progetto di solidarieta` con le bambine lavoratrici domestiche di

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progetto di solidarieta` con le bambine lavoratrici domestiche di
PROGETTO DI SOLIDARIETA’ CON LE BAMBINE LAVORATRICI DOMESTICHE
DI CUSCO, PERU’
“Adottiamo un insegnante per dare una scuola migliore ai nostri alunni”
COME ABBIAMO COMINCIATO
Nel 1994 nasce il Caith ( Centro di sostegno integrale alle lavoratrici
domestiche ) come risposta elle problematiche delle donne e adolescenti
andine che emigrano dalla provincia alla città per lavorare come
domestiche: il centro voleva essere una casa di accoglienza ma anche
un luogo di riferimento, dove ricevere sostegno e strumenti per uscire
dall’isolamento e affermarsi come persone.
Nel 2001, il Caith riunisce i suoi programmi e progetti sotto il nome di
Centro Yanapanakusun ( in quechua ‘aiutiamoci’), ente senza fini di
lucro che realizza progetti continuando ad avere come obiettivo la
crescita umana delle lavoratrici domestiche ed il rafforzamento della loro
identità, attraverso interventi complementari nelle comunità di origine e
nella città di Cusco.
Col tempo ci siamo convertiti in un centro di riferimento per amici e collaboratori, anche grazie alla nostra posizione
strategica nella città di Cusco: per dare una migliore accoglienza, abbiamo adattato ed ampliato la nostra casa che ora è
anche un albergo, dove offriamo ai visitatori la stessa atmosfera familiare di sempre e in più, la possibilità di conoscere la
nostra storia d esperienza di lavoro.
A partire dall’anno 2007 operiamo come agenzia di turismo responsabile: abbiamo constatato che una certa forma di
turismo può essere un’ attività economica produttiva a livello locale, uno strumento di arricchimento culturale e sociale,
sia per la gente locale sia per i visitatori che viaggiano lungo una delle nostre rotte. Proponiamo programmi di viaggio in
tutto il Perù, cercando di far conoscere i diversi volti di un paese, guardandolo da diverse prospettive, vogliamo che il
viaggio sia un incontro tra persone e un percorso di conoscenza.
Attualmente siamo un luogo di aggregazione importante per le lavoratrici domestiche e per le comunità contadine della
regione del Cusco. Grazie ad un gruppo articolato di educatori, svolgiamo attività di promozione del cambiamento sociale,
trasformando e/o realizzando interventi pubblici e privati. Inoltre offriamo alle lavoratrici domestiche alloggio, formazione,
assistenza legale e psicologica, attività di apprendimento produttivo nella stessa casa di accoglienza.
Attraverso i nostri progetti sociali, contribuiamo alla crescita umana delle lavoratrici domestiche, migliorando la loro
educazione e la loro condizione lavorativa, valorizzandone l’identità culturale per dotarle degli strumenti necessari
affinché possano risolvere da sole i loro problemi e influire così nel contesto sociale in cui vivono.
I NOSTRI PROGETTI
CAITH “Centro de Apoyo Integral a las Trabajadoras del Hogar” – Centro di Appoggio Integrale per le Lavoratrici
Domestiche.
Il progetto principale e più antico dell’istruzione è una casa di accoglienza, nata per ospitare temporaneamente donne e
bambine arrivate a Cusco come lavoratrici domestiche; attualmente dà la possibilità a bambine e adolescenti di godere di
un ambiente familiare per più anni e di trovare strumenti per migliorare la propria formazione scolastica e la loro
condizione lavorativa, valorizzando la loro identità culturale e offrendo l’opportunità di progettare il loro futuro. L’iniziativa
è destinata a chi vive in situazioni difficili e/o soffre di maltrattamenti fisici, psicologici e sessuali.
Programma di comunicazione “Sonqoykipi T’ikarisunchis” – “Nel tuo cuore fioriremo”
Dal 202 le opinioni, i problemi e le necessità delle lavoratrici domestiche trovano voce in un programma radiofonico.
