Vita da IAS No 14.pmd
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Vita da IAS No 14.pmd
L’ospite: Christa Rigozzi Miss Svizzera 2006 11 giugno 2010 Vita da IAS No 14 Chi siamo Attualità Il nuovo programma SEDEX Intervista DoppIAS con le vittime „Titty“ e le iene „Silvestro“ il settore amministrativo dell’UAI L’angolino cinefilo Il piccolo Nicolas e i suoi genitori L’angolino del lettore La vita ridotta all’osso di Leo Hickman Peccati di gola Il pesce e molto altro ancora … 1 editoriale Perché lavorare all’IAS dovrebbe essere diverso che lavorare in qualsiasi altro posto del settore pubblico o privato? E’ una domanda che ci si dovrebbe porre, perché lavorare qui in realtà è un po’ particolare. Non per gli stipendi, non per le condizioni di lavoro in se, o per eventuali o presunti privilegi come afferma sistematicamente qualche movimento populista. Piuttosto proprio per il settore nel quale siamo immersi. La socialità. La stragrande maggioranza di noi è impiegata in un settore per il quale non ha ottenuto un diploma ad-hoc, come ad esempio una formazione di assistente sociale, ma siamo funzionari chiamati spesso a far fronte a problemi che in alcuni casi spetterebbero a specialisti. La nostra utenza, un po’ in tutti i settori del nostro istituto, non può mai essere considerata un semplice numero, ma una persona, con tutte le sfaccettature che ciò può comportare. Ma come se ciò non bastasse, dall’esterno, vi è una crescente pressione sul nostro operato. Vi è infatti una crescente denuncia di veri o presunti abusi, che anima ormai da anni il dibattito politico sia sul piano locale sia su quello nazionale. Per un collaboratore, presso qualsiasi servizio, diventa difficile fare astrazione da questi cliché che sistematicamente vengono presentati in maniera strumentale e semplicistica. Ma una delle caratteristiche di un collaboratore, che intende svolgere al meglio il proprio mestiere all’interno di un’istituzione come la nostra, è quella di riuscire a trasformare queste pressioni in una maggiore attenzione nello svolgimento delle proprie mansioni e non in una valutazione arbitraria, basata su preconcetti veicolati dai media o dai politici. Questo non significa essere naif, o stolti, ma significa semplicemente lavorare con la mente libera, convinti di un principio fondamentale: che sia forse meglio, in caso di dubbio, versare una prestazione a torto che lasciare una famiglia sul lastrico. Questa si chiama coscienza, e presso un collaboratore IAS deve essere più forte di qualsiasi pregiudizio. Ecco perché lavorare presso di noi è particolare. Ronnie 2 l’ospite Intervista alla Miss Svizzera 2006 Christa Rigozzi La nostra ospite di questo numero è la Miss Svizzera 2006 Christa Rigozzi, Ticinese di Monte Carasso. L’abbiamo incontrata ed intervistata qui da noi, all’IAS. Tre aggettivi per definirti? Mi definirei„spontanea“,„naturale“ e con tanta voglia di fare. Un grazie di cuore a Christa per aver accettato subito, con piacere e grande disponibilità, il nostro invito; grazie per il tempo che ci ha regalato, e sappiamo che ne ha pochissimo a disposizione. Segni particolari? Ho un tatuaggio a caratteri giapponesi sulla schiena, tre stelle sulla caviglia ed una corona con scritto 2006 sulla nuca. Divento debole nei negozi di scarpe … come d’altronde la maggior parte delle donne, credo! Privato Prima di colazione è vero che bevi sempre un bicchiere d’acqua? Effettivamente, appena sveglia, bevo un bicchierone d’acqua e poi un caffè. Considerato che hai girato il mondo, dove ti piacerebbe vivere e perché? Girando il mondo ho visto dei posti fantastici. Gli Stati Uniti mi piacciono in modo particolare. Per vivere però non rinuncerei mai al Ticino. Da noi si sta veramente bene e questo non va sottovalutato. Proprio viaggiando molto, me ne sono accorta. Che importanza ha per te il Ticino? Essendo nata a Monte Carasso, per me il Ticino è molto importante. D’altronde è qui che ho le mie radici e le mie amicizie più importanti. Quando sei nata? Sono nata in Ticino il 2 maggio 1983 sotto il segno del Toro. Dove abiti? Da circa un mese sono rientrata a vivere in Ticino, a Monte Carasso, con il mio ragazzo. A Zurigo ho però sempre ancora un appartamento. 3 Film preferito? „La vita è Bella“ di Benigni, „American History X“ di Kaye, e tanti altri. Adoro i film e, se posso, vado al cinema. Il tuo motto? „non mollare mai“ … e non c’entra nulla con il calcio. Ho tanti obiettivi e tanti sogni e cerco sempre di andare avanti senza scoraggiarmi e senza fermarmi davanti al primo ostacolo. Professione Hobby o interessi particolari? Leggere, uscire con gli amici, nuotare, andare in bicicletta e viaggiare. Non avendo più molto tempo la pratica dello sport è diminuita un po’ … ;o) Cosa pensi colpisca di te un uomo? Credo che bisognerebbe chiederlo agli uomini! Ad ogni modo credo di essere abbastanza estroversa e spontanea, cerco sempre l’interazione con la gente. Forse è questo che mi rende interessante. A questo proposito il riscontro sul mio sito E con l’amore come la mettiamo? Da 11 anni sto con il mio ragazzo Giovanni Marchese. Stiamo bene assieme sin da quando siamo piccoli … credo di poter dire che ci siamo trovati! Sono vere le notizie sul vostro prossimo matrimonio? Sì. Non vogliamo ancora svelare la data perché desideriamo una cerimonia intima con i familiari e pochi amici. La qualità che più apprezzi in un uomo? La sincerità ed il rispetto verso la donna, il feeling ed il fatto che mi faccia ridere! Sogni un matrimonio tradizionale, chiesa e abito bianco oppure qualcosa di più moderno o addirittura originale? Un matrimonio tradizionale come si sogna da bambini, con l’abito bianco. Anche se è vero che in passato avevo pensato a qualcosa di più stravagante come una cerimonia alle Hawaii. L’ultimo libro che hai letto? Ora sto leggendo la „Fiammiferaia di Kabul“; l’ultimo libro che ho letto s’intitolava„On the Road“ di Jack Kerouac. L’anno scorso ho percorso la mitica Route 66, per questo mi sono interessata a questo romanzo. internet e nel mio blog è molto interessante. Il fatto che sia riuscita a mantenere i piedi per terra nonostante la mia nomina a Miss svizzera 2006 ha certamente contribuito. Sono convinta che montarsi la testa è sbagliato! Cosa ti ha spinto a partecipare al concorso di Miss Svizzera? Avevo 23 anni e quindi ero già relativamente „vecchiotta“. L’età mi ha comunque dato l’esperienza di cui avevo bisogno. Ho preso una pausa dagli studi e mi sono iscritta al concorso senza immaginare il successo finale. È andata bene e ne sono felice. Consideri la carriera di testimonial e presentatrice come una professione vera e propria? Certamente sì. Ogni giorno sono estremamente impegnata con eventi pubblicitari; per