x - Liceo Aselli
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Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE SUPPLETIVA Tema di: MATEMATICA a. s. 2009-2010 PROBLEMA 1 Data una circonferenza di centro O e raggio unitario, si prendano su di essa tre punti A, B, C, tali che AB = BC. 1. Si calcoli, in funzione dell’angolo AÔB = x , la quantità: controllando che risulti: f ( x) = −4 cos 2 x − 4 cos x + 8 2. Si studi la funzione f(x) e si tracci il suo grafico γ nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 2π 3. Si verifichi che la curva γ è simmetrica rispetto alla retta di equazione x = π 4. Si calcoli il valore medio della funzione f(x) nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 2π. PROBLEMA 2 Sia data la funzione f ( x) = x 1 − x 2 1. Si determini il dominio di f(x) e si dica se la funzione è continua e derivabile in ogni punto di esso. 2. Si studi la funzione f(x) e se ne tracci il grafico γ. 3. Si calcoli l’area della parte di piano R racchiusa dal grafico γ e dal semiasse positivo delle ascisse. 4. La regione R genera, nella rotazione attorno all’asse delle ascisse, un solido S. In S si inscriva un cono circolare retto con vertice nell’origine. Si determinino raggio e altezza del cono, affinchè il suo volume sia massimo. QUESTIONARIO 1. In cima ad una roccia a picco sulla riva di un fiume è stata costruita una torretta d’osservazione alta 11 metri. Le ampiezze degli angoli di depressione per un punto situato sulla riva opposta del fiume, misurate rispettivamente dalla base e dalla sommità della torretta, sono pari a 18° e 24°. Si determini la larghezza del fiume in quel punto. 33 x − a x , dove a è una costante reale positiva, si determini 6x − 5x tale costante, sapendo che lim f ( x) = 2 . 2. Considerata la funzione f ( x) = x →0 3. Su un piano orizzontale α si pongono un cono circolare retto, il cui raggio di base è r e l’altezza 2r, e una sfera di raggio r. A quale distanza x dal piano α bisogna segare questi due solidi con un piano orizzontale ß, perché la somma delle aree delle sezioni così ottenute sia massima? 1 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ 4. Si dimostri che per gli zeri x1 e x2 di una funzione f ( x) = ax 2 + bx + c vale la relazione f ' ( x1 ) + f ' ( x2 ) = 0 e si dia una interpretazione geometrica della affermazione dimostrata. e x ( x − 1) , nell’intervallo 1 ≤ x ≤ 2 . x2 Si determinino a e b in modo tale che il grafico della funzione y = a x + b passi per i punti del piano xy di coordinate (1,4) e (3,8) . Un tetraedro ed un ottaedro regolari hanno gli spigoli della stessa lunghezza l. Si dimostri che il volume dell’ottaedro è il quadruplo di quello del tetraedro. Si trovi l’equazione della retta tangente alla curva di