Notiziario nr_2 - Yacht Club Adriaco

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Notiziario nr_2 - Yacht Club Adriaco
YACHT CLUB ADRIACO - 1903 - TRIESTE
Molo Sartorio,1 • 34123 Trieste
tel. (+39) 040 304539 • fax (+39) 040 3224789
tel. bar ristorante (+39) 040 305567
tel. marinai (+39) 040 304578 • cell.339 4192222
e-mail: [email protected] • web: www.ycadriaco.it
NUOVA SERIE • NUMERO 2 • MAGGIO 2008
Il
consueto editoriale che apre il terzo numero del nostro notiziario sarà volutamente stringato,
proprio perché il contenuto di questo numero è principalmente opera di soci, il cui contributo dà a mio
avviso un valore aggiunto a queste righe. Le notizie
che richiedono una diffusione più rapida seguono canali più veloci, come gli SMS e il nostro sito, tenuto
quest’ultimo costantemente aggiornato; questo notiziario vuole veramente essere un momento di lettura
più tranquillo, un riflesso delle opinioni dei soci e dei
programmi e degli eventi del Club, e continueremo a
incoraggiare la partecipazione attiva di tutti i soci che
desiderino scrivere di mare, di navigazione, di esperienze e impressioni nautiche.
La stagione velica si è aperta e le prime manifestazioni agonistiche sono cominciate. La nostra squadra
agonistica ha già lavorato parecchio in allenamento,
con la sola pausa dei mesi più freddi, e i primi risultati
sono già arrivati. Le uscite di allenamento affollano il
Club prima e dopo, e in mare il nostro gruppo, che ho
avuto occasione di accompagnare, è veramente nutrito
e agguerrito. Per tre delle nostre socie è ormai certa
la partecipazione a Pechino 2008: Giovanna Micol,
Chiara Calligaris e Giulia Pignolo.
La sede e i moli sono stati oggetto di ulteriori lavori di manutenzione, ormai “ordinaria” ma non
meno impegnativa: durante la scorsa Assemblea ne
abbiamo già dato ampia notizia. La frequentazione
della sede è ancora aumentata, e fa molto piacere notare da un lato quanti Soci la usino anche per serate
private, e dall’altro quante istituzioni ne facciano
richiesta per serate di prestigio, senza limitare la normale accessibilità.
Abbiamo ospitato, come tutti saprete, le manifestazioni di promozione e la partenza di Margherita
Pelaschier che, su Alto Adriatico 38, ha intrapreso il
giro d’Italia a vela in solitario, da Trieste a Genova,
dallo Yacht Club Adriaco allo Yacht Club Italiano,
per sostenere l’Associazione Bambini Chirurgici, con
una testimonianza che va dall’Ospedale Burlo Garofolo di Trieste al Gaslini di Genova: la partenza
è stata emozionante, e il numero di persone che vi
hanno assistito è stato molto elevato, dai rappresentanti delle istituzioni pubbliche, degli ospedali, della cantieristica e del mondo delle regate, oltre che
dell’Associazione Bambini Chirurgici. Al momento in cui scriviamo, Margherita è già arrivata alla
meta, accompagnata dal tifo del suo pubblico, e seguita in tempo reale da molti di noi.
Infine, un ospite illustre ha visitato la nostra
sede: Luis Sepulveda. Nell’ambito di FEST, la Fiera
dell’Editoria Scientifica di Trieste, la nostra città ha
infatti accolto il prestigioso scrittore cileno e l’organizzazione ha chiesto al nostro Club di ospitare una
cena in suo onore, che ha avuto luogo il 17 aprile. È
stata un’occasione per presentargli la nostra Sede e le
nostre attività.
Vi auguro una buona lettura, e soprattutto buon
vento.
Nicolò de Manzini
Margherita Pelaschier saluta sorridente al momento della partenza per il suo giro d’Italia a vela
in solitaria (foto G. Crozzoli).