fare tutto al meglio devo organizzarmi di conseguenza. Non sono una fotomodella che sfila sulle passerelle, bensì una presentatrice di eventi. È in questo senso che il mio impegno va considerato una professione. Tramite il titolo di „Miss Svizzera“ si ottengono prestigiosi contratti. Per poter continuare bisogna poi però attivarsi e lavorare per costruire quell’immagine che servirà per diventare appunto testimonial e presentatrice. Che consigli puoi dare alle ragazze che sognano di fare il tuo lavoro? Alle ragazze posso consigliare di rimanere se stesse, senza cadere in un ruolo che non riescono poi più ad interpretare. Un’immagine di facciata verrà, prima o poi, a cadere e le persone ad essa interessate scompariranno. Agli svizzeri piacciono le persone semplici, con i piedi per terra. Non bisogna quindi solo pensare a diventare „Miss“, piuttosto invece sfruttare l’occasione, per poi poter vivere un’avventura unica, che richiede però un’immensa preparazione ed un’enorme organizzazione. Io ho un giorno libero ogni tre settimane e la mia valigia è sempre pronta per viaggiare. Ripeto, è un lavoro duro e impegnativo. A quelli che pensano „Miss=ragazza con poco cervello“ cosa rispondi? A questi non rispondo nulla! Purtroppo ci sono spesso in giro degli stereotipi falsi, che però non mi concernono. È una professione bella ma complessa, per ottimizzare il mio tempo ho addirittura un manager. Senza di lui non sarebbe possibile organizzare tutti i miei impegni. Il manager mi aiuta a valutare le„offerte“, ne parliamo, ma la decisione finale la prendo io. Ci vuole pertanto un grande spirito d’indipendenza. Per farvi un esempio, essendo amante del caffè ho deciso di accettare l’incarico di fare pubblicità per una marca di caffè; ho invece rifiutato la pubblicità per una marca di birra benché il contratto fosse finanziariamente interessante. È una questione di coerenza … se facessi 4 qualcosa in cui non credo, perderei in credibilità ! Come giudichi, sinceramente, il mondo che frequenti? Ci vuole un carattere molto forte. Il sentirmi alle spalle la solidità della mia famiglia e del mio ragazzo mi aiuta molto in questo. È facile conciliare la vita di tutti i giorni con la tua attività? Diciamo che riesco ancora a divertirmi. Nella carriera come miss, quale è la cosa più divertente che ti sia successa? Una volta mi trovavo in Sudafrica per una sessione di fotografie quando, durante il viaggio per raggiungere l’aeroporto, in mezzo al deserto, il taxi sgangherato, su cui mi trovavo con un autista che non parlava una parola d’inglese, si è fermato. In mezzo al fumo che usciva dal motore, cercavo di trovare„campo“ per telefonare ed evitare che l’aereo partisse senza di me. L’autista, ad ogni modo, mi diceva sempre„no problem!“. Pensandoci ora mi viene da sorridere … quando ero laggiù un po’ meno … ;o). Hai già avuto problemi con i „paparazzi“ o con i media più in generale? Su di me i media non hanno mai scritto o detto qualcosa di male. Con i media sono sempre stata onesta rispondendo alle domande che mi ponevano. È come una simbiosi, se una parte infrange la fiducia dell’altro, i rapporti si incrinano a svantaggio di entrambi. Non è quindi nell’interesse di nessuno creare problemi. Sino ad ora, fortunatamente, non ho mai avuto problemi. Quale è il sogno o il desiderio più grande che hai come testimonial e presentatrice? Di sogni alla mia età ne ho tanti. Mi piacerebbe comunque scrivere un libro e realizzare diversi progetti anche di carattere umanitario. Per esempio, tra poco dovrei partire per il Pakistan. Nella vita, hai sempre voluto fare la Miss? No. All’inizio volevo fare la detective. Per questo, oltre allo studio della scienza della L’Istituto delle Assicurazioni Sociali Hai già sentito parlare di IAS? Sì. Di prestazioni sociali, nella nostra società, si parla molto; inoltre, ogni volta che vengo a Bellinzona, vedo l’insegna del vostro palazzo che me le ricorda. Secondo te, le prestazioni sociali sono importanti? Sono molto importanti. Credo che le prestazioni sociali che abbiamo in Svizzera ci differenzino dagli altri paesi. Verresti a lavorare per l’IAS? Il lavoro che svolgete all’IAS non rientra nei miei interessi anche perché le mie conoscenze non lo permetterebbero. Per il sociale faccio comunque molte altre cose e credo, quindi, che il mio lavoro sia complementare al vostro. Oltretutto io mi occupo di progetti internazionali, che all’IAS non potrei più portare avanti e ciò mi dispiacerebbe. comunicazione, ho anche studiato criminologia e diritto penale all’università di Berna. Il lavoro di oggi è stato un puro caso. Per il futuro ho a casa, ad ogni modo, un „cassetto“ con diversi progetti. Spesso ne prendo uno solo e lo porto avanti fino a quando è possibile. Quando il risultato finale non sarà più soddisfacente, allora vorrà dire che è giunto il momento di cambiare. Ti interesserebbe la recitazione? A questa domanda rispondo sempre di no in quanto„sono troppo vera per poter recitare“. Oltretutto, per poter recitare, bisogna prima studiare ed investire molto tempo in quello che è un vero e proprio lavoro. Per il momento la recitazione non m’interessa. Recitare, tanto per recitare, non è nel mio stile. Cosa cambieresti nel nostro sistema di sicurezza sociale? Dare una risposta a questa domanda è molto difficile e ciò anche perché il tema è molto vasto e complesso. In generale, il sistema di sicurezza sociale che abbiamo in Svizzera credo che vada molto bene. Per finire Da sola su un’isola deserta chi ti porteresti? Io non cercherei nessuno da portare con me. Rinuncerei alla vacanza per lasciare ad altri la possibilità di andarci … ;o) 5 A cena con…? Certamente con lady Diana. Anche se ci sono comunque molte altre persone con cui vorrei aver un colloquio.Fare una scelta è sempre molto difficile. Quale è il tuo segreto? Rimanere sempre se stessi senza voler comunicare un messaggio che, con il tempo, potrebbe diventare artificiale, quindi insostenibile! 