Notiziario nr_2 - Yacht Club Adriaco
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Notiziario nr_2 - Yacht Club Adriaco
YACHT CLUB ADRIACO - 1903 - TRIESTE Molo Sartorio,1 • 34123 Trieste tel. (+39) 040 304539 • fax (+39) 040 3224789 tel. bar ristorante (+39) 040 305567 tel. marinai (+39) 040 304578 • cell.339 4192222 e-mail: [email protected] • web: www.ycadriaco.it NUOVA SERIE • NUMERO 2 • MAGGIO 2008 Il consueto editoriale che apre il terzo numero del nostro notiziario sarà volutamente stringato, proprio perché il contenuto di questo numero è principalmente opera di soci, il cui contributo dà a mio avviso un valore aggiunto a queste righe. Le notizie che richiedono una diffusione più rapida seguono canali più veloci, come gli SMS e il nostro sito, tenuto quest’ultimo costantemente aggiornato; questo notiziario vuole veramente essere un momento di lettura più tranquillo, un riflesso delle opinioni dei soci e dei programmi e degli eventi del Club, e continueremo a incoraggiare la partecipazione attiva di tutti i soci che desiderino scrivere di mare, di navigazione, di esperienze e impressioni nautiche. La stagione velica si è aperta e le prime manifestazioni agonistiche sono cominciate. La nostra squadra agonistica ha già lavorato parecchio in allenamento, con la sola pausa dei mesi più freddi, e i primi risultati sono già arrivati. Le uscite di allenamento affollano il Club prima e dopo, e in mare il nostro gruppo, che ho avuto occasione di accompagnare, è veramente nutrito e agguerrito. Per tre delle nostre socie è ormai certa la partecipazione a Pechino 2008: Giovanna Micol, Chiara Calligaris e Giulia Pignolo. La sede e i moli sono stati oggetto di ulteriori lavori di manutenzione, ormai “ordinaria” ma non meno impegnativa: durante la scorsa Assemblea ne abbiamo già dato ampia notizia. La frequentazione della sede è ancora aumentata, e fa molto piacere notare da un lato quanti Soci la usino anche per serate private, e dall’altro quante istituzioni ne facciano richiesta per serate di prestigio, senza limitare la normale accessibilità. Abbiamo ospitato, come tutti saprete, le manifestazioni di promozione e la partenza di Margherita Pelaschier che, su Alto Adriatico 38, ha intrapreso il giro d’Italia a vela in solitario, da Trieste a Genova, dallo Yacht Club Adriaco allo Yacht Club Italiano, per sostenere l’Associazione Bambini Chirurgici, con una testimonianza che va dall’Ospedale Burlo Garofolo di Trieste al Gaslini di Genova: la partenza è stata emozionante, e il numero di persone che vi hanno assistito è stato molto elevato, dai rappresentanti delle istituzioni pubbliche, degli ospedali, della cantieristica e del mondo delle regate, oltre che dell’Associazione Bambini Chirurgici. Al momento in cui scriviamo, Margherita è già arrivata alla meta, accompagnata dal tifo del suo pubblico, e seguita in tempo reale da molti di noi. Infine, un ospite illustre ha visitato la nostra sede: Luis Sepulveda. Nell’ambito di FEST, la Fiera dell’Editoria Scientifica di Trieste, la nostra città ha infatti accolto il prestigioso scrittore cileno e l’organizzazione ha chiesto al nostro Club di ospitare una cena in suo onore, che ha avuto luogo il 17 aprile. È stata un’occasione per presentargli la nostra Sede e le nostre attività. Vi auguro una buona lettura, e soprattutto buon vento. Nicolò de Manzini Margherita Pelaschier saluta sorridente al momento della partenza per il suo giro d’Italia a vela in solitaria (foto G. Crozzoli). Direzione Sportiva Vita sociale e sportiva DUE NUOVI