La fotografia. Cronologia - niccomdigitalfoto
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La fotografia A cura di Nicola Ziccardi Cronologia ca. 370 a.C. XI secolo 1267 1515 1544 1550 1568 1676 1685 1727 1797 1801 1802 1816 1819 1826 Aristotele (384-322 a.C.) osserva una eclissi di sole con la tecnica della camera obscura e ne parla nei “Problemata”. Il filosofoastronomo Alhazen Ibn Al-Haitam accenna alla camera obscura. Ruggero Bacone (1214-1294) nel “De Multiplicatione specierum” descrive il principio della camera obscura. Leonardo da Vinci paragona il funzionamento dell’occhio umano a quella che poteva essere la prima camera oscura da lui definita “Oculus artificialis”. Rainer Frisius illustra il principio della camera obscura. Gerolamo Cardano (1501-1576) perfeziona la camera obscura applicando al foro una lente convessa. Daniele Barbaro (1513-1570) migliora ulteriormente la camera obscura applicando un diaframma per ridurre il diametro del diaframma. Johan Christoph Sturm progetta la prima camera obscura reflex, che proietta l’immagine su un piano orizzontale trasparente mediante uno specchio inclinato di 45 gradi. Johann Zahan realizza la prima camera obscura reflex dotata di uno schermo di vetro smerigliato. Johann Heinrich Schulze (1687-1744), iniziatore di un nuovo ramo della scienza, la fotochimica, da lui battezzata come “fotografia”, realizza immagini sfruttando l’annerimento del cloruro d’argento esposto alla luce. Le immagini, però, non sono stabili perché non sa fissarle. I fratelli Joseph Nicéphore e Claude Niépce cercano di catturare le immagini create nella camera obscura. William Hide Wollaston (1766-1828) scopre l’effetto fotochimico del nitrato d’argento. Thomas Wedgwood (1771-1805) e Humprhy Davy (1778-1829) riescono ad ottenere deboli immagini su pelle bianca sensibilizzata con nitrato d’argento appoggiandovi sopra oggetti di vario genere. Non riescono a fissare le immagini che possono essere viste soltanto per brevissimo tempo e in penombra. Nicéphore Niépce realizza le prime immagini su carta sensibilizzata con cloruro d’argento senza riuscire a fissarle nel tempo. Le immagini ottenute sono con i toni invertiti rispetto all’originale (negative) e Niépce, non riuscendo da queste ad ottenere immagini positive, concentra le sue ricerche su una sostanza che anziché scurire con la luce, schiarisca. Humphey Davy e John F. Herschel scoprono che l’iposolfito di sodio scioglie i sali d’argento. Senza rendersene conto i due hanno inventato il fissaggio fotografico che verrà utilizzato dopo vent’anni. Nonostante la loro scoperta sia un passo fondamentale per la fotografia all’argento, Davy e Herschel passano solitamente inosservati. Niépce realizza le prime immagini stabili, da egli stesso denominate 1833 1837 1839 1840 1841 ca 1850 1851 1853 1855 1857 1859 1859 1861 1869 eliografie, sono immagini positive dirette realizzate utilizzando il bitume di Giudea. William Henry Fox Talbot (1800-1877) riesce a riprodurre oggetti per contatto su fogli spalmati con una soluzione di sale da cucina e successivamente con una soluzione di nitrato d’argento. Dopodichè, lavando in ioduro di potassio, riesce a fissare le immagini, anche se non permanentemente. Louis Jacques Mandeè Daguerre /1787-1851) crea il suo primo dagherrotipo, ottenendo la riproduzione di una natura morta su lastra di rame sensibilizzata allo ioduro d’argento e sviluppata con vapori di mercurio. L’immagine è positiva ed ha i lati invertiti. Con questo metodo i tempi di esposizione si accorciano notevolmente: da parecchie ore a circa mezz’ora. E’ l’anno della nascita ufficiale della fotografia. Herschel ottiene la prima fotografia su carta sensibilizzata con carbonato d’argento e fissata con iposolfito di sodio. Per primo introduce