6 Nello scorso numero vi parlai, anche con una punta di critica ironia soggettiva, come mi è stato fatto notare da qualcuno, di come cambiamento e trasformazione siano ormai divenuti una realtà, con la quale ci si deve confrontare, giornalmente e sempre più frequentemente, nella nostra vita, sia privata sia professionale. Essa è stata pensata per essere utilizzata unicamente da organizzazioni, o persone giuridiche, ne sono quindi escluse le persone fisiche. attualità SEDEX - Novità e prospettive per i nostri processi lavorativi di informazioni con altri uffici o organizzazioni amministrative. Informazioni più dettagliate, anche in lingua francese: – su „eAHV/IV-eAVS/AI“ in genere: http://www.eahv-iv.ch – sui progetti DA/ED in corso: http://www.eahv-iv.ch/ index.php?id=58&L=0 Nell’elencare e descrivere tutto quanto abbiamo dovuto affrontare in IAS, nel corso degli ultimi due anni circa, citai e chiarii molto brevemente anche il concetto „SEDEX“. Per riassumere brevemente vi sintetizzerò ora le peculiarità principali del SEDEX e dei progetti DA/ED. Ne parlai in modo assai sintetico perché rappresentava per noi una novità assoluta, quindi ancora sconosciuta; a livello federale, invece, già da inizio 2008, questa piattaforma sicura per lo scambio elettronico dei dati costituisce, per alcune amministrazioni federali, uno strumento di lavoro consolidato. Come rappresenta il nome, SEDEX – Secure Data Exchange – è una piattaforma per lo scambio elettronico di informazioni, che si pone quale obiettivo primario la SICUREZZA, intesa come: – Integrità: i dati non possono essere alterati nel corso della trasmissione – Documentabilità: ogni trasmissione è documentata e protocollata, sia in partenza che in arrivo – Riservatezza: i dati sono cifrati e protetti tramite tecniche raffinatissime – Autentificazione: ogni utilizzatore è autenticato e identificabile univocamente Questa infrastruttura tecnica è stata inizializzata e messa in piedi per l’Ufficio Federale di Statistica ed è poi stata scelta, da diverse altre unità amministrative, quale strumento per lo scambio elettronico delle informazioni ( vedi schema qui sotto, purtroppo e me ne scuso, in Tedesco). SEDEX Dal 1° aprile 2010 è diventato ufficialmente, ma per ragioni pratiche ancora piuttosto teoricamente, strumento di lavoro obbligatorio anche per le Casse AVS e gli Uffici AI. In questo ambito il gruppo di lavoro „eAHV/IV-eAVS/AI“ ha messo in piedi diversi progetti, così detti DA (Datenaustausch)/ED (Échange de donnée), volti a regolamentare e standardizzare l’utilizzo di questa piattaforma, per tutti i processi lavorativi AVS/AI, che presuppongono uno scambio Visualizzazione sM-CLIENT 7 – Integrabilità: il processo di invio e ricezione delle informazioni è integrabile in altri sistemi. Esso può essere utilizzato in due modi: 1. quale così detto sM-Client, vale a dire un posto di lavoro elettronico, strutturato come una casella postale (vedi immagine sottostante) di tipo „Outlook“, su base Web, che consente le seguenti operazioni: – Ripresa di dati per una trasmissione d’informazioni – Invio e ricezione di pacchetti d’informazioni strutturati o sotto forma di documenti .pdf – Visualizzazione d’informazioni e documenti ricevuti. 2. integrandolo con altri sistemi o applicativi, come nel nostro caso è stato fatto con ELAR e come si prevederà di fare in futuro con altri applicativi tipo contributi, AI, ecc. Progetti DA/ED Sono stati inizializzati e portati avanti dall’organizzazione „eAHV/IV-eAVS/AI“, costituita da Casse AVS e Uffici AI, per Delibere, motivazioni e decisioni rendite regolamentare e standardizzare l’utilizzo di SEDEX, per tutti i processi lavorativi AVS/AI, che presuppongono uno scambio di informazioni tra le casse e gli uffici stessi, e/o con altre organizzazioni amministrative. Cosa è stato fatto finora: a) Analisi e definizione dei processi lavorativi e dei generi di trasmissione dati potenzialmente coinvolti: – Tra Casse AVS e Uffici AI: 33 processi di lavoro – Tra Uffici AI e altre unità amministrative: 74 processi di lavoro con Comuni, Tribunali, UFAS, Ospedali, Cliniche, Medici, ecc. – Tra Casse AVS e altre unità amministrative: 23 processi di lavoro con Uffici Tassazione, altre Casse, ecc. b) Standardizzazione, specificazione e pianificazione delle seguenti trasmissioni di dati: – Notifica delibere, motivazioni e decisioni di Rendite AI/AGI/IGAI: dal 1° aprile 2010 tutte le Casse AVS e gli Uffici AI devono essere in grado di ricevere questi tipi di trasmissione; vedi schema qui sotto – Notifica mutazioni agli affiliati: questa trasmissione di informazioni tra Casse AVS è stata specificata e standardizzata ma non ancora pianificata nel tempo SEDEX integrato in ELAR 8 – Notifica tassazioni: questa trasmissione di informazioni tra Casse AVS e Uffici Tassazione è stata specificata e standardizzata; l’inizio della produzione è previsto per il 1° gennaio 2011. Cosa si prevede per il futuro: – Fase 1: standardizzazione, specificazione e pianificazione di tutte le trasmissioni di informazioni tra Casse AVS, Uffici AI e SVA/SVU/IAS – Fase 2: standardizzazione, specificazione e pianificazione di tutte le trasmissioni di informazioni con altri partner, quali Tribunali, Comuni, Ospedali, ecc. – Eventualmente : definizione di altri generi di trasmissione, in ambiti quali, per esempio, il RIS (Registro delle imprese e degli stabilimenti), Revisione dei D.L., Registro centrale degli AF, ecc. Situazione IAS Dal 1° aprile è disponibile, soprattutto per il Servizio Rendite, la nuova versione ELAR 6.01, integrata appunto con il sistema SEDEX e che consente di ricevere e trasmettere informazioni e documenti, con gli Uffici AI, per quanto concerne delibere, motivazioni e decisioni di Rendite AI/AGI. Di fatto queste funzionalità non sono ancora utilizzate produttivamente in quanto l’applicativo GILAI del nostro Ufficio AI non è ancora pronto per la trasmissione e la ricezione via SEDEX. Qui sotto, quale esempio, trovate due mascherine relative al processo di invio delle decisioni di rendita all’Ufficio AI. informazioni è nullo. È comunque tenuto costantemente sotto controllo dal Servizio Informatica; dal momento in cui inizieranno ad entrare regolarmente notifiche di dati o documenti, il sM-Client sarà presumibilmente messo a disposizione dei servizi coinvolti. Per quanto concerne, infine, la notifica tassazioni, sono in corso i primi lavori di analisi della problematica alfine di implementare nell’applicativo dei contributi, entro il 1° gennaio 2011, l’interfaccia di comunicazione colla piattaforma SEDEX. Emanuele Dal 1° aprile è disponibile il sM-Client per un’eventuale ricezione/spedizione manuale di informazioni via SEDEX; anche in questo caso, attualmente, il traffico di SEDEX integrato in ELAR 9 chi siamo Settore amministrativo dell’UAI Dal 10 di maggio 2010 una parte dell’Ufficio assicurazione invalidità se n’è andata dal Business Center, ormai troppo piccino per poter continuare ad accogliere tutto l’ufficio. A raccogliere armi e bagagli sono stati i servizi amministrativi dell’ufficio assicurazione invalidità, che si sono trasferiti nello stabile Helvetia (ex Patria) in zona Portone, sempre qui a Bellinzona. Il trasferimento si è reso possibile anche e soprattutto per la crescente informatizzazione del lavoro presso l’UAI. In effetti già da maggio dello scorso anno si è deciso di scansire tutta la posta in entrata, ed ad un anno di distanza si è praticamente raggiunto l’obbiettivo di