V I più frequenti tumori cerebrali del bambino
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V I più frequenti tumori cerebrali del bambino
P E D I AT R I A A cura di Cosimo L. Pisconti * I più frequenti tumori cerebrali del bambino V i sono almeno due buone ragioni per parlare dei tumori cerebrali primitivi del bambino: · essi costituiscono la più comune forma neoplastica, dopo le leucemie, e rappresentano la prima causa di morte nellambito dei tumori delletà evolutiva; la loro diagnosi precoce e laggredibilità chirurgica offrono oggi prospettive di guarigione e di sopravvivenza ben diverse che in passato. I tumori cerebrali del bambino differiscono da quelli delladulto per la maggiore incidenza (20-25% di tutti i tumori), per la prevalente localizzazione nella fossa cranica posteriore e per listologia. Sono rari i tumori metastatici mentre prevalgono quelli primitivi ed, in particolare, i medulloblastomi e gli ependimomi sotto i 5 anni e gli astrocitomi nelle età successive. In Italia vengono diagnosticati mediamente ogni anno 150 medulloblastomi e 20 ependimomi. I medulloblastomi (15-20% dei tumori endocranici primitivi) si accrescono rapidamente e sono maligni (facilmente metastatizzano al midollo spinale); gli astrocitomi (15-20%) e gli ependimomi (6-12%) sono prevalentemente benigni ma danno luogo ad identiche manifestazioni cliniche, conseguenti allipertensione endocranica e alla compressione del tessuto cerebrale circostante. Non è difficile sospettare la diagnosi purché non siano trascurati i sintomi denunciati dai genitori. Di solito, linizio della malattia è segnato dalla cefalea e dal vomito che possono comparire in modo insidioso ma sono tipicamente pugliasalute progressivi piuttosto che intermittenti. La cefalea può essere riferita in varia sede, senza alcun rapporto con la localizzazione del tumore. È più frequente ed intensa al mattino ma può, talora, svegliare il bambino durante il sonno; decresce verso la fine della giornata ma può essere accentuata dai cambiamenti di posizione, dalla tosse, dagli starnuti e dallesercizio fisico. Anche il vomito si osserva abitualmente al risveglio, a digiuno, è spesso a getto e non è accompagnato dalla nausea e dal senso di spossatezza tipici dei vomiti di origine gastrica. Non è raro però che, prima di pensare ad un tumore cerebrale, questi due sintomi vengano etichettati come emicrania o vomito acetonemico! Meno evidenti ma altrettanto precoci sono altri sintomi quali la variabilità dellumore e le modificazioni del carattere (disinteresse graduale verso i giochi, tendenza allisolamento, scarso rendimento scolastico, disattenzione, diminuzione della memoria, regressione psichica), gli atteggiamenti anomali del capo (inclinazione laterale), lo strabismo con diplopia (visione sdoppiata). Raramente lesordio della malattia si presenta con crisi convulsive. Nei primi 2 anni di vita, anche per tumori di grosse dimensioni, il quadro clinico appare più sfumato a causa della plasticità del cranio che riduce - trentaquattro - gennaio 2007 laumento della pressione endocranica: vanno ricercati laumento della circonferenza cranica e la diastasi delle suture mentre la cefalea può esprimersi con irritabilità, pianto continuo e lamentoso, crisi di apnea. Il sospetto clinico va completato dalla ricerca dei segni neurologici focali che sono lespressione tardiva della localizzazione del tumore (disturbi dellequilibrio e della coordinazione, incertezza nellafferrare gli oggetti, nistagmo, alterazioni del tono muscolare, paresi, afasia). Lesame del fundus oculi può rivelare il papilledema, segno importante di ipertensione endocranica anche se non patognomonico di tumore cerebrale. La risonanza magnetica nucleare con mezzo di contrasto ha ormai soppiantato la TC e rappresenta il gold standard per la diagnosi poiché consente di definire sede esatta, forma, e dimensioni del tumore nonché leventuale disseminazione spinale. Limpiego di strategie terapeutiche multidisciplinari e lutilizzo di protocolli condivisi dai principali centri di oncologia pediatrica hanno, negli ultimi anni, aumentato sensibilmente le possibilità di sopravvivenza. La terapia è innanzitutto chirurgica e deve comprendere la biopsia (per la diagnosi istologica definitiva) e la rimozione più completa CITTA' DI LECCE HOSPITAL Direttore Sanitario: Prof. Giuseppe Martines Autorizzata dalla Regione Puglia con Det. Dir. n. 6 del 01/02/99 73100 Lecce Via Provinciale per Arnesano, Km 4 tel. 0832/229111 fax 0832/229819 www.gruppovillamaria.it Sede Legale: Piazza Trisi, 16 48022 Lugo (RA) Tel. 0545/909711 fax 0545/27510 ANTHEA HOSPITAL Gruppo Villa Maria Direttore Sanitario: Dott. 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È auspicabile che nel prossimo futuro i progressi della biologia molecolare aiutino a definire meglio leziopatogenesi dei tumori endocranici migliorando ulteriormente le prospettive prognostiche e consentendo di attuare una prevenzione mirata ed efficace, attualmente non ancora possibile. * Dirigente Medico I livello - U.O. di Pediatria-Neonatologia del P.O. di Putignano AUSL BA/5 pugliasalute - trentacinque - gennaio 2007