti d’imprese (art. 42, Dl 78/2010) Nota: i contribuenti che nel periodo d’imposta successivo intendono avvalersi del regime dei cd “nuovi minimi” devono indicare, in questo rigo, la somma algebrica dei componenti positivi e negativi di reddito relativi ad esercizi precedenti a quello da cui ha effetto il nuovo regime, ove sia di segno negativo, la cui tassazione o deduzione è stata rinviata in conformità alle disposizioni del TUIR. IMU L’Agenzia, nella CM 20/2014, segnala un possibile malfunzionamento dell’indicatore di normalità economica “Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi” qualora si indichi nel rigo F23 “Altri componenti negativi” l’importo dell’IMU deducibile sui fabbricati strumentali per il 2013. L’indicazione di tale importo, se di valore elevato, come chiarito anche nella CM 23/2013 in relazione all’IRAP, può determinare valori ingiustificati nel calcolo del suddetto indicatore in quanto un valore elevato di IMU deducibile, non può essere considerato “in linea generale” sintomatico di una situazione di non corretta indicazione dei dati previsti dagli studi di settore. Nota: la medesima criticità oltre che per l’IRAP è segnalata anche per gli studi applicabili alle attività professionali, con riferimento agli indicatori di normalità economica: - “Incidenza delle altre componenti negative sui compensi”; - “Incidenza delle altre componenti negative al netto dei canoni di locazione sui compensi”. F24 - RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA In tale rigo vanno indicati: il risultato della gestione finanziaria che deriva dalla partecipazione in società di capitali gli altri proventi aventi natura finanziaria i dividendi il risultato derivante dalla cessione di partecipazioni gli altri proventi da partecipazione gli altri proventi finanziari derivanti da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, da titoli iscritti nelle immobilizzazioni e nell’attivo circolante e altri proventi di natura finanziaria quali interessi su c/c bancari, su crediti commerciali, su crediti verso dipendenti, ecc. F25 - INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI In tale rigo vanno indicati gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari (ad esempio su c/c bancari, su prestiti obbligazionari, su debiti verso fornitori e su altri finanziatori, su mutui, su debiti v/ Erario ed enti previdenziali) e le perdite su cambi. CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it Nel campo 2 del rigo F 23, vanno, invece, gli utili spettanti: agli associati in partecipazione in caso di apporto di solo lavoro ai soggetti che prestano la loro attività nell’impresa sulla base di un contratto di cointeressenza agli utili con apporto di sole opere e servizi (già inclusi nel campo 1) Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 11 / 14 F26 - PROVENTI STRAORDINARI In tale rigo vanno indicati i proventi straordinari; in particolare, occorre riportare: le plusvalenze derivanti da operazioni di natura straordinaria, quali ad esempio di riconversione produttiva, ristrutturazione, cessione di rami d’azienda le sopravvenienze attive derivanti da fatti eccezionali, estranei alla gestione dell’impresa (quali, ad esempio, rimborsi assicurativi derivanti da furti, ad esclusione di quelli previsti nella lett. f) dell’art. 85 TUIR che vanno indicati nel rigo F02) F27 - ONERI STRAORDINARI In tale rigo vanno indicati gli oneri straordinari, ossia gli oneri derivanti da attività estranee a quella ordinaria, quali ad esempio: le minusvalenze derivanti da alienazioni di natura straordinari F28 - REDDITO D’IMPRESA (O PERDITA) In tale rigo viene visualizzato il reddito di impresa (o la perdita) del periodo d’imposta risultante dalla differenza di tutte le componenti di reddito, positive e negative, indicate nei righi del presente quadro F e rilevanti ai fini fiscali. Nota: l’importo, ad esclusione di quello indicato dai soggetti che nei periodi d’imposta in corso alla data del 31/12/2011 e/o in quelli precedenti tale annualità, si sono avvalsi del regime dei “minimi”, deve coincidere con il reddito lordo (o la perdita), indicato nei righi dei quadri RF/RG di Unico. F29 - VALORE DEI BENI STRUMENTALI In tale rigo si riporta il valore dei beni strumentali; in particolare, ai fini della determinazione del suddetto “valore”: non si tiene conto degli immobili e delle costruzioni leggere va considerato il valore dei beni strumentali di costo unitario < € 516,46 ancorché i beni non siano stati rilevati nel registro dei beni ammortizzabili, nel libro degli inventari ovvero nel registro degli acquisti tenuto ai fini IVA si tiene conto, del 50%, delle spese per l’acquisto di beni mobili ad uso promiscuo è possibile non tener conto del valore dei beni strumentali inutilizzati nel corso del periodo d’imposta a condizione che non siano state dedotte le relative quote di ammortamento. Nota: il valore dei beni strumentali: - va ragguagliato ai giorni di possesso nel periodo di imposta - in caso di attività svolte per un periodo diverso da 12 mesi, lo stesso coincide con il prodotto tra il valore del bene ed il rapporto tra giorni di possesso del bene e i giorni di esercizio dell’attività (es: in caso di un periodo di 90 giorni, bene acquistato l’1/12, va considerato per un ammontare pari a 31/90). CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it le sopravvenienze passive derivanti da fatti eccezionali o anomali, quali ad esempio prescrizioni di crediti, furti, ecc.. Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 12 / 14 CAMPO 1 2 3 DESCRIZIONE il valore dei beni strumentali ottenuto sommando: a) il costo storico, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e degli eventuali contributi di terzi, dei beni materiali e immateriali, escluso l’avviamento, al lordo degli ammortamenti e tenendo conto delle eventuali rivalutazioni b) il costo di acquisto sostenuto dal concedente per i beni in leasing. Detto costo va considerato al netto dell’IVA; non ha rilievo il prezzo di riscatto anche successivamente all’esercizio dell’opzione di acquisto c) il valore normale, al momento dell’immissione nell’attività, dei beni acquisiti in comodato ovvero in dipendenza dei contratti di locazione non finanziaria. In caso di affitto o usufrutto d’azienda, l’affittuario considera il valore attribuito ai beni strumentali nell’atto di affitto o di costituzione in usufrutto, o in mancanza, il loro valore normale determinato con riferimento al momento di stipula dell’atto. I contribuenti che concedono in affitto o usufrutto l’azienda non devono indicare nel rigo in esame il valore dei beni strumentali mobili dell’azienda affittata o concessa in usufrutto. il valore relativo ai beni mobili strumentali in disponibilità per effetto di contratti di locazione non finanziaria (ad esempio contratti di affitto o noleggio) il valore relativo ai beni mobili strumentali in disponibilità per effetto di contratti di locazione finanziaria (ad esempio contratti di leasing) F30 – F35: IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO I righi da F30 a F35 sono riservati all’indicazione dei dati relativi all’IVA (desumibili dalla relativa dichiarazione annuale): nel rigo F30 : va barrata la casella in caso di esenzione dall’IVA nel rigo F31: va riportato il volume d’affari (dichiarazione annuale Iva Rigo VE40), ovvero l’ammontare complessivo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate nell’anno, registrate o soggette a registrazione, tenendo conto delle variazioni di cui all’art. 26 del DPR 633/72. nel rigo F32: va indicato l’ammontare delle altre operazioni, effettuate nel 2013 ,che hanno dato luogo a componenti positivi dichiarati ai fini delle imposte sui redditi, quali: operazioni “fuori campo di applicazione” dell’IVA operazioni non soggette a dichiarazione (art. 36 bis, DPR 633/72) Non vanno indicate in questo rigo le operazioni non soggette ad imposta per carenza del requisito di territorialità (art. da 7 a 7- septies, DPR 633/72) e per le quali è stata emessa la relativa fattura ai sensi dell’articolo 21, comma 6-bis. Tali operazioni concorrono alla formazione del volume d’affari e devono pertanto essere indicate nel rigo F31 nel rigo F33 : va indicato l’ammontare complessivo dell’IVA sulle operazioni imponibili nel rigo F34: va indicato l’ammontare complessivo dell’IVA relativa alle operazioni di intrattenimento (art. 74, DPR 633/72) al lordo delle detrazioni nel rigo F35: va indicato l’ammontare complessivo dell’IVA: relativa alle cessioni di beni ammortizzabili relativa ai passaggi interni di beni e servizi tra attività separate (art. 36, DPR 633/72) detraibile forfetariamente risultante dall’applicazione di un regime speciale (ad esempio: intrattenimenti, spettacoli viaggianti, agricoltura, agriturismo, ecc.). CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it Pertanto, in tale rigo vanno indicati: Redazione Fiscale Info Fisco 201/2014 Pag. 13 / 14 IVA PER CASSA Al fine di recepire le novità del regime della liquidazione “IVA per cassa” (art. 32-bis, DL83/2012) a rigo F33 sono stati inseriti i seguenti 2 nuovi campi che riportano: CAMPO 2 CAMPO 3 l’IVA relativa alle operazioni effettuate in anni precedenti ed esigibile nel 2013 (già ricompresa a campo 1). l’IVA relativa alle operazioni effettuate nel 2013 ed esigibile in anni successivi Tale soluzione permette di comparare 2 valori omogenei tra di loro (volume d’affari dell’anno e IVA relativa alle operazioni che hanno formato tale volume di affari) e di mantenere il controllo telematico attualmente impostato tra i campi del modello IVA 2014 (rigo VE26) ed i campi del modello studi evitando