Gli studenti di fronte alla guerra

Transcript

Gli studenti di fronte alla guerra
con la collaborazione dell'associazione di volontariato
Emergency
presenta
“Gli studenti di fronte alla
guerra”
anno scolastico 2002-2003
© Centro Servizi Volontariato di Mantova (CSVM)
[email protected]
Aprile 2003
www.csvm.it
Centro Servizi Volontariato
Mantova (CSVM)
GLI STUDENTI RIFLETTONO SULLA GUERRA
Nel corso dell'anno scolastico 2002-2003, il Centro Servizi
Volontariato di Mantova (CSVM) ha organizzato una serie di
incontri rivolti agli alunni delle scuole medie e superiori della
provincia di Mantova, alcuni dei quali hanno avuto come
argomento l'educazione alla pace. Questi momenti formativi sono
stati
tenuti
dalla
sezione
mantovana
di
Emergency,
un'associazione di volontariato che opera a favore delle vittime di
guerra costruendo ospedali nelle zone interessate dai conflitti, e
che si batte per promuovere e diffondere la cultura della pace.
Coinvolgendo attivamente i ragazzi, il volontario di Emergency
ha enunciato i motivi scatenanti degli eventi bellici e i loro
disastrosi effetti, indicando le caratteristiche della guerra, perché
la si compie, chi la conduce e chi ne è vittima. Allo scopo di
mostrare attraverso immagini l’effettiva situazione di un paese
sconvolto da un conflitto, si è poi avvalso di un filmato, una
sintesi dal film documentario Afghanistan – Effetti collaterali, che
illustrava l’attività dell’ospedale dell’associazione a Kabul.
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Noi crediamo che sia assai importante – e per questo abbiamo
appositamente intrapreso un “Progetto Scuola & Volontariato” –
diffondere nelle scuole i principi della solidarietà e del
volontariato. È spesso sorprendente poi, al momento di porsi a
diretto contatto con ragazzi così giovani e perciò a prima vista
del tutto immaturi, notare invece la loro grande apertura mentale,
e una notevole sensibilità nei confronti delle persone più
svantaggiate e sfortunate di loro. È anche assai soddisfacente
per noi, analizzate le loro considerazioni, osservare come essi
riescano a comprendere pienamente il valore e il significato
dell'operato delle associazioni di volontariato. In sostanza, e qui
ne abbiamo il riscontro immediato, informare e soprattutto
educare i giovani alla solidarietà costituisce un investimento non
solo per il futuro, ma anche per il presente: quanti ragazzi
avranno poi parlato a casa nelle loro famiglie, o con i loro amici,
di quanto hanno visto e imparato in classe, trasmettendo così
l'idea che si sono fatti della guerra, sicuramente più precisa e
completa rispetto alla vaga e generica concezione che ne
avevano prima, anche perché frutto di ragionamento e di
riflessioni….
Siamo pertanto lieti di esprimere la nostra soddisfazione per
l’effettiva riuscita di questa iniziativa, provata sia dalla grande
attenzione e dall'attivo coinvolgimento mostrato in tutti i casi dagli
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studenti, sia dall’indubbio interesse formativo rivestito dagli
incontri, ai quali abbiamo partecipato con la funzione di
moderatori.
I ragazzi di alcune classi delle scuole medie interessate hanno
riportato le loro impressioni componendo resoconti di diverso
genere, che sono stati qui raccolti allo scopo di costituire un
momento di scambio e di arricchimento reciproco, e anche come
strumento di diffusione verso l'esterno della cultura della
solidarietà. Alcuni pensieri sono stati scritti a caldo, altri elaborati
in un momento successivo; in entrambi i casi, però, essi hanno
subito, nella presente stesura, solo lievi ritocchi e ridotti
aggiustamenti
formali,
che
ne
preservano
totalmente
la
spontaneità e l'originalità.
In un momento in cui i dibattiti sulla guerra sono all'ordine del
giorno, pensiamo che risultino particolarmente interessanti questi
pensieri scaturiti dalle riflessioni dagli studenti, certo assai
giovani, ma già in grado di esprimere con chiarezza le loro
opinioni e i loro pensieri in merito ad una questione che non può
non coinvolgerli.
FRANCESCO MOLESINI
Centro Servizi Volontariato Mantova
(CSVM)
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Emergency
LA PASSIONE DELLA VERITÀ
“Ho visto… Ho capito… Non pensavo così come penso ora…
Grazie, Emergency!”
