Vita da IAS No 14.pmd

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Vita da IAS No 14.pmd
L’ospite: Christa Rigozzi
Miss Svizzera 2006
11 giugno 2010
Vita da
IAS
No 14
Chi siamo
Attualità
Il nuovo
programma
SEDEX
Intervista
DoppIAS
con le vittime
„Titty“ e le iene
„Silvestro“
il settore
amministrativo
dell’UAI
L’angolino
cinefilo
Il piccolo Nicolas
e i suoi genitori
L’angolino
del lettore
La vita ridotta
all’osso
di Leo Hickman
Peccati
di gola
Il pesce
e molto
altro ancora
…
1
editoriale
Perché lavorare all’IAS dovrebbe essere
diverso che lavorare in qualsiasi altro posto
del settore pubblico o privato? E’ una
domanda che ci si dovrebbe porre,
perché lavorare qui in realtà è un po’
particolare.
Non per gli stipendi, non per le condizioni
di lavoro in se, o per eventuali o presunti
privilegi come afferma sistematicamente
qualche movimento populista. Piuttosto
proprio per il settore nel quale siamo
immersi. La socialità. La stragrande maggioranza di noi è impiegata in un settore
per il quale non ha ottenuto un diploma
ad-hoc, come ad esempio una formazione
di assistente sociale, ma siamo funzionari
chiamati spesso a far fronte a problemi che
in alcuni casi spetterebbero a specialisti.
La nostra utenza, un po’ in tutti i settori del
nostro istituto, non può mai essere considerata un semplice numero, ma una persona, con tutte le sfaccettature che ciò
può comportare. Ma come se ciò non
bastasse, dall’esterno, vi è una crescente
pressione sul nostro operato. Vi è infatti
una crescente denuncia di veri o presunti
abusi, che anima ormai da anni il dibattito
politico sia sul piano locale sia su quello
nazionale. Per un collaboratore, presso
qualsiasi servizio, diventa difficile fare
astrazione da questi cliché che sistematicamente vengono presentati in maniera
strumentale e semplicistica.
Ma una delle caratteristiche di un collaboratore, che intende svolgere al meglio il
proprio mestiere all’interno di un’istituzione come la nostra, è quella di riuscire a
trasformare queste pressioni in una
maggiore attenzione nello svolgimento
delle proprie mansioni e non in una
valutazione arbitraria, basata su preconcetti veicolati dai media o dai politici.
Questo non significa essere naif, o stolti,
ma significa semplicemente lavorare con
la mente libera, convinti di un principio
fondamentale: che sia forse meglio, in caso
di dubbio, versare una prestazione a torto
che lasciare una famiglia sul lastrico.
Questa si chiama coscienza, e presso un
collaboratore IAS deve essere più forte di
qualsiasi pregiudizio. Ecco perché
lavorare presso di noi è particolare.
Ronnie
2
l’ospite
Intervista alla
Miss Svizzera 2006
Christa Rigozzi
La nostra ospite di questo numero è la Miss
Svizzera 2006 Christa Rigozzi, Ticinese di
Monte Carasso. L’abbiamo incontrata ed
intervistata qui da noi, all’IAS.
Tre aggettivi per definirti?
Mi definirei„spontanea“,„naturale“ e con
tanta voglia di fare.
Un grazie di cuore a Christa per aver
accettato subito, con piacere e grande
disponibilità, il nostro invito; grazie per il
tempo che ci ha regalato, e sappiamo che
ne ha pochissimo a disposizione.
Segni particolari?
Ho un tatuaggio a caratteri giapponesi sulla
schiena, tre stelle sulla caviglia ed una
corona con scritto 2006 sulla nuca.
Divento debole nei negozi di scarpe …
come d’altronde la maggior parte delle
donne, credo!
Privato
Prima di colazione è vero che bevi sempre
un bicchiere d’acqua?
Effettivamente, appena sveglia, bevo un
bicchierone d’acqua e poi un caffè.
Considerato che hai girato il mondo, dove
ti piacerebbe vivere e perché?
Girando il mondo ho visto dei posti
fantastici. Gli Stati Uniti mi piacciono in
modo particolare. Per vivere però non
rinuncerei mai al Ticino. Da noi si sta
veramente bene e questo non va
sottovalutato. Proprio viaggiando molto,
me ne sono accorta.
Che importanza ha per te il Ticino?
Essendo nata a Monte Carasso, per me il
Ticino è molto importante. D’altronde è
qui che ho le mie radici e le mie amicizie
più importanti.
Quando sei nata?
Sono nata in Ticino il 2 maggio 1983 sotto
il segno del Toro.
Dove abiti?
Da circa un mese sono rientrata a vivere in
Ticino, a Monte Carasso, con il mio ragazzo.
A Zurigo ho però sempre ancora un
appartamento.
3
Film preferito?
„La vita è Bella“ di Benigni, „American
History X“ di Kaye, e tanti altri. Adoro i film
e, se posso, vado al cinema.
Il tuo motto?
„non mollare mai“ … e non c’entra nulla
con il calcio. Ho tanti obiettivi e tanti sogni
e cerco sempre di andare avanti senza
scoraggiarmi e senza fermarmi davanti al
primo ostacolo.
Professione
Hobby o interessi particolari?
Leggere, uscire con gli amici, nuotare,
andare in bicicletta e viaggiare. Non
avendo più molto tempo la pratica dello
sport è diminuita un po’ … ;o)
Cosa pensi colpisca di te un uomo?
Credo che bisognerebbe chiederlo agli
uomini! Ad ogni modo credo di essere
abbastanza estroversa e spontanea, cerco
sempre l’interazione con la gente. Forse è
questo che mi rende interessante. A
questo proposito il riscontro sul mio sito
E con l’amore come la mettiamo?
Da 11 anni sto con il mio ragazzo Giovanni
Marchese. Stiamo bene assieme sin da
quando siamo piccoli … credo di poter
dire che ci siamo trovati!
Sono vere le notizie sul vostro prossimo
matrimonio?
Sì. Non vogliamo ancora svelare la data
perché desideriamo una cerimonia intima
con i familiari e pochi amici.
La qualità che più apprezzi in un uomo?
La sincerità ed il rispetto verso la donna, il
feeling ed il fatto che mi faccia ridere!
Sogni un matrimonio tradizionale, chiesa e
abito bianco oppure qualcosa di più
moderno o addirittura originale?
Un matrimonio tradizionale come si sogna
da bambini, con l’abito bianco. Anche se
è vero che in passato avevo pensato a
qualcosa di più stravagante come una
cerimonia alle Hawaii.
L’ultimo libro che hai letto?
Ora sto leggendo la „Fiammiferaia di
Kabul“; l’ultimo libro che ho letto
s’intitolava„On the Road“ di Jack Kerouac.
L’anno scorso ho percorso la mitica Route
66, per questo mi sono interessata a questo
romanzo.
internet e nel mio blog è molto
interessante. Il fatto che sia riuscita a
mantenere i piedi per terra nonostante la
mia nomina a Miss svizzera 2006 ha
certamente contribuito. Sono convinta
che montarsi la testa è sbagliato!
Cosa ti ha spinto a partecipare al concorso
di Miss Svizzera?
Avevo 23 anni e quindi ero già
relativamente „vecchiotta“. L’età mi ha
comunque dato l’esperienza di cui avevo
bisogno. Ho preso una pausa dagli studi e
mi sono iscritta al concorso senza
immaginare il successo finale. È andata
bene e ne sono felice.
