Slavia islamica - Slavica TERgestina
Transcript
Slavia islamica - Slavica TERgestina
Slavia islamica. Religione, lingua, appartenenza etnica Religione e appartenenza etnica hanno un ruolo spesso decisivo nei processi di trasformazione culturale, politica e sociale. Dagli anni '80 del secolo passato nei paesi slavi dell'Europa orientale è in atto un simile processo. In questo processo la tradizionale divisione tra Slavia latina (cattolica) e Slavia orthodoxa (ortodossa) non sembra avere particolare peso; ciò che nei processi di globalizzazione sembra acquisire sempre maggiore importanza è l'intreccio tra culture slave e islam. L'interesse per i rapporti tra lingue di cultura slave e religione islamica è stato il campo privilegiato della ricerca storiografica e storico-politica. Per ciò che riguarda la ricerca storico-linguistica o filologica il materiale di maggior interesse per la ricerca sono state le traduzioni del Corano, nonché gli idiomi neolatini scritti in caratteri arabi (comunemente conosciuti con il termine Aljamìa o Aljamiado). Altre questioni, come per esempio il manifestarsi e il possibile sviluppo del rapporto tra mondo slavo e islam in campo letterario, rimangono al momento ai margini della ricerca. Aperta rimane anche la questione sul ruolo che l'intrecciarsi di discorsi religiosi, etnici e politici possa avere nella produzione del testo letterario, il più sensibile, per propia natura, ad assorbire istanze discorsive diversificate. Un buon esempio di tale intreccio sono gli annali medioevali slavi (spesso in aperta polemica con il mondo "altro"/islamico), ma anche la poesia slava del periodo barocco e dell'illuminismo e, non ultime, le letterature slave del XIX secolo e dei primi decenni del XX secolo. Da un lato, i temi religiosi islamici possono venir utilizzati come mezzo per conferme identitarie estetiche, cristiano-religiose e nazionali, come per esempio nell'Imitazione del Corano di Puškin (1824-1826), nel racconto Hadži Murat di Tolstoj e nel romanzo storico Il signor Wołodyjowski (Pan Wołodyjowski) di Henryk Sienkiewicz, mentre dall'altro, in special modo nella letteratura modernista (in particolare nel cosiddetto Jadidismo), si assiste al costante consolidarsi del sentimento di appartenenza alla cultura religiosa islamica. La Repubblica del Tatarstan (Kazan') e la Bosnia sono un esempio eloquente di questo movimento identitario, che ha trovato le sue voci più autorevoli in una cerchia di scrittori e intellettuali quali Ismail Bej Gasprinskij, Safvet-beg Redžepašić Bašagić e Osman Nuri Hadžić. Nei secoli XX e XXI è possibile osservare una doppia e contradditoria dinamica evolutiva: in un primo tempo nella letteratura e nella cinematografia dei paesi slavi socialisti si assiste alla folclorizzazione delle culture islamiche locali, nel periodo del tardo socialismo e del post-socialismo è invece possibile osservare a una sempre maggiore politicizzazione delle culture religiose. Tutto ciò non si manifesta solo nei sistemi di modelizzazione tradizionali (la letteratura), ma anche nei più moderni sistemi della comunicazione elettronica. L'intento del terzo numero tematico della nuova serie della rivista Slavica TerGestina, dedicata alla Slavia islamica, è quello di raccontare le modalità con le quali si manifesta l'intreccio tra le lingue e le letterature slave e le culture religiose islamiche. Oltre alla domanda su come tali intrecci siano nati e si siano sviluppati nella Russia zarista, nell'Unione Sovietica e nella Russia post-sovietica, il tema proposto vuole aprire una finestra anche sui territori della Polonia, della Lituania e dei paesi slavo-meridionali (Bosnia-Erzegovina, Bulgaria e Macedonia) e, più in generale, sui territori che maggiormante hanno percepito la presenza di tali intrecci. All'attenzione dei collaboratori si segnalano tre possibili prospettive di lavoro: - il problema dell'assimetria e dell'intreccio reciproco tra l'estetico e il religioso nei processi di comunicazione; - il problema dei processi di secolarizzazione e del ritorno della religione in ambito letterario, cinamatografico, televisivo e multimediale (su Internet e in eventuali altre forme di comunicazione); - il problema della politicizzazione della religione e dell'appartenenza etnica. Il Comitato di redazione della rivista Slavica TerGestina (Miha Javornik, Jurij Murašov, Blaž Podlesnik in Ivan Verč) invita pertanto tutti gli interessati a partecipare con un proprio contributo al tema della Slavia islamica. Religione, lingua, appartenenza etnica. Vi preghiamo gentilmente di inviarci il titolo del vostro contributo e una breve sinossi entro la fine di maggio 2013. L'articolo definitivo dovrà giungere in Redazione entro il 31 ottobre 2013.