giallisti-del-900 - il bambino autore

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I GRANDI GIALLISTI
DEL ‘900
Edgar Allan Poe
Raymond Chandler
Agatha Christie
Arthur Conan Doyle
Georges Simenon
Andrea Camilleri
EDGAR ALLAN POE
Edgar Allan Poe nacque a Boston, negli Stati Uniti, nel 1809. Fu il precursore del genere giallo,
scrivendo per primo un romanzo in cui un investigatore scaltro, intelligente e solitario si
cimenta nello scovare il colpevole di un atroce delitto. Il libro in questione si intitola I delitti
della via Morgue, ed è ambientato a Parigi; il protagonista è Auguste Dupin, un parigino che
fa del metodo analitico il suo punto di forza. Indaga cioè attraverso un’analisi scientifica degli
indizi, con un piglio rigorosamente matematico e logico.
Edgar Allan Poe fu sicuramente uno scrittore molto sfortunato; persi entrambi i genitori alla
tenera età di due anni, venne adottato da Jhon Allan, con cui litigò appena maggiorenne e con
cui non si riconciliò mai più.
Poe era uno studente tanto creativo quanto ribelle: venne espulso da diverse scuole pur
manifestando precocemente un talento per la scrittura fuori dal comune. I primi soldi
cominciò a guadagnarli pubblicando alcune poesie, che lo resero piuttosto noto.
Nonostante questo Poe soffriva di violenti sbalzi d’umore: alternava fasi di allegria ad altre di
profonda depressione, cosa che lasciava spesso interdetto chi lo conosceva.
Nel 1836 si sposò con sua cugina e per un certo periodo sembrò stare meglio; scrisse infatti
nel 1841 I delitti della via Morgue, ma una tragedia era pronto a sorprenderlo: la moglie
infatti si ammalò di tubercolosi e nel 1846 morì. Per Poe fu il colpo di grazia.
Dopo qualche anno, infatti, nel 1849, Edgar Allan Poe venne ritrovato casualmente per le
strade della città di Baltimora, in stato confusionale. Morì qualche ora dopo, privo di forze e
della ragione.
ARTHUR CONAN DOYLE
Arthur Conan Doyle nacque ad Edimburgo, in Scozia, nel 1859.
Secondo di ben dieci figli, crebbe in una famiglia ricca che lo instradò verso studi scientifici.
Il giovane Arthur si distinse subito nei corsi di medicina, diventando presto un dottore; alla
professione di medico alternava però nel tempo libero la sua passione più nascosta: la
scrittura.
F
u durante le pause tra un turno e l’altro che inventò il personaggio che gli diede la fama:
Sherlock Holmes. Questo bizzarro investigatore anglosassone è protagonista di quattro
romanzi di e di ben cinquantasei racconti lunghi.
Holmes viene descritto come un investigatore schivo, simile, per certi versi, al Dupin di Poe.
Anche lui infatti indaga in modo minuzioso e analitico, con uno stile logico che è debitore
verso la matematica. Doyle lo descrive come un abile suonatore di violino, schermidore di
naturale talento e con un passato da pugile a mani nude. Holmes non stringe legami con
nessuno, se non con il suo amico e biografo John Watson, che in più di in un indagine gli farà
da assistente.
Doyle a un certo punto arriverà anche a detestare il personaggio di Sherlock Holmes, che,
come dirà poi lui stesso, era diventato più famoso di lui.
Il personaggio di Holmes fu infatti utilizzato in diverse serie televisive, fumetti, cartoni e
animati e film.
Arthur Conan Doyle morì nel 1930, in Inghilterra.
RAYMOND CHANDLER
Raymond Chandler nacque a Chicago, negli Stati Uniti, nel 1888.
Iniziò a scrivere piuttosto tardi, dedicandosi alla letteratura gialla. Dopo un periodo
tormentato, in cui perse la moglie, diede vita al personaggio che gli consegnò la fama: Philip
Marlowe, investigatore privato, solitario, frequentatore dei bassifondi statunitensi e
dall’abile intelletto.