Consideri la carriera di testimonial e
presentatrice come una professione vera e
propria?
Certamente sì. Ogni giorno sono
estremamente impegnata con eventi
pubblicitari; per fare tutto al meglio devo
organizzarmi di conseguenza. Non sono
una fotomodella che sfila sulle passerelle,
bensì una presentatrice di eventi. È in
questo senso che il mio impegno va
considerato una professione. Tramite il
titolo di „Miss Svizzera“ si ottengono
prestigiosi contratti. Per poter continuare
bisogna poi però attivarsi e lavorare per
costruire quell’immagine che servirà per
diventare appunto testimonial e
presentatrice.
Che consigli puoi dare alle ragazze che
sognano di fare il tuo lavoro?
Alle ragazze posso consigliare di rimanere
se stesse, senza cadere in un ruolo che
non riescono poi più ad interpretare.
Un’immagine di facciata verrà, prima o
poi, a cadere e le persone ad essa
interessate scompariranno. Agli svizzeri
piacciono le persone semplici, con i piedi
per terra. Non bisogna quindi solo pensare
a diventare „Miss“, piuttosto invece
sfruttare l’occasione, per poi poter vivere
un’avventura unica, che richiede però
un’immensa preparazione ed un’enorme
organizzazione. Io ho un giorno libero ogni
tre settimane e la mia valigia è sempre
pronta per viaggiare. Ripeto, è un lavoro
duro e impegnativo.
A quelli che pensano „Miss=ragazza con
poco cervello“ cosa rispondi?
A questi non rispondo nulla! Purtroppo ci
sono spesso in giro degli stereotipi falsi,
che però non mi concernono. È una
professione bella ma complessa, per
ottimizzare il mio tempo ho addirittura un
manager. Senza di lui non sarebbe
possibile organizzare tutti i miei impegni.
Il manager mi aiuta a valutare le„offerte“,
ne parliamo, ma la decisione finale la
prendo io. Ci vuole pertanto un grande
spirito d’indipendenza. Per farvi un
esempio, essendo amante del caffè ho
deciso di accettare l’incarico di fare
pubblicità per una marca di caffè; ho
invece rifiutato la pubblicità per una marca
di birra benché il contratto fosse
finanziariamente interessante. È una
questione di coerenza … se facessi
4
qualcosa in cui non credo, perderei in
credibilità !
Come giudichi, sinceramente, il mondo
che frequenti?
Ci vuole un carattere molto forte. Il sentirmi
alle spalle la solidità della mia famiglia e
del mio ragazzo mi aiuta molto in questo.
È facile conciliare la vita di tutti i giorni con
la tua attività?
Diciamo che riesco ancora a divertirmi.
Nella carriera come miss, quale è la cosa
più divertente che ti sia successa?
Una volta mi trovavo in Sudafrica per una
sessione di fotografie quando, durante il
viaggio per raggiungere l’aeroporto, in
mezzo al deserto, il taxi sgangherato, su
cui mi trovavo con un autista che non
parlava una parola d’inglese, si è fermato.
In mezzo al fumo che usciva dal motore,
cercavo di trovare„campo“ per telefonare
ed evitare che l’aereo partisse senza di
me. L’autista, ad ogni modo, mi diceva
sempre„no problem!“. Pensandoci ora mi
viene da sorridere … quando ero laggiù
un po’ meno … ;o).
Hai già avuto problemi con i „paparazzi“ o
con i media più in generale?
Su di me i media non hanno mai scritto o
detto qualcosa di male. Con i media sono
sempre stata onesta rispondendo alle
domande che mi ponevano. È come una
simbiosi, se una parte infrange la fiducia
dell’altro, i rapporti si incrinano a svantaggio di entrambi. Non è quindi
nell’interesse di nessuno creare problemi.
Sino ad ora, fortunatamente, non ho mai
avuto problemi.
Quale è il sogno o il desiderio più grande
che hai come testimonial e presentatrice?
Di sogni alla mia età ne ho tanti. Mi
piacerebbe comunque scrivere un libro
e realizzare diversi progetti anche di
carattere umanitario. Per esempio, tra
poco dovrei partire per il Pakistan.
Nella vita, hai sempre voluto fare la Miss?
No. All’inizio volevo fare la detective. Per
questo, oltre allo studio della scienza della
L’Istituto delle
Assicurazioni Sociali
Hai già sentito parlare di IAS?
Sì. Di prestazioni sociali, nella nostra
società, si parla molto; inoltre, ogni volta
che vengo a Bellinzona, vedo l’insegna
del vostro palazzo che me le ricorda.
Secondo te, le prestazioni sociali sono
importanti?
Sono molto importanti. Credo che le
prestazioni sociali che abbiamo in
Svizzera ci differenzino dagli altri paesi.
Verresti a lavorare per l’IAS?
Il lavoro che svolgete all’IAS non rientra
nei miei interessi anche perché le mie
conoscenze non lo permetterebbero. Per
il sociale faccio comunque molte altre
cose e credo, quindi, che il mio lavoro sia
complementare al vostro. Oltretutto io mi
occupo di progetti internazionali, che
all’IAS non potrei più portare avanti e ciò
mi dispiacerebbe.
comunicazione, ho anche studiato
criminologia e diritto penale
all’università di Berna. Il lavoro di
oggi è stato un puro caso. Per il
futuro ho a casa, ad ogni modo, un
„cassetto“ con diversi progetti.
Spesso ne prendo uno solo e lo
porto avanti fino a quando è
possibile. Quando il risultato finale
non sarà più soddisfacente, allora
vorrà dire che è giunto il momento
di cambiare.
Ti interesserebbe la recitazione?
A questa domanda rispondo sempre di
no in quanto„sono troppo vera per poter
recitare“. Oltretutto, per poter recitare,
bisogna prima studiare ed investire
molto tempo in quello che è un
vero e proprio lavoro. Per il
momento la recitazione non
m’interessa. Recitare, tanto per
recitare, non è nel mio stile.
Cosa cambieresti nel nostro sistema di
sicurezza sociale?
Dare una risposta a questa domanda è
molto difficile e ciò anche perché il tema
è molto vasto e complesso. In generale, il
sistema di sicurezza sociale che abbiamo
in Svizzera credo che vada molto bene.
Per finire
Da sola su un’isola deserta chi ti porteresti?
Io non cercherei nessuno da portare con
me. Rinuncerei alla vacanza per lasciare
ad altri la possibilità di andarci … ;o)
5
A cena con…?
Certamente con lady Diana. Anche se ci
sono comunque molte altre persone con
cui vorrei aver un colloquio.Fare una scelta
è sempre molto difficile.
Quale è il tuo segreto?
Rimanere sempre se stessi senza voler
comunicare un messaggio che, con il
tempo, potrebbe diventare artificiale,
quindi insostenibile!
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Nello scorso numero vi parlai, anche con
una punta di critica ironia soggettiva,
come mi è stato fatto notare da qualcuno,
di come cambiamento e trasformazione
siano ormai divenuti una realtà, con la
quale ci si deve confrontare,
giornalmente e sempre più
frequentemente, nella nostra
vita, sia privata sia professionale.
Essa è stata pensata per essere utilizzata
unicamente da organizzazioni, o persone
giuridiche, ne sono quindi escluse le
persone fisiche.
attualità
SEDEX - Novità e
prospettive per i nostri
processi lavorativi
di informazioni con altri uffici o organizzazioni amministrative.