Certo, me lo sono chiesto: “E’ giusto mostrare a dei ragazzi, a
dei teenagers, la verità?” La risposta me l’hanno data loro: sì, è
giusto, anzi doveroso, e molti dei nostri ragazzi non sono affatto
dei “teenagers”…
Non uno delle (ormai) migliaia di giovani che ho incontrato in
questi anni si è dichiarato, o scoperto, troppo debole per la
verità. Non un solo insegnante, non un solo genitore ha riferito di
traumi o crisi tra i ragazzi. Qualche lacrima c’è stata, in classe o
in assemblea, ma nessuno che abbia detto: “Non è giusto che
facciate vedere queste cose”. Anzi. Tutti hanno riconosciuto,
soprattutto quelli che si sono commossi più degli altri, di avere
finalmente aperto gli occhi: “A me non sembra giusto che i TG
mettano in onda solo immagini FALSE… Verità che la tv non ha
mai detto… Per ingannare in questo modo bisogna avere un
grande coraggio”.
E’ stata una grande prova di consapevolezza e sensibilità, da
parte dei nostri “teenagers”. Non sottovalutiamoli. A volte,
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nell’intento di proteggerli e rispettarli, rischiamo di ritenerli deboli
(e, in un certo senso, anche stupidi). Sarebbe questa la vera
mancanza di rispetto, nei loro confronti, nonché il modo migliore
per renderli davvero, a lungo andare, stupidi e deboli.
Invece loro sono più maturi, e più giusti, di noi. I nostri figli lo
capiscono, lo sanno che quanto hanno visto per qualche minuto
in un filmato, i figli di gran parte delle madri e dei padri del mondo
lo vivono sulla propria pelle, e per tutta la vita.
I nostri figli lo sanno, e lo possono insegnare anche a noi. Per
dar loro modo di insegnarci qualcosa, abbiamo raccolto queste
loro riflessioni. Destinate ad altri ragazzi, ma soprattutto ai loro
genitori, a quelli che credono di aver capito tutto, di sapere come
va il mondo, a quelli che sono presi dal lavoro, dal guadagno,
dalla “dura legge della vita”… La vita invece è bella, e va vissuta:
non dissipata stupidamente, o altrettanto stupidamente violata.
Mantova, 23 marzo 2003
ENRICO SARTORELLI
Responsabile Scuole
Emergency Mantova
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I ragazzi
Scuola Media Bertazzolo di Mantova, incontro svoltosi il
2/12/2002 dalle 11 alle 13
Le impressioni a caldo dei ragazzi della classe III E (prof.ssa
Bernardelli)
C’è poco da dire: sono rimasta sconvolta, scioccata dalle immagini proposte
dal filmato. Certamente avevo sentito parlare degli effetti della guerra, ma in
maniera non troppo realistica, per cui trovarmi improvvisamente immersa in
quella realtà di sangue e di tragedia mi ha traumatizzato. Ho visto il dolore
negli occhi dei bambini, vittime innocenti dell’egoismo, dell’ignoranza,
dell’avidità di potere dei governi. Guardando quelle immagini di orrore, ho
quasi pensato che provenissero da un altro pianeta, lontano mille anni luce
dal mio mondo. Mi sono resa conto della fortuna che ho a vivere in una realtà
pacifica, serena, in cui posso pensare tranquillamente al mio domani. Ho
capito dall’espressione disperata di quegli sguardi che la vita per quella gente
è un bene prezioso da conquistare minuto dopo minuto, che l’attimo
successivo può essere facilmente l’ultimo attimo della loro esistenza, e che la
sofferenza fisica è solo una goccia dispersa in un mare d’angoscia. (Clara)
Come commento a questo filmato non si può dire molto, la guerra è stupida,
non si riescono a trovare parole, mi piacerebbe essere là, potente, per
fermare tutto. Fino ad oggi, parlando di guerra, potevo anche ridere, ma ho
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capito che la guerra non è ribellione e non è parole, è solo orrore, ignoranza,
vergogna dell’umanità. E’ una cosa impossibile. (Federica)
Secondo me per fare il volontario serve un bel coraggio, perché per assistere
a scene come quelle viste nel filmato, se non peggiori, bisogna essere molto
forti. Da qua ho capito quanto è tragica la guerra e che molto spesso le vittime
principali non sono gli adulti, ma sono i bambini che non hanno alcuna colpa.