equazioni parametriche x = 2t e 2 y= 2 nel suo punto di coordinate (2,1) . t +1 Si dimostri che se una funzione f(x) è derivabile nel punto x0 , ivi è anche continua; si porti un esempio di funzione continua in un punto e ivi non derivabile. Si dimostri che la differenza dei quadrati di due lati di un triangolo è uguale alla differenza dei quadrati delle rispettive proiezioni dei lati stessi sul terzo lato del triangolo. 5. Si calcoli il valore medio della funzione f ( x) = 6. 7. 8. 9. 10. 2 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ PROBLEMA 1 Punto 1 Consideriamo la figura di seguito. B O A Posto AÔB = x si ha AB̂O = OÂB = C 180° − x . 2 180° − x L’angolo al vertice è AB̂C = 2 ⋅ AB̂O = 2 ⋅ = 180° − x . 2 Applicando il teorema di Carnot al triangolo AOB si ha: AB = AO + OB − 2 ⋅ AO ⋅ OB ⋅ cos( x ) = 1 + 1 − 2 cos( x ) = 2 − 2 cos( x ) 2 2 2 Analogamente, applicando il teorema di Carnot al triangolo ABC si ha: 1) AB= BC =1 ) cos (180° − x )= − cos ( x ) AC = AB + BC − 2 ⋅ AB ⋅ BC ⋅ cos(180° − x ) 2 → 2 2 2 AC = 2 ⋅ AB + 2 ⋅ AB ⋅ cos( x ) = 2 ⋅ AB ⋅ [1 + cos( x )] = 2 2 2 2 = 2 ⋅ [1 + cos( x )] ⋅ [2 − 2 cos( x )] = 4[1 + cos( x )] ⋅ [1 − 1 cos( x )] = 4 − 4 cos 2 ( x ) Quindi: [ ] AB + BC + CA = 2 ⋅ [2 − 2 cos( x )] + 4 − 4 cos 2 ( x ) = −4 cos 2 ( x ) − 4 cos( x ) + 8 2 2 2 Punto 2 Studiamo la funzione f ( x ) = −4 cos 2 ( x ) − 4 cos( x ) + 8 = 4[cos( x ) + 2] ⋅ [1 − cos( x )] in [0,2π ] • Dominio: [0,2π ] ; • Intersezione asse ascisse: cos ( x )+ 2 > 0 x∈[0 , 2π ] f ( x ) = 0 → [cos( x ) + 2] ⋅ [1 − cos( x )] = 0 ∀ → cos( x ) = 1 → x = 0 ∨ x = 2π • Intersezione asse ordinate: x = 0 → f (0) = 0 • Simmetrie: la funzione è periodica di periodo T = 2π e pari in quanto f (− x ) = −4 cos 2 (− x ) − 4 cos(− x ) + 8 = −4 cos 2 ( x ) − 4 cos( x ) + 8 = f ( x ) ; • Positività: f ( x ) > 0 → 1 − cos( x ) > 0 → cos( x ) < 1 → ∀x ∈ (0,2π ) ; 3 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ • Asintoti verticali: non ve ne sono in quanto la funzione è periodica e limitata; • Asintoti orizzontali: non ve ne sono in quanto la funzione è periodica e limitata; • Asintoti obliqui: non ve ne sono in quanto la funzione è periodica e limitata; • Crescenza e decrescenza: la derivata prima è f ' ( x ) = 8 sin (x ) cos(x ) + 4 sin ( x ) = 4 sin (x ) ⋅ [2 cos( x ) + 1] ; di seguito il quadro dei segni sin ( x ) > 0 ⇒ 0 < x < π 1 2π 4π cos( x ) > − ⇒ 0 < x < ∨ < x < 2π 2 3 3 2π 4π f ' (x ) > 0 ⇒ 0 < x < ∨π < x < 3 3 sin(x ) 2 cos(x) + 1 0 Dal quadro soprastante deduciamo che la m = (π ,8) e due massimi relativi in • 2π 3 2π x π 4π 3 funzione presenta un minimo relativo in 2π 4π M1 = ,9 , M 2 = ,9 ; 3 3 [ ] Concavità e convessità: la derivata seconda è f ' ' ( x ) = 4 4 cos 2 ( x ) + cos( x ) − 2 per cui − 1 − 33 − 1 + 33 ∨ cos( x ) > → 8 8 − 1 + 33 → 0 < x < arccos 8 f ' ' ( x ) > 0 → cos(x ) < 1 + 33 1 + 33 < x < π + arccos 8 8 π − arccos − 1 + 33 < x < 2π 2π − arccos 8 Quindi la funzione presenta concavità verso l’alto in 0, arccos − 1 + 33 ∪ 8 π − arccos 1 + 33 , π + arccos 1 + 33 ∪ 8 8 2π − arccos − 1 + 33 ,2π 8 e presenta quattro flessi a tangente obliqua in 4 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ − 1 + 33 ≅ 53,6°, x = π − arccos 1 + 33 ≅ 147,5°, x = arccos 8 8 1 + 33 − 1 + 33 ≅ 306,4° ≅ 212,5°, x = 2π − arccos x = π + arccos 8 8 Il grafico è di seguito presentato: Punto 3 Una funzione è simmetrica rispetto alla retta x = k se f ( x ) = f (2k − x ) . Nel caso in esame f (2π − x ) = −4 cos 2 (2π − x ) − 4 cos(2π − x ) + 8 = −4 cos 2 ( x ) − 4 cos( x ) + 8 = f ( x ) per cui f (x ) è simmetrica rispetto alla retta x = π . Punto 4 [a, b] Il valor medio di una funzione f ( x ) in VM = = 1 2π 1 2π 2π 2π ∫ [− 4 cos 2 (x ) − 4 cos(x ) + 8]dx = 0 1 1 2π 2π b è VM = 1 f ( x )dx . Nel caso in esame b − a ∫a 1 + cos(2 x ) − 4 cos( x ) + 8dx = 2 ∫ − 4 0 ∫ [− 2 cos(2 x ) − 4 cos(x ) + 6]dx = 2π [− sin (2 x ) − 4 sin (x ) + 6 x] 0 2π 0 = 1 ⋅ 12π = 6 2π 5 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ PROBLEMA 2 Punto 1 Il dominio della funzione f ( x ) = x 1 − x 2 è dato da: 1 − x 2 ≥ 0 ⇒ −1 ≤ x ≤ 1 . Nel dominio la funzione è continua. La derivata prima è x f ' ( x ) = 1 − x + x ⋅ − 1− x2 2 x2 1 − 2x2 = 1− x2 − = 1− x2 1− x2 da cui deduciamo che la funzione non è derivabile nei punti x = ±1 in cui presenta una tangente verticale; infatti lim+ f ' ( x ) = lim− f ' ( x ) = −∞ . In conclusione la funzione è derivabile in tutti i punti del x → −1 x →1 dominio esclusi i punti con ascisse x = ±1 . Punto 2 Studiamo la funzione f ( x ) = x 1 − x 2 • Dominio: − 1 ≤ x ≤ 1 ; • Intersezione asse ascisse: f ( x ) = x 1 − x 2 = 0 → x = 0 ∨ x = −1 ∨ x = 1 • Intersezione asse ordinate: x = 0 → f (0) = 0 • Simmetrie: la funzione è dispari in quanto f (− x ) = − x 1 − (− x ) = − x 1 − x 2 = − f ( x ) • Positività: 2 1 − x > 0 ⇒ −1 < x < 1 f (x ) > 0 ⇒ 0 < x < 1 2 + + x 1− x2 x>0 −1 - + 0 + • Asintoti verticali: non ve ne sono in quanto lim+ f ( x ) = lim− f ( x ) = 0 ; • Asintoti orizzontali: non esistono visto il dominio chiuso [− 1,1] ; • Asintoti obliqui: non esistono visto il dominio chiuso [− 1,1] ; • Crescenza x → −1 e decrescenza: derivata prima è f ' ( x ) = 1 − 2x 2 1− x2 - +1 x - x →1 la ; il quadro dei segni è a lato presentato: da esso deduciamo la 1 − 2x 2 −1 2 − 2 2 2 1 x presenza di un minimo relativo 6 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ 2 1 2 1 m = − ,− ed un massimo relativo M = , ; 2 2 2 2 • Concavità e convessità: ( − 4x 1 − x 2 − 1 − 2x 2 f ' ' (x ) = ) −x 