Informazioni più dettagliate, anche in
lingua francese:
– su „eAHV/IV-eAVS/AI“ in genere:
http://www.eahv-iv.ch
– sui progetti DA/ED in corso:
http://www.eahv-iv.ch/
index.php?id=58&L=0
Nell’elencare e descrivere tutto
quanto abbiamo dovuto
affrontare in IAS, nel corso degli
ultimi due anni circa, citai e
chiarii molto brevemente anche
il concetto „SEDEX“.
Per riassumere brevemente vi sintetizzerò
ora le peculiarità principali del SEDEX e
dei progetti DA/ED.
Ne parlai in modo assai sintetico
perché rappresentava per noi
una novità assoluta, quindi
ancora sconosciuta; a livello federale,
invece, già da inizio 2008, questa
piattaforma sicura per lo scambio elettronico dei dati costituisce, per alcune amministrazioni federali, uno strumento di lavoro
consolidato.
Come rappresenta il nome, SEDEX –
Secure Data Exchange – è una piattaforma
per lo scambio elettronico di informazioni,
che si pone quale obiettivo primario la
SICUREZZA, intesa come:
– Integrità: i dati non possono essere
alterati nel corso della trasmissione
– Documentabilità: ogni trasmissione è
documentata e protocollata, sia in
partenza che in arrivo
– Riservatezza: i dati sono cifrati e protetti
tramite tecniche raffinatissime
– Autentificazione: ogni utilizzatore è
autenticato e identificabile univocamente
Questa infrastruttura tecnica è stata inizializzata e messa in piedi per l’Ufficio Federale di Statistica ed è poi stata scelta, da
diverse altre unità amministrative, quale
strumento per lo scambio elettronico
delle informazioni ( vedi schema qui sotto,
purtroppo e me ne scuso, in Tedesco).
SEDEX
Dal 1° aprile 2010 è diventato ufficialmente, ma per ragioni pratiche ancora
piuttosto teoricamente, strumento di
lavoro obbligatorio anche per le Casse
AVS e gli Uffici AI.
In questo ambito il gruppo di lavoro
„eAHV/IV-eAVS/AI“ ha messo in piedi
diversi progetti, così detti DA
(Datenaustausch)/ED (Échange de
donnée), volti a regolamentare e
standardizzare l’utilizzo di questa
piattaforma, per tutti i processi lavorativi
AVS/AI, che presuppongono uno scambio
Visualizzazione sM-CLIENT
7
– Integrabilità: il processo di invio e
ricezione delle informazioni è integrabile in altri sistemi.
Esso può essere utilizzato in due modi:
1. quale così detto sM-Client, vale a dire
un posto di lavoro elettronico, strutturato come una casella postale (vedi
immagine sottostante) di tipo
„Outlook“, su base Web, che consente
le seguenti operazioni:
– Ripresa di dati per una trasmissione
d’informazioni
– Invio e ricezione di pacchetti d’informazioni strutturati o sotto forma di
documenti .pdf
– Visualizzazione d’informazioni e documenti ricevuti.
2. integrandolo con altri sistemi o applicativi, come nel nostro caso è stato
fatto con ELAR e come si prevederà di
fare in futuro con altri applicativi tipo
contributi, AI, ecc.
Progetti DA/ED
Sono stati inizializzati e portati avanti
dall’organizzazione „eAHV/IV-eAVS/AI“,
costituita da Casse AVS e Uffici AI, per
Delibere, motivazioni e decisioni rendite
regolamentare e standardizzare l’utilizzo
di SEDEX, per tutti i processi lavorativi
AVS/AI, che presuppongono uno scambio
di informazioni tra le casse e gli uffici stessi,
e/o con altre organizzazioni amministrative.
Cosa è stato fatto finora:
a) Analisi e definizione dei processi
lavorativi e dei generi di trasmissione
dati potenzialmente coinvolti:
– Tra Casse AVS e Uffici AI: 33 processi
di lavoro
– Tra Uffici AI e altre unità amministrative:
74 processi di lavoro con Comuni,
Tribunali, UFAS, Ospedali, Cliniche,
Medici, ecc.
– Tra Casse AVS e altre unità amministrative: 23 processi di lavoro con
Uffici Tassazione, altre Casse, ecc.
b) Standardizzazione, specificazione e
pianificazione delle seguenti trasmissioni di dati:
– Notifica delibere, motivazioni e
decisioni di Rendite AI/AGI/IGAI: dal
1° aprile 2010 tutte le Casse AVS e gli
Uffici AI devono essere in grado di
ricevere questi tipi di trasmissione;
vedi schema qui sotto
– Notifica mutazioni agli affiliati: questa
trasmissione di informazioni tra Casse
AVS è stata specificata e standardizzata ma non ancora pianificata nel
tempo
SEDEX integrato in ELAR
8
– Notifica tassazioni: questa trasmissione
di informazioni tra Casse AVS e Uffici
Tassazione è stata specificata e standardizzata; l’inizio della produzione è
previsto per il 1° gennaio 2011.
Cosa si prevede per il futuro:
– Fase 1: standardizzazione, specificazione e pianificazione di tutte le
trasmissioni di informazioni tra Casse
AVS, Uffici AI e SVA/SVU/IAS
– Fase 2: standardizzazione, specificazione e pianificazione di tutte le
trasmissioni di informazioni con altri
partner, quali Tribunali, Comuni, Ospedali, ecc.
– Eventualmente : definizione di altri
generi di trasmissione, in ambiti quali,
per esempio, il RIS (Registro delle
imprese e degli stabilimenti), Revisione dei D.L., Registro centrale degli
AF, ecc.
Situazione IAS
Dal 1° aprile è disponibile, soprattutto per
il Servizio Rendite, la nuova versione ELAR
6.01, integrata appunto con il sistema
SEDEX e che consente di ricevere e trasmettere informazioni e documenti, con gli
Uffici AI, per quanto concerne delibere,
motivazioni e decisioni di Rendite AI/AGI.
Di fatto queste funzionalità non sono
ancora utilizzate produttivamente in
quanto l’applicativo GILAI del nostro
Ufficio AI non è ancora pronto per la
trasmissione e la ricezione via SEDEX. Qui
sotto, quale esempio, trovate due mascherine relative al processo di invio delle
decisioni di rendita all’Ufficio AI.
informazioni è nullo. È comunque tenuto
costantemente sotto controllo dal Servizio
Informatica; dal momento in cui inizieranno ad entrare regolarmente notifiche
di dati o documenti, il sM-Client sarà
presumibilmente messo a disposizione
dei servizi coinvolti.
Per quanto concerne, infine, la notifica
tassazioni, sono in corso i primi lavori di
analisi della problematica alfine di
implementare nell’applicativo dei contributi, entro il 1° gennaio 2011, l’interfaccia
di comunicazione colla piattaforma
SEDEX.
Emanuele
Dal 1° aprile è disponibile il sM-Client per
un’eventuale ricezione/spedizione
manuale di informazioni via SEDEX; anche
in questo caso, attualmente, il traffico di
SEDEX integrato in ELAR
9
chi siamo
Settore amministrativo dell’UAI
Dal 10 di maggio 2010 una parte
dell’Ufficio assicurazione invalidità se n’è
andata dal Business Center, ormai troppo
piccino per poter continuare ad accogliere tutto l’ufficio. A raccogliere armi e
bagagli sono stati i servizi amministrativi
dell’ufficio assicurazione invalidità, che si
sono trasferiti nello stabile Helvetia (ex
Patria) in zona Portone, sempre qui a
Bellinzona.