(Clarissa)
Le mie impressioni. Prima non capivo il vero motivo di non fare guerra. Dopo
queste immagini giunge spontaneo il motivo per non farla. GUERRA: questa
parola, già brutta a pronunciarsi, provoca disperazione, terrore e moltissime
altre cose. Ci sono molte ragioni per cui l’uomo è spinto a fare guerra, a volte
per etnia, per motivi economici, per ignoranza, eccetera…, ma innanzitutto è
solo pazzia. Ma tutto questo però porta a una sola conclusione: la morte di
migliaia di civili. Se dovessi dargli un colore, gli darei il rosso del sangue che
le povere vittime hanno perso, allontanandosi per sempre dalla vita. Ho due
ipotesi invece per dare un colore alla pace: il bianco, come una tela ancora da
dipingere oppure un colore che non esiste, perché finora la pace non esiste.
Qualche anno fa il mondo contava 51 guerre in corso. Io non sto dalla parte
della guerra e dei carnefici, ma delle vittime, di tutte le vittime. (Alessandro)
Non ci sono parole per commentare le immagini. La guerra porta
disperazione, lutti, e l’immagine del bambino che non aveva più la manina mi
ha stretto il cuore. Ma la cosa peggiore è che vengono prese e messe in
mezzo delle povere vittime innocenti come i bambini, che non hanno nessuna
colpa. (Sara)
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Un bimbo bianco abbracciato ad un bimbo nero, piangevano insieme, ma le
loro lacrime non avevano colore… Questa è la vera verità, che siamo tutti
uguali, siamo esseri viventi e come ciò dobbiamo rispettarci a vicenda.
Facendo la guerra, usando le armi, non solo si danneggiano gli altri, ma
anche noi stessi, ma questa cosa non ci basta. Perché finché l’intera umanità
non sarà distrutta, noi non saremo in pace con noi stessi; è solo quando
saremo rimasti soli che ci si renderà conto del grandissimo sbaglio, e solo
allora si capirà quanto noi abbiamo bisogno di quegli esseri viventi chiamati
“PERSONE”. (Valentina)
Secondo me chi dice di voler fare la guerra, non sa cosa vuol dire uccidere e
distruggere. Quando ho visto quel povero bambino rimasto senza una mano,
mi sono chiesta: che male hanno fatto a questo povero bambino? L’hanno
ingannato facendogli credere di aver trovato uno specchio, e invece quando si
è visto perdere una mano e tanto sangue è scoppiato a piangere e a urlare,
mentre i suoi genitori si chiedevano il perché. (Monica)
Credo che le immagini che abbiamo visto parlino da sole: la guerra, quando
c’è un problema, è l’ultima cosa da fare. (Ivan)
Sono restata terrorizzata da quello che ho visto: non sapevo veramente cosa
significa “guerra”. Adesso lo so, e non riesco a togliermi dagli occhi l’immagine
del povero bambino che è rimasto senza una mano. Adesso mi rendo conto
quanto è importante aiutare i bisognosi o le vittime delle guerre, soprattutto i
bambini che non hanno nessuna colpa. (Violetta)
Dopo aver visto quelle immagini brutali, non riesco a togliermele dagli occhi: la
guerra è una cosa orribile e soprattutto è l’ultima cosa da fare. Non tutti
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sanno cosa è la guerra. Molti adulti non sanno cos’è, ma i poveri bambini che
l’hanno passata lo sanno molto bene. (Sofia)
Penso che tutte queste guerre non servano a niente, e non ci dimostrino nulla,
anzi ci mostrino solamente povere vittime innocenti, per lo più bambini. Dopo
queste immagini, ho capito l’importanza dei volontari ed il vero significato della
parola guerra, che indica una pioggia di fuoco, ferro e sangue. (Rachele)
La guerra è una parola detta da molti, ma capita da pochi. Dopo questo
filmato ho capito cosa è la guerra, un massacro che colpisce tutti, ma la cosa
che mi colpisce di più è il fatto che gli adulti colpiscano gli esseri più puri: i
bambini. (Alessandro)
Penso che di queste guerre di cui si parla, solo pochi sappiano il vero
significato: queste persone sono i volontari che ogni giorno curano tutti coloro
che vengono gravemente feriti. Dopo queste immagini tragiche, l’unica parola
che mi viene in mente è disprezzo verso coloro che sono favorevoli alla
guerra
e
che
partecipano
all’uccisione
di
povere
vittime
innocenti.
