atto d`indirizzo - IC Don Milani Viareggio

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atto d`indirizzo - IC Don Milani Viareggio
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA
ISTITUTO COMPRENSIVO
DON LORENZO MILANI
Via F. Lenci, 3 – 55049 VIAREGGIO - (L UCCA)
Tel. 0584 - 392386 Fax 0584 -393144 e-mail [email protected] - pec [email protected]
C.F.91019660462
Non uno di meno
prot.6434/A19
ATTO DI INDIRIZZO
al Collegio dei Docenti riguardante la revisione del Piano triennale dell’Offerta Formativa
(2016/17- 2017/18 - 2018/19)
al Direttore SGA per quanto di competenza, previsto nella L.107/2015
La Dirigente Scolastica
 Visto l'Atto di indirizzo presentato dal Dirigente al Collegio Docenti in data 12/10/2015
(prot.n. 7221/A19)
 Viste le modifiche al RAV
 Viste le modifiche al P.d.M. previsto nel RAV in relazione a:
1. RISULTATI NELLA VALUTAZIONE IN USCITA DELLE CLASSI TERZE
DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1°: aumento di 1 punto % nelle valutazioni
con 9.
Migliorare, attraverso compiti autentici, le prestazioni degli studenti nella
risoluzione di prove strutturate.
3. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Scuola dell'infanzia: Riconosce i più importanti segni della cultura del territorio:
istituzioni, servizi pubblici, funzionamento della città
Scuola primaria:Costruzione del senso di legalità e sviluppo di un’etica della
responsabilità, attraverso l'agire in -modo consapevole
Scuola secondaria di 1°: Conoscere la Costituzione italiana e i diritti inviolabili di
ogni essere umano
1) CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Progettazione condivisa tra i team docenti in riferimento alla definizione di
obiettivi e traguardi di apprendimento per i vari ordini di scuola: ripensare il
protocollo di valutazione interno anche in considerazione della nuova certificazione
delle competenze.
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2) AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Potenziare l'utilizzo delle nuove metodologie didattiche (flipped classroom,
avanguardie educative, senza zaino) nei percorsi intrapresi.
 Vista la delibera regionale che per il 2.o anno consecutivo prevede nell'offerta formativa
regionale l'indirizzo musicale al Don Milani di Viareggio
 Considerata l'offerta formativa alle famiglie e la conseguente iscrizione di alunni
all'indirizzo musicale
 Tenuto conto che non è stato assegnato organico per l'indirizzo musicale nei 2 a.s.
2014/2015 e 2015/2016
 Tenuto conto dell'assegnazione delle risorse professionali per il triennio 2016/2019
 Considerato che non sono state assegnate risorse professionali per le classi di concorso
Matematica e Italiano
 Tenuto conto dell'utilizzazione dei docenti tra scuole appartenenti alla rete di Ambito e/o reti
scolastiche
 Vista l'utilizzazione della docente della classe di concorso A032 (assegnata all'IC Darsena),
al posto della A028 assegnata all'Istituto Don Milani in sede di o.d.d.
 Tenuto conto che questo ha permesso di rispondere alle richieste delle famiglie che hanno
iscritto i propri figli all'indirizzo musicale
EMANA
il seguente atto di indirizzo finalizzato perseguimento dei sotto elencati obiettivi:
-Proseguire nelle attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo volti all’innovazione metodologica
e didattica, nonché nella formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale
scolastico: temi su cui il Collegio discute ogni anno e si forma (si veda il PM/AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO e PIANO DELLA FORMAZIONE DOCENTI, deliberato nel C.D. del
5/09/2016);
-Realizzare il progetto delle Avanguardie Educative in relazione agli spazi di apprendimento e alla
didattica laboratoriale, attraverso un'organizzazione puntuale e efficace di orari e uilizzo degli
spazi-laboratorio (sc. primarie: DBS, Tobino, Marsili e secondaria 1°)
-Realizzare gli obiettivi previsti dal modello S.Z. (scuole dell'infanzia e scuola primaria Malfatti)
-Rendere organica l’offerta formativa triennale in un'interazione tra scelte curricolari ed
extracurriculari (progetti di ampliamento dell’offerta formativa) che mirano al successo formativo
di tutti gli studenti e guardano ai bisogni del territorio in cui l'Istituto è collocato;
-Ottimizzare modalità e forme per presidiare il piano dell’offerta formativa nelle fasi di
realizzazione, monitoraggio e autovalutazione dei risultati, attraverso una condivisione più marcata
delle buone pratiche e rispetto delle scadenze;
-Individuare e organizzare le attività didattiche in maniera da garantire a tutti pari opportunità,
guardando ai bisogni delle diverse classi del plesso sia in presenza di alunni con disabilità
certificata che di alunni in situazione di BES, con PDP.
-Individuare gli strumenti per garantire l’unitarietà dell’offerta formativa, nel rispetto della libertà
di insegnamento, ma con l'obiettivo del successo formativo degli studenti;
-Perfezionare i processi di comunicazione organizzativa e non, interna ed esterna.