Il trasferimento si è reso possibile anche e
soprattutto per la crescente informatizzazione del lavoro presso l’UAI. In effetti
già da maggio dello scorso anno si è
deciso di scansire tutta la posta in entrata,
ed ad un anno di distanza si è praticamente raggiunto l’obbiettivo di lavorare
senza più alcun incarto cartaceo.
Gran parte del merito per questa situazione
va dato all’impegno dei servizi amministrativi dell’UAI che giornalmente,
dall’entrata della posta alle 7.30 del mattino, si occupano della sua apertura, della
preparazione della stessa per la scansione
Rosa Lombardo Randazzo, Silvana Carnovali, Meta Bacchini, Patrizia Tamagni
e dell’apposizione del nuovo numero di
sicurezza sociale su ogni documento.
Un’altra squadra composta da cinque persone si occupa poi della scansione vera e
propria dei documenti, che raggiungeranno poi i vari collaboratori dell’Ufficio
assicurazione invalidità, direttamente
tramite l’applicativo informatico.
Accanto a queste due squadre vi è un
terzo team, che si occupa invece di preavvisare le fatture dell’Ufficio AI, prima di
trasmetterle poi alla Cassa Svizzera di
Ginevra per l’effettivo pagamento.
Inoltre lavorano in questo settore: Loretta Burch,
Gisella Lanini-Cavalli, Patrizia Trelanche
Ronnie
Anna Carenini, Fiorenza Ticozzi, Nicola Gerace, Luana Taminelli
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Candido Gobbi
(Servizi centrali)
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Teseo Greco
(Servizi centrali)
Dragoslava Jovic Marinkovic
(Ufficio contributi)
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Stella Ungaro
(Ufficio prestazioni)
Valentina Zoppi
(UAI)
Febbraio 2010
Luigi Mascaro (Ufficio delle prestazioni –
Servizio assegni famigliari)
Marzo 2010
Bruno Cereghetti - Pensionamento (Capo
Ufficio - Ufficio dell’assicurazione malattia)
Nathalie Delmenico Cupolo (Ufficio
dell’assicurazione invalidità – Servizio
integrazione professionale)
Fiorenzo Scettrini (Ufficio delle prestazioni
– Servizio assegni famigliari)
Ryan Vannin (Ufficio dell’assicurazione
invalidità – Servizio integrazione
professionale)
Aprile 2010
Paolo Marchi (Ufficio dell’assicurazione
invalidità - Servizio giuridico)
15
eventi
Ricorrenze
Aprile 2010
Giorgio Mossi, del Servizio Logistica, ha
festeggiato i 20 anni di servizio
Maggio 2010
Clarita Carbonetti, del Servizio
Prestazioni Complementari, ha festeggiato
i 35 anni di servizio
Congratulazioni !
Palco ai Giovani
Nei giorni 21, 22 e 23 maggio in piazza
Manzoni a Lugano si è tenuta la nota
manifestazione “Palco ai Giovani”, festival
musicale per i giovani, che è arrivato
quest’anno alla 17.ma edizione. L’edizione
2010, che ha attirato qualcosa come ca.
18’000 spettatori, è stata vinta dal gruppo
dei Blackout, del quale fa parte la nostra
collega Maura Clerici dei servizi centrali.
Complimenti Maura, un gran successo!
spazio aperto
“L’estate ha finalmente fatto la sua comparsa con sole e caldo, che tutti noi ovviamente apprezziamo e aspettavamo con
impazienza; essi possono però anche
essere, in determinate situazioni, fastidiosi.
In questo senso va la richiesta sottostante,
arrivata alla nostra redazione. La giriamo,
come sempre, anche alla Direzione”.
Ciao a tutti,
avevo un quesito da esporre:
siamo in estate, fa caldo, non capisco
perché le ragazze possono mettere i
pantaloncini ¾ e le gonne, mentre noi
maschi dobbiamo tenere sempre i
pantaloni.
Grazie per l’ascolto, Ben.
La direzione risponde: “Cosa ne pensate
voi? La discussione è aperta, scriveteci!”
Questa rubrica è riservata a voi, per
esprimere le vostre opinioni su un
tema che vi sta a cuore oppure per
condividere delle idee che avete sul
vostro lavoro o in generale sull’IAS.
Inviate i vostri contributi a
[email protected].
16
Cena annuale dell’AI
Lo scorso 7 maggio ha avuto luogo la cena
annuale dell’UAI.
Il clou: ambiente armonioso, un ricco buffet,
musica allegra e danzatrici/tori scatenati.
Serata-nottata-stranociada ben riuscita,
con…forse colazione al Büfé de la
stazion?…mah…
17
l’angolino
Fare figli distrugge l’ambiente! Allevare i
vermi in giardino potrebbe invece salvare
il pianeta!
Giornalista ed editorialista del tabloid
inglese„The Sun“, Leo Hickman ha accettato la sfida di provare a vivere un anno
intero con il minor impatto ambientale
possibile. Per far ciò si avvale del supporto
di tre„consulenti etici“ che ficcando il naso
in ogni angolo della sua vita familiare, gli
snocciolano una serie di consigli su come
ridurre al massimo gli sprechi.
Questi tre guru dell’ambientalismo„made
in UK“ si prodigano in una serie pressoché
infinita di osservazioni, alcune delle quali
davvero estreme. Altri consigli appaiono
invece banali e facilmente applicabili con
un po’ di buona volontà. Viene passata in
rassegna ogni fase della giornata: dal
consumo energetico, allo smaltimento dei
rifiuti. L’autore scopre così che in moltissime sue abitudini quotidiane aveva un
comportamento irresponsabile rispetto al
pianeta. Leo si da la pena di seguire il suo
sacco dell’immondizia fino alla sua distruzione e scopre così quanto sia lungo il suo
cammino e cosa comporta gettare via alla
rinfusa i rifiuti.
E poi vi è la spesa, momento determinante
e decisivo. L’uva mangiata in marzo proviene sicuramente dall’altro capo del
mondo e il suo trasporto fino in Europa
comporta un carico ambientale davvero
spaventoso. Leo coglie l’importanza di
alimentarsi con cibi di stagione, provenienti dalla sua zona, installa un lombricaio
in giardino per smaltire i rifiuti vegetali, fa
docce più corte, lava i bagni con un po’ di
acqua e aceto ed utilizza per la sua figlioletta pannolini lavabili.
del lettore
La vita ridotta all’osso
di Leo Hickman
senza mai eccedere in esagerazioni o
estremismi. Si prodiga ad applicare quei
consigli che possono portare dei benefici,
senza troppi sacrifici. Vaglia, anche
attraverso un blog in rete, i consigli e le
esperienze di altre persone impegnate
anch’esse alla ricerca di un minor impatto
ambientale. Segue il suo personalissimo
cammino, che spesso può portare anche
a degli attriti famigliari (come quando
propone ad esempio alla moglie di
acquistare degli assorbenti igienici
lavabili).
Un libro scritto bene, mai noioso, a tratti
esilarante e ricco di spunti di riflessione
interessanti. Una sorta di diario che il
giornalista britannico fa proseguire in
maniera molto fluida ed evocativa.
Un ottimo libro per chi vuole capire
quanto si possa ridurre l’impatto ambientale attraverso semplicemente uno stile di
vita più consapevole e dei comportamenti
più accorti.