(Sebastiano)
Dal filmato sono rimasta senza parole quando ho visto quel bambino strillare
senza una mano: da quella immagine ho capito quanto la guerra sia brutale.
La guerra è morte, distruzione, terrore e odio, ci sono tanti aggettivi per
descrivere questo mostro “Guerra”. E pochissimi per descrivere l’angelo della
pace che ormai ha abbandonato il mondo lasciandoci al caos totale. Io dico
“NO“ alla guerra! (Elisa)
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Io credo che le persone che ordinano una guerra non capiscano cosa ci sia
dietro a questa semplice parola che loro ripetono come se fosse innocua;
credo che ognuno di noi, guardando questo filmato, abbia sofferto, e ho
pensato a quanto stiamo bene rispetto a quei poveri bambini con le mani
senza dita per aver preso in mano uno specchietto che si è rivelato essere
una mina. Credo che Bush, prima di dichiarare guerra all’Iraq, dovrebbe
pensare a questi bambini, e ragionare sulle conseguenze terribili a cui porta
dire la parola “Guerra”, ma tanto dubito che pensare a questi bambini farà
cambiare idea a uno come Bush, tanto il suo mondo tranquillo non potrà
essere toccato. Con questo pensiero voglio esprimere tutto il mio disprezzo
per i capi di Stato che continuano a fare guerre solo per dimostrare di essere
più potenti degli altri. (Giulia)
Che
cos’è la guerra? Armi, morte, distruzione, odio, paura, sangue,
solitudine, infelicità, confusione, povertà, fame, malattia, lutti, tragedie,
massacri. Perché si fanno le guerre? Per convenienza, soldi, interessi, dignità,
potere,
supremazia,
razzismo,
religione,
egoismo,
ignoranza,
difesa,
dimostrazione. Chi la fa? I soldati, i cittadini, l’esercito, i bambini. Chi sono le
vittime delle guerre? Il popolo, i poveri, tutti; il 90% sono civili, e il 40%
bambini. Secondo me del filmato che abbiamo visto non c’è tanto da
commentare, perché il risultato della guerra si è visto, e io sono rimasto
stupefatto, perché non mi sembra giusto fare scoppiare delle mine solo per
bambini. (Alessio)
A me non sembra giusto che i TG mettano in onda solo immagini FALSE per
nascondere che anche noi italiani massacriamo i civili, soprattutto bambini,
perché fino a poco tempo fa a Brescia costruivamo le mine antiuomo per far
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morire le persone lentamente e facendole soffrire come cani. “FACCIAMO LA
PACE”. (Andrea)
Le immagini che si sono susseguite nel filmato proiettato questa mattina a
scuola mi hanno molto impressionato, mi hanno toccato il cuore e mi hanno
fatto capire cosa sia veramente la guerra, quanto sia distruttiva, dolorosa e
brutale. Essa infierisce in particolar modo sui più deboli e indifesi: i bambini.
Più le immagini erano scioccanti e più sentivo dentro di me di odiare la guerra.
(Federico)
Scuola Media
Alberti
di
Mantova,
incontro
svoltosi
il
10/11/2002 dalle 8 alle 10
Le impressioni raccolte in un cartellone disegnato dai ragazzi
della classe II A (prof.ssa De Biasi)
Credo che… la guerra sia una cosa bruttissima. Oggi questa lezione è servita
a farmi capire che i bambini e tutte le persone in guerra sono disperate e
sommerse dai lutti. L’esempio di quel bambino mi ha fatto capire quanto noi
siamo fortunati a non essere in stati dove c’è la guerra. Forse solo oggi mi
sono fatta un’idea di cosa significhi guerra, anche se non potrò mai capire
quanto possano essere sfortunate e disagiate quelle persone. Secondo me,
Emergency è un’associazione molto importante. (Ermelinda)
Penso che l’incontro di oggi mi sia servito per farmi riflettere sulle cose brutte
che accadono. Quando guardo il telegiornale so che questo accade anche se
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non lo vedo; analizzando e capendo mi è sembrato tutto più tragico. Vedere
un bambino (come nel filmato) ingannato da una mina mi fa riflettere: al
mondo ci deve essere gente davvero cattiva, per ingannare in questo modo
bisogna avere un grande coraggio. (Sofia)
Per me la guerra è un periodo bruttissimo della vita, perché causa molti morti
e feriti. Secondo me Emergency è un’associazione molto utile, e mi ha fatto
