comunicato stampa ufficiale
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COMUNICATO STAMPA CULTURA E MOTORI 2012 “Best of British” Storia e Tecnica delle vetture Inglesi da competizione Piacenza, 28 gennaio 2012, Piazza Cavalli Il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca (C.P.A.E.) inaugurerà le attività del 2012 con un evento organizzato in Piazza Cavalli a Piacenza per sabato 28 gennaio. Il tema di approfondimento che durante l’anno il Club vuole proporre ai propri soci, alla città ed al mondo dell’automobile è la celebrazione di una scuola tecnica e umana protagonista indiscussa della storia dell’automobilismo sportivo mondiale : la Scuola Inglese. Dall’alba dell’automobilismo sportivo l’Inghilterra ha sempre avuto un ruolo da protagonista. Il primo circuito permanente al mondo per le corse automobilistiche? È nato Brooklands in Gran Bretagna, I moderni freni a disco sono stati utilizzati per la prima volta sulle Jaguar C Type che correvano alla 24 di Le Mans, Il primo telaio monoscocca venne costruito per la Lotus 25 di Colin Chapmann, il motore posteriore nelle vetture monoposto di John Cooper e la rivoluzionaria “forma a cuneo” della Lotus 72 chi non la ricorda ? In un mattino fece invecchiare tutte le altre monoposto con la loro forma a “sigaretta” . Questi sono solamente alcuni dei prodotti che la famosa Scuola Inglese produsse dalla fine degli anni ’40 in poi, rivoluzionando in maniera totale il mondo delle corse automobilistiche. Se poi scorriamo l’elenco dei campioni del Mondo di F1, la Gran Bretagna è la nazione che ha più Campioni, Hawtorn, Clark, Stewart, Hill padre e figlio, solo per citarne alcuni, a cui devono essere aggiunti i 32 campionati costruttori vinti da quando questo titolo è stato istituito! Ferrari li chiamava, in senso un po’ dispregiativo, “garagisti” ma ormai possiamo dire che, per una volta, sbagliava… La Silver Flag quest’anno parlerà inglese, sarà “Best of British”, dedicata cioè a quelle vetture, Aston Martin, Bentley, BRM, Jaguar, Lotus, Frazer Nash, Chevron, March, Mclaren e tantissime altre, che hanno contribuito in grandissima parte a fare la storia dell’Automobilismo da Corsa. ESTEMPORANEA DI PITTURA In collaborazione con gli studenti e gli insegnanti del Liceo Artistico Cassinari, si svolgerà, nella mattinata di sabato 28 gennaio, un’estemporanea di pittura in Piazza Cavalli. Nel “salotto di Piacenza” verranno esposte alcune automobili, di grande valore storico, che faranno da motivo ispiratore agli studenti-artisti chiamati a disegnare e dipingere su fondali appositamente predisposti la loro interpretazione del rapporto auto-città-progetto. L’occasione vuole essere un “happening” per la città, con il coinvolgimento del pubblico per sottolineare il tema dell’innovazione nella tradizione. Un’apposita commissione sceglierà l’opera più meritoria, che diventerà l’immagine guida delle manifestazioni che il CPAE organizzerà nel 2012 (Castell’Arquato - Vernasca, Silver Flag ecc.). Nel pomeriggio le migliori opere rimarranno esposte al pubblico e verranno premiate con i trofei messi a disposizione dalla Casa Inglese Jaguar attraverso la sua Sede Italiana. Un’ apposita giuria selezionerà le cinque opere più meritevoli e decreterà l’immagine vincitrice del concorso. L’autore dell’opera parteciperà in giugno alla Silver Flag e sarà ospitato a bordo di un bolide inglese in una delle salite. Questo il programma della giornata: - ore 9.00 esposizione vetture ed inizio del concorso. - ore 12.30 chiusura lavori degli studenti - ore 16.00 analisi delle opere da parte della giuria - ore 17.00 presentazione del programma annuale del C.P.A.E. dedicato alle vetture inglesi; interventi delle autorità - ore 17.15 premiazioni del concorso. LE AUTOMOBILI ESPOSTE In Piazza Cavalli verranno esposte per l’intera giornata alcune vetture da competizione, veri gioielli della storia dell’automobile. Cooper T75 F1/F2 1965/1966 Il Team Cooper nacque nel 1946, per volere di John e Charles Cooper, come piccola casa costruttrice di vetture da competizione. Partecipò a diversi Campionati Mondiali di Formula 1, conquistando per due anni consecutivi, 1959 e 1960, il titolo Costruttori, grazie anche al suo fortissimo pilota Jack Brabham, poi fondatore di un team proprio. La Cooper T75 venne ideata da John Cooper per essere usata nel campionato mondiale 1965 di F1. Le vetture ufficiali furono assegnate a Jo Siffert e a Jochen Rindt. La vettura era dotata di un telaio tubolare con pannelli e non prevedeva ancora alettoni frontali e posteriori. Montava un cambio a 6 marce Hewland e un motore Coventry Climax V8 aspirato a iniezione, dotato di 2 valvole per cilindro. La vettura disputò l’intera stagione di nove gare. Nel 1966, conclusa la stagione di F1, la Cooper telaio T75 fu riutilizzata in tutte le gare nel campionato di F2 dal team Ken Tyrrell Cars: fra i piloti debuttanti del campionato compariva Jacky Ickx. Sulla vettura furono sostituiti solamente il propulsore e il cambio. Vennero montati un cambio Hewland a 5 marce e un motore B.R.M. 4 cilindri aspirato a iniezione, avente 4 valvole per cilindro e cilindrata di 1500 cc. Aston Martin DB5 La Aston Martin è