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© La riproduzione e la utilizzazione degli articoli e degli altri materiali pubblicati nel presente giornale sono espressamente riservate Moda Ilfenomeno: borsestampate sulleborse Modelli di lusso, ma solo come adesivi ... Mercoledì 17 Luglio 2013 PAGINA30 Come quell’adesivo che campeggiava sopra i paraurti delle 500, «Gli altri giorni vado in Ferrari», le borse semplici adesso sembrano voler dire: «Nell’armadio ho anche altro!». Una Birkin, magari, o una Chanel, una qualsiasi it bag, insomma, costosa e con dettagli preziosi. E come fanno? Portandosi appresso, su ogni fianco, una sua foto. L’idea delle borse stampate su borse è diverten- te e dilaga principalmente sulle shopping bag, o bag tote, aperte e destrutturate con comode maniglie, che dovevano sostituire gli inquinanti sacchetti di plastica, e che per la loro alta diffusione sono diventate «fashionable», coinvolgendo anche le grandi marche. Sono realizzate soprattutto in tela canvas, tessuto naturale pesante, ideale per la stampa in alta qualità. Il fil rouge è ironizzare le borse iconiche. La canvas di Longchamp, «Ceci est un it bag», questa è una it bag, se lo scrive da sola. Numerosi sono i modelli di Birkin «ecosostenibili» come quello delle taiwanesi Banane Taipei (solo sul sito e lista d’attesa) e dei giapponesi di Pomikaki Tokio (la Ivy è ben distribuita in Italia). A Los Angeles, Thursday Friday, oltre ad Hermes con Together Bag, replica anche i mo- delli cult di Chanel, Balenciaga e Miu Miu. La Rattan di V˚73 di Elisabetta Armellin riproduce bucolici cestini di paglia. Nuova è la canvas di Armani jeans che contiene l’immagine speculare del suo modello in plastica lucida. «La particolarità è il manico condiviso tra la borsa reale e quella raffigurata sulla tela» spiega Vincenzo Schillaci titolare di Tatiana a Palermo. Prezzo 110 euro. Mi.Av. Accessori estivi. Sono comode, indistruttibili ed economiche. La tendenza, già diffusa al Nord, approda anche in Sicilia. Ecco chi le produce Neoprene, nuova frontiera Borseintessutodimutedasub Idealiper imesi caldi,masono pensate per tuttol'anno, adeguando letinteallastagione Tra i modelli quelli con cerniere e borchie dorate o dai colori rosso fragola e rosa cipria dai lettori Shopping? Serve fiuto N ei mercati si trovano anche i tessuti più strani e non solo le cose che fanno tendenza nei negozi. Bisogna saper scegliere e acquistare la merce migliore e più conveniente. (Commento all’articolo sulle tendenze nei mercatini). Mariella su www.gds.it Milvia Averna Palermo B orse in neoprene, il tessuto delle mute da sub, è la nuova frontiera degli stilisti per gli accessori estivi, ma pensati per tutto l'anno, con modelli continuativi e affidando solo al colore la stagionalità, «per quanto – racconta Marika Messina, trend setter palermitana – le vere fashioniste milanesi, ormai, in pieno inverno indossano i classici tubini neri eleganti, con borse ipercolorate sotto il braccio. Quando ho visto questi modelli in neoprene per la prima volta in fiera – prosegue – ho pensato che non avrebbero avuto un caldo riscontro in Sicilia. Queste ultime collezioni però mi hanno colpita per la freschezza e l’originalità dei modelli, le ho proposte ed è stata una scommessa vinta perché hanno avuto un ottimo seguito. Il tessuto delle mute da sub, - spiega - è comodo, plasmabile, indeformabile, indistruttibile, economico e ha un effetto pelle, difficile da distinguere, a prima vista, dall’originale persino nei pitonati». Tra le aziende che hanno usato questo sintetico sportivo dalle grandi qualità in salsa fashion la fiorentina Via Mail Shopping a Palermo Valentina Traina con i modelli Lock e Grace di Via Mail bag bag della designer Francesca Diana che sostituisce la pelle al neoprene e rilegge in chiave ironica i modelli iconici di borse, abbinati a colori iper vitaminici, a stampe cool, a borchie piramidali ed accessori metallici, o a divertenti charms. La shopping bag Lock di Via Mail bag, è interamente apribile con cerniere e borchie dorate per un stile glam gym. La Grace, invece è un omaggio all'attrice e principessa Kelly, ed un richiamo al modello di casa Hermes. È grande, bicolore, con cinturino e chiusura dorata. La Wave, onda in italiano, invece, si ispira alla Boston di Celine, il costoso must have da 1900 euro per il modello base, che tallona la Birkin di Hermes nella classifica dei gusti delle donne che se lo possono permettere. La Wave è una via di mezzo tra il secchiello e il bauletto ed è caratterizzata dallo stesso gioco d'ali del modello originale in pelle, ma dal costo più accessibile dai 150 a 210 euro. Usa ancora il neoprene ma preferisce la versione pochette chic, La Fille des fleurs, marchio dal suono francese ma dal progetto italiano partorito nel 2012 da un team di creativi che fa capo alla Gmp, gruppo moda produzioni di Barletta. Con colori dall'aran- cio tipico di Hermes, codificato come Togo, al rosso fragola, al rosa cipria. Presenta caratteristici intarsi a forma di giglio