capire il vero significato della guerra. Tutta quella sofferenza non dovrebbe
essere causata. (Giada)
Emergency mi aiutato a capire come è la guerra: cruda e con molte vittime. Il
90% di esse sono bambini, e questa cosa mi ha fatto rabbrividire. Il filmato,
poi, ha confermato le impressioni che mi ero fatta. La guerra è brutta, questo
lo sapevo già prima, ma Emergency mi ha fatto vedere la guerra che i giornali
e la televisione non mostrano. (Nora)
Secondo me, la guerra è inutile. Per motivi politici, economici, religiosi o altro
delle persone innocenti perdono la vita, o, se sopravvivono, la loro vita non
sarà quella che sarebbe potuta essere. Mi dispiace molto anche per i genitori
dei bambini morti, perché perdere un figlio è la peggiore cosa che possa
accadere a un padre o a una madre. La lezione di oggi mi ha chiarito il
significato della parole guerra, e quanto possa essere atroce vivere questa
terribile esperienza (Francesco)
Secondo me la guerra è una cosa davvero atroce, e quando ci si pensa su un
attimo si rabbrividisce. Penso che se fossi un bambino di uno dei tanti stati in
guerra, solo allora mi renderei conto che cosa significa la parola "guerra". La
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lezione di oggi credo sia stata davvero interessante, e ci ha fatto capire molte
cose che invece prima non capivamo bene. (Matteo)
La guerra, secondo me, è la cosa più terribile e brutta, che provoca solo morti
innocenti e lutti inutili. Secondo me ogni guerra è una sconfitta per entrambi gli
eserciti, anche se uno vince l'altro. È orribile e ingiusta perché riempie d'odio
le persone. Con questa lezione, poi, ho scoperto cose nuove, ancora più
atroci, sulla guerra, come le bombe intelligenti e le mine. Trovo più atroce
ancora che queste possano essere costruite in modo che accechino o che
ammazzino, oppure che scoppino per il peso di un bambino. Mi hanno
impressionato nel video le urla di quel ragazzo che si era ritrovato con una
mano in meno per colpa di una mina-specchietto. (Samuele)
Io quando ho visto il film mi sono impressionato per i bambini senza mani e
braccia: non sapevo che la guerra fosse così brutta. Ma non pensavo
neanche che la guerra fosse così spietata con i bambini, perché ho sentito
che hanno inventato una mina che funziona in modo da scoppiare quando è
calpestata dal peso di un bambino. (Sabino)
La guerra è una cosa orribile, in cui ci vanno di mezzo solo le persone che
non ne sono responsabili. La guerra trova sempre le sue vittime impreparate;
io odio quelli che progettano di fare la guerra, perché non osano andare a
combattere, ma mandano altri a uccidere e a sporcarsi le mani di sangue. Il
filmato mi ha fatto capire che la gente è sempre più cattiva e vuole avere la
meglio su tutto e su tutti; è per questo che più conosco gli uomini più amo gli
animali. (Arianna)
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La guerra è una cosa terrificante che ha come vittime bambini indifesi. Per me
Emergency questa mattina ha spiegato verità che la tv non ha mai detto. È
stata molto importante questa lezione sulla guerra. Grazie Emergency.
(Imane)
Per me la guerra è una cosa bruttissima. Vedendo quel filmato mi sono sentita
strana vedendo le mamme che si mettono a piangere perché non c'è la pace.
(Sabrina)
La guerra è molto violenta. Questa cosa era successa anche nel mio paese:
tre anni fa c'era una guerra in cui è stata distrutta una scuola, ma non
avevano sbagliato, perché il loro scopo era uccidere i ragazzi. Questo filmato
che ho visto mi ha chiarito le cose che sapevo già, ma non avevo visto con i
miei occhi. Alla televisione ci facevano vedere solo i soldati morti e feriti,
mentre in questo filmato a scuola ho visto e sentito attraverso le parole di
Emergency come la guerra sia violenta e spaventosa e provochi difficoltà.
(Dawit)
La guerra è una cosa molto tetra, che ha come vittime persone che non
c'entrano niente. Questa mattina abbiamo visto, o meglio analizzato, un
aspetto che alla televisione non viene fatto vedere, o forse solo in parte.