Poiché le radio locali raggiungono la maggior parte della popolazione, con le nostre trasmissioni possiamo riuscire a
sensibilizzare la società ed a far sì che le esigenze delle giovani lavoratrici siano ascoltate e prese in considerazione.
Programma di sensibilizzazione “Seguimos Creciendos Juntos” – “Continuiamo a crescere insieme”
Anche nei piccoli centri rurali della Regione del Cusco stiamo contribuendo allo sviluppo integrale delle giovani lavoratrici
domestiche. Rafforziamo le loro capacità e favoriamo rapporti sociali più forti e duraturi, affinché possano essere e
sentirsi cittadine in tutti i sensi, senza dover emigrare in città.
Siamo presenti nelle comunità contadine ( attraverso le Istituzioni Educative Rurali) e nei CEBAs ( Centri di Educazione di
Base Alternativa) di Cusco, per promuovere una trasformazione della coscienza della società nei confronti dei problemi
sociali, in particolare di quello delle lavoratrici domestiche. Ci aiuta uno staff di giovani promotrici sociali, appositamente
formatesi nella nostra Scuola di Promozione Sociale.
Scuola di promozione sociale
Questo progetto offre a giovani lavoratori, in particolare lavoratrici domestiche, che hanno dimostrato sensibilità e
interesse per le tematiche sociali, la possibilità di rafforzare le proprie capacità personali. Così, sentendosi più sicuri di se
stessi, possono assumere un ruolo attivo nella ricerca di migliori condizioni di vita per sé e per altri gruppi di persone. Ali
alunni frequentano un corso di circa due anni, alternando periodi di formazione in classe, con esperienze di
apprendimento pratico presso organizzazioni attive nella regione.
In questo modo entrano in contatto con istituzioni con le quali potrebbero lavorare in futuro e, sopratutto, accettano la
sfida di farsi promotori di un forte cambiamento sociale.
ARUMI “Allp’anchista Ruruchispa Mikhuykusunchis” – “Lavorando la nostra terra mangeremo”
Abbiamo un terreno agricolo nel distretto di Yucay, nel Valle Sagrado de los Incas. Recentemente abbiamo iniziato a
produrre ortaggi e ad allevare animali da cortile, per provvedere dei prodotti necessari i progetti sociali dell’istituzione.
Istituzione Educativa “MARIA ANGOLA”
Abbiamo creato questa scuola per offrire un servizio educativo di qualità, pensato appositamente per bambine/i e
ragazze/i nella condizione di lavoratrici/tori. Obiettivo della scuola è prepararli al domani e rinforzare la loro autostima e le
loro abilità personali, per formare cittadini capaci di decidere consapevolmente della loro vita.
All’interno del progetto dell’Istituzione Educativa Maria Angola è nato un progetto per l’adozione degli insegnanti che
compongono il corpo dicenti.
INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’
“ADOTTIAMO UN INSEGNANTE PER DARE UNA SCUOLA MIGLIORE AI NOSTRI ALUNNI”
Nell’anno 1992 iniziammo lo studio di fattibilità del progetto Caith ( Centro di Appoggio Integrale per Lavoratrici
Domestiche ), che dal 2001 è un programma del Centro Yanapanakusun.
Grazie a più di 50 interviste fatte a lavoratrici domestiche di ogni età, dai 7 ai 60 anni, grazie al lavoro svolto da noi fin
dall’inizio del progetto nelle scuole notturne e grazie all’appoggio dato alle lavoratrici domestiche nello svolgimento dei
compiti scolastici, si è evidenziata la necessità , se si vuole lavorare nell’inserimento delle lavoratrici domestiche nella
società peruana, di un’educazione di qualità.
Nel migliore dei casi le lavoratrici domestiche riescono a soddisfare l’obbligo scolastico strappando il permesso ai datori
di lavoro, per frequentare la scuola notturna, dopo una giornata di lavoro che può iniziare alle 5 del mattino.
La legge peruana dice che non può frequentare la scuola notturna chi non ha compiuto 15 anni, però vi si incontrano
bambine e bambini di 7-8 anni.