A tale proposito segnalo il seguente link,
disponibile purtroppo solo in inglese e
francese, per misurare il proprio impatto
ambientale rispetto al nostro stile di vita:
http://www.myfootprint.org/
Ronnie
Il giornalista britannico in questo suo percorso alla ricerca di un maggiore rispetto
per l’ambiente si muove con disinvoltura,
18
l’angolino
del cinefilo
Il piccolo Nicolas e i
suoi genitori,un film
di Laurent Tirard
Presentato nelle nostre sale con il titolo„Il
piccolo Nicolas e i suoi genitori“, è un film
di Laurent Tirard tratto dai racconti di René
Goscinny (autore) e Jean-Jacques Sempé
(illustratore) e racconta le avventure di
questo bambino che, confrontato con le
cose della vita, ne fornisce una sua personale interpretazione, dando luogo a
situazioni più che divertenti. Il personaggio
di Nicolas, nato da alcune strisce umoristiche pubblicate su riviste, ha in seguito
intrapreso la strada della letteratura ed ora
cinematografica.
Non essendo ambientato ai giorni nostri,
questi bambini non passano il loro tempo
libero davanti alla televisione ma si ritrovano a giocare per strada, combinando, il
più delle volte senza volerlo, un sacco di
guai.
Quale corollario alle loro disavventure, vi
sono poi il rude bidello (sempre pronto
ad inventare lunghe frasi da ricopiare per
castigo), la maestrina (che sembra riconoscere il buon cuore dei propri allievi e
resta quindi indulgente riguardo allo
scarso rendimento scolastico), il direttore
e la terrificante supplente (per la quale
nemmeno l’odioso Agnan risulta essere
sufficientemente preparato).
molto amati, come dimostra la realizzazione di quest’ultimo film.
Nicolas, il piccolo protagonista, è un
bambino di otto anni che vive in Francia
con i suoi genitori. Sua mamma è interpretata da Valérie Lemercier (nota al
grande pubblico anche per il suo doppio
ruolo nel film„I Visitatori“, accanto a Jean
Reno) e suo papà dall’attore Kad Merad
(divenuto famoso alle nostre latitudini
grazie al recente film di successo Giù al
nord).
Per chi non lo sapesse, Goscinny (14
agosto 1926 – 5 novembre 1977) è stato
uno dei più importanti autori di fumetti e
grande umorista francese. È soprattutto
celebre per aver creato (con il disegnatore Albert Uderzo) il personaggio di
Asterix (parodia degli antenati francesi, i
Galli) e per avere sceneggiato e portato al
successo con la propria genialità comica
il personaggio di Lucky Luke (caricatura
del genere western). L’autore, che riteneva
il fare ridere il suo mestiere e la sua vita,
muore a Parigi all’età di soli 51 anni, ma i
suoi personaggi continuano ad essere
Clotaire (il somaro che riesce persino ad
addormentarsi sul banco), Eudes (il„duro“
della classe che racconta di riuscire a farsi
firmare la deludente pagella dai genitori
semplicemente guardandoli fissi negli
occhi), Geoffroy (il ricco „figlio di papà“
che però è accompagnato in classe dal
maggiordomo), ed Agnan (il secchione
che ama fare la spia ed essere il cocco
della maestra).
Se il contesto famigliare mette ironicamente in evidenza vizi e virtù della piccola
borghesia anni Cinquanta (sono divertenti
i goffi tentativi dei genitori di ingraziarsi il
capo del padre per ottenere un aumento),
è però il mondo scolastico a fornire i
migliori spunti umoristici per dare vita al
lavoro di Goscinny. Gli amici di Nicolas,
sebbene rappresentino degli stereotipi,
non possono non ricordarci i compagni
che tutti abbiamo avuto a scuola: Alceste
(il simpatico grassottello che adora abbuffarsi ad ogni occasione), Rufus (che trasforma ogni idea in un grande pasticcio),
Caratteristica fondamentale dell’opera di
Goscinny, particolarità che il film ha cercato di mantenere, è il fornire il punto di
vista di Nicolas e dei suoi amici e quindi
l’interpretazione data dai bambini ai fatti
quotidiani. La psicologia infantile, con tutte
le ingenuità del caso, è analizzata con
intelligenza e maturità così che„Il piccolo
Nicolas e i suoi genitori“ non va considerato solo come un film per bambini ed
anzi il mondo riproposto da Tirard sembra
volere piuttosto fare sorridere gli adulti di
oggi sull’infanzia di ieri.
La trama in breve. Joachim è triste ed
arrabbiato. I suoi genitori hanno avuto un
fratellino che trova insopportabile. Dopo
19
essersi lamentato con i compagni di classe
della faccenda, spiegando di avere individuato i sintomi della tragedia nelle sospette carinerie di suo papà verso la
mamma, Joachim sparisce misteriosamente. Considerato come all’interno della
classe si vociferi del suo probabile abbandono nel bosco per essere sostituito dal
fratellino, possiamo immaginare i timori di
Nicolas quando vede il padre adottare
insolite attenzioni verso la madre, quali
portare fuori la spazzatura…: che sia il suo
turno di essere lasciato solo nella foresta?
Cercando di correre ai ripari, con la propria
„banda“ di amici Nicolas tenta a più riprese
di farsi amare dai genitori (che in realtà
non aspettano nessun altro bambino e mai
hanno smesso di volergli bene). Dati i
continui fallimenti, che anzi procurano solo
castighi, il gruppo decide una soluzione
estrema: contattare un malavitoso che
rapisca il nascituro.
per la stesura di un tema in classe, nelle
ultime immagini sembra cogliere l’ironia
delle vicende vissute, dichiarando di
volere da grande fare ridere la gente. Il
personaggio pare così omaggiare il
proprio autore, in un postumo saluto.
Breve critica. I racconti di Le Petit Nicolas
sono da quasi mezzo secolo un fenomeno
editoriale in gran
parte dell’Europa e
negli Stati Uniti.
Come spesso accade con i „personaggi di carta“,
una trasposizione
cinematografica
era un’operazione
irta di pericoli, il
primo fra questi la
perdita di quell’atmosfera di magica
e fiabesca irrealtà
resa egregiamente
con la dimensione fumettistica e letteraria.
Viene certo a mancare l’immediatezza
che solo una vignetta può regalare e, per
forza di cose, l’ironia rimane funzionale alla
storia. Per fare un paragone, anche la satira
di costume dell’artista Charles Addams,
che con le sue vignette ed in particolare
la sua„Famiglia“ sbeffeggiava i comportamenti borghesi e conformisti dell’America
degli anni Trenta,è stata edulcorata e perde
di grinta nel famoso telefilm e nei lungometraggi tratti.
„Il piccolo Nicolas e i suoi genitori“ scorre
dunque piacevolmente, ci regala e ricorda
un modo di sorridere che vale la pena
preservare, a fronte dei più moderni
„comici“ che all’umorismo trovano più
comodo sostituire la volgarità od il passare
il Natale in compagnia delle amanti a
Miami.
Maurizio
Il film di Laurent Tirard funziona però
abbastanza bene, intrecciando alcune
delle avventure del piccolo Nicolas ma
mantenendo una trama principale solida
così da apprezzare l’unità del film senza
perdere il gusto delle singole avventure.