Questa lezione secondo me è stata molto interessante, perché ha rivelato i
tanti lati della guerra che non vengono mai o quasi mai specificati. (Camilla)
Secondo me la guerra è una cosa molto brutta, la più brutta che esista. Fino
ad ora, però, non avevo mai capito il suo vero significato e tutte le sue
conseguenze. Questa mattina ho capito, con l'aiuto di Emergency, che cosa è
la guerra, perché avviene, chi la fa e le povere vittime che magari non
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c'entrano niente. Penso che la risposta più giusta alla guerra sia quella di fare
(come fanno le associazioni di volontariato) del bene alle persone più
bisognose. Quella di oggi è stata un'esperienza molto bella che avrò sempre
in mente. (Tobia)
La lezione tenuta dal rappresentante di Emergency mi ha fatto capire cos'è
veramente la guerra, molto peggio di quello che ci fanno vedere in televisione.
Mi hanno fatto molta impressione i feriti che ci hanno fatto vedere nel video e
il coraggio dei medici che non hanno paura delle bombe e non si
impressionano davanti alle ferite. (Giorgia)
Io penso che la guerra sia una cosa orribile, e soprattutto perché di sicuro non
ci rimetteranno mai quelli che fanno esplodere le guerre o che le finanziano,
ma ci rimettono sempre le persone che non c'entrano niente. Una cosa che mi
ha sempre dato molto fastidio è che quando c'è stato l'attentato alle Torri
Gemelle è stato fatto un minuto di silenzio anche da noi della scuola, mentre
delle guerre che ci sono nei paesi meno importanti non si parla mai, e
secondo me non è giusto, perché anche negli altri paesi ci sono moltissimi
morti, e la situazione è tragica come nei paesi più importanti. Io mi rendo
conto di essere molto fortunata solo quando vedo, come oggi, dei filmati su
gente colpita dalla guerra, e sto molto male quando vedo queste cose. Ma a
quanto pare molta gente non è come me, e questo mi dispiace molto. Di
sicuro la lezione di oggi mi è servita molto, e spero che sia servita a tutti.
Ammiro molto quello che ha fatto Gino Strada. (Sofia)
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Scuola Media Verdi di Gazzuolo, incontro svoltosi il 18/02/2003
dalle 14.45 alle 16.45
Le impressioni a caldo dei ragazzi della classe III A (prof.ssa
Zangobbi)
Io credo che questo incontro sia servito molto. Abbiamo parlato della guerra:
chi la fa, che la subisce e per quale scopo si fa. Alla fine, l’associazione ci ha
fatto vedere un filmato. Sono rimasta sbalordita perché non pensavo che la
guerra fosse così. La cosa che mi ha fatto più impressione è l’incidente
successo a un bambino: gli è scoppiata la mano raccogliendo un pezzo di
vetro. Vedendo la mano sanguinante, ho detto fra me e me: “che schifo!”. Io
vorrei che questa guerra finisse al più presto possibile. (Gabriele)
Quello che mi è stato proposto per me è stato molto importante, perché mi ha
fatto capire ciò che avviene nel mondo. Io appoggio le associazioni che vanno
ad aiutare questi paesi e le ammiro. Mi ha colpito soprattutto il filmato, perché
sinceramente non credevo che i paesi coinvolti nella guerra fossero in
condizioni del genere. (Elisa)
La guerra secondo me non si dovrebbe fare, perché porta solamente vittime e
distruzione. Oggi questo incontro è contato molto, perché ho visto nel filmato
delle persone (bambini) soffrire: questo nel 2003 non dovrebbe succedere. Io
penso sempre che la guerra potrebbe venire anche in Italia, e che uno dei
ragazzi morti o feriti potrei essere io. (Andrea)
Questo incontro è stato molto utile per me, mi ha fatto capire molte cose,
suscitandomi delle sensazioni molto tristi. Ho visto un video sulla guerra e mi
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è rimasto molto impresso. Prima di questo incontro non pensavo così come
penso ora. È stato molto utile trattare questo argomento. (Martina)
Per me la guerra è sicuramente una bruttissima cosa, eppure qualcuno la
ama. L’incontro di oggi mi è stato utile per riflettere sulla reale guerra che sta
coinvolgendo quasi tutto il globo terrestre, perché nei film si sa che è tutta una
finta, e non è la stessa cosa di quello che sta succedendo nel mondo. A me è
dispiaciuto vedere il filmato con tutti quei bambini sofferenti e ridotti in
condizione di precarietà. (Patrick)