Protagonista in sette romanzi di Chandler, Marlowe divenne famoso soprattutto sul grande
schermo, dove venne interpretato da diversi attori noti dell’epoca.
Chandler morì nel 1959 di polmonite, mentre stava lavorando all’ottavo romanzo di Philip
Marlow.
AGATHA CHRISTIE
Agatha Christie nacque nel 1890 in Inghilterra.
Giallista di fama mondiale, curò sempre i suoi romanzi con grande abilità, creando
un'atmosfera intrigante attraverso personaggi ed ambienti di facile riconoscibilità:
descrizioni accurate, senso della suspense e della sintesi, ambientazioni realistiche
dettagliate, personaggi mai privi di spessore o di caratterizzazione. I suoi personaggi
maggiori sono famosi in tutto il mondo: i più celebri, protagonisti di buona parte della sua
produzione letteraria e di una serie corposissima di adattamenti cinematografici e televisivi,
sono l'investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice,
Miss Marple.
La Christie venne educata dalla madre, senza mai andare a scuola. Ebbe una vita tranquilla, ad
eccezione del periodo travagliato del suo matrimonio, che fallì in poco tempo.
Poirot e Miss Marple divennero due grandi personaggi dello schermo televisivo; la Christie non
apprezzò mai gli sceneggiati che andarono in onda, tuttavia non si ostacolò mai alla loro
diffusione.
Annoiata dal periodo “giallo” a un cero punto la Christie adottò uno pseudonimo: Mary
Westmacott. Con questo alter ego pubblicherà una serie di romanzi rosa, lontanissimi quindi
dal genere che le avevano dato la notorietà.
Agatha Christie morì nel 1976, nella sua casa di campagna.
GEORGES SIMENON
Georges Simenon nacque a Liegi, in Belgio, nel 1903.
Questo scrittore ebbe un infanzia non molto semplice; di salute cagionevole, si legò di più al
padre che alla madre, con cui non ebbe mai un buon rapporto.
A soli sedici anni comincia a scrivere i suoi primi racconti e, poco più che maggiorenne, dopo la
morte del padre, decide di dedicare interamente la sua vita alla scrittura.
Tra il 1922 e il 1930 Simenon sembra un fiume in piena: scrive circa settecentocinquanta
racconti lunghi e ben centosettanta romanzi; mentre per i racconti utilizza il suo vero nome,
per i romanzi utilizza diversi pseudonimi.
E’ solo con il successo del Commissario Maigret, protagonista di di una serie di romanzi, che
Simenon comincia ad utilizzare il suo nome reale. Il commissario Maigret diventa subito un
fenomeno popolare, anche per le sue caratteristiche fisiche e mentali: cicciotto, burbero ma
dal cuore d’oro, appassionato di cucina francese, inseparabile dalla sua amata pipa, di cui
possiede un’intera collezione, Maigret cambia per la prima volta la prospettiva attraverso cui
si compie l’indagine sul crimine. Per lui non è tanto importante “chi” ha compiuto il misfatto,
quanto il “perché”. Emerge in lui così una connotazione umana che mancava a tutti gli altri
investigatori del passato.
Simenon scrive settantacinque romanzi con protagonista il commissario Maigret, poi, dopo una
lunga degenza, si spegne a Losanna, in Svizzera, nel 1989.
ANDREA CAMILLERI
Andrea Camilleri è il più noto giallista italiano degli ultimi anni. Nato ad Agrigento (che si
trova dove, Leo?), nel 1925, è ancora vivo ( Natalie, uno che non è morto, evviva!).
Nel 1994, piuttosto in là con gli anni, raggiunge il successo di pubblico con il romanzo La
forma dell’acqua, in cui compare per la prima volta il commissario Montalbano, un rude
ispettore della polizia della città immaginaria di Vigata, sulla costa siciliana.
Il commissario Montalbano diventa presto un fenomeno televisivo grazie all’attore Luca
Zingaretti, che ne interpreta il ruolo in diverse sceneggiati mandati in onda dalla RAI e
supervisionati dallo stesso Camilleri.
Ancora vivo (e a colori), che volete di più?