regolamento - I Poeti della Spada

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regolamento - I Poeti della Spada
REGOLAMENTO
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Torneo Internazionale in Armatura Completa “Ardet ut Feriat”
Urbino 2012
(Torneo di scherma medioevale ad impatto pieno)
Art. 1
CARATTERE E FINALITA’
Il Torneo ha carattere di combattimento cortese, leale e cavalleresco; per tale motivo sono vietati tutti gli atti
gratuitamente violenti.
Lo scopo del Torneo è di fornire ai combattenti un’occasione per un confronto cavalleresco e motivarli ad
approfondire l’apprendimento della scherma storica medioevale.
I premi assegnati saranno puramente simbolici.
Art. 2
AMMISSIONE AL TORNEO
Per essere ammessi al torneo è necessario aver compiuto i 18 anni d’età.
Sono ammessi singoli e coloro facenti parte di una Scuola d’Arme, di un’associazione o di un Gruppo
Storico Medioevale che pratichi la scherma storica e che abbia l’insindacabile approvazione
dell’organizzazione dell’evento.
Le domande di partecipazione devono essere inviate nei modi e tempi stabiliti dall’organizzazione suddetta.
Ogni partecipante al Torneo ha l’obbligo di sottoscrivere una dichiarazione di esonero di responsabilità
dell’organizzazione da ogni conseguenza relativa ai combattimenti.
Art. 3
DISCIPLINE AMMESSE
E’ ammessa, in via principale e prioritaria, la disciplina della spada ad una mano e mezza.
Al momento dell’iscrizione, i partecipanti potranno indicare le discipline ulteriori di combattimento; le stesse
potranno essere utilizzate esclusivamente su accettazione dell’avversario che avrà indicato, a sua volta, la
medesima disciplina od una compatibile.
Le altre discipline compatibili sono: spada ad una mano con o senza scudo, due spade alla fiorentina e spada
a due mani.
A giudizio insindacabile del Maestro di Campo, non saranno ammesse armi se ritenute non conformi alle
finalità del combattimento, in quanto pericolose e/o inadatte.
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Ideatori e proprietari del presente regolamento sono: Ivan Irti (Uther di Mull of Kintyre), Riccardo Basellini (Braccio
Forte da Chiavenna), Andrea Alberti (Gheppio de' Frati) componenti della “Scuola d’arme GENS INNOMINABILIS”
di Castell’Arquato.
Si ringrazia per la gentile concessione.
Ogni riproduzione e ogni uso indebito sono severamente vietati.
I
Art. 4
PROTEZIONI OBBLIGATORIE
Per poter partecipare al Torneo è necessario indossare le protezioni storiche obbligatorie consistenti in
un’armatura completa a piastre in ferro/acciaio o in una cotta di maglia accoppiata ad un gambeson pesante
oppure in una brigantina con rinforzi in ferro/acciaio, accoppiata ad un gambeson.
E’ obbligatorio l’uso di protezioni storiche a vista su braccia e gambe, nonché di mitteni ed elmo in acciaio
di adeguata fattura e spessore.
E’ consigliato l’uso di protezioni moderne non a vista quali conchiglia, ginocchiere e gomitiere.
A giudizio insindacabile del Maestro di Campo, non saranno ammesse protezioni inadatte a proteggere
l’incolumità dei partecipanti, in quanto insufficienti, danneggiate, deteriorate od altro; tale decisione potrà
essere presa dal Maestro di Campo anche a combattimento iniziato.
Art. 5
BERSAGLIO VALIDO
Per bersaglio valido s’intende tutto il corpo dell’avversario, dalla testa alle ginocchia, escluse le mani.
Art. 6
COLPI VALIDI
Sono colpi validi quelli portati di taglio, di dritto e falso filo, nonché quelli portati di piatto.
E’ considerato colpo valido, inoltre, il disarmo dell’arma principale dell’avversario.
Tutti i colpi, per essere considerati validi, devono essere portati in modo franco e netto.
Art. 7
AZIONI PERMESSE
Oltre a tutti i colpi validi, sono azioni permesse (non valide ai fini del punteggio) gli urti portati con le armi
difensive, tutte le prese e le azioni di lotta che non atterrino o immobilizzino l’avversario.
E’ permesso prendere con la mano il pomo e l’elsa della spada dell’avversario per effettuare
tempestivamente una presa od un disarmo.
Art. 8
COLPI ED AZIONI VIETATE
E’ assolutamente vietato sferrare all’avversario pugni, calci ed ogni altro tipo di colpo a mani nude.
E’ altresì vietato lanciare contro l’avversario armi ed oggetti, privarlo intenzionalmente delle protezioni
obbligatorie ed afferrare la sua lama.
Sono vietati i colpi all’inguine, quelli portati di punta (stoccate ed imbroccate) nonché i colpi di pomo al
volto dell’avversario.
Sono vietati sgambetti, chiavi articolari e tutte le azioni di gioco stretto potenzialmente pericolose per
l’incolumità fisica propria e dell’avversario, specie quelle volte ad atterrarlo intenzionalmente.