La pace per me è giusta, perché con la pace si facilitano i rapporti con tutti i
paesi del mondo, e perché si sviluppano meno malattie e si sta bene. La
guerra per me è inutile, perché il paese vincitore guadagna la presunta
vittoria, ma non avrà mai una situazione di calma con il paese che perde. È
importante evitarla perché causa molti problemi. (David)
L’incontro di oggi è stato molto utile, perché alla nostra età non ci rendiamo
conto delle gravi conseguenze che la guerra può provocare e dei pericoli che
possono seguire. Io ho sempre pensato che la guerra era una cosa orribile, e
oggi ho avuto la certezza, perché ho saputo quello a cui la guerra può portare,
come lo sterminio della popolazione. (Nigel)
Secondo me, questo incontro è stato molto utile, perché ci ha insegnato che la
guerra è una cosa molto brutta e che nessuno di noi dovrebbe mai provare
questa orrenda cosa. Oggi per la prima volta ho visto la realtà, un video che
mi ha fatto rabbrividire: immagini di persone che entrano e che escono
dall’ospedale di Emergency. Io ho potuto vedere bambini vittime di esplosioni
di mine, altri ancora che sono stati sottoposti a violenze. Spero che tutte le
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persone, soprattutto quelle che sono favorevoli alla guerra, provino a “toccare
con mano” la situazione. (Dalila)
Io penso che la guerra non sia una cosa giusta; oggi abbiamo compreso la
sua vera realtà e abbiamo capito che sapevamo assai poco di questa lotta e
delle sue conseguenze sulle persone e sulle cose. (Damiano)
Penso che l’incontro sia stato utile e interessante, perché alla nostra età non
ci rendiamo conto di cos’è veramente la guerra, e così ho capito che
veramente la guerra è una cosa bruttissima per tutti…. (Elena)
Questo incontro è stato molto importante, perché mi ha fatto capire cosa vuol
dire realmente la guerra. Fino a stamattina non davo molta importanza alla
guerra, ma dopo oggi sono sicura che guarderò ad essa con un punto di vista
molto diverso, disprezzandola pienamente. Emergency svolge un lavoro
degno del mio pieno rispetto; a me piacerebbe molto aiutare queste persone,
ma per ora purtroppo non posso. Comunque la guerra, per me, è e sarà
sempre ingiusta. (Valentina)
Io penso che la guerra sia la cosa più sbagliata che si sia mai fatta, e che
quello che fanno le varie associazioni di volontariato sia veramente bello.
(Brian)
Secondo me, la guerra è distruzione tra paesi che vogliono soltanto i soldi e il
guadagno. Questo incontro mi ha fatto capire quanto la guerra può seminare
distruzione. (Massimiliano)
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Questa ora passata insieme, secondo me, è stata molto utile, perché mi ha
fatto capire quanto siano inutili tutte queste guerre, che portano soltanto
paura, odio e dolore. Vorrei che tutto il mondo lo capisse e che sapesse
quanto sia doloroso per le popolazioni che subiscono queste guerre. Vorrei
che quei bambini crescessero in pace come ho fatto io. Vorrei un mondo
senza più violenza, ma solo di pace. (Patrizia)
Scuola Media
Alberti
di
Mantova,
incontro
svoltosi
il
29/11/2002 dalle 11 alle 13
Le relazioni dei ragazzi della classe III C (prof.ssa Arvati Prandi)
Emergency è una associazione di volontariato. Volontariato significa che le
persone che costituiscono questa associazione non vengono pagate per il loro
lavoro. Emergency si occupa di assistenza medica sanitaria per le persone
bisognose. E’ una associazione presente nelle zone di guerra, dove organizza
ospedali e assistenza. Inoltre Emergency si occupa anche di portare un
messaggio di pace a tutte le popolazioni attraverso un impegno
sociale e
politico. Nel mondo ci sono circa 56 guerre, e in alcuni paesi le popolazioni
non conoscono la pace, come in Afghanistan. Emergency è secondo me
un’associazione importante, perché difende ed aiuta le popolazioni in
difficoltà. (Tazio)
Gino Strada è un chirurgo che opera i feriti in Afghanistan in un ospedale di
Emergency. Nelle guerre il 90% delle vittime sono civili. Chi le combatte sono
l’esercito, gli stati, i civili, perfino i bambini. Se il 90% dei civili muore è perché
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l’altro esercito lo fa apposta, per strategia, e perché la popolazione è indifesa.