Direzione Sportiva
Vita sociale e sportiva
DUE NUOVI ALLENATORI
ALLO YCA
GARA SOCIALE DI SCI
Zoncolan 19 gennaio 2008
Dai primi mesi dell’anno l’Adriaco potrà contare sulla collaborazione di due nuovi allenatori per i nostri
giovani atleti. Luka Verzel ha sostituito Tine Moze
alla guida della squadra agonistica di Optimist. Tine è
stato chiamato a seguire la
squadra olimpica slovena di
470 per le Olimpiadi di Pechino, e anche da queste righe
desideriamo inviare un grande ringraziamento a Tine per
l’eccellente lavoro svolto, sia
dal punto di vista tecnico che
umano. D’altra parte siamo
sicuri che Luka abbia tutte la
carte in regola per continuare
ottimamente il lavoro portato
avanti fino ad ora.
Daniele Favretto, dopo
una lunga collaborazione con
la SNPJ, ricca di ottimi risultati, seguirà all’Adriaco le
classi Laser, 420, 470 e 29er.
Daniele
Daniele e Luka garantiranno così una presenza continua durante tutta la
stagione per le classi di loro competenza, andando
ad aggiungersi così agli altri collaboratori “part-time”
che da tempo aiutano il Club.
Con la conferma di Giorgio Cresti nella direzione
della Scuola Vela e
di Nicola Annis per
la classe 555FIV, e
con la presenza costante di Luka per
gli Optimist e di
Daniele per le classi
“post” Optimist, il
Club può garantire
così una completa
assistenza tecnica ai
giovani atleti, dalla
prima fase di apprendimento fino
alla maturità agonistica delle classi
olimpiche.
Luka
Domenica 19 gennaio, sullo Zoncolan, durante una
ventosa giornata di sole (magari fosse sempre così anche durante le regate!) si è svolta la gara sociale di sci,
organizzata in collaborazione con la Società Triestina
della Vela. Sono stati distribuiti ben 50 pettorali, che
uniti ai 60 della STV, hanno costituito un grande successo di partecipazione, al di là di ogni più rosea previsione.
I concorrenti sono stati suddivisi per fasce di età e
per quest’anno si sono fatte delle classifiche separate per
YCA e STV. Con il concorrente più giovane nato nel
2001 e il meno giovane nel 1937, l’età media dei partecipanti è stata inferiore ai 25 anni, che per il nostro club
rappresenta un incoraggiante inversione di tendenza.
Proprio per favorire la partecipazione anche dei più
giovani è stata inserita anche una categoria per snowboard.
Paola Bellis (nella foto a lato) ha preceduto Giovanni e Andrea Tesei, mentre per le tavole Nicola Neri ha
avuto la meglio su 4 concorrenti.
NUOVI MEZZI SOCIALI
ALLO YCA
Nel 2008 l’Adriaco rinnova e aumenta il propri parco
mezzi sociali con l’arrivo di due 29-rs, di un nuovo
gommone e di due nuovi carrelli.
I 29-rs sono derive acrobatiche tipo “skif ” con equipaggio di due persone del peso complessivo di circa 130
chili. La Federazione Italiana sta spingendo i circoli ad
acquistare questo tipo di imbarcazioni per preparare
giovani equipaggi per la classe olimpica 49-rs.
Il nuovo gommone sostituirà il “glorioso utility”,
garantendo una maggiore navigabilità anche in condizioni estreme. È dotato di un motore quattro tempi di
90 cavalli in grado di sviluppare una notevole velocità
con consumi ridotti rispetto ai “vecchi due tempi”.
Per supportare l’attività della quadra Optimist, che
ha notevolmente aumentato il numero di atleti, è stato
progettato e fatto costruire un nuovo carrello in grado
di portare 8 Optimist e un gommone per l’allenatore.
Per il trasporto di derive quali 470, 49-rs e 29-rs è stato adattato il vecchio carrello degli Optimist con una
nuova sovrastruttura.
2
Direzione Sportiva
allo Yacht Club Adriaco
Al termine, premiazione per tutti i vincitori di categoria, consegna della coppa per il campione sociale e
brindisi finale con l’arrivederci alla prossima edizione.
Le foto di tutti i premiati sono sul nostro sito.
