DEPOSITO STOCCAGGIO GAS NATURALE

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DEPOSITO STOCCAGGIO GAS NATURALE
Reg. Tribunale di Lodi n. 8/2011 – Registro Stampa del 14/12/2011
A cura dell’Amministrazione comunale di Cornegliano Laudense.
Impaginazione grafica, stampa e gestione inserzioni Minimals.
Stampato e diffuso in 2000 copie a tutti i cittadini residenti nel comune diCornegliano
Laudense e frazioni. Anche online al sito www.comune.cornegliano-laudense.lo.it
AL LEGAT O - n ov em bre 2016
Numero 11 anno XXVIII°
DEPOSITO STOCCAGGIO GAS NATURALE
Il Comune di Cornegliano Laudense e la Provincia di Lodi, come indicato nell’allegato al numero de “L’Informatore” dello scorso
settembre, avevano portato ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente una serie di richieste inerenti le fasi di autorizzazione e realizzazione, nonché le procedure relative alla sicurezza per quanto riguarda l’impianto di stoccaggio gas di Cornegliano.
Sono pervenute nei giorni scorsi le risposte ai quesiti posti ai Ministeri stessi da parte degli Enti locali che vengono di seguito riassunti per i diversi punti riscontrati, come già riportati nel corso dell’incontro pubblico tenutosi lo scorso 16 settembre presso la
palestra comunale della Muzza.
Le risposte integrali sono disponibili sul sito internet comunale al link “Stoccaggio gas naturale”.
PREMESSA DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
L’impianto di stoccaggio di gas naturale in sotterraneo ubicato nel territorio del Comune di Cornegliano Laudense è oggetto della
concessione mineraria “Cornegliano Stoccaggio” rilasciata alla società Ital Gas Storage S.p.A. il 15 marzo 2011 con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e d’intesa con
la Regione Lombardia.
RIVISITAZIONE DELL’AUTORIZZAZIONE EMESSA
Rispetto alla richiesta di una rivisitazione dell’autorizzazione, il Ministero ha sostanzialmente confermato la linearità delle procedure amministrative di concessione e autorizzazione alla realizzazione dell’impianto, iniziate nel 2001 e concluse nel 2011, tramite
decreto ministeriale assunto di concerto con il Ministero dell’Ambiente e d’intesa con la Regione Lombardia. Nella risposta, inoltre, è
evidenziato come il rispetto di tutte le normative in materia di sicurezza e tutela ambientale sia garantito dalle procedure previste
allo scopo, oltre al fatto che tutte le attività realizzate all’interno dell’impianto possono svolgersi soltanto previa autorizzazione
dell’UNMIG di Bologna – sentiti i Vigili del Fuoco competenti per territorio – e che la stessa agenzia ambientale ha posto in essere
un’attività ispettiva e di vigilanza periodica (al momento risultano quattro visite in merito) presso il cantiere dell’impianto.
VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ DELLA DISTANZA DELL’IMPIANTO DAL CENTRO ABITATO
Per quanto riguarda la verifica delle distanze dell’impianto dal centro abitato, il Ministero ha fatto presente che tali aspetti sono stati
oggetto di puntuale e positiva verifica nell’ambito della normativa “Seveso”, in base all’istruttoria del Comitato Tecnico Regionale e
alle verifiche dei Vigili del Fuoco. Per quanto riguarda invece il metanodotto di collegamento tra i due cluster, il progetto esecutivo
dovrà essere autorizzato dal Ministero, previa verifica con i Vigili del Fuoco, sulla base del D.M. 17/04/2008 che costituisce la norma
di riferimento per la progettazione e la determinazione delle distanze minime di sicurezza dei metanodotti da fabbricati, nuclei
abitati, luoghi di concentrazione di persone e da diverse tipologie di infrastrutture. Nella comunicazione del Ministero, inoltre, si
precisa che nonostante la normativa Seveso (il D.lgs 105/2015 e il precedente D.lgs 334/99) esclude i metanodotti dal proprio ambito di applicazione in quanto, come sopradescritto, oggetto di specifica normativa che ne regola la realizzazione e l’esercizio, il CTR
ha comunque prescritto a IGS di realizzare anche per il gasdotto di collegamento una analisi di rischio che farà parte del Rapporto
Definitivo di Sicurezza.