(Matteo)
Emergency è un’associazione di persone che fanno volontariato senza essere
pagati. Questi uomini vengono anche chiamati “medici in prima linea”, proprio
perché vanno dove si fanno le guerre per curare i malati, costruendo ospedali
adeguati e con servizi buoni. In poche parole, Emergency è una associazione
che va contro la guerra. Ma che cosa è la guerra? Molte persone pensano che
la guerra sia una cosa giusta, ma invece si sbagliano: la guerra non è altro
che distruzione, lotta, confusione, morte. Ci sono molte cause per cui si fa la
guerra: per risolvere conflitti, per ragioni politiche, religiose, militari,
commerciali. Molti fanno la guerra, ma le vittime sono sempre loro, le persone
civili, i bambini, praticamente le persone indifese. Ecco perché Emergency è
contro la guerra, perché ci sono morti ingiuste che si potrebbero evitare.
(Sebastiano)
Emergency è un’associazione nata nel 1994, e formata da volontari che
lavorano senza essere pagati; essi si occupano dei feriti di guerra e delle
persone che vengono coinvolte nella guerra: bambini, donne e anziani.
Complessivamente, in una guerra il 90% delle vittime sono civili, e il 40%
bambini. (Angelo)
La guerra è uno scontro che causa la morte e le distruzioni delle città. Le
guerre sono causate da motivi economici, politici, religiosi. Si combatte per
risolvere conflitti, per denaro, per avere un potere e un territorio più grandi.
Esistono grandi guerre come quella dell’Afganistan, che è iniziata nel 1978 e
ancora oggi non è finita dopo 24 anni. I volontari di Emergency vanno nei
paesi che sono in grande difficoltà per causa della guerra, organizzano
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ospedali e curano le persone ferite durante la guerra. Nel film abbiamo visto
che le vittime sono soprattutto i bambini. In molti sono feriti e muoiono senza
nemmeno sapere cos’è e qual è la causa di questa guerra. (Flor)
Questa associazione, nata nel 1994 a Milano, si occupa delle vittime delle
guerre nel mondo. Con i soldi ricavati, costruiranno o apriranno ospedali. Una
delle zone più colpite è l’Afghanistan, dove la guerra è iniziata molti anni fa e
non si è mai conclusa. Molti dei civili, in maggioranza bambini, muoiono o
rimangono gravemente feriti a causa di mine antiuomo, spesso rinchiuse
anche nei giocattoli. Un volontario di Emergency, Gino Strada, è uno fra i più
probabili vincitori del Premio Nobel per la pace. (Denis)
Emergency è un’organizzazione nata nel 1994, formata da volontari (non
pagati), e avente lo scopo di mantenere la pace, di assistere i feriti di guerra e
di costruire ospedali per loro. Inoltre essi aiutano le persone bisognose
attraverso la raccolta di fondi e la beneficenza. Secondo loro, la guerra è uno
scontro, una distruzione di vite, di città, ed è una grande confusione creata
dall’esercito di vari Stati, dai civili che giustamente si difendono e dai bambini
che, non avendo modo di reagire, perdono la vita. Si ricorre alla guerra per
risolvere conflitti politici, religiosi, per ottenere il potere, il denaro e il dominio,
e per avere un grande commercio. Il 90% dei morti sono civili, perché
vengono coinvolti nelle guerre dall’esercito avversario o dal proprio e non
sanno come difendersi. I bambini costituiscono il 40% delle vittime:
soccombono perché sono indifesi, o per atti di terrorismo (11 settembre),
oppure perché ci sono delle persone (i cosiddetti kamikaze) che, imbottiti di
esplosivo, si fanno esplodere nei centri più abitati e causano la morte di
migliaia di persone. Emergency ritiene inutile la guerra, che causa solo
condizioni di miseria, un gran numero di morti e di feriti, dolore, panico, un
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grande spargimento di sangue, crudeltà e la distruzione di paesi e città. Oggi
nel mondo vi sono 56 paesi coinvolti in conflitti. (Alessandro)
Emergency è nata a Milano nel 1994, e si occupa di feriti della guerra. I
volontari girano il mondo dove ci sono le guerre, per aiutare soprattutto dei
bambini. La guerra è uno scontro nel quale perdono la vita molte persone
indifese. Emergency si occupa proprio di questo, di mantenere la pace nel
mondo. (Francesca)
Ringraziando gli studenti per il prezioso contributo fornito, diamo
appuntamento ad una prossima occasione, in cui i ragazzi
saranno ancora voci attivamente protagoniste nella diffusione
della cultura della solidarietà.
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