I vincitori di Categoria
COGNOME E NOME
Giurco Marianna
De Denaro Giovanni
Omero Caterina
Rossetti Giorgio
Bellis Paola
Tesei Andrea
Perissutti Anna
Tesei Giovanni
Gorgatto Marinella
Schaffer Fabio
Steffè Fabio
Luzzatto Fegiz Alice
Neri Nicola
Alla fine della gara grande grigliata organizzata da
Gianni (il gestore del ristorante della STV), che già
dalle prime luci del mattino ha preso posto vicino al
parcheggio delle autovetture per allestire tavoli e fuochi, cucinando grandi quantità di “ombolo, luganighe
e cevapcici”. Immancabile la presenza di salsa “ajvar”,
“zivola” e malvasia istriana.
CATEGORIA
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3
4
4
5
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6
7
7T
F
M
F
M
F
M
F
M
F
M
M
F
M
Ultim’ora: dopo 52 anni un’atleta dello YCA alle Olimpiadi
Pare ormai confermato che alle prossime Olimpiadi di
Pechino 2008 parteciperanno Giovanna Micol, Chiara
Calligaris e Giulia Pignolo.
Come Straulino nell’ultima sua partecipazione olimpica (Tokyo 1964), Giovanna è socia YCA (dal 2002)
ma tesserata per la Marina Militare. Sarà a prua di Giulia Conti nel 470 femminile. Insieme formano uno dei
più forti equipaggi a livello mondiale: terze alla regata
preolimpica di Hyères, sono arrivate seconde al Mondiale 2008 a Melbourne. Chiara, socia dello YCA dal 2005,
sarà timoniera dell’Yngling, un’imbarcazione a chiglia
fissa femminile che prevede un equipaggio di 3 membri.
Dopo una stagione caratterizzata da risultati altalenanti,
la Federazione ha superato le perplessità confermando
la partecipazione olimpica di Chiara e delle sue compagne. Sull’Yngling con la Calligaris saliranno la livornese
Francesca Scognamiglio e Giulia Pignolo.
La presenza della Pignolo a Pechino riempie tutti
noi di grande soddisfazione: Giulia è cresciuta sui moli
dell’Adriaco, percorrendo tutte le tappe della sua car-
riera sportiva all’interno del nostro club, dalla Scuola
Vela fino all’attività agonistica. Dobbiamo risalire al
1956 per trovare un altro socio e atleta dell’Adriaco alle
Olimpiadi: si trattava allora di Piero Gorgatto, prodiere
sul dragone con Sergio Sorrentino e Adelchi Pelaschier
a Melbourne ’56.
In bocca al lupo, ragazze!
Giulia Pignolo
3
TEMPO
0.01.22.23
0.01.24.10
0.01.03.51
0.00.59.90
0.00.51.72
0.00.54.42
0.01.09.09
0.00.53.07
0.01.01.98
0.01.02.46
0.00.56.09
0.01.27.87
0.01.26.75
Direzione Sportiva
REGATE IN GOLFO
Il Trofeo Ornella Rasini ha cambiato look. Nato come
regata per i Tornado e poi per lungo tempo regata a squadre per gli Optimist, quest’anno il Trofeo ha proposto
un’inedita sfida in tempo compensato per derive e multiscafi, richiamando in mare venti imbarcazioni tra Equipe, 555FIV, Tyka, Finn, 29er, 49er, Contender, Hobby
16 e Moth. Ma insieme al Rasini, la “Regata d’Apertura”
per derive organizzata dallo Yacht Club Adriaco tra sabato 19 e domenica 20 ha messo in palio anche il Trofeo
“Livio Silla” per gli Snipe, le Coppe “Nino Favretto” per
i 420 e “Adriaco” per i Tyka, oltre ad essere prova valida
come selezione zonale per Star e 470.
Portacolori dell’Adriaco hanno vinto la Coppa Nino
Faretto, così come la Coppa Adriaco, conquistata da
Pagan e Scarpa (Yca) sui piccoli catamarani Tyka. Tra
le Star la seconda piazza è andata ai fratelli Nevierov,
subito dietro a Battistin e Nordio.