1− x2 1− x2 ricordando che la il = ( derivata ) ( (1 − x ) − 4x 1 − x 2 + x 1 − 2x 2 3 2 2 dominio è 3 2 x 3 − 3 x > 0 − < x < 0∨ x > f ' ' (x ) > 0 → → 2 − 1 < x < 1 − 1 < x < 1 seconda ) = 2 x − 3x (1 − x ) è 3 per 3 2 2 −1 ≤ x ≤ 1 , 3 2 → −1 < x < 0 si cioè la cui, ha funzione presenta concavità verso l’alto in (− 1,0) e verso il basso in (0,1) ; la funzione presenta quindi un flesso a tangente obliqua F = (0,0 ) con tangente inflessionale di equazione y = x . Di seguito il grafico: Punto 3 1 1 0 0 L’area richiesta è pari a S = ∫ x 1 − x 2 dx = ∫ − ( 1 d 1− x 2 dx 2 ) 1 1− x2 2 1 − x dx = − 3 2 2 ( ) 3 2 1 =1 3 0 Punto 4 ( ) Sia P x, x 1 − x 2 con 0 < x < 1 un punto generico appartenente al ramo del primo quadrante della funzione f ( x ) = x 1 − x 2 . Il raggio del cono inscritto sarà pari all’ordinata del punto P e cioè R = x 1 − x 2 mentre l’altezza sarà pari all’ascissa e cioè h = x . Il volume del cono sarà allora V(x ) = π ⋅R2 ⋅h 3 = π 3 ( ) ⋅ x2 ⋅ 1− x2 ⋅ x = π 3 ( ) ⋅ x 3 − x 5 . La massimizzazione la effettuiamo mediante 7 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ derivazione: la derivata prima è V' ( x ) = π 3 ( ) ⋅ 3 x 2 − 5 x 4 per cui la funzione volume, ricordando la 3 e strettamente decrescente in limitazione geometrica 0 < x < 1 è strettamente crescente in 0, 5 3 3 ,1 da cui deduciamo che il volume è massimo quando l’altezza è pari a x = ed il raggio è 5 5 pari a R = 3 π 3 3 9 3 2π 6 = ⋅ = . Il valore massimo è pertanto pari a V − 5 5 3 5 5 25 5 25 3 . 5 8 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ QUESTIONARIO Quesito 1 Consideriamo la figura a lato. Dobbiamo calcolare la lunghezza del segmento PO. Applicando il teorema dei triangoli rettangoli ai triangoli POT e OH si ha la relazione PO ⋅ tan (24°) − PO ⋅ tan (18°) = 11 da cui PO ≅ 91 m Quesito 2 Il limite richiesto si presenta nella forma indeterminata de 0 per cui possiamo applicare il teorema di 0 27 ln 33 x − a x 3 ln 3 ⋅ 33 x − ln a ⋅ a x 3 ln 3 − ln a a . = lim = = lim x x →0 6 − 5 x x →0 ln 6 ⋅ 6 x − ln 5 ⋅ 5 x 6 ln 6 − ln 5 ln 5 l’Hospital: Imponendo 27 3 −a a = 2 → ln 27 = 2 ln 6 → ln 27 = ln 36 → 27 = 36 → a = 75 . lim x = 2 si ha x →0 6 − 5 x 6 a 5 a 25 a 25 4 ln 5 3x ln x Quesito 3 Si consideri la figura seguente: A O K B H L D E C F Indichiamo con x, 0 < x < 2r , la distanza tra piani α e β . Le intersezioni del piano β con il cono e la sfera sono due circonferenze rispettivamente di raggio 9 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ RC = KL e RS = DE . La somma delle aree delle sezioni è quindi S = π ⋅ RC2 + π ⋅ RS2 . Calcoliamo ora i due raggi: • Raggio RC I triangolo AKL e AHC sono simili essendo entrambi rettangoli con un angolo in comune per cui vale la seguente proporzione tra lati omologhi: KL = AK ⋅ HC (2r − x ) ⋅ r x = = r − 2r 2 AH per cui l’area AK : KL = AH : HC della circonferenza di da cui raggio 2 x x KL = r − è AC = π ⋅ RC2 = π ⋅ r − ; 2 2 • Raggio RS Il triangolo ODE è rettangolo per cui RS = DE = OE − OD = r 2 − (r − x ) = 2rx − x 2 2 2 2 per cui l’area della circonferenza di raggio RS = DE = 2rx − x 2 è AS = π ⋅ RS2 = π ⋅ (2rx − x 2 ) . 