lavorare senza più alcun incarto cartaceo. Gran parte del merito per questa situazione va dato all’impegno dei servizi amministrativi dell’UAI che giornalmente, dall’entrata della posta alle 7.30 del mattino, si occupano della sua apertura, della preparazione della stessa per la scansione Rosa Lombardo Randazzo, Silvana Carnovali, Meta Bacchini, Patrizia Tamagni e dell’apposizione del nuovo numero di sicurezza sociale su ogni documento. Un’altra squadra composta da cinque persone si occupa poi della scansione vera e propria dei documenti, che raggiungeranno poi i vari collaboratori dell’Ufficio assicurazione invalidità, direttamente tramite l’applicativo informatico. Accanto a queste due squadre vi è un terzo team, che si occupa invece di preavvisare le fatture dell’Ufficio AI, prima di trasmetterle poi alla Cassa Svizzera di Ginevra per l’effettivo pagamento. Inoltre lavorano in questo settore: Loretta Burch, Gisella Lanini-Cavalli, Patrizia Trelanche Ronnie Anna Carenini, Fiorenza Ticozzi, Nicola Gerace, Luana Taminelli 10 Luana Taminelli bre ttem e s :1 IAS 8 199 Lua Musica: di tutto un po', dipende dal momento e dal luogo roller Cosa mi piace di più nel mio lavoro: che bene o male mi posso gestire come preferisco. All’IA S cucinati dalla mia mamma… Nicola Gerace dal: april e 20 01 iace: mi p o r e o lib mici emp Nel t con gli a E MUSICA NAPOLETANA 11 Anna Carenini Joy uffic ma pe io " r Care i colleg h nain ssss i di ssss s" non mmm te… m m : n S dal tame All'IA ordo esat penso… i c mi ri no 6 ann saran Cosa mi mio piace di lavo ro: t più nel utto ita: prefer Musica tto... di tu Fiorenza Ticozzi Patrizia Trelanche All'I AS d al: 2 001 ? Patty : referito Piatto p pasta 09 l: 20 a d AS All'I Andrea Vitali giare viag Musica preferit a: tutti i g eneri Se fossi un anim ale sarei: non so se. lle co e d à it ivers e la d c ia p Mi 12 Gisella Lanini-Cavalli All'I AS dal: 1. a prile A rito: e prefe stagion o t t a l l Pia e za d nden dipe 198 8 Musica preferita: tutti i generi Meta Bacchini viagg iare 9 .06.200 dal: 15 S A 'I ll A Patrizia Tamagni All'IAS d al: ottob re 2001 Cosa mi piace di più nel mio lavoro: tra scansione e indicizzazione dei documenti non è che si può definire cosa piace di più nuo to piatti on ho vere n : o rit èa prefe ante Piatto i l'import angiare m rit rne. prefe lcosa da on ca n e t qua en ribilm prefe 13 Rosa Lombardo Randazzo con molto, molto Grana Padano sopra Geronimo Stilton con i miei bambini la sera nel lettone! Mi piace per la sua maestosità in cielo. Nel lavoro non ho una preferenza se devo pre e ferire qualc qualcosa è osa, quel la simpatia che trovo n ei miei colleg hi. e i piac o m o r e ss po lib are a spa m e t l Ne and lia. are o famig cucin n la mia co Silvana Carnovali All'IAS dal:g iugno 2001 Nel tempo libero mi piace: praticare sport e passeggiare all'aria aperta sica mi ggera alla clas le lla da a: it e generi Musica prefer e varie forme su lle ne a ic piace la mus 14 ottobre chi viene aprile Candido Gobbi (Servizi centrali) marzo Teseo Greco (Servizi centrali) Dragoslava Jovic Marinkovic (Ufficio contributi) chi va maggio Stella Ungaro (Ufficio prestazioni) Valentina Zoppi (UAI) Febbraio 2010 Luigi Mascaro (Ufficio delle prestazioni – Servizio assegni famigliari) Marzo 2010 Bruno Cereghetti - Pensionamento (Capo Ufficio - Ufficio dell’assicurazione malattia) Nathalie Delmenico Cupolo (Ufficio dell’assicurazione invalidità – Servizio integrazione professionale) Fiorenzo Scettrini (Ufficio delle prestazioni – Servizio assegni famigliari) Ryan Vannin (Ufficio dell’assicurazione invalidità – Servizio integrazione professionale) Aprile 2010 Paolo Marchi (Ufficio dell’assicurazione invalidità - Servizio giuridico) 15 eventi Ricorrenze Aprile 2010 Giorgio Mossi, del Servizio Logistica, ha festeggiato i 20 anni di servizio Maggio 2010 Clarita Carbonetti, del Servizio Prestazioni Complementari, ha festeggiato i 35 anni di servizio Congratulazioni ! Palco ai Giovani Nei giorni 21, 22 e 23 maggio in piazza Manzoni a Lugano si è tenuta la nota manifestazione “Palco ai Giovani”, festival musicale per i giovani, che è arrivato quest’anno alla 17.ma edizione. L’edizione 2010, che ha attirato qualcosa come ca. 18’000 spettatori, è stata vinta dal gruppo dei Blackout, del quale fa parte la nostra collega Maura Clerici dei servizi centrali. Complimenti Maura, un gran successo! spazio aperto “L’estate ha finalmente fatto la sua comparsa con sole e caldo, che tutti noi ovviamente apprezziamo e aspettavamo con impazienza; essi possono però anche essere, in determinate situazioni, fastidiosi. In questo senso va la richiesta sottostante, arrivata alla nostra redazione. La giriamo, come sempre, anche alla Direzione”. Ciao a tutti, avevo un quesito da esporre: siamo in estate, fa caldo, non capisco perché le ragazze possono mettere i pantaloncini ¾ e le gonne, mentre noi maschi dobbiamo tenere sempre i pantaloni. Grazie per l’ascolto, Ben. La direzione risponde: “Cosa ne pensate voi? La discussione è aperta, scriveteci!” Questa rubrica è riservata a voi, per esprimere le vostre opinioni su un tema che vi sta a cuore oppure per condividere delle idee che avete sul vostro lavoro o in generale sull’IAS. Inviate i vostri contributi a [email protected]. 16 Cena annuale dell’AI Lo scorso 7 maggio ha avuto luogo la cena annuale dell’UAI. Il clou: ambiente armonioso, un ricco buffet, musica allegra e danzatrici/tori scatenati. Serata-nottata-stranociada ben riuscita, con…forse colazione al Büfé de la stazion?…mah… 17 l’angolino Fare figli distrugge l’ambiente! Allevare i vermi in giardino potrebbe invece salvare il pianeta! Giornalista ed editorialista del tabloid inglese„The Sun“, Leo Hickman ha accettato la sfida di provare a vivere un anno intero con il minor impatto ambientale possibile. Per far ciò si avvale del supporto di tre„consulenti etici“ che ficcando il naso in ogni angolo della sua vita familiare, gli snocciolano una serie di consigli su come ridurre al massimo gli sprechi. Questi tre guru dell’ambientalismo„made in UK“ si prodigano in una serie pressoché infinita di osservazioni, alcune delle quali davvero estreme. Altri consigli appaiono invece banali e facilmente applicabili con un po’ di buona volontà. Viene passata in rassegna ogni fase della giornata: dal consumo energetico, allo smaltimento dei rifiuti. L’autore scopre così che in moltissime sue abitudini quotidiane aveva un comportamento irresponsabile rispetto al pianeta. Leo si da la pena di seguire il suo sacco dell’immondizia fino alla sua distruzione e scopre così quanto sia lungo il suo cammino e cosa comporta gettare via alla rinfusa i rifiuti. E poi vi è la spesa, momento determinante e decisivo. L’uva