Se consideriamo uno studio fatto dall’Unesco, giungiamo alla conclusione che la scuola pubblica peruana è al penultimo
posto in tutto il mondo come livello di istruzione e dal momento che la ricerca è riferita alla popolazione di scolari di scuola
diurna, è facile immaginare quale sia il livello della scuola notturna, dove i professori arrivano dopo il lavoro diurno e
disprezzano gli alunni e dove questi non hanno il diritto di esigere un insegnamento migliore e neppure hanno la capacità
di pretendere, in quanto questa è l’unica scuola che conoscono. Queste non sono tuttavia gli unici motivi che ci hanno
portato alla conclusione che non saremo di certo noi del Centro Yanapanakusun che potremo risolvere i problemi delle
lavoratrici domestiche, però abbiamo il dovere di dare loro gli strumenti affinchè siano loro stesse a trovare e a proporre
delle soluzioni. L’educazione è l’unica via per ridare la parola agli ultimi, ai dimenticati dalla storia e permettere loro di
avere l’opportunità di costruire il proprio futuro.
Per questo, con notevole sforzo il Centro Yanapanakusun ha costruito ed aperto una scuola elementare e media, il centro
educativo Maria Angola.
La scuola sta funzionando dal 2004, la proposta pedagogica di Maria Angola è innovativa e parte dalle conoscenze
empiriche che gli alunni, bambini, adolescenti e maggiorenni, hanno acquisito proprio grazie al loro vissuto, che il più
delle volte è drammatico.
All’interno della proposta pedagogica si dà particolare importanza alle relazioni interpersonali tra alunni e docenti e fra gli
alunni stessi, si trasmettono valori e si fa il possibile perché gli studenti si sentano valorizzati. Si affrontano con gli
studenti i problemi che vivono durante il processo di integrazione, nella realtà urbana di Cusco. A questo proposito, si
cerca di valorizzare con loro le realtà e gli aspetti positivi delle comunità andine dalle quali provengono, perchè abbiano
gli strumenti per far fronte all’emarginazione di chi è continuamente considerato parte di una cultura ingiustamente
disprezzata.
Nella scuola si trasmette la capacità di critica costruttiva e di autocritica, si vuole che gli alunni siano oggetti attivi rispetto
a quanto avviene attorno a loro, incominciando proprio dalla scuola.
Nel Maria Angola si sono ottenuti risultati soddisfacenti e in tutti gli alunni si sono potuti constatare progressi a seconda
delle capacità personali. Si è ottenuto tutto ciò senza trascurare assolutamente gli aspetti accademici: l’alunno che esce
dalla nostra scuola deve essere in grado di entrare all’Università o ad un istituto Superiore, sia per le conoscenze
accademiche acquisite sia per il metodo di studio, l’impegno e la serietà che ha appreso.
Ora si è giunti alla tappa in cui la scuola Maria Angola è in grado di trasmettere la sua esperienza agli altri centri educativi
notturni di Cusco, all’interno dei quali la popolazione scolastica vive le stesse problematiche.
Tenendo in considerazione la resistenza dei professori delle scuole pubbliche nell’adottare un metodo di insegnamento
ed un piano didattico e pedagogico che esigono molto più impegno personale, si è pensato di iniziare, nell’anno in corso,
solo con tre scuole notturne e di ampliare progressivamente, negli anni successivi, il numero degli istituti scolastici
coinvolti.
Quando il metodo sarà consolidato, potremo trasferirlo al Ministero dell’Istruzione come modello di insegnamento per chi,
fin da piccolo, ha lavorato e continua a farlo durante il giorno.
Chi sono i nostri alunni?
