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PYTHON REGIUS (pitone reale o pitone palla)
Tassonomia
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: RepNlia
Ordine: Squamata
Famiglia: Pythonidae
Genere: Python
Specie: P.regius
DISTRIBUZIONE
P.regius abita savane e praterie dell’Africa centro-occidentale, diffuso in un ampio areale che
va dalla Repubblica Centrafricana fino alla costa atlanNca più occidentale. Il clima di queste
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zone è generalmente di Npo tropicale semi-arido, caraWerizzato da alte temperature e ore di
luce pressoché costanN durante tuWo l’anno e con precipitazioni concentrate in determinaN
periodi.
DOCUMENTAZIONE
P.regius compare nella seconda appendice della convenzione sul commercio internazionale
di fauna e flora selvaNche a rischio esNnzione, deWa anche C.I.T.E.S., pertanto il suo
commercio e la sua detenzione devono essere accompagnaN da opportuna documentazione.
Eventuali nascite andranno denunciate presso gli uffici del corpo forestale dello stato, il quale
rilascerà un documento anche per i nuovi naN.
CARATTERISTICHE FISICHE
P.regius è un serpente costriWore, quindi non velenoso. Ha una corporatura tozza con la testa
ben disNnta dal corpo, una coda piuWosto corta ed una lunghezza media di 120/130
cenNmetri. Possiede occhi tondi con una pupilla verNcale adaWa alla visione noWurna ed è
privo di palpebre mobili e di un orecchio esterno, mentre è provvisto di speroni peri-cloacali,
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struWure che tesNmoniano la passata presenza di arN inferiori. La livrea ancestrale prevede
un colore di fondo marrone con strisce conNnue di paWern nero che percorrono
longitudinalmente il dorso e trasversalmente i fianchi, mentre il ventre è bianco ma
leggermente sporcato di nero sui bordi. La testa è scura in alto e chiara ai laN, con una
caraWerisNca striatura che parte dalla base del capo e passando per l’occhio giunge fino alla
narice. P.regius ha abitudini esclusivamente noWurne e terricole, trascorrendo la giornata in
tane e cunicoli soWerranei scavaN da altri animali. Si nutre prevalentemente di piccoli roditori
e per cacciare fa affidamento sopraWuWo sull’olfaWo e sulla percezione del calore resa
possibile dalle fosseWe termosensibili presenN sopra la rima buccale. E’ un serpente
mansueto e Nmoroso che se impaurito tende spesso ad appalloWolarsi nascondendo la testa
tra le spire, comportamento che ha dato origine al soprannome di pitone palla. Esistono
numerose mutazioni geneNche di P.regius, selezionate nei molN anni di riproduzione in
cacvità, così che si trovano ormai in commercio esemplari con colori e paWern molto diversi
da quelli presenN in natura. In cacvità P.regius raggiunge mediamente 20 anni di vita ma può
spingersi oltre.
DIMORFISMO SESSUALE
Non esistono evidenN differenze morfologiche tra maschi e femmine, anche se quest’ulNme
tendono ad essere più lunghe e spesse. Il sessaggio è possibile mediante due modalità: 1.
esami specifici che essendo leggermente invasivi devono essere effeWuaN da una mano
esperta o da un veterinario specializzato: la spremitura cloacale (popping) e l’inserimento di
sonde nella cloaca (probing) o, molto meno invasivo e altreWanto sensibile, il sessaggio
mediante ecografia.
HABITAT CASALINGO:
TERRARIO
Vale la regola generale per la quale la somma di lunghezza e profondità del terrario deve
essere uguale o maggiore del serpente che andrà ad ospitare, partendo quindi da una base
minima di 80x40cm fino generalmente ad una massima di 100x50cm. A causa della natura
schiva di questo serpente, alcuni esemplari potrebbero tuWavia preferire terrari di
dimensioni più contenute o basse vasche di plasNca opaca, sentendosi maggiormente a
proprio agio in un ambiente più chiuso e ristreWo. E’ consigliato l’allevamento di un unico
esemplare per teca.
TEMPERATURA
Come per ogni animale a sangue freddo è importante ricreare nel terrario un gradiente
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termico in modo che P.regius possa termoregolarsi. Si uNlizza quindi una piastra o un caveWo
riscaldante di adeguato waWaggio che copra un terzo o massimo un mezzo della base del
terrario e che sia termostatato in modo da mantenere costantemente 31°C nella zona calda.
UMIDITA’
P.regius gradisce una percentuale di umidità compresa tra il 50% ed il 60%, valori di solito
congrui alla normale umidità ambientale delle nostre laNtudini o facilmente raggiungibili
nebulizzando occasionalmente. Nei giorni di muta può rivelarsi uNle innalzare leggermente
questo parametro nebulizzando più frequentemente così da facilitare il cambio di pelle.