EMISSIONI ACUSTICHE E ATMOSFERICHE
Altro punto riguarda le emissioni acustiche ed atmosferiche, le stesse risultano coerenti con l’autorizzazione in essere e il soggetto
preposto al controllo è Arpa Lombardia, alla quale nei giorni scorsi Comune e Provincia hanno altresì richiesto l’installazione di
nuove centraline di rilevazione a ridosso delle aree interessate dai lavori, in concomitanza ai prossimi test previsti per la prima metà
di dicembre.
In particolare l’ottemperanza degli obblighi di monitoraggio acustico in fase di perforazione è stata attestata dal Ministero dell’Ambiente e da ARPA sulla base delle prescrizioni del decreto di compatibilità ambientale in relazione al piano di monitoraggio delle
emissioni acustiche prescritto dalla VIA.
In merito al monitoraggio della qualità dell’aria il Ministero riscontra la presenza di una cabina della Società per il rilevamento del
PM10, i cui dati vengono trasmessi periodicamente ad ARPA.
ASPETTI DI INFORMAZIONE E AVVISO DELLA CITTADINANZA
Il Ministero, pur definendo le attività di test e “spurgo” dei pozzi “una necessaria e normale fase esecutiva, da effettuare una volta ultimata la perforazione di ogni pozzo…”, condivide con gli Enti Locali l’esigenza di essere puntualmente e preventivamente informati
dalla Ital Gas Storage sul cronoprogramma dei lavori e sulle modalità di applicazione degli stessi, al fine di evitare o quantomeno
limitare i disagi dovuti a tale fase di cantiere, rendendosi disponibile come supporto tecnico e amministrativo di controllo delle
suddette attività.
In merito all’informazione alla cittadinanza è in fase di definizione l’installazione di un “info point” davanti al palazzo municipale.
Allegato - Numero 11 anno XXVIII° – Novembre 2016 – L’informatore
SISMICITÀ INDOTTA E MICROSISMICITÀ
Il Ministero ha ribadito che per quanto riguarda la rilevazione di una eventuale sismicità indotta, rispetto alla quale IGS ha aderito
volontariamente alle linee guida ministeriali, risultano operative 7 stazioni (sulle 9 previste nei territori comunali di Cornegliano
L., Lodi, Lodi Vecchio, Massalengo, Pieve F., Dovera, Miradolo T, Bascapè, in quanto per le due mancanti si stanno chiudendo gli iter
autorizzativi locali), equipaggiate con strumentazione sismologica di elevata qualità e apparecchiature di teletrasmissione del dato
continuo verso il centro di acquisizione e elaborazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS di
Trieste, che fungerà da SPM (Struttura Preposta al Monitoraggio), ovvero quale soggetto terzo deputato all’analisi dei dati.
RILIEVO GEOFISICO 3D
Altra questione presente nelle risposte è quella riferibile al rilievo geofisico 3D del giacimento, che in base al progetto di ottimizzazione, autorizzato dai Ministeri competenti, verrà effettuato “dopo l’iniezione del gas nel giacimento e l’entrata a regime dello
stoccaggio, al fine di meglio definire i livelli dedicati allo stoccaggio stesso”.
PIANO DI EMERGENZA ESTERNO
Il Piano di Emergenza Esterno dovrà essere redatto ed emesso dal Prefetto dopo che l’impianto avrà ricevuto l’autorizzazione all’esercizio da parte del CTR Lombardia a seguito dell’esame del Rapporto Definitivo di Sicurezza necessario ai fini dell’avvio dell’impianto. In base all’art. 21 del D.Lgs. 105/2015 il suddetto piano deve essere predisposto dal Prefetto entro due anni dal ricevimento
delle informazioni necessarie da parte del gestore.
Il Ministero, conclude ribadendo che tutti i controlli necessari sono stati effettuati e che ogni attività realizzata avviene sia sotto la
supervisione di personale tecnico qualificato sia sotto il costante controllo delle autorità competenti in materia.