La scuola si aprì pensando esclusivamente alle lavoratrici domestiche di tutte le età, dopo due anni di funzionamento si
pensò che sarebbe stato meglio modificare la popolazione scolastica:
attualmente il 70% sono lavoratrici domestiche e il restante 30% sono bambini o adolescenti lavoratori. Tutti provengono
dalle campagne, da dove sono emigrati prima dei 10 anni ( caso limite a 4 anni e mezzo), per cercare lavoro, per cercare
un futuro migliore nella città di Cusco. Non sempre è la miseria estrema delle comunità contadine delle Ande a spingerli a
fuggire dal loro mondo, molte volte è la violenza che sperimentano nelle loro famiglie, altre volte, sopratutto le bambine, è
il desiderio di poter studiare, con la speranza di vivere in condizioni future migliori.
Giunti in città, in un ambiente che li disprezza, li umilia, sono costretti a fare lavori non adatti alla loro età e soffrono per
l’impatto con una cultura differente che li disorienta, e in questa difficile situazione, purtroppo, l’istruzione non rappresenta
una priorità per loro.
I bambini immigrati devono aspettare spesso molti anni prima di andare a scuola, e durante questi anni non ricevono
alcuno stimolo intellettuale.
Un grave rischio è quello che i bambini, tentando di integrarsi, inizino a perdere la loro identità personale e culturale,
rinunciando ai valori delle comunità da cui provengono, nel tentativo di adottare come propri gli stili di vita della società
urbana nella quale sono costretti a vivere.
Questo è il contesto dal quale provengono i nostri alunni; molti vengono a scuola ( dalle 16 fino alle 20.30) dopo una
giornata lavorativa che inizia alle 5, molti di loro, sopratutto i bambini che lavorano in strada, vengono a scuola senza
aver mangiato o avendo consumato pasti non adeguati, perciò è necessario dar loro una merenda.
Le alunne che lavorano come lavoratrici domestiche, arrivando a casa dopo la scuola, non possono cenare, però lavano i
piatti di chi ha cenato, riordinano la cucina e la sala da pranzo e, se non sono troppo stanche, ripassano la lezione e
fanno i compiti, questi, pertanto, devono essere il minimo indispensabile, perchè possano essere svolti quotidianamente.
Le condizioni peggiori per poter conciliare lo studio con il lavoro sono forse quelle dei bambini che vivono per strada
senza una fissa dimora, offrendosi di lucidare le scarpe, vendendo caramelle o cartoline.
Il centro educativo Maria Angola e gli altri programmi del Centro Yanapanakusun sono in parte autofinanziati, con le
entrate della pensione per turisti funzionante al suo interno e attraverso la saolidarietà di alcuni gruppi di sostegno sorti in
diverse città italiane.
Ogni insegnante a tempo pieno costa, all’anno, 5.600 euro, compresi i benefici di legge. Il personale che lavora nella
scuola è composto da una Direttrice, da 11 insegnanti e da una segretaria. Inoltre, quotidianamente, viene distribuita a
120 alunni una merenda con costo settimanale di 2 euro per alunno.
Vi lasciamo le nostre coordinate bancarie:
IN ITALIA:
Associazione NIDA “Las Ninas Invisibles de los Andes”
C/C POSTALE n° 44661676 intestato a “ASSOCIAZIONE LAS NINAS INVISIBLES DE LOS ANDES, NIDA, ONLUS”
C/C BANCARIO codice IBAN IT 45 M 088 33 30 261 000 110 108 304 presso Banca di credito Cooperativo agenzia di
Carmagnola TO, Italia.
Contatto : Maria Zuanon 349 7206529, [email protected]
IN PERU’
Centro Yanapanakusun – conto corrente in dollari numero 285-11736815-1-34-BANCO DE CREDITO – Sucursal Cusco (
Av.Sol Nro 189) codice SWIFT: BVPLPEPL
VI CHIEDIAMO CORTESEMENTE DI AVVERTIRCI PREVENTIVAMENTE PRIMA DI OGNI BONIFICO, GRAZIE!
Potete farlo via mail: [email protected] o per telefono 005 1084233595
DESTIANA IL 5 X MILLE DELL’IRPEF A LAS NINAS INVISIBLES DE LOS ANDES. Ecco come puoi fare: firma nel
riquadro dedicato alle onlus e riporta il codice fiscale de “Las ninas invisibles de los Andes” 94047210011