I risultati delle singole regate sono sul nostro sito alla pagina
www.ycadriaco.it/index.php?regate
REGATA SOCIALE  DOMENICA 31 AGOSTO 2008
La regata sociale dello Yacht Club Adriaco di quest’anno si svolgerà nell’ultima domenica di
agosto, con partenza prevista alle ore 11.00. Come da tradizione la regata è organizzata in collaborazione con la Società Triestina della Vela.
Non sarà consentito l’uso di spinnaker, gennaker o similari di ugual tessuto e comunque la vela
di prua dovrà essere inferita sullo strallo. Vi ricordiamo inoltre che, come da regolamento, la regata
sociale rientra tra le manifestazioni cui è necessario partecipare per poter usufruire della riduzione
del canone di ormeggio. Vi aspettiamo numerosi!
4
Jn mare
Uso delle bandiere a bordo delle unità da diporto
Cari amici,
la stagione estiva è alle porte ed è presto tempo di ridare le vele al vento.
Ma assieme alle candide vele, altre cose vanno issate sull’alberatura delle nostre imbarcazioni: le bandiere.
Con il caldo invito a non tralasciare l’orgoglio dell’impiego del guidone sociale, cerchiamo di ricordare
assieme le norme che regolano l’uso delle varie
bandiere.
L’uso delle bandiere in realtà non è codificato, ma è considerato una norma consuetudinaria, in buona parte derivata dalla tradizione
inglese e in parte dalla prassi in uso nella Marina
Militare.
Molte sono le tipologie di bandiere che si possono issare: la bandiera nazionale, il guidone sociale, la
bandiera di cortesia, la bandiera del proprietario o armatoriale, la bandiera dell’ospite a bordo, la bandiera di
invito a bordo, il granpavese ecc.
Parleremo per brevità solo della bandiera nazionale e
del guidone sociale.
L’alzabandiera va effettuato rapidamente, mentre
l’ammainata si esegue con maggior lentezza.
Nelle navi a vela la bandiera nazionale viene issata
sino all’altezza di due terzi della balumina della randa,
oppure sull’asta di poppa.
La bandiera non va mai avvolta sull’asta di poppa,
ma piegata e custodita a cura del comandante.
IL GUIDONE SOCIALE
Il guidone sociale del circolo è il guidone
sociale del circolo cui è iscritto l’armatore
dell’imbarcazione. Non è buona norma issare
il guidone di più di un club.
Diversamente dalla altre bandiere, rimane a riva
giorno e notte, sia all’ancora, sia in navigazione; si ammaina solo quando l’imbarcazione è in disarmo.
Sulle imbarcazioni senza alberi, va issato sull’asta di
prora. Su M/Y con albero centrale, si issa a dritta; su barca a vela in testa all’albero di maestra. Peraltro, qualora la
testa dell’albero sia occupata da strumentazioni, è consentito issare il guidone alla crocetta di destra. In acque
straniere tale posto deve essere però ceduto alla bandiera
di cortesia e così il guidone va spostato sulla crocetta di
sinistra, assieme all’eventuale bandiera del proprietario.
LA BANDIERA NAZIONALE
Queste le principali norme e usanze in vigore, senza scendere in particolari cerimoniali, che potrebbero
risultare noiosi.
Non resta che augurare a tutti un buon vento, sperando di veder garrire al vento un sempre maggior numero di guidoni sociali.
Tita Bellis
La bandiera nazionale è ovviamente quella della
Marina Mercantile. Si alza alle ore 8.00, contemporaneamente al segnale alzato dal circolo velico, a meno
che non siano presenti unità della Marina Militare; in
quel caso spetta loro dare il segnale dell’alzabandiera.
In navigazione si alza di giorno e di notte, in vicinanza di costa e ogni qualvolta si prenda o si lasci un
ancoraggio.
Il saluto a una nave militare si esegue ammainando
lentamente la propria bandiera nazionale sino a metà
altezza, tenendola in questa posizione sino all’incrocio
con la nave, o sino a che questa risponda.