ALLENATORI ALLO YCA GARA SOCIALE DI SCI Zoncolan 19 gennaio 2008 Dai primi mesi dell’anno l’Adriaco potrà contare sulla collaborazione di due nuovi allenatori per i nostri giovani atleti. Luka Verzel ha sostituito Tine Moze alla guida della squadra agonistica di Optimist. Tine è stato chiamato a seguire la squadra olimpica slovena di 470 per le Olimpiadi di Pechino, e anche da queste righe desideriamo inviare un grande ringraziamento a Tine per l’eccellente lavoro svolto, sia dal punto di vista tecnico che umano. D’altra parte siamo sicuri che Luka abbia tutte la carte in regola per continuare ottimamente il lavoro portato avanti fino ad ora. Daniele Favretto, dopo una lunga collaborazione con la SNPJ, ricca di ottimi risultati, seguirà all’Adriaco le classi Laser, 420, 470 e 29er. Daniele Daniele e Luka garantiranno così una presenza continua durante tutta la stagione per le classi di loro competenza, andando ad aggiungersi così agli altri collaboratori “part-time” che da tempo aiutano il Club. Con la conferma di Giorgio Cresti nella direzione della Scuola Vela e di Nicola Annis per la classe 555FIV, e con la presenza costante di Luka per gli Optimist e di Daniele per le classi “post” Optimist, il Club può garantire così una completa assistenza tecnica ai giovani atleti, dalla prima fase di apprendimento fino alla maturità agonistica delle classi olimpiche. Luka Domenica 19 gennaio, sullo Zoncolan, durante una ventosa giornata di sole (magari fosse sempre così anche durante le regate!) si è svolta la gara sociale di sci, organizzata in collaborazione con la Società Triestina della Vela. Sono stati distribuiti ben 50 pettorali, che uniti ai 60 della STV, hanno costituito un grande successo di partecipazione, al di là di ogni più rosea previsione. I concorrenti sono stati suddivisi per fasce di età e per quest’anno si sono fatte delle classifiche separate per YCA e STV. Con il concorrente più giovane nato nel 2001 e il meno giovane nel 1937, l’età media dei partecipanti è stata inferiore ai 25 anni, che per il nostro club rappresenta un incoraggiante inversione di tendenza. Proprio per favorire la partecipazione anche dei più giovani è stata inserita anche una categoria per snowboard. Paola Bellis (nella foto a lato) ha preceduto Giovanni e Andrea Tesei, mentre per le tavole Nicola Neri ha avuto la meglio su 4 concorrenti. NUOVI MEZZI SOCIALI ALLO YCA Nel 2008 l’Adriaco rinnova e aumenta il propri parco mezzi sociali con l’arrivo di due 29-rs, di un nuovo gommone e di due nuovi carrelli. I 29-rs sono derive acrobatiche tipo “skif ” con equipaggio di due persone del peso complessivo di circa 130 chili. La Federazione Italiana sta spingendo i circoli ad acquistare questo tipo di imbarcazioni per preparare giovani equipaggi per la classe olimpica 49-rs. Il nuovo gommone sostituirà il “glorioso utility”, garantendo una maggiore navigabilità anche in condizioni estreme. È dotato di un motore quattro tempi di 90 cavalli in grado di sviluppare una notevole velocità con consumi ridotti rispetto ai “vecchi due tempi”. Per supportare l’attività della quadra Optimist, che ha notevolmente aumentato il numero di atleti, è stato progettato e fatto costruire un nuovo carrello in grado di portare 8 Optimist e un gommone per l’allenatore. Per il trasporto di derive quali 470, 49-rs e 29-rs è stato adattato il vecchio carrello degli Optimist con una nuova sovrastruttura. 