Viene in particolare ben rappresentato
l’immaginario collettivo francese, tra tradizione e cultura popolare, senza sconfinare
nella critica sociale. Lo scopo dell’autore
Con l’intenzione di racimolare il compenso per il (presunto) rapitore, Nicolas
coi compagni arrivano anche a vendere
una finta pozione capace di dare forza
sovrannaturale, come suggerisce un
fumetto letto dai ragazzini (l’Asterix dello
stesso Goscinny).
È il ritorno di Joachim, assente per una
semplice malattia, a ribaltare nuovamente
la situazione. L’amico racconta che avere
un fratellino non è così male ed anzi la
prospettiva di essere un esempio da
seguire per il neonato fa desiderare anche
a Nicolas di averne uno.
Nicolas, che all’inizio del film, differentemente dai compagni di classe, non riesce
ad immaginare il proprio futuro nemmeno
dei racconti era d’altra parte essenzialmente quello di restituire un’atmosfera e
non la rappresentazione di un preciso
periodo storico. Sebbene alcune trovate
risultino essere un poco prevedibili, si ride
(o, per i più seri, si sorride) con intelligenza.
20
Intervista DoppIAS
Abbiamo il piacere di proporvi una nuova intervista
DoppIAS con due rappresentanti molto conosciute
all’IAS, in quanto attive
presso le ricezioni AVS-AI. Si
tratta di Michela Meneghetti
e di Stefania Gianella, che si
sono fatte intervistare dalle
colleghe Manuela Bellini e
Arianna Tisat.
A giudicare dalla foto, Titty
questa volta non ce l’ha fatta
a sfuggire a Gatto Silvestro,
anzi si è lasciata catturare con
piacere e simpatia.
Ecco le fameliche Iene-Silvestro che cercano di agguantare le Vittime-Titty per l’intervista doppias…
1
Nome:
Michela
Stefania
2
Quanti anni hai?
45
47
3
Quanti te ne senti?
35
38
4
Segno zodiacale?
Leone
Sagittario
5
Hobby?
Mamma al 100%
Far festa!!!
6
Il tuo sogno da bambina?
Volevo fare la Hostess
Volevo avere un cavallo
7
Il tuo sogno attuale?
Vivere serenamente
Vivere tranquillamente e
serenamente
8
Come te la cavi in cucina?
Alla grande! 
Domanda di riserva!?
9
Il tuo piatto forte?
Il risotto
Idem come sopra
10
Il tuo peccato di gola?
Il cioccolato
Tutte le “ciugnate”
11
Come ti rilassi?
Ascoltando musica
Quando mai mi rilasso?
12
Che caratteristiche deve
avere il tuo uomo ideale?
Sincero di sicuro, simpatico e
affascinante
Pacato, rispettoso, coccolone
13
Proprio come…
George Clooney
Mio marito 
21
14
Ti sei mai rifatta una parte del
corpo? Se si, quale?
Si, mi sono rifatta un bel seno
No
15
Lo faresti? Se si, quale?
No, non farei altro
No, mi piaccio così come sono
16
Se vincessi all’Euromillions
cosa faresti?
Penserei al benessere dei miei
figli e al loro futuro
Non mi pongo il problema perché
non gioco mai
17
Daresti un po’ di soldi ai tuoi
colleghi, vero?
Si, tranne che alla Manu.B. ;)
NO!!!! ;)
18
Come te la cavi nel canto?
Negata!
Benissimo, la Nannini non è nulla
in confronto
19
La cosa più bella che ti sia
successa?
I miei figli
I miei figli
20
La cosa più strana che ti è
successa alla sportello?
Le proposte “indecenti”
Mi hanno fatto vedere il
fondoschiena per mostrarmi un
ematoma
21
Cosa apprezzi dell’altra?
La sua schiettezza
La sua dolcezza
22
Cosa invece non sopporti
dell’altra?
Quando parla ad alta voce mentre
sono al telefono
Quando dice “Patatoooona”
23
Tra di voi chi cucca di più?
Lei
Lei
24
Chi ha più pazienza?
Io
Lei
25
La cosa più pazza che hai
fatto per amore?
L’ho aspettato fuori casa sua tutta
la notte a -10°
Ho sfidato una tempesta di neve
per raggiungerlo
26
Com’è andata?
Quando è arrivato ci siamo
riscaldati ;)
Raggiunto lo scopo
27
La prima volta che hai fatto
l’amore?
21 anni, in Francia (specifichiamo)
Nell’era preistorica…
28
Il posto più strano dove l’hai
fatto?
In lavanderia…
Non conta dove lo fai, ma come lo
fai!!
29
L’hai mai fatto con una
donna?
Non ancora…
Non ancora…
30
Lo faresti? Se si, con chi?
Si, con la Stefy, ovvio ;)
Mai dire mai, con la Michy ;)
31
Preliminari o dritti al sodo?
Preliminari
Preliminari
32
Romantica o pantera?
Pantera
Romantica
33
Favorevole o contrario:
Al matrimonio tra
omosessuali
Favorevole
Favorevole
Ai social Network
Contraria
Favorevole
All’ergastolo per i pedofili
Favorevole
Favorevole…prima evirare
34
Cosa non sopporti in
generale?
L’intolleranza e il parlare a
vanvera
L’invidia, l’ipocrisia e la falsità
35
I valori in cui credi di più:
La famiglia e l’amicizia
Famiglia, amicizia e il rispetto per
il prossimo
22
36
Il tuo cavallo di battaglia:
Il rispetto per gli altri
Socializzare
37
Dicono che ogni età ha il suo
fascino, dai un aggettivo per
descrivere i tuoi:
20
Ingenui
Folli
30
Folli
Tranquilli
40
Intensi
Frizzanti
38
Cosa rimpiangi degli anni
’80?
Le libertà e i viaggi
La spensieratezza
39
Dove andate a sballare?
Sballo a casa
Ovunque, basta sballare
40
All’aperitivo è d’ordine un….
Prosecco!!!!
Cannonau!!!
41
Per te la vita è:
Un dono
Bellissima
42
Se tu potessi vivere in
un'altra epoca quale
sceglieresti?
Nell’antico Egitto
Nell’800
43
Preferisci:
Caldo o freddo?
Caldo
Caldo
Mare o montagna?
Mare
entrambi
Soldi o amore?
Amore
Amore
Cane o gatto?
Gatto
Gatto
Tanga o slip?
Tanga
Slip
44
Ti ritieni una persona
sincera?
Si
Si
45
Lo sei stata in questa
intervista?
Si
Si
46
Vuoi dire qualcosa alle iene?
Siete state brave….in fondo!
La m’è naia ben
Se ti senti anche tu un po’ IENA e ti piacerebbe organizzare un’altra intervista
doppIAS, contatta la redazione sul
[email protected] proponendo nuovi
personaggi da intervistare.
23
Salve ragazzi, la vostra ZanzarIAS preferita
è tornata da voi per raccontarvi una nuova
vicenda.
L’altro giorno sbirciando qua e là mi sono
imbattuta in un messaggio che ha suscitato in me curiosità e perplessità. Bisognava
assolutamente che andassi a sentire che
cosa fosse accaduto di tanto brüt presso
la truppa in dislocamento; quella accampata nella roccaforte in mattoncini rossi,
de l’autre côté del stradon. Toh! Per una
volta che esce un spifér da lì, era sicuramente il caso di sconfinare dalla zona
dove sono svaccata di solito (il che è già il
colmo per una zanzara) in attesa dell’ultima notizia.
peperoncino
il
da casa per consumarli all’ora di pranzo.