una casa automobilistica britannica, nata nel 1913 come Bamford & Martin dal nome dei due fondatori. Il nome con cui è conosciuta, ovvero Aston Martin, risale al 1914, dopo la vittoria di una vettura della casa alla Aston Hill Climb. L'azienda, non di grandi dimensioni ma d'élite nel panorama delle automobili sportive di prestigio, ancora oggi produce i suoi modelli con procedimenti artigianali. La DB 5 è stata prodotta 1963 al 1965 ed è uno dei modelli senz'altro più famosi della casa inglese, grazie alla partecipazione sul grande schermo come auto di James Bond in numerose delle sue trasposizioni cinematografiche. E’ stata costruita in 1.021 esemplari, di cui 123 denominate "Volante", ossia in versione Cabriolet. Pur essendo la casa costruttrice inglese, la carrozzeria (come tutte le vetture della serie "DB" fino alla DB6) è stata disegnata dall'italiana Touring e costruita in Inghilterra su licenza; infatti su ogni Aston Martin vi è la scritta "Superleggera" che identifica gli esclusivi prodotti della Carrozzeria Touring. Le dimensioni della DB 5 sono identiche a quella della DB 4, ma la nuova versione ha un peso più elevato. Il motore è sempre di 6 cilindri in linea ma di cilindrata superiore (3.995 cc e più potente con tre carburatori SU che producono una potenza di 282cv), portando l'auto ad una velocità massima di 238km/h. Versioni particolari della DB 5 sono la DB5 Vantage, modello ulteriormente potenziato e dotato di tre carburatori Weber che permettevano una potenza di 314cv, fabbricato nel 1964 in 65 esemplari; la seconda variante è rappresentata dalla versione cabriolet conosciuta come DB5 Volante prodotta in soli 123 esemplari Lola –BMW T292 La Lola venne fondata da Eric Brodlaey nel 1958 e, a tutt’oggi , è il più grande produttore di vetture da corsa del Regno Unito. Il primo modello costruito e progettato da Broadley fu la MK1. Una elegante vettura sport con telaio tubolare, equipaggiata con motore Conventry Climax di 1300 cc., accessoriata con parti anche di origine diversa, per esempio la scatola sterzo era della BMC. Alla sua prima corsa Eric Broadley arrivò secondo ed il primo posto arrivò alla corsa subito successiva. Il successo commerciale della vettura fu immediato anche grazie ai risultati ottenuti dal pilota Peter Ashdown che ottenne numerose vittorie di classe e la prima vittoria internazionale per la Lola a Clermont Ferrand, Il modello T292 viene prodotto nei primi anni ’70 e venduto senza motore per dare la possibilità ai piloti di poter adottare la motorizzazione più consona alle loro esigenze. L’esemplare esposto monta il motore BMW di 2.000 cc probabilmente la migliore motorizzazione disponibile per questa vettura. Questa vettura venne importata nuova da Stefano Bettoni noto pilota bresciano e utilizzata in sole 3 gare in salita. Venne ceduta ad altro pilota che non l'ha mai utilizzata. Jaguar E Type La Jaguar E-Type, conosciuta anche come XK-E o anche XKE, è la vettura di maggiore successo della Jaguar. Prodotta dal 1961 al 1975 la E-Type fu una vettura rivoluzionaria per quanto riguarda la progettazione, le caratteristiche di guida e l'estetica che era in anticipo rispetto ai tempi nei quali la vettura venne presentata. Inoltre il suo prezzo era più basso di quello delle vetture di pari classe della concorrenza e questo aiutò le vendite che, nei 14 anni nei quali rimase in produzione, arrivarono a 70.000 vetture. Nel 2004 la rivista statunitense Sports Cars International la mise al primo posto tra le Top Sport Cars degli anni sessanta. Anche in Italia è diventata oggetto di culto per amatori e collezionisti. Il modello venne costruito in tre differenti serie che, appunto, sono indicate come Series 1, Series 2 e Series 3. Furono presentate anche versioni speciali da competizione prodotte in un limitatissimo numero di esemplari: la versione Low Drag Coupé, un solo esemplare prodotto, e la Lightweight E-Type.. Queste vetture speciali sono molto ricercate dai collezionisti proprio per la loro estrema rarità. Elva Sport MK II Negli anni ’50 le corse di Club in Inghilterra erano la maniera più economica per correre in auto . Intorno a questo fenomeno si sviluppò in poco tempo un vasto mercato di “special”, costruite con metodi economici ma molto performanti. Uno di questi meccanici entusiasti era Frank Nichols che apri un piccolo garage in seguito ampliato dato il successo che le sue “special” incontravano. Una di queste special usate in corsa da Nichols ottenne importanti successi anche a Goodwood focalizzando l’interesse di numerosi potenziali acquirenti e Nichols decise in breve tempo di costruire in serie questa vettura. Il nome ELVA fu un “scherzo”, il restringimento della frase in francese “elle va” ( Lei corre !!). Da quel 1955 la Elva ha prodotto vetture Sport, di Formula Junior e negli anni ‘60’ anche vetture Gran Turismo. Questa presentata è una delle tre Elva Sport ufficiali che corsero alla 12 ore di Sebring del 1957, vinse in seguito la sua classe a Daytona. Monta un motore Coventry Climax di 1100 cc, con telaio tubolare. E’ interessante notare che dalle ceneri di questo marchio è nata, nei primi anni ’60, la Mc Laren. Piacenza, 23 gennaio 2012