fiorentino e un grande fiocco, sia nel modello liscio, sia in quello con le borchie. Fiocchi anche nel Cassis il loro modello icona. Il prezzo è contenuto dai 55 euro a salire. Testimonial per la presentazione del marchio La Fille des fleurs al White del 2013, la fiera delle tendenze che si svolge a Milano, è stata Marta Marzotto con la nipote Beatrice Borromeo. Hanno mostrato la «Nizza bag», una maxi busta sempre in neoprene ma ad effetto pitonato in giallo, verde e fucsia con tramatura nera come se fosse veramente la pelle del serpente. I costi variano da 115 euro, per questo modello, a 130 per la maxi bag Montpellier. Sono distribuite entrambe le griffe in Sicilia e in Calabria da M.G. Rappresentanze di Catania di Matteo Greco. Presenti nei best shop nazionali come Dieci dieci a Napoli e People a Nettuno, Roma. A Palermo si trovano da Queen shoes di via Marchese Ugo. Milano Lapioniera unapadovana Piacciono ancheallevip ... Pioniera della tendenza in Italia è stata, nel 2011, la padovana Giovanna Dell’Onte, che ha esposto con il marchio Leghilà, che in indonesiano significa «stravagante», le borse innovative in neoprene nel suo store di via Manzoni a Milano. Per combattere il grigiore ed il rigore del freddo nella stagione invernale ha puntato su un’iniezione di colori vitaminici. La sua sfida ha avuto sazio perché il marchio è stato accolto nel capoluogo meneghino con favore anche dalle vip che le hanno fatto da naturali testimonial. La dj di Radio Deejay, la Pina, personaggio tv, nel suo blog Tuttasbagliata ha fatto loro una vera e propria dichiarazione d’amore preferendo i colori fluo ma pubblicando una gallery con un’ampia selezione di modelli tra cui quelli in fettucce di neoprene, intrecciate ad effetto cuoio. La novità dell’estate 2013 è la Sunrise Bag, una borsa traforata ed intagliata al laser. La passione per questo materiale nasce vedendolo per la prima volta all’estero, in uno zaino sulle spalle di un’amica. Da qui l’idea di opporre al tecnico il fashion e il modernissimo al classico. E così il primo modello imita l’iconica Kelly ma in tinte sgargianti e audaci. Una curiosità: il packaging con cui viene consegnata è una sacca con la quale la si può lavare direttamente in lavatrice. La comodità è sempre di moda. Mi.Av. Tra i sogni delle appassionate la Kelly e la Birkin di Hermès. Lunga la lista d’attesa per averle, ma costano migliaia di euro Le «it bag», icone che col tempo acquistano valore ... Cambiano i tessuti, si sperimentano materiali nuovi ma i modelli di riferimento per l'accessorio per eccellenza restano sempre le «it bag», è cioè quei modelli di borsa che col passare del tempo, lungi dal passare di moda, accrescono il loro consenso, entrando nel mito, diventando appunto modelli icona. A caratterizzarle, oltre alla lista d’attesa per averle, è anche il costo elevato, migliaia di euro e in alcuni casi centinaia di migliaia in base al materiale, alla rarità del pezzo e al possessore illustre. Sarà per questo che i marchi giovani e gli stilisti che irrompono sul proscenio della moda a loro offrono un tributo low cost. Tra le ossessioni ricorrenti ci sono la Kelly di Hermès che ha ispirato persino le borse in plastica trasparenti e le nuovissime in neoprene, assieme alla Cèline con la sua caratteristica apertura alare. Del cerchio magico, pur non esaurendolo, fa parte a pieno diritto la Birkin. Ciascuna di loro ha una storia interessante che ogni fashionista conosce. La Kelly è la più anziana delle tre ed è la sorella maggiore della Birkin visto che entrambe fanno parte della famiglia Hermès. Disegnata nel 1932 da Robert Dumas come «sac à courroie pour dames» (borsa da sella) cambiò nome 21 anni dopo con Grace Kelly, attrice americana e principessa di Monaco, che durante la sua breve favola la volle per occasioni importanti e paparazzatissime. Dal taglio severo con cinturino in pelle su pelle è caratterizzata da una chiusura in metallo dorato con lucchetto. La Birkin, invece, inizia ad esistere solo negli anni 80 e la sua origine è legata ad un episodio che sui blog di moda ha assunto crismi mitologici. Il futuro presidente del marchio Hermes, Jean Louis Dumas, sedeva in aereo accanto alla popolare cantante francese Jane Birkin che portava con sé una capiente quanto scomoda borsa di paglia che cadde dalla cappelliera. Una agenda Hermes, tra gli oggetti caduti, attirò l'attenzione del designer che memorizzò la battuta imbarazzata di lei: «Non esiste una borsa grande e al tempo stesso bella da portare in viaggio». «La cree- rò io per lei», rispose da vero cavaliere dell'alta moda. Produsse un modello, ispirato alla Kelly ma più ampio e morbido. Il successo di Céline, infine, è ancor più recente anche se l'azienda inizia a Parigi già nel 1945 ma scarpe per bambini su misura. È con Boogie e Boston, che diventa un must have. Negli anni e nelle collezioni i tre modelli si sono moltiplicati e variegati ma lo stile resta fedele per renderli inconfondibili e al tempo stesso imitati. Ed il plagio diventa, in questo caso, omaggio. Mi.Av.