i termini fotografare e fotografico. Sempre nello stesso anno ottiene la prima fotografia su vetro. Herschel è l’unico che agisce per scopi esclusivamente scientifici, senza alcuna mira economica. Hippolyte Bayard (1807-1887) utilizzando un suo metodo ottiene il primo positivo su carta. Il 24 giugno 1839 realizza a Parigi la prima mostra fotografica della storia esponendo alcune fotografie su carta da lui realizzate. Si può definire uno dei più grandi, se non il più grande, fotografo del primissimo periodo. In agosto Daguerre pubblica un manuale di istruzioni di 79 pagine per il dagherrotipo. Il manuale ottiene immediatamente un grande successo in molti paesi. Nello stesso periodo inizia, insieme al cognato Alphonse Giroux, la produzione di apparecchi e accessori per realizzare dagherrotipi. L'8 ottobre 1839 a Torino, Enrico Federico Jest, insieme con il figlio Carlo Alessandro e con Antonio Rasetti, produce dei dagherrotipi utilizzando una macchina autoprodotta, il primo apparecchio fotografico italiano. Joseph Petzval progetta il primo obiettivo calcolato matematicamente e commercializzato dalla Voigtländer. Appositamente pensato per il ritratto Sir Charles Wheatstone esegue i primi esperimenti di stereoscopia. Il soffietto rende le fotocamere più compatte e trasportabili. L'invenzione probabilmente risale al 1845 ed è dovuta S. L. Levitsky (Russia, 18191898) F.Scott Ascher utilizza per la stampa a contatto della carta spalmata di albume d'uovo e bromuro di potassio. Prima macchina "a sviluppo immediato": il progetto di F. S. Archer aveva due manicotti a tenuta di luce in cui infilare le mani per sviluppare la lastra senza estrarla dalla macchina. Franz Hampfstangel inventa il ritocco del negativo. Uso dell'illuminazione a gas per i ritratti a luce artificiale. Primo impiego della luce al magnesio (Cooke). Thomas Sutton ottiene il brevetto del Liquid Panoramic, il primo obiettivo grandangolare: copre un campo di 120°. Invenzione dell'otturatore a tendina sul piano focale. Louis Ducos du Hauron pubblica il libro "Il colore in fotografia: soluzione del problema" . E' la base teorica del procedimento sottrattivo su cui si 1872 1880 1880 - 84 1888 1889 1889 1891 1891 1895 1903 1903 1905 1907 1913 1914 1916 1930 1930 1931 1931 1935 1935 1935 1938 1939 1942 1948 1948 1949 1959 1959 1960 1962 - 68 1976 basano tutti i metodi moderni ma occorreranno quasi 80 anni prima che possa diventare un processo industriale. Un altro ricercatore, Charles Cros, giunge contemporanamente allo stesso risultato senza che i due avessero consapevolezza l'uno dell'altro. Trasmissione di fotografie con il telegrafo. Il "New York Daily Graphic" utilizza per primo il retino nella stampa delle fotografie. Invenzione della pellicola in rotoli. George Eastman inventa il nome Kodak per la sua prima fotocamera. Eastman produce una pellicola trasparente di nitrocellulosa. Viene posto in vendita l'obiettivo anastigmatico di Paul Rudolph. Thomas Rudolf Dallmeyer brevetta in Inghilterrra il primo teleobiettivo. Gabriel Lippmann inventa un procedimento per fare fotografie a colori, ma è così complesso che non sarà mai commercializzato. Auguste e Louis Lumiere annunciano al mondo la nascita del cinema. Fanno la loro comparsa sul mercato gli obiettivi Zeiss Tessar. L'assemblea legislativa dello stato di New York ratifica una legge che proibisce l'uso della fotografia di una persona per scopi commerciali senza la sua approvazione scritta. In Georgia la Corte Suprema riconosce il diritto alla "privacy". I fratelli Lumiere mettono a punto il procedimento a colori autochrome. Oskar Barnak costruisce il prototipo della Leica. La Kodak introduce il sistema Autoghaphic, che può essere considerato il primo dorso datario della storia. La Kodak inventa il telemetro