Considerato che le risposte ministeriali hanno demandato alcuni aspetti al Comitato Tecnico Regionale (CTR) Comune e Provincia
hanno inviato all’Assessore Regionale Terzi una nota per chiederle di farsi parte attiva presso il CTR al fine di avere le integrazioni
e le precisazioni di sua competenza.
Gli stessi Enti locali hanno inoltre chiesto formalmente alla Prefettura di prevedere incontri periodici del coordinamento presso la
propria sede, in modo da poter convocare congiuntamente tutti i soggetti coinvolti, compresa la stessa Regione Lombardia.
AGGIORNAMENTO SULLE ATTIVITÀ DI REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO
Di seguito si riassumono le attività relative all’impianto eseguite dal 31 ottobre al 20 Novembre 2016, che vengono pubblicate
settimanalmente sul sito internet comunale per come trasmesse dalla società concessionaria Ital Gas Storage S.p.A.:
• Proseguo attività di perforazione dei pozzi di stoccaggio nelle aree dei Cluster A e B
• Attività di ricerca di eventuali residuati bellici nelle seguenti aree adiacenti al Cluster A: area ubicata lungo la SP 235 e area
ubicata ad est del Cluster A
• Attività di ricerca di eventuali residuati bellici nelle seguenti aree del tracciato del metanodotto di collegamento tra Cluster A e
Cluster B: area tra la ex SP186 e la pista ciclabile proseguimento di via I Maggio fascia di circa 20 metri di larghezza adiacente
alla SP186 bis ad ovest del Cluster B
• Inizio delle attività in sito da parte di Terna SpA (cantierizzazione e recinzione aree) relative alla sottostazione elettrica di collegamento con la rete di trasmissione nazionale (RTN).
OPERAZIONI DI TEST E DI SPURGO DEI NUOVI POZZI
Nella prima metà del prossimo mese di dicembre verranno eseguite le operazioni di test e di spurgo dei nuovi pozzi realizzati, che
comporteranno la combustione di gas metano con conseguenti fiamme visibili.
La sezione UNMIG del Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che la Società concessionaria ha convenuto di utilizzare
modalità e soluzioni tecniche (fiaccola silenziata, a seguito di specifica autorizzazione ministeriale) che dovrebbero limitare i disagi
verificatisi tra fine agosto e inizio settembre, riducendo sia il rumore che l’impatto visivo derivanti dalle predette attività.
In relazione alle suddette operazioni Comune e Provincia hanno richiesto ad ARPA monitoraggi della qualità dell’aria e delle emissioni acustiche in prossimità delle due aree di cantiere (Cluster “A” e Cluster “B”) per tutta la durata delle lavorazioni di test e spurgo
previste.
Infine si riferisce che Ital Gas Storage S.p.A. ha trasmesso al Comune e agli ulteriori Enti preposti (Provincia, Regione, ARPA e Prefettura) la notifica relativa ad alcuni limitati e puntuali superi di soglie di inquinamento da fitofarmaco e da metalli (3 su 97 campioni
complessivi) rilevati in alcune aree interessate dalla costruzione dell’impianto di stoccaggio gas (percorso della tubazione tra l’area
centrale e il cluster B; nell’area destinata all’elettrodotto di collegamento per l’allacciamento futuro alla rete nazionale di trasmissione elettrica e nelle aree temporanee a servizio degli operai del cantiere).
IGS riferisce che non ha effettuato alcuna attività di costruzione nelle aree interessate salvo le attività di campionamento e di verifica dello stato ex-ante e che quindi l’inquinamento rilevato è riconducibile per la maggior parte ad attività agricole del passato.
In base agli esiti e alle risultanze dei campionamenti svolti IGS seguirà la procedura prevista dalla Legge in contradditorio con ARPA
Lombardia per le relative bonifiche.
Salvo diverso parere di ARPA, è ipotizzabile che le attività di bonifica consisteranno in scavi superficiali e smaltimento, mediante
ruspe e camion, per una durata stimata di circa 2-3 settimane. Tali attività potranno iniziare solo dopo l’approvazione di ARPA, indicativamente non prima di un mese dalla data di notifica.
Allegato - Numero 9 anno XXVIII° – Settembre 2016 – L’informatore