2 Direzione Sportiva allo Yacht Club Adriaco Al termine, premiazione per tutti i vincitori di categoria, consegna della coppa per il campione sociale e brindisi finale con l’arrivederci alla prossima edizione. Le foto di tutti i premiati sono sul nostro sito. I vincitori di Categoria COGNOME E NOME Giurco Marianna De Denaro Giovanni Omero Caterina Rossetti Giorgio Bellis Paola Tesei Andrea Perissutti Anna Tesei Giovanni Gorgatto Marinella Schaffer Fabio Steffè Fabio Luzzatto Fegiz Alice Neri Nicola Alla fine della gara grande grigliata organizzata da Gianni (il gestore del ristorante della STV), che già dalle prime luci del mattino ha preso posto vicino al parcheggio delle autovetture per allestire tavoli e fuochi, cucinando grandi quantità di “ombolo, luganighe e cevapcici”. Immancabile la presenza di salsa “ajvar”, “zivola” e malvasia istriana. CATEGORIA 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 6 7 7T F M F M F M F M F M M F M Ultim’ora: dopo 52 anni un’atleta dello YCA alle Olimpiadi Pare ormai confermato che alle prossime Olimpiadi di Pechino 2008 parteciperanno Giovanna Micol, Chiara Calligaris e Giulia Pignolo. Come Straulino nell’ultima sua partecipazione olimpica (Tokyo 1964), Giovanna è socia YCA (dal 2002) ma tesserata per la Marina Militare. Sarà a prua di Giulia Conti nel 470 femminile. Insieme formano uno dei più forti equipaggi a livello mondiale: terze alla regata preolimpica di Hyères, sono arrivate seconde al Mondiale 2008 a Melbourne. Chiara, socia dello YCA dal 2005, sarà timoniera dell’Yngling, un’imbarcazione a chiglia fissa femminile che prevede un equipaggio di 3 membri. Dopo una stagione caratterizzata da risultati altalenanti, la Federazione ha superato le perplessità confermando la partecipazione olimpica di Chiara e delle sue compagne. Sull’Yngling con la Calligaris saliranno la livornese Francesca Scognamiglio e Giulia Pignolo. La presenza della Pignolo a Pechino riempie tutti noi di grande soddisfazione: Giulia è cresciuta sui moli dell’Adriaco, percorrendo tutte le tappe della sua car- riera sportiva all’interno del nostro club, dalla Scuola Vela fino all’attività agonistica. Dobbiamo risalire al 1956 per trovare un altro socio e atleta dell’Adriaco alle Olimpiadi: si trattava allora di Piero Gorgatto, prodiere sul dragone con Sergio Sorrentino e Adelchi Pelaschier a Melbourne ’56. In bocca al lupo, ragazze! Giulia Pignolo 3 TEMPO 0.01.22.23 0.01.24.10 0.01.03.51 0.00.59.90 0.00.51.72 0.00.54.42 0.01.09.09 0.00.53.07 0.01.01.98 0.01.02.46 0.00.56.09 0.01.27.87 0.01.26.75 Direzione Sportiva REGATE IN GOLFO Il Trofeo Ornella Rasini ha cambiato look. Nato come regata per i Tornado e poi per lungo tempo regata a squadre per gli Optimist, quest’anno il Trofeo ha proposto un’inedita sfida in tempo compensato per derive e multiscafi, richiamando in mare venti imbarcazioni tra Equipe, 555FIV, Tyka, Finn, 29er, 49er, Contender, Hobby 16 e Moth. Ma insieme al Rasini, la “Regata d’Apertura” per derive organizzata dallo Yacht Club Adriaco tra sabato 19 e domenica 20 ha messo in palio anche il Trofeo “Livio Silla” per gli Snipe, le Coppe “Nino Favretto” per i 420 e “Adriaco” per i Tyka, oltre ad essere prova valida come selezione zonale per Star e 470. Portacolori dell’Adriaco hanno vinto la Coppa Nino Faretto, così come la Coppa Adriaco, conquistata da Pagan e Scarpa (Yca) sui piccoli catamarani Tyka. Tra le Star la seconda piazza è andata ai fratelli Nevierov, subito dietro a Battistin e Nordio. I risultati delle singole regate sono sul nostro sito alla pagina www.ycadriaco.it/index.php?regate REGATA SOCIALE DOMENICA 31 AGOSTO 2008 La regata sociale dello Yacht Club Adriaco di