Se la bandiera è issata su un’asta, senza drizza, si
toglie l’asta dal supporto, abbassandola sino al bordo
della murata, riportandola poi nella sua sede.
Il saluto tra imbarcazioni da diporto si esegue ammainando una volta il guidone sociale.
BANDIERA A MEZZ’ASTA
Ci ha lasciati Franco Moletta
È recentemente scomparso il nostro socio Franco Moletta, che per
primo ha portato i catamarani nel Golfo di Trieste. Per citare
soltanto alcuni dei ruoli che ha rivestito, lo ricordiamo più volte
Presidente di zona e membro del Comitato d’onore della Federazione Italiana Vela.
5
Eventi
BRINDISI PER DUE VARI
Sabato 5 aprile si è brindato allo YCA per il varo di
due nuove imbarcazioni. Il vecchio “Utility” è stato
sostituito da un nuovo e più potente gommone di
ausilio alle regate. Nello stesso giorno è stata varata la
14ma Star “Basilisco” di Franco de Denaro, 60 anni
di irrefrenabile passione per le forme snelle, sinuose e
scattanti della Star. Madrine dei due vari, la nipotina
di Franco, Vesna, e Laura Della Valle, atleta della nostra squadra Optimist.
Scriveteci!
sociale
che il Notiziario
Ci piacerebbe più lo spazio in cui
fosse sempre di esprimono le loro
b
i Soci del Clu tano le loro esperienze.
on
opinioni e racc etto qualche breve testo
Avete nel cass no impressioni nautiche
di mare? Ci so ontare? Volete
cc
che vorreste ra agli altri lettori qualche
e
ch
an
ire
er
in barca?
sugg
da preparare
ricetta speciale testi all’indirizzo
Inviate i vostri .it
co
info@ycadria
BUON VIAGGIO
MARGHERITA!
Tante persone sul molo
dell’Adriaco hanno festeggiato
la partenza di Margherita Pelaschier su Alto Adriatico 38. La
foto qui a fianco è di Gabriele
Crozzoli.
6
Barche e confini
D
porto, senza essere riusciti a scorgere Capodistria nascosta da Punta Grossa.
Oggi... lasciamo l’ormeggio la mattina presto per
uscire tra i canneti. Il rumore del motore al minimo
copre quello dell’onda a prua. Il cielo è terso, solo
qualche leggera nuvola di borino. Passiamo la cartiera
annunciata, prima che dalla visione delle strutture industriali, dal profumo di legno bagnato, poi il Timavo che, appena sgorgato dalle bocche rocciose laggiù
tra i pioppi, già vecchio sbocca tra le canne e va a
morire verso il mare.
Il canale serpeggia con le bricole lungo costa e sotto
il castello di Duino; possiamo issare vela e flocco e, al
lasco finalmente senza motore, passare tra le “pedocere”
sfiorando quasi le catenarie e godendo nel silenzio dello
sciacquio dell’onda leggera della bora che si va formando; la costa è quasi blu sul golfo ancora addormentato.
Si comincia a volare verso Pirano e già Salvore si staglia
nitida incontro a Grado. Pregusto una bella cavalcata al
lasco e un ritorno impegnativo, bordo dopo bordo, da
Grado a Isola a Trieste, e prima di sera, sotto costa, il
ritorno all’ormeggio col profumo dei pini, e il salso nel
viso, e provo un senso di gioiosa pienezza.
Molti dolorosi problemi sono tuttora insoluti, i
confini mentali ed emotivi sono difficili da smantellare,
ma la gioia che provo muovendomi inaspettatamente
libera nel verde del Carso o nell’azzurro del Golfo è veramente grande; forse qualcuno che ha vissuto queste
piccole ma forti esperienze condividerà il mio sentire,
e chi non c’era, forse lo capirà.
Isabella Braulin
alla fine della guerra la città era chiusa
da ogni lato da confini stretti, odiosi perché dividevano un territorio che non conosce barriere naturali, e i
cui sentieri, percorsi liberamente da millenni, erano ora
interrotti da segnali di divieto e da rotoli di filo spinato.