il calcolo di un’aliquota media IVA non corrispondente a quella effettiva, che non deve essere influenzata dal regime in esame. ULTERIORI ELEMENTI CONTABILI Nei righi da F36 a F40 sono richiesti i seguenti “ulteriori” elementi contabili: RIGO F36 RIGO F37 MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, SEMILAVORATI, MERCI E PRODOTTI FINITI va indicato il valore dei beni del magazzino che, nel corso del 2013, sono andati distrutti in dipendenza di un fatto eccezionale o perduti a causa di eventi fortuiti o accidentali (es: in caso di furto). Inoltre, in tale rigo: va indicato il valore dei predetti beni al lordo: - del risarcimento assicurativo (come da rigo F12) se trattasi di beni indicati tra le esistenze iniziali - del relativo costo di acquisto (come da rigo F14) se, invece, trattasi di beni acquistati nel corso dell’esercizio. nell’ambito dei prodotti distrutti sono compresi anche quelli avviati allo smaltimento tramite le imprese a tal fine specializzate. non si deve tener conto dei beni soggetti ad aggio o ricavo fisso. va indicato il valore dei beni soggetti ad aggio o ricavo fisso che, nel corso del 2013, sono stati distrutti dall’imprenditore in dipendenza di un fatto eccezionale o perduti a causa di eventi fortuiti o accidentali. Pertanto, in tale rigo: va indicato il valore dei predetti beni al lordo dell’eventuale risarcimento assicurativo, già incluso nel rigo F09 e/o F11. nell’ambito dei prodotti distrutti sono compresi anche quelli avviati allo smaltimento tramite le imprese a tal fine specializzate. ESISTENZE INIZIALI RELATIVE AD OPERE, FORNITURE E SERVIZI DI DURATA ULTRANNUALE Va indicato il valore delle esistenze iniziali relative ad opere di durata ultrannuale che, nel corso del 2013, sono state distrutte dall’imprenditore in dipendenza di un fatto eccezionale o perduti a causa di eventi fortuiti o accidentali. In tale rigo va indicato il valore delle predette opere al lordo RIGO F38 dell’eventuale risarcimento assicurativo (già incluso nel campo 2 di F06); pertanto, tale valore riguarda esclusivamente le opere ultrannuali con inizio di esecuzione non successivo al periodo d’imposta in corso alla data del 31/12/2006 CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it In pratica, il volume d’affari realizzato dal contribuente che adotta il citato regime di liquidazione IVA è rapportato all’IVA “di competenza” del 2013 al fine di determinare l’aliquota media applicabile ai maggiori ricavi / compensi stimati da GERICO per il 2013. Redazione Fiscale RIGO F39 RIGO F40 Info Fisco 201/2014 Pag. 14 / 14 BENI STRUMENTALI MOBILI va indicato l’ammontare delle spese (già incluse nel rigo F20) sostenute e integralmente dedotte nel 2013 per l’acquisto di beni strumentali di costo unitario < € 516,46. ULTERIORI DATI SPECIFICI barrando la casella, il contribuente indica se, nel periodo di imposta 2011 e/o in quelli precedenti tale annualità, si è avvalso del regime dei minimi . Ad esempio, barrerà la casella Il contribuente che per i periodi di imposta 2010 e 2011 ha applicato il regime dei contribuenti minimi e, dal periodo di imposta 2012, ha applicato il regime ordinario. La barratura della casella del rigo F40 è finalizzata ad evitare l’eventuale segnalazione della divergenza tra il reddito indicato in Unico ed il reddito indicato a rigo F28 del modello studi. Infatti, per i soggetti usciti dal regime dei minimi: il costo del venduto deve coincidere con il costo effettivamente sostenuto per l’acquisto dei beni / servizi da cui derivano i ricavi (al netto dell’IVA); il valore delle rimanenze di magazzino va determinato in base alle merci effettivamente giacenti, a nulla rilevando che i costi sostenuti per l’acquisto delle stesse siano stati precedentemente dedotti per l’intero ammontare nell’anno d’acquisto; va riportato il valore della quota d’ammortamento “virtuale” relativa ai beni strumentali (di costo unitario >€ 516,46), acquistati durante il regime dei minimi, calcolata con gli ordinari criteri Sul punto la CM 20/2014 precisa che le imprese ex minimi, per le quali il 2013 è il primo anno di applicazione del regime “ordinario”: non devono effettuare la rielaborazione dei dati contabili relativi al 2013. devono barrare la casella di rigo V03 “Applicazione del regime dei minimi nell’anno precedente” non sono accertabili sulla base degli studi di settore STUDI DI SETTORE Imprese ex minimi (fino al 2012) regime “ordinario” dal 2013 - non rielaborano i dati contabili - non sono accertabili per il 2013 - barrano la casella V03 CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI Redazione Fiscale Srl - C.so Garibaldi n. 5 – 35122 Padova (PD) - P. IVA e C.F.: 02001870225 Tel. 0464/480556 - Fax 0464/400613 - [email protected] - www.redazionefiscale.it RIPRODUZIONE VIETATA – www.redazionefiscale.it EX MINIMI