quest’anno si svolgerà nell’ultima domenica di agosto, con partenza prevista alle ore 11.00. Come da tradizione la regata è organizzata in collaborazione con la Società Triestina della Vela. Non sarà consentito l’uso di spinnaker, gennaker o similari di ugual tessuto e comunque la vela di prua dovrà essere inferita sullo strallo. Vi ricordiamo inoltre che, come da regolamento, la regata sociale rientra tra le manifestazioni cui è necessario partecipare per poter usufruire della riduzione del canone di ormeggio. Vi aspettiamo numerosi! 4 Jn mare Uso delle bandiere a bordo delle unità da diporto Cari amici, la stagione estiva è alle porte ed è presto tempo di ridare le vele al vento. Ma assieme alle candide vele, altre cose vanno issate sull’alberatura delle nostre imbarcazioni: le bandiere. Con il caldo invito a non tralasciare l’orgoglio dell’impiego del guidone sociale, cerchiamo di ricordare assieme le norme che regolano l’uso delle varie bandiere. L’uso delle bandiere in realtà non è codificato, ma è considerato una norma consuetudinaria, in buona parte derivata dalla tradizione inglese e in parte dalla prassi in uso nella Marina Militare. Molte sono le tipologie di bandiere che si possono issare: la bandiera nazionale, il guidone sociale, la bandiera di cortesia, la bandiera del proprietario o armatoriale, la bandiera dell’ospite a bordo, la bandiera di invito a bordo, il granpavese ecc. Parleremo per brevità solo della bandiera nazionale e del guidone sociale. L’alzabandiera va effettuato rapidamente, mentre l’ammainata si esegue con maggior lentezza. Nelle navi a vela la bandiera nazionale viene issata sino all’altezza di due terzi della balumina della randa, oppure sull’asta di poppa. La bandiera non va mai avvolta sull’asta di poppa, ma piegata e custodita a cura del comandante. IL GUIDONE SOCIALE Il guidone sociale del circolo è il guidone sociale del circolo cui è iscritto l’armatore dell’imbarcazione. Non è buona norma issare il guidone di più di un club. Diversamente dalla altre bandiere, rimane a riva giorno e notte, sia all’ancora, sia in navigazione; si ammaina solo quando l’imbarcazione è in disarmo. Sulle imbarcazioni senza alberi, va issato sull’asta di prora. Su M/Y con albero centrale, si issa a dritta; su barca a vela in testa all’albero di maestra. Peraltro, qualora la testa dell’albero sia occupata da strumentazioni, è consentito issare il guidone alla crocetta di destra. In acque straniere tale posto deve essere però ceduto alla bandiera di cortesia e così il guidone va spostato sulla crocetta di sinistra, assieme all’eventuale bandiera del proprietario. LA BANDIERA NAZIONALE Queste le principali norme e usanze in vigore, senza scendere in particolari cerimoniali, che potrebbero risultare noiosi. Non resta che augurare a tutti un buon vento, sperando di veder garrire al vento un sempre maggior numero di guidoni sociali. Tita Bellis La bandiera nazionale è ovviamente quella della Marina Mercantile. Si alza alle ore 8.00, contemporaneamente al segnale alzato dal circolo velico, a meno che non siano presenti unità della Marina Militare; in quel caso spetta loro dare il segnale dell’alzabandiera. In navigazione si alza di giorno e di notte, in vicinanza di costa e ogni qualvolta si prenda o si lasci un ancoraggio. Il saluto a una nave militare si esegue ammainando lentamente la propria bandiera nazionale sino a metà altezza, tenendola in questa posizione sino all’incrocio con la nave, o sino a che questa risponda. Se la bandiera è issata su un’asta, senza drizza, si