mangiata in marzo proviene sicuramente dall’altro capo del mondo e il suo trasporto fino in Europa comporta un carico ambientale davvero spaventoso. Leo coglie l’importanza di alimentarsi con cibi di stagione, provenienti dalla sua zona, installa un lombricaio in giardino per smaltire i rifiuti vegetali, fa docce più corte, lava i bagni con un po’ di acqua e aceto ed utilizza per la sua figlioletta pannolini lavabili. del lettore La vita ridotta all’osso di Leo Hickman senza mai eccedere in esagerazioni o estremismi. Si prodiga ad applicare quei consigli che possono portare dei benefici, senza troppi sacrifici. Vaglia, anche attraverso un blog in rete, i consigli e le esperienze di altre persone impegnate anch’esse alla ricerca di un minor impatto ambientale. Segue il suo personalissimo cammino, che spesso può portare anche a degli attriti famigliari (come quando propone ad esempio alla moglie di acquistare degli assorbenti igienici lavabili). Un libro scritto bene, mai noioso, a tratti esilarante e ricco di spunti di riflessione interessanti. Una sorta di diario che il giornalista britannico fa proseguire in maniera molto fluida ed evocativa. Un ottimo libro per chi vuole capire quanto si possa ridurre l’impatto ambientale attraverso semplicemente uno stile di vita più consapevole e dei comportamenti più accorti. A tale proposito segnalo il seguente link, disponibile purtroppo solo in inglese e francese, per misurare il proprio impatto ambientale rispetto al nostro stile di vita: http://www.myfootprint.org/ Ronnie Il giornalista britannico in questo suo percorso alla ricerca di un maggiore rispetto per l’ambiente si muove con disinvoltura, 18 l’angolino del cinefilo Il piccolo Nicolas e i suoi genitori,un film di Laurent Tirard Presentato nelle nostre sale con il titolo„Il piccolo Nicolas e i suoi genitori“, è un film di Laurent Tirard tratto dai racconti di René Goscinny (autore) e Jean-Jacques Sempé (illustratore) e racconta le avventure di questo bambino che, confrontato con le cose della vita, ne fornisce una sua personale interpretazione, dando luogo a situazioni più che divertenti. Il personaggio di Nicolas, nato da alcune strisce umoristiche pubblicate su riviste, ha in seguito intrapreso la strada della letteratura ed ora cinematografica. Non essendo ambientato ai giorni nostri, questi bambini non passano il loro tempo libero davanti alla televisione ma si ritrovano a giocare per strada, combinando, il più delle volte senza volerlo, un sacco di guai. Quale corollario alle loro disavventure, vi sono poi il rude bidello (sempre pronto ad inventare lunghe frasi da ricopiare per castigo), la maestrina (che sembra riconoscere il buon cuore dei propri allievi e resta quindi indulgente riguardo allo scarso rendimento scolastico), il direttore e la terrificante supplente (per la quale nemmeno l’odioso Agnan risulta essere sufficientemente preparato). molto amati, come dimostra la realizzazione di quest’ultimo film. Nicolas, il piccolo protagonista, è un bambino di otto anni che vive in Francia con i suoi genitori. Sua mamma è interpretata da Valérie Lemercier (nota al grande pubblico anche per il suo doppio ruolo nel film„I Visitatori“, accanto a Jean Reno) e suo papà dall’attore Kad Merad (divenuto famoso alle nostre latitudini grazie al recente film di successo Giù al nord). Per chi non lo sapesse, Goscinny (14 agosto 1926 – 5 novembre 1977) è stato uno dei più importanti autori di fumetti e grande umorista francese. È soprattutto celebre per aver creato (con il disegnatore Albert Uderzo) il personaggio di Asterix (parodia degli antenati francesi, i Galli) e per avere sceneggiato e portato al successo con la propria genialità comica il personaggio di Lucky Luke (caricatura del genere western). L’autore, che riteneva il fare ridere il suo mestiere e la sua vita, muore a Parigi all’età di soli 51 anni, ma i suoi personaggi continuano ad essere Clotaire (il somaro che riesce persino ad addormentarsi sul banco), Eudes (il„duro“ della classe che racconta di riuscire a farsi firmare la deludente pagella dai genitori semplicemente guardandoli fissi negli occhi), Geoffroy (il ricco „figlio di papà“ che però è accompagnato in classe dal maggiordomo), ed Agnan (il secchione che ama fare la spia ed essere il cocco della maestra). Se il contesto famigliare mette ironicamente in evidenza vizi e virtù della piccola borghesia anni Cinquanta (sono divertenti i goffi tentativi dei genitori di ingraziarsi il capo del padre per ottenere un aumento), è però il mondo scolastico a fornire i migliori spunti umoristici per dare vita al lavoro di Goscinny. Gli amici di Nicolas, sebbene rappresentino degli stereotipi, non possono non ricordarci i compagni che tutti abbiamo avuto a scuola: Alceste (il simpatico grassottello che adora abbuffarsi ad ogni occasione), Rufus (che trasforma ogni idea in un grande pasticcio), Caratteristica fondamentale dell’opera di Goscinny, particolarità che il film ha cercato di mantenere, è il fornire il punto di vista di Nicolas e dei suoi amici e quindi l’interpretazione data dai bambini ai fatti quotidiani. La psicologia infantile, con tutte le ingenuità del caso, è analizzata con intelligenza e maturità così che„Il piccolo Nicolas e i suoi genitori“ non va considerato solo come un film per bambini ed anzi il mondo riproposto da Tirard sembra volere piuttosto fare sorridere gli adulti di oggi sull’infanzia di ieri. La trama in breve. Joachim è triste ed arrabbiato. I suoi genitori hanno avuto un fratellino che trova insopportabile. Dopo 19 essersi lamentato con i compagni di classe della faccenda, spiegando di avere individuato i sintomi della tragedia nelle sospette carinerie di suo papà verso la mamma, Joachim sparisce misteriosamente. Considerato come all’interno della classe si vociferi del suo probabile abbandono nel bosco per essere sostituito dal fratellino, possiamo immaginare i timori di Nicolas quando vede il padre adottare insolite attenzioni verso la madre, quali portare fuori la spazzatura…: che sia il suo turno di essere lasciato solo nella foresta? Cercando di correre ai ripari, con la propria „banda“ di amici Nicolas tenta a più riprese di farsi amare dai genitori (che in realtà non aspettano nessun altro bambino e mai hanno smesso di volergli bene). Dati i continui fallimenti, che anzi procurano solo castighi, il gruppo decide una soluzione estrema: contattare un malavitoso che rapisca il nascituro. per la stesura di un tema in classe, nelle ultime immagini sembra cogliere l’ironia delle vicende vissute, dichiarando di volere da grande fare ridere la gente. Il personaggio pare così omaggiare il proprio autore, in un postumo saluto. Breve critica. I racconti di Le Petit