accoppiato alla messa a fuoco dell'obiettivo. Ostermeyer inventa una lampada elettrica composta da fogli di alluminio che bruciano rapidamente: è la nascita dei flash a lampadina. Vengono prodotti i primi esposimetri elettrici. H. Edgerton mette a punto il lampeggiatore elettronico. Wladimir Zworykin inventa la televisione. La Kodak commercializza il "Kodachrome", la prima pellicola a colori. Gli inventori sono Leopold Mannes e Leopold Godowsky, due musicisti. La Carl Zeiss Jena brevetta un modo per velare le superfici dei vetri con floruri di magnesio ed altri composti: è l'esordio dei trattamenti antiriflessi. La Cnopm (USSR) è la prima reflex per pellicola 35mm. La Super Kodak Six-20 è la prima fotocamera automatica. La NBC è la prima televisione con trasmissioni regolari. La pellicola Kodacolor è il primo negativo per stampe a colori. Edwin Land, già inventore delle lenti polarizzate, inventa la Polaroid. Victor Hasselblad mette in vendita la sua prima "Hasselblad" . La Contax S, dotata di pentaprisma fisso, è la prima reflex 35mm di aspetto "moderno" . La Voigtlander pone in vendita lo Zoomar 36-82 mm f 2,8 il primo obiettivo a focale variabile applicato ad una fotocamera. La Nippon Kogaku produce la Nikon F . La Konica F è la prima reflex con otturatore a tendine metalliche sul piano focale . Vanta un tempo veloce di 1/2000 ed un sincro flash di 1/125. Viene realizzata l'esposizione automatica attraverso l'obiettivo (ttl). La Olympus OM-2 rende automatica anche la misurazione della luce 24/8/1981 1981 1987 1990 1991 1999 11/02/2002 20/08/2003 2006 9/2/2008 flash. Nello stesso anno, per la prima volta, una mostra di foto a colori entra in un museo (William Eggleston al Museum of Modern Art di New York). Nascita ufficiale della fotografia digitale. Sony presenta la Mavica, la prima macchina fotografica che utilizza un supporto magnetico al posto della pellicola. La Pentax inaugura la stagione della reflex autofocus. La Canon introduce il primo obiettivo dotato di motore "Ultrasonic": l'autofocus diventa veloce, silenzioso permettendo allo stesso tempo al fotografo di intervenire manualmente senza dover disinserire la messa a fuoco automatica. Viene prodotto il Photo-CD, frutto di un accordo fra Philips e Kodak. La DCS-100 introdotta dalla Kodak è la prima reflex digitale. Si tratta, di fatto, di una Nikon F3 assolutamente standard con un dorso contenente il sensore da 1,3 Megapixel, un motore MD-4 (necessario per riarmare l'otturatore dopo lo scatto) modificato per contenere il convertitore analogico-digitale ed una unità esterna collegata via cavo denominata DSU (Digital Storage Unit) contenente l'hard disk e un display da 4". Un anno dopo Kodak introduce la DSC-200 costituita da un corpo macchina Nikon F801 e un dorso digitale che, a differenza del modello precedente, incorpora l'hard disk. La Nikon presenta la reflex D1, la prima SLR digitale progettata in quanto tale, non come rielaborazione di un modello per pellicola, pur integrandosi pienamente nel corrisponde sistema 35mm di ottiche ed accessori. Un comunicato stampa annuncia il primo ccd al mondo in cui ogni pixel cattura la luce rossa, verde e blu. Con la 300D Canon introduce la prima reflex digitale il cui prezzo obiettivo 18-55 mm incluso - scende alla soglia "psicologica" di 1000 euro e segna il definitivo sorpasso del digitale sull'analogico. Leica, la più conservatrice fra le industrie fotografiche, presenta la sua prima fotocamera digitale a telemetro. Polaroid, un anno dopo aver smesso la produzione di fotocamere a sviluppo immediato, annuncia di porre fine anche alla produzione delle pellicole. Copyright © 2008 -2011 niccomdigitalfoto®. Tutti i diritti riservati. Contatti: www.niccomdigitalfoto.wordpress.com – email: [email protected]