toglie l’asta dal supporto, abbassandola sino al bordo della murata, riportandola poi nella sua sede. Il saluto tra imbarcazioni da diporto si esegue ammainando una volta il guidone sociale. BANDIERA A MEZZ’ASTA Ci ha lasciati Franco Moletta È recentemente scomparso il nostro socio Franco Moletta, che per primo ha portato i catamarani nel Golfo di Trieste. Per citare soltanto alcuni dei ruoli che ha rivestito, lo ricordiamo più volte Presidente di zona e membro del Comitato d’onore della Federazione Italiana Vela. 5 Eventi BRINDISI PER DUE VARI Sabato 5 aprile si è brindato allo YCA per il varo di due nuove imbarcazioni. Il vecchio “Utility” è stato sostituito da un nuovo e più potente gommone di ausilio alle regate. Nello stesso giorno è stata varata la 14ma Star “Basilisco” di Franco de Denaro, 60 anni di irrefrenabile passione per le forme snelle, sinuose e scattanti della Star. Madrine dei due vari, la nipotina di Franco, Vesna, e Laura Della Valle, atleta della nostra squadra Optimist. Scriveteci! sociale che il Notiziario Ci piacerebbe più lo spazio in cui fosse sempre di esprimono le loro b i Soci del Clu tano le loro esperienze. on opinioni e racc etto qualche breve testo Avete nel cass no impressioni nautiche di mare? Ci so ontare? Volete cc che vorreste ra agli altri lettori qualche e ch an ire er in barca? sugg da preparare ricetta speciale testi all’indirizzo Inviate i vostri .it co info@ycadria BUON VIAGGIO MARGHERITA! Tante persone sul molo dell’Adriaco hanno festeggiato la partenza di Margherita Pelaschier su Alto Adriatico 38. La foto qui a fianco è di Gabriele Crozzoli. 6 Barche e confini D porto, senza essere riusciti a scorgere Capodistria nascosta da Punta Grossa. Oggi... lasciamo l’ormeggio la mattina presto per uscire tra i canneti. Il rumore del motore al minimo copre quello dell’onda a prua. Il cielo è terso, solo qualche leggera nuvola di borino. Passiamo la cartiera annunciata, prima che dalla visione delle strutture industriali, dal profumo di legno bagnato, poi il Timavo che, appena sgorgato dalle bocche rocciose laggiù tra i pioppi, già vecchio sbocca tra le canne e va a morire verso il mare. Il canale serpeggia con le bricole lungo costa e sotto il castello di Duino; possiamo issare vela e flocco e, al lasco finalmente senza motore, passare tra le “pedocere” sfiorando quasi le catenarie e godendo nel silenzio dello sciacquio dell’onda leggera della bora che si va formando; la costa è quasi blu sul golfo ancora addormentato. Si comincia a volare verso Pirano e già Salvore si staglia nitida incontro a Grado. Pregusto una bella cavalcata al lasco e un ritorno impegnativo, bordo dopo bordo, da Grado a Isola a Trieste, e prima di sera, sotto costa, il ritorno all’ormeggio col profumo dei pini, e il salso nel viso, e provo un senso di gioiosa pienezza. Molti dolorosi problemi sono tuttora insoluti, i confini mentali ed emotivi sono difficili da smantellare, ma la gioia che provo muovendomi inaspettatamente libera nel verde del Carso o nell’azzurro del Golfo è veramente grande; forse qualcuno che ha vissuto queste piccole ma forti esperienze condividerà il mio sentire, e chi non c’era, forse lo capirà. Isabella Braulin alla fine della guerra la città era chiusa da ogni lato da confini stretti, odiosi perché dividevano un territorio che non conosce barriere naturali, e i cui sentieri, percorsi liberamente da millenni, erano ora interrotti da segnali di divieto e da rotoli di filo spinato. Disagi non piccoli, non solo per chi “di là” aveva lasciato con