2 ( ) x 3 La somma delle aree è quindi S ( x ) = π ⋅ r − + π ⋅ 2rx − x 2 = π ⋅ − x 2 + rx + r 2 con 2 4 0 < x < 2r . Notiamo che la funzione S ( x ) è una parabola con concavità verso il basso che presenta il massimo nell’ascissa del vertice xV = − massima per xV = b r 2 =− = r ; quindi la somma delle due aree è 3 3 2a − 2 2 2 2 3 4 4 r e vale S r = π ⋅ − ⋅ r 2 + r ⋅ r + r 2 = πr 2 . 3 3 3 4 9 3 Alternativamente possiamo proseguire mediante derivazione: la derivata prima della funzione S ( x ) 2 3 è S ' ( x ) = π ⋅ − x + r per cui S ' ( x ) > 0 → x < r da cui deduciamo che S ( x ) è strettamente 3 2 3 2 2 crescente in 0, r e strettamente decrescente in r ,2r ; inoltre S ' ' ( x ) = − π < 0 per cui 2 3 3 x= 2 r è l’ascissa del massimo. 3 Quesito 4 − b − b 2 − 4ac − b + b 2 − 4ac Gli zeri dell’equazione ax + bx + c = 0 sono x1 = , x2 = ; la 2a 2a 2 derivata prima di f ( x ) = ax 2 + bx + c è f ' ( x ) = 2ax + b per cui 10 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ − b − b 2 − 4ac + b = − b 2 − 4ac f ' ( x1 ) = 2a 2a − b + b 2 − 4ac + b = + b 2 − 4ac f ' ( x 2 ) = 2a 2 a da cui deduciamo che f ' ( x1 ) + f ' (x 2 ) = 0 . Per dare un’interpretazione geometrica al risultato ottenuto riscriviamo la somma [ f ' (x1 ) + f ' ( x 2 )] : essa è pari a f ' ( x1 ) + f ' (x 2 ) = (2ax1 + b ) + (2ax 2 + b ) = 2a( x1 + x 2 ) + 2b e imponendo che sia nulla otteniamo ( x1 + x 2 ) = − b o equivalentemente a (x1 + x2 ) 2 =− b . La relazione appena ricavata ci 2a b dice che la semisomma delle soluzioni è pari a − che è l’ascissa del vertice; in altri termini gli 2a zeri della parabola sono simmetrici rispetto alla retta x = − b coincidente con l’asse di simmetria 2a della parabola. Quesito 5 b 1 è VM = f ( x )dx . Nel caso in esame b − a ∫a Il valor medio di una funzione f ( x ) in [a, b] e x ( x − 1) VM = ∫ dx ; x2 1 l’integrazione 2 applicando 2 e x ( x − 1) e x ( x − 1) 1 x x x VM = ∫ dx = − + ∫ ⋅ x⋅e + e − e 2 x x 1 1 x 1 2 2 ( per parti si ha )dx = e2 e2 e2 e 2 − 2e + ∫ e x dx = − + e 2 − e = −e = 2 1 2 2 2 2 =− Quesito 6 La base a della funzione potenza deve essere a > 0 ∧ a ≠ 1 . Imponendo il passaggio per i punti (1,4), (3,8) si ha: a = 2 a b +1 = 4 a b +1 = 4 a b +1 = 4 a b +1 = 4 a = 2 a = 2 → b +1 2 → → → → → in cui b +1 b +3 b +1 a = 8 a ⋅ a = 8 4 ⋅ a 2 = 8 a 2 = 2 = 2 b = 3 2 2 = 2 2 2 la soluzione a = − 2 è stata