Roba da matt!! Il messaggio-appello, di
quelli a mò di “Chi l’ha visto?” , era partito
perché stavolta era sparito un barattolo di
Bircher! Si suppone che sia un alieno vegetariano, poiché a più riprese sono sparite
anche delle belle insalatine. Dulcis in
fundo: poco dopo la divulgazione del
messaggio di ricerca del Bircher il fantasmino, forse (e si spera) preso dai rimorsi
di coscienza, questa volta ha rimesso la
refurtiva nel frigo.
Purtroppo (o per fortuna), trattandosi di
un fantasma di quelli veri, è rimasto invisibile agli occhi di tutti. Stavolta la faccenda
si è risolta positivamente ma… Fantascmin:
“Tanto va la gatta al lardo fin che ci lascia
el sciampin!
Bene, anche per questo numero finisce
qui la missione della vostra ZanzarIAS. Se
sentite qualche spetegulèss spiritoso non
abbiate scrupoli e fatemi una soffiata
tramite la redazione del VitadaIAS. Buona
estate a tutti e fate i bravi!!!
Accendo le mie antennine formato microspia, sorvolo il Dragunà a manèta e mi
intrufolo in sordina al secondo piano. Giro
di ricognizione e sembra tüt a posct. Vedo
soltanto un tecnico in tuta che sta trafficando con la porta del frigo, in funzione
nella zona pausa-caffè. Mi avvicino in
incognito e tiri dent la panza (dificil ma
amò abasctanza fatibil…). Sta montando
una serratura tutta particolare; una di
quelle che richiede l’introduzione di un
NIP per poterlo aprire. Non credo ai miei
occhi! Con i tempi che corrono non c’è
mica tanto da impreziosire il frigo! Si sente
un vocìo… Ma senti questa! Da qualche
tempo in quell’area volteggia un fantasma
furbetto e vorace che preleva dal frigo e
si sbafa i pranzetti che le persone si portano
24
Sturmtrupp
IAS
25
Peccati di gola
Il pesce
Grazie alla vostra preziosa collaborazione,
in questa rubrica possiamo proporvi
ricette per tutti i gusti e facilmente realizzabili anche da coloro che in cucina hanno
poca dimestichezza. Da qualche tempo è
iniziata la stagione della pesca. Beati quelli
che si ritrovano con del bel pesce fresco,
pescato nei nostri fiumi o laghi e forse,
diciamo solo forse, sta facendo capolino
anche la tanto sospirata estate. Binomio
ideale per proporre qualche pietanza a
base di pesce. Si tratta di ricette collaudate, per cui potete buttarvi senza alcuna
esitazione. La Redazione del giornalino
declina tuttavia ogni responsabilità in caso
di insuccesso!
Pesci in carpione
(per 6 persone)
Ingredienti:
6 bei coregoni (o trote) di ca. 300 g
l’uno(a)
3 dl di olio di semi (per friggere)
Farina, sale, pepe
1 cipolla
1 carota
1 spicchio d’aglio
2 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
1 ciuffo di prezzemolo
1 dl di aceto di vino rosso
1 dl di vino rosso
Preparazione:
Pulite i pesci liberandoli delle interiora,
squamateli (se necessario), conditeli
con sale e pepe e passateli nella farina.
In una padella fate riscaldare l’olio che
profumerete con la salvia e il rosmarino.
Quando sarà ben caldo fatevi friggere
i pesci durante una decina di minuti,
facendoli dorare su ambo le parti.
Fate sgocciolare i pesci e collocateli
in un piatto a bordi alti e della
1
4
5
dimensione adeguata, affinché non vi
stiano né troppo stretti né troppo
distanti uno dall’altro.
Scartate la metà dell’olio utilizzato per
friggere i pesci. Nel restante fate rinvenire e tostare leggermente le verdure
tagliate a fettine. Deglassate con
l’aceto, lasciate cuocere un attimo e
ripetete l’operazione con il vino rosso.
Aggiungete il prezzemolo tritato ed
eventualmente altre erbe aromatiche.
Versate la marinata ricavata, ben calda,
sui pesci e riponeteli al fresco.
I pesci in carpione si gustano l’indomani o
anche dopo.
Trote in cartoccio
(per 4 persone)
Ingredienti:
4 trote fresche o surgelate
Sale, pepe
4 rametti di aneto
1 scalogno o 1 cipolla piccola
20 g di burro
1 dl di vino bianco
1 limone
Carta alu
Preparazione e cottura:
1
2
3
2
Se le trote sono congelate, lasciatele
sgelare parzialmente. Conditele dentro
e fuori con sale e pepe e inserite un
rametto di aneto nell’interno.
Tritate lo scalogno (o cipolla), fatelo imbiondire nel burro, versatevi il vino
bianco e lasciate evaporare brevemente.
26
3
4
5
6
Disponete ogni trota su di un foglio di
carta alu, alzate i bordi e cospargetevi
in parti uguali lo scalogno imbiondito
ed il suo liquido.
Sbucciate il limone, avendo cura di
rimuovere anche i filamenti biancastri,
e tagliatelo a fette sottili. Disponetele
sulle trote e chiudete tutt’intorno la
carta alu.
Riscaldate il forno a 250°, inseritevi le
trote incartocciate e fatele cuocere
per 20–25 minuti.
Servite il pesce nei cartocci e accompagnatelo con patate bollite e insalata.
La trota al cartoccio è una pietanza che si
può preparare molto bene anche sulla
griglia.
1 spicchio di aglio
1 cucc. di olio
½ c.ino di basilico (fresco o essiccato)
1 cucc. di concentrato di pomodoro
1,25 dl di vino rosso
1 presa di sale
1 presa di zucchero
In questo caso procedete come segue:
1
2
3
Cospargete le trote con del succo di
limone, dentro e fuori. Condite con sale
e pepe. Cospargetele internamente
con delle erbette (prezzemolo, salvia,
rosmarino, cerfoglio, aneto) e inseritevi
un pezzetto di burro.
Spalmate di burro quattro pezzi di
carta alu, adagiatevi i pesci, impacchettateli e fateli riposare in frigo per 2–3
ore.
Arrostite le trote impacchettate sul
grill, durante 7–8 minuti per parte.
Forse alle nostre latitudini non è prassi
comune consumare la trota cruda ma se
l’idea vi piace, proponiamo questa ricetta,
semplice ma davvero raffinata:
Filetti di trota con salsa al pomodoro
Preparazione:
Qualcuno avrebbe gradito anche ricette
un po’ particolari di insalate e sarebbero
anche già pronte per l’edizione ma, ahimè,
se ci dilunghiamo oltre la rubrica
diventerebbe sproporzionata. Che ne dite?
1
Buona cucina a tutti!
2
3
Dalle trote lavate e asciugate ricavate
i filetti. Toglietevi la pelle ed eventuali
lische e con un coltello molto affilato
tagliateli a fettine sottilissime.
Disponetele su di un piatto da portata,
salatele, pepatele e spruzzatele con il
succo di limone e l’aceto.
Copritele e lasciatele marinare nel
frigo per un’oretta.
Danila
Per la salsina al pomodoro procedete
come segue:
(per 4 persone)
1
Avvertenza: il pesce marinato e consumato a crudo deve essere fresco. In nessun
caso va utilizzato del pesce scongelato.
2
Ingredienti:
4 trote fresche di media grandezza
½ c.ino di sale
Succo di due limoni
½ dl di aceto di vino rosso
1 c.ino di pepe bianco
2 scalogni
4 pomodori
5
la salsina per un minuto, rimestando in
continuazione. Regolare il gusto con la
presa di sale e una di zucchero.