Nicolas sono da quasi mezzo secolo un fenomeno editoriale in gran parte dell’Europa e negli Stati Uniti. Come spesso accade con i „personaggi di carta“, una trasposizione cinematografica era un’operazione irta di pericoli, il primo fra questi la perdita di quell’atmosfera di magica e fiabesca irrealtà resa egregiamente con la dimensione fumettistica e letteraria. Viene certo a mancare l’immediatezza che solo una vignetta può regalare e, per forza di cose, l’ironia rimane funzionale alla storia. Per fare un paragone, anche la satira di costume dell’artista Charles Addams, che con le sue vignette ed in particolare la sua„Famiglia“ sbeffeggiava i comportamenti borghesi e conformisti dell’America degli anni Trenta,è stata edulcorata e perde di grinta nel famoso telefilm e nei lungometraggi tratti. „Il piccolo Nicolas e i suoi genitori“ scorre dunque piacevolmente, ci regala e ricorda un modo di sorridere che vale la pena preservare, a fronte dei più moderni „comici“ che all’umorismo trovano più comodo sostituire la volgarità od il passare il Natale in compagnia delle amanti a Miami. Maurizio Il film di Laurent Tirard funziona però abbastanza bene, intrecciando alcune delle avventure del piccolo Nicolas ma mantenendo una trama principale solida così da apprezzare l’unità del film senza perdere il gusto delle singole avventure. Viene in particolare ben rappresentato l’immaginario collettivo francese, tra tradizione e cultura popolare, senza sconfinare nella critica sociale. Lo scopo dell’autore Con l’intenzione di racimolare il compenso per il (presunto) rapitore, Nicolas coi compagni arrivano anche a vendere una finta pozione capace di dare forza sovrannaturale, come suggerisce un fumetto letto dai ragazzini (l’Asterix dello stesso Goscinny). È il ritorno di Joachim, assente per una semplice malattia, a ribaltare nuovamente la situazione. L’amico racconta che avere un fratellino non è così male ed anzi la prospettiva di essere un esempio da seguire per il neonato fa desiderare anche a Nicolas di averne uno. Nicolas, che all’inizio del film, differentemente dai compagni di classe, non riesce ad immaginare il proprio futuro nemmeno dei racconti era d’altra parte essenzialmente quello di restituire un’atmosfera e non la rappresentazione di un preciso periodo storico. Sebbene alcune trovate risultino essere un poco prevedibili, si ride (o, per i più seri, si sorride) con intelligenza. 20 Intervista DoppIAS Abbiamo il piacere di proporvi una nuova intervista DoppIAS con due rappresentanti molto conosciute all’IAS, in quanto attive presso le ricezioni AVS-AI. Si tratta di Michela Meneghetti e di Stefania Gianella, che si sono fatte intervistare dalle colleghe Manuela Bellini e Arianna Tisat. A giudicare dalla foto, Titty questa volta non ce l’ha fatta a sfuggire a Gatto Silvestro, anzi si è lasciata catturare con piacere e simpatia. Ecco le fameliche Iene-Silvestro che cercano di agguantare le Vittime-Titty per l’intervista doppias… 1 Nome: Michela Stefania 2 Quanti anni hai? 45 47 3 Quanti te ne senti? 35 38 4 Segno zodiacale? Leone Sagittario 5 Hobby? Mamma al 100% Far festa!!! 6 Il tuo sogno da bambina? Volevo fare la Hostess Volevo avere un cavallo 7 Il tuo sogno attuale? Vivere serenamente Vivere tranquillamente e serenamente 8 Come te la cavi in cucina? Alla grande! Domanda di riserva!? 9 Il tuo piatto forte? Il risotto Idem come sopra 10 Il tuo peccato di gola? Il cioccolato Tutte le “ciugnate” 11 Come ti rilassi? Ascoltando musica Quando mai mi rilasso? 12 Che caratteristiche deve avere il tuo uomo ideale? Sincero di sicuro, simpatico e affascinante Pacato, rispettoso, coccolone 13 Proprio come… George Clooney Mio marito 21 14 Ti sei mai rifatta una parte del corpo? Se si, quale? Si, mi sono rifatta un bel seno No 15 Lo faresti? Se si, quale? No, non farei altro No, mi piaccio così come sono 16 Se vincessi all’Euromillions cosa faresti? Penserei al benessere dei miei figli e al loro futuro Non mi pongo il problema perché non gioco mai 17 Daresti un po’ di soldi ai tuoi colleghi, vero? Si, tranne che alla Manu.B. ;) NO!!!! ;) 18 Come te la cavi nel canto? Negata! Benissimo, la Nannini non è nulla in confronto 19 La cosa più bella che ti sia successa? I miei figli I miei figli 20 La cosa più strana che ti è successa alla sportello? Le proposte “indecenti” Mi hanno fatto vedere il fondoschiena per mostrarmi un ematoma 21 Cosa apprezzi dell’altra? La sua schiettezza La sua dolcezza 22 Cosa invece non sopporti dell’altra? Quando parla ad alta voce mentre sono al telefono Quando dice “Patatoooona” 23 Tra di voi chi cucca di più? Lei Lei 24 Chi ha più pazienza? Io Lei 25 La cosa più pazza che hai fatto per amore? L’ho aspettato fuori casa sua tutta la notte a -10° Ho sfidato una tempesta di neve per raggiungerlo 26 Com’è andata? Quando è arrivato ci siamo riscaldati ;) Raggiunto lo scopo 27 La prima volta che hai fatto l’amore? 21 anni, in Francia (specifichiamo) Nell’era preistorica… 28 Il posto più strano dove l’hai fatto? In lavanderia… Non conta dove lo fai, ma come lo fai!! 29 L’hai mai fatto con una donna? Non ancora… Non ancora… 30 Lo faresti? Se si, con chi? Si, con la Stefy, ovvio ;) Mai dire mai, con la Michy ;) 31 Preliminari o dritti al sodo? Preliminari Preliminari 32 Romantica o pantera? Pantera Romantica 33 Favorevole o contrario: Al matrimonio tra omosessuali Favorevole Favorevole Ai social Network Contraria Favorevole All’ergastolo per i pedofili Favorevole Favorevole…prima evirare 34 Cosa non sopporti in generale? L’intolleranza e il parlare a vanvera L’invidia, l’ipocrisia e la falsità 35 I valori in cui credi di più: La famiglia e l’amicizia Famiglia, amicizia e il rispetto per il prossimo 22 36 Il tuo cavallo di battaglia: Il rispetto per gli altri Socializzare 37 Dicono che ogni età ha il suo fascino, dai un aggettivo per descrivere i tuoi: 20 Ingenui Folli 30 Folli Tranquilli 40 Intensi Frizzanti 38 Cosa rimpiangi degli anni ’80? Le libertà e i viaggi La spensieratezza 39 Dove andate a sballare? Sballo a casa Ovunque, basta sballare 40 All’aperitivo è d’ordine un…. Prosecco!!!! Cannonau!!! 41 Per te la vita è: Un dono Bellissima 42 Se tu potessi vivere in un'altra epoca quale sceglieresti? Nell’antico Egitto Nell’800 43 Preferisci: Caldo o freddo? Caldo Caldo Mare o montagna? Mare entrambi Soldi o amore? Amore Amore Cane o gatto? Gatto Gatto Tanga o slip? Tanga Slip 44 Ti ritieni una persona sincera? Si Si 45 Lo sei stata in questa intervista? Si Si 46 Vuoi dire qualcosa alle iene? Siete state brave….in fondo! La m’è naia ben Se ti senti anche tu un po’ IENA e ti piacerebbe organizzare un’altra intervista doppIAS, contatta la redazione sul [email protected] proponendo nuovi personaggi da intervistare. 