dolore la casa e gli affetti, o per chi veniva “di qua” per poter lavorare,ma anche per coloro che per studio o per amore della natura erano soliti frequentare il Carso. Ognuno era in cuor suo tristemente convinto che sarebbe stato per sempre: si viveva insomma col confine profondamente tracciato nella mente e nel cuore. Meta dei cittadini erano il grande molo Audace, il lungomare, la strada Napoleonica, dai quali al di là del mare, si godeva il panorama dell’Istria e del Friuli. La città si lasciava penetrare dalla luce del mare che riempiva gli occhi di miraggi remoti, con la promessa di luoghi lontani: il mare, ti instilla una voglia realizzabile di fuga, senza barriere ideali, è libertà di pensiero che si può fare azione. Eppure, anche nel mare c’era un confine, detestato non solo da coloro che del mare e della pesca facevano una professione, non più liberi di seguire come i pesci il gioco di maree e correnti, ma anche dall’ampia schiera di appassionati della pesca o della vela, che da quel confine vedevano tarpare i loro sogni. Per noi ragazzi non c’era una chiara consapevolezza dei problemi politico-economici che affliggevano la città, ma sentivamo il limite che ci era imposto. In barca, però, il nostro orizzonte si poteva ampliare. Quante volte nei giorni di vento fresco, sfuggendo ai regolamenti delle scuole di vela, si arrivava dalla Sacchetta come per sbaglio, fino a Punta Sottile: da lì Pirano, Salvore e Grado sembravano più vicine, l’orizzonte era nostro! All’improvviso, però, ecco il confine che dal dorso della collina, con una linea di demarcazione netta, scendeva fino a riva e idealmente, chissà?, continuava sul fondale sotto di noi: sembrava tracciata, quella linea, da un barbiere senza pietà, che aveva rasato gli alberi, lasciando solo rocce e bassi arbusti. Rubavamo qualche metro con la scusa del bordeggio, con un brivido di emozione per timore della guardia costiera jugoslava, quasi da clandestini: alla fine si tornava in NUOVI SOCI Nuovi soci ammessi al 1° gennaio 2008: Franco Asquini, Manuele Costantin, Andrea Dell’Antonio, Giulio Mario Fornasaro, Giuseppe Longobardi, Alice Luzzato Fegiz Santi, Roberto Massari, Valter Peruzzo, Roberto Pirzio Biroli, Arezia Sigovich, Jacopo Tassinari, Natasa Valentic, Sharon Vigini, Paolo Zellini. Allievi divenuti soci al 1° gennaio 2008: Nicolò Bogarelli, Matteo Catania, Guido Giorgi, Carlotta Pellegrini Hoenig, Filippo Simoni, Antonio Vatta. ADDIO 5 PER MILLE ALLO YCA Vi ricordiamo che da quest’anno è possibile destinare il 5 per mille dell’imposta sul reddito (IRPEF) anche allo Yacht Club Adriaco. Grazie in anticipo a tutti i Soci che sceglieranno questo strumento per sostenere le attività del nostro Club! Il racconto Ci hanno lasciato i Soci Riccardo Cafagna, Vincenza Gortan, Francesco Moletta. 7 Un ricordo di Carlo Sciarrelli al Classic Yacht Symposium Davide Battistin e Federico Lenardon hanno preso parte lo pantografo di sua invenzione. I disegnatori del cantiere poi scorso 4-6 aprile al Classic Yacht Symposium, tenutosi a Brifacevano il resto. stol, RI, nella sede del Museo Herreshoff, dedicato al geniale In questa sede prestigiosa si tiene ogni due anni il Classic progettista americano. Yacht Symposium, che in un’atmosfera piacevolmente informa“Captain Nat”, come veniva chiamato Nathaniel G. Herle ospita interventi dedicati al mondo della progettazione, del reshoff, è stato uno dei più grandi progettisti della storia amerestauro e della ricostruzione di barche d’epoca e classiche. Daricana e mondiale. Ingegnere di vide