Disagi non piccoli, non solo per chi “di là” aveva lasciato
con dolore la casa e gli affetti, o per chi veniva “di qua”
per poter lavorare,ma anche per coloro che per studio o
per amore della natura erano soliti frequentare il Carso.
Ognuno era in cuor suo tristemente convinto che sarebbe stato per sempre: si viveva insomma col confine
profondamente tracciato nella mente e nel cuore.
Meta dei cittadini erano il grande molo Audace, il
lungomare, la strada Napoleonica, dai quali al di là del
mare, si godeva il panorama dell’Istria e del Friuli. La
città si lasciava penetrare dalla luce del mare che riempiva gli occhi di miraggi remoti, con la promessa di
luoghi lontani: il mare, ti instilla una voglia realizzabile
di fuga, senza barriere ideali, è libertà di pensiero che
si può fare azione.
Eppure, anche nel mare c’era un confine, detestato
non solo da coloro che del mare e della pesca facevano
una professione, non più liberi di seguire come i pesci
il gioco di maree e correnti, ma anche dall’ampia schiera di appassionati della pesca o della vela, che da quel
confine vedevano tarpare i loro sogni.
Per noi ragazzi non c’era una chiara consapevolezza dei problemi politico-economici che affliggevano la
città, ma sentivamo il limite che ci era imposto. In barca, però, il nostro orizzonte si poteva ampliare. Quante
volte nei giorni di vento fresco, sfuggendo ai regolamenti delle scuole di vela, si arrivava dalla Sacchetta
come per sbaglio, fino a Punta Sottile: da lì Pirano,
Salvore e Grado sembravano più vicine, l’orizzonte era
nostro! All’improvviso, però, ecco il confine che dal
dorso della collina, con una linea di demarcazione netta, scendeva fino a riva e idealmente, chissà?, continuava sul fondale sotto di noi: sembrava tracciata, quella
linea, da un barbiere senza pietà, che aveva rasato gli
alberi, lasciando solo rocce e bassi arbusti. Rubavamo qualche metro con la scusa del bordeggio, con un
brivido di emozione per timore della guardia costiera
jugoslava, quasi da clandestini: alla fine si tornava in
NUOVI SOCI
Nuovi soci ammessi al 1° gennaio 2008:
Franco Asquini, Manuele Costantin, Andrea Dell’Antonio, Giulio Mario Fornasaro, Giuseppe Longobardi,
Alice Luzzato Fegiz Santi, Roberto Massari, Valter Peruzzo, Roberto Pirzio Biroli, Arezia Sigovich, Jacopo Tassinari, Natasa Valentic, Sharon Vigini, Paolo Zellini.
Allievi divenuti soci al 1° gennaio 2008:
Nicolò Bogarelli, Matteo Catania, Guido Giorgi, Carlotta Pellegrini Hoenig, Filippo Simoni, Antonio Vatta.
ADDIO
5 PER MILLE ALLO YCA
Vi ricordiamo che da quest’anno
è possibile destinare il 5 per mille
dell’imposta sul reddito (IRPEF) anche allo Yacht Club Adriaco. Grazie
in anticipo a tutti i Soci che sceglieranno questo strumento per sostenere
le attività del nostro Club!
Il racconto
Ci hanno lasciato i Soci
Riccardo Cafagna, Vincenza Gortan, Francesco
Moletta.
7
Un ricordo di Carlo Sciarrelli al Classic Yacht Symposium
Davide Battistin e Federico Lenardon hanno preso parte lo
pantografo di sua invenzione. I disegnatori del cantiere poi
scorso 4-6 aprile al Classic Yacht Symposium, tenutosi a Brifacevano il resto.
stol, RI, nella sede del Museo Herreshoff, dedicato al geniale
In questa sede prestigiosa si tiene ogni due anni il Classic
progettista americano.