scartata in quanto non soddisfa la condizione a > 0 ∧ a ≠ 1 . Quesito 7 Consideriamo il tetraedro e l’ottaedro sottostanti: 11 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ Calcoliamo i due volumi. • Volume tetraedro L’altezza di ognuno dei 4 triangoli equilateri componenti è DK = l 3 ; ricordando che 2 l’ortocentro di un triangolo equilatero divide ognuna delle tre altezze in due parti di cui una doppia dell’altra si ha KH = 1 3 3 =l per cui l’altezza del tetraedro è pari a ⋅ l 3 2 6 2 2 3 3 6 − l =l DH = DK − KH = l ; 3 2 6 2 VT = • Ab ⋅ h = 3 2 l2 il volume è allora pari a 3 6 ⋅l 4 3 = l3 2 ; 3 12 Volume ottaedro Il volume dell’ottaedro può essere visto come la somma dei volumi delle due piramidi componenti. OH = In accordo con la figura soprastante si ha 2 2 l 3 2 , CH = l , CO = CH − OH = l per cui il volume di una delle due piramidi è 2 2 2 A ⋅h VP = b = 3 l2 ⋅l 3 2 2 = l3 2 per cui 6 il volume dell’ottaedro è VO = 2VP = l 3 2 che 3 corrisponde al quadruplo del volume del tetraedro. 12 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ Quesito 8 x t = 2 Le equazioni parametriche possono essere scritte come da cui deduciamo la curva 2 y = t2 +1 y= 2 2 x +1 2 = 8 ; l’equazione della retta tangente in (2,1) è y = m( x − 2) + 1 con m = y ' (2) ; x +4 2 la derivata prima della funzione y = 8 16 x è y' = − x +4 x2 + 4 ( 2 conclusione l’equazione della retta tangente è y = − ) 2 1 per cui m = y ' (2 ) = − ; in 2 1 (x − 2) + 1 = − x + 2 . 2 2 Quesito 9 Dimostrazione Ipotesi: ∃ finito il limite lim x → x0 f ( x) − f ( x 0 ) = f ' ( x0 ) x − x0 Tesi: lim f ( x) = f ( x0 ) x → x0 Scriviamo: f ( x) = f ( x0 ) + f ( x) − f ( x0 ) ( x − x0 ) x − x0 Segue: lim f ( x) = lim f ( x0 ) + lim x → x0 x → x0 x → x0 f ( x) − f ( x0 ) ( x − x0 ) = x − x0 f ( x) − f ( x0 ) = f ( x0 ) + lim ⋅ lim ( x − x 0 ) = x → x0 x → x0 x − x0 f ' ( x0 ) = f ( x0 ) + f ' (x0 ) ⋅ 0 = f ( x0 ) come volevasi dimostrare. Se la derivabilità in un punto x0 ne implica la continuità, non vale il viceversa. Basta prendere in x se x ≥ 0 considerazione la funzione f ( x ) = x = che risulta essere continua ma non derivabile − x se x < 0 in x = 0 in cui presenta un punto angoloso in quanto lim f ' ( x) = lim− (− 1) = −1 x→0 − x →0 x→0 + x →0 lim f ' ( x) = lim+ (1) = 1 13 Corso di ordinamento - Sessione suppletiva - a.s. 2009-2010 ______________________________________________________________________________ Quesito 10 A Consideriamo la figura a lato. I triangoli AHB ed AHC sono rettangoli in H. Applicando il teorema di Pitagora ad entrambi si ha: 2 2 2 2 2 2 AB = AH + BH AC = AH + HC B 2 2 ( 2 2 )( H 2 C 2 ) 2 2 Sottraendo membro a membro si ha: AB − AC = AH + BH − AH + HC = BH − HC che coincide con quanto volevamo dimostrare. 14