23 Salve ragazzi, la vostra ZanzarIAS preferita è tornata da voi per raccontarvi una nuova vicenda. L’altro giorno sbirciando qua e là mi sono imbattuta in un messaggio che ha suscitato in me curiosità e perplessità. Bisognava assolutamente che andassi a sentire che cosa fosse accaduto di tanto brüt presso la truppa in dislocamento; quella accampata nella roccaforte in mattoncini rossi, de l’autre côté del stradon. Toh! Per una volta che esce un spifér da lì, era sicuramente il caso di sconfinare dalla zona dove sono svaccata di solito (il che è già il colmo per una zanzara) in attesa dell’ultima notizia. peperoncino il da casa per consumarli all’ora di pranzo. Roba da matt!! Il messaggio-appello, di quelli a mò di “Chi l’ha visto?” , era partito perché stavolta era sparito un barattolo di Bircher! Si suppone che sia un alieno vegetariano, poiché a più riprese sono sparite anche delle belle insalatine. Dulcis in fundo: poco dopo la divulgazione del messaggio di ricerca del Bircher il fantasmino, forse (e si spera) preso dai rimorsi di coscienza, questa volta ha rimesso la refurtiva nel frigo. Purtroppo (o per fortuna), trattandosi di un fantasma di quelli veri, è rimasto invisibile agli occhi di tutti. Stavolta la faccenda si è risolta positivamente ma… Fantascmin: “Tanto va la gatta al lardo fin che ci lascia el sciampin! Bene, anche per questo numero finisce qui la missione della vostra ZanzarIAS. Se sentite qualche spetegulèss spiritoso non abbiate scrupoli e fatemi una soffiata tramite la redazione del VitadaIAS. Buona estate a tutti e fate i bravi!!! Accendo le mie antennine formato microspia, sorvolo il Dragunà a manèta e mi intrufolo in sordina al secondo piano. Giro di ricognizione e sembra tüt a posct. Vedo soltanto un tecnico in tuta che sta trafficando con la porta del frigo, in funzione nella zona pausa-caffè. Mi avvicino in incognito e tiri dent la panza (dificil ma amò abasctanza fatibil…). Sta montando una serratura tutta particolare; una di quelle che richiede l’introduzione di un NIP per poterlo aprire. Non credo ai miei occhi! Con i tempi che corrono non c’è mica tanto da impreziosire il frigo! Si sente un vocìo… Ma senti questa! Da qualche tempo in quell’area volteggia un fantasma furbetto e vorace che preleva dal frigo e si sbafa i pranzetti che le persone si portano 24 Sturmtrupp IAS 25 Peccati di gola Il pesce Grazie alla vostra preziosa collaborazione, in questa rubrica possiamo proporvi ricette per tutti i gusti e facilmente realizzabili anche da coloro che in cucina hanno poca dimestichezza. Da qualche tempo è iniziata la stagione della pesca. Beati quelli che si ritrovano con del bel pesce fresco, pescato nei nostri fiumi o laghi e forse, diciamo solo forse, sta facendo capolino anche la tanto sospirata estate. Binomio ideale per proporre qualche pietanza a base di pesce. Si tratta di ricette collaudate, per cui potete buttarvi senza alcuna esitazione. La Redazione del giornalino declina tuttavia ogni responsabilità in caso di insuccesso! Pesci in carpione (per 6 persone) Ingredienti: 6 bei coregoni (o trote) di ca. 300 g l’uno(a) 3 dl di olio di semi (per friggere) Farina, sale, pepe 1 cipolla 1 carota 1 spicchio d’aglio 2 foglie di salvia 1 rametto di rosmarino 1 ciuffo di prezzemolo 1 dl di aceto di vino rosso 1 dl di vino rosso Preparazione: Pulite i pesci liberandoli delle interiora, squamateli (se necessario), conditeli con sale e pepe e passateli nella farina. In una padella fate riscaldare l’olio che profumerete con la salvia e il rosmarino. Quando sarà ben caldo fatevi friggere i pesci durante una decina di minuti, facendoli dorare su ambo le parti. Fate sgocciolare i pesci e collocateli in un piatto a bordi alti e della 1 4 5 dimensione adeguata, affinché non vi stiano né troppo stretti né troppo distanti uno dall’altro. Scartate la metà dell’olio utilizzato per friggere i pesci. Nel restante fate rinvenire e tostare leggermente le verdure tagliate a fettine. Deglassate con l’aceto, lasciate cuocere un attimo e ripetete l’operazione con il vino rosso. Aggiungete il prezzemolo tritato ed eventualmente altre erbe aromatiche. Versate la marinata ricavata, ben calda, sui pesci e riponeteli al fresco. I pesci in carpione si gustano l’indomani o anche dopo. Trote in cartoccio (per 4 persone) Ingredienti: 4 trote fresche o surgelate Sale, pepe 4 rametti di aneto 1 scalogno o 1 cipolla piccola 20 g di burro 1 dl di vino bianco 1 limone Carta alu Preparazione e cottura: 1 2 3 2 Se le trote sono congelate, lasciatele sgelare parzialmente. Conditele dentro e fuori con sale e pepe e inserite un rametto di aneto nell’interno. Tritate lo scalogno (o cipolla), fatelo imbiondire nel burro, versatevi il vino bianco e lasciate evaporare brevemente. 26 3 4 5 6 Disponete ogni trota su di un foglio di carta alu, alzate i bordi e cospargetevi in parti uguali lo scalogno imbiondito ed il suo liquido. Sbucciate il limone, avendo cura di rimuovere anche i filamenti biancastri, e tagliatelo a fette sottili. Disponetele sulle trote e chiudete tutt’intorno la carta alu. Riscaldate il forno a 250°, inseritevi le trote incartocciate e fatele cuocere per 20–25 minuti. Servite il pesce nei cartocci e accompagnatelo con patate bollite e insalata. La trota al cartoccio è una pietanza che si può preparare molto bene anche sulla griglia. 1 spicchio di aglio 1 cucc. di olio ½ c.ino di basilico (fresco o essiccato) 1 cucc. di concentrato di pomodoro 1,25 dl di vino rosso 1 presa di sale 1 presa di zucchero In questo caso procedete come segue: 1 2 3 Cospargete le trote con del succo di limone, dentro e fuori. Condite con sale e pepe. Cospargetele internamente con delle erbette (prezzemolo, salvia, rosmarino, cerfoglio, aneto) e inseritevi un pezzetto di burro. Spalmate di burro quattro pezzi di carta alu, adagiatevi i pesci, impacchettateli e fateli riposare in frigo per 2–3 ore. Arrostite le trote impacchettate sul grill, durante 7–8 minuti per parte. Forse alle nostre latitudini non è prassi comune consumare la trota cruda ma se l’idea vi piace, proponiamo questa ricetta, semplice ma davvero raffinata: Filetti di trota con salsa al pomodoro Preparazione: Qualcuno avrebbe gradito anche ricette un po’ particolari di insalate e sarebbero anche già pronte per l’edizione ma, ahimè, se ci dilunghiamo oltre la rubrica diventerebbe sproporzionata. Che ne dite? 1 Buona cucina a tutti! 2 3 Dalle trote lavate e asciugate ricavate i filetti. Toglietevi la pelle ed eventuali lische e con un coltello molto affilato tagliateli a fettine sottilissime. Disponetele su di un piatto da portata, salatele, pepatele e spruzzatele con il succo di limone e l’aceto. Copritele e lasciatele marinare nel frigo per un’oretta. Danila Per la salsina al pomodoro procedete come segue: (per 4 persone) 1 Avvertenza: il pesce marinato e consumato a crudo deve essere fresco. In nessun caso va utilizzato del pesce scongelato. 