Yacht Symposium, che in un’atmosfera piacevolmente informa“Captain Nat”, come veniva chiamato Nathaniel G. Herle ospita interventi dedicati al mondo della progettazione, del
reshoff, è stato uno dei più grandi progettisti della storia amerestauro e della ricostruzione di barche d’epoca e classiche. Daricana e mondiale. Ingegnere di
vide Battistin e Federico Lenardon
talento, inventore di macchine a
hanno parlato di Carlo Sciarrelli e
vapore prima che yacht designer,
delle sue barche, con un intervenfondò con il fratello la Herreshoff
to a tutto campo sulla figura del
Manufacturing Company, che tra
grande progettista, descrivendolo
il 1863 e il 1945 varò a Bristol
soprattutto attraverso alcune delle
svariate centinaia di imbarcazioni
sue creazioni migliori, illustrate
di tutti i tipi, dai dinghy ai mostri
con disegni, foto e filmati. Sciarrelli
per la coppa America alle navetera quasi sconosciuto all’intero udite a motore per i ricchi borghesi
torio, e ha molto colpito la qualità,
dell’epoca. Per dare un’idea delle
l’eleganza, la classe delle sue barche.
dimensioni del cantiere, si pensi
E ancor di più forse ha lasciato il seche l’intera flotta dei nove NYYC
gno il suo libro “Lo yacht”, anch’es50, barche a vela di 72 piedi, venso sconosciuto nel mondo anglosasne costruita in un solo anno!
sone, non esistendo in commercio
L’attuale museo ha sede nel La sala modelli del Museo.
una versione tradotta in inglese.
sito del vecchio cantiere, di cui
Al termine del simposio sono
non è rimasto nulla, e raccoglie alcune decine di barche,
stati donati al Museo, nella persona di Halsey Herreshoff,
una biblioteca, e una meravigliosa “sala modelli”, dove sono
nipote del progettista e presidente del Museo, il guidone del
esposti i mezzi modelli realizzati dal progettista. Herreshoff
Club, il libro del Centenario dello Yacht Club Adriaco e il
infatti non disegnava le sue barche, ma le scolpiva in mezvolume “Lo yacht”.
zi modelli, dai quali veniva rilevata la forma tramite un
D. B.
RIPARTE LA SCUOLA VELA
La Scuola Vela 2008 dello Yacht Club Adriaco inizierà
quest’anno il 9 giugno, in coincidenza con il primo giorno delle vacanze scolastiche. L’iniziativa è organizzata con il
supporto delle Assicurazioni Generali. La principale com-
pagnia di assicurazione italiana, la cui sede si affaccia proprio
sulla parte del golfo dove si svolge l’attività della Scuola Vela,
collabora così con il più antico sodalizio velico dell’Adriatico
per lo sviluppo dell’attività giovanile.
I corsi base sono suddivisi in 4 turni da due settimane ciascuno e sono riservati ai ragazzi dai 7 ai 14 anni. Il
Club mette a disposizione degli allievi ben 12 Optimist e 4
555FIV, garantendo per ogni corso un posto fisso a bordo
senza obbligo di turni. Nelle ultime due settimane di agosto,
per gli allievi che avranno dimostrato maggior attitudine per
lo sport della vela sarà organizzato un corso di perfezionamento con la partecipazione al trofeo Ercolessi riservato alla
classe Optimist per i ragazzi che non hanno mai partecipato
precedentemente ad alcuna regata. In funzione del numero
dei richiedenti, potranno essere organizzati anche dei corsi
per giovani dai 14 ai 18 e per studenti universitari, sfruttando le imbarcazioni 555FIV e il Laser sociale.
La direzione della scuola vela è affidata anche quest’anno
a Giorgio Cresti, coadiuvato da aiuto istruttori scelti prevalentemente tra gli atleti del Club.
Dopo il successo dello scorso anno, è stata riproposta
anche la Scuola Vela per adulti, coordinata da Giovanni
Tesei e da Fabio Schaffer. Sono stati programmati due
corsi da due week-end ciascuno che si svolgeranno a partire
dal mese di aprile. Per maggiori informazioni potete rivolgervi alla segreteria del Club.
Pubblicazione realizzata da LINT Editoriale srl (Trieste) - Redazione: Francesca Romanini - Stampa: Grafiche Biondi srl (Trieste) - Grafica: Maurizio Roccia