Le azioni vietate contemplate nel presente articolo sono sanzionate da parte del Maestro di Campo con
punizioni che, in ordine crescente di gravità, possono andare dal richiamo verbale alla squalifica nel
combattimento (con vittoria all’avversario per 10 punti a zero, salvo situazione di punteggio fino a quel
punto ottenuto, più favorevole allo stesso), fino all’espulsione dal Torneo del concorrente particolarmente
scorretto.
II
Art. 9
AZIONI PARTICOLARI
PRESA:
è ammessa la presa al fine di portare un solo colpo valido; una volta portato il colpo è obbligatorio rilasciare
immediatamente la presa.
I colpi portati dopo il primo sono considerati non validi e, quindi, non conteggiati.
DISARMO:
si considera disarmo qualunque tecnica che comporti la perdita da parte dell’avversario della propria arma,
salvo si tratti di chiara perdita accidentale; in questo caso verrà considerata, per cortesia cavalleresca, causa
d’interruzione temporanea del combattimento.
Art. 10
SISTEMA DI PUNTEGGIO
Per ogni colpo correttamente portato alla testa, al torso od alla schiena, vengono assegnati 2 punti; la parte
del torso utile a tale assegnazione è quella ricompresa tra l’ascella ed il punto di appoggio del gomito al
fianco.
Per ogni colpo correttamente portato alla spalla, all’avambraccio, al fianco o alla coscia viene assegnato 1
punto
Per la corretta esecuzione di un disarmo vengono assegnati 3 punti
Art. 11
SETTAGGIO ARMATURA E PENALIZZAZIONI
Al fine di aumentare l'attenzione sul miglior settaggio dell'armatura e di ridurre il più possibile le pause
riferite a rottura di parti della stessa, ogni interruzione del combattimento necessaria a consentire la
riparazione delle protezioni comporta una penalizzazione del combattente interessato mediante
l’assegnazione all’avversario di un punto alla prima pausa, due punti alla seconda e così via.
Resta fatto salvo, comunque, quanto previsto dall'articolo 4 del presente regolamento.
Art. 12
GIUDICI E GIURIA
Ogni incontro è presieduto da un Maestro di Campo.
Egli è addetto alla verifica della sicurezza ed è garante del regolare svolgimento del combattimento.
Le sue decisioni sono inappellabili: egli può interrompere l’incontro per motivi di sicurezza o di mancato
rispetto del regolamento; può applicare le sanzioni, le squalifiche e le espulsioni dal combattimento, oltre a
valutare e/o modificare eventuali assegnazioni di punti da parte dei Giudici di Campo.
Il Maestro di Campo è coadiuvato da:
2 Giudici di Campo, uno per ogni contendente in lizza, con il compito di chiamare i punti portati dal
combattente ad ognuno di essi assegnato.
2 Giudici Visori, atti alla ricezione audio-visiva dei punti chiamati dai Giudici di Campo oltre
all’assegnazione di punti non visti dagli stessi e, nei tempi e modi previsti dal successivo articolo,
all’eventuale modifica di valutazioni del relativo collega in campo, se ritenute errate.
I Giudici Visori prendono posto, ognuno, accanto allo Scrivano al quale devono trasmettere i punti chiamati.
2 Scrivani, atti alla trascrizione manuale dei punti trasmessi dai Giudici di Campo e, quindi, dai Giudici
Visori.
1 Valletto con il compito di cronometrare l’incontro, arrestare temporaneamente il tempo durante le fasi di
sospensione e di segnalare al Maestro di Campo, il termine del combattimento.
Essendo l’incontro Cortese e sotto l’egida della Cavalleria ogni contendente ha il dovere di comportarsi in
modo cavalleresco in modo da favorire il compito del Maestro e dei Giudici.
III
Art. 13
COMBATTIMENTO
Alla chiamata in lizza, i contendenti devono presentarsi prontamente e posizionarsi uno alla destra ed uno
alla sinistra del maestro di Campo che li attende al centro; prima dell’inizio della contesa prestano sempre
cavalleresco saluto all’avversario.
I Giudici di Campo, prima di ogni combattimento, si posizionano ai lati della lizza, ognuno dalla parte di uno
dei contendenti: in questo modo mostrano chiaramente a tutti, in particolare ai Giudici Visori ed agli Scrivani
quale sarà, per ognuno, il competitore al quale dovranno assegnare i punti dallo stesso portati.
Allo stesso modo, gli Scrivani ed i Giudici Visori prendono sempre a riferimento il contendente, quindi il
Giudice di Campo, inizialmente posizionati dal lato destro o sinistro uniformemente con la loro posizione sul
Palco od al tavolo di Giuria.
Ogni combattimento ha la durata di 90 secondi effettivi alla fine dei quali il combattente che totalizza il
maggior punteggio si aggiudica l’incontro.
Durante le soste del combattimento eseguite per esigenze di sicurezza, riparazione dell’armatura od altre
cause regolamentari, il conteggio del tempo viene sospeso.