ILLUMINAZIONE
P.regius non necessita di parNcolari fonN di illuminazione e anzi talvolta un’illuminazione
troppo intensa lo può infasNdire. E’ comunque importante permeWere a P.regius di
disNnguere il giorno dalla noWe ponendo il terrario in una stanza adeguatamente luminosa o
uNlizzando fonN luminose non troppo intense.
SUBSTRATO
La scelta del substrato dipende dal faWo che si voglia privilegiare igiene, praNcità o esteNca.
La soluzione più praNca ed igienica è rappresentata da fogli di giornale ma in alternaNva si
può uNlizzare aspen, un parNcolare truciolato depolverato e debaWerizzato che si trova
comunemente nei negozi specializzaN. Volendo optare per una soluzione più naturale si può
invece uNlizzare torba o fibra di cocco ma in questo caso le accortezze sanitarie dovranno
essere maggiori.
ARREDAMENTO
Gli oggec essenziali sono una tana nella zona calda ed una ciotola d’acqua nella zona fredda.
La tana non dovrebbe essere troppo ampia perché P.regius gradisce percepire le pareN di
questa a direWo contaWo col proprio corpo, mentre la ciotola d’acqua dovrebbe essere
abbastanza grande da permeWere a P.regius di entrarci comodamente. Se si dispone di spazio
a sufficienza è possibile inserire altre tane in punN diversi del terrario o uNlizzare altro
materiale decoraNvo, purchè ovviamente non sia dannoso per P.regius.
ALIMENTAZIONE:
L’alimentazione in cacvità può essere basata su topi e rac delle adeguate dimensioni e
P.regius generalmente acceWa prede decongelate. Da regola il peso della preda deve essere
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di circa il 20% rispeWo al serpente a cui è desNnata e ovviamente va offerta nella sua
interezza. Un esemplare adulto si nutre di solito ogni 10-15 giorni, ma è da segnalare la
possibilità che P.regius possa affrontare periodi di digiuno anche prolungaN. Se la causa non è
da imputare ad una cacva gesNone, non occorre preoccuparsi e sarà sufficiente conNnuare a
somministrare i pasN ad intervalli più lunghi fino a quando P.regius ricomincerà ad
alimentarsi. In quesN casi un’analisi delle feci può sicuramente essere uNle ad escludere la
possibilità che la causa di tale digiuno non sia invece un’infestazione intesNnale ad opera di
qualche parassita.
RIPRODUZIONE:
La riproduzione va tentata solo con esemplari adulN ed in salute; in parNcolare il maschio
deve pesare almeno 500 grammi ed aver superato l’anno di vita, mentre la femmina deve
pesare almeno 1500 grammi, peso che di solito raggiunge nel terzo anno di vita.
P.regius proviene da zone calde prive di vere e proprie escursioni termiche stagionali ma far
trascorrere un breve periodo a temperature di poco inferiori al normale (ciclaggio),
simulando ciò che avviene anche nei luoghi d’origine, favorisce lo sviluppo follicolare e la
spermatogenesi, aumentando così il successo riproducvo. A tal proposito, assecondando la
nostra stagione fredda, a novembre/dicembre si inizia a ridurre gradualmente la temperatura
noWurna della zona calda fino a raggiungere i 26°C, mantenendo queste condizioni per
almeno un mese, o comunque fino a quando la femmina inizierà ad ovulare. In questo
periodo sopraWuWo i maschi potrebbero avere meno appeNto ed in generale è preferibile
somministrare prede di taglia minore. Per abbassare la temperatura corporea e favorire lo
sviluppo dei follicoli, la femmina potrebbe ricorrere ad alcuni stratagemmi come sostare a
lungo nella zona fredda e acciambellarsi intorno o dentro la ciotola dell’acqua. Dopo 2
secmane dall’inizio del ciclaggio è già possibile far incontrare i 2 partner, preferibilmente
inserendo il maschio nel terrario della femmina subito dopo una muta di questa poiché
risulterà più appeNbile, ma il maschio può essere sNmolato anche innalzando leggermente
l’umidità. Se tuWo va bene i 2 compagni uniscono le code facendo combaciare le cloache e
dando così inizio all’accoppiamento che può durare anche diverse ore. Se non si osserva la
copula per 2 o 3 giorni o terminato l’accoppiamento, i 2 serpenN vanno separaN e nutriN.