Battistin e Federico Lenardon talento, inventore di macchine a hanno parlato di Carlo Sciarrelli e vapore prima che yacht designer, delle sue barche, con un intervenfondò con il fratello la Herreshoff to a tutto campo sulla figura del Manufacturing Company, che tra grande progettista, descrivendolo il 1863 e il 1945 varò a Bristol soprattutto attraverso alcune delle svariate centinaia di imbarcazioni sue creazioni migliori, illustrate di tutti i tipi, dai dinghy ai mostri con disegni, foto e filmati. Sciarrelli per la coppa America alle navetera quasi sconosciuto all’intero udite a motore per i ricchi borghesi torio, e ha molto colpito la qualità, dell’epoca. Per dare un’idea delle l’eleganza, la classe delle sue barche. dimensioni del cantiere, si pensi E ancor di più forse ha lasciato il seche l’intera flotta dei nove NYYC gno il suo libro “Lo yacht”, anch’es50, barche a vela di 72 piedi, venso sconosciuto nel mondo anglosasne costruita in un solo anno! sone, non esistendo in commercio L’attuale museo ha sede nel La sala modelli del Museo. una versione tradotta in inglese. sito del vecchio cantiere, di cui Al termine del simposio sono non è rimasto nulla, e raccoglie alcune decine di barche, stati donati al Museo, nella persona di Halsey Herreshoff, una biblioteca, e una meravigliosa “sala modelli”, dove sono nipote del progettista e presidente del Museo, il guidone del esposti i mezzi modelli realizzati dal progettista. Herreshoff Club, il libro del Centenario dello Yacht Club Adriaco e il infatti non disegnava le sue barche, ma le scolpiva in mezvolume “Lo yacht”. zi modelli, dai quali veniva rilevata la forma tramite un D. B. RIPARTE LA SCUOLA VELA La Scuola Vela 2008 dello Yacht Club Adriaco inizierà quest’anno il 9 giugno, in coincidenza con il primo giorno delle vacanze scolastiche. L’iniziativa è organizzata con il supporto delle Assicurazioni Generali. La principale com- pagnia di assicurazione italiana, la cui sede si affaccia proprio sulla parte del golfo dove si svolge l’attività della Scuola Vela, collabora così con il più antico sodalizio velico dell’Adriatico per lo sviluppo dell’attività giovanile. I corsi base sono suddivisi in 4 turni da due settimane ciascuno e sono riservati ai ragazzi dai 7 ai 14 anni. Il Club mette a disposizione degli allievi ben 12 Optimist e 4 555FIV, garantendo per ogni corso un posto fisso a bordo senza obbligo di turni. Nelle ultime due settimane di agosto, per gli allievi che avranno dimostrato maggior attitudine per lo sport della vela sarà organizzato un corso di perfezionamento con la partecipazione al trofeo Ercolessi riservato alla classe Optimist per i ragazzi che non hanno mai partecipato precedentemente ad alcuna regata. In funzione del numero dei richiedenti, potranno essere organizzati anche dei corsi per giovani dai 14 ai 18 e per studenti universitari, sfruttando le imbarcazioni 555FIV e il Laser sociale. La direzione della scuola vela è affidata anche quest’anno a Giorgio Cresti, coadiuvato da aiuto istruttori scelti prevalentemente tra gli atleti del Club. Dopo il successo dello scorso anno, è stata riproposta anche la Scuola Vela per adulti, coordinata da Giovanni Tesei e da Fabio Schaffer. Sono stati programmati due corsi da due week-end ciascuno che si svolgeranno a partire dal mese di aprile. Per maggiori informazioni potete rivolgervi alla segreteria del Club. Pubblicazione realizzata da LINT Editoriale srl (Trieste) - Redazione: Francesca Romanini - Stampa: Grafiche Biondi srl (Trieste) - Grafica: Maurizio Roccia