2 Ingredienti: 4 trote fresche di media grandezza ½ c.ino di sale Succo di due limoni ½ dl di aceto di vino rosso 1 c.ino di pepe bianco 2 scalogni 4 pomodori 5 la salsina per un minuto, rimestando in continuazione. Regolare il gusto con la presa di sale e una di zucchero. Servite la salsina separatamente. 3 4 Mondate e tagliate a pezzettini lo scalogno. Praticate un taglietto a croce sui pomodori, sbollentateli brevemente e privateli della buccia. Tagliateli prima a metà , privateli dei semi e poi tagliateli a cubetti. Mondate lo spicchio di aglio, tagliatelo grossolanamente e schiacciatelo. In una padella fate riscaldare l’olio, fatevi imbiondire lo scalogno e aggiungetevi i cubetti di pomodoro, l’aglio, il basilico, il concentrato di pomodoro e il vino rosso. Fate cuocere 27 Io speriamo che mi assicuro! Cari, carissimi, anzi… ma quanto ci costate… colleghi, Lettere e strafalcioni di assicurati rieccoci a voi per un po’ di spensieratezza, tuffandoci in situazioni particolari, divertenti e non, in cui vi siete imbattuti… Ad un assicurato che al telefono si lamenta di non poter pagare i premi AVS, viene consigliato di farsi aiutare provvisoriamente dalla sua compagna. A tale con- Nomi e cognomi strani Cognomi Menaballi: … ma quante ne racconta di … Orso: … indovinate come si chiamava di nome … Penel: per una parete grande, ci vuole un grande „pennello“ … Tastan: … mi raccomando di tenere le mani al loro posto … Nostri nomi storpiati siglio l’assicurato risponde nel seguente modo: „…anche se facciamo sesso assieme non vuol dire che deve mantenermi…“ Una cassa di compensazione comunica il suo trasferimento: „La nostra cassa di compensazione tra sloggia“… Nomi Primitivo: va bene se vuole fissare un appuntamento… ditegli però di lasciare a casa la clava… Subito dopo squilla il telefono ed il collega rimasto in ufficio crede di parlare con il marito della collega uscita e gli dice: „la tua dolce metà è appena uscita. Noi qui stiamo ridendo perché lei ha detto che non può fare il Kamasutra stasera. Mi dispiace ma stasera non c’è trippa per gatti…“ La telefonata va avanti ed il collaboratore capisce che la persona al telefono non è il marito della collega ma bensì il gerente di una delle nostre Agenzie AVS…. che figura!!! Indirizzo su busta: … all’attenzione del signor Passamonte (vero: Passannante) Zucca quiz Quando è morto Gesù? Risposta:„ehm, … in giro a Pasqua“ Un’assicurata al telefono si annuncia nel seguente modo: „Buongiorno, sono la madre di mio figlio“… Umida: … è raffreddata …? Un’assicurata al telefono: „…lei mi assicura che sono ancora registrata? Perché sa, già una volta sono stata cancellata da tutti i computer del mondo…“ Aneddoti Collaboratori particolari Un assicurato sottolinea in questo modo che le prestazioni sociali vengono date solo agli stranieri e solo di un certo tipo: „… l’ho visto io ! Si è pitturato di nero e poi gliel’hanno data…“ Una collega esce dall’ufficio lamentandosi dei dolori alla schiena e scherzando dice: „stasera non posso fare il Kamasutra“ Non dimenticate di inviarci aneddoti, lettere, esperienze strane, divertenti o tragiche in cui vi siete imbattuti relazionandovi con gli assicurati. Condividete con i vostri colleghi quanto avete vissuto. Inviate i vostri contributi a [email protected] :-) 28 rilassati Ku fu? – la soluzione marzo10! Ku fu? Ciao a tutti, Anche per l’ultimo numero del nostro giornalino, la soluzione del Ku fu è arrivata praticamente subitissimo. All’IAS ci sono proprio degli ottimi osservatori! I tre colleghi IAS da indovinare erano Leyla Büyükdag dell’Ufficio AI, Moreno Kundert del servizio giuridico e Claudia Righetti del servizio assegni familiari. Hanno indovinato le ragazze del Servizio amministrazione dopo circa 2 ore dalla pubblicazione del giornalino: una vincita di gruppo, quindi, e questo ci piace. Siamo convinti che le ragazze sapranno far buon uso comune della vincita :-). Moreno Leyla Claudia Per questo numero abbiamo fatto un collage di addirittura 4 colleghi: guardate un po’ cosa ne è uscito: terrificante, mamma mia… Inviate la vostra soluzione al [email protected]. Il premio offerto dalla nostra direzione spetterà, come sempre, a chi indovinerà il nominativo di tutti e 4 i colleghi, risp. colleghe IAS. Ku fu? 29 rilassati Allena la mente Scegli la figura esatta che completa la terza serie. Soluzione quadroku 24 21 3 1 6 17 14 13 4 7 10 22 15 5 18 La somma in orizzontale, verticale, diagonale deve sempre essere di 65. Utilizzare tutti i numeri dall'1 al 25 una sola volta. Aiuto: Il n° al centro è 13. Per il quadrato rosso la somma in orizzontale, verticale o diagonale è sempre 39. La somma dei quadatini estremi posti sulla circonferenza esterna nera è sempre 26 (salvo gli angoli estremi in verticale e orizzontale). Completa la serie: 2 2 4 8… Inserendo una parola all’interno delle parentesi trovi due nuove parole di senso compiuto. Quali sono le tre parole da utilizzare? (una sola parola per ogni coppia) i(….) (….)ta s(….) (….)re a(….) (….)a 30 rilassati Soluzione rebus Soluzione: C Asia NOM ali = Casi anomali Le soluzioni saranno pubblicate nel prossimo numero di settembre 2010. Se anche tu hai delle doti „enigmistiche“ non esitare a scrivere e proporre i tuoi giochi a [email protected]. Tre macchine partono da Salerno e devono arrivare a Napoli. Premettendo che hanno la stessa velocità e compiono lo stesso percorso, perchè 2 impiegano 1 ora e 20, mentre l’altra impiega 80 minuti? Un tale abita al ventesimo piano di un grattacielo. Al mattino, esce di casa, chiama l’ascensore al suo piano, scende al piano terra e va a lavorare. Al ritorno a casa, chiama l’ascensore al piano terra, scende al quinto piano, poi fa gli altri a piedi, ogni giorno. Non lo fa di proposito (preferirebbe arrivare al ventesimo) e l’ascensore funziona perfettamente. Com’è possibile? Soluzione: 1 ora e 20 e 80 minuti sono la stessa cosa Soluzione: il tizio è un nano e i tasti dei piani oltre il 5° sono troppo in alto per lui. Soluzione indovinelli Chi la usa non la vede, chi la vende non la usa, chi la compra non la vorrebbe usare. Cos’è? Soluzione: la bara Una ragazza è sola in una casa abbandonata e buia. In tasca ha una scatola di fiammiferi con dentro un solo fiammifero. Davanti a se trova una candela, un caminetto e una lanterna… cosa accende per prima? Soluzione: il fiammifero Impressum Team redazione: Settore amministrativo UAI, Ronnie, Maurizio, Manuela, Emanuele, Danila, Curzio, Arianna, Anna, Alessandro 31 Impaginazione: Francesca