Ogni assegnazione di punti viene proclamata ad alta voce ed evidenziata dal relativo Giudice di Campo
mediante alzata di mano indicante con le dita il punteggio: il Giudice Visore relativo, acquisisce il punteggio
visto/chiamato e lo trasmette subito allo Scrivano; allo stesso modo, il Giudice Visore può assegnare i punti
eventualmente non visti dal suo collega Giudice di Campo e solo dopo un rapido confronto da effettuarsi con
lo stesso nella prima pausa utile od al termine del combattimento, all’eventuale modifica di valutazioni
precedentemente effettuate e ritenute errate.
Al termine del combattimento, Il Valletto od altro addetto al torneo, trasmette i risultati al Maestro di
Campo, il quale, proclama il vincitore.
In caso di parità si procede allo spareggio: in questo caso il combattimento viene ripreso ad oltranza e la
vittoria va al contendente che per primo, in modo assolutamente netto, porta un colpo da 2 punti.
In caso di mancata presentazione in lizza di uno dei contendenti, per abbandono od ogni altro motivo, quello
presente viene proclamato vincitore dell’incontro e gode di un’assegnazione forfettaria di 10 (dieci) punti.
In caso di mancata presentazione in lizza di entrambi i contendenti, il combattimento viene annullato e non
vengono assegnati punti o vittoria ad alcun partecipante.
Art. 14
MODALITÀ DEL TORNEO
Il Torneo è articolato in 4 gironi eliminatori, ognuno composto da 4, 5, 6 partecipanti.
I primi ed i secondi classificati di ogni girone passano di diritto ai quarti di finale.
A parità di vittorie nel girone, ai fini di quanto sopra si tiene conto, nell’ordine, del maggior numero di punti
fatti, del minor numero di punti subìti ed, in ultima analisi, del risultato degli scontri diretti.
Al fine di completare, se necessario, il tabellone dei quarti di finale, anche a seguito di ritiri o squalifiche,
sono eventualmente ammessi tra gli otto finalisti anche i migliori terzi classificati dei gironiNella scelta si tiene conto, nell’ordine, del maggior numero di vittorie, del maggior numero di punti fatti, del
minor numero di punti subìti ed, in ultima analisi, la scelta avverrà a sorteggio
Durante le fasi finali, i contendenti di cui sopra si scontrano ad eliminazione diretta mediante sorteggio con
la sola esclusione, limitatamente ai quarti di finale, della possibilità d’incontrare compagni d’arme della
stessa squadra o avversari già incontrati nel girone eliminatorio.
Ulteriore sorteggio, totalmente libero tra i quattro vincitori dei quarti, stabilisce gli incontri di semifinale.
L’esito delle semifinali produce l’automatica formazione delle due finali.
I semifinalisti vincitori accedono alla finale per il 1° ed il 2° posto mentre i semifinalisti sconfitti partecipano
allo spareggio per il 3° e 4° posto.
Durante tutte le fasi finali, in caso di parità, si procede allo spareggio in modo parzialmente diverso da
quanto previsto nelle fasi eliminatorie, ovvero, il combattimento riprende e viene protratto di altri 30
secondi.
Se al termine di tale tempo supplementare si dovesse protrarre la situazione di parità, il combattimento viene
ripreso ad oltranza e la vittoria va al contendente che per primo, in modo assolutamente netto, porta un colpo
da 2 punti.
Il vincitore della finale per il 1° e 2° posto viene proclamato Campione del Torneo.
IV
Art. 15
CODICE DI DISCIPLINA
I combattenti devono obbedire scrupolosamente a quanto previsto dal regolamento.
In caso si verificasse uno dei sottoelencati casi, il Maestro di Campo provvederà a dare l’ "Alt" e a prendere i
provvedimenti necessari.
In particolare, viene dichiarato sconfitto ed escluso dal Torneo colui che:
A - eccede in comportamenti sleali e scorretti contro il suo avversario;
B - attacca l’avversario con l’intenzione di fargli del male;
C - dimostra un comportamento violento e insofferente con atti o con parole verso l’avversario, i
Giudici e la Giuria, o scagli via le armi con rabbia;
D - dimostra poco rispetto per le sue armi, trascinandole con la punta al suolo, maneggiandole
senza cura ecc.;
E - non mantiene un comportamento dignitoso (per es. facendo gestacci, provocando l’avversario
con un comportamento inadeguato, ecc);
F - impreca ad alta voce e chi bestemmia.
Viene escluso dal Torneo, inoltre, chiunque abbandoni al lizza con rabbia dopo una sconfitta, rifiutando di
accettare la stessa, di stringere la mano al vincitore, o dimostrando in modo plateale la sua irritazione.
Ultima versione: Maggio 2012
Estensori:
Ivan Irti (Uther di Mull of Kintyre)
Riccardo Basellini (Braccio Forte da Chiavenna)
Andrea Alberti (Gheppio de' Frati)
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