Servite la salsina separatamente.
3
4
Mondate e tagliate a pezzettini lo
scalogno.
Praticate un taglietto a croce sui pomodori, sbollentateli brevemente e privateli della buccia. Tagliateli prima a
metà , privateli dei semi e poi tagliateli
a cubetti.
Mondate lo spicchio di aglio, tagliatelo
grossolanamente e schiacciatelo.
In una padella fate riscaldare l’olio,
fatevi imbiondire lo scalogno e
aggiungetevi i cubetti di pomodoro,
l’aglio, il basilico, il concentrato di
pomodoro e il vino rosso. Fate cuocere
27
Io speriamo che mi
assicuro!
Cari, carissimi, anzi… ma quanto ci
costate… colleghi,
Lettere e strafalcioni di
assicurati
rieccoci a voi per un po’ di spensieratezza,
tuffandoci in situazioni particolari,
divertenti e non, in cui vi siete imbattuti…
Ad un assicurato che al telefono si lamenta
di non poter pagare i premi AVS, viene
consigliato di farsi aiutare provvisoriamente dalla sua compagna. A tale con-
Nomi e cognomi strani
Cognomi
Menaballi: … ma quante ne racconta di
…
Orso: … indovinate come si chiamava di
nome …
Penel: per una parete grande, ci vuole un
grande „pennello“ …
Tastan: … mi raccomando di tenere le
mani al loro posto …
Nostri nomi storpiati
siglio l’assicurato risponde nel seguente
modo:
„…anche se facciamo sesso assieme non
vuol dire che deve mantenermi…“
Una cassa di compensazione comunica il
suo trasferimento:
„La nostra cassa di compensazione tra
sloggia“…
Nomi
Primitivo:
va bene se
vuole fissare
un appuntamento… ditegli però di lasciare a casa la
clava…
Subito dopo squilla il telefono ed il collega
rimasto in ufficio crede di parlare con il
marito della collega uscita e gli dice:
„la tua dolce metà è appena uscita. Noi
qui stiamo ridendo perché lei ha detto che
non può fare il Kamasutra stasera. Mi
dispiace ma stasera non c’è trippa per
gatti…“
La telefonata va avanti ed il collaboratore
capisce che la persona al telefono non è il
marito della collega ma bensì il gerente
di una delle nostre Agenzie AVS…. che
figura!!!
Indirizzo su busta: … all’attenzione del
signor Passamonte (vero: Passannante)
Zucca quiz
Quando è morto Gesù?
Risposta:„ehm, … in giro a Pasqua“
Un’assicurata al telefono si annuncia nel
seguente modo:
„Buongiorno, sono la madre di mio
figlio“…
Umida: … è raffreddata …?
Un’assicurata al telefono:
„…lei mi assicura che sono ancora
registrata? Perché sa, già una volta sono
stata cancellata da tutti i computer del
mondo…“
Aneddoti
Collaboratori particolari
Un assicurato sottolinea in questo modo
che le prestazioni sociali vengono date
solo agli stranieri e solo di un certo tipo:
„… l’ho visto io ! Si è pitturato di nero e poi
gliel’hanno data…“
Una collega esce dall’ufficio lamentandosi dei dolori alla schiena e scherzando
dice: „stasera non posso fare il Kamasutra“
Non dimenticate di inviarci aneddoti,
lettere, esperienze strane, divertenti o
tragiche in cui vi siete imbattuti relazionandovi con gli assicurati. Condividete
con i vostri colleghi quanto avete vissuto.
Inviate i vostri contributi a
[email protected]
:-)
28
rilassati
Ku fu? – la soluzione marzo10!
Ku fu?
Ciao a tutti,
Anche per l’ultimo numero del nostro
giornalino, la soluzione del Ku fu è arrivata
praticamente subitissimo. All’IAS ci sono
proprio degli ottimi osservatori!
I tre colleghi IAS da indovinare erano Leyla
Büyükdag dell’Ufficio AI, Moreno Kundert del servizio giuridico e Claudia
Righetti del servizio assegni familiari.
Hanno indovinato le ragazze del Servizio
amministrazione dopo circa 2 ore dalla
pubblicazione del giornalino: una vincita
di gruppo, quindi, e questo ci piace. Siamo
convinti che le ragazze sapranno far buon
uso comune della vincita :-).
Moreno
Leyla
Claudia
Per questo numero abbiamo fatto un
collage di addirittura 4 colleghi: guardate
un po’ cosa ne è uscito: terrificante,
mamma mia…
Inviate la vostra soluzione al
[email protected].
Il premio offerto dalla nostra direzione
spetterà, come sempre, a chi indovinerà il
nominativo di tutti e 4 i colleghi, risp.
colleghe IAS.
Ku fu?
29
rilassati
Allena la mente
Scegli la figura esatta che completa la
terza serie.
Soluzione quadroku
24 21
3
1
6 17
14 13
4
7
10 22
15 5 18
La somma in orizzontale, verticale, diagonale deve sempre essere di 65.
Utilizzare tutti i numeri dall'1 al 25 una sola
volta.
Aiuto:
Il n° al centro è 13.
Per il quadrato rosso la somma in orizzontale, verticale o diagonale è sempre
39.
La somma dei quadatini estremi posti sulla
circonferenza esterna nera è sempre 26
(salvo gli angoli estremi in verticale e
orizzontale).
Completa la serie:
2 2 4 8…
Inserendo una parola all’interno delle
parentesi trovi due nuove parole di senso
compiuto. Quali sono le tre parole da
utilizzare? (una sola parola per ogni
coppia)
i(….) (….)ta
s(….) (….)re
a(….) (….)a
30
rilassati
Soluzione rebus
Soluzione:
C Asia NOM ali = Casi anomali
Le soluzioni saranno pubblicate nel prossimo numero di settembre 2010. Se anche
tu hai delle doti „enigmistiche“ non esitare
a scrivere e proporre i tuoi giochi a
[email protected].
Tre macchine partono da Salerno e
devono arrivare a Napoli. Premettendo che
hanno la stessa velocità e compiono lo
stesso percorso, perchè 2 impiegano 1 ora
e 20, mentre l’altra impiega 80 minuti?
Un tale abita al ventesimo piano di un
grattacielo. Al mattino, esce di casa, chiama
l’ascensore al suo piano, scende al piano
terra e va a lavorare. Al ritorno a casa,
chiama l’ascensore al piano terra, scende
al quinto piano, poi fa gli altri a piedi, ogni
giorno. Non lo fa di proposito (preferirebbe
arrivare al ventesimo) e l’ascensore
funziona perfettamente. Com’è possibile?
Soluzione: 1 ora e 20 e 80 minuti sono la
stessa cosa
Soluzione: il tizio è un nano e i tasti dei
piani oltre il 5° sono troppo in alto per lui.
Soluzione indovinelli
Chi la usa non la vede, chi la vende non la
usa, chi la compra non la vorrebbe usare.
Cos’è?
Soluzione: la bara
Una ragazza è sola in una casa
abbandonata e buia. In tasca ha una scatola
di fiammiferi con dentro un solo
fiammifero. Davanti a se trova una candela,
un caminetto e una lanterna… cosa
accende per prima?
Soluzione: il fiammifero
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Team redazione: Settore
amministrativo UAI, Ronnie,
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31
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