La comunicazione per immagini: La fotografia

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La comunicazione per immagini: La fotografia
La comunicazione per immagini:
La fotografia
La comunicazione:
LEZIONE 3
La comunicazione per immagini:
La fotografia
La camera oscura più semplice è un dispositivo
ottico che proietta un’immagine su uno schermo.
Essa consiste di una scatola o di una stanza
(“camera”, appunto) con un forellino in uno dei lati.
La luce proveniente da una scena esterna passa
attraverso il foro e colpisce una superficie sulla
parete interna opposta, dove viene riprodotta
capovolta, ma con i colori e la prospettiva
preservati.
L’immagine può essere proiettata sulla carta e può allora essere tracciata in modo da
produrre una rappresentazione accurata del vero.
Utilizzando uno specchio, come si faceva nel Settecento, è possibile ottenere
un’immagine non ribaltata.
Tanto più il forellino è piccolo, tanto più nitida è l’immagine che si ottiene, ma essa risulta
più scura.
Inoltre un foro d’entrata molto piccolo produce un offuscamento dovuto alla diffrazione.
Per questo motivo si applica una lente sul foro in modo da consentire un’apertura
maggiore che dà una luminosità sufficiente mantenendo la messa a fuoco.
Camera oscura : Caravaggio e la camera oscura
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La comunicazione per immagini:
La fotografia
La profondità di campo
di Ermanno di Nicola , pubblicato il 13 Aprile 2012 nel canale Editing
“La profondità di campo, termine spesso abusato sia in fotografia che in ripresa video,
è l'ampiezza in profondità in cui risulta nitida la scena ripresa, a cavallo del piano di
messa a fuoco. Nella guida dimostreremo come la profondità di campo sia legata solo
ed esclusivamente all'apertura del diaframma.”
AV Magazine: Profondità di campo
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La comunicazione per immagini:
La fotografia
Quando è nata la fotografia
- a cura di Fabio Marcaccini
L'idea di una "camera oscura" non
ha un'origine ben definita.
Infatti si dice che i principi su cui si
basa fossero già noti ad Aristotele.
E' comunque accertato ….....
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Quando è nata la fotografia
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La comunicazione per immagini:
La REFLEX
La reflex è una particolare
macchina fotografica usata
soprattutto dai fotografi
professionisti.
La caratteristica della reflex è un sistema di mira
composto da:
uno specchio posto a 45° rispetto all’obiettivo e
da un pentaprisma.
pentaprisma
Ciò che distingue le fotocamere reflex
è la presenza dello specchio che
consente di osservare nel mirino
della macchina fotografica
la medesima immagine catturata dall’obiettivo.
dall’obiettivo
La comunicazione per immagini:
La fotografia digitale
Una macchina fotografica digitale è molto simile a un
apparecchio tradizionale e si usa nello stesso modo.
La differenza fondamentale è che le immagini sono
registrate sotto forma di file digitali
digita e non più sulla
pellicola.
pellicola
Le foto digitali sono disponibili appena scattate e
possono essere facilmente modificate usando un
personal computer.
Al posto della pellicola fotosensibile, viene utilizzato un
sensore è composto da una matrice di milioni di pixel,
ognuno dei quali misura la luminosità e il colore di una
piccola parte dell’immagine.
Su questi pixel sono presenti filtri rossi, verdi e blu in grado di isolare
ciascuno di questi colori.
L’unità di misura della definizione di un sensore è il Megapixel (pari a un
milione di pixel).
La comunicazione per immagini: La REFLEX digitale
La reflex digitale è l'evoluzione digitale di una particolare macchina
fotografica usata soprattutto dai fotografi professionisti.
Diaframma
Sistema di lamelle, posto
all’interno dell’obiettivo che si
aprono a formare un foro a
larghezza variabile in grado
di fare passare una quantità
maggiore o minore di luce.
Pentaprisma
Un piccolo schermo a cristalli
liquidi sul retro della macchina
mostra le impostazioni correnti
e permette di vedere subito la
foto.
Prisma ottico a cinque facce
usato nel sistema di mira
delle reflex che permette di
vedere l’immagine riflessa
dallo specchio senza che
risulti capovolta o invertita
destra-sinistra.
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Esposimetro
Dispositivo in grado di
misurare l’intensità della luce
presente nella scena che si
vuole fotografare, e scegliere
di conseguenza quanta farne
arrivare alla pellicola o al
sensore per avere
un’esposizione corretta.
Il processore e gli altri circuiti
elettronici trasformano il
segnale
che proviene dal sensore
in un file digitale.
Al posto della pellicola c’è
un sensore, che converte la
luce in segnali elettrici
Specchio
L’otturatore determina la durata
dell’esposizione, ossia per quanto
tempo la luce colpisce il sensore.
Più la scena è luminosa, minore
dev’essere il tempo di esposizione.
L’otturatore viene attivato
tramite il pulsante di scatto.
La comunicazione per immagini:
La fotografia
Mini corso per tutti
Un po di filosofia:
Il termine fotografia si riferisce sia alla tecnica che permette di creare immagini, su
un supporto sensibile alla luce, sia ad una un'immagine ottenuta con tale tecnica, sia
più generalmente ad una forma d'arte che utilizza questa tecnica. La parola
fotografia ha origine da due parole greche: foto (phos) e grafia (graphis).
Letteralmente quindi fotografia significa scrivere (grafia) con la luce (fotos).
Un po di Teoria:
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Mini corso
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La comunicazione per immagini: La fotografia - Sitografia
Camera oscura : Caravaggio e la camera oscura
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AV Magazine: Profondità di campo
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