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L’accoppiamento stesso sNmola lo sviluppo follicolare quindi è consigliabile ripetere
l’operazione più volte a distanza di 10/15 giorni. Raggiunto il massimo sviluppo follicolare
inizia l’ovulazione vera e propria della femmina, che tornerà a preferire la zona calda del
terrario e non acceWerà più di accoppiarsi. Il fenomeno dell’ovulazione, intesa come
momento in cui gli ovuli vengono rilasciaN dai follicoli, dura appena 24 ore ed è osservabile
nella femmina poiché questa risulta molto gonfia e turgida e si potrebbe notare anche un
leggero sbiadirsi del colore (glowing). Una volta raggiunta l’ovulazione si può quindi
procedere al graduale ristabilirsi delle condizioni ocmali poiché le uova, al contrario degli
ovuli, necessitano di una temperatura maggiore per svilupparsi. I maschi di solito riprendono
ad alimentarsi normalmente mentre l’appeNto delle femmine è variabile e quando presente
è preferibile soddisfarlo con prede di taglia ridoWa. A distanza di 2 secmane dall’ovulazione,
la femmina effeWuerà una “muta pre-deposizione” alla quale, dopo circa 30 giorni, seguirà
appunto la deposizione di 4-10 uova in media. Le uova possono essere lasciate con la madre
ma prelevandole ed incubandole separatamente è possibile mantenere più facilmente i
parametri di umidità e temperatura necessari allo sviluppo embrionale ed inoltre permeWe
alla femmina di tornare ad alimentarsi in tempi minori, avendo però cura di lavare terrario e
serpente in modo da rimuovere l’odore delle uova che potrebbe indurre la madre a
proseguire la covata anche senza la presenza di queste. L’incubazione va effeWuata a 31°C
con 80/90% di umidità, per circa 60 giorni.
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CURA DEI PICCOLI
Dopo circa 60 giorni di incubazione i piccoli bucheranno l’uovo ma potrebbero impiegare
anche 2 giorni prima di uscire e non devono assolutamente essere forzaN. Alla nascita i
neonaN misurano 25-30 cenNmetri per un peso di poco inferiore ai 100 grammi; posN in
vasche di piccole dimensioni, vanno stabulaN esaWamente come gli adulN, uNlizzando
inizialmente carta assorbente mantenuta umida per facilitare l’esecuzione della prima muta,
che avverrà dopo circa una secmana e dopo la quale è possibile iniziare ad alimentarli ogni
4/5 giorni con rac neonaN o topi di primo pelo. Generalmente, magari con un po’ di
pazienza, è possibile far acceWare fin dai primi pasN prede decongelate ed in cacvità è la
scelta più indicata. CaraWerialmente i piccoli possono mostrarsi più nervosi, tentando anche
di mordere per difendersi, ma crescendo tendono a pacificarsi; in ogni caso il morso di un
piccolo oltre a non essere pericoloso non è neanche doloroso ed il più delle volte quasi
impercecbile.
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Quando preoccuparmi:
Essendo P.regius un serpente tropicale risente facilmente di parametri non idonei. Colpi
d’aria, temperature inferiori a quelle indicate, umidità troppo elevata o cacva areazione
causano patologie dell’apparato respiratorio che se non curate possono risultare letali. I
campanelli d’allarme sono bocca mantenuta aperta, secrezioni da bocca e narici, respiro
sibilante o con crepiNi, inappetenza. La prevenzione consiste ovviamente nel garanNre
sempre i correc parametri di stabulazione limitando inoltre la manipolazione nei periodi più
freddi mentre un’eventuale cura deve essere prescriWa da un veterinario specializzato a
seguito di una visita approfondita. Un altro inconveniente che può presentarsi è la
sNNchezza, dovuta solitamente alle abitudini sedentarie unite ad una sovralimentazione; se
un esemplare sano non defeca per più di 2 pasN consecuNvi allora è opportuno aiutarlo con
alcuni espedienN come un bagno in acqua Nepida o un delicato massaggio del ventre ed
interrompere momentaneamente l’alimentazione dopo aver avverNto il medico e soWo la sua
supervisione, anche se talvolta potrebbe decidere P.regius stesso di non mangiare più. Come
altri recli infine P.regius può essere colpito da infestazioni parassitarie del traWo digerente
ma anche da acari ematofagi che si insinuano soWo le squame. Nel primo caso possono
manifestarsi letargia, inappetenza, perdita di peso e produzione di feci molli e fortemente
maleodoranN; sarà quindi necessaria un’analisi coprologica così che il medico veterinario
possa idenNficare la causa ed intervenire con cognizione. Nel secondo caso si possono
individuare i parassiN anche ad occhio nudo e P.regius potrebbe mostrarsi poco reacvo, a
volte nervoso, senza appeNto e potrebbe strofinarsi con insistenza contro superfici ruvide o
trascorrere molto tempo in acqua per cercare di liberarsi di quesN fasNdiosi ospiN. Di norma
il problema è risolvibile traWando animale e terrario con prodoc specifici, ma è
estremamente consigliato rivolgersi ad un veterinario per apprendere le giuste modalità di
uNlizzo di tali prodoc. Pulizia ed igiene sono la miglior forma di prevenzione.
Perché adottarne uno:
E’un serpente mansueto e di dimensioni contenute che può soddisfare i gusN di molN grazie
alle numerose morfologie. E’ adaWo anche a persone alle prime armi purchè vengano
garanNN con rigore i parametri ambientali di cui necessita.
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Perché non adottarlo:
P.regius è un serpente longevo di conseguenza bisogna rifleWere bene prima di acquistarne
uno, sapendo che richiederà le nostre cure per lungo tempo.
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Scheda di Yari Bettini
e Sebastiano Gerosa
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