Da ciò la necessità di:
 continuare nel processo di ricerca-azione nella didattica (si veda il PM/AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO) che incide direttamente sull’offerta formativa e il curricolo oltre che
sullo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea (si veda
PM/COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA);
 generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza
nell'ottica di realizzare appieno il progetto delle Avanguardie Educative e del modello S.Z.;
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 sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione
metodologico - didattica;
 Garantire a tutti gli studenti il successo formativo anche attraverso la didattica laboratoriale
e l'accesso alle TIC
 sviluppare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola,
curricolo d’istituto) (si veda PM/CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE);
 monitorare e intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una
segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
 implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione;
 perfezionare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie rispetto agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione, ai risultati
conseguiti;
L’offerta formativa nonché la realizzazione delle A.E. e del S.Z. sarà monitorata
annualmente a livello di plesso e di singoli docenti
Sulla base di nuove esigenze individuate dal Collegio Docenti, dagli altri collegiali, dai
servizi sociali del Comune, dalle associazioni presenti sul territorio e da coloro che sono
individuati come stakeholder l'Atto di Indirizzo potrà subire modifiche e con esso il PTOF.
Il Piano dovrà includere:
 l'offerta formativa, che tiene conto anche dell'indirizzo musicale richiesto dalle famiglie
nella scuola secondaria di 1°, concesso con delibera della Giunta Regionale, attivato grazie
allo scambio temporaneo di docenti tra le scuole dell'Ambito;
 il curricolo verticale caratterizzante l'Istituto Comprensivo e soprattutto l'offerta formativa di
(Avanguardie e S.Z.);
 le attività progettuali, compresi i progetti europei;
 i regolamenti e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla
lettera s nonché le iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle
procedure di primo soccorso (Legge n. 107/15 comma 16), e le attività formative
obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12);
 la definizione delle risorse occorrenti, l’attuazione dei principi pari opportunità e della lotta
alle discriminazioni;
 i percorsi formativi e le iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito
scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29);
 le azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con
italiano come L2;
 le azioni specifiche per alunni adottati;
 le azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale;
 la descrizione dei rapporti con il territorio
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
 gli indirizzi del Dirigente Scolastico e le priorità del RAV;
 il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa,
(comma 2);
 il fabbisogno del personale ATA (comma 3);
 il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali;
 il piano di miglioramento (riferito al RAV);
 la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
Per quanto concerne il fabbisogno del cd "organico dell'autonomia" si evidenzia che la Legge
107/2015 prevede le seguenti aree di miglioramento per il raggiungimento di obiettivi quali:
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 valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche, musica e arte, cittadinanza attiva;
 sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali;
 potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita;
 sviluppo delle competenze digitali;
 potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali;
 prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione, del bullismo e del
cyberbullismo;
 sviluppo dell'inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali;
 valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio;
 alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano L2,
 inclusione
L’atto di indirizzo fa riferimento ai commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano
dell'Offerta Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili.
Il PTOF povrà essere modificato entro il mese di ottobre e rivisto annualmente entro il mese di
ottobre.
Gli obiettivi sopra individuati sono il risultato di un’attenta analisi del piano dell’offerta formativa
predisposto dalla scuola negli ultimi anni, dei punti di forza e di debolezza individuati nelle
relazioni delle Funzioni Strumentali al collegio docenti, di quanto emerge in sede di consigli di
classe/interclasse/intersezione, delle richieste delle famiglie (vedi indirizzo musicale), dei rapporti
con i servizi sociali del Comune (patti formativi speciali), dei contatti con le associazioni e
cooperative (patti formativi speciali), nonché società sportive presenti sul territorio.
L'analisi si muove in una logica di unitarietà e di continuità e si fonda sulla necessità di garantire
elevati standard formativi a tutti gli studenti, in controcorrente rispetto a una gestione
individualistica dell’insegnamento che sia autoreferenziale.
Se, come il collegio docenti sostiene, si sperimentano buone pratiche, di esse deve esserci
tracciabilità e condivisione.
E’ necessario, pertanto, che ciascun docente prenda atto dei documenti fondamentali della scuola
(conoscenza del PTOF, del PAI, del Regolamento d'Istituto, del Regolamento sull'autonomia -DPR
275/99, del Codice di Comportamento, del patto di corresponsabilità ecc..) che collabori
attivamente affinché le scelte collegiali siano fatte proprie, anche attraverso percorsi di formazione
e autoformazione se necessari.
Sono certa che il cammino intrapreso dal Collegio Docenti possa essere implementato e reso
efficace in termini di diffusione di pratiche condivise all'interno della comunità.
La Dirigente scolastica
Nella De Angeli
Viareggio 30 settembre 2016
(Firma sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art.3, comma2 del D.lgs n.39/1993)
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